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Archive for novembre 2008

Trovo la mia città incantevole, tra lago e monti, i panorami sono straordinari ora meta anche di noti americani… ma per me rimane la città che ogni tanto mi ragala emozioni. La brianza, come diceva Lucio, maledetta ma altrettanto misteriosa e affascinante, riesce ad incorniciare meravigliosi scorci. E quando arriva natale, si popola di molti particolari aritisti e ragala non solo a noi abitanti, un’aria molto particolare del natale. Ed ecco che già da metà novembre, passeggiando in una mattinata fredda ma con un bel sole, mentre sorseggi un buon caffè, ti ritrovi già nel pieno del natale con mercatini, animazioni, addetti alle luminarie che stanno preparando le strade per essere illuminate al calar del sole.

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A Matteo, sempre più stupito da questi stravaganti artisti, gli è venuto appettito e quindi ci siamo fermati a fare colazione e questo è stato il risultato:

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In piazza dietro di noi, tante bancarelle per uno dei tanti mercatini di natale.

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CENTROTAVOLA NATALIZIO

 

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Per confezionare un centrotavola natalizio occorrono: un sottovaso di quelli verdi per raccogliere l’acqua delle piante oppure una qualsiasi ciotola che avete in casa della dimensione che volete. Avendo un giardino ho potuto tagliare rami di pino, abete, pungitopo, pigne, che ho colorato di oro, ghiande mentre l’agrifoglio l’ho acquistato in un negozio di fiori insieme alla spugna verde. Prendere un’arancia e una mela, tagliarle a fette e metterle sopra il calorifero per alcuni giorni fino a quando si presenteranno belle secche; in un negozio di bricolage ho acquistato alcuni ninnoli come meline artificiali, rametti di cannella (di materiale per confezionare i centri tavola ce ne sono tantissimi come spighe, bacche, oggettistica varia che riprende la natura oppure temi natalizi). Inoltre sono simpatici anche dei fiocchi di tutti i colori e come ogni centrotavola che si rispetti servono le candele. Per fermare i vari oggetti serve una pistola con colla a caldo. Si procede così: prendere la ciotola (se ne dovete fare molti da regalare vi consiglio quei sottovasi citati sopra che costato meno di un euro) ed incastrateci dentro la spugna che bagnerete poco almeno un giorno prima e con l’aiuto di un coltello smussare le eccedenze che userete per coprire i buchi; questo perchè di solito la spugna in vendita è rettangolare. Iniziare a premere al centro la candela e con dei rami piccoli iniziare sempre dal centro a riempire con i rami di pino e abete intervallando le varie sfumature. Una volta riempita tutta la superficie, iniziare a mettere gli oggettini che avete scelto per esempio: ho inserito l’agrifoglio, ho incollato delle ghiande, ho infilzato le meline con lo spaghetto incollandoci poi vicino la cannella con dei fiocchettini rossi. Da una parte ho messo la pigna oro e dietro la fetta di mela essicata con un filo rosso. Come ultimo controllo, visionare eventuali buchi che riempirete con altro materiale a vostra scelta, l’importante non usate rami lunghi, non usate troppo materiale diverso sia di forma che di colore cercando di fare girare la vostra scelta in base alla grandezza della candela e del suo colore. Tenere bagnata la spugna in modo che vi duri con il tempo. E poi via di fantasia…centrotavola-1 

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Ingredienti per quattro persone

4 uova

4 panini al latte

4 fette di asiago

4 fette di prosciutto cotto

sale e pepe

500 grammi di spinaci

2 noci di burro

1 spicchio di aglio

olio extravergine d’oliva

Preparazione

Tagliare a metà i panini al latte e porli nei piatti di portata, in una padella antiaderente far soffriggere il burro con l’aglio e porvi gli spinaci lavati e sgocciolati. Affettare le fette di prosciutto e le fette di asiago leggermente spesse. In un altra padella sempre antiaderente, far sciogliere il burro con un filo di olio e rompervi con delicatezza le uova senza rompere il tuorlo.

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Inclinando leggermente la pentola e con l’aiuto di un cucchiaio, far cadere il condimento sopra l’uovo in modo che si solidifichi un pò prima di rivoltarlo per la cottura; salare e pepare. Nel panino mettere la fetta di prosciutto ed una volta ben cotte le uova rigirandole ancora un paio di volte e dopo che hanno preso un bel colorino dorato, adagiatene uno per panino sopra il prosciutto, metterci poi la fetta di asiago. Servire con gli spinaci ben caldi.

