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Archive for giugno 2013

CHEESECAKE AI FRUTTI DI BOSCO (13)+

Un “Dolcepensiero” fresco: sono sicuramente le torte del momento perché non necessitano di cottura in forno e si posso gustare fresche da frigo. Sono le cheesecake , torte con una crema fatta di formaggi spalmabili, cremosi e light che si possono guarnire in svariati modi; la loro base è fatta di biscotti e per realizzarla ci vuole poco tempo: unico accorgimento è quello di utilizzare una tortiera apribile.

CHEESECAKE AI FRUTTI DI BOSCO (22)+

La cheesecake è un dolce famosissimo sia in Gran Bretagna sia in America; esistono versioni crude come questa preparata oggi, oppure cotte in forno. Le sue basi hanno inizio in Grecia fin dal 776 A.C. nell’isola di Delos: fu un dolce servito agli atleti nei primi giochi olimpici della storia. Furono i romani a esportarla poi si propagò in tutta Europa fino ad arrivare in America. Fu un lattaio alla fine del 1800 che per sbaglio creò la versione di formaggio spalmabile perfetto per la creazione di questo dolce. Oggi è New York che si vanta di questa meravigliosa torta.

CHEESECAKE AI FRUTTI DI BOSCO (27)+

PER INGREDIENTI E RICETTA

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Con questa ricetta partecipo alla Raccolta:

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Con questa ricetta partecipo al contest de: “Chiacchiere e cucina”
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Siamo al secondo giorno del Blogger Trip: dopo la colazione presso l’albergo, ci siamo avviate presso la sede della F.lli Carli per visitare il Museo dell’olivo posto accanto alla ditta e all’emporio, unico al mondo. Il museo è ricco di oggetti , utensili da lavoro, reperti archeologici che descrivono tutta la vita della pianta dell’olivo consacrata e celebrata da artisti di ogni epoca facendo capire ai visitatori quanta tradizione è legata a questa pianta e al suo prodotto finale.

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L’entrata del museo…

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Le leggende e le storie legate all’olivo hanno inizio ben 2.500 anni fa…

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Una stanza del museo è dedicato agli attrezzi che furono usati dai contadini, un piccolo giardino è coltivato con olivi di varie tipologie. L’olio non è solo un prodotto che si usa in cucina come condimento e alimento, bensì l’olio può essere utilizzato per creare luce, può essere utilizzato come lubrificante, fin dall’antichità è conosciuto come materia prima per la cosmesi e medicinali e il particolare legno può essere sfruttato per oggettistica.

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E’ lungo il Mediterraneo che ha inizio il viaggio alla scoperta dell’olio, conosciuto da fenici, egizi, greci, spagnoli e italiani.

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La Liguria con i suoi porti, ha sempre visto navi ormeggiate con carichi di casse di lattine e botti piene di olio pronte per partire fino alla Francia, Inghilterra, Germania fino alle coste americane e australiane. Per stuzzicare la voglia all’acquisto, le latte acquistarono grafiche simpatiche e colorate abbinate anche ai più svariati nomi di artisti, poeti e attori…

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Nel museo sono stati ricreati due frantoi di ben quattro secoli con cui sono stati prodotti fiumi di olio, le presse furono usate per estrarre l’olio dalla pasta di olive.

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Il commercio dell’olio avveniva via mare: nel museo è stata ricostruita una stiva di nave romana con il metodo con cui si ammassavano le anfore.

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Diversi significati vengono collegati all’olivo e all’olio, è il simbolo dei paesi del Mediterraneo. L’olivo è simbolo di pace, di onore e vittoria. Usato nei riti cristiani per ungere e benedire le persone. Alla fine del museo, vi è la collezione della famiglia Carli: oggetti preziosi tutti legati all’olio, oggetti raccolti negli anni dalla famiglia. La collezione vanta lumi antichi e religiosi, oliere da tutto il mondo, documenti e certificati dello stato Pontificio e dai re italiani che testimoniano l’uso nelle loro abitudini dell’olio Carli.

