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Archive for settembre 2008

… è arrivata la domenica, quindi è arrivato il momento di uno “special menu” di mio suocero Andrea che ci ha proposto un appetitoso brasto d’anatra, servito con funghi porcini e una polenta condita con formaggio.

BRASATO D’ANATRA CON PORCINI

Ingredienti per 6 persone:

1 anatra di kg. 2 circa

burro e olio extravergine d’oliva q.b.

2 cipolle medie

2 gambi di sedano

2 carote

aromi: rosmarino, alloro e salvia

500 grammi di funghi

2 spicchi di aglio

conserva di pomodoro

pancetta tritata

2 cuccchiai di farina bianca

1 litro di vino bianco secco per la marinatura

mezzo litro di vino bianco per la cottura

2 cucchiai di aceto balsamico

2 cucchiai di fecola di patate.

Preparazione:

Iniziare con la marinatura della carne: tagliare l’anatra a pezzi e metterla in un recipiente capiente con il litro di vino bianco, l’alloro e la salvia per una nottata intera.

La mattina seguente iniziate a preparare il brasato: scolare l’anatra e rosolare la carne dalla parte della pelle a fiamma alta in una pirofila antiaderente, in modo che si sciolgano i grassi. In una pentola capiente, sciogliete il burro e aggiungete un pò di olio extravergine d’oliva facendo rosolare la pancetta tritata; mettete insieme la carne aggiungendo aglio, rosmarino e salvia fresca, lasciare che la carne ne prenda i sapori dopodichè aggiungere le cipolle. Quando queste sono appassite, aggiungere il sedano e la carota, lasciate prendere un pò, aggiungete poi i funghi tagliati a fette o a pezzetti (come di vostro gradimento), far ammorbidire il tutto; passati dieci minuti, aggiungete il mezzo litro di vino bianco. Lasciar evaporare, aggiungete la conserva di pomodoro e lasciate cuocere per due ore (se si dovesse asciugare, aggiungete un pò di conserva allungata con acqua tiepida); passate le due ore, riprendere dalla pentola tutta la verdura, aggiungete ancora della passata allungata con acqua e passare il tutto con il frullatore ad immersione aggiungendo due cucchiai di fecola di patate per addensare. Rimettere il sugo così ottenuto in pentola con la carne, aggiungete due cucchiai di aceto balsamico terminando la cottura per altri dieci minuti: assaggiate comunque la carne ogni tanto con una forchetta, soprattutto verso la fine della cottura per capire il grado di cottura ottenuta. Accompagnare con un buon vino rosso per esempio un CHIANTI.

Per la polenta di contorno:

1 e mezzo litro di acqua,

500 gr di farina gialla,

sale q. b.

Preparazione:

mettere sul fuoco una pentola con acqua salata. Quando questa avrà raggiunto il bollore far cadere a pioggia la farina per polenta e mescolare in continuazione con un cucchiaio di legno per non formare grumi (prestare massima attenzione nella preparazione di questa semplice ricetta). La polenta sarà cotta dopo 40 minuti circa, quando mescolando si staccherà dalle pareti della pentola. Amalgamare la polenta con formaggio di latteria facendolo sciogliere per bene. Servirla ben calda.

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Adoro gustarmi una bella tazza di the fumante, magari davanti ad un bel film sotto le coperte dopo una lunga giornata passa tra Matteo, la casa, il mio nani con Nick, poi c’è un pò di lavoro in ufficio, una visitina ai miei genitori per magari rubacchiare qualcosa di buono che mi ha preparato la mia mamma, una passatina anche dai miei suoceri per un bicchiere di spumante per il dopocena… ed eccomi che poi mi tuffo in una meritata tazza di the, mentre mi rilasso un pò… dai sotto sotto sono una brava ragazza e non pretendo poi molto… Beh, il the che sono andata a trangugiare è un pò costoso… lo devo ammettere; ultimamente ho provato tre the diversamente fruttati: lampone e echinacea, fragola e mango, ribes nero e cannella. Devo dire uno più buono dell’altro, assaggiati ben caldi e fumanti, deliziandomi il nasino con i loro fumi. A essere sincera non mi reputo una vera assaggiatrice di the, visto che amo anche quelli di grande distribuzione, ma quando un prodotto è buono, lo si capisce anche se l’ignoranza, vista come ignorare le cose e non come offesa, galoppa!!!

