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Archive for febbraio 2010

Un “dolcepensiero”: lo so che non è periodo di mele, ma diciamo la verità ormai ci sono tutto l’anno. Nella mia spesa non mancano mai: è il frutto che predilige mio marito e poi nel supermercato dove vado spesso, c’è un intero reparto dedicato alle mele dove si riesce a trovarne qualsiasi qualità. Agli occhi è uno spettacolo di colori che regalano sfumature gradevoli dal rosso al rosa, dal giallo e al verde. E dopo una richiesta di voglia di torta di mele, mi sono ricordata di avere un numero di SALE & PEPE dove la copertina era dedicata alle mele appunto. E non mi ero ancora dilettata nel farne qualcuna: la mia scelta è così caduta su questa deliziosa crostata di mele verdi GRANNY SMITH; il loro verde è brillante, contiene meno zucchero rispetto alle altre. Infatti sono di gusto più aspro, acidulo ma molto fresco e la loro polpa è molto croccante: io le adoro gustare dopo delle pietanze salate perchè le trovo molto dissetanti. Per creare questa crostata occorrono le mele tagliate a fettine sottili che verranno poi avvolte da una densa pastella al cognac profumata con cannella. Risultato delizioso solo dal fatto che chi ha richiesto una torta di mele, se ne è mangiate ben quattro fette!!! il quarto avanzato, se le tenuto per la colazione della mattina dopo… e rimanendo in tema di mele, ho appena rivisto sulla pay-tv, il TEMPO DELLE MELE con la bellissima Sophie Marceau. A questo film sono particolarmente affezionata perchè fu il primo film che vidi da sola con le mie amichette al cinema dell’oratorio; non fu una prima visione ma per me fu comunque emozionante: avevo poco più di sette-otto anni. Adesso che ne ho 36, lo rivedo sempre volentieri per passare qualche ora in perfetto relax e serenità: infatti la sua leggerezza è ben construita, non c’è nessuna volgarità e penso che noi ragazze ormai donne, ci siano spesso immaginate di essere al posto di Vic, soprattutto nel secondo film dove la sua storia d’amore era con Pierre Cossou: Il tempo delle mele racconta infatti le prime avventure d’amore dell’adolescente Vic, il primo bacio, le prime feste fatte senza i genitori e le prime cocenti delusioni per un ragazzo, Mathieu. E’ ambientato a Parigi dove abita con i genitori che vivranno anche loro una pausa di riflessione nel loro matrimonio e una nonna bis veramente sprint e sua confidente. Famosissima la colonna sonora con la canzone portante che sottolineò la scena più romantica del film, quando Mat fa indossare delle cuffie a Vic e da dove si sprigionano le note di Reality. La storia di Vic continua con il secondo capitolo dove Philip prende il posto di Mat, la loro storia d’amore vivrà di crisi e problemi soliti di sedicenni mentre i genitori si ritroveranno una Vic più matura e un piccolo bimbo da accudire, la nonna sempre più sprint. Il secondo capitolo vede il trionfo di Pierre Cossou che ho appena rivisto in una fiction di canale 5 più affascinante di prima compagno di Sabrina Ferilli. Ma è il terzo capitolo dove ho potuto conoscere e apprezzare – e non solo per il suo fascino – un bravo attore francese, Vincet Lindon, e dove troviamo una Vic ormai donna che si innamora di Lindon appunto. Per finire se siete delle irresistibili romantiche e avete qualche ora da dedicarvi magari mentre stirate (se non vedo la tele mentre stiro, ho impressione che la pila di panni non  finisce mai) o meglio ancora potete godervi il vostro divano di casa, vi consiglio questa intramontabile trilogia e ritornando alle nostre mele… ecco finalmente la ricetta:

INGREDIENTI per uno stampo di cm 22 – circa 6 persone:

PER LA PASTA

260 grammi di farina bianca

160 grammi di burro

un tuorlo

30 grammi di zucchero

un pizzico di sale.

