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Archive for the ‘CUCINA FUSION’ Category

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Un “Dolcepensiero” contaminato! Spaghetti di grano saraceno tipiche della cucina giapponese aromatizzati con il peperoncino piccantissino “Habanero”… mix perfetto! ma attenzione non esagerate con gli Habanero perché sono piccantissimi! Questi graziosi peperoncini dai colori vivacissimi come il loro aroma, sono di origine cubana ma ormai non vengono quasi più coltivati in quelle regioni; infatti quando si parla di Habanero, si parla ormai di Messico! Piatto veramente buono!

HABANERO SOBA NOODLES (10).JPG

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

300 grammi di soba noodles

180 grammi di petto di pollo

4 cipollotti freschi

1 carota

una decina di asparagi

una piccola parte di Habanero

2 spicchi d’aglio

salsa di soia q.b.

olio di sesamo q.b.

PREPARAZIONE

Tagliare a listarelle sottili il petto di pollo. Mondare la carota e tagliarla a julienne non troppo fine, lavare anche gli asparagi e privarli della parte più legnosa del gambo e mondarli. Affettare i cipollotti. Lessare in acqua bollente salata gli asparagi. Nella stessa acqua, lessare anche i noodles. In una pentola wok, aggiungere l’olio di sesamo dove farete sfrigolare l’aglio.

 A questo punto aggiungere i cipollotti, subito dopo il petto di pollo.

Cuocere molto bene aggiungendo il pezzettino di Habanero; mescolare energicamente, infine unire gli asparagi che avrete tagliato a dadini tranne le punte e le carote. Versare la salsa di soia; scolare i noodles (ci vorranno circa 6-7 minuti) e continuare la cottura per un paio di minuti. Terminare la cottura rigirando il tutto.

HABANERO SOBA NOODLES (20).JPG

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CROSTONE ZOLA E PANCETTA

LASAGNE AI CARCIOFI CON PROSCIUTTO

FILETTO DI MAIALE CON SALE ALLA VANIGLIA

TORTA DI RICOTTA, MELE E UVETTA

ZINCARLIN

CRESPELLE CON GORGONZOLA E RADICCHIO

MINI SANDWICH TOMINO E PERE

 

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Un “Dolcepensiero” fusion: i Noodles sono spaghetti di origine asiatica (Giappone, Thailandia e Cina), i Soba sono fatti con farina di grano saraceno. Leggendo qua e la sia in rete che su qualche libro, i soba noodles sono un piatto perfettissimo per l’estate perchè deliziosi da gustare anche freddi: infatti sono una pasta molto versatile e ottima per accompagnare verdure fresche, pesce e carne, tempura e anche frutta. La mia ricetta è fusion: un mix fra sapori tipici dell’Oriente con i gamberetti e i semi di sesamo con la variante del carciofo, verdura prettamente mediterranea. Io li ho trovati gustabili e decisamente ben amalgamati fra loro… i Soba Noodles li ho acquistati quasi per caso, li conoscevo ma non li avevo mai postati anche se assaggiati. La scelta è caduta su di loro per il semplice fatto che cercavo una pasta diversa dalla solita: quella integrale l’adoro soprattutto d’estate e la mia variante ai soliti noodles sono stati proprio i Saba anche perchè in questi ultimi giorni la primavera si è decisamente o quasi presentata alle nostre porte… almeno durante il mezzogiorno e il pomeriggio. Questo piatto è perfetto per la pausa pranzo, leggero, salutare ma ben corposo.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

250 grammi di Soba Noodles

3 cipollotti freschi

200 grammi di gamberetti (congelati)

2-3 carciofi spinosi

semi di sesamo “I gusti vegetali” della Ditta Ferri

olio di semi di sesamo q.b.

sale rosa dell’Himalaya q.b.

pepe nero q.b.