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Torta all’Ananas

 
 

Un “dolcepensiero” per rifarla: troppo buona questa torta, da rifare senz’altro ma aggiungendoci al posto delle mandorle triturate, delle noccioline o delle noci. 

 
INGREDIENTI
  5 fette di ananas fresco, 1 bustina di lievito in polvere per dolci, 150 grammi di zucchero, 150 grammi di burro, 200 grammi di farina, 2 cucchiai di cognac, 2 uova, 1 limone, 2 cucchiai di latte, sale, mandorle spellate.
 
 PREPARAZIONE
 Accendere il forno a 200 gradi, prendere una tortiera di diametro 28 cm, dove mettiamo il burro, che deve ammorbidire nel forno tiepido. Spalmare il burro su tutta la teglia, spolverare con 75 grammi di zucchero, adagiarvi sopra le fette di ananas private della parte centrale.
 
 

 

Riempire i buchi dell’ananas con le mandorle sbucciate. Prepara il composto con lo zucchero rimanente, il tuorlo delle uova, la farina, il lievito, il cognac, il succo del limone. Aggiungi, successivamente, l’albume montato a neve con un pizzico di sale, aggiungi il latte e mescola; versa tutto il composto nella tortiera. Inforna per 40 minuti circa. Buon appetito! Io lo servita con un gelato ai tre cioccolati artigianale (cioccolato fondente, al latte e bianco) e con un cannoncino.

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INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

1 peperone giallo, 1 peperone verde, 1 peperone rosso

olio extravergine d’oliva

2 spicchi di aglio

pangrattato

madorle spellate

sale, pepe, peperoncino

1 dado aromatizzato all’ aglio e prezzemolo.

PREPARAZIONE

Tagliare i peperoni a strisce privati di tutti i semi. Farli dorare in una pentola antiaderente con poco olio e gli spicchi di aglio. Condirli con un pizzico di sale, un pizzico di pepe ed uno leggero di peperoncino. Dopo qualche minuto, quando i peperoni iniziano a scottarsi, aggiungere un paio di cucchiai di pangrattato, le mandorle sminuzzate e un bicchiere di acqua tiepida. Far cuocere il tutto a fuoco moderato, aggiungere il dado aromatizzato, farlo sciogliore aggiungendo ancora acqua tiepida, far cuocere per trenta minuti fino a quando i peperoni diventano morbidi al palato. Se risultano asciutti, aggiungere acqua tiepida. Infine aggiustare ancora di sale.

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DEDICATO AI NEO GENITORI: AUGURONI PER IL LIETO EVENTO !!!!

(e dedicato anche a tutti i nonni e a tutti gli zii: siamo pronti per un mare di coccole!)

Cosa ci può essere di più bello che la gioia di un bambino? niente, perchè loro sono il nostro unico tesoro, la nostra unica essenza di vita, il SENSO DELLA VITA. Fra pochi giorni nascerà CAMILLA la bimba di Fede e Cristian, stiamo contando le ore noi che siamo gli zii e il cuginetto, figuriamoci loro che saranno genitori per la prima volta: FANTASTICO, un emozione particolare, del tutto nuova ma che ti riempie come ti riempie una giornata, magari andata male, anche un solo sorriso che nasce sulle labbra di un bimbo…. il tuo bimbo!!!

