Come ogni anno un’altra meta fissa nelle nostre vacanze, è cenare ai monti tundu. Quest’anno ci è capitato ben due volte: siamo saliti in questo posto incantevole che non sembra neanche a due passi da Porto Rotondo, perchè completamente immerso nella vegetazione tipica sarda piena di olivastri, incastrato tra rocce con forme inverosimili, dove ti può capitare di veder passare qualche cinghialetto…mentre stai salendo. Ti ritrovi così in un tipico stazzo gallurese.
La prima sera abbiamo gustato la classica cena sarda a base di antipasto con salsiccia sarda, prosciutto crudo sardo, pecorino sardo, verdure in conserva prodotte completamente da loro, verdure in pastella. Siamo passati ai primi con i classici malloreddus, i ravioli di ricotta ed una buonissima zuppa gallurese. Abbiamo anche gustato un assaggio di cinghiale cucinato in agrodolce per poi passare ai due piatti forti dell’agriturismo: la pecora in cappotto e il porcetto allo spiedo… che quest’anno è stato cucinato superbamente (non che le altre volte non fosse buono, ma quest’anno Gianni ha superato se stesso).
A questa tipica cena sarda non poteva mancare il vino rosso sardo per eccellenza: IL CANNONAU.
La seconda sera che siamo stati ospiti da Gianni abbiamo invece gustato il pesce, cucinato da lui in persona esperto marinaio: è stata una cenare favolosa. C’era un pò di tutto: cozze, sarde, insalata di mare accompagnati da ottime verdure in salamoia, frittura di pesce mista e per finire spigole e orate alla griglia. Tutto veramente ottimo: ve lo consiglio caldamente se vi troverete da quelle parti.
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