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All’esterno del museo, il tecnico esperto della tenuta Carli, ci ha spiegato le virtù e  la metodologia di coltivazione e conservazione degli olivi e del frutto da essi ricavato; tecnico e preparatissimo, ha risposto anche alle nostre molteplici curiosità cogliendo l’occasione di farci vedere gli olivi piantati nei giardini della ditta Carli. Terminato il giro per il museo con lezione agricola, è ora per noi,  per il ShowCooking. Barbara ed io abbiamo avuto il piacere e l’onore di cucinare davanti alle altre blogger nella cucina dell’emporio. Anche per i turisti e compratori, è possibile pranzare presso il ristorante. La titolare, Claudia Carli, ci ha messo a disposizione una cassa di vari prodotti più la possibilità di prelevarne altri due direttamente dagli scafali dell’emporio. A nostra disposizione pasta, carciofi sott’olio, olive taggiasche, formaggi freschi e verdure e l’olio extra vergine d’oliva… e via a cucinare

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SPAGHETTONI CARLI

Essendo un piatto cucinato in diretta, non ho dei pesi degli ingredienti ma cercherò di essere abbastanza precisa in merito fidandomi del mio “occhio”… dunque gli spaghettoni erano circa mezzo pacchetto quindi 250 grammi lessati in abbondante acqua salata, Barbara ha utilizzato una zucchina, una carota e mezza cipolla bianca per realizzare una ratatouille cotta a fuoco medio con un filo di olio e qualche cucchiaio di acqua di cottura, regolato di sale e pepe. Io invece nel mixer ho frullato mezza vaschetta di ricotta quindi circa 125 grammi con uno stracchino fresco che credo il panetto sia di 80 grammi circa. Ho aggiunto qualche carciofino sott’olio, qualche oliva taggiasca se quando necessario un filo di olio evo e dell’acqua di cottura. Regolato di sale e pepe. Appena cotta la pasta, ho messo la crema sul fondo dei nostri finger food mentre Barbara ha condito gli spaghettoni con la ratatouille di verdura aggiungendo un filo di olio a crudo. Ho terminato con uno spicchio di carciofino e un oliva taggiasca denocciolata, un pezzettino di pane… per fare la scarpetta ovvio!!!!

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Dopo il nostro showcooking, gli chef della F.lli Carli ci hanno deliziato con un gustosissimo menù:

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Per finire una carrellata di prodotti della vasta gamma della F.lli Carli:

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Il week-end scorso sono stata invitata dalla

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Fratelli Carli S.p.A. Via Garessio 11 – 18100 Imperia

per il blogger trip annuale che si tiene nella sede di Imperia. Con me altre blogger quali: Giovanna de “La cuoca eclettica”, Barbara de “La cucina di Babe”, Monica di “Un biscotto al giorno”, Manuela di “Fior di Vanilla”, Francesca di “Milano Loves Food” e Francesca di “The Coloured Sauce“. Ad accoglierci, con la gradevole compagnia di Silvia l’organizzatrice dell’evento che ci ha accompagnate da Milano, è arrivata la signora Claudia Carli, seguita da Eleonora anch’essa organizzatrice dell’evento. La signora Claudia mi è subito apparsa una giovane imprenditrice di terza generazione molto gentile, educatissima e ottima padrona di casa che non ci fatto sentire per niente  a disagio, anzi. L’ho trovato molto educata e pacata, sinceramente convinta che il nostro apporto come appassionate di cucina sia molto importante per la buona conoscenza e divulgazione dei suoi prodotti, cosa che mi ha fatto molto piacere perché il più delle volte, molti professionisti del settore credono che i blogger possano solo essere una bella vetrina per i loro loghi e prodotti. A lei e a tutto lo staff che ci ha insegnato tutto sull’olio, il mio più totale ringraziamento per l’ospitalità. Appena giunte ad Imperia, la ditta Carli si apre di fronte a noi con il primo padiglione tutto dedicato all’emporio dove si possono acquistare tutti i loro prodotti, la cucina interna dove poter pranzare su prenotazione e dietro alle casse le vetrate danno la possibilità ai visitatori di vedere parte della ditta ovvero l’imbottigliamento e la preparazione della spedizione.

