Un “Dolcepensiero” che fa storia: non ho niente di personale celato dietro alla preparazione di questa ennesima variante al tiramisu’... solo che ho preferito definirlo “crema al mascarpone” per la mancanza di caffè; quindi non c’è miglior occasione per raccontarvi di come nasce questo dolce che ha deliziato, che delizia e che delizierà ogni palato. Infatti questa e tante altre versioni nel mio post, nascono dalla bontà e dal successo che ha questo dolce al cucchiaio. Per molti cucinare il tiramisu’ è un’arte: varie sono le sue sfaccettature soprattutto nell’utilizzo dei vari tipi di ingredienti che lo compongono, tante sono le varianti con prodotti freschi e di stagione; ma la sua nascita è contesa fra ben tre regioni: Veneto, Toscana e Piemonte. La versione toscana racconta che il Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici, dopo un soggiorno a Siena di alcuni giorni, assaggiò un dolce preparato in suo onore. Un dolce pensato in base al suo carattere sfarzoso e goloso: nacque così la “zuppa del duca” che divenne “tiramisù” poiché gli vennero riconosciute proprietà afrodisiache. Sempre per le sue probabili proprietà afrodisiache, in Veneto si narra che la nascita del tiramisù appartenga ad una casa chiusa, celata dietro ad un ristorante, dove veniva servito il tiramisù come afrodisiaco e per allungare la permanenza in albergo. Un’altra leggenda, quella piemontese, racconta che Cavour assaggiò questo dolce confezionato in suo onore da un pasticcere, per rinvigorirlo o meglio per “tirarlo su” durante tutte le sue riunioni di stato per unire l’Italia. Nasce dunque come dolce al cucchiaio casalingo ma che pochi si potevano permettere per il costo eccessivo del mascarpone, ritenuto la parte più ricca del latte e molto più tardi introdotto nei ristoranti fino a quando le tecniche di refrigerazione lo potevano permettere, soprattutto per l’utilizzo delle uova crude. Mentre il motivo per cui lo si definisce afrodisiaco, sta nel fatto che la sua crema di mascarpone è di una dolcezza notevole, mischiata al caffè e cacao con i dolcissimi savoiardi.
INGREDIENTI
250 grammi di mascarpone
200 grammi di mirtilli
130 grammi di zucchero
2 uova
un pizzico di sale
savoiardi
1 tazza di latte caldo.
PREPARAZIONE
Frullare metà dei mirtilli fino ad ottenere una polpa densa; prendere le uova, separare i tuorli dagli albumi che dovranno essere montati a neve con un pizzico di sale (nella planetaria con la frusta a filo); teneteli da parte. Nella ciotola della planetaria ma con la frusta K flexi, unire i tuorli allo zucchero e azionare l’impastatrice fino ad ottenere un composto bello spumoso. Aggiungere il mascarpone, azionare di nuovo, aggiungere gli albumi a neve e finire d’impastare aumentando la velocità gradatamente fino a quando il composto sarà amalgamato, ben cremoso e chiaro. Preparate dei bicchieri in cui mettere la crema di mirtilli sul fondo – un cucchiaio circa – aggiungete 1 savoiardo rotto a metà inzuppato nel latte, aggiungere una cucchiaiata generosa di crema, ancora un biscotto e poi ancora della crema. Terminare con i mirtilli rimasti.
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