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Archive for agosto 2009

SPAGHETTI CON VERDURE E SALSICCIA SARDA 1

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE:

320 grammi di spaghetti n.5

160 grammi di salsiccia fresca sarda

2 zucchine

1 cipolla

qualche pomodorino a grappolo

basilico fresco

olio extravergine d’oliva

aglio

grana grattugiato

sale e pepe nero.

PREPARAZIONE:

SPAGHETTI CON VERDURE E SALSICCIA SARDA 2

Mettere sul fuoco l’acqua per la pasta. Affettare finemente la cipolla a striscioline, una parte si utilizza per far soffriggere – con un filo di olio – la salsiccia privata della sua pelle con una generosa spolverata di pepe nero, a fuoco basso. L’altra porzione per le verdure: in un’altra padella antiaderente con un filo di olio, unire le zucchine tagliate a rondelle con uno picchio di aglio e farle cuocere a fuoco medio per circa dieci minuti, dopodiché unire i pomodorini tagliati a metà, far cuocere aggiungendo un cucchiaio di acqua di cottura per la pasta. Unire le foglie di basilico e continuare la cottura per circa dieci minuti ancora, buttare la pasta in acqua salata e una volta cotta, scolarla e condirla con il sugo e la salsiccia. Aggiungere un filo di olio a crudo e una spolverata di grana grattugiato.

SPAGHETTI CON VERDURE E SALSICCIA SARDA 3

Spaghetti secondo “Dolcipensieri”:

SPAGHETTI FRUTTI

Spaghetti ai frutti di mare al cartoccio

spaghetti con crostini (3)

Spaghetti con crostini

spaghetti allo scoglio1

spaghetti allo scoglio

aglio olio e peperoncino (1)

Aglio, olio e peperoncino

spaghettini aglio basi boscaiola

Spaghetti aglio e basilico alla boscaiola

spaghetti burro e grana

Spaghetti burro e grana

Salsiccia secondo “Dolcipensieri”

lonza e salsicce sarde2

Lonza e salsiccie sarde

SPAGHETTI CON VERDURE E SALSICCIA SARDA 4

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ORTUERI (9)+

Un “Dolcepensiero” caseario: come ogni anno, facciamo tappa in quel di ORTUERI paese d’origine di mia suocera dove ancora risiedono parecchi parenti che ci accolgono sempre a braccia aperte… Sarà questo ritorno alle origini, che ci porta ad acquistare – come ogni anno appunto – prodotti tipici ma soprattutto nostrani della zona. Ed ecco che siamo andati a comprare direttamente in azienda agricola, qualche forma di profumatissimo pecorino semistagionato e stagionato. L’azienda si trova proprio ad Ortueri ed è gestita da due bravissimi fratelli dediti con passione all’arte casearia: sto’ parlando dei F.LLI SUCCU e della loro azienda agricola dove potete trovare i formaggi pecorini completamente confezionati da loro e ottenuti con latte delle loro 300 pecore e più di 30 capre. Ambiente pulito e tutto a norma di legge, i f.lli Succu vi ospitano nella loro fattoria facendovi assaggiare i loro formaggi prima dell’acquisto con tutta la loro gentilezza. La nostra scelta è caduta su pecorini semi stagionati di due mesi e sui stagionati di cinque mesi ma come potete vedere dalla foto, la scelta per altre stagionature non manca come non può mancare un po’ di “cucina fusion” fra due regioni che mi stanno a cuore: la Lombardia mia regione da quando sono nata e la Sardegna che ormai considero il mio “buon ritiro”; altri formaggi sardi che adoro sono il dolcesardo, cremoso e fresco che si sposa molto bene con un prodotto invece della mia zona, la bresaola… ma bando alla chiacchiere, ecco la ricetta facile e veloce ottima per il caldo estivo, abbinamento fantastico fra formaggio cremoso, affettato saporito ed infine una bella spolverata di pecorino semistagionato. Non vi lascio senza segnalare l’indirizzo: AZIENDA AGRICOLA SUCCU, produzione formaggi – loc. Fraucossu, Ortueri (NU) – tel. 0784.66332 cel. 320.7672570

