Un “Dolcepensiero”… non fraintendetemi non ho mica avuto a pranzo Ruth, magari!!! ho semplicemente finito di leggere il mio terzo libro della Reichl (qui e qui le recensioni degli altri due) e mi è piaciuto un sacco e più degli altri. AGLIO & ZAFFIRI è un romanzo quasi del tutto autobiografico ma molto divertente grazie ai tantissimi travestimenti di cui Ruth si presta per non farsi riconoscere durante le sue visite in ristoranti che poi dovrà recensire niente meno che al Times di NY. Ebbene si perchè Ruth riuscirà a far carriera proprio nella testata giornalistica più prestigiosa al mondo. In questo romanzo Ruth diventa attrice nei suoi teatri più importanti: i ristoranti come quelli famosi e glamour che ci portano a sognare fra ricchi, potenti e personaggi dello spettacolo. Saranno questi i pretesti più infimi a spingere Ruth a divenire sempre una donna completamente diversa da lei – ma a volte non troppo e se ne renderà conto – e a trasformarsi in modo completamente diverso soprattutto per il luogo in cui deve sondare il terreno. Cercherà di sentirsi a suo agio fra camerieri dediti soltanto a garantire felicità ai propri ospiti offrendo piatti ricercati e favolosi e bottiglie di vino sfarzose. Ma saranno soprattutto i ristoranti meno eleganti e pretenziosi a regalare alla critica gastronomica belle sorprese, i ristoranti etnici quelli piccoli e sconosciuti posti ai margini della città sapranno stupirla e saranno meta di nuovi incontri e fonte di nuove scoperte non solo culinarie. E’ questo il compito arduo di Ruth: far conoscere ristoranti ai propri lettori, lettori assai critici e sempre più desiderosi di leggere di recensioni di grande livello come del resto si aspettano che la critica vada solo in ristoranti alla moda e molto sofisticanti… ma non sarà così, perchè Ruth regalerà stelle solo ai ristoranti che riusciranno a colpirla e soprattutto a colpire la donna che in quel momento vorrà essere. Accompagnata quasi sempre da una sua cara amica, Ruth sarà una critica gastronomica un po’ anticonformista in una NY che tutti noi pensiamo moderna e pronta alle nuove scoperte… ma non sono così i suoi lettori, quei lettori che tutti i giorni acquistano il giornale più famoso del mondo. Essa stessa scoprirà che i suoi lettori sono poco anticonformisti, al contrario legati a stereotipi ben lontani dal pensiero metropolitano che tutti noi pensiamo abita a NY. La grande mela è forse la città con più alta concentrazioni di ristoranti in tutta l’America: è questo il pensiero più angosciante che tamburella la mente di Ruth divisa nella scelta se rimanere a Los Angeles oppure tornare in una grande città ed essere colei che potrà cambiare la vita di un ristorante e di tutti coloro che ci lavorano. Il lavoro è prestigioso, difficile soprattutto per il fatto che ormai lei è conosciuta come critica quindi consapevole che se entra in un ristorante, basteranno solo qualche occhiata per attirare su di sè tutta l’attenzione agli adetti ai lavori; è questo apparente problema che porterà alla critica americana a concentrarsi su travestimenti e trucchi per sfuggire alle attenzioni dei ristoratori. Alla ricerca di vari escamotage, Ruth diverrà l’insignificante Molly per recensire “Le Cirques” ristorante di classe che non tratterà per niente bene lei e l’amica Claudia; entrerà anche nei panni che furono della sua difficile mamma spaventando anche Claudia che troverà in Ruth molto più di Miriam di quanto entrambe sospettassero: indossando il vestito blu che fu di sua madre, Ruth farà la recensione del famosissimo “21”, ristorante stranominato anche in tanti film. E poi prendendo piede in lei la voglia di recitare, sarà la volta di Chloe, Brenda, Betty ed Emily: donne diverse da lei, diverse dai posti in cui farà visita ma che tutte avranno un legame particolare con la critica e donna; per un giorno divenire una donna qualunque agli occhi degli altri oppure la bionda fatale che fa girar la testa agli uomini oppure la donna in carriera con il suo tailleur perfettamente stirato, perfino il piccolo figlio che resterà al gioco mantenendo il segreto agli occhi delle persone che incontrano. Ma saranno questi panni che faranno di Ruth una critica nuova pronta a nuove esperienze e che l’aiuteranno a capire anche se stessa, una donna pronta a difendere il suo pensiero anche se discordante con il parere di tutti quelli che la leggono. Insomma un bel libro, appassionante che racconta non solo di ristoranti ma anche del piacere delle cucina e del buon cibo arricchito anche con qualche ricetta, curiose sono le letture delle sue recensioni fatte a puntino e sempre attente. Un romanzo che è un inno al buon cibo anche se ricco e sfarzoso ma sempre buon cibo… Dei tre finora letti – tutti belli – questo è il mio preferito… perchè leggere Ruth? perchè è una lettura gradevole e soprattutto se amate mangiar fuori, riesce a farvi notare particolari che a volte non si riescono a cogliere dal vivo, se poi amate cucinare, i suoi libri sono ricchi di ricette varie, semplici e particolari raccontate con aneddoti e stralci di vita. Una lettura fresca e molto piacevole!!!
