Un “Dolcepensiero” da una gita fuori porta: una domenica leggermente fresca rispetto ai giorni scorsi ma con bellissimo sole e cielo azzurro, ideale per fare una puntatina ad Arona; è una città che mi ricorda tanto la mia infanzia e una persona in particolare che purtroppo non c’è più. Il ricordo dell’infanzia è legato alle gite fuori porta che facevo con la mia famiglia: venivamo spesso ad Arona per trovare mia cugina e la sua famiglia che abitava proprio nella piazza principale della città, più precisamente quella piazza dove giungi dopo tutta la passeggiata del lago. Una passeggiata abbastanza lunga ma piacevole, con tante panchine dove sedersi, con un vasto parco giochi per bimbi e tante aiuole verdi molto curate; dalla parte opposta del lago tantissimi bar e ristoranti, costeggiano la passeggiata.
La piazza principale di Arona, dove proseguendo per la strada puoi giungere alla statua del S. Carlone, possiede un fascino particolare: il centro storico si divide ancora in viottoli con il ciotolato, ci sono ancora i ristoranti rinomati storici esistenti da anni e un frangente di case colorate con colori vivi in mezzo a palazzi antichi.
Ritornando indietro per la passeggiata del lungolago c’è l’imbarazzo della scelta fra ristoranti piccoli o grandi, pizzerie, bar dove portersi fermare per il pranzo: chi invece voleva godersi il sole in riva al lago, aperti al pubblico c’erano panetterie e pizzerie d’asporto. Noi abbiamo scelto un ristorante con la veranda riscaldata dove abbiamo gustato pietanza cucinate in semplicità ma con cura.
I nostri piatti che abbiamo ordinato sono stati presentati in modo curato: l’antipasto, scusate la mia poca memoria, consisteva in un patè servito in una coccottina con coperchietto accompagnato da crostini tiepidi, burro e pere al vino rosso.
Divorato… molto buono!!! Nell’attesa dei nostri piatti, tra cui la pizza per Matteo, ci siamo scattati alcune foto fra di noi.
Ed eccoci arrivati al secondo piatto gustato ad Arona e poi riproposto da me a casa: sfogliando la rivista SALE & PEPE di APRILE 2009, sono incappata nella ricetta di queste TAGLIATELLE CON ASPARAGI E PANCETTA ottime gustate in riva al lago, appetitose a casa dopo una giornata fra lavoro e Matteo.
INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE:
400 grammi di tagliatelle fresche all’uovo
500 grammi di asparagi
4 tuorli d’uovo
100 grammi di pancetta
50 grammi di burro
grana padano
maggiorana
sale e pepe
PREPARAZIONE
Privare gli asparagi della parte finale, lavateli e cuoceteli a vapore per circa 10-12 minuti; tagliateli a tocchetti, metteteli in una padella con 10 grammi di burro, un paio di rametti di maggiorana, sale e pepe e fateli insaporire per 3-4minuti. Mettere i tuorli in una ciotola, unire tre cucchiai di grana padano grattugiato, un pizzico di sale e una manciata di pepe e mescolare il tutto. Tritare grossolanamente la pancetta e fatela rosolare in un padellino con i rimanenti 40 grammi di burro. Nel frattempo lessare le tagliatelle in una pentola con acqua bollente salata e un cucchiaio di olio. Scolare senza sgocciolare troppo, metterle nella ciotola con la crema di uova e grana, unite gli asparagi e la pancetta rosolata, mescolare delicatamente e servire con grana grattugiato grossolanamente.
ricetta di SALE & PEPE mese aprile 2009
Al termine del nostro pranzo prima di ritornare sulla strada di casa, siamo saliti in alto alla città dove troneggia la statua del SAN CARLONE meta obbligatoria nella visita della città.