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Posts Tagged ‘castagne’

 

Un “Dolcepensiero” per un “caldo” regalo: la tradizione di queste delizie è dell’appennino tosco-emiliano; una ricetta contadina che racconta la consuetudine di regalarle per la notte di Natale quando si possono gustare dopo la S. Messa di mezzanotte durante lo scambio dei regali…

INGREDIENTI E PREPARAZIONE

Incidete le castagne e tostatele nell’apposita padella bucata: otterete così delle caldarroste, meglio se cotte su fuoco vivo. Sbucciarle ancora calde. In una caraffa, mescolate l’alcool puro con le scorze di limone e arancia, zucchero quanto basta a vosto piacere. (Le dosi non sono indicate, abbiamo seguito il nostro gusto, anche in base ai gradi dell’alcool che avete acquistato). Sterilizzate i vostri vasetti, riempiteli di castagne fredde e riepiteli con l’alcool. Chiudere i vasetti, copriteli con stoffe natalizie fermate con della raffia e gustatele con chi vi ama.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CREPES ALLA FARINA DI CASTAGNE  CON CREMA DI NOCI E SPECK

TAGLIATELLE DI CASTAGNE CON FUNGHI PORCINI

CREMA DI CASTAGNE

FETTINE DI POLLO CON CREMA DI CASTAGNE

GNOCCHETTINI DI PATATE AL BASILICO E GRANA CON CREMA DI CASTAGNE

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TAGLIATELLE CASTA (28)+

Un “Dolcepensiero” autunnale: le castagne in periodo di carestia e povertà, erano considerate il pane dei poveri, oggi invece sono un ingrediente prezioso per confezionare ottimi piatti tradizionali ma anche innovativi. Associati ad altrettanti ottimi prodotti del nostro paese, diventano le protagoniste in assoluto. La farina di castagne riesce a riproporre il loro sapore inconfondibile anche durante tutto l’anno, ma è in autunno – come giusto che sia – che riesce a donarci tutta la sua bontà.

TAGLIATELLE CASTA (12)+

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE:

PER LE TAGLIATELLE

150 grammi di farina di castagne

150 grammi di farina bianca

3 uova

PER IL CONDIMENTO

2 funghi porcini medi

prezzemolo q.b.

olio extravergine d’oliva

sale e pepe

crostini di pane piccoli

aglio.

PREPARAZIONE

TAGLIATELLE CASTA (30)+

Nel robot da cucina, mescolare le due farine setacciate con un pizzico di sale, sgusciare le uova e azionare il robot fino ad ottenere una palla; aggiungere se necessario dell’acqua tiepida. Coprire la pasta così ottenuta con un telo e lasciatela riposare per circa venti minuti. Dopodichè stendete delle sfoglie sottile con l’apposita macchinetta e ricavatene poi delle tagliatelle.

TAGLIATELLE CASTA (4)+

Pulire i funghi e tagliarli a fettine non troppo grosse. Appassire in una pentola antiaderente qualche spicchio di aglio con abbondante olio extravergine d’oliva e cuocervi i funghi con abbondante prezzemolo tritato tutto a fuoco basso. Aggiustare con un po’ di pepe ed aggiungere i crostini. Intanto cuocere le tagliatelle preparate in abbondante acqua bollente leggermente salata. Scolare la pasta, condirla con il condimento di funghi. Impiattare il piatti con l’aiuto di un coppapasta per ottenere un nido con le tagliatelle… e buon appettito.

TAGLIATELLE CASTA (24)+

H  O  M  E

B  L  O  G

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Un “Dolcepensiero” che passa: è arrivato il momento che sia il mio orto che quello del mio papà, vadano a riposare… a parte qualche piccolo residuo che raccogliamo a breve. Allora ho scattato alcune foto degli ultimi suoi frutti che utilizzeremo in quest’autunno che ormai è arrivato, regalandoci comunque ancora delle caldissime giornate. Dopo innumerevoli piatti dove le zucchine hanno fatto da padrone, lasceremo il posto alle zucche –  le prime già sui banchi dei nostri fruttivendoli di fiducia – che le ritroveremo come ingrediente principale di tortelli,creme,torte salate, zuppe, risotti, ravioli e frittelle. Ottimo accostamento con formaggi e salsiccia.

