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Posts Tagged ‘aroma di vaniglia’

…E HO APPENA FINITO DI LEGGERE

fragole e champagne

(immagine presa dal web)

“…Sophie era sbalordita. Sembrava che quelle due si conoscessero da tutta la vita, e che stessero riprendendo i fili di una conversazione che avevano cominciato qualche ora prima, davanti a una tazza di tè e a un vassoio di madeleine. Voi due vi siete già incontrate? chiese, avanzando con cautela e sedendosi sul bordo del letto. Anche lei prese un dolcino”

Questo è un piccolo passaggio del libro “Fragole e Champagne” di Sarah Kate Lynch dove alcune protagoniste si gustano dei dolcetti molto buoni, le madeleine appunto; il libro è pieno di titoli di ottime portate soprattutto dolci. Siamo in Francia e precisamente nella zona dove si produce lo champagne. Protagonista di questo romanzo è la famiglia Peine, anzi  solo due componenti di essa almeno nei primi capitoli sono i veri protagonisti. Clementine, primogenita dei Peine, è arrivata a compiere quarant’anni passando la sua esistenza fra i filari dei vigneti in compagnia di un padre per lo più ubriacato e per niente affettuoso o compiacente. Una donna dura e trascurata. Tutta l’azienda vinicola grava sulle sue spalle e purtroppo le cose non stanno andando molto bene soprattutto problemi causati dal cattivo carattere del padre, scorbutico e irrascibile. Anche il castello di famiglia purtroppo non ha più le fattezze eleganti di una volta, anzi sembra sia lì per cadere del tutto. Sarà la morte del padre a dare una svolta alla vita pericolante e scialba di Clementine, che non sarà di sicuro il poter governare in modo autosufficiente la sua azienda che si sta preparando alla chiusura. Nel momento in cui bisogna leggere il testamento, Clementine ha un’ulteriore sorpresa ovvero quella di non essere l’unica ereditiera del castello e azienda vinicola. Il destino le farà incontrare di nuovo la sorella Mathilde, cinica e vanitosa, completamente il suo opposto sia come donna, abitudini di vita e carattere. Il passato così ritorna a galla come le amarezze che la sorella le procurò durante la sua adolescenza: infatti le soffiò il ragazzo di cui era perdutamente innamorata. Mathilde si trasferirà al castello decisa – quale donne in carriera – a far rivedere all’azienda denaro e notorietà. E proprio mentre inizia le sue pubbliche relazioni, ecco che dal nulla spunta una terza e finora sconosciuta sorella Peine ovvero Sophie che con la sua dolcezza genuina e il suo entusiasmo, riuscirà a penetrare le dure scorze delle sorelle maggiori facendole capire quanto possa essere bella la vita di una famiglia che fino poco tempo fa non sapeva nemmeno di esistere. Ma costringe anche ciascuna delle tre sorelle ad affrontare i propri fantasmi, a risolvere i conflitti nutriti da anni. Durante la loro convivenza non mancheranno però i colpi di scena: Clementine dovrà rivelare una passione adolescenziale non ancora sopita per il vicino di casa purtroppo oramai sposato e rivelare così il suo segreto più intimo ovvero quello di avere avuto una figlia poi data in adozione. Mathilde fuggita da una vita in città troppo stretta per lei che non riesce a cogliere la vera essenza della vita ovvero l’amore di un marito ricco e facoltoso disposto a tutto pur di vederla felice e una figlioletta Edie troppo sveglia e carismatica con una dote naturale nel cogliere i profumi dei vari champagne. Sophie costretta a vivere per strada come una barbona e con tale etichetta purtroppo non riuscirà a portare avanti un buon lavoro di truccatrice e quindi anche uno stile di vita più dignitoso. A fare da collante a queste tre sorelle troppo diverse ma con sangue Peine che scorre nel vene – anzi direi champagne – arriva una zingara che ogni anno per la vendemmia giunge al castello con tutta la sua carovana. “La Petite” l’anziana amica di Olivier, creerà un’atmosfera magica che svelerà tutti i lati più oscuri delle tre sorelle e neanche un incendio riuscirà a sconfiggere la forza delle sorelle Peine e proprio in punto di morte La Petite rivelerà il segreto più intimo del vecchio patriarca ovvero tre tipi di champagne prodotti nelle tre annate in cui nacquero distintamente le sorelle e che riusciranno con il loro valore, a ricavare il denaro per riportare a galla lo Champagne Peine…

Quante volte nella vita, si sono sentite famiglie completamente ribaltate causa un’eredità e Sarah Kate Lynch ci regala un libro dove le emozioni non mancano in ogni pagina. Il romanzo diventa così un susseguirsi di avvenimenti molto vicini alla realtà, ma lo stile scorrevole di Sarah Kate Lynch permette una lettura facile e soprattutto appassionante. Devo essere sincera ma l’inizio mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca: la lettura diventava lenta e noiosa, ma chissà perché avevo come l’impressione che più sarei andata avanti più questo libro mi avrebbe conquistata… infatti è stato proprio così; la storia prendeva vita la piano piano, sfociando in un finale senz’altro non aspettato… come un segreto appunto! Ve lo consiglio caldamente, per me bello e avvincente!

