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Archive for gennaio 2014

VELLUTATA DI FAGIOLI (13)+

Un “Dolcepensiero”: la neve tanto promessa e attesa è arrivata! le temperature sono decisamente cambiate! mentre sto’ scrivendo questo post fuori nevica e di minuto in minuto aumenta sempre di più… le strade per ora sono ben percorribili, il traffico nella norma… ma temo che se continua così sarà un pomeriggio moooooolto lungo… per confortarsi dal freddo e dal gelo, una calda scodella di minestra è quello che ci vuole se poi volete dolcezza per il palato meglio ancora se si prepara una morbida vellutata. Buon appetito!

VELLUTATA DI FAGIOLI (23)+

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

300 grammi di fagioli cannellini e borlotti

qualche cucchiaino di semi di papavero

100 grammi di provolone a scaglie

1 cipolla bianca

1 porro

200 grammi di pomodori a cubetti

olio extravergine d’oliva q.b.

pepe bianco q.b.

brodo vegetale q.b.

sale q.b.

peperoncino in polvere q.b.

una baguette

VELLUTATA DI FAGIOLI (39)+

PREPARAZIONE

Lavare molto bene con acqua corrente i fagioli, scolarli (per me legumi in scatola, se usate quelli freschi o secchi ammollateli per una decina di ore in acqua). Affettare a julienne la cipolla e il porro. Portare ad ebollizione il brodo vegetale (carota, zucchina, sedano e un pizzico di sale). In una pentola capiente di coccio, scaldare dell’olio evo, tuffare la cipolla con il porro e appena imbionditi, aggiungere i fagioli che farete rosolare per qualche minuto mescolando con un filo di brodo; unire poi altro brodo fino a ricoprirli e iniziate la loro cottura per almeno un’ora e mezza diluendo se necessario con altro brodo. A metà cottura, unire il pomodoro o la passata, mescolare bene il tutto, coprire e continuare la cottura a fuoco lento; regolare di sale, pepe e peperoncino a seconda del vostro gusto. Una decina di minuti prima di passare la minestra nel mixer, affettare la baguette e far tostare molto bene il pane. Spegnere il fuoco alla zuppa e con il frullatore ad immersione, frullarla creando una vellutata che potrete aggiustare con un filo di brodo se necessario. Regolare di sale e pepe, se occorre. Portare in tavola in ciotole, terminare con un filo di olio evo a crudo, con i crostini di pane adagiati con cautela (attendete qualche minuto in modo che in superficie si formi una leggera crosticina che non farà cadere il pane sul fondo), una spolverata di provolone ed infine una bella spolverata di semi di papavero. Buon appetito, magari seduti davanti ad una  finestra con il paesaggio innevato…

VELLUTATA DI FAGIOLI (2)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

NACHOS OLE’ CON VELLUTATA DI CANNELLINI

SPEZZATINO DI VITELLO CON FAGIOLI ROSSI

ZUPPA CAROTE NERE, FAGIOLI ROSSI E LEGUMI CON PANCETTA

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MUFFIN ALLA VANIGLIA E  CIOCCOLATO (15)+

Un “Dolcepensiero”: domenica mattina colazione a casa in tutto relax, per questa mattina niente montagna, niente sci ma solo coccole e tenerezze e chi ben comincia… se iniziate mordendo questa dolcezza morbida, la giornata prende la piega giusta!

INGREDIENTI PER UNA TRENTINA DI MUFFIN

100 grammi di cioccolato extra fondente al 70% di cacao

1 stecca di vaniglia

300 grammi di farina antigrumi

200 grammi di fecola di patate

300 grammi di zucchero semolato

125 grammi di burro leggermente salato

1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva

5 uova

1 bicchiere di latte intero

1 bustina di lievito per dolci

sale alla vaniglia un pizzico

MUFFIN ALLA VANIGLIA E  CIOCCOLATO (36)

