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Archive for luglio 2012

Un “Dolcepensiero” utile: l’estate è tempo di barbecue, e in attesa di quelli di pesce che farò al mare fra pochissimi giorni, qui a casa abbiamo gustato dell’ottima carne alla griglia. Questo “dip” che fa da marinatura, è fresco e veloce da preparare con le aromatiche dell’orto. Da preparare in anticipo, rimane una salsina densa che avvolge la carne soprattutto indicata quella bianca di pollo…

INGREDIENTI

la buccia di qualche fetta di “Limoni sotto sale” più qualche granello di sale (qui la ricetta) oppure di un limone normale con qualche granello di sale grosso

uno spicchio di aglio

olio extra vergine q.b.

un bicchiere di vino bianco

un mazzetto di rosmarino

un mazzetto di timo

un mazzetto di maggiorana

un paio di foglie di menta

un paio di foglie di salvia

PREPARAZIONE

Con l’uso di una mezzaluna, tritare le foglioline di timo, maggiorana, rosmarino, menta e salvia, unire anche la buccia dei limoni sotto sale e qualche granello di sale grosso (oppure la buccia del limone meglio se biologico con qualche granello di sale), lo spicchio di aglio e ridurre tutto finemente. Miscelare le erbette con dell’olio evo unito al vino bianco fino a quando avrete una salsina densa che lascerete riposare per un’oretta potete usare anche il mixer).  Spenellare molto bene tutta la carne con la salsa, se troppo densa diluirla ancora con del vino bianco, porla in una casseruola e lasciarla macerare per un paio di ore prima di porla sul barbecue rovente per la cottura.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

SPAGHETTI E GAMBERI MARINATI

MINESTRONE PROVENZALE

PESTO ALLE ERBE

Pubblicità

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Un “Dolcepensiero” salato: qualche post fa e precisamente qui, vi ho descritto tre tipi di sale che non avevo mai ne visto tanto meno assaggiato. Oggi vi presento una ricetta per un contorno saporito e piccante con un pizzico di Sale Inspiration Maya, un mix di pepi e sale che dona anche alle verdure un perfetto aroma.

INGREDIENTI

3 zucchine grosse

un cucchiaino di Sale Inspiration Maya de “La Drogheria”

olio extravergine d’oliva q.b.

100 grammi di salsa messicana piccante

1 cipolla rossa di Tropea

PREPARAZIONE

Pulire le zucchine, tagliarle a fettine sottili. Affettare la cipolla a velo e soffriggerla con un filo di olio evo: appena sarà bella rosolata, unire le fette di zucchina. Continuare la cottura per almeno un venti minuti a fuoco basso a pentola coperta, aggiungendo qualche cucchiaio di salsa messicana piccante (quella che serve per il dip delle nachos, per intenderci), mescolando di tanto in tanto. Quando saranno già a fine cottura, spolverare con il Sale Inspiration Maya. Servire come contorno.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUCCHINE ALLA MESSICANA CON CARNE

PATATE AL CARTOCCIO CON SALE VIKING

ZUCCHINE ALLA MENTA E ORIGANO

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Un “Dolcepensiero” goloso: questa torta è un po’ vecchiotta, rimasta lì sul pc dando precedenza a ricette più in tema anche perchè quando sono partita per le vacanze di giugno, qui in Brianza il tempo era ancora tiranno perfetto per dolci al forno e anche dal sapore e dagli ingredienti robusti, poi è finalmente scoppiata l’estate e quando al mio ritorno ho iniziato a ripostare qui su Dolcipensieri, beh questa torta non era più in tema con la “caldissima” stagione. Ma i giorni scorsi, in previsione di temporali che hanno occupato l’intero week-end (e devo dire che quello dell’altra sera ha rinfrescato in modo fricicolino l’arietta) credo possa essere più che perfetto postarvi la ricetta. Già oggi si boccheggia grazie ad una nuova ondata di calore… E’ comunque una torta-guscio golosissima, che racchiude un ripieno godurioso di pere e di Nutella, ottima! una versione un po’ diversa della classica pere-cioccolato!!! Mio marito la divora sempre per metà tanto è buona e poi chi restiste alla Nutella???