SACCOTTINI DI BRESAOLA CON DOLCESARDO E PECORINO SARDO1

INGREDIENTI:

2 etti di bresaola

250 grammi di DOLCESARDO

100 grammi di pecorino semistagionato

olio extravergine d’oliva

limone

pepe

PREPARAZIONE:

SACCOTTINI DI BRESAOLA CON DOLCESARDO E PECORINO SARDO2

Mettere su un piano di lavoro le fettine di bresaola tagliate il più sottilmente possibile. Mettere al centro di ognuna un cucchiaino di DOLCESARDO con un po’ di pepe. Avvolgerli a mo’ di saccottino – chiudendoli con dell’erba cipollina se vi piace – disporli su un piatto da portata spolverizzati poi con le scaglie di pecorino. Innaffiarli con olio extravergine d’oliva, pepe e limone. Servirli freschi cosi semplicemente come finger food oppure come antipasto magari con dell’insalata fresca o frutta tipo ananas e mango.

SACCOTTINI DI BRESAOLA CON DOLCESARDO E PECORINO SARDO3

Bresaola “SECONDO DOLCIPENSIERI”:

CHANTILLY BRESAOLA2

CHANTILLY DI FORMAGGIO FRESCO CON TARTARE DI BRESAOLA

ROLLINI1

ROLLINI DI BRESAOLA CON STRACCHINO FRESCO ALLO YOGURT

e poi… Fiori di bresaola con caprino aromatizzato all’erba cipollina e pinoli

Carpaccio di bresaola ai carciofi freschi

Il boscaiolo

Fiori di bresaola con caprino aromatizzato all’erba cipollina e pinoli

Carpaccio di bresaola

SACCOTTINI DI BRESAOLA CON DOLCESARDO E PECORINO SARDO4

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Da 14 anni, la PROLOCO di LIPOMO organizza il loro evento principale della stagione: LA FESTA PAESANA; tre week-end tra ballo e buona cucina per ogni tipo di palato. Primi piatti di stagione oppure tipici comaschi dalla pasta primavera al risotto con la salsiccia per passare ad uno più delicato e di riguardo, quello al Barolo. Per i più piccoli, c’è sempre la disponibilità di pasta al sugo e patatine fritte. I secondi con gli ormai famosi e gustosi brasati e stracotto d’asino sempre accompagnati con polenta e riguardo a questo contorno, da non dimenticare la polenta uncia. Sempre disponibili le carni e le salamelle alla brace, quest’anno potrete anche gustare un piatto comasco: I MISULTIN… e tante squisite torte innaffiate da una cantina provvista di vini neri, rossi e rosè per finire in allegria con spumanti. Quindi vi aspettiamo numerosi e con il “pancino” vuoto…

di serena crivelli dolci-pensieri.it

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Un “Dolcepensiero” da gourmet: Sardegna, mare… astice!!! Tris perfetto ed ecco realizzato un piatto straordinario, dal profumo intenso ma raffinatissimo, prelibato  e adattissimo da preparare a casa per gustarselo non solo al ristorante. Grazie alla rivista SALE & PEPE del mese di luglio 2009, ecco la nostra realizzazione in un ottima cornice vacanziera.

ASTICE (17)+

L’astice come l’aragosta, deve essere acquistato ancora vivo, deve essere pesante, se sotto peso potrebbe aver compiuto da poco la muta e quindi non essere cresciuto abbastanza per riempire di polpa soda il nuovo guscio. Il compito di prepararmelo per la cottura – cioè farlo passare a miglior vita – l’ho lasciato al pescivendolo… Ma che differenza c’è tra astice e aragosta? la prima differenza evidente è la presenza nell’astice, delle due grosse chele; predilige le acque fredde, i migliori e cioè quelli dalla corazza blu tendente al verdastro con profili arancioni – come nel mio caso – si pescano nel nostro mediterraneo.