Vi ricordo il Giveaway del blog “Libri vagabondi”

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MADELEINE ALLA VANIGLIA (17)+

Grazie a questo bellissimo libro, che fa da filo conduttore, vaniamo alla ricetta i oggi ovvero le

Madeleine alla vaniglia

INGREDIENTI

2 uova grandi

un pizzico di sale alla vaniglia

150 grammi di zucchero alla vaniglia

150 grammi di farina 00 autolievitante

125 grammi di margarina

un paio di cucchiai di latte intero

una fialetta di aroma alla vaniglia

MADELEINE ALLA VANIGLIA (20)+
PREPARAZIONE
Sbattere nella planetaria le uova con un pizzico di sale alla vaniglia, unire lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere la farina. Aggiungere la margarina ammorbidita a bagno maria e il latte miscelato con l’aroma alla vaniglia. Lasciar riposare in frigo per una mezz’oretta. Preriscaldare il forno a 220°C. Porre l’impasto in una sac a poche e versarne un poco in ogni alveolo a conchiglia dello stampo posto sopra una teglia (che se anche di silicone, imburrato leggermente). Infornare. Lasciar cuocere per 3-4 minuti e poi abbassare la temperatura a 180°C e prolungare per altri dieci minuti circa o fino a coloritura, effettuando la prova stecchino per la buona riuscita della cottura. Lasciar raffreddare su una gratella e servire.

MADELEINE ALLA VANIGLIA (33)+
Dall’archivio di Dolcipensieri:

COPPE AL LIMONCELLO

MADELEINE AL GRUYERE CON PINOLI

MADELEINE CON NOCI BRASILIANE

INSALATA FREDDA DI CHICCHI ALLA RUSTICA

POLLO AL CURRY

MADELEINE AL PESTO VERDE

MADELEINE ALLA VANIGLIA (10)+

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PANNA COTTA VANIGLIA COULISSE MIRTILLI (57)+

Un “Dolcepensiero”: dopo una grigliata di carne, in cui avevo ospiti i miei cari suoceri, ho voluto proporre questa deliziosa panna cotta. Adoro l’aroma della vaniglia in ogni sua forma: in stecca, in polvere, in aroma liquido… sembra che la sua aggiunta renda magica ogni preparazione oltre che conferire un aroma delizioso. Come finale, una coulisse di mirtilli freschi, frutti che io adoro e che sono stati protagonisti principali delle mie vacanze in montagna quando ero piccina; curiosa di cosa combinavano i miei fratelli più grandi, li seguivo per i sentieri che erano casa nostra ma appena mi imbattevo nelle fresche distese di questi frutti, mi ci sedevo in mezzo e a mano mano con le mie manine, che divenivano sempre più blu, spizzicavo dalle delicate piantine questi frutti magici perché credevo che li mangiassero anche fate, folletti e gnomi che credetemi anche oggi che ho 39 anni, credo esistano davvero nei boschi a me molto cari. E di cosa combinassero i miei fratelli, credetemi non me ne fregava più nulla… ih ih ih! Ma torniamo alla ricetta: la panna è aromatizzata con la vaniglia mentre la coulisse è semplicemente un concentrato di frutta ovvero una salsa di atta a guarnire dolci. Perfetta anche per le cheese cake.

PANNA COTTA VANIGLIA COULISSE MIRTILLI (5)+

INGREDIENTI

100 grammi di mirtilli freschi

400 ml di panna fresca

140 grammi di zucchero

10 grammi di colla di pesce

5 ml di aroma alla vaniglia

qualche goccia di limone

foglioline di menta fresca

PANNA COTTA VANIGLIA COULISSE MIRTILLI (9)+

PREPARAZIONE

Porre ad ammorbidire la colla di pesce in acqua fredda per una decina di minuti. Mettere in un pentolino metà della panna e scaldarla a fuoco basso ma senza farla bollire; immergere nella panna la colla di pesce ben strizzata e mescolare fin quando quest’ultima si sarà sciolta completamente. Versare l’altra metà della panna, unire lo zucchero e la vaniglia, mescolare bene il tutto e quando inizia il bollore, togliere dal fuoco. Lasciar intiepidire. Intanto preparare la coulisse di mirtilli: lavare ed asciugare bene la frutta; frullare molto bene e aggiungere qualche goccia di limone, porla in frigo. Prendere quattro bicchieri di vetro e versare sul loro fondo la panna cotta. Porre in frigo. Dopo un’oretta o quando la panna si sarà solidificata (operazione che potete fare anche un’oretta prima della cena), distribuire la coulisse in superficie alla panna. Terminare con qualche fogliolina di menta.