Per questa ricetta, pag. 153 che ho seguito in tutti i suoi aspetti, mi sono però trovata con quantità esagerate per tre persone, direi che queste dosi vanno bene per un quattro anche cinque persone e non tre come dice Ruth. Per il resto è molto simile a come la faccio io…
INGREDIENTI PER TRE PERSONE
450 grammi di spaghetti (io ho usato il nr. 5)
da 110 a 220 grammi di pancetta di buona qualità tagliata sottile***
2 spicchi di aglio
2 uova grandi
pepe nero
50 grammi di parmigiano grattugiato più altrettanto da servire in tavola
***Per questa ricetta bisognerebbe usare guanciale, cioè guancia di maiale salata e stagionata, ma a dire il vero Ruth – e pure io – preferiamo la pancetta; inoltre Ruth dice che è una perfetta ricetta dell’ultimo minuto e che deve ancora trovare un bambino a cui non piaccia.
PREPARAZIONE
Portare a bollore una pentola piuttosto grande d’acqua salata. Quando bolle, gettare gli spaghetti. La maggior parte degli spaghetti secchi cuoce in nove-dieci minuti. Nel frattempo preparare il sugo. Tagliare la pancetta in senso trasversale in striscioline di circa un centimetro di larghezza. Metterla in una padella a cuocere per due minuti, fino a che il grasso comincia a sciogliersi. Aggiungere gli spicchi di aglio interi e cuocere altri cinque minuti finchè gli orli della pancetta diventano croccanti. Non tenerla tanto sul fuoco: se si asciuga troppo non si amalgama alla pasta. Nel frattempo rompere le uova nel recipiente in cui servirete la pasta e sbatterle con una forchetta. Aggiungere del pepe macinato. Togliere gli spicchi di aglio dalla padella della pancetta. Scartare un minimo di grasso, se vi sembra troppo (ma lasciatene abbastanza da condire la pasta). Quando è giunta a cottura, scolare la pasta e versarla immediatamente sulle uova sbattute. Mescolare accuratamente. Il calore degli spaghetti cuocerà le uova che diventeranno una salsa. Aggiungere la pancetta con il suo grasso, mescolare ancora, unire il formaggio e servire.
Con questa ricetta partecipo al contest di “STASERA SI CENA DA NOI” dal titolo “AUTORI IN PENTOLA”
Con questa ricetta partecipo al contest “Book & Cook”
del blog “Grembiule e presine”
Dall’archivio di Dolcipensieri:
SPAGHETTI ALLE SARDE CON GAMBERETTINI E POMODORI CUORE DI BUE
Serena le tue ricette hanno sempre una marcia in più!!!!!!!!!!!baci!
Questo libro deve essere stato divertente!!!! i tuoi spaghetti mi piacciono.. Bè da romana doc noi la carbonara la facciamo aggiungendo anche il pecorino!!! una vera bontà.. anche se non si può certo mangiare tutti i giorni!! hihihihi colesterolo ahimè…. Però oggi faccio uno strappo.. a che roa si cena?baci
Ciao! ma quanto ci piace la carbonara! ottima e semplice!
bacioni
Non c’è nulla da fare…non deludi mai! Mi hai invogliata alla lettura e ovviamente mi hai fatto venir fame…le foto sempre impeccabili…..baci
bel consiglio di lettura e ottima ricetta. complimenti
A.
che spettacolo stà carbonara!!! me la sognerò questa notte 🙂
il libro mi è arrivato qualche giorno fa, proprio ieri sera lo guardavo cercando di resistere alla tentazione di leggerlo…devo finire un libro che ho iniziato ma che proprio nn va…ma devo arrivare alla fine! già un libro dello stesso autore ( viaggio di un cuoco) l’ho iniziato ed è ancora lì che aspetta di esser finito..
