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ZUPPA DI CIPOLLE CON PECORINO TOSCANO (12)+
Un “Dolcepensiero” tra i miei preferiti: quando fuori il freddo si fa pungente, penso sempre al mio “confort food” invernale preferito che ho amato fin dal primo boccone assaggiato… la zuppa di cipolle che sia alla francese o all’italiana, che sia “contaminata” da qualsiasi ingrediente che più vi aggrada! La magia è proprio nel prepararla: pelare le cipolle è faticoso oltre che fastidioso, fanno piangere si sa! e la preparazione è lunga (non lunghissima) ma la magia è tutta nella cottura che deve essere dolce anzi direi dolcissima e il segreto sta nella capacità di dosare la parte zuccherosa per rendere la zuppa dolce perché poi il contrasto con il formaggio sarà memorabile e il bruciacchiato della fetta di pane sarà la morte sua!!! Oggi la mia “contaminazione” è data del pecorino fresco toscano saporito e morbido! Le cipolle usate sono quelle dell’orto del mio papà!

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

600 grammi di cipolle dorate

1 litro abbondante di brodo vegetale (zucchine, carote e sedano)

1 baguette

150 grammi di pecorino toscano fresco

5 cucchiai di olio extra vergine d’oliva

1 cucchiaino scarso di zucchero

due cucchiai di farina bianca 00

un pizzico di pepe nero

un pizzico di sale

PREPARAZIONE

Mettere a bollire il brodo vegetale. Preparare la zuppa: pulire le cipolle e tagliarle ad anelli sottilissimi. In un tegame di coccio scaldare l’olio e, quando inizia a sfrigolare, tuffare le cipolle. Lasciar cuocere a fuoco basso per 10 minuti (usando una pentola in coccio tra lei e il fuoco io metto sempre uno spargi fiamma tenendo leggermente più alto il fuoco); aggiungere un cucchiaino di zucchero e procedere con la cottura – a pentola coperta – finché le cipolle risultano morbide e appena dorate. A questo punto, spolverarle con la farina setacciata direttamente sopra, mescolare facendo amalgamare bene il tutto. Unire il brodo vegetale, tranne un po’; lasciare sobbollire per almeno 35 minuti a fuoco moderato/basso; a metà cottura controllare, eventualmente aggiungere il brodo lasciato da parte in precedenza. Nel frattempo che la zuppa finisce la sua cottura, affettare la baguette, tostare le fette nel forno del grill. Controllare la zuppa, aggiustare di sale e pepe. Versarla dividendola nelle tazze in cui avrete messo un po’ di pecorino toscano grattugiato a strisce sulla base; terminare la zuppa di cipolle con il formaggio restante, mettere una fetta o due di baguette in superficie e porre le tazze nel forno per qualche minuto per far sciogliere al meglio il formaggio. Va servita subito perché è ottima se mangiata calda.

ZUPPA DI CIPOLLE CON PECORINO TOSCANO (23)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

BIGNE’ CON CREMA DI RICOTTA E PROSCIUTTO COTTO

CAVOLO GRATINATO

GNOCCO FRITTO EMILIANO

POLLO ARROSTO CON MASALA

CREMA PASTICCERA

TAPENADE

GELATO ALLA CREMA DI NOCCIOLE

untitled

Ringrazio il blog “Architet’s Diary” per avermi nominato; le regole:

  • Taggare e ringraziare chi ha ideato il Tag https://mmwithmk.wordpress.com e chi vi ha nominato (scritto sopra)
  • Usare l’immagine qui sopra per creare i vostri post
  • Rispondere alle domande
  • Nominare quali e quanti blog volete e comunicare  la nomina
  • Se vi fa piacere potete anche allegare delle foto alle vostre risposte altrimenti non è obbligatorio.