PREPARAZIONE

Porre sul fuoco una pentola con acqua. Appena sale il bollore, aggiungere il sale grosso e tuffare i gamberetti (i miei sono congelati) per qualche minuto. Con una schiumarola, scolarli in un piatto. Lasciare l’acqua sul fuoco per i noodles. Affettare sottilmente i cipollotti freschi, pulire e affettare i carciofi eliminando la barbetta interna. Porre una wok sul fuoco con dell’olio di semi di sasamo, tuffare i cipollotti e dopo qualche minuto i carciofi, a seguire i gamberetti che mischierete molto bene. Regolare con il sale rosa e il pepe nero e abbassare la fiamma. Nell’acqua che bolle, tuffare i noodles per soli 3 minuti, scolarli e unirli al condimento nella wok; continuare la cottura in wok per altri tre minuti con una bella manciata di semi di sesamo. Impiattare caldi con qualche altro granello di sesamo fresco. Gustarli con del tè verde.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

NOODLES PICCANTI 

TORTINE AI CARCIOFI E GRANA

VOUL AU VENT PER IL 2012

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Un “Dolcepensiero” che ritorna a: Il sapore del mondo di oggi è… cinese, con tocchi fusion! Un finger food che ripropongo moltissime volte quando ho amici a cena ma soprattutto per i brunch all’aperto. Si tratta di un’insalatina vegetariana che vede come protagonisti i gamberetti cucinati a vapore: una piccola entrèe sana, golosa ed accattivante oltre che colorata e saporita; una ricetta di facile realizzazione ideale come aperitivo in piedi oppure come seconda portata se presentata a mo’ di insalata in ciotole…

Oggi vi propongo la versione mono dose che trovate anche su:

Ingredienti:

300 g di gamberi

200 g di fagiolini cannellini già lessati

130 g di germogli di soia

qualche anacardo non salato

qualche pomodorino a grappolo

olio extravergine d’oliva aromatizzato al peperoncino q.b.*

1 cucchiaio di prezzemolo e coriandolo tritato

sale rosa dell’Himalaya q.b.

Preparazione:

Levare il guscio ai gamberi e il loro filamento nero dorsale, risciacquarli sotto acqua corrente. Cuocerli al vapore per circa dieci minuti. Lavare e tagliare a tocchetti piccoli i pomodorini. Sistemare in una ciotola i cannellini scolati dalla loro acqua di conservazione, i pomodorini e i gamberi. Condire con olio evo aromatizzato al peperoncino. Aggiustare di sale, aggiungere i germogli e gli anacardi, mischiare bene il tutto, finendo con il prezzemolo e il coriandolo freschi e tritati finemente; impiattare su piccoli piattini da finger food oppure in ciotoline se servite come insalata.

*di oli aromatizzati se ne trovano molti in commercio, ma potete farlo anche il casa: prendere una bottiglia sterilizzata per olio, riempirla con l’olio evo di vostro gusto evitando quelli troppo fruttati. Spezzettare qualche peperoncino (valutate il vs. stato di piaccantezza che potete sopportare e anche quello dei peperoncini che utilizzate), chiudete e lasciate riposare il più possibile in luogo fresco ed asciutto fino al momento del vs. consumo.

