Castagne… ogni anno questo periodo è meraviglioso perchè ci sono prodotti meravigliosi che ci regala la natura; funghi, melograni, zucche ma soprattutto le castagne, amatissime già dagli antichi romani e che nel medioevo erano parte integrante dell’alimentazione contadina. L’uso più semplice delle castagne è quella di cucinarle come CALDARROSTE, una delle passioni di mio padre che si mette davanti al camino in taverna e con un gioco di polso, le prepara croccanti e gustose. E’ un ricordo tutt’ora vivo, perchè le prepara sempre quando noi ragazzi le vogliamo ma soprattutto quando gliele chiedono i suoi nipotini…Noi le chiamiamo “BIROLLE”, credo che sia di origine dialettale ma non so perchè, mi piace di più la parola birolla… mi evoca qualcosa di gonfio e grosso, come le castagne MARRONI, panciute e lucide con un bel colore marrone dai riflessi rossicci.
CALDARROSTE SUL CAMINO
Mio padre dispone di un caminetto a legna: ma questo non basta per avere delle buone caldarroste. Alcuni consigli e piccoli suggerimenti ci possono permettere di ottenere ottime caldarroste senza carbonizzare questo ghiotto frutto e di gustarlo in tutta la sua bontà.Le castagne dovrebbero essere più o meno della stessa dimensione, scernirle una ad una per accertarvi che siano integre e senza alcuna macchia o buco, poi con un coltellino appuntito e affilato, intaccate la superficie praticando un taglio di circa 3-4 cm di lunghezza fino ad arrivare alla polpa.
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