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Posts Tagged ‘dado vegetale’

Un “Dolcepensiero” velato: nei giorni scorsi il cielo era velato, l’arietta fresca e il sole non voleva proprio uscire. Sarà che ci siamo già abituati alla primavera anticipata, ma la settimana è iniziata in modo un po’ triste. Basta un sole caldo e pieno che fa capolino per dare una spinta in più alla giornata, tutto ti sembra migliore e positivo… inoltre mi sentivo di un tono più basso, poco motivata… sarà che “mi sento la primavera addosso” come si suol dire? non possiamo dare sempre la colpa al tempo, purtroppo lui non comanda e non si fa comandare!!! quindi per un pranzo salutare una buona e calda minestra è quel che ci voleva e non sarà l’ultima perchè fino a quando non scoppierà la vera primavera, qui in Brianza la sera è ancora e lo sarà per un po’, bella frescolina e se arriverà la pioggia – e arriverà – le giornate potrebbero avere una scia ancora a bassa temperatura!!! Oggi al contrario, una favolosa giornata di sole e tepore, vi andrà ancora una zuppetta???

INGREDIENTI PER QUATTRO/SEI PERSONE

600 grammi di ceci secchi

1 cipolla bionda

1 carota

1 gamba di sedano

1 dado vegetale

parmigiano q.b.

olio extravergine d’oliva

pepe bianco q.b.

sale grosso q.b.

PREPARAZIONE

La sera prima (o almeno 12 ore prima) ammorbidire i ceci in ammollo. Preparare un paio di litri di brodo con il dado vegetale e qualche granello di sale grosso. In una padella di ghisa o di coccio, mettere un filo di olio evo dove farete sfrigolare la carota e il sedano tagliati a dadini piccoli mentre la cipolla tagliata a fettine sottili. Appena le verdure sono appassite, versare i ceci, rimestare bene il tutto e iniziare a versarci del brodo vegetale. Lasciare andare a fuoco dolce con coperchio per almeno 3 ore, unire del brodo se si dovesse asciugare (regolatevi in base anche ai vostri gusti nel volere la minestra più o meno densa). Appena passate le tre ore, frullare una piccola porzione di ceci e riunirla alla minestra per renderla più cremosa, se occorre anche dell’altro brodo. Completare – una volta impiattata – con parmigiano, olio a crudo e pepe.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

MINESTRONE DI VERDURE 

ZUPPA CAROTE NERE, FAGIOLI ROSSI E LEGUMI CON PANCETTA

MINESTRA TOSCANA

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Un “Dolcepensiero”… qui sembra primavera, ripeto sembra! dalla finestra il cielo è azzurro e il sole c’è anche bello grosso ma non si fa sentire perchè l’arietta è bella fresca, frizzante e la sera e la mattina tutto sembra cristallino. Ottimo periodo per le zuppe, calde e avvolgenti che riscaldano non solo il pancino anche l’anima: adoro cucinarle perchè il lungo tempo di cottura è rilassante, è confortante per il profumino che sprigionano ogni qual volta si apre il coperchio della pentola. Per questa zuppa ho utilizzato dei fagioli azuki verdi, chiamati anche fagioli mung verdi: sono simili a piccoli semi verdi dal sapore dolce e delicato, leggeri e freschi, sono originari dell’India, perfetti se insaporiti con il pepe nero o il cumino. Inoltre questa zuppa è impreziosita con la crosta del grana tagliata a dadini che ammorbidite dal calore della minestra, diventano morbide e insaporiscono molto bene la zuppa.

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

100 grammi di piselli*

90 grammi di lenticchie rosse*

50 grammi di orzo*

50 grammi di lenticchie verdi*

40 grammi di azuki verdi*

50 grammi di farro*

80 grammi di fagioli neri*

80 grammi di fagioli bianchi*

1 carota

1 costa di sedano

1 cipolla bianca

2 dadi vegetali

grana grattugiato q.b.

la crosta del grana a pezzi

olio extravergine d’oliva

peperoncino essicato q.b.

pepe nero q.b.

crostini di pane

PREPARAZIONE

*Tutti gli ingredienti con l’asterisco li ho acquistati in un negozio di prodotti biologici, sia i legumi che i cereali sono prodotti essicati… quindi