Nella coulisse non ho messo colla di pesce perché adoro affondare il cucchiaio nella panna e godermi poi la frutta così al naturale anche perché la servo direttamente nei bicchieri.

PANNA COTTA VANIGLIA COULISSE MIRTILLI (19)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PANNA COTTA ALLA LIQUIRIZIA

CAKE AI MIRTILLI

MUFFIN AI MIRTILLI

CREMA AL MASCARPONE E MIRTILLI

PANNA COTTA VANIGLIA COULISSE MIRTILLI (53)+

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FLOGNARDE ALLE FRAGOLE E COCCO (11)+

Un “Dolcepensiero” ancora fragoloso… ebbene si!!! perché alla fine è il loro periodo! Dopo che le ho messe nell’insalata, arrotolate con la panna, innaffiate in un cocktail, prodotto un gelato con cui ho farcito i brownies, per una merenda con gli amichetti di Matteo, ho voluto proporre un dolce che si può consumare fresco. Dopo una lunga giornata a scuola, la penultima quindi ancor più pesante, la merenda è stata ben goduta soprattutto perché fresca e spensierata in giardino. Il dolce must dell’estate – per me che non amo molto le cheese cake – è sicuramente la Flognarde (o Clafoutis se usate solo ciliegie). Un dolce facile e veloce da preparare con frutta fresca di stagione e che potete aromatizzare come più vi aggrada: oggi per me oltre alle fragole, una bella e generosa ciotola di cocco!

FLOGNARDE ALLE FRAGOLE E COCCO (16)+

INGREDIENTI

500 grammi di fragole (peso lordo)

cocco grattugiato q.b.

una noce di burro

3 uova biologiche

125 grammi di farina bianca 00

65 grammi di zucchero semolato

1 fialetta di aroma alla vaniglia

300 ml di latte intero

zucchero a velo vanigliato q.b.

un pizzico di sale alla vaniglia della  “DROGHERIA” di via Diaz a Como

PREPARAZIONE

Mondare le fragole ben lavate. Imburrare uno stampo per crostata dal diametro di cm 24/26, spolverizzarlo con il cocco grattugiato, adagiare sul fondo dello stampo le fragole tagliate a metà. Spolverizzare la frutta con dello zucchero a velo e se amate il cocco, spolverizzatene ancora un po’. Nella planetaria, sbattere le uova con un pizzico di sale, unire la farina e zucchero alle uova. Terminare con il latte e la vaniglia; mescolare molto bene senza schiumare. Versare lentamente il composto sopra le ciliegie, cuocere la torta in forno caldo a 180°C per 50 minuti. La torta deve rimanere morbida ma asciutta. Perfetta da gustare tiepida o fredda soprattutto se estate.

FLOGNARDE ALLE FRAGOLE E COCCO (7)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

FLOGNARDE DI PESCHE TABACCHIERE

CROSTATA CON FARINA DI RISO, CREMA E FRAGOLE

TORTA MORBIDA DI RICOTTA CON FRAGOLE E COCCO

Con questa ricetta partecipo al contest de: “Chiacchiere e cucina”
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Un “Dolcepensiero”: la torta che oggi vi presento è tratta da un bellissimo libro/ricettario di Sophi Dahl…

(immagine presa dal web)

questa più che una torta, assomiglia ad un grosso cioccolatino perchè è morbidissima e fatta con cioccolato puro. Come dice Miss Dahl “questa è la madre di tutte le torte al cioccolato” e devo dire che lo penso anche io. Ricca di solo cioccolato puro – e vi consiglio di utilizzare del buon cioccolato – è un piacere godere a pieno questa delizia black. Miss Dahl consiglia di servirla ben fredda da frigo, consiglio che ho utilizzato quest’estate ma in questi giorni, dopo averla rifatta per ben due volte (la seconda con una mia variante, ma sarà protagonista di un altro post) devo dire che è deliziosa anche a temperatura ambiente. Va consumata sicuramente a piccole dosi perchè ricca, dolce e molto appagante… Leggere questo suo libro è un piacere: mi sono immersa nelle belle foto con quel tocco di rustico chic che io adoro, godere delle sue ricette è stato un gran piacere per i sensi e l’immaginazione e ora sto’ leggendo anche le storie sue e legate alla sua famiglia poste fra le ricette divise in base alle quattro stagioni. La sua biografia è intensa: modella icona delle misure over size, è poi riuscita a dimagrire, ha scaldato anche le cronache rose con una sua relazione con Mick Jagger ora giornalista per varie testate in cui si occupa di cucina e condutrice tv di una trasmissione sempre di cucina. Un gran e bel ricettario che vi consiglio di acquistare, un tocco chic ma semplice che renderà la vostra cucina molto ricca e golosa….

