Un “dolcepensiero” un po’ informativo: il gorgonzola naturale è un formaggio erborinato di tradizione italiana. Il termine “erborinato” deriva dal dialetto lombardo – infatti il gorgonzola è un tipico e diffuso formaggio della regione – e precisamente dalla “erborin” che nella lingua italiana indica il prezzemolo: quest’associazione di termini deriva dalle tipiche venature verdastre dovute alle muffe nella pasta interna. Però, in passato, il gorgonzola nasceva senza queste nervature dovute alle muffe. Non solo, il formaggio gorgonzola deve anche il suo nome alla città omonima in provincia di Milano, dove in passato facevano sosta le bestie che arrivavano dal pascolo stanche e venivano subito munte in modo che al mattino dopo si poteva lavorare il latte per creare il formaggio. In dialetto lombardo la parola stanca di traduce in “stracca” e da questo termine nasce il sinonimo del gorgonzola, lo “stracchino” appunto. Viene prodotto con due paste che nascono dalla cagliata della sera che viene unita con quella del mattino. La crosta è umida e rugosa, la pasta cremosa con striature verdi e bluastre. Quello NATURALE, ha una pasta con parecchie nervature verdastre; la sua forma è rotonda, indicato nei primi ma ottimo semplicemente spalmato su pane e crostini per un semplice antipasto, ideale abbinamento con noci, prosciutti e frutta come le pere, perfetto sulla pizza e buonissimo per torte salate e quiche… A seconda del suo affinamento, il gorgonzola si può trovare sia dolce o piccante, cremoso o con pasta più compatta oltre che abbinato a noci e mascarpone.
INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE
320 grammi di pappardelle
160 grammi di zola naturale
latte q.b.
noce moscata q.b.
qualche gheriglio di noce.
PREPARAZIONE
Cuocere le pappardelle in acqua bollente salata mentre in una padella antiaderente, fate sciogliere a fuoco basso, il gorgonzola senza chiacciarlo in modo che rimangono i pezzi verdestri del gorgonzola intatti. Unire poi un goccio di latte, michiare bene il tutto, aromatizzare con della noce moscata ed infine aggiungere le noci tritate grossolanamente – lasciate da parte qualche gheriglio per il finale del piatto – unendo poi la pasta. Far saltare molto bene, impiattare con qualche gheriglio lasciato da parte.
DOLCIPENSIERI e la pasta… lunga:
TAGLIATELLE PANNA PORCINI E BOCCONCINI DI CARNE
TAGLIATELLE ASPARAGI E PANCETTA
TAGLIATELLE AL RAGU’ DI CINGHIALE
TAGLIATELLE AL RAGU’ DELLA NONNA PINUCCIA
PAPPARDELLE RICOTTA E CARCIOFI