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Dopo aver visitato il reparto imbottigliamento e preparazione al prodotto per la vendita, il responsabile del nostro tour ci ha portato al piano superiore per visitare i vari reparti che gestiscono tutte le produzioni della F.lli Carli che oltre all’olio, la produzione vanta tanti altri prodotti quali sughi, tonno, pesti, prodotti freschi e di tradizione ligure, vini e infine la nuova linea dedicata al beauty a base di olio denominata “Mediterranea”. La ditta Carli fondata nel 1911, iniziò come tipografia; poco dopo iniziarono a lavorare l’olio e tutt’ora all’interno della ditta esiste ancora il reparto tipografico che si preoccupa di gestire tutta la pubblicità della ditta ligure. Lungo i vari uffici e raparti, si allunga un corridoio dove in vetrine si ripercorre tutta la storia della ditta Carli che pochi anni fa ha festeggiato i suoi 100 anni. A tutt’ora la produzione della F.lli Carli negli ultimi anni, ha esordito anche con vini liguri e di Valdobbiadene con il loro marchio:

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Il nuovo millenio la ditta Carli erige il nuovo frantoio, i suoi prodotti variano in molteplici gusti con sempre un occhio di riguardo alle materie prime.

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Dal 1990 al 2000, la linea Mediterranea si sviluppa con la sua collezione di prodotti che sfruttano i principi attivi dell’olio.

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Negli anni ’80 l’introduzione del tonno all’olio d’oliva fra i prodotti Carli.

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Sono gli anni ’70 e ’80… dove la F.lli Carli presenta ai suoi clienti due nuovi prodotti: la saponetta all’olio di oliva e l’aceto.

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E arrivano gli anni ’60 dove nella produzione Carli oltre all’olio, si affianca quella del vino marsala. L’olio viene distribuito in latta. Come si evince nelle foto, in tutti gli anni la F.lli Carli regala ai propri clienti il suo ricettario che di volta in volta viene rifatto…

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Negli anni ’50 l’olio oltre che nelle latte, viene distribuito in bottiglie con tappo ermetico.

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Gli anni ’40 sono gli anni bui della seconda guerra mondiale che obbliga il fermo delle attività della famiglia Carli. I bombardamenti distruggono la ditta che con i soldi messi da parte dai titolari viene ricostruita e portata di nuovo in piena attività. La foto sotto riporta frammenti di bomba che furono ritrovati fra gli scavi atti alla ricostruzione.

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Negli anni ’30 la ditta si sposta dove è tutt’ora, ampliandosi notevolmente e avvicinandosi alla stazione, lo smercio delle botti di olio diviene più comodo anche per chi lo ritira presso le stazioni. Sono gli anni di riconoscimenti e apprezzamenti dalle cucine pontificie e di quelle reali dei Savoia.

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Negli anni ’20 il successo del prodotto è garantito dal passaparola fra i consumatori: esce in commercio come regalo ai consumatori il primo calendario della F.lli Carli. E’ l’anno 1923…

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L’inizio della ditta Carli avviene con una tipografia ma dopo un notevole raccolto presso una loro proprietà di olive, il fondatore della Carli decide di produrre olio e di consegnarlo direttamente nelle mani delle famiglie. Il primo contenitore usato per il commercio è la damigiana:

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Uscite dall’ambito degli uffici, il tour per la F.lli Carli si è spostato nel reparto del frantoio dove vengono accolte e preparate le olive atte alla loro spremitura.

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Il frantoio, con pale nuove in granito, e l’emporio sono posti lungo un parco/museo ricco di vecchie pale antiche per la produzione dell’olio, un po’ ovunque anfore, botti e simili di vecchia data utilizzate per la raccolta di olive e olio.

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Il parco è coltivato accuratamente con ulivi millenari, gradevole per i visitatori. In un piccolo garage, vi è esposta la moto che fu del fondatore della F.lli Carli e uno dei famosissimi furgoni atti alla consegna a domicilio dei prodotti che si possono ordinare anche via internet.