INGREDIENTI

PER LA PASTA

130 grammi di burro leggermente salato

120 grammi di zucchero

2 uova

180 grammi di farina 00

un cucchiaino di lievito per dolci

un cucchiaio di cacao amaro

una noce di burro + un cucchiaio di farina per la tortiera

PER IL RIPIENO

2 pere kaiser non troppo mature

un paio di cucchiai abbondanti di nutella

zucchero a velo

PREPARAZIONE

Preparare la frolla: nella planetaria miscelare il burro ammorbidito con lo zucchero, quindi incorporare le uova, la farina setacciata con il lievito e il cacao. Formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola trasparente per alimenti e metterlo in frigo per circa un’oretta.

Preparare il ripieno: lavare le pere, sbucciarle, tagliarle a tocchetti grossolani. Metterli in una ciotola, unire la nutella e con un cucchiaio di legno mischiare molto bene “sporcando” i tocchi di pera con la nutella. Preriscaldare il forno a 180°C. Dividere la pasta a metà e stenderla con il mattarello in due sfoglie sottili. Con una rivestire uno stampo di diametro cm 24 imburrato ed infarinato con un bordo di un paio di cm, bucherellare il fondo con una forchetta; riempire il guscio con il ripieno, livellarlo bene sulla pasta. Chiudere con la seconda sfoglia, ripiegare il bordo e praticare delle piccole incisioni per far uscire il vapore in cottura. Cuocere per circa 40 minuti, una volta intiepidita spolverare con zucchero a velo.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TIRAMISU’ CON LAMPONI E DIGESTIVE

STRUDEL CON FRUTTA CANDITA

CIAMBELLONE DOPPIO CIOCCOLATO E MASCARPONE

Con questa ricetta partecipo alla raccolta del blog

“Cucchiaio e pentolone” dal titolo “La frutta la metto nel dolce”

Con questa ricetta partecipo al contest

nutella banner

del blog “Crema e Panna”

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Un “Dolcepensiero”… rapidi e leggeri, la pasta e il riso freddo sono i primi piatti da portare sulle nostre tavole durante l’estate. Gustati freddi sono un vero must della stagione calda, sempre graditi, da preparare con ingredienti freschi e leggeri.

SE VUOI SAPERE INGREDIENTI E PREPARAZIONE

Dall’archivio di Dolcipensieri su Donne sul Web:

RISO E FARRO FREDDO AI FRUTTI DI MARE

PENNE DI KAMUT ALLA VIENNESE

CELENTANI IN INSALATA CON POLLO ALLA DIAVOLA

PASTA IN GIALLO CON FAGIOLINI E MANDORLE

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Un “Dolcepensiero”… alla cucina francese che io adoro. Dopo la Flognarde, ho pensato di continuare coccolandomi con la cucina francese, questa volta con delle chicche salate arricchite con un gruviera francese. Le Gruyères pochi sanno che il capo famiglia di vari formaggi tipici dell’area che comprende la Svizzera francese e la zone della Savoia. Per tanti anni confondevo, il più delle volte, il groviera con l’emmentaler: il secondo ha i tipici fori, il groviera (o gruviera) non li ha. Classica è la sua forma tondeggiante ben proporzionata, leggermente convessa, sempre con impresso il nome tipico della forma. Il risultato è stato perfetto, qualche pinolo e via in forno… nelle classiche forme a conchiglietta!!!

INGREDIENTI PER UNA QUARANTINA DI MADELEINE MEDIE

130 grammi di gruyère

3 uova

200 grammi di farina 00

20 cl di latte intero

200 ml di panna fresca

un paio di cucchiai di pinoli

un paio di cucchiai di grana grattugiato

1 bustina di lievito per torte salate

1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

una noce di burro leggermente salato

PREPARAZIONE

Setacciare la farina con il lievito nella ciotola della planetaria, aggiungere il grana grattugiato, incorporare anche il grujère grattugiato, mescolate il tutto. Aggiungere l’olio extravergine d’oliva. Sbattere a parte le uova, unire la panna e aggiungere il tutto al composto di farina/formaggi. Azionare la planetaria fino a che gli ingredienti non saranno ben amalgamati, versare il latte per rendere l’impasto morbido. Come ultimo unire i pinoli mischiando con un cucchiaio di legno. Sciogliere una noce di burro leggermente salato per imburrare gli stampoi in silicone per madaleine e porvi l’impasto; infornare. Lasciar cuocere per 3-4 minuti a 200°C e poi abbassare la temperatura a 180°C e prolungare per altri dieci minuti circa o fino a coloritura, effettuando la prova stecchino per la buona riuscita della cottura. Lasciar raffreddare su una gratella e servire.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