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La temperatura è molto fredda, ho pensato a deliziare il nostro pasto con una zuppa che oltre a riscaldarci, è anche molto buona

LA ZUPPA CASERECCIA

*Gli ingredienti li ho messi nella descrizione della ricetta perchè, quando preparo minestroni o zuppe, di solito utilizzo pesi non specifici a seconda delle verdure che trovo e utilizzo, se mi avanzano le congelo per poterle gustare quando sono di fretta e non ho tempo per cucinare…

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Mettere in una pentola capiente due patate grosse fatte a dadi grossi come una noce, 300 grammi circa di fagiolini, 300 grammi circa di zucchine tagliate a fette grossolane – lasciando da parte la più piccola di diametro per il finale- 4 carote – lasciando da parte la più piccola – 1 cipolla bionda tagliata a fette – lasciando da parte qualche fetta tra le più sottili – qualche gambo di sedano, una scatola di fagioli cannellini e piselli risciacquati dal loro sugo di contenimento, foglie di basilico e prezzemolo tritati, qualche foglia di verza e 300 grammi tra spinaci, coste e erbette. Prendere un quarto di zucca, spelarla e tagliare la polpa in pezzi. Versare acqua tiepida in quantità sufficiente unendo un dado vegetale. Dopo alcune ore di lenta cottura, assaggiare il brodo regolando di sale e pepe, se vi piace anche un pò di peperoncino; con una schiumarola, versare la verdura nel robot da cucina o meglio ancora nel passaverdure e ridurre la verdura in passato che rimettere nel brodo lasciato sul fuoco lento. Far cuocere fino al suo bollore, dopodiche passare la vostra zuppa in una pentola meno capiente (circa due mestoli pieni a persona), la rimanente metterla in un contenitore ermetico per riutilizzarla l’indomani oppure metterla nel congelatore per i prossimi pasti. Unire della pasta piccolissima o del riso (circa 40 grammi a persona). Con la zucchina lasciata da parte, ricavare delle fette sottilissime quasi trasparenti che buttere a crudo nella vostra zuppa mentre con la carota ricavare dadini piccolissimi da aggiungere anch’essi alla zuppa, aggiungere anche la cipolla lasciata da parte. Far cuocere a fuoco lento per circa dieci minuti: se la pasta ha bisogno di meno cottura, aggiungere prima le verdure, mentre nel caso del riso calarlo insieme alle verdure. Servire caldo con grana grattugiato a listarelle con crostini di mais o crostini di pan ed un filo d’olio extravergine a crudo.

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Un “dolcepensiero” per aggiungere un posto a tavola: per fortuna per questo “pranzo della domenica”, ho fatto delle lasagne in teglia e non impiattate a seconda del numero dei miei comensali… infatti oltre al mio maritino sempre più amorevole, al mio bimbo sempre più monellino, avevo come ospite mia suocera, poi ho invitato la bisnonna appena arrivata da Messa e poi perchè la teglia era molto abbondante; ma poi si è aggiunto un posto in più perchè ci ha deliziato della sua presenza anche mia cognata Claudia che, avendo il marito in trasferta in quel di Bologna, è venuta a trovarci… ed ecco che le mie lasagne sono state dileguate in ben poco tempo e vi assicuro hanno riscosso molto successo. Questo mi ha dato molta soddisfazione, perchè anche se ormai le lasagne sono un “Must” della cucina italiana, ci vuole comunque tempo e tranquillità per confezionarle. Questa ricetta però non sono le classiche all’emiliana bensì sono lasagne ottime da presentare se a cena o pranzo, avete degli amici vegetariani. Devo appuntare che sono però molto sostanziose!!!

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INGREDIENTI:

pasta sfoglia per lasagne

500 grammi di verza

125 ml di panna da cucina

250 grammi di ricotta

fette di gouda

1 patata grossa

grana grattugiato

PER LA BESCIAMELLE:

100 grammi di burro

80 grammi di farina

1 litro di latte

noce moscata

sale e pepe

grana grattugiato.

