Non si poteva aprire il post sulla giornata a Siena se non con la foto di una delle piazze più famose al mondo, quella piazza dove per due volte all’anno, si disputa ancora uno palio antichissimo che a tutt’oggi divide le persone fra chi vuole ancora mantenere le tradizioni e la cultura del paese e chi invece declama la crudeltà a cui sono sottoposti i cavalli. Piazza del Campo si apre a noi dopo aver passato vicoli bui e stretti per poi arrivare davanti ad una piazza che ti stupisce per la sua normalità: dico questo perchè in televiosione – quando si guarda il palio – vuoi per la tanta gente assiepata all’interno della piazza, vuoi per tutti i palchetti che vengono eretti per la gara, sembra molto più grande e il dislivello che vedi e senti sotto i piedi, in tv – pur sapendo che c’è – non lo percepisci affato. L’atmosfera è magica, deve proprio essere affascinante seguire il palio da li perchè poi come se fosse il centro di un fiore, ai lati si aprono tantissimi vicoletti che portano alle varie contrade. Siena, oggi città metà di tantissime persone e più che mai in questo periodo metà di gitè scolastiche, è una città organizzata dove in periferia – ma non lontanissimo – trovi posteggi gratuiti sia per macchine e pullman e lungo i giardini, si arriva facilmente alla città antica.
Famosissima per il suo palio, se sei in giro per Siena non puoi non acquistare una bandiera di qualche contrada che svolazzano alle pareti di negozietti di souvenirs. Infatti Siena è nota per il suo palio che viene sempre trasmesso dalla rai in mondovisione. Nota anche la competizione e l’amore fra i senesi e più precisamente fra i contradaioli che vivono il palio con il cuore. Lungo le vie storiche della città, oltre alle mura e ai palazzi antichi, ci si imbatte ancora in trattorie e osterie centenarie se non millenarie passate in generazioni.
Cosa abbiamo acquistato a Siena? In fretta e furia perchè il bel tempo – si fa per dire – ci ha accompagnato solo fino al tocco, abbiamo acquistato i dolci tipici di Siena: cantucci un classico quelli da “puciare” nel vin santo, i ricciarelli dolci e morbidi, il panforte ormai confezionato in vari modi dal classico che si compra fresco a pezzi a quelli confezionati in carta spessa da regalare magari quello al cioccolato, cioccolato e fichi e al vin santo (tanto per fare degli esempi). E poi passando da una bottega di salumi, non ho saputo resistere sul salame di cinta senese.