Un “dolcepensiero” da sottoterra: quando sono uscita dalla vistita guidata nelle cantine del famoso amaro BRAULIO, ero come stupita di essermi ritrovata in via Roma. Le cantine sono un cunicolo enorme che si sviluppano tutte sottoterra lungo la via principale di Bormio. Pazzesco, chi non conosce l’esistenza di queste cantine, non può nemmeno immaginare cosa ci può essere sotto ai propri piedi; e anche se io lo sapevo, prima di questa visita non avrei mai immaginato come si ramificano queste cantine. L’atmosfera è indescrivibile: fra le tantissime botti e tini enormi che si dividono fra corridoi e piani, si respira un profumo di erbe mischiato all’odore dell’alcool insieme al profumo, e sottolineo profumo, delle muffe che si sviluppano ai muri nella parte più vecchia della cantina. Regalano un fascino particolare a questo mondo sotterraneo. Se capitate a Bormio, vi consiglio questa visitina di circa un’ora per soli due euro che vi scontano poi se fate un acquisto. In mezzo all’entrata alle cantine, che sembra più un’entrata di una semplice casa con la sua porta di legno, si sviluppa l’enoteca con preziose bottiglie non solo di amaro, grappe e birre di loro produzione ma anche prestigiose bottiglie di vini d’annata, di aceti balsamici e grappe di firme notevoli. D’altra parte invece hanno aperto un bellissimo ed elegante bar sempre a titolo Braulio dove si possono degustare le riserve delle grappe e degli amari, tisane ed infusi con erbe del luogo e piccola pasticceria sempre Valtellinese oltre ai soliti servizi di bar.
L’inizio del tour fra le cantine propone tutta la procedura per ottenere l’amaro: l’uso dell’alcool mischiato poi insieme alle erbe, quelle note sono solo quattro; per le rimanenti erbe, vengono messe tutte insieme dal responsabile che è l’unico che ne conosce i nomi e le quantità.
Dopo la raccolta delle erbe, avviene l’infusione.
Passiamo poi all’estrazione.
Ed eccoci arrivati alla parte più interessante e stupefacente delle cantine: l’invecchiamento che si sviluppa dai tre ai cinque anni (per il Braulio riserva) in botti e tini. Da qui si parte per un intinerario lungo e affascinante pieno di botti dove riposa appunto l’amaro, constrasegnate da lavagnette dove viene indicato il periodo in cui la botte o tino è stato riempito.
Ed ecco i prodotti che escono da queste cantine:
E ora un buon bicchierino di Braulio o perchè non assaggiare un AFFOGATO AL BRAULIO?