ORTO DI FINE STAGIONE+

La zucca è forse l’ortaggio più grande che esista in natura e per secoli ha rappresentato una preziosa risorsa alimentare per i più poveri. Oggi invece le zucche non sono più considerate un ortaggio “povero” bensì vengono apprezzate per il loro sapore in cucina, per la loro forma per feste e ornamenti anche insieme ai fiori e per il colore che dà un po’ di vita al grigiore dell’autunno/inverno. E poi ormai anche da noi Halloween è divenuta una festa a cui non mancare… Di zucche poi in natura ne esistono molte varietà, tutte molto diverse fra di loro: verdi o gialle, lisce o costolute, grandi o piccole, tonde o allungate, sono accumunate dalla sua gran versatilità. Sicuramente grazie al loro sapore dolce e gustoso. Ma dopo tutte queste caratteristiche, come sceglierle? dunque quelle lunghe sono le meno saporite e quindi più adatte alle zuppe oppure come ingrediente per il minestrone; la varietà detta “Napoletana”, con la buccia verde e la polpa arancionissima, è molto deliziosa. La “Berettina” invece ha la buccia più morbida ma la polpa fibrosa, la più dolce è la “Blu d’Ungheria”, la “Butternut” è famosa per la sua forma a campana, se invece volete cucinare tortelli, gnocchi oppure risotti allora la più adatta, e la mia preferita, è la “Francese”. Modernissima è la loro utilità negli ornamenti: infatti in commercio ne esistono di forme davvero strane che regalano creatività alla vostra casa, soprattutto se utilizzate come centrotavola. Per i più geniali nei lavori manuali, e i mercatini ne sono pieni, la zucca è facile da intagliare (la più famosa è quella di halloween) per creare simpatici portacandele divenendo lanterne di luci.

ORTO DI FINE STAGIONE (2)+

E’ arrivata l’ora di raccogliere i peperoncini ottimi per le conserve se rotondi mentre se ovali adattissimi per essicazione a diventare una spezie preziosa nella nostra cucina macinati finemente. Famosi e semplicissimi, gli “spaghetti aglio, olio e… peperoncino”. La parola peproncino si pensa voglia dire letteralmente “capacità di bruciare il palato”: infatti si utilizza soprattutto per aromatizzare, nonché per fare salse piccanti. Utilizzatissimo nella cucina messicana per rendere piccanti appunto le loro salse. Una volta macinato il peperoncino modifica l’intensità del gusto; il grado di piccantezza può variare in base alla varietà di peperoncino scelta ma anche in base al grado di maturazione: infatti più è maturo e più è forte. Alcune varietà di peperoncino sono indicate per il consumo immediato perché i frutti non si mantengono a lungo. Altre possono essere invece essiccate e macinate aumentandone la piccantezza.

ORTO DI FINE STAGIONE 2 (2)+ copia

ORTO DI FINE STAGIONE 2 (2)+

Accanto al mio orto ormai solo di terra con l’inizio di qualche erbaccia, ho ancora delle rose in splendida fioritura, ma sono proprio le ultime che si godono ancora il sole caldo di questo particolare settembre; si stanno dando il cambio con i primi ciclamini di montagna che hanno bisogno di più pioggia e qualche crocus che esile sul proprio stelo, fa capolino sotto qualche betulla…

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Ma a volte basta solo aspettare perchè la natura ti può regalare frutti che il più delle volte sono spontanei: i primi porcini trovati da mio padre, erano sodi, profumatissimi e belli… cucinati subito per goderne appieno le loro proprietà. Le nocciole raccolte in giardino e conservate tutt’ora in cestini, sono perfetti per guarnire primi, secondi e salse oppure torte e biscotti. Infine stà arrivando il tempo per raccogliere l’uva: quest’anno sarà poca poca a causa delle piante nuove; l’anno scorso un fungo ha fatto morire quasi tutto il nostro piccolo vigneto… e per finire i ricci delle castagne si stanno sfumando dai verdi più pungenti ai marroni più caldi e autunnali, per aprirsi e regalarci i suoi frutti dolci. Per questi aspetteremo ancora un po’!!! e comunque la PROLOCO DI LIPOMO vi aspetta:

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H  O  M  E

B  L  O  G

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INGREDIENTI PER 6 PERSONE:

200 grammi di castagne

1 rametto di rosmarino

125 ml di panna da cucina

sale e pepe

olio extravergine

PREPARAZIONE:

Portare a bollore 1 litro di acqua in una pentola. Praticate alle castagne un taglio nella parte liscia, con un coltellino affilato. Tuffatele nell’acqua in ebolizione e fatele lessare per 40 minuti minimo. Prima di scolarle, verificate la cottura pelandone una: se tutta la pellicina si leva senza problemi, le castagne sono cotte. Scolate le castagne, sbucciatele e raccoglietele nel bicchiere del frullatore, date velocità per sminuzzarle. Aggiungete la panna, 1-2 cucchiaini di olio extravergine, gli aghi di rosmarino, sale e pepe. Azionate nuovamente il frullatore fino ad ottenere una crema liscia, omogenea e leggermente cremosa. Potete aggiungere qualche cucchiaio di acqua, se necessario, per diluire la preparazione. La crema di castagne è ideale per accompagnare le carni oppure come sughetto per i primi piatti; si conserva in frigo ben chiusa per qualche giorno.

 

…FETTINE DI PETTO DI POLLO CON CREMA DI CASTAGNE.