PREPARAZIONE:

mettere a bollire dell’acqua, salarla e far sbollentare le sfoglie di pasta poche alla volta per pochi minuti; stenderle su una graticola per farle raffreddare. Nella stessa acqua sbollentare le foglie di verza per circa cinque minuti, scolarle e farle raffreddare.

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Affettare con l’aiuto di un’affettatrice la patata in fette di circa 3-4 cm di spessore e sbollentarle anch’esse per circa cinque minuti.

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Preparare la besciamelle: In una casseruola fate scioglliere il burro a fiamma bassissima e, aiutandovi con una frusta, amalgamate bene la farina passata al setaccio per evitare grumi. Diluire subito con il latte tiepido; continuate a mescolare fino a che la salsa si addensi, all’inizio del bollore fate cuocere per circa 6-8 minuti continuando a rimestare. Spolverate con la noce moscata, il sale e il pepe, aggiungete una bella spolverata di grana grattugiato.

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Prendere una teglia da forno, spalmare il burro sulle pareti e con l’aiuto di una spatola un pò di besciamelle. Iniziare gli strati delle lasagne partendo con la sfoglia, come secondo strato versare un pò di besciamelle e uno strato di verze fino a coprirne tutta la superficie.

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Proseguire con il terzo strato di pasta spalmando la ricotta su tutta la sfoglia, ricoprirne tutta la superficie con le fette di formaggio gouda.

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Per il quarto strato, ripetere con la sfoglia, un pò di besciamelle e uno strato di verze fino a coprirne tutta la superficie. Il quinto e ultimo strato sarà composto dalla sfoglia, la ricotta  mischiata alla rimanente besciamella e ricoperta poi con le fette di patate.

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Per il finale spolverare con grana grattugiato, qualche fiocco leggerissimo di burro e pezzettini di verza, infornare per trenta minuti in forno già caldo a 160 gradi: le lasagne, avendo bollito sia la sfoglia che la verdura, devono solo scaldarsi e gratinare in superficie, quindi per gli ultimi 5-8 minuti, passare in modalità grill.

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Un “dolcepensiero” quotidiano: chi di noi durante il giorno, non addenta un buon panino?? credo tutti… che sia tradizionale, al latte, all’olio oppure con olive, noci, patate passando per quello nero, al grano duro, più o meno croccante o morbido che sia, mai nessun cibo è più appagante magari appena sformato con quel suo profumo che ci fa tornar bambini. Nessun alimento ha un valore così antico e prezioso!!!

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“DOLCIPENSIERI” PROJECT: Perchè project nr. 1?  e si purtroppo devo parlare di progetto perchè il risultato non è stato soddisfacente per la troppa voglia di mettere fretta alle cose, anzi meglio dire, per questa volta, la troppa lungaggine; temo di aver allungato troppo i tempi di cottura senza pensare che il pane è un cibo che ha bisogno strettamente i suoi tempi, senza interferire troppo. E’ cosi, vedendo i miei panini un pò anemici, ho perdurato la loro presenza in forno rendendoli un pò troppo duri, anche se devo dire il sapore invece era proprio buono. Un altro errore, a mio parere, è stato nella grandezza dei panini che mi sono usciti un pò piccoli; preferisco nettamente il pane abbastanza corposo da poterlo staccare a pezzi e non da magiare in un boccone. Ma forse temo che l’impasto si sia “incavolato e offeso” di conseguenza con me, perchè ho usato il robot invece delle mani… come la classicità della ricetta del pane esige. Occasione mancata per i miei comensali, ma che per rigor di logica, andranno riproposti da me… io per ora vi lascio comunque la ricetta originale, nella speranza che non abbiate di questi problemucci.

INGREDIENTI PER CIRCA 20 PANINI

500 grammi di farina 00

25 grammi di lievito di birra

olio extravergine d’oliva

sale

PER AROMATIZZARE I PANINI

semi di sesamo

semi di finocchio

noci

PREPARAZIONE

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Il lievito deve essere sciolto in un dl acqua tiepida con un pizzico di zucchero e lasciatelo riposare per 10 minuti: aggiungerlo poi alla farina. Impasta questi due ingredienti unendo un dl abbondante di acqua tiepida, 50 grammi di olio extravergine d’oliva e 8 grammi di sale. Coprire il panetto di pasta con un canovaccio e farlo lievitare per un ora e mezza in un luogo tiepido, lontano da correnti d’aria. Sgonfia l’impasto lavorandolo energicamente, con i pugni, per qualche minuto. Poi dividilo in palline da circa 60 grammi. Spennella la superficie di acqua, cospargere sulla superficie i semi di sesamo, i semi di finocchi e le noci tritate grossolanamente: lascia lievitare per altri 45 minuti.

