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Archive for aprile 2011

Un “Dolcepensiero” fuori stagione: lo so’, lo so’ siamo in primavera e quindi bisognerebbe postare in tema ma quando è il marito che ti chiede un piatto, come resistere a non farlo??? COMPLICE un bel e buon sacchetto di funghi porcini secchi rimasti in dispensa da questo natale; giustamente non trovo giusto lasciarlo li per tutta l’estate e poi se mi affaccio alla finestra, in questi giorni è un susseguirsi di temporali primaverili con anche una leggera e fresca brezzolina… quindi non ho trovato poi così tanto fuori luogo esaudire il desiderio di Marco e anche cogliere occasione per pulire un po’ la dispensa. A differenza di altri piatti simili a questo proposto oggi, posso dirvi che ho reso le fettuccine belle piccantine con del peperoncino e croccantine grazie ai semi di sesamo… strepitose!

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

400 grammi di pappardelle

250 ml di panna da cucina

100 grammi di funghi porcini secchi

3 spicchi di aglio rosso

olio di oliva extravergine q.b.

peperoncino piccante q.b.

semi di sesamo q.b.

prezzemolo tritato q.b.

sale q.b.

pepe q.b.

PREPARAZIONE

In una padella antiaderente larga, far rosolare l’aglio in olio evo, appena dorato unire i porcini secchi che avrete ammollato in acqua tiepida e ben strizzati. Mescolare bene e quando si presentano ben ammollati, unire la panna e stemperarla con i funghi. Far cuocere a fuoco basso, intanto lessare la pasta in acqua bollente salata. Mentre cuoce, unire al condimento una spolverata di peperoncino, una presina di sale e pepe, miscelare bene il tutto e se asciuga troppo, unire qualche cucchiaio di acqua di cottura. Finire con una spolverata di prezzemolo. Scolare la pasta, farla saltare in padella con i funghi e servire nei piatti da portata con un’altra spolverata leggera di prezzemolo e una generosa pioggia di semi di sesamo, servire.

Con questa ricetta partecipo al contest:

In 20 minuti o meno: ricette speed per gente MOLTO occupata

del blog “Mamma papera’s blog

su per giu’ è una bella ricetta che si prepara in circa una mezz’oratta!!!

Dall’archivio di “Dolcipensieri”:

SPAGHETTINI AGLIO E BASILICO ALLA BOSCAIOLA

BRASATO D’ANATRA CON FUNGHI PORCINI

IL BOSCAIOLO

MILLEFOGLIE CON FONDUTA E FUNGHI

TAGLIATELLE PANNA PORCINI E BOCCONCINI DI CARNE

Mi trovate anche qui

 

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Un “Dolcepensiero”… salato: ogni tanto ci vuole un cake salato magari per accompagnare una zuppa oppure un buon piatto di formaggi. Per questo plum cake ho usato la mia conserva di pomodori secchi arricchendo l’impasto con del formaggio primosale ed insaporito con l’olio ben saporito della conserva, il risultato è un cake morbido ma deciso nel sapore… infatti nell’impasto ho utilizzato lo stesso olio della conserva quindi molto saporito grazie ai capperi, alle acciughe e ai granelli di pepe verde che lo hanno aromatizzato.

INGREDIENTI

PER L’IMPASTO:

150 grammi di farina 00 + 1 cucchiaio per lo stampo

3 uova

1 bustina di lievito per torte salate

10 cl di latte tiepido

10 cl di olio (quello della conserva di pomodori secchi saporiti)

1 noce di burro per lo stampo

un pizzico di sale

PER LA FARCIA

200 grammi di formaggio primosale

una decina di pomodori secchi

qualche cappero (quelli della conserva di pomodori secchi saporiti)