…in una ciotola unire tutti i legumi e i cereali e coprirli interamente con acqua calda per circa un paio di ore minimo. Al termine delle due ore, scolarli con uno scolapasta e sciacquarli. Far bollire due litri di acqua, sciogliervi i dadi. Nella pentola mettere un filo di olio evo unendo la cipolla tagliata a velo, far imbiondire lentamente, aggiungere poi la carota e il sedano tagliati a dadini piccolissimi. Unire un terzo del brodo ottenuto, aggiungere mescolando tutti i legumi e i cereali con il restante brodo, far cuocere per circa un’ora continuando a mescolare. Passare a regolare con un pizzico di sale e abbondante pepe nero, continuare ancora la cottura per un’ora, se si asciuga troppo aggiungere altro brodo e terminare con un pizzico di peperoncino. Grattare la parte scura della crosta del grana, tagliarlo a pezzettini non troppo grandi che metterete sul fondo delle tazze, servire la minestra ben calda con una spolverata di grana grattuggiato e un filo di olio a crudo, aggiungere qualche crostino di pane. Attendere qualche minuto per permettere alle croste del grana di ammorbidirsi…

Con questa ricetta partecipo al contest di “MENTA PIPERITA AND CO.”

dal titolo ZUPPE E MINESTRE”A cena con Julie e Marek: largo alle zuppe”

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUPPA DI CIPOLLE AL ROSMARINO

COTECHINO E LENTICCHIE 

ZUPPA RUSTICA DI FAGIOLI CON LA VERZA

PASSATO DI VERDURA CON ORZO PERLATO, SAPORE DI PAPRICA CON CROSTINI SAPORITI

PASTA DI FARRO FREDDA

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Un “Dolcepensiero”… avete presente il cartone animato che vede come protagonista quel pigrone gatto un po’ ciccio e arancione? si? GARFIELD!!! un mito per me e mio figlio Matteo che lo vediamo spesse volte in tv e che non ci siamo persi i suoi film sia al cinema che in dvd. Garfield è un fumetto creato da Jim Davis, in cui oltre a Garfield c’è anche il cane Odie, e il loro inetto proprietario Jon Arbuckle. Garfield dopo essere nato come fumetto, arriva sul grande schermo: “Garfield: il film”

Immagine presa dal web 

che racconta la storia di Garfield che vede la sua vita completamente cambiata a causa dell’arrivo di un cane, di nome Odie un bassotto regalato a Jon dalla veterinaria carina di Garfield di cui Jon è innamorato. E’ risaputo che Garfield odia i lunedì, e si diverte qua e là con i suoi compagni di quartiere soprattutto quando si tratta di cibo, fa di tutto per accapparrarsi il bottino ambito. Ma la sua vita fatta di sonnellini e spuntini diventa uno stress, ora deve condividere i propri spazi e il suo padrone con un cane non gli va proprio giù. Ma in fondo il cinico Garfield ha un cuore d’oro. E’ un bel film per bambini, allegro e spensierato per passare un pomeriggio in famiglia oppure con gli amichetti del proprio bimbo: il gatto realizzato in digitale, si muove nel mondo reale con una certa simpatia, e non fa rimpiangere le espressioni, del genere occhioni a mezz’asta.

 

Immagine presa dal web

Garfield 2“, vede invece l’avventura del gatto più pigro e goloso del mondo a Londra dove con Odie, ne combinerà di cotte e di crude divenendo per poco tempo addirittura un ricco ereditiero. Ha attraversato il guado (con il compagno canino Odie) per sorprendere il padrone, Jon Arbuckle, che si trova a Londra per chiedere la mano della fidanzata, la veterinaria Liz Wilson. Garfield passeggia così tra il Big Ben, Buckingham Palace, Scotland Yard e il suo nuovo piatto preferito, diviene il pasticcio di carne macinata (certo, non è la lasagna, ma non si può avere tutto). L’ultimo è un cartone animato “Garfield – Il supergatto”.

Immagine presa dal web

Questo cartone l’abbiamo visto al cinema la scorsa estate ma non mi è per niente piaciuto: soldi buttati al vento e se per i due citati sopra, abbiamo acquistato i DVD per gustarceli in questi giorni di festa appena passati, il supergatto penso che non lo comprerò… perchè? troppo violento. Il mondo dei cartoni in cui vive Garfield sta per essere invaso da Garzooka, muscoloso gatto domestico molto simile a Garfield. Sarà compito di Garfield (quello vero e pigro, mangione) salvare il mondo e soprattutto i suoi amici. La serie di immagini di distruzione del mondo in cui vive il gatto, sono troppe non adatte ad un pubblico di bimbi gli stessi affezionati alla versione nei programmi tv oppure nei DVD sopracitati in cui Garfield è solo alle prese con cibo, poltrone e scorribande animalesche ma innocenti.