C’è chi è pronta per vivere la sua nuova vita, c’è chi invece deve attendere ancora qualche mesetto: anche Amedeo e Monica aspettano un bimbo “fresco fresco”, ancora non sò se sarò zia di un bimbo o di una bimba, ma credetemi anche qui stiamo toccando il cielo con un dito. E’ una sensazione bellissima sapere di diventare zia ( con questa gravidanza sono a quota SEI nipotini, STRAFIGATA), di riprendere in mano il corredino del mio “dolcissimopensiero” MATTEO, per prestare qualcosa a queste neo mamme, e al ritoccare quei mini abiti, ti sale un leggero brivido pensando a quanto era piccolo e delicato… E allora forza e coraggio, vi stiamo aspettando con ansia, con tanta voglia di coccolarvi, con tanta voglia di accarezzare la vostra pelle delicata e chissà perchè con quel profumo tipico dei neonati, e poi cosa c’è di meglio che viziare i bambini, anche solo con tante coccole e attenzioni? Per noi adulti, credetemi, è tutto un guadagno, perchè vivere per loro, giocare con loro, passeggiare con loro e crescere con loro è la cosa più bella che ci sia…!!! e ci fanno dimenticare qualsiasi problema. Infine ai nostri adorati bimbi, auguro tutta la felicità e la serenità che questo mondo può dare, perchè non siamo poi messi così male… e se loro cresceranno con il sorriso sulle labbra, saranno poi positivi durante la loro crescita di vita… che si sarà dura, ma potranno sempre contare su TUTTA, E DICO TUTTA,  la propria famiglia.

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…alla vaniglia, noce di cocco e semi di cacao. Carattere leggero, sapore delicato e dolce. Da gustare caldo, con latte e senza limone, ideale per il pomeriggio, soprattutto nei medi invernali… Il profumo di vaniglia è intenso, che aleggia per tutta la casa, ottimo anche prima di andare a dormire, accompagnato a deliziosi biscottini alla vaniglia.

Un “dolcepensiero” dal passato: il servizio da tè nella mia foto, apparteneva alla mia bis nonna e ha più di cento anni; comprende una teiera, una zuccheriera con lattiera più sei tazzine con piattini. Ma purtroppo passando di mano in mano, una tazzina si è rotta, due piattini si sono persi (chissà dove !?), il coperchio della zuccheriera c’è ma in frantumi e il resto è un pò acciaccato… ma rimane un bellissimo ricordo legato soprattutto all’infanzia di mia mamma; dai suoi racconti si comprende che è stata bellissima…

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CI TROVI ANCHE QUI:

Un “dolcepensiero” d’origine: Il riso alla cantonese, è una pietanza di origine cinese, molto gradita e popolare sia perché molto vicina ai gusti europei. Il riso alla cantonese sostituisce il pane ed è indicato per accompagnare ogni tipo di carne e pesce. Può essere servito, secondo l’usanza orientale, con a lato fettine di ananas.

Ingredienti per 4 persone:

250 grammi di riso basmati

200 grammi di pisellini sgranati

100 grammi di prosciutto cotto a dadini

2 uova

3 cucchiai di olio extravergine d’oliva

2 cucchiaio di salsa di soia

200 grammi di gamberetti

sale e pepe.

Preparazione

La ricetta originale prevede l’uso di riso a grana lunga, il BASMATI. In questo caso il riso va lavato sotto l’acqua corrente, messo in una pentola con acqua fredda pari al doppio del suo peso, coperto e lessato per circa quindici minuti (in questo caso 500 grammi di acqua). L’acqua alla fine deve essere del tutto assorbito, il riso non deve scuocere, quindi è pronto per la cottura finale nella wok.

Scottare i gamberetti in acqua calda salata per cinque minuti. Nella wok far scaldare l’olio, versare le uova sbattute con un pizzico di sale e pepe. Strappazzarle mescolando rapidamente con un cucchiaio di legno piatto. Aggiungere il prosciutto cotto a dadini, farlo tostare, continuare a mescolare aggiungendo il riso basmati, i pisellini e fare saltare, facendo insaporire il tutto. Aggiungere la salsa di soia diluita in sei cucchiai di acqua. Mescolare, far saltare il tutto infine aggiungere i gamberetti, cuocere ancora qualche minuto, aggiustare di sale e pepe, “sgranare” il riso e servire ben caldo.

