Qualche mese fa mi hanno regalato una yogurtiera, che finora non avevo ancora sperimentato; è arrivato il momento giusto, visto che avevo in casa dell’ottimo yogurt fresco caseario. Ed eccoci che come per magia, dallo yogurt è nato altro yogurt fresco e buono. Lo yogurt, conosciuto da molti secoli, è un alimento che i dottori ritengono benefico per l’organismo umano.
Molti pensano che per creare lo yogurt servano strumenti particolari, ad esempio aggeggi dalle grandi dimensioni e dal difficile utilizzo. Invece non è così. L’unico fastidio, se così lo definiamo, è che per creare lo yogurt, i tempi non sono veloci, purtroppo: lo yogurt richiede i suoi tempi, ma è semplice farlo.
Tale alimento è molto consigliato nella propria dieta alimentare per i suoi effetti benefici all’organismo umano. Innanzitutto può essere considerato come un pasto completo, perché contiene proteine, carboidrati e grassi (oltre alle vitamine). Ma il suo beneficio non si limita al suo rapporto nutrizionale. Ciò che lo rende particolare è la presenza di fermenti lattici vivi, i quali vanno a rafforzare la flora batterica intestinale.
Un pò di storia: non si sa per certo e di preciso quando sia stato inventato lo yogurt, ma di sicuro il latte fermentato veniva utilizzato fin dall’età preistorica. Si racconta che popoli nomadi conservavano latte di mucca, pecora, capra, cammella e cavalla in otri fatti di pelli o stomachi di animali. Un pastore dimenticò per lungo tempo il latte e lo ritrovò fermentato, più denso e più buono. Questo è dovuto agli organismi presenti negli otri di origine animale.
Lo yogurt, proveniente dai popoli nomadi dell’est, venne portato in occidente e si diffuse tra i Fenici, Egizi, Greci e Romani. Lo yogurt apparse anche tra gli antichi scritti, tra cui “Mille e una notte”, dove era servito in sontuosi banchetti. E nell’antichità veniva prescritto anche dai medici. Nell’impero Ottomano veniva utlizzato come panacea per purificare il sangue, contro la tubercolosi, per problemi intestinali e per favorire il sonno. L’etimologia della parola Yogurt deriva da “yogur”, parola turca, che significa impastare o miscelare con un utensile.
Solo all’inizio del ventesimo secolo si cominciò a studiare scientificamente lo yogurt grazie ad un biologo russo. Egli sostiene che l’uomo si avvelena col passare del tempo con la sua dieta, perché nella parte terminale dell’intestino si formano batteri nocivi per l’organismo e tale processo si aggrava maggiormente se si mangia tanta carne e non si fa attività fisica, causando un indebolimento della resistenza.
A tale rimedio il biologo dice che per ottenere un intestino privo di batteri nocivi bisogna assumere regolarmente yogurt e si potrebbe vivere così anche per 150 anni. Il professore riuscì ad isolare dallo yogurt della popolazione bulgara, famosa per la loro longevità, il bacillo responsabile della fermentazione e lo chiamò Lactobacillus bulgaricus. Grazie a tali scoperte ricevette il premio Nobel.
INGREDIENTI E PREPARAZIONE:
Versare nella yogurtiera un litro di latte insieme con un vasetto di yogurt naturale. Assicurarsi che il latte usato per la preparazione dello yogurt sia a temperatura ambiente. Il tempo di condensa dello yogurt sarà di circa otto-dieci ore. Al momento opportuno, mettere lo yogurt in vasetti con la chiusura ermetica, in modo che lo yogurt si possa così mantenere in frigo anche per dieci giorni.
“Dolcipensieri “da seguire: per un buon risultato, vi consiglio di usare il latte a temperatura ambiente (lasciatelo fuori dal frigo per almeno un paio di ore), si può anche sfruttare lo yogurt alla vaniglia oltre a quello naturale, se non amate particolarmente l’acidità di quello naturale, nessuno vi vieta di aggiungere gradualmente ogni volta che lo fate, una leggera presina di zucchero.
TORTA DI PESCHE TARDIVE ALLO YOGURT
dedicata a FEDE E CAMILLA: quando ho fatto questa tortina, loro erano ancora in ospedale, e se lo yogurt ha dei benefici sul nostro organismo, ho pensato di portare un pò di dolcezza e di bontà anche in ospedale…
INGREDIENTI
150 grammi di farina bianca
50 grammi di fecola
100 grammi di burro
150 grammi di zucchero
2 uova
200 grammi di yogurt naturale
1 bustina di lievito
latte q.b.
3 pesche tardive
1 arancia non trattata.
PREPARAZIONE
lavorare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il burro fuso, la fecola setacciata con la farina e il lievito.
Montare a neve gli albumi con un presino di sale: amalgamare il tutto, se l’impasto che si ottiene si presenta un pò duro, aggiungere del latte ammorbidendo così il tutto. Aggiungere lo yogurt e le pesche tagliate a cubetti: mescolare il tutto energicamente. Grattare la pelle dell’arancia, inserirla nel composto insieme al succo di metà arancia. Versare il tutto in uno stampo imburrato ed infarinato, mettere in forno già caldo ventilato per circa 45 minuti. Lasciare la torta nel forno fino a quando è caldo, sfornare la torta, lasciarla raffreddare e porre su un piatto da portata. Ottima se servita accompagnata anche da gelato rigorosamente artigianale alla stracciatella.
LABNE
In Libano usano molto mangiare lo yogurt a pranzo e a cena e oltre a questo, ADORANO un suo derivato che si chiama appunto Labne. Praticamente si aggiunge un po’ di sale allo yogurt bianco intero, lo si mette a sgocciolare per una giorno intero dentro una sacca di cotone, che si puo’ fare benissimo con uno strofinaccio.
Il risulato sara’ uno yogurt piu’ denso, come una crema, molto saporito e che dura in frigo anche una settimana. Lo si mangia con qualsiasi cosa, buonissimo intingendovi dei pomodori belli rossi. Volendo si puo’ arrivare anche ad un altro prodotto, facendo asciugare ancora di piu’ il labne. Quando e’ bello denso, come una pasta, lo si trasforma in tante piccole palline che si conserveranno poi in barattoli ricoperti d’olio d’oliva. Questo dura anche due anni.
INGREDIENTI E PREPARAZIONE
1 vasetto di yogurt naturale
un pizzico di sale
Nella ricetta che ho fatto qualche giorno fa, ho usato lo yogurt di mia produzione (vedi sopra) circa 125 grammi; di sale ne ho messo un pò – un quarto di cucchiaino-, visto che era la prima volta che lo facevo: un consiglio che vi dò, è quello di sperimentare la quantità di sale in base ai vostri gusti, nel senso che per alcuni è gradito salato, per alcuni come nel mio caso, lo preferisco meno salato. Un’ ottima possibilità per rifarlo….
Ho mischiato tutto insieme e come nella foto sopra, l’ho lasciato a sgocciolare per un’intero giorno in frigo. Al momento di gustarlo, infatti io l’ho trovato fin troppo salato, preferisco meno sale e sentire di più il sapore dello yogurt…
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