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Un “Dolcepensiero” romantico… come questo risotto profumato e aromatizzato con profumi persiani. Nella ricetta ho usato la “miscela di pepe e fiori persiani” già usata e chiaccherata in questa ricetta qui. Per insaporirlo nel modo giusto ho usato una bella grattata di sale “Blu di Persia”, un salgemma naturale che proviene dalla millenarie miniere di sale dell’Iran. E’ un sale molto raro, del tutto naturale  e la sua particolare colorazione azzurrina che tende a sfumature leggere di viola, è dovuta alla Silvinite: altro non è una variante del cristallino del sodio che all’inizio si presenta di colore giallo o rosa e che soltanto rarissimamente prende le tonalità dei blu. E’ molto difficile da reperire, si dice sia soltanto per i veri appassionati della forte sapidità: infatti la sua sapidità è  molto forte ma non eccessivamente persistente, lascia in bocca un buon sapore speziato. Perfetto se macinato al momento, ottimo per condire verdure, pesce, carni e insalate.  Ho terminato questi ottimi e romantici ingredienti con petali di rosa della Linea “COCCOLE” di Ferri dal 1905, specifici per uso culinario: se anni fa cucinare con i fiori o spezie particolari era un po’ stravagante, ormai la cucina ha saputo diventare versatile e quindi raggiungibile anche nelle nostre semplici case; certi piatti potevi aspettarteli solo in particolari ristoranti pronti a portare in tavola innovazione, allegria e bontà particolari. Oggi possiamo semplicente metterci alla prova divertendo e magari perchè no… stupire i nostri ospiti. Un ingrediente che ormai si è diffuso insieme alla frutta nei  piatti salati, sono i petali dei fiori fra cui spicca in assoluto la rosa. Il primo passo fu di usare i fiori come ornamento ai piatti, poi s’iniziò con la pasticceria dove si iniziarono a confezionare gelatine e confetture profumate di fiori, nei piatti salati il più famoso è senz’altro il risotto arricchito con le rose. Va sicuramente detto che i fiori utilizzati in cucina devono essere esplicitamente solo per uso culinario, biologici al 100%. Per finire vorrei spendere due parole anche per la scelta del chicco di riso, il Nano Vialone Verone IGP, la perla per i risotti nella tradizione veneta nato nel 1937 tramite l’incrocio del Vialone e del Nano. E’ un riso che amo perchè tiene molto bene la cottura e assorbe bene il sapore dei condimenti che mai cone in questo caso, sprigionano sapori e profumi intensi e particolari. Inoltre con la sua giusta dose di amido, diviene cremoso e consistente. Un perfetto piatto di cucina fusion.

In collaborazione con linea “Coccole” di Ferri dal 1905

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

360 grammi  di riso Nano Vialone Veronese IGP

3/4 cucchiai di olio extravergine d’oliva

1 cipolla dorata

1 litro e mezzo di brodo vegetale (carota, zucchina e sedano)*

4 cucchiai di boccioli di rose rosse essicate “Linea Coccole – Ferri dal 1905”

una generosa spolverata di miscela di pepe e fiori persiana

una generosa tritata di sale blu di Persia

1 noce di burro per la mantecatura

grana grattugiato (per me facoltativo)

pepe rosa

qualche bocciolo di rose rosse essicate per la decorazione finale.

*vi ricordo di non salare il brodo ne aggiungere dadi perchè il sale blu di Persia ha una forte sapidità.

PREPARAZIONE

Mettere i boccioli di rosa essicati in una bacinella di acqua tiepida per dieci minuti circa. Mettere il brodo a bollire con le verdure sopracitate ben lavate e pulite, tagliate a metà. Scaldare in una pentola capiente l’olio evo, quando sarà ben caldo aggiungere la cipolla tagliata finemente e farla imbiondire mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Appena dorata e stufata, aggiungere il riso girandolo continuamente fino a quando i chicchi iniziano a trasparire. Sfumare con un bicchiere di acqua delle rose filtrata, tenete da parte le rose. Iniziare a inumidire il riso con un paio di mestoli di brodo bollente; mescolre di continuo e, appena il brodo sarà quasi assorbito, aggiungerne dell’altro. Continuare così per tutta la sua cottura (circa venti minuti totali). Appena trascorsi i primi quindici minuti, unire una generosa spolverata di miscele di spezie ai fiori persiana, regolare di sale blu di Persia e portare a termine la cottura aggiungendo i petali di rosa ben strizzati, privati della parte verde. Una volta cotto il risotto, assaggiatelo, eventualmente regolate con un po’ di pepe rosa tritato al momento. Mantecate con la noce di burro e il parmigiano per chi lo desidera (io personalmente non l’ho metto per non alterare il sapore che rilasciano la miscela, il sale e le roselline). Prima di servirlo, lasciarlo riposare per cinque minuti in modo che possa mantecare bene. Servirlo con qualche piccola rosellina essicata… penso che a breve lo rifarò perchè a Marco questo risotto è piaciuto molto!