INGREDIENTI

burro per ungere la teglia

300 grammi di cioccolato fondente spezzettato

225 grammi di zucchero semolato finissimo

180 ml di acqua bollente

250 grammi di burro leggermente salato (ricetta originale, 225 grammi di quello normale)

6 uova, i tuorli separati dagli albumi

1 cucchiaino di mocaccino in polvere istantaneo (ricetta originale, caffè solubile istantaneo)

1 fialetta di aroma alla vaniglia (ricetta originale, un cucchiaio)

un pizzico leggero di sale per gli albumi, aggiunta mia

un cucchiaino scarso di lievito per dolci, aggiunta mia.

PREPARAZIONE testo di Sophie con le mie modifiche tra parentesi…

Ungi e fodera (con carta da forno leggermente umida e stropicciata per dare più forma) la base di una teglia quadrata da 20 cm o rotonda da 23 cm (come Sophie, anche io preferisco usare uno stampo a cerniera perchè la consistenza della torta è piuttosto umida e appiccicosa, la mia era di diametro 24 cm). Riscalda il forno a 180°C. In un capiente robot da cucina (io ho usato un mixer, ripetendo l’operazione ben tre volte), trita il cioccolato con lo zucchero finché è fine (poi io ho trasferito tutto nella planetaria). Aggiunti l’acqua bollente, il burro (ammorbidito), la polvere di mocaccino o caffè, l’aroma di vaniglia e il lievito (io ho azionato la planetaria fino a quando tutto era ben omogeneo). In una ciotola di vetro, sbatti gli albumi (per me un pizzico di sale aggiunto) fino a che sono sodi e poi aggiungili al composto nel robot o planetaria e mescola per dieci secondi (o fino a quando il tutto si sarà ben miscelato). Versa l’impasto nella teglia preparata e mettila in forno caldo per 45-55 minuti (per me 60 minuti). La superficie si creperà come una foglia del deserto. Una volta tirata fuori dal forno la torta collasserà un poco (anche se avete aggiunto il pizzico di lievito). Va bene; non vuole essere un’orgogliosa fantastica torta, deve essere leggermente irregolare ai bordi e fatta in casa. Lascia raffreddare la torta (io l’ho prelevata con la carta forno, messa su una gratella e appiattito i bordi della carta forno in modo da far scolare l’acqua che rilascia dopo la cottura: vi ricordo che è una torta senza farina, con la presenza di acqua, non spaventatevi se trovate dell’acqua sulla base) poi mettila qualche ora in frigo (ho fatto così a luglio, oggi l’ho semplicemente lasciata a temperatura ambiente). Quando sei pronta a servire, ricoprila completamente con i lamponi, le fragole e la crème fraiche (così ho fatto in estate, ora l’ho gustata al naturale). Puoi anche grattugiare dell’altro cioccolato sulla superficie. “La mia preferita, parola di Sophie.”

Dall’archivio di Dolcepensieri:

TORTA BIANCA ALLA CANNELLA E CAFFE’

CAPRESE AL CIOCCOLATO

TORTA CRISTINA

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Ripubblico questa torta perchè oltre ad essere un tripudio di profumi e sapori, voglio partecipare al contest di “Olio & Aceto” dedicato al peperoncino con cui ho fatto questa curiosa conserva, e alla cannella che inebria questa fantastica torta.