Detto questo per proporvi un piatto a cui Garfield è molto affezionato insieme alla pizza e sono proprio le lasagne che vi ripropongo oggi…

INGREDIENTI

pasta sfoglia per lasagne

100 grammi di casera grattugiato (o formaggio di latteria)

150 grammi di grana grattugiato

200 grammi di prosciutto cotto

3 mozzarelle

una noce di burro

PER IL RAGU’

600 grammi di macinato misto maiale – bovino

500 grammi di passata di pomodori

qualche cucchiaio di concentrato di pomodoro

1 costa di sedano

1 carota

1 cipolla bianca

un paio di dadi vegetali

sale e pepe q.b.

peperoncino essicato q.b.

PER LA BESCIAMELLE:

100 grammi di burro

80 grammi di farina

1 litro di latte

100 ml di panna

noce moscata

sale e pepe

grana grattugiato q.b.

PREPARAZIONE

PER IL RAGU’: tagliare a dadini piccolissimi il sedano, la carota e la cipolla che dovranno soffriggere in una pentola capiente con un filo di olio extravergine d’oliva; aggiungere la carne macinata e far tostare il tutto su fuoco vivo. Aggiugere, dopo un otto-dieci minuti, la passata di pomodori con un mestolo di acqua tiepida. Aggiustare il sapore con l’aggiunta dei dadi, un pizzico di sale e pepe e peperoncino q.b. Unire anche il concentrato di pomodoro. Far cuocere bene il tutto per tre ore aggiungendo se neccessario, altra passata e/o acqua tiepida se si dovesse asciugare troppo controllando il giusto grado di sapore.

PER LA BESCIAMELLE: in una casseruola fate scioglliere il burro a fiamma bassissima e, aiutandovi con una frusta, amalgamate bene la farina passata al setaccio per evitare grumi. Diluire subito con il latte tiepido; continuate a mescolare fino a che la salsa si addensa, all’inizio del bollore fate cuocere per circa 6-8 minuti continuando a rimestare. Spolverate con la noce moscata, il sale e il pepe, aggiungere una bella spolverata di grana grattugiato e la panna.

PER LE LASAGNE: Mettere a bollire dell’acqua, salarla e far sbollentare le sfoglie di pasta (per questa ricetta ho calcolato tre strati a base bianca e tre, compreso la superficie, a base rossa) poche alla volta per alcuni minuti; stenderle su una graticola per farle raffreddare. Imburrare la teglia adagiandovi sopra il primo strato di pasta, proseguire con uno strato di besciamelle, finire con una copertura dei formaggi (casera, grana e mozzarella tagliata a dadini piccoli). Continuare il secondo strato con pasta e con delle belle cucchiaiate di ragù coprendo per bene tutta la superficie, poi con le fette di prosciutto e infine spolverizzare di grana grattugiato. Proseguire alternando la base bianca (besciamelle + formaggi) con la base rossa (prosciutto + ragù) fino a ottenere sei strati, terminando con il ragù mischiato a un pò di besciamelle, spolverato di grana grattugiato. Infornare per una mezz’oretta, servire ben calda a tranci.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

LASAGNETTA DI SFOGLIA CON CREMA AI CARCIOFI 

LASAGNE FATTE IN CASA CON FUNGHI, CARCIOFI E SALSICCIA

LASAGNE AL BROCCOLO ROMANESCO

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Un “Dolcepensiero”: il ragu’ di cinghiale nella mia cucina non manca, almeno una  volta all’anno lo cucino per accompagnare un bel piatto di tagliatelle o fettuccine; questo è il periodo della caccia al cinghiale e i nostri monti brianzoli, sono stati ben ripopolati se poi ho un suocero cacciatore, il gioco è fatto. E’ un piatto tipico soprattutto della Toscana ma comunque presente un po’ in tutta la penisola dove vi sono monti: anche in Sardegna per esempio viene cucinato spesse volte. La mia versione è molto leggera, condisco della pasta lunga meglio ancora se fresca ed infine una bella spolverata di nocciole a tocchetti fini ma non troppo.

INGREDIENTI PER SEI/OTTO PERSONE

650 grammi di polpa magra di cinghiale

PER LA MARINATURA

300 ml di vino rosso corposo

2 spicchi di aglio bianco

1 carota

1 cipolla bianca

1 gambo di sedano

chiodi di garofano q.b.

PER IL SUGO

1 carota

1 gambo di sedano

1 cipolla bianca

1 dado vegetale

1 bicchiere di latte

olio extravergine di oliva q.b.

pepe nero macinato fresco q.b.