Ecco le domande:

  1. Elenca i motivi per cui ti piace l’inverno.
  2. Qual è il film che più ti fa entrare nel clima di questa stagione?
  3. Qual è il libro che più ti fa sentire in sintonia con questa stagione?
  4. Qual è la canzone che ti ricorda di più l’inverno?
  5. Cosa sono le cose che ami di più fare in inverno?
  6. Qual è il piatto che preferisci mangiare d’inverno?
  7. Dimmi la prima cosa che ti viene in mente legata all’inverno.
  8. Qual è il tuo capo d’abbigliamento preferito per l’inverno?
  9. Un posto che ti piacerebbe visitare d’inverno.
  10. La cosa più bella che ti è capitata d’inverno.

e le mie risposte:

  1. Inverno è sinonimo di Natale, montagna e sciate oppure divano, tv e coccoli oltre che perfetti cibi confort food.
  2. Sono tantissimi i film che mi fanno pensare all’inverno e ai suoi pomeriggi pigri: Tutti insieme appasionatamente, Vacanze di Natale (il primo), i Goonies.
  3. Leggo molto… posso dirvi l’ultimo che ho trovato delizioso e romantico: “Parigi è sempre una buona idea” di Nicolas Barreau.
  4. La canzone degli Wham “Last Christmas”
  5. Impigrirmi sul divano davanti a camino e tv… il film lo posso sempre rivedere!!!!
  6. La zuppa di cipolle!!!!
  7. Neve, addobbi, stelle, candele e luci
  8. La copertina del divano e la mia calda vestaglia.
  9. La Polinesia
  10. Svegliarmi al mattino con il mio bimbo… aveva circa due anni e non dimenticherò mai il suo viso appena ha visto che tutto era bianco!!! Ho capito cosa vuol dire meravigliarsi…

Non nomino nessuno come è mia tradizione… bensì lascio aperto il post. Chi vuole può partecipare al gioco.

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ZUPPA DI CIPOLLE E PORRI IN CROSTA (41)+

Un “Dolcepensiero” squisito: in pieno carnevale, divisa fra quello romano e ambrosiano, qui da me dura ben due settimane. Ieri la sfilata a Lipomo è andata una meraviglia, solo un po’ freddo verso le quattro quando terminati i giri per il paese, ci siamo fermati per un momento di merenda con tutti i bimbi. Sabato prossimo si replica a Erba per l’ultimo giorno di carnevale ambrosiano e poi si inizia a pensare a Pasqua e alla primavera con un delicato cambio di ricette che inizieranno ad aver sentore di primavera con le primissime primizie. Ma ora che il tempo minaccia ancora neve durante la notte per poi proseguire per ben un paio di giorni (speriamo che si sbaglino i meteo) avevo voglia di zuppa di cipolle… e già da tempo, complici anche i tanti nomi di piatti francesi che sto’ leggendo in questi giorni nel libro “Ladra di cioccolato” che sto portando a termine- a breve la recensione di questo modernissimo romanzo. Dopo la Tarte Normande, ho voluto riproporre questa zuppa con una veste nuova: un coperchio fatto di pasta sfoglia che riscalda il suo interno colmo appunto di dolce e profumata zuppa.

ZUPPA DI CIPOLLE E PORRI IN CROSTA (21)+

INGREDIENTI

350 grammi di cipolle dorate

1 porro (circa 150 grammi)

50 grammi di burro

2 cucchiai di farina bianca 00

2 litri di brodo di carne

1 bicchiere di vino bianco

1 baguette

200 grammi di grana grattugiato a listarelle

200 grammi di tilsit grattugiato a listarelle

qualche filo di erba cipollina

sale q.b.

pepe rosa q.b.

1 foglio di pasta sfoglia

1 uovo

ZUPPA DI CIPOLLE E PORRI IN CROSTA (3)+

PREPARAZIONE

Tagliare finemente le cipolle e il porro e farle rosolare con il burro; proseguire stufando le cipolle coperte a fuoco basso per una ventina di minuti unendo durante la cottura qualche cucchiaio di brodo. Legarle aggiungendo la farina mescolando bene, sfumare con il vino e una volta asciugato, aggiungere il brodo regolando di sale e pepe e cuocere il tutto per una ventina di minuti unendo anche l’erba cipollina tagliuzzata finemente, mescolare di tanto in tanto. Nel frattempo, grattugiare i formaggi e affettare sottilmente la baguette; una volta cotta la zuppa, porre metà dei formaggi sul fondo di quattro cocottine, ricoprirle con le fette di baguette e riempirle con la zuppa. Versare i formaggi restanti e ritagliare dalla pasta sfoglia dei dischi larghi quanto le cocottine, ricavare qualche piccola incisione nel centro per far uscire il vapore, sovrapporli alla zuppa come fosse un coperchio. Sbattere l’uovo con un pizzico di sale e spennellare la pasta sfoglia. Infornare a 150°C per una decina di minuti o fino a quando le superfici saranno ben dorate, passare al grill solo per qualche minuto per rendere ben croccante la crosta. Servire ben calda.