ASTICE (1)+

 

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

320 grammi di linguine

un astice di 600-700 grammi

100 grammi di polpa di pomodoro fresco

2 scalogni

uno spicchio di aglio

un peperoncino

vino bianco secco

un bicchierino di brandy

timo

basilico

prezzemolo

olio extravergine d’oliva

sale e pepe.

PREPARAZIONE

ASTICE (18)+

1. Preparere l’astice. Lavate bene l’astice, staccare le chele, le zampette e la testa eliminando il sacchetto di sabbia che contiene (tenete da parte le eventuali uova). Incidete sui due lati, per tutta la lunghezza, la membrana che protegge la polpa della coda e sfilatela.

ASTICE+

2. Rosolare i gusci. Schiacciate le zampette e le chele con un pestacarne e asportate tutta la polpa possibile: le loro polpine sono bocconcini prelibati che arricchiscono il condimento della pasta. Mettete in un tegame tutti i gusci, compresa la testa, con due cucchiai di olio e uno scalogno tritato, rosolateli e bagnateli con mezzo bicchiere di vino.

ASTICE (5)+

3. Preparare il fumetto*. Aggiungete un mestolo di acqua, il peperoncino, un mazzetto di timo e basilico e un pizzico di sale. Portare ad ebollizione, abbassate la fiamma e continuate la cottura per 15-20 minuti unendo, se necessario, ancora poca acqua: dovete ottenere un brodo ristretto.

ASTICE (8)+

4. Cuocere la polpa. Fate soffriggere in una larga padella lo spicchio di aglio schiacciato con tre cucchiai di olio e il restante scalogno tritato, appena questo appassirà unite la polpa degli astici tagliata a tocchetti, fatela rosolare, salate, bagnate con il brandy e fiammeggiate.

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5. Preparare il sugo. Aggiungete nella padella il fumetto di pesce* filtrato attraverso un colino, mescolando bene, unite la polpa di pomodoro tagliata a dadini, mescolate ancora e continuate la cottura per pochi minuti a fuoco medio; alla fine regolate di sale e pepe.

ASTICE (14)+

*fumetto di pesce: si chiama così il brodo ristretto ottenuto facendo bollire con acqua, vino bianco e aromi i gusci dell’astice. Alla fine il brodo va filtrato attraverso un colino e unito al condimento delle linguine, a cui conferirà un deciso profumo di mare.

ASTICE (10)+

6. Condire le linguine. Mentre il sugo cuoce portare ad ebollizione l’acqua per la pasta, salatela, unite le linguine e cuocetele al dente. Scolatele lasciandole leggermente umide, trasferitele nella padella, mescolate delicatamente con un forchettone, spolverizzate di prezzemolo tritato e servite.