MADELEINE ALLA NOCCIOLA

PLUM CAKE GRUVIERA E SEMI DI PAPAVERO

PESTO ALLE ERBE

MI TROVI ANCHE QUI SE

DONNE SUL WEB BANNER

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Un “Dolcepensiero” dove il nome fa la differenza: quando ho cucinato e postato la mia prima Clafoutis alle ciliegie, ho scoperto che oltre ad essere un dessert francese, ho letto che si può preparare con tanti altri tipi di frutta ma nel caso non siano ciliegie, il dolce cambia nome divenendo una Flognarde. Complici le belle Pesche Tabacchiere che stanno primeggiando sul banco dell’ortolano insieme a quelle bianche, gialle, noci mi sono cimentata in questa nuova versione. Ma quanto sono belle le pesche tabacchiere? dalla forma appiattita – sembra quasi che qualcuno si sia divertito a premerle con mani, affermazione curiosa di Matteo – con la pelle vellutata, dal nocciolo interno piccolo, sono dolci e zuccherine. Esistono da parecchio tempo, ma è ultimamente che hanno avuto una nuova “vita”, anche io le ho scoperte da pochi anni… Le mie sono siciliane dal profumo intensissimo!

E la curiosità di sperimentare, provare e capire cose nuove per me si possono dire sensazioni che mi affascinano sempre anche se magari non sono più novità… in effetti io personalmente arrivo sempre dopo con i miei tempi e le mie voglie e su questo il mio bimbo mi assomiglia: piano piano noi ci arriviamo e sempre. Solo in un campo non metto mai la testa sotto la sabbia e si tratta della salute soprattutto quella del mio piccolo o cmq dei bimbi in generale (se poi vicini a me!!!). E’ vero anche che ogni genitore è a se’ ma stimo molto – e qui mi ci metto pure io  e in primissima linea – coloro che non si nascondono dietro false apparenze, pensando che sia male far sapere agli altri che il tuo piccolo possa avere qualche problema. E’ così che il più delle volte mi sono sentita: vi ho raccontato spesse volte che Matteo è già da tre anni e più che ha intrapreso un viaggio logopedico per migliorare la sua parlata legata ad una probabile sindrome legata all’eredità genetica. Nulla di preoccupante, solo un marchio di fabbrica di famiglia, così amiamo definirlo: non si fanno interventi chirurgici, non ci sono pillole da prendere ma solo è giusto sapere cosa ci ha spinto noi genitori a voler capire meglio il nostro piccolo. Ora siamo felici che Matteo parli e TANTO… mo’ non stà più zitto, ancora si deve migliorare ma ci siamo appoggiati ad una struttura all’avanguardia che c’è qui in Brianza che cura con amore e professionalità bambini con qualsiasi problema anche solo logopedico fino a casi con sindromi molto gravi con handicap annessi. Dico questo perchè in questi giorni ho avuto ancora la riprova, questa volta una famiglia a me troppo vicina e che amo, che bisogna andare a fondo nelle cose anche se brutte della vita per far si che un domani coloro che ora sono bambini e possono prendere certi controlli con la loro fanciullesca filosofia, diventino adulti coscenti e sani, pronti a vivere come meglio sia in salute! adulti che sono a conoscenza della loro mappa genetica: siano negli anni 2000 e più, anni in cui la medicina ha fatto e sta facendo progressi, perchè fidarsi solo delle visite pediatriche senza ascoltare consigli, esperienze, anche solo sensazioni di professionisti che vivono accanto ai nostri figli? io ora sono contenta di aver capito Matteo già da molti anni e se le notti di anni fa le passavo a piangere perchè credevo in eventi tristi oppure avevo paura di aver intrapreso terapie forse non adatte, oppure credevo di non essere capita, ora sono felice… felice di vivere la vita di mio figlio in piena armonia con lui, accanto poi abbiamo un papi veramente amorevole!!!. Ci adoriamo a vicenda, anche l’esperienza che tutt’ora stiamo vivendo delle lezioni di logopedia, ci hanno rafforzato, ci hanno fatto capire che siamo stati fortunati perchè quando siedi accanto a mamme o bimbi con problemi ben più gravi che perdureranno per tutta la loro vita, credetemi cambiate molti dei vostri pensieri e davanti a queste mamme ti senti “niente, una nullità”: queste mamme dal coraggio, dalla forza di volontà che le porta mesi lontani da casa, dagli affetti e dagli altri figli, per essere ricoverate in ospedale e dare al loro meraviglioso bimbo tutto il sostegno non solo medico ma anche spirituale… e che dire delle nonne? ne ho incontrate tantissime e con loro ci siamo fatte anche un pianto e grazie a loro ho capito che nella vita contano altre cose… ora per me la felicità di Matteo e Marco conta più di tutto, il futuro di Matteo deve e sarà sempre il nostro progetto migliore da sviluppare e se esperienze come questa possono  legarci sempre più… beh noi siamo pronti!!!