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…”FUORI DA UN EVIDENTE DESTINO” di Giorgio Faletti: non mi è piaciuto un gran che, troppo lungo nelle descrizioni, ma forse perchè non mi ha mai entusiasmato il mondo degli indiani; l’ho letto in un paio di mesi interrompendolo con altri libri e ieri quando l’ho finito, il finale è arrivato tutto in un colpo, un pò banale, un pò troppo scontato… Preferisco il thriller rispetto a questo esoterismo molto sapiente e intelletuale. E’ un libro diverso da Io Uccido e da Niente di vero tranne gli occhi, che ho “pappato” in pochissimo tempo, meno thriller, più romanzo introspettivo che descrive più i sentimenti che legano i personaggi diversissimi fra loro.

Io uccido l’ho trovato fantasioso. Quando l’ho letto non pensavo che fosse di Giorgio Faletti, a cui devo fare i miei più caldi complimenti: è stato bellissimo, intrigante. Ambientato in un luogo particolare quale Montecarlo è per via della sua bella vita, in un ambito lavorativo a noi sempre vicino e cioè la radio: ti sembra strano che ci possa essere un killer sanguinario che va scuoiando i visi della sue vittime e che ha una passione per la musica appunto…

” Io sono Jean-Loup Verdier e questa è Radio Monte Carlo. Questa è Voices.”
Proprio durante una trasmissione radiofonica, lo spietato killer “uno e nessuno” fornisce indizi, attraverso brani musicali, sulla sua prossima vittima al dj Jean-Loup Verdier. Ma, nonostante gli indizi, la polizia monegasca aiutata dall’agente speciale dell’FBI Frank Ottobre, non riesce ad interrompere la catena di agghiaccianti omicidi nel tranquillo principato di Monaco. Chi è l’assassino e come può essere così scaltro e abile nel portare a termine i suoi orribili obiettivi e poi far perdere ogni traccia di sè? Perché di notte non può dormire? Perché il suo male non riposa mai? Perché uccide?
Lo scoprirete solo leggendo…

Niente di vero tranne gli occhi l’ho trovato molto descrittivo, senza annoiare, anche nel particolareggiare i protagonisti, molto avvincente.

La storia si svolge a cavallo tra Roma e New York e vede protagonisti una donna, Maureen Martini, Commissario della Polizia italiana, ed un uomo, Jordan Marsalis, fratello del Sindaco di New York ed ex tenente del NY Police Department. Le strade e le vicende personali dei due personaggi principali si incontrano nella città di New York, a causa delle indagini della polizia newyorkese dirette alla ricerca del colpevole di una efferata catena di eccellenti omicidi che sta sconvolgendo la città. La trama quindi comprende poi il terzo protagonista: uno spietato serial killer, molto originale, perchè firma i suoi delitti posizionando i corpi delle vittime come fossero i personaggi di Peanuts le famose strisce tanto popolari in America quanto semisconosciute in Italia: Snoopy, Linus, Lucy e compagnia bella.. E via di corsa contro il tempo per catturarlo e fermarlo. Perchè “Niente di vero tranne gli occhi”? perchè nel romanzo avranno poi un ruolo fondamentale nelle indagini degli investigatori le visioni paranormali di scene criminali o di altri accadimenti del passato, ad opera di persone non vedenti… Tutto il resto Lo scoprirete solo leggendo…

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Un “dolcepensiero” di storia: ” La baguette (pronunciato ba-ghet) è un particolare tipo di pane distinto dalla sua forma molto allungata, e dalla sua crosta croccante. La forma classica della baguette è di 5 o 6 cm di larghezza e 3 o 4 cm di altezza, e può essere anche lunga un metro. In media pesa 250 grammi. La baguette è un discendente del pane sviluppatosi a Vienna nella metà del 19° secolo, quando i primi forni a vapore vennero usati: questi aiutavano il crearsi della crosta croccante e dei solchi obliqui che ancora distinguono l’odierna baguette. Le pagnotte allungate vennero fatte ancora per alcuni anni, ma nell’Ottobre del 1920 una legge impediva ai fornai di lavorare prima delle 4, rendendo impossibile cucinare le tradizionali pagnotte rotonde in tempo per la colazione dei clienti: la baguette risolse il problema perché può essere preparata e infornata molto più brevemente”.