ASTICE (19)+

Altri primi piatti con pesce di mare…

SPAGHETTI FRUTTI

Spaghetti ai frutti di mare al cartoccio

spaghetti allo scoglio1

Spaghetti allo scoglio

Non è aragosta, ma molto simile…: famosa per la sua spigliata curiosità, LA SIGNORA IN GIALLO – J.B. FLETCHER – è una famosa abitante di CABOT COVE nel MAINE, paesino di mare famoso per le sue aragoste… per qualche lettura leggera e qualche visione simpatica, vi consiglio di dedicare qualche ora della vostra giornata in sua compagnia. Chi di voi non ha mai visto una puntata della “SIGNORA IN GIALLO”? Credo tutti, perchè è una serie televisiva di successo ma anche piacevole da vedere grazie all’interpretazione simpatica di Angela Lesbury… Molto simili a “MISS MARPLE”, impersona la vivacità di una signora di mezza età diventata scrittrice di libri gialli famosa in tutto il mondo dopo la morte del caro marito: infatti le città più belle faranno da sfondo alle sue avventure poliziesche con l’aiuto o le disavventure di tanti suoi parenti e amici. E’il vuoto che le ha lasciato suo marito, che la spinge a scrivere il suo primo raomanzo “IL CADAVERE BALLO’ A MEZZANOTTE” – reso poi, durante una puntata della serie, un film famoso – anche se l’affeto dei suoi cari amici del Maine non le mancherà: famosi sono i due sceriffi – Amos Tupper e Mort Metzger – che si daranno il cambio dopo l’avvenuta pensione del primo e che entrambi cercheranno sempre l’aiuto della signora J.B. per risolvere i casi del loro piccolo paesino di mare, il sempre caro amico dottor Eslitt, ai suoi nipoti – soprattutto Grady che sarà presente in parecchie puntate – che ogni tanto si rifanno vivi nella vita della zia J.B. per passare poi alle tantissime amicizie che coltiverà con il passare degli anni. Per tante puntate, lei vive e lavora a Cabot Cove: graziosa cittadina del Maine famosissima per le sue aragoste. In molte puntate, infatti, vediamo la signora Fletcher alle prese in cucina: bravissima cuoca, come lo ricorda il dottore in varie puntate, la si vede spesso a cucinare ottime torte o appunto l’aragosta. Va detto anche che nella serie televisiva, la signora Fletcher è spesso ospite dei più rinnomati ristoranti del mondo o in ville lussuose di qualche suo amico… seduta a splendide tavole imbantite. Nella serie più recente, si trasferirà a New York per lavoro e anche qui non mancheranno delitti da risolvere. Dalla serie televisiva si passa anche a dei romanzi simili alla serie televisiva: per ora ho letto DELITTO IN MASCHERAdove la signora Fletcher dovrà scovare l’assassino del padre di casa dove avviene una festa in maschera a Cabot Cove e SCOMMESSA CON IL MORTO ambientato a Las Vegas dove la Fletcher andrà per scagionare una sua cara amica, dall’accusa di omicidio del secondo marito e dove sarà ospite del lussuoso resot “IL BELLAGIO”. Alla prossima avventura…

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Un “Dolcepensiero”: le torte salate fredde o tiepide, sono un must della stagione estiva soprattutto per la loro versatilità, ottime da portare in spiaggia per uno spuntino sano ma soprattutto pratico. L’anima morbida di questa torta salata, ottima e prelibata sia tiepida o fredda, riesce ad interpretare un antipasto, un buffet oppure un finger food semplicemente da gustare ad una cena tra amici dopo una giornata di sole e mare…

TATIN DI SPINACI

INGREDIENTI:

1 foglio di pasta sfoglia

200 grammi di spinaci freschi

1 mozzarella

4 sottilette

2 uova

200 grammi di taleggio morbido

1 noce di burro

sale e pepe

olio extravergine d’oliva.

PREPARAZIONE

TATIN DI SPINACI2

Lavare e mondare gli spinaci freschi e sbollentarli per dieci minuti in acqua bollente salata. Scolarli e passarli in padella con un filo di olio extravergine d’oliva, unire la mozzarella a fette, farla fondere togliendo la padella dal fuoco. Spalmare leggermente una pirofila con la noce di burro, adagiarvi il foglio di pasta sfoglia, spennellarlo leggermente con le uova che avrete sbattuto con un po’ di sale e pepe. Iniziare a formare il ripieno della TATIN sminuzzando e appiattendo sul fondo, il taleggio morbido cercando di coprire tutto il fondo. Versarci sopra gli spinaci, proseguire con le uova sbattute e sovrapporci le sottilette. Ripiegare i bordi della TATIN, spennellarli con dell’uovo, infornare in forno già caldo a circa 200°C per una ventina di minuti. Passare poi alla funzione grill per circa cinque minuti. Ottima sia calda che fredda.

