Un “Dolcepensiero” che mi fa dire… prima o poi ci arrivo anch’io: è da mesi che nei vostri bellissimi food blog, leggo le ricette tratte da questo film delizioso e finalmente posso anche dire che sono riuscita a vederlo. Ieri ero a pezzi causa cervicale, in ufficio tutto tranquillo e sistemato, quindi ho deciso di stare sdraiata sul divano, ottima occasione per gustarmi un film. Ero partita con l’idea di vederne uno tratto da un libro che ho letto giorni fa, ma non c’era e girovagando per gli scafali devo ammetere che c’erano tanti film che vorrei vedere ma appena ho visto la custodia di SOUL KITCHEN, l’ho subito noleggiato. Mi ero già persa nei profumi virtuali di molte ricette messe in rete, ieri mi sono gustata il film che ho trovato delizioso e un po’spensierato: Zinos è il giovane proprietario del ristorante “Soul Kitchen”, più che ristorante si potrebbe definirlo rosticceria/fast food. I suoi cibi, tutti congelati, sono i classici piatti dell’ultimo momento ma gli affari vanno abbastanza bene fino a quando la sua ragazza Nadine, si trasferisce a Shanghai, lui entra in paranoia e cerca di racimolare tutto il possibile per poterla seguire. Da qui una serie di problemi e guai: il fratello in libertà vigilata dal carcere, gli chiede un lavoro, i controlli sia fiscali che sanitari lo buttano giù tanto che deve racimolare una sostanziosa somma di denaro per sistemare la cucina per niente a norma. Una sera a cena, l’ultima prima della partenza di Nadine, in un bel ristorante vede licenziare un bravo ma estroso chef: da qui l’idea di proporgli un lavoro da lui ma all’inizio i suoi clienti abituali boicottano il nuovo chef.
La situazione sembra migliorare quando un giro giusto di persone abbraccia la sua nuova filosofia culinaria anche grazie alla collaborazione della sua cameriera che s’innamorerà del fratello di Zinos e del suo barista che inizierà a suonare nel locale. Il successo e i soldi non bastano a guarire il cuore spezzato di Zinos che decide comunque di trasferirsi in Cina per raggiungere Nadine, consegnando il ristorante all’inaffidabile e poco legale fratello Illias: quest’ultimo si gioca il ristorante che finisce nelle mani di un losco agente immobiliare. Nel frattempo Nadine si trova un nuovo amante cinese che si porta perfino a casa per il funerale della nonna. Il peggio è che Zinos lo scopre mentre si sta imbarcando sull’aereo: infatti sulle scale mobili vede Nadine con il suo amico cinese, l’ha raggiunge e gli spiega che è rientrata per il funerale della nonna dove, nascosto dietro la gente, intravvede Nadine mano a mano con il nuovo ragazzo cinese. Lui scioccato si scaglia addosso alla coppia che scansandosi, fa finire Zinos sopra la bara della nonna. In mezzo a questi guai, non ancora finiti, Zinos s’innamora poi della sua fisioterapista che riesce a farlo guarire dal mal di schiena senza interventi medici, anche perchè lui non ha assicurazione medica.
Per riappropriarsi del locale, i due fratelli ruberanno i documenti del notaio non ancora depositati, ma verrano presi dalla polizia; scontata la pena, Zinos ritornerà proprietario del locale e grazie agli insegnamenti dello chef, riuscirà a cucinare piatti deliziosi senza ricorrere ai surgelati regalando una serata romantica alla sua nuova e dolce fidanzata. Scene e storia deliziose… il tutto condito da una bellissima e mista colonna sonora, gli attori non conosciutissimi, sono bravi e appezzabili. La storia è molto inteligente, ironica e buffa al punto giuto, insomma un film che vi consiglio caldamente, un film con il finale bello e romantico. I piatti preparati in modo elegante dal nuovo chef, sono una meraviglia per occhi e palato: in rete trovate tante ricette tratte dal film, spero anch’io di riuscire a farne qualcuna che sicuramente vi posterò… Vorrei spendere una parola anche sull’attore che interpreta Zinos: lo trovo affascinante, un po’ alla Jim Morrison – alla fine ci assomilia anche un po’ soprattutto nella foto sulla locandina – con quel modo un po’ trasandato nel vestirsi ma molto tenero di carattere.
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