PREPARAZIONE

Con un coltellino affilato, incidere la stecca e prelevarne i semini che unirete al latte (stecca compresa); scaldare bene il tutto fino al primo bollore miscelando con cura, far raffreddare a coperchio chiuso e poi filtrare. Sciogliere il burro a bagnomaria unito al cioccolato. Iniziare con tutti gli ingredienti umidi quindi nella planetaria sbattere le uova con un pizzico di sale. Unire il burro sciolto con il cioccolato, l’olio evo e il latte alla vaniglia. Unire lo zucchero e azionare la planetaria fino a quando il composto sarà ben spumoso e chiaro. A parte setacciare la farina, la fecola e il lievito che unirete all’impasto (se occorre un goccio di latte ancora). Versare negli appositi pirottini una generosa cucchiaiata d’impasto e infornare per circa venti minuti a 180°C. Verificare con la prova stecchino. A freddo, spolverare con zucchero a velo.

MUFFIN ALLA VANIGLIA E  CIOCCOLATO (5)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

MUFFIN ALLE CAROTE E MIX DI FRUTTA SECCA

PAN BRIOCHE ALLA VANIGLIA CON GOCCE DI CIOCCOLATO

CAKE AL CIOCCOLATO, OLIO E ROSMARINO

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FUSI DI POLLO AL PAPRICA (7)+

Un “Dolcepensiero”: è certo che in casa mia il pollo non manca mai! che siano fusi, che sia petto, che sia intero o a pezzi, la sua carne è molto versatile. Si racconta che uno dei buongustai più famosi di tutti i tempi ha riservato al pollo un posto di vero prestigio. Un illustre chef del “Savoy” di Londra nel 1892, elencò nel suo ricettario oltre 300 ricette diverse per cucinare la carne di pollo. Un ingrediente che aromatizza questa carne bianca e che si trova nel ricettario, è sicuramente la paprica…

INGREDIENTI

1 pollo di circa un chilo diviso in fusi

1 cucchiaio abbondante di paprica dolce

olio d’oliva extra vergine q.b.

qualche cucchiaio di brodo vegetale

aromi vari quali rosmarino, aglio, salvia, alloro, origano, timo e maggiorana

sale Blu di Persia q.b.

800 grammi di patate rosse

PREPARAZIONE

Tritare finemente tutti gli aromi e miscelarli in abbondante sale: per me 10 grammi di erbe pulite, di sale 100 grammi (non lo userete tutto quindi conservatelo in un barattolo ermetico). Tagliare il pollo in fusi (potete far fare questa operazione anche dal macellaio) e porli in un sacchetto alimentare; unire la paprica e un filo di olio evo, aggiustare anche con un pizzico di sale alle erbe, chiudere il sacchetto e miscelare bene il tutto. Porlo in frigo per un paio di ore miscelando di tanto in tanto. Preriscaldare il forno a 200°C; nel mentre lavare molto bene le patate rosse, inciderle con un coltellino affilato e porle in una pirofila con un filo di olio evo e una generosa spolverata di sale alle erbe, miscelarle molto bene. Unire i fusi di pollo con tutto il loro sughetto. Cuocere nella parte centrale del forno per un’ora e mezza circa, tempo che può variare in base alla grossezza dei fusi di pollo. Rigirare pollo e patate di tanto in tanto e durante la cottura regolare il fondo con qualche cucchiaio di brodo.

FUSI DI POLLO AL PAPRICA (2)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

POLLO CON CAROTE AL CURRY

PASSATO DI VERDURA CON ORZO PERLATO, SAPORE DI PAPRICA CON CROSTINI SAPORITI

PATATE AL MICROONDE

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RISOTTO SALSICCIA E FINOCCHIETTO (3)+