TATIN DI SPINACI3

Di seguito altre torte salate sempre SECONDO DOLCIPENSIERI:

sfoglia di zucchine5

Sfoglia di zucchine, prosciutto e ricotta

primizia

Torta salata “PRIMIZIA”

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Pulènta e missultèn, butèglia dissanguàda.. urchestra de ciuchèe e danza indemuniàda…

Davide Van de sfroos

Un “Dolcepensiero” dalla mia terra: da buona comasca non potevo dedicare un post a questi pesci dall’aria un pò appassita ma tesoro del nostro lago. I MISULTIN sono una specialità culinaria tipica del Lago di Como. In italiano sono chiamati missoltini ed in dialetto comasco misultitt. La loro preparazione è piuttosto complessa: sono agoni cioè pesci del lago che vengono pescati, salati ed essicati al sole. La pesca è regolamentata fin dal medioevo. Vengono pescati su fondali sassosi dopo la stagione della posa delle uova, nei mesi di giugno e luglio. I più pregiati sono quelli di maggio ma la pesca è oggi giustamente vietata in questo periodo.

“A san Sesegn, l’agon el fà ‘l segn” (proverbio lariano) che significa “A san Sisinnio (29 maggio), l’agone fà il segno”

Da racconti popolari della mia zona, si è sempre raccontato che fino a pochi anni fa sul lago nei primi giorni del mese di giugno era di rito la pesca dell’agone e molto importante fra i vari pescatori, era il “dominio” del proprio angolo di pesca che non potteva essere occupato da alcunchè. Per la pesca degli agoni, la gente del posto si fermava nelle loro attività principali per dedicarsi alla pesca di questo tesoro. Si utilizzava, e parlo al plurale perchè non so se è ancora in voga, per la pesca il pendent: una rete fermata alla riva l’altra fissata alla barca formando un semicerchio. I più esperti praticavano anche la pesca veloce “al volo”. Gli uomini erano poi dediti alla loro pulizia mentre le donne, una volta finita la pesca, al sole estivo, appendevano alle case dei paesi del lago, tutti gli agoni pescato: dalla strada  si vedevano queste lunghe fila di agoni appesi con uno spago ad essicar appunto, dopo essere state salate e risciacquate. Quando la testa scricchiolava alla pressione delle dita, gli agoni venivano staccati e riposti nella misolta di legno disposti a raggera, come i petali di una rosa, inserendo ad ogni strato delle foglie di alloro; i mastelli venivano ammucchiati poi uno sull’altro e sopra l’ultimo veniva posto un peso in modo che tutti i pesci essicati venivano compressi. L’olio che si formava veniva prontamente rimosso per non danneggiare la conservazione durante l’inverno: infatti questi pesci erano una delle risorse principali per gli abitanti del posto da gustare durante il lungo inverno. La loro conservazione, in scatole di latta, permetteva la loro durata durante tutta la stagione.
La preparazione dei misultin è il frutto dell’esperienza e della tradizione di secoli. A tutt’oggi si sta rivalutando questo tipo di pesce che per alcuni anni è stato considerato una pietanza povera preferendo un altro tesoro del nostro lago: il PERSICO.

i-misultin-41

SPECIALE FESTA PAESANA 2009 PROLOCO LIPOMO: volete gustare dei buoni MISULTIN con polenta??? venite alla PROLOCO DI LIPOMO e credetemi farete un buon affare. Comunque vi posto la ricetta facile e tipica di come gustare questo oro del nostro lago… Comunque vi aspettiamo in quel di Lipomo presso la PROLOCO come sempre numerosi, inoltre vi comunico che ci trovate anche su FACEBOOK: richiedete la vostra amicizia in modo che sarete sempre aggiornati sugli eventi…

PREPARAZIONE

Lavare con acqua tiepida e aceto i pesci per eliminare il sale ed il grasso rassegato. Scaldare la griglia o il barbecue e porre i misultin una volata che questa è ben calda. Grigliare i pesci per qualche minuto da ambe le parti. Si possono gustare con della polenta calda, con dell’insalatina fresca oppure con purè o patate bollite. Se volete un gusto più “raffinato”, utilizzate qualche goccia di aceto balsamico oppure prelevate con cura e calma la carne e adagiatela su crostini di pane ben caldi e croccanti.