Il caffè con la cannella nell’impasto, la crema di burro spalmata al suo interno e per finire una generosa panna montata aromatizzata sempre alla cannella. Buona, dolce e golosa una fetta di questa torta è una gran delizia da servire in tavola per un dopo cena fra amici. E sembrerebbe che l’estate tanto calda che ci ha fatto un po’ penare, si stia allontanando piano piano… proprio ora mentre vi scrivo, è appena finito un rumorosissimo temporale e dalla finestra si alza una frescura ricca di odori umidi come muschio e erba. Accendere il forno mentre fuori continua solo a piovere, regala alla casa non solo il profumo della torta che contrasta con gli odori della pioggia, ma riempe di caldo tepore l’ambiente che diviene subito famigliare e accogliente…

INGREDIENTI

PER LA TORTA

180 grammi di farina 00, 50 grammi di maizena, 100 grammi di burro leggermente salato, 150 grammi di zucchero semolato, 3 uova, 1 tazzina di caffè espresso, 1 bustina di lievito vanigliato per dolci, 1 cucchiaino di cannella in polvere

PER LA CREMA AL BURRO

200 grammi di morbido leggermente salato, 400 grammi di zucchero a velo, 1 fialetta di aroma alla vaniglia

PER LA PANNA DA COPERTURA

200 ml di panna da montare già zuccherata, 1 bustina di pannafix, cacao amaro q.b.

PREPARAZIONE

PER LA TORTA: miscelare molto bene il caffè con la cannella; nella planetaria, lavorare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il burro fuso a bagnomaria, unire anche il caffè aromatizzato alla cannella, la maiazena e la farina setacciata insieme, infine il lievito. Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale. Aggiungerli al composto e amalgamare bene. Versare il composto in una tortiera di cm 24 imburrata ed infarinata, infornare in forno già caldo a 180°C per 45 minuti.

PER LA CREMA AL BURRO da spalmare all’interno della torta: lavorare il burro morbido con lo zucchero a velo e la vaniglia, fino ad ottenere una crema spumosa. Tagliare a metà la torta quando sarà ben fredda e spalmare molto bene la crema.

PER LA PANNA: nella planetaria montare molto bene la panna con il pannafix e cospargere tutta la torta a grosse pennellate irregolari. Spolverizzare con poco cacao e terminare con qualche bastoccino di cannella integra.

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Un “Dolcepensiero” molto dolce: questa torta è un tripudio di profumi e sapori. Il caffè con la cannella nell’impasto, la crema di burro spalmata al suo interno e per finire una generosa panna montata aromatizzata sempre alla cannella. Buona, dolce e golosa una fetta di questa torta è una gran delizia da servire in tavola per un dopo cena fra amici. E sembrerebbe che l’estate tanto calda che ci ha fatto un po’ penare, si stia allontanando piano piano… proprio ora mentre vi scrivo, è appena finito un rumorosissimo temporale e dalla finestra si alza una frescura ricca di odori umidi come muschio e erba. Accendere il forno mentre fuori continua solo a piovere, regala alla casa non solo il profumo della torta che contrasta con gli odori della pioggia, ma riempe di caldo tepore l’ambiente che diviene subito famigliare e accogliente…

INGREDIENTI

PER LA TORTA

180 grammi di farina 00

50 grammi di maiazena

100 grammi di burro leggermente salato

150 grammi di zucchero semolato

3 uova

1 tazzina di caffè espresso

1 bustina di lievito vanigliato per dolci

1 cucchiaino di cannella in polvere

PER LA CREMA AL BURRO

200 grammi di morbido leggermente salato

400 grammi di zucchero a velo

1 fialetta di aroma alla vaniglia

PER LA PANNA DA COPERTURA

200 ml di panna da montare già zuccherata

1 bustina di pannafix

cacao amaro q.b.

PREPARAZIONE

PER LA TORTA: miscelare molto bene il caffè con la cannella; nella planetaria, lavorare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il burro fuso a bagnomaria, unire anche il caffè aromatizzato alla cannella, la maiazena e la farina setacciata insieme, infine il lievito. Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale. Aggiungerli al composto e amalgamare bene. Versare il composto in una tortiera di cm 24 imburrata ed infarinata, infornare in forno già caldo a 180°C per 45 minuti.

PER LA CREMA AL BURRO da spalmare all’interno della torta: lavorare il burro morbido con lo zucchero a velo e la vaniglia, fino ad ottenere una crema spumosa. Tagliare a metà la torta quando sarà ben fredda e spalmare molto bene la crema.

PER LA PANNA: nella planetaria montare molto bene la panna con il pannafix e cospargere tutta la torta a grosse pennellate irregolari. Spolverizzare con poco cacao e terminare con qualche bastoccino di cannella integra.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

… a proposito di torte: TORTA CIOCCO CAFFE’ PROFUMATA DI CANNELLA

… un piacere con la cannella: CIAMBELLA DI PANE NERO E MANDORLE

… e con il caffè: BICCHIERINI AL CACAO

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Un “Dolcepensiero” dove il nome fa la differenza: quando ho cucinato e postato la mia prima Clafoutis alle ciliegie, ho scoperto che oltre ad essere un dessert francese, ho letto che si può preparare con tanti altri tipi di frutta ma nel caso non siano ciliegie, il dolce cambia nome divenendo una Flognarde. Complici le belle Pesche Tabacchiere che stanno primeggiando sul banco dell’ortolano insieme a quelle bianche, gialle, noci mi sono cimentata in questa nuova versione. Ma quanto sono belle le pesche tabacchiere? dalla forma appiattita – sembra quasi che qualcuno si sia divertito a premerle con mani, affermazione curiosa di Matteo – con la pelle vellutata, dal nocciolo interno piccolo, sono dolci e zuccherine. Esistono da parecchio tempo, ma è ultimamente che hanno avuto una nuova “vita”, anche io le ho scoperte da pochi anni… Le mie sono siciliane dal profumo intensissimo!