1 peperoncino piccante

1 litro di passata di pomodoro

3 cucchiai di concentrato di pomodoro

1 rametto di rosmarino

sale q.b.

1 rametto di salvia

PREPARAZIONE

Marinare la carne di cinghiale ponendola un giorno prima nel vino rosso contenente l’aglio, la cipolla con infilzati un po’ di chiodi di garofano, il sedano e il rametto di rosmarino legato alla salvia. Passate 24 ore, tagliare a cubotti la carne di cinghiale sgocciolata; mondare e tritare a dadini piccolissimi un’altra cipolla, un’altra carota, altro sedano e  farli soffriggere in un capiente tegame contenente l’olio di oliva. Dopo una decina di minuti, unire la polpa di cinghiale, farla rosolare anch’essa e poi regolare di sale, unire il dado e il peperoncino. Aggiungere il concentrato di pomodoro e la passata diluita con un bicchiere di acqua calda, lasciare cuocere a fuoco dolce, girando di tanto in tanto; se occorre perchè troppo asciutto, aggiungere al ragù della passata di pomodoro ma diluita con un po’ più di acqua calda fino al termine della cottura. La cottura si aggira intorno alle tre ore circa, ma assaggiate sempre la morbidezza della carne quindi regolare se necessario ancora di sale e spolverare con del pepe nero macinato fresco. Una decina di minunti prima di condire con questo sugo la vostra pasta (preferibilmente tagliatelle o pappardelle) unire un bicchiere di latte avendo cura di amalgamare bene il tutto facendo salire di bollore.

Adoro la Toscana che mi ha completamente stregato l’ultima volta che ci sono stata

quindi partecipo volentieri al contest del blog: “PAN DI RAMERINO

dal titolo “LA TOSCANA NEL PIATTO

Dall’archivio di Dolcipensieri:

INVOLTINI DI VERZA CON RAGU’ DI CARNE 

TAGLIATELLE DI RAGU’ DI CINGHIALE

CINGHIALE IN UMIDO CON POLENTA

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Un “Dolcepensiero” freddoloso: se il giorno dell’Immacolata sembrava più Pasqua che Natale per il sole tiepido e il cielo completamente azzurro, i giorni a seguire si sono invece rivelati freddi e nuvolosissimi. Passeggiare per le vie di Como tutta bardata, ha fatto comunque pensare ancor di più al Natale sempre più vicino, tra le mani buste e pacchi colorati immersi nella “Città dei Balocchi” e qua e la artisti di strada pronti a rallegrare le vie tristi della città. Molti si lamentano che Como è fredda sempre sporca e spoglia- anche e soprattutto a Natale –  almeno queste sono le impressioni di chi ci abita, ma io quest’anno ne sto apprezzando molti angoli e viuzze celate dietro alla grandi piazze. H potuto passeggiare sola soletta nelle ore più calme, durante le pause pranzo mentre aspettavo per la fisioterapia, è ho scoperto negozietti carini per niente pretenziosi bensì ben orgogliosi di proporre i loro più belli prodotti, botteghe dal sapore anche artigianale con un sapore di altri tempi ma specchiati al moderno… insomma un bel tesoro da visitare. Se poi amate acquistare prodotti locali, nella grande piazza che si affaccia sul lago, graziose casette di legno fanno da scenario per la vendita dei più buoni prodotti lariani e non solo. Un paese incantanto custodito in una bella città. Ben felice di essere ritornata a casa, un caldo piatto di minestra era la giusta ricompensa per tanto “sforzo”…

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

100 grammi di piselli*

50 grammi di orzo*

50 grammi di farro*

40 grammi di ceci*

50 grammi di lenticchie verdi*

50 grammi di lenticchie rosse*

40 grammi di fagioli cannellini*

40 grammi di fagioli borlotti*

40 grammi di fagioli neri*

40 grammi di fagioli rossi*

1 carota

1 costa di sedano

2 scalogni

2 dadi vegetali in gelatina

pecorino toscano di Pienza semistagionato

olio extravergine d’oliva

qualche peperoncino essicato

mix di pepe nero, bianco e rosa

qualche granello di sale grosso

crostini di pane toscano

PREPARAZIONE

*Tutti gli ingredienti con l’asterisco li ho acquistati in un negozio di prodotti biologici, sia i legumi che i cereali sono prodotti essicati… quindi