Il MISULTIN è diventato anche FASHION: infatti se vi capiterà di passeggiare nelle nostre belle località del lago, potrete incontrare ragazzi con magliette e altro ineggianti al MISULTIN; anch’io ho una maglietta di MISULTIN ZONE, molto trendy. Comunque hanno preso talmente piede che credo possiate incotrare questi accessori non solo nella provincia comasca.. e allora buon appetito e buon shopping!!!

misultin

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Un “Dolcepensiero” tutto estivo: sicuramente è il re dell’orto e “tanto mi dispiace” di essere stata al mare nel momento in cui il mio orto mi regalava questi frutti prelibati… ma non sono andati a male perché per fortuna c’è chi li ha raccolti al posto mio. Comunque anche qui in Sardegna, ho potuto gustarmi l’inimitabile gusto dolce e acidulo che regalano le varie varietà di pomodori che donano colore ad insolite squisitezze. Deliziosi, morbidi o ben sodi, sono ideali da gustarli freschi in insalate o paste stuzzicanti, ideali come antipasto… come questa fresca ed estiva tartare che li vede protagonisti indiscussi!!!

TARTARE ESTIVA ALLA SARDA1

INGREDIENTI:

pecorino sardo semistagionato q.b.

un paio di mozzarelle

qualche oliva sarda

pomodorini mini San Marzano

basilico fresco

olio extravergine sardo

sale fino

origano

PREPARAZIONE:

TARTARE ESTIVA ALLA SARDA2

Tagliare a dadini il pecorino e le mozzarelle, unite le olive snocciolate e tagliate a spicchi, lavate e asciugate i pomodorini che taglierete a metà e che unirete al formaggio. Pulite qualche foglia di basilico fresco, tagliuzzatele finemente e condite il tutto con olio extravergine, origano e sale fino. Servite come antipasto oppure come insalata…

TARTARE ESTIVA ALLA SARDA3

Altre TARTARE di “Dolcipensieri”:

pasta fredda al salmone 4

PASTA FREDDA AL SALMONE CON TARTARE DI POMODORO

CHANTILLY BRESAOLA2

CHANTILLY DI FORMAGGIO FRESCO CON TARTARE DI BRESAOLA 

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COSTOLETTE DI AGNELLO SARDO CON ROSMARINO1

Un “dolcepensiero” purtroppo scollegato: ebbene si la rete mi ha lasciato… quindi vi stò scrivendo quando sono già rientrata a casa dalla bellissima e meritata vacanza. Sole caldissimo, cielo più azzurro dei miei occhi e immancabilmente buona cucina, dettata anche da una semplicità che in vacanza si sposa bene con il relax.

mare ago 2009

I prodotti sardi sono sempre più squisiti e anche se non è proprio il periodo più indicato per l’agnello, ho trovato delle COSTOLETTE veramente buone e tenere da cucinare subito. Inoltre per non innondare tutti i miei vicini di residence con il fumo del barbecue a carbonella, abbiamo cucinato le COSTOLETTE con una griglietta elettrica con fondo ad acqua (per la raccolta dei grassi), che ha fatto senza dubbio il suo dovere… ma bando alle ciance, eccovi la ricettina!!!

