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VELLUTATA DI FAGIOLI (13)+

Un “Dolcepensiero”: la neve tanto promessa e attesa è arrivata! le temperature sono decisamente cambiate! mentre sto’ scrivendo questo post fuori nevica e di minuto in minuto aumenta sempre di più… le strade per ora sono ben percorribili, il traffico nella norma… ma temo che se continua così sarà un pomeriggio moooooolto lungo… per confortarsi dal freddo e dal gelo, una calda scodella di minestra è quello che ci vuole se poi volete dolcezza per il palato meglio ancora se si prepara una morbida vellutata. Buon appetito!

VELLUTATA DI FAGIOLI (23)+

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

300 grammi di fagioli cannellini e borlotti

qualche cucchiaino di semi di papavero

100 grammi di provolone a scaglie

1 cipolla bianca

1 porro

200 grammi di pomodori a cubetti

olio extravergine d’oliva q.b.

pepe bianco q.b.

brodo vegetale q.b.

sale q.b.

peperoncino in polvere q.b.

una baguette

VELLUTATA DI FAGIOLI (39)+

PREPARAZIONE

Lavare molto bene con acqua corrente i fagioli, scolarli (per me legumi in scatola, se usate quelli freschi o secchi ammollateli per una decina di ore in acqua). Affettare a julienne la cipolla e il porro. Portare ad ebollizione il brodo vegetale (carota, zucchina, sedano e un pizzico di sale). In una pentola capiente di coccio, scaldare dell’olio evo, tuffare la cipolla con il porro e appena imbionditi, aggiungere i fagioli che farete rosolare per qualche minuto mescolando con un filo di brodo; unire poi altro brodo fino a ricoprirli e iniziate la loro cottura per almeno un’ora e mezza diluendo se necessario con altro brodo. A metà cottura, unire il pomodoro o la passata, mescolare bene il tutto, coprire e continuare la cottura a fuoco lento; regolare di sale, pepe e peperoncino a seconda del vostro gusto. Una decina di minuti prima di passare la minestra nel mixer, affettare la baguette e far tostare molto bene il pane. Spegnere il fuoco alla zuppa e con il frullatore ad immersione, frullarla creando una vellutata che potrete aggiustare con un filo di brodo se necessario. Regolare di sale e pepe, se occorre. Portare in tavola in ciotole, terminare con un filo di olio evo a crudo, con i crostini di pane adagiati con cautela (attendete qualche minuto in modo che in superficie si formi una leggera crosticina che non farà cadere il pane sul fondo), una spolverata di provolone ed infine una bella spolverata di semi di papavero. Buon appetito, magari seduti davanti ad una  finestra con il paesaggio innevato…

VELLUTATA DI FAGIOLI (2)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

NACHOS OLE’ CON VELLUTATA DI CANNELLINI

SPEZZATINO DI VITELLO CON FAGIOLI ROSSI

ZUPPA CAROTE NERE, FAGIOLI ROSSI E LEGUMI CON PANCETTA

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Un “Dolcepensiero” di inizio stagione: con questa ricetta tradizionale lariana, partiamo con la stagione autunnale e oggi malgrado un sole splendente, tira un vento freddo e sferzante; speriamo nel week-end le temperature risalgano regalandoci il secondo colpo di coda estivo… magari. La Buseca è un piatto che vedo cucinare fin dalla mia infanzia da mia mamma e ora mi cimento anche io in cucina soprattutto in Pro Loco dove è tradizione proporla il primo venerdi della festa paesana e anche quest’anno non è mancata. Sull’origine del nome non vi è certezza, sembrerebbe che l’etimologia della parola derivi da sinonimi per lo più toscani che indicano la parte dell’intestino dei bovini, a volte è scritta con la doppia c e i puntini sulla u. Si tratta di una ricetta della tradizione contadina milanese: un piatto umile cucinato soprattutto nei periodi freddi dell’anno e come tradizione vuole, è consuetudine mangiarla alla Vigilia di Natale perchè in passato era si un piatto umile nella preparazione degli ingredienti, ma era anche sinonimo di cibo delle grandi occasioni, appunto. Ma simboleggia anche l’arrivo della stagione autunnale che porta con sè i primi venti e le prime pioggie, la voglia di stare a casa al calduccio. Per il resto d’Italia, o quasi, è conosciuta con il nome di Trippa: qui in Brianza è un piatto che si prepara in grandi quantità anche perchè è piacevole regalarne qualche porzione a famigliari e conoscenti, come cuorioso è il continuo chiacchierare sulle varie varianti personali che si possono apportare a questo strepitoso piatto. Mio padre per esempio, vuole solo foiolo e senza alloro, qualcuno non mette il concentrato di pomodoro bensì i pomodori a tocchetti e per insaporirla ancor di più, l’aggiunta di peperoncino non manca in alcune ricette personali. Per via della sua lunga e lenta preparazione, soprattutto se il brodo è di carne ma niente e nessuno vi vieta di farne con dado vegetale, la Buseca è un piatto che troverete anche tutto l’anno – estate compresa – alle sagre di paese… un vero invito ad un piatto che simboleggia la mia tradizione culinaria che vi invito a gustarla.