Non voglio tediarvi ancor di più, godiamoci il dolce…

INGREDIENTI

500 grammi di pesche tabacchiere (peso lordo)

una noce di burro leggermente salato

3 uova biologiche

125 grammi di farina bianca 00

65 grammi di zucchero semolato

1 fialetta di aroma alla vaniglia

300 ml di latte intero

zucchero di canna q.b.

un pizzico di sale

PREPARAZIONE

Snocciolare le pesche ben lavate. Imburrare uno stampo per crostata dal diametro di cm 24/26 dove adagerete sul fondo dello stampo le pesche tagliate a spicchi. Nella planetaria, sbattere le uova con un pizzico di sale, unire la farina e zucchero alle uova. Terminare con il latte e la vanglia; mescolare molto bene senza schiumare. Versare lentamente il composto sopra le pesche, cuocere la torta in forno caldo a 180°C per 50 minuti. La torta deve rimanere morbida ma asciutta. Perfetta da gustare tiepida o fredda cosparsa con zucchero di canna e con una pallina di gelato.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TORTA DI PESCHE E AMARETTI

SMOOTHIE DI FRUTTA

GELATO ALLA PESCA E CIOCCOLATO BIANCO

SORBETTO ALLA PESCA

COMPOSTA DI PESCHE AL TE’ VERDE AROMATIZZATO FRAGOLA/ANANAS

Con questa ricetta partecipo al contest

Con questa ricetta partecipo alla raccolta del blog

“Cucchiaio e pentolone” dal titolo “La frutta la metto nel dolce”

 

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Un “Dolcepensiero” a pelle: ieri ero in perfetto relax sul divano e sono capitata – e non per caso – su Gambero Rosso Chanel  e sono rimasta affascinata da Lorraine Pascale. Ho cercato subito in rete chi fosse: ho letto che è un’ex modella, ora si occupa di cucina, ha pubblicato un libro che cercherò per acquistarlo perchè questa bella donna mi ha stregato. Non so’ da quanto sia in rete, so’ solo che l’ho trovata graziosa e molto carina come conduttrice. Un glamour innato, sentirla raccontare le sue ricette è un vero piacere, ricette “easy” come dice il titolo della sua rubrica. Ieri ha preparato la sua Tarte Tatin di Pomodori che subito mi ha attratta non solo per la sua stagionalità, ma soprattutto per la facilità con cui si prepara. Ha descritto molto bene come confezionare la pasta sfoglia, per oggi perdonatemi se uso quella già pronta, ma è stata la cottura dei pomodori e la confezione finale che mi ha spinto a prepararla per oggi, avendo già in programma di fare la spesa dall’ortolano. Per pomodori ho acquistato quelli di Valpolicella, quindi dolci per cui non ho usato il miele come Lorreine invece ha cosparso i suoi pomodorini. Per la parte finale, ho preferito aggiungervi olive e capperi. Poi mi sono ricordata che avevo già sentito parlare di Lorraine da Simo nel suo blog (che vi consiglio di leggere, troppo carino!!!) dove anche lei ha cucinato questa strepitosa tarte tatin…

INGREDIENTI

1 rotolo di pasta sfoglia

700 grammi di pomodorini dolci di Valpolicella

olio extravergine d’oliva q.b.

un pizzico di sale

un pizzico di pepe

qualche cucchiaio di pan grattato

qualche foglia di basilico fresco

qualche foglia di menta

origano q.b.