…in una ciotola unire tutti i legumi e i cereali e coprirli interamente con acqua calda per circa un paio di ore minimo. Al termine delle due ore minime, scolarli con uno scolapasta e sciacquateli. Far bollire due litri di acqua, sciogliervi i dadi. Nella pentola “Creuset, mettere un filo di olio evo unendo lo scalogno tagliato sottilmente, far imbiondire lentamente, aggiungere poi la carota e il sedano tagliati a dadini piccolissimi. Unire un terzo del brodo ottenuto, aggiungere mescolando tutti i legumi e i cereali con il restante brodo, far cuocere per circa un’ora continuando a mescolare. Passare a regolare con qualche granello di sale e il mix di pepe, continuare ancora la cottura per un’ora, se si asciuga troppo aggiungere altro brodo e terminare con il peperoncino spezzettato. Servire la minestra ben calda con una spolverata di pecorino e un filo di olio a crudo, aggiungere qualche crostino di pane toscano.

Con questa ricetta partecipo al contest di “MENTA PIPERITA AND CO.”

dal titolo ZUPPE E MINESTRE”A cena con Julie e Marek: largo alle zuppe”

 

Dall’archivio di “Dolcipensieri”:

MINESTRA DI VERDURE CON PROSCIUTTO CRUDO E CIPOLLA 

PASSATA DI CECI PROFUMATA AL ROSMARINO CON DITALINI

PICI ALL’AGLIONE

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Un “Dolcepensiero” caldo: ho deciso di rallentare, un poco sia chiaro… rallentare tutto, rallentare i ritmi e godermi anche i pochi minuti prima di uscire quando con la paura di arrivare sempre in ritardo, alla fine ti fa arrivare puntuale forse fin troppo. Ho anche deciso di fare, come molti che prendono la vita così come viene, alla giornata non dando quella giusta importanza e rispetto anche per un semplice caffè. Costa tanto una telefonata? si… un msm? si e lo sto’ capendo piano piano ma ci sto’ arrivando. Alla fine e con il tempo io ci arrivo sempre. Quindi sono molto in relax ma finalmente un relax degno di nota: sbattermi per tutti… no, sbattermi per chi mi vuole bene ma bene sul serio… si, evitare casini vari… si, crearmi problemi paradossali e inutili… no, godermi la mia casa… si con tutto il suo tepore e la sua armonia?… si, i suoi aromi e profumi?…si; questo è il relax che sto’ riscoprendo in questi giorni. Sarà l’aria del Natale che si sta avvicinando? non credo… beh lo zampino ce lo sta mettendo pure lui è solo che ognitanto mi prendo il lusso di riscoprirmi, di godermi e non sto’ parlando della pausa shoopping in città o una cenetta fra amiche: intendo il voltar pagina, riuscire a leggere fra le righe o addirittura le didascalie quelle scritte in piccolino ma che in poche parole chiariscono un intero discorso. Oggi come ieri, mi sento un po’ rinata, spero non sia la calma prima della tempesta… perchè quando si sta bene arriva poi il periodo critico e brutto… spero proprio di no! E’ la bellezza della vita, che ti sa regalare anche qualche chicca di gioia, calma e serenità… spero di non guastarmela, spero che non me la guastino perchè sugli altri non ci posso mettere la mano sul fuoco! E’ come per il Natale: per me è sempre stato bello, famigliare non ricordo vacanze natalizie brutte e tristi, il Natale è rinascere, il Natale è rispolverare i bei momenti come quando riapri gli scatoloni degli addobbi e ti pervade quel profumo di cannella e cioccolato, spolveri le bocce e gli angioletti e tutto ritorna splendente e come nuovo… Ci stiamo preparando ai grandi cenoni, una bella “dieta” anticipata però ci vuole, un po’ di sana ricarica è ottimale per combattere il freddo ormai giunto e con lui anche qualche grigiore caratteriale: il giardino già da due giorni si presenta cristallino, bianco e candido… e sulla pelle l’arietta è fricicolina. Colgo anche l’occasione per iniziare il mio prosciutto crudo di Parma acquistato giorni fa durante il nostro week-end a ModenaSassuoloPiacenza… una gran bontà!!!

INGREDIENTI PER QUATTRO/SEI PERSONE

160 grammi di prosciutto crudo di Parma a pezzettini

1 cipolla bianca per le verdure+1/2 per il prosciutto crudo

3 carote

3 grambi di sedano

qualche foglia verde di verza

2 patate bianche

2 pomodori grossi

1 cucchiaio di prezzemolo tritato

2 dadi vegetali

sale e pepe q.b.

olio extravergine d’oliva q.b.

crostini al peperoncino per la finitura.