Un “Dolcepensiero” di tradizione: per chi mi legge e mi segue da un po’, sa che la settimana di gennaio dove si festeggia San Antonio a me è particolarmente significativa. Un classico della mia cucina è proprio il risotto con la salsiccia, un must per la stagione invernale di inizio anno. Sant’Antonio è infatti considerato il protettore degli animali domestici e solitamente è raffigurato con accanto un maiale. E’ proprio in questo periodo che i cieli brianzoli sono lambiti dalle fiamme e dai colori dei falò dedicati al santo, un segno per evidenziare l’inizio della nuova stagione agricola e se le giornate sono serene, si inizia a notare che i pomeriggi diventano piano piano più lunghe. Dal rogo i contadini riuscivano a decifrare se l’annata agricola fosse buona o meno: se le fiamme del falò s’innalzano belle dritte al cielo, allora si potrà ben sperare in un anno ricco di raccolti. Abbinare il fuoco al santo è anche un segno legato al fatto che Sant’Antonio è conosciuto come guaritore di una malattia cutanea caratterizzata da bruciore e arrossamento, nota con il nome di “Fuoco di Sant’Antonio”, che in passato veniva curata con il grasso del maiale. Dopo Sant’Antonio, nell’ultimo week-end di gennaio altri roghi lambiscono i cieli: bruciare un fantoccio con sembianze da strega – la Giubiana – è un rito contadino che anch’esso viene fatto come augurio positivo per i raccolti della nuova stagione… e sempre un classico sulle tavole è proprio questo ottimo risotto.

RISOTTO SALSICCIA E FINOCCHIETTO (25)+

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

350 grammi di riso acquerello

200 grammi di luganega o salsiccia di Monza a nastro

1 cucchiaino di semi di finocchio

1 cipolla bianca

1 bicchiere di vino bianco secco

1.5 litro circa di brodo di verdura

2 noci di burro

pepe nero q.b.

grana grattugiato q.b.

PREPARAZIONE

Tagliare a pezzi grossolani la salsiccia e mischiarla ai semini di finocchietto, porla in frigo fino al momento di utilizzarla. Mettere le verdure (per me carota, zucchina, sedano, cipolla) in acqua fredda con qualche granello di sale e portare a bollore fino a quando le verdure saranno ben cotte; filtrare il brodo prima di utilizzarlo per la cottura del riso. Soffriggere la cipolla tritata con una noce di burro, unirvi il riso, farlo tostare un po’, sfumare con il vino. Cuocere il risotto aggiungendo man mano il brodo caldo. Rosolare in una pentola antiaderente senza l’aggiunta di alcun condimento, la salsiccia che già di suo perderà molto grasso. Quando mancano cinque minuti alla fine della cottura del riso, aggiungere la salsiccia al finocchietto ben cotta, amalgamare bene il tutto, spegnere il fuoco, aggiungere la noce di burro e una generosa manciata di grana grattugiato, regolare di pepe. Mantecare. Servire dopo qualche minuto di riposo con una tritata di pepe nero al momento.

RISOTTO SALSICCIA E FINOCCHIETTO (30)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO CON LUGANEGA

RISOTTO CON POMATA DI CAPRINO E SALMONE

SALSICCIA E PISELLI

Ringrazio il blog CREDINA e il blog SONO NATA PAPEROGA per avermi donato questo premio.

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Regolamento del premio:

– Inserire il logo dell’Award sul front del post;

– Riportare il nome del blog che ti ha nominato all’inizio del post;

– Indicare 7 cose su noi stessi;

– Nominare 15 bloggers per questo premio e riportare il link del loro blog;

– Notificare a questi blogger la nomination.

 7 cose su di me…

1. Perchè hai iniziato questo blog? finalmente stò riuscendo a mettere tutte le mie idee culinarie, i miei pochi “viaggetti” decisamente tranquilli, le mie tante foto che scatto in giro (anche solo per la mia casa), tutto ciò che vivo e faccio durante le mie giornate, non solo sul mio computer ma anche finalmente su di un blog; idea venuta curiosando nella rete e vedendo quanti ce ne sono e di veramente belli ed interessanti.

2. Qual è la cosa più importante nella tua vita? La felicità di mio figlio unito al suo benessere sia psichico che fisico, la felicità di mio marito la mia giusta metà della mela.

3. Il cibo di cui non puoi fare a meno? Un buon risotto: scalda e rincuora perché deve essere cucinato, curato e accudito un po’ come per le persone.

4. Il tuo posto del cuore? La Sardegna

5. Come ti vedi nei prossimi 10 anni? Spero di poter riuscire a tornare al mio lavoro ora che il mio bimbo sta crescendo.

