Toscana, vacanza, libro: ecco il mio dolcepensiero tutto in perfetto relax. Sdraiata sul letto con la finestra aperta su un panorama da perdere il fiato, ho fatto un balzo alto non so’ quanto… mi alzo in fretta e corro da mio marito e da mio figlio mostrando con un orgoglio emozionato una pagina del libro di Ilaria Mazzarota dove compariva la mia ricetta con tanto di nome e cognome e riferimento al mio blog!!! Non avendo ricevuto nessuna notifica che mi rivelava la scelta di mettere nel libro la mia ricetta, vi lascio immaginare quanto mi ha sorpreso ritrovarmi scritta in pagina 225. A parte il fatto che mi ero proprio scordata di aver spedito ricette presso il blog di Donna Moderna, ma è tipico di me avere una memoria corta. Ho subito mandato un e-mail a Ilaria alias Signora Fiamma ringraziandola per la sua fiducia nella mia ricettina: mi ha fatto giustamente un appunto che vi riporto in merito alla scelta del nome che ho dato al piatto; infatti l’ho chiamato TARTARE pur avendo cotto il pesce, ma per tartare intendevo il fatto che il pesce è stato tagliato finemente e giustamente avrei dovuto specificare che si trattava di una tartare calda. Inoltre Fiamma ha annotato un buon consiglio alternativo al mio piatto che proporrò sicuramente nella mia cucina e che poi vi posterò anche perchè forse sta arrivando la primavera… Ma ora vi voglio parlare del libro: si racconta la vita di Fiamma o perlomeno un pezzo di essa da quando incontra il suo futuro convivente durante una cena fra amici quindi l’inizio di una convivenza buona e spiritosa fra lei romana e lui milanese un po’ legato alle buone abitudini della sua mamma (che Fiamma chiama la “madredilui” nel libro). Lei una ragazza spigliata che non si crea problemi, che riesce a far rompere qualche tabu’ anche al convivente, una donna come molte di noi: insomma una donna che al ristorante rubacchia anche dal piatto di lui curiosa di assaggiare qualsiasi portata riesce ad arrivare al tavolo facendo magari innervosire il convivente che sempre chiede e chiederà il motivo di questo vizietto. Fiamma si metterà anche alla prova nel cucinare piatti tipicamente lombardi riscuotendo successi e buone critiche. Simpatica la descrizione dei diversi gusti a tavola dei protagonisti: lei ama le verdure cucinate in vari modi e con i sughetti ci fa la “scarpetta”; per lui invece la verdura deve essere camuffata come quando gliela preparava la mamma da piccolo – oppure assomigliare il più possibile a quella da lei cucinata – ed è affezionato solo al ragù della mamma. Fiamma adora tè e tisane di tutti tipi, adora le spezie soprattutto la cannella e le torte, il convivente beve solo caffè, non ama la cannella e per dessert vorrebbe sempre dolci al cucchiaio morbidi… Saranno queste diversità che vi faranno leggere il libro in pochi giorni perchè nelle giornate di Fiamma e il convivente potreste trovare anche un po’ delle vostre giornate e cosi tra modifiche e nuovi esperimenti in cucina, Fiamma riuscirà a preparare ricettine per lui e per gli amici facendo felici tutti, soprattutto il convivente, ovvio! Il libro non solo è un buon viaggio che vi porterà a sorrisi e a dirvi “ma dai capita anche così a me!!!”, ma è anche fonte di ricette di Fiamma e non solo, semplici ma mai banali che possono servirvi per qualche cena tra amici e non solo. Tenetelo in cucina pronto all’uso e non in libreria insieme agli altri libri, questo è un mio consiglio!!!
Ilaria Mazzarotta alias Signorina Fiamma la trovate su:
blog.donnamoderna.com/duecuorieunfornello
UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE DA ME ALIAS DOLCIPENSIERI, PER LA GRADITA OSPITATA