INGREDIENTI

PER IL BRODO

1 carota

qualche chiodo di garofano

1 cipolla

1 costa di sedano

un paio di cosce di gallina

1 pezzo di manzo (la polpa circa 500 grammi)

il ginocchio del maiale

pepe nero in grani q.b.

una presa di sale grosso

PER LA BUSECA

2 chili di trippa di cui 1 solo foiolo

una noce di burro

50 grammi di pancetta tesa

2 cipolle

2 carote

200 grammi di fagioli borlotti

un rametto di rosmarino

una costa di sedano

un paio di foglie di alloro

qualche chiodo di garofano

pepe nero q.b.

sale q.b.

brodo di carne q.b.

1/2 tubetto di concentrato di pomodoro

grana padano grattugiato q.b.

fette di pane casereccio

olio extra vergine d’oliva q.b.

PREPARAZIONE

PER IL BRODO

Porre i pezzi di carne in una pentola capiente. Coprirla con abbondante acqua fredda e portarla a ebollizione. Sbucciare la cipolla, infilzarla con i chiodi di garofano, pulire la carota così come la costa di sedano e tuffare il tutto nella pentola con qualche grano di pepe. Lasciar sobbollire il brodo regolando anche di sale grosso e appena il bollore di alza, abbassare il fuoco al minimo, coprire con un coperchio e cuocere per un paio di ore abbondanti mescolando di tanto in tanto e assaggiandolo, nel caso regolare di sale e/o pepe. Scolarlo poi dalla carne (ottima da mangiare anche così con sott’aceti o salsine varie) e filtrarlo con un colino. Se lo preparate in anticipo, filtratelo nuovamente al momento dell’utilizzo per la trippa per eliminare la patina di grasso che si riproduce (se non lo usate tutto, lo potete congelare per usi futuri come un bel risotto).

PER LA TRIPPA

Se usate fagioli freschi, lasciarli a bagno in acqua tiepida con un pizzico di sale per circa un’oretta. Lavare sotto acqua corrente tutta la trippa e asciugarla, procedere a tagliarla a listerelle sottili. Affettare le cipolle finemente, la pancetta a dadini piccoli: in una pentola capiente a sponde alte, far sciogliere una noce di burro con un filo di olio, unire la pancetta e la cipolla con l’alloro e il rosmarino legati a mazzetto; lasciar soffriggere il tutto, aggiungere la trippa, la carota a rondelle, il sedano a tocchetti, i chiodi di garofano e qualche grano di pepe. Sfrigolare molto bene fino a quando la trippa sarà tutta ben scottata. Regolare di sale, unire il concentrato mescolando energicamente e coprire con abbondante brodo di carne. Portare a bollore, poi coprire la pentola e far cuocere sino a quando la trippa sarà tenera (circa un quattro/cinque ore minimo). Tenerla schiumata regolarmente. Un’oretta prima, unire i fagioli se freschi, un quarto d’ora prima se in scatola. Se dovesse occorrere, aggiungere del brodo bollente tenendo presente che la buseca deve presentarsi come una zuppa brodosa. Quando cotta, servirla ben calda con grana grattugiato e qualche pezzo di pane casereccio. E’ un piatto da gustare anche il giorno dopo riscaldato…

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ALBORELLE

INSALATA CASLINO

RESTA PASQUALE DI COMO

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Questa ricetta la trovi anche qui…

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Un “Dolcepensiero”… qui sembra primavera, ripeto sembra! dalla finestra il cielo è azzurro e il sole c’è anche bello grosso ma non si fa sentire perchè l’arietta è bella fresca, frizzante e la sera e la mattina tutto sembra cristallino. Ottimo periodo per le zuppe, calde e avvolgenti che riscaldano non solo il pancino anche l’anima: adoro cucinarle perchè il lungo tempo di cottura è rilassante, è confortante per il profumino che sprigionano ogni qual volta si apre il coperchio della pentola. Per questa zuppa ho utilizzato dei fagioli azuki verdi, chiamati anche fagioli mung verdi: sono simili a piccoli semi verdi dal sapore dolce e delicato, leggeri e freschi, sono originari dell’India, perfetti se insaporiti con il pepe nero o il cumino. Inoltre questa zuppa è impreziosita con la crosta del grana tagliata a dadini che ammorbidite dal calore della minestra, diventano morbide e insaporiscono molto bene la zuppa.

