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Archive for 13 ottobre 2011

Un “Dolcepensiero”… del segreto della scorza: c’è quella del limone gialla, quella del lime verde e quella umana che ha furia di essere grattata, diventa bordeaux e si irrita… ecco come si presenta la mia scorza in questi giorni. A furia di prenderla in quel posto – vi lascio all’immaginazione – la scorza della mia pelle si sta irrigidendo sempre di più e dove ancora si riesce a grattarla, si irrita! e no vi è cosa peggiore di quel pizzicore e bruciore che non vuole andar via! tutta colpa dell’egoismo delle persone che ti porta a comportarti come loro, a diffidare poi anche delle persone che invece sono carine e gentili. Se poi queste sensazioni sono legate al lavoro, peggio ancora. Fortuna mia che l’irritazione svanisce in fretta ma purtroppo mi lascia un amaro in bocca, una sfiducia verso le persone – non tutte però, sia chiaro, anche perchè non è da me. E’ brutto soprattutto pensarlo verso le persone vicinissime a te che si comportano con menefreghismo e egoismo… ma poi tutto passa! qualche ora davanti ai fornelli, un po’ di alchimia e il gioco è fatto: la cucina come la mente s’innonda di profumi e la tensione si alleggerisce tra un sorso di vino bianco e una mescolata al riso… poi godersi la bontà di un buon piatto, quattro chiacchere con Marco – mia adorabile spalla che allevia i dolori qualsiasi sia la loro natura – e un sorriso di Matteo, rivoluzionano la serata e la mattina dopo riesco a scendere dalla parte giusta del letto, senza però dimenticare che sono una brava persona forse troppo onesta e non mi merito freddezza e egoismo egocentrico… alla fine si raccoglie ciò che si semina… e sto’ seminando bene!!!

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

320 grammi di riso Carnaroli

1 limone biologico

2 lime biologici

60 grammi di caprino fresco

un paio di cipollotti freschi

una noce di burro

1 bicchiere di birra chiara

1 litro di brodo vegetale

pepe nero q.b.

PREPARAZIONE

Mettere a bollire il brodo. Affettare i cipollotti. Grattugiare le scorze del limone e dei lime senza incidere troppo la parte bianca, che rimane più amarognola. In una padella, fondere il burro, unire i cipollotti affettati e appena imbiondiscono, gettare il riso a tostare fino a quando i chicchi diventano trasparenti. Sfumare con la birra, aggiungere le scorze grattugiate – tranne un poco – che conferiranno un tocco particolare e profumato al vostro risotto; continuare la cottura per circa 18 minuti bagnando con il brodo e mescolando. Spegnere il fuoco, mantecare con il caprino e un po’ di pepe. Servire caldo con qualche scorzetta tenuta da parte.

Colgo l’occasione per ringraziare Veru La Cuochina Sopraffina

per avermi ospitato nella sua rubrica de L’Ospite Sopraffino

Con questa ricetta partecipo al contest di “UNA PASTICCIONA IN CUCINA”

“L’APPETITO VIEN FORMAGGIANDO”

e anche al contest di Ely “E TU DI CHE PECCATO SEI?”

nella categoria dell’INVIDIA… ricollegandomi alla mia entrèe perchè si… sono invidiosa, di quelle persone che riescono a capire quando essere furbi soprattutto con se stessi e con ciò che solo ha interesse con loro spacciando poi una gran faccia di tolla!!! se ci fosse un altro peccato lo dedicherei all’irritabilità!!!

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO ALLA FRANCESE

COSCE DI POLLO VELOCI AL LIME E PEPERONCINO

BRISE’ AL LIMONE CON MELE COTOGNE E MIELE PROFUMATA AL ROSMARINO

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