ZUPPA DI CIPOLLE E PORRI IN CROSTA (48)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUPPA CAROTE NERE, FAGIOLI ROSSI E LEGUMI CON PANCETTA

ZUPPA DI CIPOLLE AL ROSMARINO

OMELETTE DI AGRETTI E PORRI CON BITTO

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Un “Dolcepensiero” di parte…: sabato sera mentre facevo “zapping” mi sono imbattuta nella trasmissione di Fazio su rai tre e ho visto il bel faccione di Cracco. Accanto a lui la ormai “prezzemolina” delle cucine di noi italiani, Benedetta Parodi, avendo venduto due milioni di copie dei suoi libri e pure io ho il primo volume insieme a tutti glia altri libri di cucina, ma preciso che mi è stato regalato. Non è che i libri della Parodi sono divenuti la nuova “eredità culinaria” che si tramanda da madre in figlia oppure il libro di ricette che si regala alla nuora? Come quello dei nostri tempi che furono il “ricettario di nonna papera” o il “cucchiaio d’argento”? Precisazione, quella di avere il libro fra i miei, che mi è dovuta perchè non ne sono una fan… la vedo, l’ascolto ma non riesco proprio a ben volerla, senza offesa. Mi ricordo fin dai primi “Cotto&Mangiato”, proponeva tutte o quasi ricette regalatele da amici, colleghi, mamme o nonne, ricette pervenute via e-mail… d’accordo che preparava ricette di facile escuzione con ingredienti facili da reperire ma erano poche le volte che sentivo che questa o quella ricetta era una sua invenzione… infatti il primo volume racchiude ricette tutte di altre persone, degli altri non so’ nulla. Ora su LA7 propone ricette per lo più di tradizione mentre ospita qualche personaggio della TV, cinema o teatro quindi ancora a oggi niente di personale e inventato… mi sono posta già da un po’ di tempo una domanda semplice semplice che a noi food blogger spesso e volentieri ci proprinano, ovvero: “Ma le ricette sono tue, nel senso che le inventi prendendo spunti, leggendo e perchè no studiando accostamenti e particolari anche solo per le foto?” ebbene questa domanda mi piacerebbe proporla a Benedetta come mi piacerebbe vedere nella sua cucina qualche nuovo e perchè no diverso accostamento. Ho capito che lei vuole proporre una cucina semplice e veloce per chi non è portato o non ha tempo per cucinare, ma credo anche che nel periodo in cui viviamo e sentiamo parlare di: colture biologiche, prodotti a KM0, uso e consumo di certi sapori e aromi della tradizione della propria regione, il ritorno a coltivare orti anche se piccoli, perchè continuare a propinarci surgelati e ingredienti già belli e pronti? Il piacere di utilizzare verdure di stagione, acquistare prodotti biologici, avere anche solo una striscetta di orto in giardino… non ha eguali! Detto questo, chi mi segue sa benissimo che anche io uso paste già confezionate oppure utilizzo il dado per farne brodi, punto cruciale dell’intervista a due fra Benedetta e Carlo… da gran protagonista e professionista che si rispetti, è molto improbabile che il signor Cracco potesse rispondere diversamente… chef d’alto livello è logico che risponda che il brodo deve essere confezionato senza dado ma bensì con verdura o carne e io – come voi – che fate il brodo in un modo o nell’altro penso proprio che la differenza la sentite eccome!!! idem per il discorso dei surgelati… perfetti da tenere come scorta dell’ultimo momento, ma la stagionalità dei prodotti bisognerebbe rispettarla il più possibile. Quindi partendo da tale presupposto, le due cucine posso esistere entrambe ma la professionalità di uno chef credo non sia paragonabile ad una Benedetta tanto meno a me stessa! Mi piace sentire parlare veri professionisti, c’è sempre da imparare! Ma ora veniamo alla mia ricetta che sicuramente è più Benedetta che Cracco… anzi E’ MIA!!! Dunque questo panino l’ho chiamato “Del Lunedi” perchè solitamente l’arrosto a casa mia alla domenica non mancava mai perchè all’ultimo momento si univa sempre o qualche amico/amica oppure qualche fidanzata/fidanzato e quindi l’arrosto era sempre li’ pronto da tagliare, invitante e abbondante per tutti. E quando avanzava, il lunedi mia mamma lo riproponeva nel panino oppure per le prime scampagnate in campagna o in montagna lo preferivo alla cotoletta.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

1 baguette

salsa tartara q.b.

una dozzina di fette di arrosto sottili

radicchio novello q.b.