PER IL RIPIENO

250 grammi di mele Granny Smith (pari ad 1 mela grossa)

120 grammi di farina bianca

un uovo intero

4 cucchiai di latte

60 grammi di zucchero

20 grammi di burro

3 cucchiai di cognac

1 cucchiaino di cannella in polvere

zucchero a velo q.b.

PREPARAZIONE

A differenza della rivista (SALE & PEPE, mese di novembre 2008), per la preparazione sia della pasta che della pastella per il ripieno, ho usato la planetaria al posto dell’impasto a mano e per l’esecuzione della torta, ho fatto solo uno strato di mele).

Per la pasta, mettere 250 grammi di farina nella planetaria con la frusta a K, aggiungere un pizzico di sale, lo zucchero, 150 grammi di burro ammorbidito al microonde e il tuorlo. Azionare la planetaria fino a quando si forma una palla che avvolgerete nella carta alluminio e che porrete nel frigo per circa un’ora.

Per il ripieno, lavorare sempre nella planetaria ma con la frusta a filo, l’uovo con lo zucchero, unire poi la farina ben setacciata con la cannella, incorporate poco alla volta il latte (la ricetta prevedeva due cucchiai ma io la trovavo fin troppo collosa, cosichè ne ho aggiunti altri due) ed infine il cognac. Azionare la planetaria unendoci il burro fuso a bagnomaria. Sbucciare la mela, privarla del torsolo, tagliarla a spicchi sottili.

Stendere la pasta (attenzione a me è rimasta morbidissima, quindi l’ho stesa sopra un foglio di carta forno per poi maneggiarla comodamente) allo spessore di circa un 4 mm, trasferirla nella tortiera imburrata ed infarinata, tenere i bordi della pasta alti quanto la tortiera e pareggiarli con una rondella.

Versare uno strato di pastella al cognac sul fondo della torta e ricoprirlo con le fettine di mela; terminare con la crema rimanente. Spolverizzare la superficie della torta con abbondante zucchero a velo e porre lo stampo in forno ventilato a 180°C per circa 45 minuti.

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Un “Dolcepensiero” a tutto tondo: è un periodo che in casa mia ci cucina tutto in rotoli e rotolini, fagottini, saccottini, involtini e via così. E non so’ il perchè!!! Questi biscottini nascono a rotolo e poi vengono tagliati per formare dei biscottini vermente buoni. Sono stati cucinati da Marco – mio marito – mentre io ero “un po’ in catalessi”. L’abbinamento del cioccolato con il cocco., è sempre un delirio!!!

INGREDIENTI:

250 grammi di farina 00

60 grammi di cocco disidratato

100 grammi di burro

125 grammi di zucchero

1 uovo

2 cucchiai di acqua fredda

80 grammi di cioccolato fondente

un pizzico di sale.

PREPARAZIONE:

 Versare nella planetaria la farina, il cocco unendovi anche il burro sciolto a bagnomaria e lo zucchero. Lavorare il tutto finchè il composto assume la consistenza di piccole briciole di pane. Unire l’uovo sbattuto con un pizzico di sale e l’acqua; lavorare finchè il composto non diventa una pasta. Rovesciare su una superficie leggermente infarinata e impastare fino a quando la pasta sarà omogenea. Mettere la pasta su un foglio di carta forno e stenderla. Rifilare i bordi, spalmare con il cioccolato fuso, arrotolare la pasta dal lato lungo e mettere in frigo per circa 30 minuti. Preriscaldare il forno a 180°C, tagliare il rotolo in fette spesse circa un centimetro. Disporre le fette preparate sulla teglia e cuocere in forno per 15-20 minuti. Lasciateli poi raffreddare.