5-6 filetti di acciuga sott’olio

PREPARAZIONE

Preparare il plum cake partendo dall’impasto che otterete mescolando il lievito alla farina. Battere poi le uova in una terrina con un pizzico di sale e, sempre mescolando nella planetaria, incorporare a filo il latte tiepido, l’olio della conserva ed infine la farina e lievito setacciati. Mescolare il tutto fino a quando gli ingredienti risultano ben incorporati. Incorporare il primosale a tocchi, i pomodori tagliati a listarelle sottili, i capperi sminuzzati e le acciughe spezzettate; mescolare bene il tutto aggiungendo se necessario, ancora un cucchiaio di olio della conserva. Versare il composto nello stampo imburrato ed infarinato e cuocere a 180°C per circa 45 minuti. Servire il plum cake leggermente tiepido.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PLUM CAKE ALLE OLIVE CON POMODORI ALL’AGLIO

PLUM CAKE ALL’ARANCIA E SEMI DI PAPAVERO

SPAGHETTI CON POMODORI SECCHI E OLIVE NERE

PRIMOSALE PRIMAVERILE

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Un “Dolcepensiero” profumato: mi sono avvicinata alla cucina indiana assaggiado piatti semplici aromatizzati con curry (qui alcune mie ricette), provando poi piatti più particolari al ristorante “Namaste” di cui vi ho già parlato qui. Ora posso dire che sono innamorata di questa cucina che può essere leggerissima ma intensa di sapori e profumi, fra l’altro sto’ finendo di leggere “La maga delle spezie” storia d’amore fra un indiana trapiantata in America e un fascinoso americano raccontando, attraverso le qualità delle spezie, le varie situazioni che stanno vivendo i suoi clienti. Ma torniano alla ricetta, per il libro aspettate che lo finisca e poi ve ne parlerò… questo piatto è un alleato delle diete perchè molto leggero ma aromatizzato con spezie particolari a cui conferiscono profumo e gusto consentendoci di non esagerare o, addirittura, eliminare condimenti vari. Il riso biryani è un piatto a base di riso, possibilmente basmati o thai, arricchito di spezie e condito anche con carne o pesce. E’ molto tipico delle culture orientali: infatti il termine “biryani” deriva dall’indiano che indica la cottura del riso pilaf con l’aggiunta dello zafferano che gli conferisce un bel colore giallo oro che ci richiama i colori accessi e solari dell’India. Il riso migliore e più indicato per questa ricetta, è il basmati dal chicco lungo e bianchissimo, aromatico e profumato coltivato in ampie distese in India ai piedi dell’Himalaya. Questa versione è perfetta per vegani e vegetariani oppure per chi sta seguendo una dieta: infatti unici protagonisti sono le spezie fra cui la cannella che, come si racconta ne “La maga delle spezie”, si crede sia capace di procurare amici e allontanare i nemici; il cardamomo che, come la cannella, è originaria dello Sri Lanka: si tratta di particolari baccelli ovali di color verde con al loro interno piccoli semi neri molto profumati, i chiodi di garofano nativi delle isole Maluku – Indonesia, sono invece germogli essicati e usati in cucina interi o ridotti in polvere, hanno un sapore leggermente amaro e poi lo zafferano nativo della Persia, è una fra le spezie più care al mondo perche i pistilli vengono ancora raccolti a mano, dona ai piatti un caldo colore solare.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

160 grammi di riso basmati

1 porro

40 grammi di anacardi non salati

1 cucchiaio di uvetta passa

3 chiodi di garofano

2 capsule di cardamomo

1/2 bastoncino di cannella

qualche pistillo di zafferano

1 litro abbondante di brodo vegetale (1 dado)

olio extravergine d’oliva

un pizzico di sale rosa dell’Himalaya.