PREPARAZIONE

Lavare tutte le verdure. Mettere sul fuoco una pentola capiente contenente l’acqua (un paio di litri), aggiungere i dadi vegetali e un pizzico di sale. Far bollire mentre sbuccerete la cipolla intera, tagliarla a velo, tagliuzzare anche i gambi di sedano eliminando i filamenti, i pomodori, le carote e le patate sbucciate. Appena sale a bollore il brodo, unire le foglie di verza (ho scelto quelle verdi le più esterne perchè più sode, scartando le più rovinate) tagliarle a julienne, lasciare bollire il tutto per un’ora circa. Il prezzemolo lo unirete qualche minuto prima di spegnere il minestrone. Regolare di sale e pepe assaggiando di tanto in tanto. 15 minuti prima di servire il minestrone, in una padella antiaderente soffriggere la mezza cipolla a velo, appena inizia a dorare, unire il prosciutto crudo privato della parte più grassa e quando inizia a cuocere e cambia colore, stufare il tutto con qualche cucchiaio di solo brodo continuando la cottura per una decina di minuti, unendo altro liquido se occorre nel caso dovesse asciugarsi troppo… le cipolle devono cuocere e rimanere morbide. Unire il tutto al minestrone, mescolare molto bene, servire ben caldo e aggiungere i crostini, vi consiglio quelli ben saporiti.

Con questa ricetta partecipo al contest di “MENTA PIPERITA AND CO.”

dal titolo ZUPPE E MINESTRE”A cena con Julie e Marek: largo alle zuppe”

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PASSATO DI VERDURA CON ORZO PERLATO, SAPORE DI PAPRICA CON CROSTINI SAPORITI 

PASSATA DI CECI PROFUMATA AL ROSMARINO CON DITALINI

SALTIMBOCCA ALLA ROMANA

BRUSCHETTA AL SARDO

ZUPPA DI CIPOLLE AL ROSMARINO

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Un “Dolcepensiero” caldo… l’autunno sembra essere arrivato e con sè a portato un vento freddo freddo che sale ognitanto. Tra uno sbuffo e l’altro, il sole però è ancora caldo durante il giorno ma alla sera ormai le finestre si devono chiudere. E’ giunto così il periodo delle zuppe, minestre e passate: bellissime e vellutate creme da imprezziosire con tanti legumi, pasta e aromi vari che sprigionano il vero sapore autunnale e regalano a corpo e anima un tepore di casa degno delle ricette più care della nostra nonna e/o mamma… Questa buona e sana passata, è arricchita con l’orzo perlato, un legume conosciuto sin nell’Egitto e nell’antica Grecia: Ippocrate – padre della medicina – l’ho utilizzava spessissimo per la sua estrema digeribilità e per il ricco apporto energetico. Questo de “I GUSTI VEGETALI” non necessita di pre-ammollo.

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

200 grammi di orzo perlato “I GUSTI VEGETALI”

sale grosso q.b.

PER IL PASSATO DI VERDURE

2 carote

4/5 cipollotti freschi

3 grambi di sedano

2 zucchine

2 patate bianche

2 pomodori grossi

50 grammi di fagioli borlotti in scatola

2 spicchio di aglio

1 ciuffeto di basilico

1 ciuffetto di prezzemolo

2 dadi vegetali

sale e pepe q.b.

sale grosso q.b.

olio extravergine d’oliva q.b.

PER LA FINITURA

qualche fetta di baguette

sale  e pepe q.b.

olio extravergine d’oliva

paprica q.b.

PREPARAZIONE

In una pentola, versare dell’acqua, unire a freddo l’orzo perlato “I GUSTI VEGETALI” con qualche granello di sale grosso e farlo cuocere per circa 40 minuti.

Lavare tutte le verdure. Mettere sul fuoco una pentola capiente contenente l’acqua (un paio di litri), aggiungere i dadi vegetali e un po’ di sale grosso. Sbucciare i cipollotti e l’aglio che triterete grossolanamente, tagliare a dadini le zucchine, i gambi di sedano eliminando i filamenti, i pomodori, le carote e le patate sbucciate. Appena sale a bollore il brodo,unire tutte le verdure e i fagioli borlotti risciacquati della loro acqua di conservazione; lasciare bollire il tutto per un’ora circa. Tritare il prezzemolo e il basilico a mezzaluna che unirete qualche minuto prima di spegnere il minestrone. Regolare di sale e pepe assaggiando di tanto in tanto. Passare il minestrone con il mixer ad immersione per creare una passata vellutata e cremosa. Unire anche un buon goccio di olio evo.

Al termine della cottura dell’orzo, scolarlo e unirlo al passato di verdura, scaldare bene il tutto mescolando energicamente.