 

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Un “Dolcepensiero” che non è etnico ma potrebbe: anche per questa ricetta, ho preso spunto dalla rivista CUCINA NATURALE dove nell’articolo sui ravioli, ho trovato questa dove si confezionano i ravioli con la carta di riso. Da me sono stati però richiamati saccottini, perchè ho ripiegato i lembi sotto, a mo’ di fagottino. Sono ideali se avete invitati vegetariani, sono senza glutine quindi adatti a chi ha intolleranze alimentari e poi sono leggeri grazie ai pochi quadi inesistenti grassi. In questo piccolo “pensiero”, ho parlato di etnico per la presenza della carta di riso famosissima per la preparazione degli involtini primavera. E per ribadire la quasi famigliarità con i cibi asiatici, ho deciso di bagnarli leggermente con la salsa di soia e di fotografarli con dei bastoncini semplici, dono di uno dei miei tanti ristoranti cinesi dove ogni tanto ceno. Ma ecco la mia versione:

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

36 dischi di carta di riso

300 grammi di erbette

300 grammi di verza

4 carote

150 grammi di pecorino stagionato sardo

1/2 cipolla bianca

1 spicchio di aglio

rosmarino essicato (spezia)

olio extravergine d’oliva

salsa di soia.

PREPARAZIONE

Tritare finemente la cipolla e la verza tagliarla a striscioline: stufare poi la cipolla con l’olio evo, il rosmarino e l’aglio; aggiungere poi la verza. Tagliare anche le erbette finemente, le carote a julienne che unirete all’altra verdura quando sarà ben appassita. Mescolare bene il tutto, aggiungere un mestolo di acqua tiepida e far stufare bene a fuoco alto. Salare e aggiungere la noce moscata. Levare lo spicchio di aglio e continuare la cottura fino a quando anche le erbette saranno ben appassite. Grattugiare il pecorino, aggiungerne un paio di cucchiaiate, abbassare il fuoco al minimo e continuare la cottura rimestando di continuo. Bagnare, uno alla volta, i dischi di carta in acqua fredda, farciteli con un cucchiaio di ripieno e una spolverata ancora di pecorino. Richiudeteli a mo’ di fagottino, infornate in forno appena caldo per soli cinque minuti: devono risultare tiedidi. Servire con della salsa di soia.

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Un “dolcepensiero” forse inadeguato: san valentino ormai è passato, e forse questi biscotti potevano essere l’ideale per una colazione a letto per la domenica in cui cadeva la festa degli innamorati. Ma io, per mancanza di tempo, li ho preparati in questi giorni anche perchè nell’aria si avvicina il compleanno della mia mamma e anche l’anniversario che festeggierà 13 anni da quando conosco il mio amore… tutto lo stesso giorno. Quindi ci vuole qualche prova per arrivare ben pronti al 5 marzo; infatti questa ricetta, segnata da tanto tempo, l’ho modificata in base agli ingredienti che avevo in casa e che più mi piacevano. Ho scoperto la farina di riso che adoro nelle crostate e nei biscotti: infatti buona parte di essa, fa parte di questa ricetta insieme al mandarino e al cioccolato ingrediete “must” nella cucina di mio marito.

INGREDIENTI

150 grammi di farina di riso

50 grammi di farina bianca 00

80 grammi di burro salato

20 grammi di burro

40 grammi di zucchero aromatizzato alla cannella

40 grammi di zucchero semolato

1 albume di uovo

mezzo cucchiaino di lievito

la buccia di un mandarino

50 grammi di cioccolato fondente.

PREPARAZIONE

Nella planetaria, lavorare il burro sciolto a bagnomaria con gli zuccheri (il mio aromatizzato alla cannella era in granelli che ho passato al mixer insieme a quello semolato); dopo di che ho aggiunto l’albume con un pizzico di sale. Cambiare la frusta della planetaria con quella a K: aggiungere le due farine, il lievito il tutto setacciato. Gratuggiare il mandarino e la sua buccia unirla al composto, abbassare la velocità al minimo per unire il cioccolato tagliato a pezzettini piccoli come fossero gocce: impastare fino ad ottenere una palla. Passarla sulla spianatoia, impastare qualche minuto con le mani e poi stendere la pasta allo spessore di circa 3-5 mm. Con le formine che volete, ritagliare i biscotti, trasferirli su una teglia con carta da forno e lasciate riposare per circa un ora, poi infornare a 170°C, forno già caldo per circa un quarto d’ora oppure fino a quando i vostri biscotti risultano scuri in superficie.

