Un “dolcepensiero” datato: lo so che non è stagione di caccia al cinghiale, ma il nostro freezer abbonda di questa succulenta carne dalla scorsa stagione di caccia. Durante l’inverno abbiamo gustato il cinghiale in vari modi e vi ho resi protagonisti delle mie e non solo mie avventure culinarie. Quando vi racconto le ricette sulla selvaggina, devo essere sincera, c’è sempre lo zampino di mio suocero Andrea che non solo è abile in cucina ma anche nelle battute di caccia: questa ricetta era ancora parcheggiata nell’archivio con foto annesse dall’ inverno appena finito e visto che la primavera sta facendo la sua entree e con successo, penso sia giunta l’ora di pubblicare questa “fatica” culinaria. Se anche voi avete in freezer qualche rimasuglio di cinghiale, approfittatene subito a cucinarlo ora che ancora l’arietta è fresca.
INGREDIENTI
500 grammi di tagliatelle
300 grammi di polpa di cinghiale
1 carota
1 cipolla bianca
1 costa di sedano
3 foglie di salvia
1 bicchiere di passata di pomodoro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1/2 bicchiere di vino rosso
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
noce moscata q.b.
PREPARAZIONE
Preparare il trito di carota, sedano e cipolla a dadini piccoli, mettere il tutto in un tegame con un filo di olio. Aggiungere dopo qualche minuto sale e pepe e continuare la rosolatura. Aggiungere la polpa di cinghiale tagliata a pezzetti, unire poi la salvia. Quando il cinghiale sarà rosolato per bene, aggiungere il vino e far sfumare; unire il concentrato di pomodoro e la passata sempre di pommodoro e dopo cinque minuti, coprire la carne con acqua tiepida. Aggiungere una spolverata di noce moscata e cuocere a fuoco lento per circa un’ora e mezza. Mettere a bollore le tagliatelle in acqua salata, una volta cotte scolarle direttamente nel tegame con il sugo, far saltare il tutto e servire con un’abbondante spolverata di grana grattugiato.
….Arrivo per cena……ah dimenticavo siamo in 2!!!!!!!!!!!!!!!!!!Squisita!