“… sto’ preparando una baklava. Lo sente l’odore della felicità?”
Ho appena finito di leggere CAFFE’ BABILONIA e devo subiro dire che è stata una lettura piacevole e molto molto delicata. Racconta, tra una ricetta e l’altra, la storia di tre sorelle persiane che portano scompiglio in un piccolo paesino irlandese, terra di pub e credenze popolari del luogo. Con le loro ricette esotiche, faranno riscoprire la gioia di vivere per le cose buone. La protagonista, sorella maggiore delle tre, è Marjan Aminpour, nata in Persia, ragazza moderna con un vero talento per le piante grazie alla guida di Babà Pirooz, giardiniere che curava le terre della sua casa d’infanzia. Le erbe che ha sempre coltivato e adorato sono soprattutto la maggiorana e l’angelica dorata. Partite dalla loro terra per via della guerra e di alcuni obblighi per le donne, Marjan e le due sorelle dopo varie peripezie, città e lavori approda a Ballinacroagh, villaggio irlandese. Oltre alle due erbe già nominate, le tre sorelle importeranno nel paesino irlandese anche il cardamomo, l’acqua di rose, il riso basmati tipico dei paesi dell’est, il dragoncello e la santoreggia; tutti prodotti utili a preparare le loro ricette persiane al Caffè Babilonia, nome del locale che, assieme alle sorelle, riuscirà a dare vita malgrado la mentalità chiusa del paesino. Il negozio viene acquistato da Estelle Delmonico vedova di un fornaio italiano e zia di una cuoca conosciuta da Marjan in un ristorante della city. Passati pochi giorni dall’apertura del locale e grazie ai profumi inebrianti dei loro piatti speziati, la gente di Ballinacroagh accorrerà ogni giorno numerosa per gustarsi i piatti forti della loro cucina quali le zuppe di melagrana e il samovar del tè. Ma per loro non sarà vita facile: i ricordi del passato ogni tanto si faranno sentire, i problemi con la gente del paese non mancheranno soprattuto con il magnate dei pub che vorrebbe acquistare a tutti i costi la vecchia panetteria. Fra vari pettegolezzi e curiose anziane acide nascoste dietro tende, le tre sorelle troveranno finalmente la loro pace e per la minore delle tre, anche l’amore: infatti Layla si innamorerà, ricambiata, di Malachy McGuire, uno dei figli di Thomas McGuire, il boss del villaggio e magnate di pub. Il lieto fine della storia, lascia un sorriso sulle labbra e le ricette che custodisce il libro, sono molto interessanti e proponibili. Un romanzo leggero e gradevole, che tra le righe soffici e dolci, racconta anche i conflitti razziali dell’era moderna. Le sorelle protagoniste, sono un mix di forza ma anche di quella debolezza che fa uscire le unghie nel momento del bisogno.
Ora non rimane che preparare qualcosa di persiano…