E la curiosità di sperimentare, provare e capire cose nuove per me si possono dire sensazioni che mi affascinano sempre anche se magari non sono più novità… in effetti io personalmente arrivo sempre dopo con i miei tempi e le mie voglie e su questo il mio bimbo mi assomiglia: piano piano noi ci arriviamo e sempre. Solo in un campo non metto mai la testa sotto la sabbia e si tratta della salute soprattutto quella del mio piccolo o cmq dei bimbi in generale (se poi vicini a me!!!). E’ vero anche che ogni genitore è a se’ ma stimo molto – e qui mi ci metto pure io  e in primissima linea – coloro che non si nascondono dietro false apparenze, pensando che sia male far sapere agli altri che il tuo piccolo possa avere qualche problema. E’ così che il più delle volte mi sono sentita: vi ho raccontato spesse volte che Matteo è già da tre anni e più che ha intrapreso un viaggio logopedico per migliorare la sua parlata legata ad una probabile sindrome legata all’eredità genetica. Nulla di preoccupante, solo un marchio di fabbrica di famiglia, così amiamo definirlo: non si fanno interventi chirurgici, non ci sono pillole da prendere ma solo è giusto sapere cosa ci ha spinto noi genitori a voler capire meglio il nostro piccolo. Ora siamo felici che Matteo parli e TANTO… mo’ non stà più zitto, ancora si deve migliorare ma ci siamo appoggiati ad una struttura all’avanguardia che c’è qui in Brianza che cura con amore e professionalità bambini con qualsiasi problema anche solo logopedico fino a casi con sindromi molto gravi con handicap annessi. Dico questo perchè in questi giorni ho avuto ancora la riprova, questa volta una famiglia a me troppo vicina e che amo, che bisogna andare a fondo nelle cose anche se brutte della vita per far si che un domani coloro che ora sono bambini e possono prendere certi controlli con la loro fanciullesca filosofia, diventino adulti coscenti e sani, pronti a vivere come meglio sia in salute! adulti che sono a conoscenza della loro mappa genetica: siano negli anni 2000 e più, anni in cui la medicina ha fatto e sta facendo progressi, perchè fidarsi solo delle visite pediatriche senza ascoltare consigli, esperienze, anche solo sensazioni di professionisti che vivono accanto ai nostri figli? io ora sono contenta di aver capito Matteo già da molti anni e se le notti di anni fa le passavo a piangere perchè credevo in eventi tristi oppure avevo paura di aver intrapreso terapie forse non adatte, oppure credevo di non essere capita, ora sono felice… felice di vivere la vita di mio figlio in piena armonia con lui, accanto poi abbiamo un papi veramente amorevole!!!. Ci adoriamo a vicenda, anche l’esperienza che tutt’ora stiamo vivendo delle lezioni di logopedia, ci hanno rafforzato, ci hanno fatto capire che siamo stati fortunati perchè quando siedi accanto a mamme o bimbi con problemi ben più gravi che perdureranno per tutta la loro vita, credetemi cambiate molti dei vostri pensieri e davanti a queste mamme ti senti “niente, una nullità”: queste mamme dal coraggio, dalla forza di volontà che le porta mesi lontani da casa, dagli affetti e dagli altri figli, per essere ricoverate in ospedale e dare al loro meraviglioso bimbo tutto il sostegno non solo medico ma anche spirituale… e che dire delle nonne? ne ho incontrate tantissime e con loro ci siamo fatte anche un pianto e grazie a loro ho capito che nella vita contano altre cose… ora per me la felicità di Matteo e Marco conta più di tutto, il futuro di Matteo deve e sarà sempre il nostro progetto migliore da sviluppare e se esperienze come questa possono  legarci sempre più… beh noi siamo pronti!!!