Ruth è troppo coinvolgenteeee!!! e se mi dici che ti è piaciuto più degli altri dovrò faticare ancor di più per resistere questa sera 🙂
baciii.
buonissima questa ricetta!! Ho messo i libri di Ruth sulla mia lista di libri da comprare! Grazie mille 🙂 Cari Saluti!
Great blog!! You should start many more. I love all the info provided. I will stay tuned 🙂
E’ l’unico che mi manca di Ruth che adoro *_* e dalla tua recensione mi viene proprio voglia di leggerlo =)
Ottima questa pasta, bellissima presentazione. Mi hai invogliato alla lettura, questo libro mi manca, vado a cercarlo.
Ciao Daniela.
@fede: ciao cara ti ringrazio!!!
@claudia: ciao devo tener presente il tuo consiglio del pecorino, ne ho sempre in frigo perchè lo adoro quindi al prossimo post… e immagino solo guaciale, vero? baci
@manu&silvia: avete ragione e poi se è marito che ne è ghiotto ragion di più… baci
@alessia: ciao grazie mille troppi complimenti e poi sai che quando me li fai sulle foto beh mi ringalluzzisco tutta!!! buon w-e
@fragoliva: ciao ti consiglio la Reichl, strepitosa!!!
@chiara: anche io ho ancora in sospeso un libro… chissà qnd lo finirò. Aglio e Zaffiri è spassoso, è ironico e poi quandi parla di cibo magnifico!!! dei tre con questo ho sorriso ancor di più… baci
@lori: ciao hai fatto bene!!! baci
@cey: ciao anche tu nel club pro Reichl??? bravissima corri a prenderlo perchè è troppo bello…… ciao
@daniela: ciao come va? se ti manca te lo consiglio caldamente… baci
Hai invogliato anche me alla lettura e soprattutto a rifare il piatto!:) che fame! bravissima!
Mi piace proprio tanto il tuo blog…l’ho messo definitavamente tra quelli che seguo!!
Quando poi ho visto la ricetta sulla carbonara non ho fatto a meno di commentare. Eh si, perchè non solo questa è una delle paste che più mi piace…ma anche perchè mi dicono che a me riesce piuttosto bene.
La tua ricetta è perfetta, io preferisco il guanciale ma anche la pancetta va bene.
Vorrei però segnalare un’altro modo di ottenere la carbonara.
L’obiettivo è quello di ottenere una cremina che sembra panna…ma che non lo è…io non uso mai panna.
Allora, sbatto leggermente le uova dopodichè unisco il parmigiano (ed anche del pecorino buono quando lo trovo…). Amalgamo il tutto con una forchetta sino ad ottenere una cremina.
Gli spaghetti li scolo un minuto prima della cottura normale.
Poco prima di scolare la pasta prelevo un mezzo bicchiere di acqua di cottura.
Scolo la pasta e la butto nella padella dove ho fatto andare la pancetta (o il guanciale). A questo punto ci aggiungo l’acqua di cottura che avevo prelevato e ci unisco la cremina.
Questa è una fase un pò delicata in quanto se lascio troppo la cremina a contatto della pasta il calore di questa tende subito a “cuocermi” l’uovo ed ottengo così un effetto frittata che a me onestamente non piace.
Per evitarlo comincio subito a slatare la pasta e a fare in modo che l’uovo venga miscelato con l’acqua di cottura. Inizialmente sembra che il tutto sia sbagliato perchè la cremina è diventata ora un liquido giallastro non molto invitante.
Invece, andando avanti a saltare la pasta a fuoco medio, questo liquido tenderà presto ad addensarsi…dando un effetto per l’appunto panna.
La si farà saltare si tanto che la densità della crema è di nostro gradimento.
Vi assicuro che il tutto è più difficile scriverlo che farlo.
Se qualcuno dovesse provare questa variante sono curioso di sentire i commenti.
Ciao
Paolo
ciao giordana, ti ringrazio!!!
ciao paolo, ti ringrazio adoro quando mi consigliano come poter migliorare. La tua versione la devo proprio provare e farne un post, non posso mancare perchè adoro il fatto che ottieni una cremina senza panna, cosa che non amo nella carbonara… ti ringrazio anche per i complimenti al mio blog, ne sono proprio felice. un abbraccio e alla prossima ricetta… mi raccomando non mancare! buon week end
I like Your Article about SPAGHETTI ALLA CARBONARA di RUTH REICHL Dolcipensieri’s Weblog Perfect just what I was searching for! .
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sembrano ottimi!!!!!!
ciao stefy… in effetti lo sono!!!