1 grappolo di pomodorini

2 uova biologiche freschissime

sale blu di Persia q.b.

olio extravergine d’oliva

PREPARAZIONE

Porre sul fuoco una pentola con acqua in cui immergerete le uova, dal bollore contare 7/8 minuti; appena freddi sgusciarli e rendere i tuorli in piccoli pezzettini. Tenere da parte gli albumi. In un’insalatiera, condire con un filo di olio evo e sale il radicchio novello a cui aggiungerete i pomodorini tagliati a fettine e gli albumi. Prendere la baguettes, spezzarla a metà e poi tagliarla per il lungo: spalmare su entrambe le fette di pane la salsa tartara su cui mettere qualche fettina di arrosto tagliate a metà, porre un po’ di insalata sopra e terminare ancora con qualche fettina di carne e qualche foglia fi insalata. Terminare con qualche pomodorino e i tuoli a minosa. Porre in forno già caldo solo per qualche minuto, il tempo necessario per rendere croccantino il pane ma possono essere guastati anche freddi.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PANINO DI SEGALE CON BRESAOLA VALTELLINA

PICCOLI PANINI AI SEMI DI PAPAVERO

PANINO IN SFOGLIA CON ASPARAGI E UOVA

Partecipo alla raccolta di “LE PADELLE FAN FRACASSO”

e partecipo anche alla raccolta de “LA SCIMMIA CRUDA”

dal titolo “PIC NIC AMORE MIO”

Con questa ricetta partecipo molto volentieri al contest

“PORTAMI CON TE” del blog “PENSIERI E PASTICCI

in collaborazione con ENJOY

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Un “Dolcepensiero” caldo… l’autunno sembra essere arrivato e con sè a portato un vento freddo freddo che sale ognitanto. Tra uno sbuffo e l’altro, il sole però è ancora caldo durante il giorno ma alla sera ormai le finestre si devono chiudere. E’ giunto così il periodo delle zuppe, minestre e passate: bellissime e vellutate creme da imprezziosire con tanti legumi, pasta e aromi vari che sprigionano il vero sapore autunnale e regalano a corpo e anima un tepore di casa degno delle ricette più care della nostra nonna e/o mamma… Questa buona e sana passata, è arricchita con l’orzo perlato, un legume conosciuto sin nell’Egitto e nell’antica Grecia: Ippocrate – padre della medicina – l’ho utilizzava spessissimo per la sua estrema digeribilità e per il ricco apporto energetico. Questo de “I GUSTI VEGETALI” non necessita di pre-ammollo.

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

200 grammi di orzo perlato “I GUSTI VEGETALI”

sale grosso q.b.

PER IL PASSATO DI VERDURE

2 carote

4/5 cipollotti freschi

3 grambi di sedano

2 zucchine

2 patate bianche

2 pomodori grossi

50 grammi di fagioli borlotti in scatola

2 spicchio di aglio

1 ciuffeto di basilico

1 ciuffetto di prezzemolo

2 dadi vegetali

sale e pepe q.b.

sale grosso q.b.

olio extravergine d’oliva q.b.

PER LA FINITURA

qualche fetta di baguette

sale  e pepe q.b.

olio extravergine d’oliva

paprica q.b.

PREPARAZIONE

In una pentola, versare dell’acqua, unire a freddo l’orzo perlato “I GUSTI VEGETALI” con qualche granello di sale grosso e farlo cuocere per circa 40 minuti.

Lavare tutte le verdure. Mettere sul fuoco una pentola capiente contenente l’acqua (un paio di litri), aggiungere i dadi vegetali e un po’ di sale grosso. Sbucciare i cipollotti e l’aglio che triterete grossolanamente, tagliare a dadini le zucchine, i gambi di sedano eliminando i filamenti, i pomodori, le carote e le patate sbucciate. Appena sale a bollore il brodo,unire tutte le verdure e i fagioli borlotti risciacquati della loro acqua di conservazione; lasciare bollire il tutto per un’ora circa. Tritare il prezzemolo e il basilico a mezzaluna che unirete qualche minuto prima di spegnere il minestrone. Regolare di sale e pepe assaggiando di tanto in tanto. Passare il minestrone con il mixer ad immersione per creare una passata vellutata e cremosa. Unire anche un buon goccio di olio evo.