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Infornarli a 220 gradi, abbassa la temperatura del forno a 180 gradi e fai cuocere per 20 minuti circa. Al termine trasferisci i panini sulla gratella, a raffreddare.

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Ricetta spuntata da: “DONNA MODERNA”

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24 novembre 2008 un “dolcepensiero” innevato: la sveglia del mattino è stata una vera sorpresa per Matteo, che con i suoi 2 anni e mezzo, ha visto con enorme stupore la prima neve dell’anno; subito con macchina fotografica e nasino spiaccicato al vetro, abbiamo ritagliato degli scorci dalle nostre finestre. E sembra quasi semplice destino che ieri per il pranzo della domenica, abbia cucinato delle golosissime COPPE D’INVERNO.

LE COPPE D’INVERNO

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INGREDIENTI PER QUATTRO COPPE

125 ml di panna da montare

10-12 frollini al cioccolato

zucchero a velo q.b.

100 grammi di cioccolato alle nocciole

8 marron glacè

PREPARAZIONE

Con il mixer triturare i frollini grossolanamente.

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Montare ben ferma la panna, aggiungervi un cucchiaino di zucchero a velo; assaggiando di conseguenza, valutate secondo il vostro gusto, se aggiungere ancora un pò di zucchero. Far sciogliere a bagnomaria il cioccolato, mentre si inizia a formare le coppe: distribuire i frollini nel fondo delle vostre coppe; procedere con la panna versata a cucchiaiate.

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Finire versandoci sopra il cioccolato sciolto e lasciato leggermente intiepidire. Finire le coppe con i maron glacè tagliuzzati a pezzetti.

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INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

400 grammi di orecchiette

300 grammi di cime di rapa

2 spicchi di aglio

1 cucchiaio di capperi sottosale

2 cucchiai di pinoli

5 acciughe sott’olio

grana grattugiato

olio extravergine d’oliva

sale e pepe.

PREPARAZIONE

 

Lavate con cura le cime di rapa e lessatele al dente in abbondante acqua salata, che poi non getterete ma utilizzerete per cuocere le orecchiette.

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Rosolate l’aglio a spicchi con alcuni cucchiai di olio, quindi unite le acciughe scolate, i capperi e i pinoli: stemperate il tutto nel condimento. Aggiungete le cime di rapa e portate a cottura (aiutatevi con un pò di acqua di cottura); poco prima di spegnere controllate di sale.

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Lessate le orecchiette.

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Scolatele al dente e spadellatele nel tegame delle cime di rapa, condendole con il grana grattuggiato.

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P.s.: vi segnalo che questa è una mia versione personale DI DOLCIPENSIERI appunto, e non come tradizione vuole!

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“SOUL PLANE PAZZI IN VOLO”: Commedia dedicata per intero alla scia dei telefilm dove quasi tutti gli attori sono di colore. Dopo un incidente in una cabina della toilette di un aereo da dove ha visto morire il suo cagnolino, Nashawn Wade fa causa alla compagnia aerea ottinendo una montagna di soldi. Crea così una propria compagnia aerea all-black con tanto di personale molto particolare, con aerei accessoriati come un’auto con tanto di discoteca e un assurdo pilota che ha paura delle altezze, interpretato da un fantastico Snoop Dogg. Sul volo sale anche una famiglia bianca un po’ sfigata relegata alla zona povera dell’aereo, che riuscirà a capire i propri problemi. Da vedere per chi ama queste commedie demenzialissime e trashissime; la storia è di una banalità sconvolgente con situazioni al limite del ridicolo e del grottesco che però strappa di tanto in tanto qualche risata. Temo che hanno cercato di imitare “l’aereo piu pazzo del mondo”che rimane una specie di mito nel circo del cinema; c’è sempre l’argomento sessuale che scende nel ridicolo. Per finire, è un film da vedere con una larga ironia, giusto per passare qualche ora in stupido relax ma merita per la simpatia di Snoop dog soprattutto se siete suoi fans! Non so se avete mai visto il suo reality show in onda su sky che vede protagonisti i componenti della sua famiglia. Veramente carino, tipo quello degli “The Osbournes”…, con a volte situazioni veramente paradossali; una cosa mi ha stupito: con tutti i soldi che ha, mi suona strano che viva in una casa apparentemente normale e non in una villa stile Malibù…!!!