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 Un “Dolcepensiero”: è tanto che non preparavo mexicano e mi mancava… Per queste tacos, che ho chiamato soft, ho usato delle tortillas morbide e peperoncini arancioni dal sapore delicato che ho abbianato a della carne di pollo. Penso che siano buone anche con carne di manzo se preferite: come contorno ho preparato delle nachos condite semplicemente con una purea di fagioli bianchi oppure lisce con della salsa però piccante. Da bere ho abbinato una birra artigianale chiara doppio malto-alta fermentazione di questo birrificio.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

PER LE TACOS

8 tortillas morbide per tacos

250 grammi di salsa al pomodoro e peperoncino per tacos*

spezie per tacos*

600-700 grammi di petto di pollo

4-6 peperoncini arancioni dolci

1 scamorza dolce

1 cipolla bianca

sale e pepe

olio extravergine d’oliva

PER LE NACHOS

1 confezione di nachos chips messicani (possibilmente quelle triangolari)

1/2 scamorza dolce

125 grammi di cannellini

salsa piccante per nachos*

*(si trova già pronta nei negozi di cibi etnici)

PREPARAZIONE

PREPARARE LE TACOS: tagliare a listarelle i petti di pollo, i peperoncini arancioni a rondelle fini, affettare finemente la cipolla e gratuggiare la scamorza a listarelle. Porre sul fuoco un tegame con qualche cucchiaio di olio evo, far soffriggere leggermente la cipolla e quando inizia ad imbiondire mescolando, far prendere colore alla carne di pollo. Salare e pepare. Unire i peperoncini arancioni, allungare con dell’acqua tiepida e far cuocere per qualche minuto fino a quando la carne sarà ben cotta. Aggiungere la salsa al pomodoro e peperoncino. Fate cuocere a fuoco basso con la pentola coperta per altri 10 minuti unendo le spezie per tacos allungate con acqua tiepida coprendo un poco la carne. Riscaldare le tacos in forno caldo fino a quando saranno ben cotte ma non secche che servirete riempite con la carne e una generosa manciata di formaggio sfilettato, ripiegate.

PREPARARE LE NACHOS: nel mixer, trasformare i fagioli cannellini in purea. In una pirofila, versare uno strato di nachos chips, versarci sopra a cucchiaiate la purea di fagiolini e una generosa manciata di scarmorza. Coninuare con un secondo strato sempre con fagioli e formaggio. Infornare in forno caldo per 10 minuti oppure fino a quando il formaggio sarà ben sciolto. Servire le rimanenti nachos chips con salsa piccante.

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CON QUESTA RICETTA PARTECIPO ALLA RACCOLTA “LA CUCINA A COLORI” DI GNAM GNAM .IT 

INGREDIENTI PER 6 TORTINI

1 grossa melanzana

1 scamorza dolce

passata di pomodoro a cubetti

basilico q.b.

rucola

olio extravergine d’oliva

sale grosso

una noce di burro

sale fino.

PREPARAZIONE

Lavare e asciugare la melanzane, tagliarla a fette che poi metterete su un piatto con del sale grosso in modo che perdono la loro acqua per circa una mezzoretta. Procedere poi a lavarle e asciugarle. Tagliare la scamorza a fette il più sottili possibile lasciandone da parte un pezzetto che gratuggerete a striscioline. Imburrare leggermente il piatto o la teglia dove adagierete i tortini. Preparare i tortini calcolando circa 5-6 strati che alternerete con la scamorza e il passato di pomodoro a cubetti condito con un filo leggero di olio evo, un pizzico di sale e basilico tritato finemente (non siamo in stagione, io ho usato quello essicato oppure quello surgelato). Teminare i tortini con la scamorza gratuggiata. Infornare i tortini in forno già caldo a 180°C forno ventilato per circa venti minuti oppure fino a quando iniziano a dorare in superficie. Servire con della rucola condita con del semplice olio evo e del sale, magari aromatizzato.