INGREDIENTI PER 6 PERSONE:

1 chilo di petto di pollo

120 grammi di farina bianca

50 ml di vino bianco

40 grammi di burro

un filo di olio extravergine d’oliva

sale e pepe.

PREPARAZIONE:

Versate la farina bianca in un piatto fondo, passatevi le fettine di pollo facendole rivestire completamente. Versate in una larga padella un filo di olio con il burro, fatelo sciogliere. Aggiungete parte delle fettine di pollo preparate, in un solo strato. Fatele rosolare, rigirandole con una paletta. Scolatele man mano su un piatto e procedete alla cottura di tutta la carne. Salatele e pepatele man mano. Versate nel fondo di cottura il vino bianco. Aggiungete la crema di castagne, mescolate per bene; aggiungete le fettine di petto di pollo, fate insaporire due minuti, rigirandole con la paletta. Scolate le fettine in un piatto da portata con la crema di castagne servendole ben calde.

con contorno di FINOCCHI AL VINO BIANCO

INGREDIENTI PER 6 PERSONE:

6 finocchi medi

3 noci di burro

1 dado

3 bicchieri di vino bianco

sale

PREPARAZIONE:

tagliare i finocchi lavati e privi della testa a listarelle; in una pentola, mettere il burro, aggiungere i finocchi e il dado. Far rosolare il tutto per 10 minuti aggiungendo poi il vino bianco, abbassare il fuoco e con la pentola coperta, far cuocere per mezz’ora fino a quando i finocchi saranno ben morbidi. Salare, aggiungere un pò di acqua se il tutto si sta asciugando.

GNOCCHETTINI DI PATATE AL BASILICO E GRANA

CON CREMA DI CASTAGNE

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

500 grammi di gnocchetti freschi

crema di castagne

1 caprino fresco

burro

sale e pepe

noce moscata

125 ml di panna da cucina

olio extravergine d’oliva.

PREPARAZIONE:

mettere a bollore l’acqua, nel frattempo in una padella antiaderente sciogliere una noce di burro con un filo di olio extravergine, aggiungere il caprino e amalgamare bene il tutto. Spolverare di noce moscata, aggiungere la panna facendola diluire con tutto il composto, aggiungere la crema di castagne. Stemperare il tutto a fuoco bassissimo. Sbollentare i gnocchettini, scolarli e farli saltare nella padella insieme alla crema di castagne. Aggiustare di sale e pepe.

Anche questi gnocchettini sono stati acquistati in un pastificio per paste fresche.

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Castagne… ogni anno questo periodo è meraviglioso perchè ci sono prodotti meravigliosi che ci regala la natura; funghi, melograni, zucche ma soprattutto le castagne, amatissime già dagli antichi romani e che nel medioevo erano parte integrante dell’alimentazione contadina. L’uso più semplice delle castagne è quella di cucinarle come CALDARROSTE, una delle passioni di mio padre che si mette davanti al camino in taverna e con un gioco di polso, le prepara croccanti e gustose. E’ un ricordo tutt’ora vivo, perchè le prepara sempre quando noi ragazzi le vogliamo ma soprattutto quando gliele chiedono i suoi nipotini…Noi le chiamiamo “BIROLLE”, credo che sia di origine dialettale ma non so perchè, mi piace di più la parola birolla… mi evoca qualcosa di gonfio e grosso, come le castagne MARRONI, panciute e lucide con un bel colore marrone dai riflessi rossicci.

CALDARROSTE SUL CAMINO

Mio padre dispone di un caminetto a legna: ma questo non basta per avere delle buone caldarroste. Alcuni consigli e piccoli suggerimenti ci possono permettere di ottenere ottime caldarroste senza carbonizzare questo ghiotto frutto e di gustarlo in tutta la sua bontà.Le castagne dovrebbero essere più o meno della stessa dimensione, scernirle una ad una per accertarvi che siano integre e senza alcuna macchia o buco, poi con un coltellino appuntito e affilato, intaccate la superficie praticando un taglio di circa 3-4 cm di lunghezza fino ad arrivare alla polpa.

La pentola migliore per cuocere le castagne è la padella bucherellata. Mettete tutte le castagne nella padella e fatele arrostire a fuoco vivo ma non intenso, facendole saltare nella padella; a cottura avvenuta toglietele dalla padella e ponetele in un cestino ricoperto di iuta. Spelarle calde sarà più veloce e gustatevi a pieno questa ghiottoneria !!!Per gustare delle ottime caldarroste non vi invito a casa mia, anche se ne avrei molto piacere, ma invece vi invito alla castagnata (GRATUITA) presso la PROLOCO di LIPOMO (como), dove le castagne, preparate da mio suocero e dai suoi collaboratori, saranno accompagnate da vin brulè e per i più piccini da tè caldo…

 

 

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