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Terminato il giro della ditta, la F.lli Carli ha proposto un corso alla conoscenza dell’olio d’oliva. Anche se l’ora migliore per l’assaggio dell’olio è la mattina prima di pranzo, la lezione con assaggio annesso è stata molto interessante. Nella preparazione dell’olio, sono i titolari stessi delle ditte produttrici, che si prendono carico dell’acquisto delle olive con l’aiuto di tecnici del settore. La ditta Carli produce 4 extravergini, tra cui il DOP Riviera Ligure Riviera dei Fiori e un olio di oliva tradizionale; l’extra vergine d’oliva è tutelato con leggi specifiche: la spremitura del frutto avviene senza processi chimici ed effettuata con mezzi meccanici. I fattori che influenzano la buona riuscita dell’olio sono: clima, terreno, varietà, agro tecnica, gestione dell’oliveto, conservazione del frutto e stoccaggio, lavorazione in frantoio. In dicembre e gennaio avviene la raccolta delle olive dopo i tanti mesi sul l’albero, poste sotto ogni tipo di intemperie. Sarà breve il tempo fra la raccolta e l’arrivo delle olive in frantoio che deve essere al massimo 48 ore, per evitare la perdita di caratteristiche organolettiche. Il lavaggio del frutto avviene con acqua, la frantumazione con pietra e in frantoi ossia l’ambiente atto alla produzione di olio con mezzi in acciaio e pietra al giorno d’oggi meccanici, con temperature d’ambiente non più alte di 24 gradi per evitare di scaldare troppo la pasta ottenuta. Il periodo é invernale! Il miglior olio è quello che viene prodotto mantenendo e preservando le caratteristiche del frutto e nel rispetto della lavorazione. L’olio prodotto nasce come olio d’oliva controllato, studiato e analizzato nel laboratorio su tutto il prodotto totale. L’assaggio è l’unico metodo per capire la bontà dell’evo. Il colore non è parametro di qualità. Gli oli evo in vendita devono essere perfetti senza nessun difetto. I paesi produttori per legge hanno dato vita ad un metodo di assaggio universale indi per cui l’olio evo deve essere accertato anche per la sua bontà: tale controllo dicesi “panel test” nel pieno della riservatezza personale atta a scandire la bontà, confrontando i risultati tecnici. Il primo controllo è l’olfatto per sentire i profumi, l’assaggio avviene spalmando l’olio per tutta la bocca e il palato, ora l’olio ha assunto la temperatura del nostro cavo orale sprigionando i suoi olii, proseguire respirando fra i denti in modo da vaporizzare l’olio nel cavo orale, atto per capire la bontà dell’olio che poi viene espulso e non deglutito.

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Alla sera dopo una rinfrescata in albergo, siamo andate a cena con la signora Claudia Carli presso il ristorante “Salvo I Cacciatori” dove abbiamo gustato una splendida cena offerta dalla F.lli Carli e cucinata con i loro prodotti. Ecco a voi la carrellata di ottimi piatti proposti dallo chef del ristorante:

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Al prossimo post… vi parlerò del Museo dell’olivo, dello showcooking che mi ha visto protagonista con Barbara de “La cucina di Babe”, finendo con una carrellata di prodotti che ci ha regalato Claudia e con altri che ho comprato nell’emporio Carli.

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FRITTATINE CON FETA, PEPERONCINO E AROMI (10)+

Un “Dolcepensiero”: voglia di pic nic, voglia di aria fresca e sole caldo, voglia di stare con gli amici… per un pranzo su un prato sono perfette queste frittatine veloci da realizzare e comode da mangiare sia calde ma anche fredde. Le erbe aromatiche conferiscono un buon profumo mentre il peperoncino la giusta nota di piccantezza…

FRITTATINE CON FETA, PEPERONCINO E AROMI (3)+

VOLETE SAPERE COME REALIZZARLE?