6. Tre cose senza le quali non esci di casa? Il cellulare, il mascara, il cappello.

7.Una citazione che ti caratterizza?

“One taste is not enough…” “One Taste Is All It Takes…” Basta un assaggio…

Ora è il momento delle nomination. Ecco i miei 15 blog: Come molti di voi sanno, lascio il premio a chi volesse prenderlo. Perché se fosse per me dovrei nominare sempre più di 15 persone/blog… Ve lo dedico con tutto il cuore

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STRUDEL ZENZERO ARANCE MELE (26)+

Un “Dolcepensiero”: oggi una spruzzatina di neve ha creato un’atmosfera da fiaba nel mio giardino. Aprire le finestre e godersi tutto il paesaggio leggermente innevato ha dato alla giornata una bella sferzata di buon umore. Le strade erano percorribilissime quindi non ha creato alcun disagio. Anche l’arietta era friccicolina e appena aperte le persiane, mi sono soffermata sull’uscio per prendere tre o quattro respiri che mi hanno riempito i polmoni di freschezza. Ideale per la merenda di oggi e perché no anche come fine pasto, un tiepido strudel è il dolce perfetto per la giornata nevosa… quasi come essere in montagna! Per questo strudel aromatizzato di zenzero, ho voluto usare le mele verdi Granny Smith perché le trovo fresche e quindi in perfetta sintonia con il tocco frizzante dello zenzero appunto. Legata a questo frutto dal colore verde speranza, vi è una deliziosa storia legata alla Signora Smith, e da qui il nome della mela, la quale ne scoprì casualmente la qualità di questo frutto proprio nel suo frutteto. Estirpando erbacce nella piantagione, Maria trovò queste piante che altro non erano ciò che rimaneva di vecchi alberi di mele francesi. La incuriosì parecchio l’asprosità e la sua succosità dei suoi frutti: infatti la mela verde è scarsa di zuccheri. Dall’Australia approdò in Inghilterra e nei primi anni ’70 arrivò anche in America. Nella mia infanzia questa mela mi ricorda uno shampoo che spopolò per parecchi anni fra noi bimbe: avere i capelli che sapevano di mela verde era veramente di moda!

INGREDIENTI

PER LA PASTA

1 uovo

250 grammi di farina antigrumi

100 grammi di burro leggermente salato

la buccia di 1/2 limone

latte intero q.b.

PER IL RIPIENO

il succo di mezzo limone

2 mele verdi Granny Smith

85 grammi di zucchero allo zenzero

1 arancia

1 cucchiaio di gherigli di noci

1 cucchiaio di pinoli

1 cucchiaio di uvetta sultanina

1 cucchiaio di uvetta passa bianca

1 uovo

STRUDEL ZENZERO ARANCE MELE (14)+
PREPARAZIONE

In una ciotola, porre la farina con il burro ammorbidito, l’uovo, quanto basta di latte tiepido e la buccia del limone; impastare e formare di seguito una palla piuttosto soda che lascerete riposare una mezz’oretta. Nel frattempo mettere le due uve in una ciotola con acqua tiepida in modo che si ammorbidiscano. Lavare e pelare le due mele, affettarle in spicchi che poi dividerete in pezzetti piccoli. Porli in una ciotola con il succo di mezzo limone e lo zucchero aromatizzato allo zenzero. Miscelare bene il tutto. Pelare al vivo l’arancia, premere le bucce per ricavarne il succo sopra le mele a pezzi. Tagliare a spicchi l’arancia e poi a tocchetti grandi come le mele, unirli alla mela e miscelare bene il tutto. Finire il ripieno con le noci, i pinoli e le uve ben strizzate. Mischiare il tutto. Tirare la pasta in una sfoglia sottile su un foglio di carta forno, distendere sopra il mix di frutta lasciando da parte il succo. Avvolgere la sfoglia sopra sè stessa per formarne un rotolo ripieno, ripiegando anche i lati esterni, appoggiare sopra in una teglia. Nel succo di arancia e limone tenuto da parte, sbattere l’uovo e con un pennello, spennellare tutto lo strudel pigiando bene i lati che fanno da chiusura; con la cautela del caso, rigirare lo strudel in modo che i lembi che fanno da chiusura rimangano sotto, spennellare anche questo lato e con un coltellino, creare delle piccole incisioni in modo che in cottura fuoriesca il vapore della frutta in cottura. Terminare con una spolverata leggera di zucchero. Infornare per 50 minuti in forno già caldo, ventilato a 180°C.