Non voglio tediarvi ancor di più, godiamoci il dolce…

INGREDIENTI

500 grammi di pesche tabacchiere (peso lordo)

una noce di burro leggermente salato

3 uova biologiche

125 grammi di farina bianca 00

65 grammi di zucchero semolato

1 fialetta di aroma alla vaniglia

300 ml di latte intero

zucchero di canna q.b.

un pizzico di sale

PREPARAZIONE

Snocciolare le pesche ben lavate. Imburrare uno stampo per crostata dal diametro di cm 24/26 dove adagerete sul fondo dello stampo le pesche tagliate a spicchi. Nella planetaria, sbattere le uova con un pizzico di sale, unire la farina e zucchero alle uova. Terminare con il latte e la vanglia; mescolare molto bene senza schiumare. Versare lentamente il composto sopra le pesche, cuocere la torta in forno caldo a 180°C per 50 minuti. La torta deve rimanere morbida ma asciutta. Perfetta da gustare tiepida o fredda cosparsa con zucchero di canna e con una pallina di gelato.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TORTA DI PESCHE E AMARETTI

SMOOTHIE DI FRUTTA

GELATO ALLA PESCA E CIOCCOLATO BIANCO

SORBETTO ALLA PESCA

COMPOSTA DI PESCHE AL TE’ VERDE AROMATIZZATO FRAGOLA/ANANAS

Con questa ricetta partecipo al contest

Con questa ricetta partecipo alla raccolta del blog

“Cucchiaio e pentolone” dal titolo “La frutta la metto nel dolce”

 

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Un “Dolcepensiero” francese: adoro la cucina francese soprattutto quando si parla di dolci, credo in assoluto siano fantastici. Il Clafoutis ne è la prova: un dolce originario della Limousin, il clafoutis è una torta perfetta da preparare con la frutta fresca di stagione. La versione più conosciuta è questa con la base di ciliegie. La parola significa guarnire, riempire e nacque come dolce per sfruttare le ciliegie selvatiche che venivano usate intere perchè hanno un nocciolo profumato. Ricetta semplice e veloce, è fatta con una pastella che ricopre la frutta fresca, la potete fare con qualsiasi atra frutta fresca come fragole, pesche ma attenzione non si chiamerà più clafoutis bensì flognarde. E con le prime ciliegie sul banco del Mario, ecco il dolce perfetto per questa bella stagione… Bon appetit!!!

INGREDIENTI

500 grammi di ciliegie (peso lordo)

una noce di burro leggermente salato

3 uova biologiche

125 grammi di farina bianca 00

65 grammi di zucchero semolato

1 fialetta di aroma alla vaniglia

300 ml di latte intero

zucchero a velo vanigliato q.b.

un pizzico di sale

PREPARAZIONE

Snocciolare le ciliegie ben lavate. Imburrare uno stampo per crostata dal diametro di cm 24/26 dove adagerete sul fondo dello stampo le ciliegie. Nella planetaria, sbattere le uova con un pizzico di sale, unire la farina e zucchero alle uova. Terminare con il latte e la vanglia; mescolare molto bene senza schiumare. Versare lentamente il composto sopra le ciliegie, cuocere la torta in forno caldo a 180°C per 50 minuti. La torta deve rimanere morbida ma asciutta. Perfetta da gustare tiepida o fredda con una pallina di gelato.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PACIUGO ALLE AMARENE 

INSALATA SONCINA E ANANAS

PLUM CAKE ALLO YOGURT CON PERCOCHE E ANANAS

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di “DOLCIZIE… LE MIE DOLCI DELIZIE”

dal titolo “L’ALBERO GOLOSO”

categoria TORTE

Con questa ricetta partecipo al contest

“I colori dell’estate” del blog “Ale’s Kitchen – rosso pomodorino”

categorie RICETTE DOLCI raccolte nel blog “Le Château des Gourmandises

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Un “Dolcepensiero” richiesto: questa adorabile torta è un mio piccolo fiore all’occhiello e ne vado fiera per il fatto che me la richiedono di continuo non solo in famiglia ma anche per i momenti di svago con le mie adorabili amiche. Per cambiare un po’ la sua veste da quella originale e postata qui, ho utilizzato in parte la farina di riso che, per chi la preferisce alla normale o per motivi allergici, puo’ essere utilizzata per tutto il peso necessario. La crema morbida e dolce sarà avvolta da questa frolla croccante che le fa da guscio. Oppure se amate la pasta frolla, potete gustarvela preparandola con questa versione… su Gustissimo!

INGREDIENTI

PER LA PASTA

150 grammi di farina di riso*

250 grammi di farina bianca 00

160 gr di zucchero semolato

mezza bustina di lievito vanigliato

180 grammi di burro salato

2 tuorli

1 uovo intero

50 gr di pinoli

la buccia e il succo di 1 limone non trattato

zucchero a velo q.b.

cacao amaro in polvere q.b.