Oggi quando sono andata dal mio panettiere, mi sono comprata una baguette: stasera ho così spadellato due ricettine veloci ma buonissime…

TUR FRENCH TOAST

Ingredienti:

mezza baguette

1 formaggio LA TUR

un mazzetto di erba cipollina

una noce di burro

un cucchiaio di semi di sesamo

un cucchiaio di pinoli.

Preparazione:

Tagliare la baguette in fettine sottili, disporle in una pentola con una noce di burro e farle abbrustolire da ambo i lati, posizionare le fettine su un piatto di portata. In una ciotola schiacciare il formaggio LA TUR con la forchetta per ottenere una crema, aggiungere l’erba cipollina tritata finemente e mischiare per bene il tutto. Spalmare la crema così ottenuta su tutte le fettine, cospargerle con i semi di sesamo e con i pinoli tritati grossolanamente, passare in forno caldo a 180 gradi per 5-10 minuti.

Un “dolcepensiero” informativo: Il Formaggio La Tur del Caseificio Dell’Alta Langa, è una specialità delle Langhe ottenuto con la lavorazione dei seguenti ingredienti: latte vaccino, latte ovino, latte caprino, caglio, sale. Ha sapore delicato e rotondo, fine e gustoso, ha colore paglierino con superficie morbida e cremosa. Per assaporarne tutta la ricchezza di sapori si consiglia il consumo a temperatura ambiente. Si conserva in frigorifero ad una temperatura di +4/+5° C.

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FRENCH TOAST AI RIBES E MIRTILLI

Ingredienti per 2 persone:

4 fette di baguette non troppo sottili

1 uovo

1 dl di latte

2 cucchiai di zucchero

15 grammi di burro

100 grammi di ribes

100 grammi di mirtilli.

Preparazione:

lava delicatamente i piccoli frutti, taglia le fettine di baguette non troppo sottili. Sbatti l’uovo in una ciotolina con il latte e un solo cucchiaio di zucchero. Passa velocemente le fettine di pane nel composto senza farle inzuppare troppo. Sciogli il burro in una pentola antiaderente e, quando inizia a spumeggiare, fai dorare le fette da ambo i lati spolverizzandoli che l’altro cucchiaio di zucchero, sempre da ambo le parti. Scola i french toast sulla carta assorbente e servili caldi, cosparsi con i piccoli frutti.

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Una passeggiata per i boschi…

E’ arrivato l’autunno, e con sè la voglia di andare a far funghi. Oggi però non ne abbiamo trovati, ma ci siamo imbattuti comunque tra quelli non commestibili e come sempre davanti alla natura, si rimane strabiliati…Il bosco sta per andare in letargo, le foglie iniziano a ingiallirsi per poi arrivare a sfumature meravigliose di marrone e rosso, per i sentieri inizi a sentire quel particolare fruscio sotto i piedi per tutte le foglie rinsecchite, ma se da una parte il bosco sta cadendo in letargo, d’altra è un bellissimo risveglio. Le castagne stanno iniziando a maturare, i fiori autunnali stanno perndendo sempre più i prati, le rocce si rivestono di muschio, la terra sta iniziando a maturare con la muffetta bianca pronta per far sbucare qualche buon funghetto. E poi quando sei in questi bellissimi boschi, con la testa vai un pò di fantasia: il prato è un microcosmo con ogni sorta di insetto, ma se ci pensi bene e con tanta fantasia, potresti incontrare qualche folletto, qualche fata intenti nei loro lavoretti ma prontissimi a non farsi beccare da noi, purtroppo!!

 

Sembra quasi che il giallo abbia attecchito su tutto: gli ultimi fiori che stanno resistendo dalla fine dell’estate sono delicatissimi e piccoli, tutti di un intenso giallo quasi vogliano ancora il sole caldo, ma il giallo è anche il colore dell’autunno, prima che tutto diventi marrone… 

E’ rimasto ancora un leggero scorcio di fine settembre: ti puoi imbattere ancora in qualche fragolina di bosco oppure in qualche mora, il sole oggi è ancora tiepido e i prati ancora verdi, ma come sappiamo tutti l’autunno ha ormai fatto capolino… nei prossimi giorni spero di raccogliere qualche fungo oppure le castagne perchè ho una gran voglia di cucinare questi meravigliosi doni della natura!

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