Al termine della cottura dell’orzo, scolarlo e unirlo al passato di verdura, scaldare bene il tutto mescolando energicamente.

PER LA FINITURA

Preparare i crostini: tagliare la baguette a fette e poi a dadini; in una pentola antiaderente, appena l’olio sarà caldo, sfrigolare i crostini di pane regolandoli di sale e pepe.

Porre il passato di verdura con l’orzo nei piatti o scodelle da portata, sovrapporre i crostini e una generosa spolverata di paprica e servire.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUPPA DI FARRO

ZUPPA RUSTICA DI FAGIOLI CON LA VERZA

INSALATA FREDDA DI CHICCHI ALLA RUSTICA

CHEESECAKE CON BRISE’ AL TIMO E PAPRICA

SPAGHETTI CON POMODORI SECCHI E OLIVE NERE

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Un “Dolcepensiero” d’oltralpe: sto’ pensando alla Francia… ho già prenotato l’aereo e a giugno mi godrò questa bella città. Per “darmi un tono”, ho sbirciato in giro qualche ricetta francese nuova. Dopo la classica zuppa alle cipolle ma in versione italiana, mi sono imbattuta in quella francese, piatto tipico da loro. Le diversità fra loro sono poche ma se ben tenute a conto, fanno la differenza. E anche se la primavera sul calendario è arrivata, qui da noi c’è ancora una fresca arietta con temporali in aguato, alla sera questa zuppa ci ha scaldato molto bene. E poi affondare il cucchiaio dentro quella crosticina fatta di pane e formaggio, è stata una vera delizia che in più a sprigionato un profumo intenso ed inebriante.

INGREDIENTI PER QUATTO PERSONE

500 grammi di cipolle dorate

1 litro di brodo di carne (ho usato del brodo ricavato dal bollito di carni miste)

una noce di burro

un cucchiaio di farina bianca 00

qualche cucchiaio di olio extravergine d’oliva

pepe nero q.b.

sale grigio bretone q.b.

1 cucchiaino di zucchero

1 baguette francese

150 grammi di Emmenthal grattugiato

1 bicchierino di cognac francese.

PREPARAZIONE

Mondare le cipolle e tagliarle ad anelli sottilissimi. Porle in un tegame con il burro e l’olio evo. Lascire cuocere a fuoco basso per dieci minuti, poi aggiungere un cucchiaino di zucchero e procedere con la cottura a fuoco moderato finchè le cipolle appassiscono ma senza prendere colore; spolverare con la farina, mescolare con cura per qualche minuto con un cucchiaio di legno. Sfumare con un bicchierino di cognac francese, aggiungere il brodo e lasciare sobbollire per almeno mezz’ora a fuoco moderato, se necessario, aggiungere del brodo. Aggiustare di sale e pepe e versare la zuppa dividendola in quattro scodelle da forno. Affettare la baguette diagonalmente e passare le fette al gril del forno fino a loro doratura: devono essere ben croccanti. Adagiare le fette di pane sulla zuppa, ricoprire con l’emmenthal grattugiato. Terminare la cottura ponendo le ciotole in forno preriscaldato a 250°C affinché si forma una crosticina, ci vorranno cinque/otto minuti. Servire la soupe a l’oignon caldissima.

Dall’archivio di “Dolcipensieri”:

ZUPPA RUSTICA DI FAGIOLI CON LA VERZA

PASSATA DI CECI PROFUMATA AL ROSMARINO CON DITALINI

ZUPPA DI FARRO

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Un “Dolcepensiero” dal profumo gradevole… per la bella riuscita che non era sperata da parte mia e per il reale profumo che emanavano questi deliziosi sfilatini. Ma voglio subito ringraziare Federica di “LA CUCINA DI FEDERICA”per la graziosa ricetta che ho preso dal suo blog. Per quanto riguarda il risultato, queste baguettes sono venute soffici all’interno e belle croccanti all’esterno, e il giorno dopo, erano ancora abbastanza soffici che mi sono fatta un bel panino con salame e burro riscaldato appena un po’, tiepido tiepido!!!

INGREDIENTI rispetto alla ricetta originale di Federica, io ho dimezzato le dosi essendo solo la seconda volta che mi imbattevo nella preparazione del pane con la mia macchina (KENWOOD BM250).