Con questa ricetta partecipo al contest de: “La cucina piccoLINA”… Riso(t)TIAmo???

e anche al contest de: “L’appetito vien cucinando!”… Risottiamo?

e anche al costest di Stefania “Il contest a colori” nella sezione  Rossa come le roselline usate nella ricetta:

Partecipo anche al contest di “Pane e pomodoro”

dal titolo: “La cucina in fiore”

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO AL LATTE E CURRY

SPAGHETTI E GAMBERI MARINATI

BISCOTTI SALATI AI FIORI DI MELISSA E FIORDALISO

POLLO ALLE SPEZIE CON VERDURE

TRANCIO DI SALMONE CON VINAIGRETTE AL POMPELMO ROSA E FIOCCHI DI SALE DI CIPRO

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Il mio menu di Natale quest’anno è di ispirazione del tutto fusion, ricette straniere per un menu curioso, non tradizionale, perfetto per far colpo sui vostri ospiti. Le ricette le potete trovare sul mio secondo blog ospite sulla piattaforma di DONNE SUL WEB

Con l’occasione vi auguro di passare briose feste di natale e vi aspetto numerosi con i vostri commenti!

TUTTI I TESTI DELLE RICETTE CHE VEDETE IN QUESTE FOTO LE TROVATE

QUI

DOVE VI ASPETTO!!!

ANTIPASTO

INSALATA CON CARNE ARROSTO, MANGO E NOCI (cucina fusion domenicana)

PRIMO PIATTO

JAPANESE RISE (cucina fusion giapponese)

SECONDA PORTATA DI CARNE

AGNELLO AROMATIZZATO CON SALSA WORCESTER (cucina fusion anglosassone)

SECONDA PORTATA DI PESCE

PORTATA DI PESCE: TARTARE DI MERLUZZO CON ZUCCHINE AL TIMO (cuina fusion francese)

DESSERT

MUFFIN AI CANDITI (ricetta fusion americana)

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Un “Dolcepensiero” all’indiana: adoro il profumo del riso Basmati quando lo scolo, profumato e intenso. Famoso ormai in tutto il mondo, il riso Basmati è un riso indiano dal chicco lungo profumato quasi speziato di fragranza molto delicata; in lingua Hindi infatti vuol proprio dire “regina di fragranza”. Nella cucina indiana, lo troviamo molto spesso come compagno di molti piatti di carne e pesce. La sua cottura è molto facile perchè necessita di una cottura in acqua fredda per circa un quarto d’ora ed è perfetto per accompagnare questo pollo aromatizzato con zafferano: una fusione di sapori ed etnie culinarie che regalano a questo piatto un’aroma e un sapore molto appetitoso. Lo zafferano deriva dall’arabo e la sua traduzione letterale significa “giallo”, il colore appunto che può regalare ai cibi cucinati con questo oro culinario; è però una spezia di origine egiziana dove veniva usato per colorare i tessuti, per creare profumi. Amatissimo dai Greci, credevano servisse come giaciglio a Zeus. I Romani invece lo usavano durante le parate per rendere onore a imperatori e gladiatori comandanti vincitori, colorando la strada dove passavano quasi fosse un tappeto, mentre in Europa la sua entrata è da considerarsi grazie agli Arabi ma soprattutto ai Fenici che erano i maggiori importatori e commercianti di questa preziosa spezia da sempre considerata preziosa. Alla fine del ‘300 anche l’Europa iniziò la sua coltivazione soprattutto in Spagna ma abbiamo tutt’ora delle ottime coltivazioni anche in Grecia e in Italia (famoso quello abruzzese e sardo).

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE:

700 grammi di petto di pollo

32o grammi di riso basmati

il succo di 1/2 pompelmo rosa

il succo di 1/2 limone

1 cipollotto

olio estravergine d’oliva

maizena

un cucchiaino di pistilli di zafferano

un paio di noci di burro chiarificato

prezzemolo tritato q.b.

sale.

PREPARAZIONE

Sciogliere i pistilli di zafferano in poca acqua un paio di ore prima del suo utilizzo. Far bollire il riso in abbondante acqua fredda salata per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto. Tagliare il petto di pollo a pezzettini e passarli nella maizena. Affettare a fette sottilissime il cipollotto e farlo appassire in una padella antiaderente con un filo di olio evo. Unire il pollo infarinato e farlo dorare a fuoco vivo, rigirandolo di continuo. Regolare di sale, unire il succo degli agrumi miscelati insieme e far continuare la cottura ma a fuoco basso, facendo restringere il succo. Aggiungere lo zafferano sciolto, continuare la cottura alzando leggermente la fiamma fino a quando la salsa si è addensata. Scolare il riso, condirlo con il burro e il prezzemolo tritato. Servire i bocconcini di pollo con il riso basmati al posto del pane.