STRUDEL ZENZERO ARANCE MELE (3)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

STRUDEL DI MELE E PERE CON “ZUCCHERO E CANNELLA”

FRUTTA AGLI AGRUMI CON ZUCCHERO ALLO ZENZERO

RISOTTO LUSTENBERGER E MELA VERDE

RISOTTO CON ARANCE VALENCIA E TALEGGIO DOP

ARROSTO DI COPPA ALLE ARANCE

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CUPCAKES PERE, CIOCCOLATO E CANNELLA (39)+

Un “Dolcepensiero” mini: dalla più classica delle torte ovvero “pere e cioccolato”, ecco la versione mono in un delizioso cupcake con l’aggiunta della cannella che ne profuma ancor di più il suo dolcissimo aroma. Nel mio blog non ho mai parlato della differenza fra cupcake e muffin ma se girate nel web o vi dedicate alla lettura di qualche libro soprattutto di cucina americana, potete carpirne tutti i loro segreti. La differenza per me più visibile sta nella glassatura e nelle dimensioni: i cupcakes sono più piccoli e glassati mentre i muffin non sono glassati, tipicamente sono alla frutta ovvero nell’impasto il più delle volte viene messa frutta fresca o secca. Se entriamo nello specifico delle tecnica in cucina, la differenza esiste: i muffin possono essere dolci o salati utilizzando quasi sempre l’olio nell’impasto; i cupcakes sono invece delle mini torte molto burrose. Quindi durante la preparazione dei cupcakes, prima devono essere mescolati burro e zucchero insieme e poi unire tutti gli altri ingredienti. I muffin prevedono la separazione degli ingredienti fra umidi e asciutti: quindi prima operazione è miscelare tutto ciò che è umido, poi unire tutto ciò che è secco e ben setacciati insieme. Per finire, l’altra differenza fra i due consiste nel momento della giornata in cui volete gustarli; i muffin di tradizione anglo/americana si consumano la mattina; i cupcakes sono perfetti per il thè delle cinque.

CUPCAKES PERE, CIOCCOLATO E CANNELLA (25)+
INGREDIENTI PER UNA DOZZINA DI CUPCAKES

1 pera Abate

un cucchiaino di cannella

1 cucchiaio di vodka (o latte)

2 uova

un pizzico di sale alla vaniglia

52 grammi di miele all’arancia

80 grammi di zucchero alla vaniglia

75 grammi di olio extra vergine d’oliva

50 grammi di burro leggermente salato

120 grammi farina antigrumi

20 grammi di cacao amaro

1 bustina di lievito

60 grammi di gocce di cioccolato fondente

100 ml di panna da montare già zuccherata

1 bustina di pannafix

qualche pralina a forma di stella o altro

CUPCAKES PERE, CIOCCOLATO E CANNELLA (10)+

PREPARAZIONE

Lavare e pelare la pera. Tagliarla a dadini piccolissimi, porla in una ciotola con la cannella e la vodka (se li mangiano anche i bimbi, utilizzate al suo posto il latte); mettere al ciotola in frigo. In un’altra ciotola, setacciare lievito, farina e cacao. Nella planetaria sbattere le uova con un pizzico di sale insieme allo zucchero, unire il burro ammorbidito con il miele. Subito dopo l’olio evo a filo. Terminare con il composto secco. Quando il tutto è amalgamato aggiungere  le gocce di cioccolato e i pezzetti di pera compreso tutto il loro liquido e mescolando bene con una spatola. Versare negli appositi pirottini una generosa cucchiaiata d’impasto e infornare per circa venti minuti a 180°C. Verificare con la prova stecchino. Nel mentre si raffreddano i cupcakes, montare la panna molto fredda nella planetaria e unire la pannafix se non li consumate nell’immediatezza in modo che la panna non si afflosci. Terminare con qualche pralina…