150 grammi di farina 00

175 grammi di farina manitoba

2/3 di bustina di lievito polvere (mastrofornaio carta argento)

13 grammi di strutto

6 grammi di zucchero

6 grammi di sale

50 ml di latte

140 grammi di acqua.

PREPARAZIONE

 

Impasto e lievitazione nella macchina del pane: ho messo tutti gli ingredienti e ho azionato sul programma 8 “impasto”. Poi l’ho lasciato per circa una mezz’oretta nella macchina spenta. Dall’impasto ho ricavato 2 pezzi del peso di 260 grammi circa l’uno, stesi e arrotolati, messi sulla placca del forno coperta con carta da forno, praticato dei tagli e spennellato con olio extravergine d’oliva. Ho lasciato lievitare nuovamente per 1 ora e mezza circa, poi ho infornato a 230 gradi per 15 minuti, poi ho abbassato a 200 gradi per 10 minuti. (a differenza di Federica, la mia cottura è stata più veloce, ho usato il forno elettrico-forno ventilato).

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SPIEDINI MERLUZZO (9)+

Ricetta da me leggermente modificata (SALE & PEPE mese di novembre 2008)

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

600 grammi di merluzzo surgelato

100 grammi di bacon a fette

4 zucchine (aggiunta mia)

mezza baguette

2 rametti di timo (la ricetta originale prevede maggiorana e alloro)

olio extravergine d’oliva

sale

pepe

PREPARAZIONE

SPIEDINI MERLUZZO (16)+

Tagliare le zucchine a pezzetti piccoli e sbollentarli per cinque minuti in acqua bollente salata. Scolarli e farle raffreddare. Mettere a bagno otto stecchi di legno in acqua fredda per dieci minuti. Staccare le foglioline di timo. Portare a bollore una pentola d’acqua, trasferitevi i filetti di merluzzo e cuoceteli per circa cinque minuti, poi scolateli e lasciateli raffreddare. Tagliate il pesce a tocchetti, insaporiteli con  timo e sale mischiati insieme e avvolgete ogni pezzetto in una fetta di bacon.

SPIEDINI MERLUZZO (1)+

Affettate la baguette e tagliate ogni fettina a metà. Scolate gli stecchi e infilzate su ognuno una foglia di alloro (come prevede la ricetta originale) un involtino di bacon e merluzzo, una fetta di pane e un pezzo di zucchina (ripetere ancora la stessa sequenza) fino a terminare gli stecchini. Trasferire gli stecchi in una pirofila leggermente oliata, conditeli con qualche cucchiaio di olio e cuoceteli in forno già caldo a 200°C per circa venti minuti.

SPIEDINI MERLUZZO (6)+

Profumate gli spiedini a piacere con una manciata di pepe, cospargeteli con il trito di timo e sale e servite.

SPIEDINI MERLUZZO (14)+

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pane barbecue (12)+

Un “dolcepensiero” che profuma d’estate: fantastica questa baguette tostata sul barbecue rovente, da gustare anche da sola oppure come saporita bruschetta base per salse e tartare di verdure, dove ogni fetta viene ammorbidita con il burro e arricchita con aglio, parmigiano e prezzemolo fresco. Adatta per l’ultimo barbecue della stagione; qui a Lipomo questi ultimi pomeriggi di fine settembre sono ancora tiepidi grazie ad un sole che splende, sembra un miracolo visto i precedenti anni: si ritornava dal mare a fine agosto e subito stivali e ombrello!!!

pane barbecue (3)+

INGREDIENTI PER 16 FETTE – 8 PERSONE

1 baguette francese lunga circa 50-60 cm

12 cucchiai di burro a temperatura ambiente

3 spicchi di aglio

1/4 di tazza di prezzemolo tritato

1/2 cucchiaio di pepe nero

1/4 di tazza di parmigiano reggiano grattugiato

PREPARAZIONE

 pane barbecue (14)+

Accendere il barbecue. Affettare il pane in modo da formare fette diagonali spesse circa 1,5 cm con un coltello seghettato e tagliate partendo dall’estremità superiore del pane.

pane barbecue (5)+

Lavorare il burro con una frusta fino ad ottenere una crema morbida e leggera; unitevi quindi l’aglio, prezzemolo, pepe e parmigiano grattugiato. Con una spatola , distribuite generosamente il burro all’aglio su entrambi i lati delle fette di pane.

 pane barbecue (10)+

Fate cuocere fino a quando saranno ben dorate su entrambi i lati per circa 1-3 minuti per lato, facendo attenzione perchè il pane brucia velocemente: infatti il pane è un alimento molto infiammabile, come del resto il burro, quindi non abbandonate mai il barbecue quando il pane sta cuocendo. Creare tre diverse zone di calore per la cottura del pane, vi consente di avere una parte fredda dove spostare le fette di pane se iniziano a bruciare.

pane barbecue (1)+

Cucinato per accompagnare una tagliata di manzo e  pollo alla griglia.