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PUBBLICATO ANCHE SU ALICE TV – BLOG SAPORI DAL MONDO

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Un “Dolcepensiero” fusion: mischiare sapori e ingredienti per sfruttare la fantasia, è un’alchimia interessante… come è molto interessare sfruttare la fantasia per trasportaci in paesi caraibici come lo ero in carne ed ossa ben sei anni fa per il mio viaggio di nozze. In quell’oasi domenicana, ho mangiato tantissimi gelati artigianali con frutti della zona ma impreziositi da particolari del tutto europei in particolar modo italiani… e visto questo caldo intenso che ci avevano promesso dopo ben due mesi di pioggie e freddo non in stagione, eccoci qua a boccheggiare e a mangiare tutto ciò che ci può rinfrescare senza appesantirci troppo. Mentre stavo facendo la spesa, i commessi stavano preparando il banchetto di frutta tropicale appena arrivata: il MANGO la faceva da padrone con la sua buccia liscia e dalle molteplici sfumature che dal verde propagano fino al rosso, la polpa coloratissima come il sole che ci sta infuocando, una polpa ottima, dolce e succosa, un mix di sapori quali la pesca, l’arancio e l’ananas. Il mango viene coltivato soprattutto in Asia e in India, dove si coltiva da ben 4000 anni e arrivò in Brasile nel 1700. Per la scelta del frutto migliore, valutare se è ben sodo, senza macchie o ammaccature, ma per calcolare la sua maturazione, la polpa deve cedere a una leggera pressione delle dita. È ottimo con altri frutti esotici: spesso viene servito insieme al frutto della passione, all’ ananas e ad altri alimenti tropicali; indicato con la carne, il pollo, il pesce e i piatti a base di curry. Ottimo connubio con i chiodi di garofano, la cannella e lo zafferano. Perfetto per molti dolci e torte. Dai miei diari passati poco virtuali molto cartacei, ecco la ricetta:

INGREDIENTI

75 grammi di zucchero di canna

200 ml di panna fresca

185 grammi di polpa di mango

qualche mandorla

qualche fragolina

PREPARAZIONE

Frullare con il mixer ad immersione tutta la polpa di mango, unire lo zucchero e la panna: mescolare e versare il composto nel cestello della macchina, azionarla secondo le sue indicazioni: circa 20 minuti di macchina, e poi il vostro gelato è pronto. Porre nelle coppe, con il bordo inumidito con una fetta di mango e passato nello zucchero di canna, un paio di palline, finire con mandorle e fragoline.

MI TROVATE ANCHE SUL BLOG SAPORI DAL MONDO DI ALICE TV

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Un “Dolcepensiero” fusion: un piatto norvegese grazie al salmone, un po’ mediterraneo grazie ai delicatissimi fiocchi di sale di Cipro (di Ferri dal 1905); di forma piramidale, sono fiocchi bianchi e luminosi, prodotti con metodo tradizionale delle acque del Mediterraneo, posseggono un’elevata sapidità e un gusto fresco. La loro particolare consistenza permette a questo tipo di sale di sciogliersi a contatto con il cibo, in modo molto rapido. E’ utilizzato e apprezzato sia in cucina che come sale da tavola, ed è molto indicato su piatti di carne, pesce e verdure. Da questi due prodotti, che arrivano da posti diversi e lontani fra loro, che è nato questo “piatto di cucina fusion” e cioè quel tipo di cucina che combina differenti tradizioni culinarie arrivando a creare sapori e combinazioni nuove. Mentre il salmone norvegese che sia fresco o surgelato, ha sempre un gusto inconfondibile. Le sue carni sono tenere e delicate ma al tempo stesso compatte: un pesce sano e nutriente con un basso contenuto di grassi e invece ricco di Omega-3 e vitamine che lo rendono un cibo molto digeribile.