PREPARAZIONE

Sciogliere qualche ora prima i pistilli di zafferano. Portare a bollore il brodo di dado vegetale. Affettare sottilmente a rondelle il porro e rosolarlo in una padella con fondo in ceramica, con due cucchiai di olio evo. Aggiungere gli anacardi appena il porro imbiondisce, la mezza stecca di cannella, i chiodi di garofano e i semi del cardamomo privati della capsula. Regolare di sale rosa e mescolare bene il tutto. Unire il riso, farlo tostare leggermente quindi iniziare a sfumare con il brodo e proseguire la cottura per circa un dieci minuti irrorando con brodo quando serve. Nel frattempo ammollare l’uvetta in acqua calda che aggiungerete appena trascorsi i primi dieci minuti al riso. Irrorare con lo zafferano sciolto e finire la cottura ancora per un otto/dieci minuti. Mescolate frequentemente ma con delicatezza. Levare dal fuoco e servire.

Con questa ricetta partecipo al contest: “CUCINA ETNICA” del blog “COCOGIANNI

nel gruppo “ASIA e OCEANIA”  come primo piatto.

E al contest Passione per la cannella del blog chef Carole a domicilio

Con questa ricetta partecipo al contest de: “Chiacchiere e cucina”
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Mi trovate anche qui

Dall’archivio di “Dolcipensieri:

RISOTTO ALLE ROSE, FIORI E SALE PERSIANI

TORTA PROFUMATA AL CARDAMOMO CON MELE E CIOCCOLATO

BARA BRITH

RISO BASMATI E POLLO AGLI AGRUMI E ZAFFERANO

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Un “Dolcepensiero” per recuperare il… Cioccolato “cibo per gli dèi”, ricchezza di luoghi esotici cha nasce da un seme riscaldato da un sole tropicale, prezioso elemento della cucina dolce e non solo, cibo che regala sensualità, molto dutile tanto amato… mai odiato!!! Fondente perfetta alchimia per confezionare ottime pietanze, al latte da mordere a pezzi, aromatizzato con vari sapori… insomma il cioccolato nelle nostre dispense non manca mai soprattutto per Pasqua che lo vede il Protagonista della gioia dei bimbi e non solo… ecco una ricetta veloce e semplice per sfruttare le grosse scorte di cioccolato pasquale.

INGREDIENTI

PER UNA DECINA DI BRUSCHETTE

1 pagnotta o filone di grano duro

200 gr di pomodorini a grappolo

2 pomodori “cuore di bue”

qualche pezzetto di cioccolato fondente

qualche spicchio di aglio

pepe nero q.b., sale q.b.

basilico essiccato q.b.

PER L’OLIO AROMATIZZATO

500 ml. di olio evo non fruttato

un paio di spicchi di aglio

un paio di peperoncini piccanti secchi.

PREPARAZIONE

Per l’olio: preparare l’olio aromatizzato almeno qualche ora prima mettendo in una bottiglietta l’olio evo, gli spicchi di aglio e i peperoncini tagliati a metà. Agitare delicatamente e lasciare macerare bene il tutto per almeno una mezza giornata o fino al momento dell’utilizzo tenendo presente che più riposa più diventa piccante. Ogni tanto agitarlo delicatamente.

Per le bruschette: lavare e tagliare a pezzettini piccoli i pomodorini, metterli in una ciotola e condirli con un goccio di olio aromatizzato (a vostra discrezione in base al grado di piccantezza che reggete). Unire uno spicchio di aglio tritato finemente, una spolverata di basilico essiccato (la spezia, per intenderci), un pizzico di pepe nero e uno di sale. Mischiare bene il tutto. Affettare la pagnotta a fette, metterle sulla griglia rovente e farle ben abbrustolire. Grattare in superficie lo spicchio di aglio e distribuire i pomodori su tutte le fette di pane. Terminare con una generosa grattata di cioccolato fondente, servire a temperatura ambiente.