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FRITTATINE CON FETA, PEPERONCINO E AROMI (4)+

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SPAGHETTI CON LE SARDE (2)+

Un “Dolcepensiero” veloce: un primo piatto buono e sano ma soprattutto veloce. Le sarde sono pesci ricchi di omega3 ma soprattutto sono pesci dal costo basso ma ricchi di polpa soda e saporita. Fanno parte della ricca famiglia dei pesci azzurri. Gustarlo in giardino mentre il sole sta tramontando e in contemporanea si alza la frescura serale, mi fa pensare subito al mare e alla terrazza in cui mi godo le cene estive. Ma quest’anno con il giardino finalmente completato, mi posso godere della stessa sensazione di estate che assaporo nella casa al mare. Oggi si preannuncia la giornata più calda dell’estate, in arrivo si dice ci sono temporali estivi… il cielo è leggermente colorato da gonfie nubi che cercano di sfumare leggermente il cielo. Chissà se stasera dormiremo meglio di oggi… Matteo ha deciso di fare tappa da noi con la scusa di essere più al fresco e quindi respirare meglio! Indi il trasloco di Marco in camera sua!

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

320 grammi di spaghetti

450 grammi di sarde

300 grammi di pomodorini pachino

un paio di cucchiai di pinoli

un pizzico di sale e pepe

olio extra vergine d’oliva delicato “F.lli Carli”q.b.

uno spicchio di aglio

pan grattato q.b.

SPAGHETTI CON LE SARDE (12)+

PREPARAZIONE

Lavare e sviscerare i pesci ricavandone dei filetti. Tamponarli delicatamente, passarli poi nel pan grattato mischiato con un po’ di sale. Porre sul fuoco una pentola con l’acqua per la pasta. In una padella grande scaldare un po’ di olio evo con lo spicchio di aglio. Far rosolare con lo spicchio di aglio che poi eliminerete, i filetti di sarde rigirandoli appena dorati, aggiungere poi i pomodorini lavati e tagliati a metà. Unire anche i pinoli. Aggiustare di sale e di pepe, continuare al cottura a fuoco basso e se necessario aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta che avrete buttato appena salita di bollore. Scolarli al dente, versarli nella padella con il sugo e mantecare bene aggiungendo un po’ d’acqua fino alla cottura completa degli spaghetti. Aggiustare di pepe se necessario.

SPAGHETTI CON LE SARDE (7)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

SPAGHETTI CON PESTO AL PREZZEMOLO

SPAGHETTI ALLE SARDE CON GAMBERETTINI E POMODORI CUORE DI BUE

LA CAPRESE… PARLA SOLO ITALIANO

MADELEINE AL GRUYERE CON PINOLI

FRITTATINA AGLI SPINACI E PINOLI

Con questa ricetta partecipo al contest de: “Petrusina” – SCADE IL 21LUGLIO 2013 CONTEST

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PENNE PESTO E TONNO (36)+

Un “Dolcepensiero” firmato: un primo piatto freddo, veloce e preparato con prodotti di buona qualità! Dopo una giornata frenetica passata a fare mille commissioni, si arriva a casa un po’ cotte complice anche la calura che finalmente è arrivata anche dalle nostre parti. Preparare la cena diventa pesante e stancante ma se si gioca di furbizia, possiamo portare in tavola un primo piatto ghiotto, saporito ma soprattutto freddo. La pasta di oggi è una versione estiva della classica pasta al pesto che si prepara calda. Basta un vasetto di pesto, una scatola di tonno, della pasta corta e il gioco è fatto. Per me oggi solo prodotti della

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PENNE PESTO E TONNO (19)+

INGREDIENTI E PREPARAZIONE

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata (circa 350 grammi per quattro persone, per me oggi mezze penne). Scolarla e subito raffreddarla sotto acqua corrente. In una ciotola, mischiare bene il pesto (circa 150 grammi) con la panna (circa 125 ml). Unire la pasta e uniformarla con il pesto. Grattugiare del pecorino a scaglie (quanto basta), unire il tonno (circa 180 grammi), mischiare bene il tutto e porre nel reparto meno freddo del frigo.