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Un “dolcepensiero” tutto pugliese: per natale ho ricevuto in dono un cestino con prodotti pugliesi. Solo in questi giorni ho aperto il vasetto di olive e la bottiglia di olio e insieme a delle belle e fresche cime di rapa, ho confezinato questo primo piatto semplice ma gustoso, mangiato in un “nano secondo”. I prodottti arrivano tutti da Bisceglie in provincia di Bari e li ho trovati deliziosi, gustosi ottimi per conferire anche a delle semplici bavette, sapori mediterranei.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

350 grammi di bavette

500 grammi di cime di rapa

una dozzina di olive verdi pugliesi

6-7 acciughe sott’olio

olio extravergine pugliese

uno spicchio di aglio

grana gratuggiato.

PREPARAZIONE

In abbondante acqua salata, lessare le cime di rapa ben lavate e pulite, per circa cinque minuti. Scolatele con una schiumarola e nella stessa acqua, lessare le bavette. In una padella antiaderente con un filo di olio evo pugliese, far sfrigolare uno spicchio di aglio che toglierete appena imbiondirà e aggiungete le acciughe e le cime di rapa tagliuzzate con la mezzaluna. Far cuocere per qualche minuto a fuoco medio, aggiungere dell’acqua di cottura per non far asciugare il sughetto. Tagliare a lamelle le olive, aggiungerle alle cime di rapa solo qualche minuto prima di scolare le bavette. Unire il sughetto così preparato alla pasta scolata, servire con grana gratuggiato.

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Un “Dolcepensiero” ispirato: ho preparato questo piatto a base di pesce ispirandomi ad una ricetta di un servizio che ho letto su CUCINA NATURALE. Per la ricetta originale vi consiglio di leggere il web o meglio acquistate il giornale, molto interessante con servizi e ricette originalissime e ottime se avete delle intolleranze oppure dei problemi legati all’alimentazione. Tornando alla ricetta, quella che vi propongo è anch’essa leggera ma di un sapore delizioso ottima se siete in dieta, se siete intolleranti al glutine o ai latticini. Ma ecco la mia versione:

INGREDIENTI

12 filetti di merluzzo

12 foglie di verza

1/2 cipolla bianca

125 grammi di soncino

1/2 spicchio di aglio

1 cucchiaio di pistacchi

3 cucchiai di gherigli di noce

1 cucchiaio di rosmarino essicato

olio extravergine d’oliva

aceto balsamico

sale rosa

pepe nero e bianco macinato fresco.

PREPARAZIONE

Eliminare la costa centrale dalle foglie della verza ottenendo due strisce per ogni foglia. Scottatele in abbondante acqua salata per un minuto, scolarle con una schiumarola e trasferirle su di un piatto per raffreddarle. Lessate nella stessa acqua anche i filetti di merluzzo per circa cinque minuti (anche se meno se vedete che si sfaldano). Tritare finemente l’aglio, unire il rosmarino essicato (il gelo di quest’inverno mi ha fatto morire la mia pianta “secolare”), mescolare con olio evo abbondante, salare e pepare miscelando bene il tutto. Unire le noci e i pistacchi tritati finemente, miscelare bene con una forchetta. Prendere una fetta di verza, adagiarvi il filetto di merluzzo premendo leggermente e con un cucchiaio spalmare l’olio aromatizzato il pesce. Arrotolare l’involtino premendolo leggermente, chiudetelo con uno stuzzicadente; ripetere l’operazione con le altre foglie e filetti di merluzzo fino al loro esaurimento. Spalmarli leggermente con l’olio avanzato. Passare gli involtini in forno a 180°C ventilato per circa 10 minuti: devono solo scaldarsi. Nel frattempo,  tagliare la cipolla a spicchi sottilissimi, unirla al songino, condire il tutto con olio extravergine d’oliva e sale. Fare un letto con l’insalata su un piatto, adagiarvi gli involtini e buon appetito!