un cucchiaio di pistacchi di Bronte

un cucchiaio di capperi di Pantelleria sotto sale

5-6 olive nere

1 uovo

PREPARAZIONE

Lavare i pomodorini tanti quanti per ricoprire la vostra pentola da forno antiaderente; oliarla molto bene e distribuirvi i pomodori, regolare di sale e pepe, spolverare con il pan grattato (facoltativo il miele per addolcire i pomodori) e porla su fuoco vivace per circa cinque minuti coprendola con un coperchio. Accendere il forno a 220°C. Appena intiepidita la pentola, adagiarvi la pasta sfoglia e schiacciare bene ai bordi per sigillare bene i pomodorini schiacciando con i pollici la pasta fra un pomodorino e l’altro. Spennellare con l’uovo sbattuto con un pizzico di sale, infornare per circa venti minuti o fino a quando la sfoglia sarà gonfia e bella dorata. Passato il tempo di cottura, farla raffreddare e poi capovolgerla su un piatto al di sopra del lavandino perchè ci potrebbe essere del liquido di cottura. Spolverare con l’origano tritato. Dissalare i capperi sotto acqua corrente che triterete con i pistacchi, le olive e qualche fogliolina di menta e basilico. Distribuire il trito in superficie e servire.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TARTE TATIN ALLE MELE

UOVA DI QUAGLIA CON POMODORINI AL FORNO

FRISELLE CON POMODORI E CIPOLLOTTI

Con questa ricetta partecipo al contest

“I colori dell’estate” del blog “Ale’s Kitchen – rosso pomodorino”

(categorie RICETTE DOLCI raccolte nel blog “Le Château des Gourmandises“)

Partecipo anche al contest “Le ricette passano… da un blog all’altro”

del blog “L’officina del cibo”

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Un “Dolcepensiero” da ispirazione: sono un’abbonata di Sale&Pepe da qualche anno, lettrice da circa un otto anni e lo trovo mese dopo mese sempre interessante, in tema con le stagioni e anche molto vicino a me perchè le ricette che propongono sono tutte realizzabili con un’ampia scelta dalla facile alla più difficile preparazione. Le foto a volte esprimono… ancor prima di leggerne la ricetta, regalandoti la giusta nota di curiosità per poi sperimentare in cucina. Sfogliando il numero di luglio, nella rubrica La dolce vita, le ricette sono tutte ispirate alle torte paesane con la frutta: fra le tante idee mi sono imbattuta in questa torta tipica della Lombardia che facevamo sempre quando ero piccola; così sfogliando fra i miei quaderni di adolescente alle prime armi in cucina, ho ritrovato la mia versione che preparavo sempre con le peche del  io albero appena raccolte e ancora non maturissime… ma dal profumo inebriante!

INGREDIENTI

700 grammi di pesche non troppo mature

100 grammi di farina bianca 00

110 grammi di amaretti

200 grammi di zucchero semolato bianco

2 cucchiai di zucchero di canna

100 grammi di mandorle

3 uova

1 bustina di lievito

il succo e la buccia di un limone

un pizzico di sale

PREPARAZIONE

Ridurre gli amaretti con le mandorle in polvere nel mixer. Lavare, asciugare e tagliare le pesche a spicchi. Porle in una ciotola con il succo e la buccia del limone, mischiarli con un cucchiaio di legno. Separare gli albumi dai turoli: i primi vanno montati a neve con un pizzico di sale. Mentre i tuorli porli nella planetaria con lo zucchero semolato bianco, montarli fino a quando il composto sarà ben chiaro e spumoso. Unire la farina settaciata con il lievito, proseguire con gli amaretti e le mandorle mescolando il tutto. Con una spatola e con movimenti delicati, incorporare gli albumi al composto, ultimare unendo le pesche tranne qualcuna per la parte finale. Versare il composto in una tortiera rettangolare (circa 26×16 cm), porre in superficie le fettine lasciate a parte e spolverare con lo zucchero di canna. Porre in forno già caldo per circa 45 minuti a 180°C.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TORTA ALLE CAROTE  

SMOOTHIE DI FRUTTA

FROLLA AL CARDAMOMO CON RIPIENO DI FRUTTA SECCA E MIELE SARDO

Con questa ricetta partecipo al contest

“I colori dell’estate” del blog “Ale’s Kitchen – rosso pomodorino”

categorie RICETTE DOLCI raccolte nel blog “Le Château des Gourmandises

Con questa ricetta partecipo alla raccolta del blog

“Cucchiaio e pentolone” dal titolo “La frutta la metto nel dolce”