PENNE PESTO E TONNO (13)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PENNE CON CARCIOFI E GUANCIALE

PESTO DI PREZZEMOLO CON RICOTTA

RISO ALLE VERDURE E TONNO

PENNE PESTO E TONNO (4)+

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GELATO AL TORRONE E PISTACCHIO (9)+

Un “Dolcepensiero”… ah che meraviglia! il caldo tanto atteso finalmente è arrivato e con lui la voglia di cibi freschi o meglio ancora freddi! un buon gelato è quello che ci vuole soprattutto se prodotto in casa con prodotti buoni e di qualità, se poi uniamo anche il fatto che pulendo la dispensa ho trovato ancora alcune prelibatezze natalizie, sarà meglio sfruttarle al massimo. Oggi torrone e crema di pistacchi sono i principali ingredienti di questo fresco dessert…

GELATO AL TORRONE E PISTACCHIO (14)+

INGREDIENTI

400 grammi di panna fresca

200 grammi di torrone al pistacchio

200 ml di latte intero

90 grammi di crema di pistacchi di Bronte

PREPARAZIONE

Mel mixer, tritare il torrone finemente. Scaldare il latte con la panna. Lasciare intiepidire, miscelarvi la crema di pistacchi e porre i liquidi nella vaschetta della gelatiera unendo metà del torrone, azionare la macchina per montare il gelato. Una volta pronto, porlo nella ciotola unendo l’altra metà del torrone mischiando bene il tutto: servire in ciotole oppure porre la vaschetta in freezer fino al consumo.

Nota bene: nel mio gelato non c’è zucchero perché il torrone è già molto dolce a mio parere! se volete aggiungerne, vi consiglio di farlo a metà preparazione nella gelatiera assaggiando quando il composto sarà già morbido. Aggiungetene a velo.

GELATO AL TORRONE E PISTACCHIO (10)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

BROWNIES AL CACAO CON GELATO ALLA FRAGOLA E YOGURT

CAKE AL TORRONE, PISTACCHIO E MIELE

GELATO AL TORRONCINO E PUREA DI LAMPONI

Con questa ricetta partecipo alla Raccolta:

Con questa ricetta partecipo al contest:
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MADELEINE ALLA FETA (7)+

Un “Dolce o salato… appuntamento”… come vi avevo già accennato nel post delle “Madeleine al cioccolato bianco”, dedicherò qualche pubblicazione ad altre madeleines sia dolci che salate che ho preparato in occasione di due aperitivi/cene all’aperto. Oggi è il turno delle madeleines con feta, e precisamente la mia feta sott’olio che trovate qui. Ma potete usarne anche di fresca e non aromatizzata.

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INGREDIENTI PER UNA VENTINA DI MADELEINES (cm 5×7)

2 uova

1 pizzico di sale al timo

un pizzico di mix di pepe (quali verde, bianco e rosa)

20 grammi di burro+una noce per gli stampi

100 grammi di farina 00

un paio di cucchiaini di lievito per torte salate

un paio di cucchiai di grana grattugiato

un paio di cucchiai di olio extra vergine d’oliva delicato “F.lli Carli”

4/5 cucchiai di latte intero

30 grammi di feta sott’olio o naturale

PREPARAZIONE

Nella planetaria sbattere le uova con un pizzico di sale e mix di pepe. Unire il burro sciolto a bagnomaria. Unire la farina con il lievito setacciati insieme, aggiungervi poi anche il grana. Unire poi l’olio e il latte, miscelare bene il tutto fino a quanto ci sarà una pastella morbida e densa. Tagliare la feta a quadrotti piccoli, con una spatola unirli alla pastella senza romperli. Porre a riposare in frigo per una mezz’oretta circa. Preriscaldare il forno a 220°C. Versare un cucchiaio d’impasto avendo l’accortezza di unire anche un pezzo di feta in ogni alveolo a conchiglia dello stampo posto sopra una teglia (che se anche di silicone, io lo imburro leggermente). Picchiare sul piano per appiattire la pastella. Infornare. Lasciar cuocere per 3-4 minuti e poi abbassare la temperatura a 180°C e prolungare per altri dieci minuti circa o fino a coloritura, effettuando la prova stecchino per la buona riuscita della cottura. Lasciar raffreddare su una gratella e servire.