*se volete potete usare solo la farina di riso sostituendola a quella bianca

PER LA CREMA

70 grammi di farina bianca 00

5 tuorli d’uovo

90 grammi di zucchero semolato

15 grammi di burro

7 dl di latte

1 fialetta di estratto di vaniglia

PREPARAZIONE

Preparare la frolla: mescolare le farine con lo zucchero, il lievito setacciato e lavorarli con il burro fatto a pezzetti. Unire i tuorli, l’uovo intero e la scorza grattugiata di un limone con tutto il suo succo. Formare una palla e lasciar riposare in frigorifero per un’ora, avvolta nella pellicola.

Preparare la crema: far bollire il latte con l’estratto di vaniglia. Montare i tuorli con lo zucchero semolato e incorporare la farina. Versare il latte caldo a filo e trasferire il tutto in una casseruola. Cuocere, mescolando per cinque minuti o fino a quando la crema si sarà addensata. Incorporare, fuori dal fuoco, il burro, mescolando energicamente.

Preparare la torta: stendere 2/3 della frolla in una sfoglia di 5-6 mm di spessore e foderare uno stampo di 24 cm, imburrato e infarinato. Versare la crema sulla frolla. Coprire con la frolla rimasta e farla aderire all’altra premendo delicatamente i bordi. Spolverizzare con i pinoli, lasciati in acqua fredda per qualche minuto, cuocere in forno già caldo a 180 per circa 45 minuti. Quando si sarà ben raffreddata, spolverare con zucchero a velo e cacao amaro.

Con questa ricetta partecipo al contest “Rimettiamole in pentola”

del blog “Olio e aceto”

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CAPRESE AL LIMONE 

TORTA DELLA NONNA CON I PINOLI

BISCOTTINI DI RISO E CIOCCOLATO IN GOCCE

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Da qualche giorno in rete potete scaricare un bellissimo ricettario in pdf

Sul sito di ANTONELLI SILIO, troverete l’applicazione che vi permette di scaricare un goloso e ricco ricettario di dolci da abbinare ad una calda e fumante cioccolata calda. Bellissime idee dal ricco mondo delle foodblogger…

in cui troverete anche due mie ricette

TIRAMISU’ CIOCCOLOSO a pag. 11 del ricettario ANTONELLI 

MUFFIN CIOCCOLOSO ALLA NOCCIOLA E MANORLE a pag. 60 del ricettario ANTONELLI

Un “Dolcepensiero” dolcissimo: questa buonissima torta l’ho fotografata così integra perchè l’ho confezionata per il compleanno di una mia cara amica, golosissima di cioccolato ma, credetemi, non solo lei… tutte le mie care amiche sono decisamente attratte da tutto cio’ che è cioccolatoso che sia denso, in crema o liquido il cioccolato è la nostra vera goduria…

INGREDIENTI

180 grammi di zucchero semolato bianco

200 grammi di cioccolato extra fondente cacao 60%

220 grammi di farina bianca antigrumi

100 grammi di fecola

100 grammi di burro salato

4 pere kaiser (circa 400 grammi di frutta pulita)

1 fiala di aroma di vaniglia

3 uova

2 dl di latte

1 bustina di lievito

zucchero a velo q.b.

PREPARAZIONE

Nella planetaria, miscelare il burro – precedentemente sciolto a bagnomaria – con lo zucchero aggiungendo i tuorli uno alla volta. Mentre si forma un composto ben gonfio, ridurre il cioccolato a scaglie, metterlo in una casseruola, aggiungere il latte e farlo sciogliere a bagnomaria a fuoco moderato. Mettere la farina con la fecola e il lievieto, setacciati insieme, nel composto gonfio di uova e zucchero azionando la planetaria a bassa velocità. Unire il cioccolato sciolto e mischiare bene il tutto aumentando gradualmente la velocità. Sbattere bene a neve, con un pizzico di sale, gli albumi che incorporerete nell’impasto. Unire l’aroma alla vaniglia. Tagliare le pere a quadretti piccoli, unirli all’impasto e, con l’aiuto di un cucchiaio di legno, finire di incamerare tutti gli ingredienti. Dopodichè, versare il tutto in una tortiera a cerniera ben imburrata (diametro cm 26-28) infarinata e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 45 minuti (la prova dello stuzzicadente alla fine vi farà capire se sfornarla o lasciarla in forno caldo).  Quando sarà ben fredda, spolverarla con zucchero a velo.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TORTA AL CIOCCOLATO EXTRA FONDENTE

TORTINA CIOCCOLOSA ALLA CANNELLA 

FUSILLI CON RADICCHIO E PERE

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