PER LA FINITURA

Preparare i crostini: tagliare la baguette a fette e poi a dadini; in una pentola antiaderente, appena l’olio sarà caldo, sfrigolare i crostini di pane regolandoli di sale e pepe.

Porre il passato di verdura con l’orzo nei piatti o scodelle da portata, sovrapporre i crostini e una generosa spolverata di paprica e servire.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUPPA DI FARRO

ZUPPA RUSTICA DI FAGIOLI CON LA VERZA

INSALATA FREDDA DI CHICCHI ALLA RUSTICA

CHEESECAKE CON BRISE’ AL TIMO E PAPRICA

SPAGHETTI CON POMODORI SECCHI E OLIVE NERE

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Un “Dolcepensiero” profumato: mi sono avvicinata alla cucina indiana assaggiado piatti semplici aromatizzati con curry (qui alcune mie ricette), provando poi piatti più particolari al ristorante “Namaste” di cui vi ho già parlato qui. Ora posso dire che sono innamorata di questa cucina che può essere leggerissima ma intensa di sapori e profumi, fra l’altro sto’ finendo di leggere “La maga delle spezie” storia d’amore fra un indiana trapiantata in America e un fascinoso americano raccontando, attraverso le qualità delle spezie, le varie situazioni che stanno vivendo i suoi clienti. Ma torniano alla ricetta, per il libro aspettate che lo finisca e poi ve ne parlerò… questo piatto è un alleato delle diete perchè molto leggero ma aromatizzato con spezie particolari a cui conferiscono profumo e gusto consentendoci di non esagerare o, addirittura, eliminare condimenti vari. Il riso biryani è un piatto a base di riso, possibilmente basmati o thai, arricchito di spezie e condito anche con carne o pesce. E’ molto tipico delle culture orientali: infatti il termine “biryani” deriva dall’indiano che indica la cottura del riso pilaf con l’aggiunta dello zafferano che gli conferisce un bel colore giallo oro che ci richiama i colori accessi e solari dell’India. Il riso migliore e più indicato per questa ricetta, è il basmati dal chicco lungo e bianchissimo, aromatico e profumato coltivato in ampie distese in India ai piedi dell’Himalaya. Questa versione è perfetta per vegani e vegetariani oppure per chi sta seguendo una dieta: infatti unici protagonisti sono le spezie fra cui la cannella che, come si racconta ne “La maga delle spezie”, si crede sia capace di procurare amici e allontanare i nemici; il cardamomo che, come la cannella, è originaria dello Sri Lanka: si tratta di particolari baccelli ovali di color verde con al loro interno piccoli semi neri molto profumati, i chiodi di garofano nativi delle isole Maluku – Indonesia, sono invece germogli essicati e usati in cucina interi o ridotti in polvere, hanno un sapore leggermente amaro e poi lo zafferano nativo della Persia, è una fra le spezie più care al mondo perche i pistilli vengono ancora raccolti a mano, dona ai piatti un caldo colore solare.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

160 grammi di riso basmati

1 porro

40 grammi di anacardi non salati

1 cucchiaio di uvetta passa

3 chiodi di garofano

2 capsule di cardamomo

1/2 bastoncino di cannella

qualche pistillo di zafferano

1 litro abbondante di brodo vegetale (1 dado)

olio extravergine d’oliva

un pizzico di sale rosa dell’Himalaya.

PREPARAZIONE

Sciogliere qualche ora prima i pistilli di zafferano. Portare a bollore il brodo di dado vegetale. Affettare sottilmente a rondelle il porro e rosolarlo in una padella con fondo in ceramica, con due cucchiai di olio evo. Aggiungere gli anacardi appena il porro imbiondisce, la mezza stecca di cannella, i chiodi di garofano e i semi del cardamomo privati della capsula. Regolare di sale rosa e mescolare bene il tutto. Unire il riso, farlo tostare leggermente quindi iniziare a sfumare con il brodo e proseguire la cottura per circa un dieci minuti irrorando con brodo quando serve. Nel frattempo ammollare l’uvetta in acqua calda che aggiungerete appena trascorsi i primi dieci minuti al riso. Irrorare con lo zafferano sciolto e finire la cottura ancora per un otto/dieci minuti. Mescolate frequentemente ma con delicatezza. Levare dal fuoco e servire.

Con questa ricetta partecipo al contest: “CUCINA ETNICA” del blog “COCOGIANNI

nel gruppo “ASIA e OCEANIA”  come primo piatto.