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Dall’archivio di Dolcipensieri:

MADELEINE ALLE NOCCIOLE

PICCOLI PLUM CAKE ALLA FETA E PEPERONCINO

BRUSCHETTA CAPRICCIOSA CON FETA IN CONSERVA

MADELEINE ALLA FETA (1)+

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FLOGNARDE AI FRUTTI ROSSI (14)+

La ricetta di oggi su DONNE SUL WEB parla francese

Adoro la cucina francese soprattutto quando si parla di dolci, credo in assoluto siano fantastici. Ricetta semplice e veloce quella di oggi: è fatta con una pastella che ricopre la frutta fresca. La potete fare con qualsiasi frutta della stagione estiva come fragole, pesche: oggi vi presento la FLOGNARDE. che ho realizzato per voi con un mix di frutti rossi quali ciliegie, fragole, lamponi e ribes rosso ovvio!!! La flognarde è la sorella del più famoso dolce francese realizzato con ciliegie ovvero il Clafoutis: un dolce originario della Limousin, una torta perfetta da preparare con la frutta fresca di stagione. La versione più conosciuta è realizzata con la base di ciliegie. La parola significa guarnire, riempire e nacque come dolce per sfruttare le ciliegie selvatiche che venivano usate intere perché hanno un nocciolo profumato. Nelle serata più calde potete gustare questi dolci freschi da frigorifero…

PER LA RICETTA CON INGREDIENTI E PREPARAZIONE

VI ASPETTO QUI

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FLOGNARDE AI FRUTTI ROSSI (13)+web

Con questa ricetta partecipo al contest de: “Chiacchiere e cucina”
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BRIOCHES FICHI E MIELE (4)+

Un “Dolcepensiero” per una dolce colazione: svegliarsi con il sole è proprio un’altra vita!!! ieri appena aperte le persiane, oltre a respirare aria di vacanze estive per Matteo, era un piacere fare colazione sul balcone con un tiepido sole e un’arietta pulita e fresca. Purtroppo oggi non abbiamo potuto replicare… giornata uggiosa!!! ma almeno sono avanzate delle brioches perfette per una colazione in famiglia, che hanno cambiato piega alla giornata!

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INGREDIENTI PER UNA DECINA DI BRIOCHES

100 ml di latte parzialmente scremato per l’impasto+50 ml per i fichi

150 grammi di farina manitoba

100 grammi di farina 00

90 grammi di zucchero

2 uova+1 tuorlo per spennellare la superficie

40 grammi di burro leggermente salato

150 grammi di lievito madre rinfrescato il giorno prima

5/6 fichi secchi*

miele millefiori q.b.

zucchero di canna q.b.

*se in stagione, potete usarne di freschi

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PREPARAZIONE

Porre i fichi secchi nel latte e lasciarli rinvenire ponendoli in frigo nella parte meno fredda coperti con pellicola. Scaldare leggermente altro latte e sciogliere la pasta madre lavorandola con le mani fino a quando avrete una pastella che porrete nella ciotola dell’impastatrice dove avrete già messo le due farine ben setacciate creando un buco al centro, aggiungere le uova e mescolare. Unire lo zucchero e il burro morbido a temperatura ambiente. Impastare fino a quando si forma una bella palla, se necessita aggiungere poca farina alla volta. Lasciar lievitare per dodici ore circa.

Dopo di che, stendere l’impasto in un rettangolo da cui ricaverete dei triangoli; alla base di essi, porre un bel cucchiaio di miele che stenderete leggermente e qualche pezzetto di fico. Arrotolare i triangoli partendo dalla base, disporli su una teglia con carta forno ben spaziati fra loro perché lieviteranno ancora, lievitazione che durerà ancora dodici ore circa, coperti con un canovaccio.

Spennellarli con il tuorlo sbattuto, spolverare con qualche granello di zucchero di canna. Scaldare il forno a 170°C, cuocere per 20/25 minuti circa, lasciare altri 5 minuti a forno spento. La cottura può variare dalla grossezza dei triangoli, quindi dallo spessore della pasta.

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Dall’archivio di Dolcipensieri:

BRIOCHES AL CIOCCOLATO

PLUM CAKE ALL’ARANCIA CON MIELE E NOCI

BARA BRITH

Con questa ricetta partecipo al contest de: “L’incapace in Cucina”

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