Ricetta realizzata da mio marito Marco, tratta da: “IL MAGO DEL GRILL – S. RAICHLEN”

pane barbecue+

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valentine-day

Un “dolcepensiero” fatto di leggenda: la nascita della festa degli innamorati si basa sul tentativo della Chiesa cattolica di arrestare un popolare rito pagano per la fertilità.
Per gli antichi Romani il mese di Febbraio era il periodo in cui ci si preparava all’arrivo della primavera, la stagione della rinascita: le case venivano pulite, vi si spargeva il sale ed una particolare farina.
I romani pagani invece rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus da dove hanno origine i Luperici, ordine di sacerdoti che si recavano nella grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo e qui compivano i sacrifici. Lungo le strade della città poi, veniva sparso il sangue di questi animali come segno di fertilità. Ma il vero e proprio rituale consisteva in una specie di lotteria dell’amore: i nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.
Tante leggende per descrivere questo giorno dedicato per intero all’amore: purtroppo con i tempi frenetici che viviamo, non tutto è rimasto come milleni fa e forse è meglio… comunque a tutt’oggi la festa di San Valentino è considerata da molti solo un grosso business: non l’ho mai pensato anzi, con mio marito ho sempre passato delle belle serate di San Valentino e dopo tredici anni che siamo insieme, adoro ancora pensare a questo giorno come un giorno dedicato al nostro amore. Inoltre tre anni fa, proprio nel giorno di San Valentino, è nato il mio bimbo Matteo: quale miglior regalo per festeggiare l’amore fra di noi??? Vi auguro a tutti voi di passare un felice San Valentino, e se poi freneticamente parlando, non avete tempo per confezionare una splendida cenetta a lume di candela oppure all’ultimo momento tutti i ristoranti interpellati sono pieni, potete semplicemente accendere una cendella, mettere una coperta a terra ai piedi del vostro camino e preparare questa ricettina moderna, semplice e un pò anticonformista!!!

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INGREDIENTI

PER LEI:

una manciata di olive verdi

70 grammi di formaggio cremoso

70 grammi di speck

insalata verde

qualche foglia di timo

1 baguette

PER LUI:

2 noci di burro

70 grammi di fontina

70 grammi di salame

1 baguette

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PREPARAZIONE

Passare nel mixer le olive per triturarle grossolanamente, porle in una terrina dove le mischierete con il formaggio cremoso e con qualche fogliolina di timo.

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Tagliare le baguette e spalmarne una, LEI, con la crema al formaggio, sovrapporci le fette di speck.

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L’altra baguette, LUI, verrà invece spalmata con il burro ammorbidito, sovrapporci le fette di salame sottili e grattare il formaggio a filamenti sottili.

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Infornarli in forno tiepido per dieci minuti, quando saranno caldi, distribuisci sopra agli affettati l’insalata verde tagliata sottilmente.

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Un “dolcepensiero” semplice semplice: dopo tante prelibatezze valtellinesi, ritorno a cucinare qualcosa di semplice e veloce, ideale per un aperitivo all’ultimo momento ma non banalissimo del genere “patatine e noccioline…” Se vi capita qualche amico che vi viene a trovare verso le sei o sette di sera, questi crostini sono molto semplici da preparare e presentare oltre che essere velocissimi. Ideali con un prosecco.

CROSTINI TONNEE’ CON SPECK

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INGREDIENTI

1 baguette

tonno

qualche alice sott’olio

speck a fettine

olio extravergine d’oliva

PREPARAZIONE

affettare il pane a fette non troppo alte. In una ciotola schiacciare il tonno con una forchetta, mentre con la mezzaluna affettare le alici, unirle al tonno e mischiare il tutto con un filo di olio extravergine d’oliva. Adagiare un pò di composto sulle fettine di pane, metterci sopra su ogni crostino una fetta di speck tagliato sottile.

crostini-tonnee-1

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