 

 

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Un “Dolcepensiero”: non c’è pesto a cui io resista! che sia il tradizionale con il basilico, che sia rosso di pomodori secchi oppure arricchito anche con le erbe dell’estate, le stesse che acquistate come piccole e delicate pianticelle, una volta nelle fioriere in giardimo, con il contributo del caldo sole e dei temporali estivi diventano rigogliose, grandi e profumate. Non avete mai provato durante un temporale estivo, rimanere in veranda e ai primi rinfreschi, l’aria si inebria dei loro profumi??? è una sensazione irresistibile. Qualcuna delle pianticelle in questione sono resistite al freddo gelido, altre sono state sostituite da quelle nuove: ne ho un po’ ovunque in giardino oppure in una cassettina sul tavolino proprio fuori la cucina, sempre pronte per essere “spiluccate” e pronte per l’uso. Come oggi nella mia cucina: ho preparato un pesto verde con erbe profumatissime…

INGREDIENTI

1 mazzetto di maggiorana

1 mazzetto di timo

1 mazzetto di menta

olio extra vergine d’oliva q.b.

40 grammi di pinoli

60 grammi di pistacchi di Bronte non salati

30 grammi di grana grattugiato

qualche granello di sale grosso e 2 fettine di “Limoni sotto sale e timo” 

PREPARAZIONE

Mondare e lavare le erbe aromatiche, asciugarle in un panno asciutto e sfogliatele. Riunirle nella ciotola del mixer (meglio ancora nel mortaio con pestello) con i pinoli, i pistacchi, il grana; tagliare la buccia del limone – solo la parte gialla – e unirla sempre nel mixer con qualche granello di sale dei limoni. Iniziare a frullare unendo a filo l’olio evo fino a quando si forma una cremina omogenea e fluida. Perfetta per condire pasta, verdura o confezionare crostini spalmati prima di formaggio magro.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ORECCHIETTE CON CIME DI RAPA E PESTO AI POMODORI SECCHI 

MINESTRONE PROVENZALE

PESTO di RUCOLA CON ARACHIDI, NOCCIOLE

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Un “Dolcepensiero”: si sa che l’estate è la stagione di pic nic, pranzi e cene all’aperto con amici e parenti ed è proprio in questa stagione che adoro sfornare – malgrado il caldo – plum cake salati perfetti sostituti del pane ma anche ottimi se abbinati a salumi, formaggi, creme e marmellate. La versione salata è ideale da servire a fette su taglieri accanto a stuzzicanti fette di affettati di ogni genere oppure tagliati a quadrotti come finger food, graziosi anche per i bambini. Il plum cake di oggi è profumato e arricchito con semi di papavero… buonissimo!

INGREDIENTI

140 grammi di gruviera

60 grammi di grana grattugiato

un paio di cucchiaini di semi di papavero “i Gusti Vegetali” ditta Ferri

3 uova

200 grammi di farina 00

latte intero q.b.

1 bustina di lievito per torte salate

1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

100 ml di panna fresca

un pizzico di pepe

sale q.b.

una noce di burro

PREPARAZIONE

Setacciare la farina con il lievito nella ciotola della planetaria, aggiungere il grana grattugiato, incorporare anche il gruviera grattugiato, mescolate il tutto. Aggiungere l’olio extravergine d’oliva. Sbattere a parte le uova con un pizzico di sale e pepe, unire la panna e aggiungere il tutto al composto di farina/formaggi. Azionare la planetaria fino a che gli ingredienti non saranno ben amalgamati, se occore versare del latte per rendere l’impasto morbido. Come ultimo unire i semi di papavero mischiando con un cucchiaio di legno. Imburrare ed infarinare uno stampo da plumcake e porvi l’impasto. Livellarlo con un cucchiaio ed infornare in forno già caldo a 180°C per 45/50 minuti, facendo la prova dello stecchino per verificarne la cottura.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PLUM CAKE CON POMODORI SECCHI E PRIMOSALE 

CROQUE MONSIEUR AGLI ASPARAGI… IN TEGLIA

RISOTTO CON SPIEDINO DI GAMBERI AGLI AGRUMI

CON QUESTA RICETTA PARTECIPO AL CONTEST:

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