COSTOLETTE DI AGNELLO SARDO CON ROSMARINO2

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE:

20 COSTOLETTE di agnello sardo

sale grosso marino sardo

rosmarino

pepe nero

olio extra vergine sardo

PER IL CONTORNO

500 grammi di fagiolini

500 grammi di carote

PER IL PINZIMONIO

olio extravergine d’oliva

aromi vari quali rosmarino, origano, timo e maggiorana

sale fino

PREPARAZIONE

COSTOLETTE DI AGNELLO SARDO CON ROSMARINO3

Tritare finemente il rosmarino fresco con l’aiuto di un coltello che unirete alle COSTOLETTE di agnello leggermente unte di olio extravergine – sardo – sale grosso e pepe nero; lasciar riposare la carne per almeno un paio di ore rigirandola di tanto in tanto. Nel frattempo tagliare le carote a bastoncini, sbollentarle per circa dieci minuti in acqua bollente salata insieme ai fagiolini che avrete mondato con cura. Condirle poi con del pinzimonio preparato con gli aromi tritati finemente oppure gustarle cosi al naturale. Mettere sulla vostra griglia (o barbecue) le COSTOLETTE e cuocere il tempo necessario a seconda del vostro modo di cottura: con una griglietta elettrica, come nel mio caso, ci sono voluti circa venti minuti e buon appetito.

COSTOLETTE DI AGNELLO SARDO CON ROSMARINO4

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Nel cuore della Sardegna SU GOLOGONE, Oliena (NU)

“Il paradiso esiste anche se non sei ai tropici…” classica frase che si dice quando si rimane affascinati da un bellissimo luogo; infatti questo albergo-ristorante, in mezzo ai vigneti sardi del Cannonau, è un vero e proprio resort. La costruzione, completamente nascosta dalla vegetazione sarda, si presenta di colore bianco con tutti i suoi particolari di un intenso azzurro… ogni angolo in cui ti trovi, è impreziosito da particolari acquisiti col tempo e la pace e la tranquillità viene regalata dalla natura stessa. Ciò restando legati alle proprie tradizioni: infatti molti dei particolari che rendono questo luogo di riposo suggestivo, sono prettamente sardi come la loro cucina, solo piatti della tradizione sarda

  All’entrata… il negozio…il ristorante

All’interno del resort, si trova un grazioso negozio con originali e unici pezzi d’arredo realizzati da Giovanna Palimodde. Favolosi gli scialli e i sottopiatti che si possono vedere anche nella sala ristorante che fanno parte dell’elegante ma sempre tipico, arredo…

Abbiamo gustato ottimi piatti come i GNOCCHETTI SARDI, LE ORECCHIETTE CON ERBE FRESCHE SELVATICHE del luogo, dei morbidissimi MEDAGLIONI DI VITELLO, il PECORINO CALDO SUL PANE CARASAU con FAGIOLINI… e naturalmente il MAIALINO SARDO ALLA BRACE fatto in diretta nel camino della sala da pranzo.

Ecco ora alcune foto dei più bei angoli del resort:

SU GOLOGONE viene menzionato nelle migliori riviste quali: ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA – MICHELIN – LE GUIDE DELL’ESPRESSO – GAMBERO ROSSO – LE SOSTE DI VERONELLI – I RISTORANTI DI BELL’ITALIA.

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Anche per quest’anno le nostre vacanze le abbiamo passate in Sardegna: caldo africano, poco vento e tanta pace e relax… E come sempre qualche kilo in più. Come tutti gli anni, c’è un ristorante che per noi è tappa fissa dove si mangia del buon e fresco pesce oltre che ai piatti tipici sardi. Quindi anche questa volta ci siamo gustati i “MALLOREDDUS ALLA CAMPINADESE” fatti in casa e serviti in una cialda di grana. VERAMENTE DELIZIOSI e facili da riproporre a casa. Abbiamo accompagnato questa meravigliosa cena con un “VERMENTINO DI GALLURA” bello fresco. Il ristorante “S’ASTORE“, oltre ad avere una buona cucina tipica sarda,  è un posticino veramente delizioso con angoli curati nei particolari. E’ posto sopra una collinetta da dove puoi ammirare un bellissimo panorama…

 

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