Mi trovi anche su questo blog

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

2 tranci di salmone norvegese

fiocchi di sale di cipro q.b. (di Ferri dal 1905)

insalata iceberg q.b.

olio extravergine d’oliva

pepe nero

mandorle e pinoli sbricciolati

Per la vinaigrette:

1/2 pompelmo rosa non trattato succo e buccia

1/2 limone non trattato succo e buccia

olio extravergine d’oliva

fiocchi di sale di Cipro (di Ferri dal 1905)

pepe nero

pane Carasau

PREPARAZIONE

Salare i tranci di salmone con i fiocchi di sale di Cipro, pepare con pepe nero e bagnare con un filo di olio evo. Lasciare riposare per un’oretta. Girare i tranci e ripetere l’operazione, lasciare riposare un’altra oretta. Scaldare la piastra (leggermente unta) e cuocere i tranci di salmone. Per la vinaigrette mischiare il succo e la buccia del pompelmo con il succo di limone, aggiungere a filo l’olio e salare leggermente sempre con i fiocchi e pepare. Preparare i piatti ponendo una generosa manciata di insalata, sovrapporre il salmone caldo e irrorare con la vinaigrette preparata. Finire con qualche mandorla e pinolo sbricciolato e dei pezzi di pane carasau. Un filo di olio a crudo e un po’ di buccia gratuggiata finemente.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PASTA FREDDA AL SALMONE CON TARTARE DI POMODORO

CODE DI GAMBERI AL GIN E POMPELMO ROSA

SALE ROSA DELL’HIMALAYA

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Un “Dolcepensiero” di agregazione: sono contenta che oggi sono entrata a far parte di un altro gruppo che s’interessa e diffonde le ricette di foodblogger. Grazie per l’adesione!!!

ilbloggatore

Con l’occasione ho postato uno dei miei piatti preferiti che cucino quasi tutto l’anno… un piatto leggero e saporito adatto anche ai più piccini…

TARTARE PLATESSA (12)+

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

600-700 grammi di filetti di platessa

300 grammi di pomodori

20 grammi di olive verdi

3 cucchiai di capperi

pepe nero

1 spicchio di aglio

olio extravergine d’oliva

qualche foglia di timo

qualche foglia di salvia

qualche fettina di pane

sale.

PREPARAZIONE

TARTARE PLATESSA (10)+

Passare i filetti di platessa sotto acqua corrente, tamponarli leggermente con un canovaccio. Inumidire con dell’olio una pirofila capiente e adagiarvi i filetti rigirandoli in modo che si bagnino con l’olio. Aggiustare con sale e pepe, unire qualche ramoscello intero di salvia, infornare a 200°C per circa mezz’oretta rigirandoli almeno un paio di volte. Preparare la tartare di pomodori tagliandoli a cubetti piccoli che poi metterete in un ciotola con dell’olio, un pizzico di sale e lo spicchio di aglio sminuzzato finemente. Unire le olive tritate grossolanamente e i capperi; preparare il trito di erbe tagliando con la mezzaluna molto finemente il timo e la salvia. Unirlo alla tartare di pomodori, aggiustate di sale e mischiare bene il tutto. Impiattare la tartare completa: con l’aiuto di un coppapasta, iniziare con lo strato di pomodori.

TARTARE PLATESSA (2)+

Far abbrustolire le fette di pane in forno fino a quando risultano friabili, ridurre i filetti di platessa a tartare non troppo fine, adagiarla sopra i pomodori, schiacciare leggermente, unire le fette di pane rotte con le mani in pezzi grossolani, aggiungere qualche foglia di timo fresco e un pizzico di sale fine, sfilare con cautela il coppapasta. Servire e… buon appetito.

TARTARE PLATESSA (3)+

 Se non disponete di un coppapasta, potete proporre i vostri filetti di platessa su un piatto capiente da portata iniziando con il letto di pomodori, olive e capperi adagiandovi sopra i filetti di platessa. Per il pane, tagliarlo in pezzetti abbastanza grossi come fossero crostini.

TARTARE PLATESSA (8)+

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