CUPCAKES PERE, CIOCCOLATO E CANNELLA (8)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CUPCAKES ALLO YOGURT

TORTA AL CIOCCOLATO E VODKA

TORTA DI CACAO E PERE

TORTA DELLA NONNA CON FROLLA ALLA CANNELLA E ZENZERO

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LASAGNE CON BROCCOLI (13)+

Un “Dolcepensiero”: oggi la giornata è proprio fredda; è la prima mattina che salgo in macchina e il termometro segna solo un grado. Ieri in montagna a sciare era un paradiso: cielo azzurro, neve bianca, temperature gradevolissime. Sarà stata la montagna e sciare, sarà che stamattina faceva proprio freddo che mi è venuta voglia di un piatto caldo e confortante. In frigo avevo un bellissimo e sodo broccolo romanesco e ho confezionato queste due gradevoli cocottine di lasagne. Leggere ma molto sazianti…

LASAGNE CON BROCCOLI (23)+

INGREDIENTI PER DUE COCOTTE

una decina di sfoglie per lasagne

1 broccolo romanesco

qualche acciuga sott’olio

200 ml di besciamelle (qui la ricetta)

due fette di pane Pema (confezione color turchese)

100 grammi di prosciutto cotto

un paio di noci di burro leggermente salato

100 grammi di formaggio latteria

grana grattugiato q.b.

sale un pizzico

olio extra vergine d’oliva se occorre

PREPARAZIONE

Lessare il broccolo diviso in cimette e ben lavato. Nella stessa acqua di cottura, scottare le sfoglie di pasta. Preparare la besciamelle (qui la preparazione). Tagliare molto finemente le fette di pane Pema. In una ciotola porre le cime del broccolo, aggiungere qualche filetto di acciuga, la besciamelle e mischiare molto bene unendo metà del pane Pema. Regolare di sale e se occorre un filo di olio. Grattugiare il formaggio grossolanamente e unirle ai broccoli. Con una noce di burro, spennellare le cocottine e iniziare a porre il primo foglio di pasta a cui sovrapporrete  una buona parte del composto con i broccoli, continuare con un altro foglio di pasta, una cucchiaiata di broccoli minore del precedente e una bella fetta di prosciutto. Continuare con un altro foglio di pasta, un’altra abbondante dose di broccoli. Terminare con il grana grattugiato, una parte di dadini di pane Pema e qualche fiocco di burro. Proseguire nello stesso modo con l’altra cocotte. Infornare per circa venti minuti o fino a bella doratura.

LASAGNE CON BROCCOLI (25)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

LASAGNETTA AL PIATTO CON SCAMPI E RADICCHIO

INSALATA PICCANTINA DI BROCCOLO VERDE

LASAGNE AL BROCCOLO ROMANESCO

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TORTA CON GRAPPA E CIOCCOLATO (5)+l

Un “Dolcepensiero” stellato: la torta dell’ultimo giorno dell’anno era piena di cioccolato, aromatizzata con la vodka e, spolverata di zucchero a velo, regala stelle delicate… le stesse stelle che nella notte di capodanno c’erano proprio sopra di noi mentre guardavamo i fuochi d’artificio. Con questa ricetta termino i miei piatti realizzati per le feste di natale, terminate con il giusto punto di dolcezza!

INGREDIENTI

una decina di cucchiai di vodka aromatizzata (qui il post)

200 grammi di cioccolato extra fondente – cacao al 70% –

150 grammi di farina bianca 00 + per la tortiera

50 grammi di fecola

100 grammi di burro leggermente salato + per la tortiera

150 grammi di zucchero

2 uova

latte intero q.b.

1 bustina di lievito per dolci

zucchero a velo q.b.

PREPARAZIONE

Lavorare i tuorli con lo zucchero fino a quando saranno ben gonfi e chiari. Aggiungere il burro e il cioccolato extra fondente fuso a bagnomaria, unire la fecola, la farina e il lievito setacciati insieme ed infine gli albumi montati molto bene a neve con un pizzico di sale. In ultimo aggiungere la vodka. Dopo aver mescolato il tutto (se necessario aggiungere latte per rendere l’impasto morbido) versarlo in una tortiera – cm 28 – imburrata ed infarinata e metterla in forno già caldo a 180°C per circa 50 minuti. Con qualche stampino per biscotti, creare le stelline con lo zucchero a velo.

