Un “Dolcepensier0” piemontese: ieri sera abbiamo mangiato e brindato in pieno clima piemontese con un ottimo barbaresco, con un profumatissimo tartufo bianco d’Alba e un filetto di maiale con dell’ottima birra artigianale anch’essa piemontese. Fin dal settecento, il tartufo viene considerato uno dei più facoltosi prodotti della terra. In particolare il tartufo bianco di Alba e Asti (come quello che abbiamo gustato in questa cena), raccolto nei territori delle Langhe e del Monferrato, viene consideratato in assoluto il più pregiato e nel ‘900 questo tartufo bianco ha acquistato fama mondiale grazie a due facoltosi ristoratori. Se il tartufo non viene consumato subito dopo l’acquisto, potete conservarlo al freddo del vostro frigo avvolto in un panno carta e racchiuso in un vasetto di vetro. Il panno carta è utile cambiarlo tutti i giorni fino al suo uso. Uso che in cucina può fare la differenza, perchè usato come abbinamento d’autore anche a pietanze cucinate nella semplicità più assoluta. Il tartufo è considerato uno dei prodotti del made in Italy, prezioso, a volte viene battuto alle aste a prezzi veramente proibitivi; in commercio ci sono paste aromatizzate con il tartufo come l’olio, il burro, polveri per aromatizzare i risotti e anche se ottimi sostituti al famoso “sassolino”, non sono appaganti quanto “grattare” il tartufo fresco sopra pasta, uova o carni… insomma l’atto di spolverare con petali sottili di tartufo è una mossa veramente appagante. Il Barbaresco 2005 delle cantine Pertinace che abbiamo bevuto durante questa cena, l’ho trovato buonissimo, al palato molto appagante: il vino barbaresco è un vino prodotto nella zone di Cuneo ed è un DOCG, dal colore granato, con un profumo caratteristico di note di pepe verde e mandorla amara, il suo sapore molto elegante, regala sentore di spezie. Il costo a bottiglia si aggira a euro 12.oo (al supermercato).
INGREDIENTI PER SEI PERSONE
PER LE TAGLIATELLE
500 grammi di farina 00
4 uova
1 cucchiaio di olio extravergine
sale
acqua tiepida.
PER IL CONDIMENTO AL TARTUFO BIANCO
1 tartufo bianco
100 grammi di burro
grana grattugiato.
PREPARAZIONE
PER LA PASTA: unire alla farina le uova con un pizzico di sale e un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, azionare il robot per impastare aggiungendo acqua tiepida fino a ottenere un impasto liscio ed elastico. Coprire con un canovaccio umido per trenta minuti, poi impastate nuovamente ma a mano e stendere con la macchina le foglie. Lasciatele riposare per circa un quarto d’ora e poi, sempre con la macchinetta, procedere a tagliare le tagliatelle.
Stendetele su un canovaccio, infarinatele leggermente e lasciatele riposare almeno una mezz’oretta prima di farle cuocere in abbondante acqua salata con un goccino di olio per evitare che si attacchino in cottura.
PER IL CONDIMENTO: far fondere il burro a bagnomaria, scolare le tagliatelle e farle saltare con il burro. Impiattare e spolverare le tagliatelle con il tartufo fresco e chi desidera una cucchiaiata di grana grattugiato.
fine prima parte… al prossimo post!!! (filetto di maiale alla birra scura)