Un “Dolcepensiero” che non guasta mai: di solito nei mesi caldi, si abbandonano le zuppe e le minestre per dare spazio a piatti più leggeri quali paste fredde e insalate. Devo dire che però quando la giornata è segnata dai primissimi temporali di stagione e la brezzolina che si alza regala brividi ma non sollievo, penso che una buona e calda zuppa, sappia appagare corpo e mente. Oggi il cielo è nero per metà, l’altra di un azzurro ancora ben nitido e nell’aria si sentono i primi tuoni, allora mi sono armata di pentola e piatti di coccio e via di zuppa. Sollievo, un vero caldo sollievo e poi nanna!!! La mia zuppa poi è stata arricchita da un buon olio toscano unico e tutto biologico, regalatomi dai proprietari di Terrapille confezionato a mano con le olive raccolte proprio fuori la nostra camera dove abbiamo soggiornato. Dal profumo intenso che invade l’olfatto, è una vera bontà.
INGREDIENTI
200 gr di farro da agricoltura biologica
1 carota
1 scalogno
1 gambo di sedano
75 gr di pancetta
1 foglia di alloro
1 rametto di salvia
3 litri di brodo con dado vegetale
5 cucchiai di conserva di pomodoro
olio extravergine di oliva
pecorino toscano gratuggiato
qualche tocchetto di pane toscano abrustolito
sale e pepe.
PREPARAZIONE
Tritate nel mixer la cipolla, la carota, il sedano ed lo scalogno. Tagliare a dadini la pancetta. Scaldare un filo di olio in una casseruola di coccio e aggiungere il trito di verdure con la pancetta lasciando soffrigere per qualche minuto a fuoco medio mescolando. Aggiungere il farro risciacquato sotto acqua corrente fredda, mescolare bene il tutto. Unire i cucchiai di passato di pomodoro allungati con un paio di cucchiai di acqua tiepida. Piano piano unire metà del brodo, la foglia di alloro e il rametto di salvia. Cuocere a pentola coperta per circa un ora a fuoco basso, rimestando di tanto in tanto unendo ogni tanto il brodo rimanente. Poi spegnere il fuoco, togliere la foglia di alloro e il rametto di salvia, controllare il grado di cottura. Servire nelle scodelle con un filo di olio extravergine toscano, una bella macinata di pepe, una spolverata di pecorino toscano e qualche pezzetto di pane toscano abrustolito.
… e nell’archivio stuzzicante di “Dolcipensieri” si può anche assaggiare:
… qualche altra zuppa LA ZUPPA CASERECCIA