TORTA CON GRAPPA E CIOCCOLATO (17)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TORTA DELLA NONNA CON FROLLA ALLA CANNELLA E ZENZERO

PAN BRIOCHE ALLA VANIGLIA CON GOCCE DI CIOCCOLATO

CAKE AL CIOCCOLATO, OLIO E ROSMARINO

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LENTICCHIE CON GAMBERI (8)+

Un “Dolcepensiero: le lenticchie sono un simbolo per un buon anno che sta per iniziare e la tradizione vuole che proprio per il cenone di capodanno, si offrano ai propri commensali. Già i romani mangiavano lenticchie perché simboleggiavano abbondanza e denaro, perché ogni lenticchia che si mangiava più soldi si avevano. Sarà vero? chissà! ma gustate con dei freschi gamberi devo dire che non sono niente male, anzi. Un piatto diverso dal solito che prevede zampone o cotechino accoppiato a questi piccoli legumi, ma con i gamberi avrete un piatto più leggero e diverso dal solito. E con oggi l’epifania tutte le feste porta via: quest’anno sono volate, giorni dedicati al riposo e a tante coccole, pomeriggi pigri e assonnati sul divano con thè caldi e avvolgenti coperte… e domani tutto ritorna come prima!!! speriamo meglio…

INGREDIENTI

500 grammi di gamberi freschi

300 grammi di lenticchie

100 grammi di lardo

mezza cipolla dorata

qualche fogliolina di alloro

1 spicchio di aglio

olio di oliva extra vergine q.b.

sale q.b.

pepe nero q.b.

PREPARAZIONE

Lasciare a bagno le lenticchie per una decina di ore, dopo di che scolarle. Mettere in una casseruola la cipolla tagliata finemente con un filo di olio evo e farla rosolare piano piano. Unire anche il tocco di lardo. Appena inizia a dorare, versare le lenticchie e mescolare molto bene il tutto per qualche minuto. Versare abbondante acqua tiepida coprendo le lenticchie, unire le foglie di alloro, regolare di sale e pepe. Cuocere per circa 40 minuti o finché le lenticchie diventano morbide. Eliminare il tocco di lardo. Nel frattempo, lavare bene i gamberi, eliminare il carapace e la parte finale della coda. Incidendo il dorso, prelevare il filamento nero. Cinque minuti prima di spegnere il fuoco sotto le lenticchie, porre lo spicchio di aglio in una pentola con un filo di olio, prelevare lo spicchio appena l’olio si sarà profumato e porre i gamberi a rosolare molto dolcemente; unirli alle lenticchie mescolando bene il tutto. Se volete lenticchie cremose, prelevatene qualche cucchiaio e create una crema con il frullatore ad immersione aggiungendola alla fine. Prima di servire eliminare anche la foglia di alloro, regolare di sale o pepe se occorre ancora.

LENTICCHIE CON GAMBERI (12)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUPPA DI LENTICCHIE, FAGIOLI, ORZO E FARRO CON GRANA

TAGLIOLINI PANNA E GAMBERI ALLA VODKA

COCKTAIL DI GAMBERETTI CON MAIONESE ROSA

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SORBETTO GOJI (22)