PER TANTE ALTRE RICETTE

Dall’archivio su DSW:

TORTA CON GANACHE AL CIOCCOLATO

I BISCOTTI DELLA DAMA DI SERENA

GNOCCHI AL CACAO CON PIZZUTTTELLI E NOCCIOLE

Con questa ricetta partecipo al contest di “ABOUT FOOD RECEPIES”

contest 1

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Un “Dolcepensiero” di riciclo: prima di sposarmi e poi prima di avere figli, mi chiedevo spesse volte perchè, quando andavo a trovare mia cognata, mi trovavo sempre il salame al cioccolato da assaggiare se poi era Pasqua… anche più di uno!!! Mi ponevo la domanda se lo faceva per golosità oppure se i miei nipoti ne erano ghiotti pur sapendo che Simone, il mio nipotino che tanto nipotino più non lo è essendo più alto della sottoscritta, non lo mangiava neanche in briciole. Ora che sono mamma di un bimbo capisco la voglia e la necessità di confezionare un dolce che solo in apparenza può sembrare banale ma che poi non lo è perchè può essere un’ottima fonte di riciclo, può essere sfruttata per merende dell’utlimo momento oppure può essere uno sfizioso fine pranzo o cena nel caso ci siano tanti bimbi o aduti golosi. Io non sono molto amante di questo dolce, come ormai sapete, adoro mangiare il cioccolato puro a tocchi ma in questo caso ho trovato un’ottima soluzione per sfruttare gli avanzi di biscotti di Matteo, ma soprattutto i tanti pezzi di cioccolato delle uova di Pasqua. Ho cercato la ricetta fra i vari ritagli di giornale custoditi e post-it ormai ingialliti scopiazzati da amiche, ne ho fatto le mie modifiche e ho cercato di riciclare mettendo in ordine la dispensa ma non ho potuto resistere all’aggiunta di qualche fava di cacao rendendo questo salame perfetto. L’ho confezionato di piccolo diamentro divenendo così anche un simpatico finger food, direi quasi un pasticcino o in termini di salumificio, a mo’ di sfilzetta. Un dolce perfetto per la gita di pasquetta fuori porta! Inoltre quest’anno il giorno dell’Angelo cade il 25 aprile – S.Marco onomastico di mio marito, il dolce è più che perfetto…

INGREDIENTI

3 fave di cacao

2 cucchiai di cacao amaro

60 grammi di cioccolato fondente

140 grammi di biscotti secchi

2 tuorli d’uovo

70 grammi di burro leggermente salato

130 grammi di zucchero

1 cucchiaio di cognac

farina bianca 00 q.b.

zucchero a velo q.b.

PREPARAZIONE

Sbriciolare i biscotti in modo grossolano, così come il cioccolato ma più finemente. Montare i tuorli d’uovo con lo zucchero fino a quando saranno ben chiari e omogenei, unire di conseguenza tutti gli altri ingredienti quali i biscotti, il burro leggermente sciolto, il cognac, il cacao amaro, il cioccolato e le fave private del loro guscio esterno. Versare il composto orizzontalmente sulla lunghezza del vostro foglio di carta da forno e arrotolarlo dandogli una forma cilindrica con il diametro più o meno largo: io l’ho preferito lungo ma poco largo. Mettere in frigo per almeno un’oretta minimo, oppure fino a qualche minuto prima del suo consumo. Appena tolto dal frigo, passarlo nella farina bianca, eliminare quella in eccesso sfregandolo con le mani e terminare con lo zucchero a velo.

Con questa ricetta partecipo al contest del blog: “ARTE IN CUCINA”, il blog di Vicky “CONTEST – TWO GUST IS MEGL CHE ONE”

Dall’archivio di “Dolcipensieri”:

insalata di spada agli agrumi e fave di cacao

torta nocciole e arancia

torta di ricotta, noci e cioccolato

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Un “Dolcepensiero” per la Pasqua imminente: state già pensando al pranzo di Pasqua? io si e anche alla pasquetta che quest’anno cade in coincidenza con S.Marco, onomastico di mio marito… ed in cucina sto’ già facendo prove e provette per questo pranzo che, speriamo tutti, sia all’insegna del sole e del caldo come in questi giorni: addirittura qualche giorno fa abbiamo sfiorato  la temperatura di 30°C. E allora via di pic nic, pranzi all’aperto – i primi della stagione – e brunch con amici e conoscenti. E cosa non c’è di meglio che le torte salate? per me – e voi che mi seguite ormai lo sapete – sono un’amica affezionata a questo tipo di pietanza che può essere versatilissima e adeguatissima ai vari gusti dei vostri ospiti. Oggi vi propongo una torta con pasta speziata e aromatizzata fatta in casa, una farcia golosa e molto appetitosa, sfiziosa con ingredienti di stagione, perfetta soprattutto per la vostra scampagnata fuori porta nel giorno della Pasquetta. E con l’occasione

VI AUGURO UNA “DOLCE-SPENSIERATA” PASQUA!!!

INGREDIENTI

PER LA PASTA

300 grammi di farina 00

50 grammi di burro leggermente salato

100 grammi di burro

latte intero q.b.

1 cucchiaino scarso di paprica dolce

un rametto di timo fresco

PER LA FARCIA

3 uova

400 grammi di asparagi

1o0 grammi di casera a dadini

50 grammi di casera a fette sottili

50 grammi di grana grattugiato

50 grammi di panna da cucina

1/2 bicchiere di latte intero

sale blu di Persia

mix di pepe

una noce di burro per la tortiera.

PREPARAZIONE

Preparare la pasta: sciogliere leggermente i due tipi di burro, lavorarli nella planetaria con la farina setacciata, la paprika e le foglioline di timo unendo a filo il latte fino a quando si formerà una palla. Avvolgerla nella pellicola trasparente e farla riposare per circa un’oretta nel reparto meno freddo del frigorifero.

Preparare la farcia: lavare e mondare gli asparagi e pareggiarli in altezza tagliando la parte più legnosa dei gambi. Lessarli nell’aspargera per circa un dieci minuti (le punte lasciarle al di sopra dell’acqua di bollitura). Quando cotti, tagliare a rondelle i gambi mentre le punte lasciatele integre. Sbattere le uova con il latte, unire la panna e regolare di sale e pepe. Unire il casera a dadini con il parmigiano grattugiato, miscelare bene il tutto con un cucchiaio di legno. Infine unire gli asparagi.

Riprendere la pasta tagliandone una piccola parte per le striscioline, stendere la restante e rivestire una tortiera rettangolare di cm 26×20 leggermente imburrata, lasciando almeno un 3 cm di bordo che poi pareggerete con una rondella. Ricoprire la pasta con la farcia, sovrapporre le fette di casera ed infine con la pasta tenuta da parte, ritagliate delle striscioline che posizionerete sulla torta. Infornare in forno già caldo a 180°C ventilato per circa una mezz’oretta. Ideale se cucinata qualche ora prima, ottima da consumarsi sia fredda o leggermente riscaldata.

(ricetta ispirata alle letture di Alice aprile 2011)

Dall’archivio di “Dolcipensieri”:

TORTA SALATA CON ASIAGO E SPECK

TORTA SALATA ERBETTINA

BRISE’ DELL’ALBERTO

CAPRINI BIANCHI NELL’OLIO CON TIMO E MAGGIORANA

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Un “Dolcepensiero”… la seconda ricetta (qui il risotto con boccioli di rose “Coccole”) realizzata in collaborazione con i prodotti “Coccole“. Un dessert squisito reso prezioso da questa polverina verde di tè Matcha, un tè verde giapponese, le cui foglie e germogli vengono prima cotte al vapore poi asciugate e ridotte in polvere finissima. A questo tè viene conferito un valore molto importante perchè usato principalmente per la cerimonia del tè. Se bevuto, il tè matcha viene mescolato in acqua calda con un apposito frustino di bambù fino a ottenere un infuso schiumoso, oggi in cucina il tè matcha viene usato anche puro come insaporitore di pietanza soprattutto dolci. Il tè matcha ha un grande effetto diuretico, non contiene calorie.