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Un “Dolcepensiero”: per il sabato grasso, dolci belli grossi e gonfi… di buona crema aromatizzata con il cacao. Questo mese di febbraio è intenso di buoni dolci che collaborano con i colori del carnevale, a spazzar via anche le giornate più frenetiche e stancanti. Quindi armati di buon appetito, magari con un bel the caldo, e dimenticate tutto con un bel sorriso magari sporco di dolcissimo zucchero vanigliato, che da solo con il suo profumo, fa già festa!!!

INGREDIENTI PER OTTO PERSONE

PER LA PASTA

500 grammi di farina bianca 00

75 grammi di zucchero semolato

75 grammi di strutto

2 tuorli

olio per friggere

zucchero a velo vanigliato

sale.

PER LA CREMA

50 grammi di farina bianca 00

5 dl di latte

125 grammi di zucchero semolato

6 tuorli

un bacello di vaniglia

2 cucchiai di zucchero a velo

2,5 dl di panna fresca

2 cucchiai di cacao amaro.

PREPARAZIONE

Disporre la farina setacciata a fontana, unire lo zucchero semolato, un pizzico di sale, i tuorli e lo strutto mordido a fiocchetti; iniziare ad impastare unendo a filo 180 ml di acqua fredda. Lavorare l’impasto fino a quando si forma una palla. Copritela e lasciatela riposare per un ora e mezza. Preparare la crema montando la panna con le fruste elettriche ed incorporate lo zucchero a velo setacciato. Mettete in frigo. Incidere il baccello di vaniglia per il lungo, mettetelo nel latte e fate scaldare fino alla prima ebollizione. Lavorare i tuorli con lo zucchero semolato fino ad ottenere un composto gonfio e chiaro, versate poi a filo il latte filtrato e continuare a mescolare. Trasferire su fuoco basso e cuocere la crema per circa dieci minuti sempre mescolando finchè il composto non velerà il cucchiaio. Unite il cacao e fate raffreddare la crema, uniteci poi la panna mescolando delicatamente dal basso verso l’alto fino a quando il tutto si sarà ben amalgamato. Stendere la pasta in una sfoglia sottile cercando di ottenere una base il più possibile quadrata. Ritagliare dei rettangoli di circa 20×10, farcire ogni pezzettino con una cucchiaiata di crema, piegare a mo’ di raviolo e sigillare con una forchetta i lembi del raviolo. Scaldare l’olio nella friggitrice ad una temperatura di 190°C, far cadere i primi due ravioli finchè saranno ben dorati rigirandoli, scolarli su carta assorbente; ripetere l’operazione fino a quando saranno cotti tutti. Farli raffreddare su un piatto, spolverarli con zucchero a velo.

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Un “Dolcepensiero”: ecco un’altra torta salata veloce e molto buona, ideale per un pranzo a piatto unico oppure come entrèe di una cena tra amici con un ottimo vino bianco. Gli ingredienti usati sono reperibili tutto l’anno anche nel banco frigo, quindi è una ricetta che io definisco “jolly” indicata per dare quel tocco in più… semplice ma sfizioso!

INGREDIENTI

1 rotolo di pasta brisè

3 uova

500 grammi di spinaci

150 grammi di crescenza

50 grammi di fontina gratuggiata

qualche pomodorino

2 noci di burro

sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE

Sbattere le uova con un pizzico di sale e pepe e farne una frittata in una padella antiaderente con una noce di burro; farla raffreddare e con l’altra noce di burro imburrare la teglia rotonda dove porrete la vostra sfoglia di pasta brisè. In acqua bollente salata, tuffarci gli spinaci e sbollentarli per circa cinque minuti. Riempire la tortiera con gli spianci ben strizzati, mettere la crescenza a pezzetti e sovrapporci la frittata. Ripiegare i lembi di pasta spenellati con una cucchiaiata di uovo sbattutto conservato in precedenza. Tagliare i pomodorini a metà, premerli nella frittata, spolverare con la fontina gratuggiata e infornare a 200°C per circa venti minuti.

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