E al contest Passione per la cannella del blog chef Carole a domicilio

Con questa ricetta partecipo al contest de: “Chiacchiere e cucina”
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Mi trovate anche qui

Dall’archivio di “Dolcipensieri:

RISOTTO ALLE ROSE, FIORI E SALE PERSIANI

TORTA PROFUMATA AL CARDAMOMO CON MELE E CIOCCOLATO

BARA BRITH

RISO BASMATI E POLLO AGLI AGRUMI E ZAFFERANO

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TAGLIOLINI THAILANDESI

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE:

320 grammi di TAGLIOLINI THAILANDESI

1 carota

1 zucchina

1/2 cipollotto

qualche foglia di cavolo verza

½ peperone rosso

olio extravergine d’oliva

MIX DI SPEZIE:

aglio

curcuma

peperoncino

cumino

dado vegetale.

PREPARAZIONE

TAGLIOLINI THAILANDESI2

Mettere sul fuoco l’acqua per i TAGLIOLINI. Affettare finemente a striscioline la carota, la zucchina, il cipollotto, il cavolo verza ed il peperone rosso. In una padella antiaderente, con un filo di olio, far rosolare il cipollotto, aggiungere per prima la carota con la zucchina facendo cuocerle per circa un cinque minuti mescolando di continuo. Unire il peperone rosso e il cavolo verza bagnando il tutto con il dado sciolto in acqua calda. Far cuocere per un dieci minuti rigirando di tanto in tanto; nel frattempo in una ciotolina, mischiare l’aglio tritato molto finemente con la curcuma, il peperoncino e il cumino aggiungendo qualche cucchiaio di acqua calda mischiando il tutto. Aggiungere il mix di spezie alla verdura, continuare la cottura mentre buttate i TAGLIOLINI in acqua bollente salata. Fate asciugare le verdure lasciandole comunque inumidite, condire poi i TAGLIOLINI e servire ben caldi.

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e se poi capitate dalle mie parti, a Como c’è un ristorante thai dove puoi gustare piatti deliziosi:

RISTORANTE THAILANDESE TON THAI – COMO

H O M E

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La temperatura è molto fredda, ho pensato a deliziare il nostro pasto con una zuppa che oltre a riscaldarci, è anche molto buona

LA ZUPPA CASERECCIA

*Gli ingredienti li ho messi nella descrizione della ricetta perchè, quando preparo minestroni o zuppe, di solito utilizzo pesi non specifici a seconda delle verdure che trovo e utilizzo, se mi avanzano le congelo per poterle gustare quando sono di fretta e non ho tempo per cucinare…

zuppa-casereccia

Mettere in una pentola capiente due patate grosse fatte a dadi grossi come una noce, 300 grammi circa di fagiolini, 300 grammi circa di zucchine tagliate a fette grossolane – lasciando da parte la più piccola di diametro per il finale- 4 carote – lasciando da parte la più piccola – 1 cipolla bionda tagliata a fette – lasciando da parte qualche fetta tra le più sottili – qualche gambo di sedano, una scatola di fagioli cannellini e piselli risciacquati dal loro sugo di contenimento, foglie di basilico e prezzemolo tritati, qualche foglia di verza e 300 grammi tra spinaci, coste e erbette. Prendere un quarto di zucca, spelarla e tagliare la polpa in pezzi. Versare acqua tiepida in quantità sufficiente unendo un dado vegetale. Dopo alcune ore di lenta cottura, assaggiare il brodo regolando di sale e pepe, se vi piace anche un pò di peperoncino; con una schiumarola, versare la verdura nel robot da cucina o meglio ancora nel passaverdure e ridurre la verdura in passato che rimettere nel brodo lasciato sul fuoco lento. Far cuocere fino al suo bollore, dopodiche passare la vostra zuppa in una pentola meno capiente (circa due mestoli pieni a persona), la rimanente metterla in un contenitore ermetico per riutilizzarla l’indomani oppure metterla nel congelatore per i prossimi pasti. Unire della pasta piccolissima o del riso (circa 40 grammi a persona). Con la zucchina lasciata da parte, ricavare delle fette sottilissime quasi trasparenti che buttere a crudo nella vostra zuppa mentre con la carota ricavare dadini piccolissimi da aggiungere anch’essi alla zuppa, aggiungere anche la cipolla lasciata da parte. Far cuocere a fuoco lento per circa dieci minuti: se la pasta ha bisogno di meno cottura, aggiungere prima le verdure, mentre nel caso del riso calarlo insieme alle verdure. Servire caldo con grana grattugiato a listarelle con crostini di mais o crostini di pan ed un filo d’olio extravergine a crudo.

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