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INGREDIENTI PER CIRCA 12 CREPES circa

PER LA PASTELLA

120 grammi di farina bianca

2 uova

30 grammi di burro

3 dl di latte

un pizzico di sale.

PER IL RIPIENO

400 grammi di pomodori

cipolla bianca

olio extravergine d’oliva

origano

sale e pepe

10 fette di prosciutto cotto

2 mozzarelle di bufala

peperoncino

PER LA PREPARAZIONE

1 noce di burro (per la teglia)

qualche ciuffetto di burro (per la superficie finale)

grana grattuggiato.

PREPARAZIONE

Procedere con l’impasto delle crepes salate: sciogliere il burro a bagnomaria; sbattere le uova con lo sbattitore elettrico fino a raggiungere un composto schiumoso. Mescolando aggiungere la farina setacciata, il latte ed infine il burro fuso con un abbondante presino di sale. Amalgamate bene il tutto in modo da ottenere una pastella liscia, omogenea e non molto liquida. Se l’impasto vi risulta troppo denso, allungate con del latte al contrario se risulterà troppo liquido, aggiungete poca farina (l’impasto deve scendere ben dal cucchiaio senza risultare acquoso). Scaldate una padella per crepes oppure una padella antiaderente con una spalmata di burro, adagiarvi una bella cucchiaiate d’impasto, far asciugare, capovolgere la crepes e finire la cottura nel momento in cui la crepes inizia a scurirsi.

Una volta terminata la pastella, preparare il sugo facendo soffriggere la cipolla tritata finemente, aggiungere i pomodori precedentemente scottati in acqua calda salata fino a quando non iniziano a tagliarsi in superficie. Scolateli, pelateli e passateli in padella con la cipolla, fate saltare a fuoco vivo per un paio di minuti e poi aggiungetevi l’origano – una bella manciata- e pochissimo peperoncino. Nel frattempo affettate a tocchetti le mozzarelle di bufala e iniziate a farcire mezzo  disco di crepes con uno strato di sugo di pomodoro, una fetta di prosciutto cotto e una bella manciata di dadini di mozzarella. Ripiegate l’altra metà sopra il ripieno, piegate ancora in due e adagiate le vostre crespelle in una teglia imburrata in precedenza. Teminate con un pò di sughetto in superficie, una bella spruzzata di grana grattugiato e qualche fiocco di burro.

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Un “dolcepensiero” dedicato a: questi profumati MALLOREDDUS che sono una giusta combinazione di sapori; quello forte della salsiccia che viene pepata in cottura in contrasto con il profumo intenso del timo per poi essere cremosi con l’aiuto della panna deliziata dalla noce moscata. Cucinati in modo egregio da mio suocero Andrea (ANDREA’S SPECIAL MENU), devo dire che sono stati oggetti di moltissimi complimenti da parte dei comensali del nostro classico pranzo della domenica. Vi invito a provarli, magari seguiti poi da un buon maialino sardo al forno, il tutto innaffiato da un CANNONAU di JERZU.

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Ingredienti per 4 persone:
400 grammi di malloreddus

400 grammi di salsiccia fresca

olio extravergine d´oliva sardo

1 cipolla

300 grammi di passata di pomodoro

130 grammi di pecorino grattugiato

sale e pepe

125 ml di panna da cucina

timo

noce moscata

latte q.b.
PREPARAZIONE

Tritare finemente la cipolla e farla rosolare insieme alla salsiccia tagliata a tocchetti nell´olio extravergine d´oliva con una buona pepata. Aggiungere la passata di pomodoro, il sale e far cuocere a fuoco lento fino a quando il sugo si sarà un pò addensato. Nel frattempo far cuocere i malloreddus in abbondante acqua salata. Scolarli al dente, condirli con la salsa preparata, aggiungere la panna scaldata in precedenza con un pò di noce moscata e un goccio di latte, aggiungere  del pecorino grattugiato, le foglioline di timo lavate e asciugate e mantecare il tutto su fiamma vivace. Servire caldo con ulteriore spolverata di pecorino sardo.

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