Un “dolcepensiero” al mio papà: ecco la seconda strepitosa raccolta di porcini del mio papà. E giustamente, dopo averli puliti, riposti in freezer per la prossima ricettina…
Per pulire questi tesori dall’inconfondibile sapore e che riescono a portare in tavola il meglio dell’autunno, bastano piccoli accorgimenti: la cosa da non fare è quella di lavare i funghi sotto acqua corrente perchè, essendo una sorta di spugna, si rischia di inzupparli inutilmente; basta invece un coltellino per grattare con dolcezza, per non rovinarli troppo, la parte inferiore che rimane interrata nel suolo; poi, eventualmente anche un po’ di gambo se troppo ricoperto di terra mentre con una spugnetta leggermente umida, pulirlo interamente: se il fungo presenta qualche anomalia tipo buchini, verificare la presenza di qualche ospite, tagliandolo a metà. Personalmente li conservo in freezer: una volta puliti, in base all’utilizzo, li ripongo in ciotole di plastica interi o tagliati a metà uno di fianco all’altro. Al momento della loro preparazione, li affetto e li preparo alla cottura ancora surgelati. Se invece li volete consumare freschi, è utile pulirli e tagliarli solo al momento in cui vi dedicate alla vostra ricetta. La varietà di funghi è ampissima, stanno prendendo piede anche varietà orientali: se non si è minimamente esperti nella loro raccolta o non si conosce la loro provenienza, è meglio evitarne la consumazione. I più famosi e forse i più presenti nella cucina anche di tutti i giorni, sono gli CHAMPIGNON per il fatto che si possono trovare tutto l’anno nel reparto freezer dei supermercati perchè di coltura coltivata. Il loro nome di origine francese stà nel fatto che i francesi furono i primi a farli crescere in grotte umide. Si possono preparare in vari modi: crudi, in insalata, cotti, in sughi e ideali come contorno.
RICETTE CON GLI CHAMPIGNON:
MILLEFOGLIE CON FONDUTA E FUNGHI
VOUL AU VENT ALLA CREMA DI SCAMORZA CON FUNGHI CHAMPIGNON
La qualità più apprezzata rimane della dei PORCINI:
Possono crescere fino a dimensioni notevoli, il colore delle sue cappelle può andare dal bruno agli ocra più intensi. Al tatto si presenta vellutato, la cappella sotto è spugnosa e giallina se molto giovane, tendente al verdastro se già di qualche giorno; il gambo invece ha la particolarità di spanciarsi nella parte finale e cioè quella posta a livello del suolo. La sua carne interna è bianca e deve risultare ben soda e profumata, E’ un fungo che cresce spontaneamente, non esistono varietà di allevamento.
RICETTE CON I PORCINI:
TAGLIATELLE E FUNGHI PORCINI DEL CRIVELLI
TAGLIATELLE PANNA PORCINI E BOCCONCINI DI CARNE
SPAGHETTINI AGLIO E BASILICO ALLA BOSCAIOLA
BRASATO D’ANATRA CON FUNGHI PORCINI
L’ultima volta che ho mangiata i FINFERLI, che da noi sono più famosi come GALLINACI, è stato per il mio matrimonio ormai cinque anni fa… Purtroppo questo titolo di funghetto da noi ormai si è estinto, anche nei negozi è molto difficile reperirli. I miei ricordi vanno a quando ero piccola e andavo con i miei a far funghi: i prati da lontani erano gialli, sembravano un letto di fiori color ocra invece erano ricoperti da questi funghetti tutti un po’ o quasi arricciati. Mio fratello Amedeo ne andava matto, poi cucinati come li faceva mia madre erano una favola… Nella speranza di gustarli ancora… mi immergo nei ricordi, e il cibo il più delle volte ne evocano di bellissimi!!!
E ANCORA FUNGHI…
TAGLIATELLE AL RAGU’ DI NONNA PINUCCIA
E quelli delle favole? Ce ne sono tantissimi, bellissimi da fotografare e anche loro di un profumo particolare… ma NON COMMESTIBILI. In questi giorni il giardino di casa è tutto un fiore di… funghi!!!
E infine vorrei ringraziarvi tutti per un’altro record di visite al mio blog!!!
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