INGREDIENTI PER QUATTRO BICCHIERI

1 cucchiaino di tè matcha

una dozzina di biscotti Digestive

250 grammi di mascarpone

120 grammi di zucchero

2 uova

un pizzico di sale

praline al cioccolato miste q.b.

PREPARAZIONE

Prendere le uova, separare i tuorli dagli albumi che dovranno essere montati a neve con un pizzico di sale. Unire i tuorli allo zucchero e azionare l’impastatrice fino ad ottenere un composto bello spumoso. Aggiungere il mascarpone, azionare di nuovo, aggiungere gli albumi a neve e finire d’impastare aumentando la velocità gradatamente fino a quando il composto sarà amalgamato, ben cremoso e chiaro. Sbriciolare i biscotti digestive, preparare i bicchieri, mettendo un cucchiaio di biscotti per bicchiere, riempirli con la crema al mascarpone; continuare così per tre strati, spolverare con il tè matcha e finire con qualche granella di cioccolato miste. Porre in frigo per almeno una mezz’oretta o fino al consumo.

Dall’archivio di “Dolcipensieri”:

TIRAMISU’ BIANCO

TIRAMISU’ SENZA CAFFE’

TIRAMISU’ CON ZUCCHERO AROMATIZZATO ALLA LAVANDA

TIRAMISU’ NEL CESTINO CON ANANAS

IL TIRAMISU’ DI ZIO GIGI

IL TIRAMISU’

TIRAMISU’ AI FRUTTI ROSSI

TIRAMISU’ NATALIZIO CON PAN BRIOCHE

TIRAMISU’ DELLE FESTE

TIRAMISU’ BIANCO

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Un “Dolcepensiero” per una dolce Pasqua: il pranzo pasquale nella mia famiglia è un mix di sapori e tradizioni divise fra due regioni quali la Lombardia e la Sardegna. Antipasti misti dove non mancano le mie torte salate, i primi piatti sono quasi sempre lombardi, non manca mai il risotto e i secondi sono tutti sardi dall’agnello aromatizzato con erbe fino al classico maialino (porcettu sardo) ma per i dolci io propongo sempre la mia torta cioccolatosa: una soffice base al cioccolato con sopra una cascata di deliziosa ganache abbelita con qualche ovetto di cioccolato e praline sempre di cioccolato perchè la Pasqua è tutta… “cioccolatosa”. Inoltre potete utilizzare questa ricetta come ricetta riciclo, utilizzando le tante uova che magari i vostri bimbi riceveranno… la sorpresa a loro, il cioccolato a noi!!! ormai è tradizione!

INGREDIENTI

PER LA TORTA

210 gr di farina 00

90 gr di fecola

150 gr di zucchero + 1 cucchiaio per la tortiera

100 gr di burro + 1 noce per la tortiera

150 gr di cioccolato fondente

3 uova

2 dl di latte intero

un pizzico di sale

1 bustina di lievito vanigliato

PER LA GANACHE

200 ml panna fresca

250 gr di cioccolato fondente

PER LA FINITURA FINALE

qualche uovo piccolo di cioccolato e caramella, praline di cioccolato e praline colorate.

PREPARAZIONE

PER LA TORTA

Ammorbidire il burro, nella planetaria unire lo zucchero e miscelarlo con il burro, fino a quando sarà ben spumoso e chiaro. Unire i tuorli, gli albumi andranno montati a neve ben ferma con un pizzico di sale. Ridurre il cioccolato a scaglie, metterlo in una casseruola con il latte e far sciogliere il tutto a fuoco moderato, miscelando con un frustino. Setacciare la farina, la fecola e il lievito unendola al composto di uova e zucchero; unire anche il cioccolato sciolto, azionare la planetaria ottenendo un bel composto. Finire unendo gli albumi a neve, versare il tutto nella tortiera imburrata e zuccherata, cuocere in forno già caldo a 180°C – ventilato, per circa 45 minuti (verificare la cottura con lo stuzzicadenti).