Un “Dolcepensiero” di inizio anno… anche se dalla foto sembrerebbe San Valentino! ma ho voluto proporre a tutti voi tantissimi cuori perché quando inizia un nuovo anno si augura sempre fortuna, salute, amore e soldi. Un cuore rosso può racchiudere simbolicamente tutte queste grandi virtù e vantaggi… ma credo che fra tutti, l’amore sia il sentimento unico che noi possiamo coltivare e far crescere tutti i giorni: fra gli alti e bassi della vita, se si rimane uniti in famiglia molti piccoli o grandi problemi si possono sistemare. Qualche litigata o discussione può capitare a chiunque anche a quelle coppie o famiglie che in apparenza sembrano felici e piene di benessere… è ovvio la vita può rivelarsi molto dura a volte ma credo che solo in un sorriso di un tuo caro, questa possa assumere una sfumatura ben più lieve. Sulla fortuna e il denaro non si può dire niente, se arrivano… arrivano se no pace! mentre sulla salute beh… fa molto nella vita!!! star bene fisicamente sia spiritualmente è un vantaggio enorme per vivere tutti i giorni! E se possiamo aiutarci anche in questo ben venga… ed ecco il filo conduttore per presentarvi una semplice bacca rossa come i cuoricini in foto ovvero le BACCHE GOJI.

BACCHE GOJI (7)+

Un piccola bacca che in sé racchiude grosse proprietà benefiche che vi ho già raccontato qui. Con questo post voglio ringraziare il sito Goji per avermi donato una confezione di bacche e una bottiglia di succo.

BACCHE GOJI (13)+

Questa piccolissima bacca contiene il 4000 percento di antiossidanti delle arance e più vitamina B di qualsiasi altro alimento. Nel sito si raccomanda l’assunzione di 15 grammi al giorno corrispondenti a circa 100 piccole bacche secche. 15 grammi di bacche di goji al giorno coprono il fabbisogno giornaliero di vitamine A, B, C, amminoacidi e sali minerali. La bacca di goji secca è un antiossidante naturale dal costo molto contenuto. Le bacche goji sono un alimento presente nella medicina tradizionale cinese rappresentando da migliaia di anni, una fonte di eterna giovinezza. Gli effetti benefici delle Bacche di Goji sono noti in Asia da centinaia di anni e la medicina tradizionale cinese ne fa ampio uso per curare diversi disturbi. L’altissima concentrazione di sostanze nutritive delle bacche quali vitamine (più vitamina C delle arance, vitamine B come B1, B2, B3 e B5), sali minerali (calcio, magnesio e fosforo), carotinoidi, polifenoli, sostanze bioattive elementi come ferro, zinco, manganese ed altri ancora rendono le bacche di goji un toccasana per la salute sotto molti aspetti. Fra i molti effetti benefici attestati per la salute, le bacche sono un potentissimo antiossidante; rinforzano il sistema immunitario; proteggono la vista dagli effetti nocivi dei raggi UV; proteggono il fegato; aiutano ad abbassare il livello del colesterolo; aiutano a prevenire e ad alleviare infiammazioni di tipo reumatico; sono particolarmente indicate per chi soffre di diabete; aiutano a mantenere la pelle giovane e sana.

SORBETTO GOJI (31)+

INGREDIENTI

60 bacche di Goji

320 grammi di acqua naturale + 360 grammi di acqua naturale

qualche bacca di cardamomo

il succo di 1 limone grosso + la buccia grattugiata di 1/2 limone

190 grammi di zucchero semolato

PREPARAZIONE

Versare i primi 320 grammi di acqua ed le bacche goji in un pentola, coprire con un coperchio e portare ad ebollizione (la bollitura rilascerà un odore non proprio gradevole). Spegnere il fuoco dopo qualche minuto di bollitura, coprire con un coperchio con lo sfiato e far raffreddare. Con una schiumarola, prendere le bacche e porle nel barattolo del mixer ad immersione e frullare bene il tutto con qualche bacca di cardamomo (se occorre qualche cucchiaio di acqua presa dai 360 grammi). Setacciare la purea ottenuta con un colino per eliminare i semini e le fibre. Spremere il limone e grattugiare la buccia del limone che andrete ad unire alla purea; aggiungere anche lo zucchero e miscelare bene il tutto. Infine allungare con l’acqua e mettere il composto nella gelatiera azionandola fino a quando il sorbetto si solidifica. Servire subito oppure porre in freezer e al momento di servire far ammorbidire il tutto mischiando molto bene con un cucchiaio.

SORBETTO GOJI (17)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

SORBETTO ALLA PESCA

SORBETTO AL KIWI

SORBETTO ALLA MELA CON SUCCO DI MAPO

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