PER LA GANACHE

Mettere su fuoco basso una pentola dove fare bollire leggermente la panna a cui unirete il cioccolato a pezzi, fino quando tutto sarà sciolto. Togliere dal fuoco, mischiare per bene e lasciar raffreddare.

PER LA FINITURA

Tagliare la torta a metà, spalmarla con una piccola parte di ganache al cioccolato, riporre la calotta superiore della torta, ricoprirla con la ganache avanzata, anche intorno al bordo. Porre al centro le uova di cioccolato a mo’ di nido, le praline colorate e al cioccolato tutte intorno. Servire con un buon moscato freddo.

SONO ANCHE QUI

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Un “Dolcepensiero” in pieno relax: oggi vacanza da tutti gli impegni e anche domani. Il mio Matti è un po’ influenzato, lievemente direi da come salta oggi, ma ieri quando l’ho ritirato dall’asilo un po’ prima dell’uscita, era mogio mogio. Avendo già messo in stampa tutti i miei lavori grafici d’ufficio, ho deciso di dedicarmi per due giorni prima del w-e, al mio pargoletto e stamattina non avendo voglia di uscire a comprare pane e focaccia, sono subito andata al blog di Federica dove ho preso nota di questa ricetta qui, che avevogià  letto ieri: Federica ha proposto delle focaccine, io invece ho deciso di fare una teglia avendo Matteo ghiotto di focaccia al taglio. E devo dire che ho proprio azzeccato!!! ringrazio quindi Federica fonte molto importante sui lievitati, fatevi un giro nel suo blog se ancora non lo conoscete (dubito!!!) perchè ha ricette interessantissime su ricette di lievitati – e non solo.

INGREDIENTI (con mie modifiche)

500 grammi di semola di grano duro

250 grammi di farina di manitoba

12 grammi zucchero

20 grammi lievito di birra

200 grammi di birra chiara + 1 cucchiaio mentre impastava la macchina

225 grammi di acqua

2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva

16 grammi di sale marino

sale rosa dell’Himalaya per finitura

foglie di timo per finitura.

PREPARAZIONE

Mettere nella macchina del pane (la mia macchina per il pane è una KENWOOD BM250), programma impasto e lievitazione, tutti gli ingredienti in ordine: le due farine, lo zucchero, il lievito sciolto nell’acqua tiepida, la birra, l’olio e il sale. Mescolare con l’aiuto di un cucchiaio il tutto e avviare il programma. Una volta che ha lievitato nella macchina, lasciare l’impasto nella macchina spenta per un’altra mezz’oretta, stendere la pasta in una teglia rettangolare unta di olio, aggiungere qualche granello di sale rosa e le foglioline di timo. Lasciare riposare ancora 30 minuti.

Prima di infornare…

Infornare a 200°C per circa 20 minuti.

Con questa ricetta partecipo al contest

“COSA SFORNO OGGI???”

del blog

LE RICETTE DELL’AMORE VERO“!!!

Dall’archivio di Dolcipensieri:

FOCACCIA PUGLIESE

TAGLIATELLE CON SALSICCIA FRESCA ALLA BIRRA

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Queste cocotte di uova al forno, sono un piatto che ripropongo molte volte nella mia cucina perchè veloci e molto saporite, perfette quando ho delle uova freschissime del contadino, frequente dono di un collaboratore di mio marito, e quando non ho molta voglia o tempo per spadellare qualcosa di più elaborato… ma si sà, si puo’ essere sfiziose anche con la più delle semplici ricette! E’ il caso di queste uova al forno… Alle uova sono legati molti miei ricordi d’infanzia fermati su foto ormai ingiallite: mio papà ha sempre allevato un paio di galline per hobby, per avere uova fresche da dare a noi bimbi e mia madre, grazie a loro, ha sempre confezionato torte, paste in casa, lasagne e poi ricette inventate di giorno in giorno…

PER LA RICETTA

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