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

100 grammi di piselli*

90 grammi di lenticchie rosse*

50 grammi di orzo*

50 grammi di lenticchie verdi*

40 grammi di azuki verdi*

50 grammi di farro*

80 grammi di fagioli neri*

80 grammi di fagioli bianchi*

1 carota

1 costa di sedano

1 cipolla bianca

2 dadi vegetali

grana grattugiato q.b.

la crosta del grana a pezzi

olio extravergine d’oliva

peperoncino essicato q.b.

pepe nero q.b.

crostini di pane

PREPARAZIONE

*Tutti gli ingredienti con l’asterisco li ho acquistati in un negozio di prodotti biologici, sia i legumi che i cereali sono prodotti essicati… quindi

…in una ciotola unire tutti i legumi e i cereali e coprirli interamente con acqua calda per circa un paio di ore minimo. Al termine delle due ore, scolarli con uno scolapasta e sciacquarli. Far bollire due litri di acqua, sciogliervi i dadi. Nella pentola mettere un filo di olio evo unendo la cipolla tagliata a velo, far imbiondire lentamente, aggiungere poi la carota e il sedano tagliati a dadini piccolissimi. Unire un terzo del brodo ottenuto, aggiungere mescolando tutti i legumi e i cereali con il restante brodo, far cuocere per circa un’ora continuando a mescolare. Passare a regolare con un pizzico di sale e abbondante pepe nero, continuare ancora la cottura per un’ora, se si asciuga troppo aggiungere altro brodo e terminare con un pizzico di peperoncino. Grattare la parte scura della crosta del grana, tagliarlo a pezzettini non troppo grandi che metterete sul fondo delle tazze, servire la minestra ben calda con una spolverata di grana grattuggiato e un filo di olio a crudo, aggiungere qualche crostino di pane. Attendere qualche minuto per permettere alle croste del grana di ammorbidirsi…

Con questa ricetta partecipo al contest di “MENTA PIPERITA AND CO.”

dal titolo ZUPPE E MINESTRE”A cena con Julie e Marek: largo alle zuppe”

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUPPA DI CIPOLLE AL ROSMARINO

COTECHINO E LENTICCHIE 

ZUPPA RUSTICA DI FAGIOLI CON LA VERZA

PASSATO DI VERDURA CON ORZO PERLATO, SAPORE DI PAPRICA CON CROSTINI SAPORITI

PASTA DI FARRO FREDDA

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Un “Dolcepensiero” freddoloso: se il giorno dell’Immacolata sembrava più Pasqua che Natale per il sole tiepido e il cielo completamente azzurro, i giorni a seguire si sono invece rivelati freddi e nuvolosissimi. Passeggiare per le vie di Como tutta bardata, ha fatto comunque pensare ancor di più al Natale sempre più vicino, tra le mani buste e pacchi colorati immersi nella “Città dei Balocchi” e qua e la artisti di strada pronti a rallegrare le vie tristi della città. Molti si lamentano che Como è fredda sempre sporca e spoglia- anche e soprattutto a Natale –  almeno queste sono le impressioni di chi ci abita, ma io quest’anno ne sto apprezzando molti angoli e viuzze celate dietro alla grandi piazze. H potuto passeggiare sola soletta nelle ore più calme, durante le pause pranzo mentre aspettavo per la fisioterapia, è ho scoperto negozietti carini per niente pretenziosi bensì ben orgogliosi di proporre i loro più belli prodotti, botteghe dal sapore anche artigianale con un sapore di altri tempi ma specchiati al moderno… insomma un bel tesoro da visitare. Se poi amate acquistare prodotti locali, nella grande piazza che si affaccia sul lago, graziose casette di legno fanno da scenario per la vendita dei più buoni prodotti lariani e non solo. Un paese incantanto custodito in una bella città. Ben felice di essere ritornata a casa, un caldo piatto di minestra era la giusta ricompensa per tanto “sforzo”…

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

100 grammi di piselli*

50 grammi di orzo*

50 grammi di farro*

40 grammi di ceci*

50 grammi di lenticchie verdi*

50 grammi di lenticchie rosse*

40 grammi di fagioli cannellini*

40 grammi di fagioli borlotti*

40 grammi di fagioli neri*

40 grammi di fagioli rossi*

1 carota

1 costa di sedano

2 scalogni

2 dadi vegetali in gelatina

pecorino toscano di Pienza semistagionato

olio extravergine d’oliva

qualche peperoncino essicato

mix di pepe nero, bianco e rosa

qualche granello di sale grosso

crostini di pane toscano

PREPARAZIONE

*Tutti gli ingredienti con l’asterisco li ho acquistati in un negozio di prodotti biologici, sia i legumi che i cereali sono prodotti essicati… quindi

…in una ciotola unire tutti i legumi e i cereali e coprirli interamente con acqua calda per circa un paio di ore minimo. Al termine delle due ore minime, scolarli con uno scolapasta e sciacquateli. Far bollire due litri di acqua, sciogliervi i dadi. Nella pentola “Creuset, mettere un filo di olio evo unendo lo scalogno tagliato sottilmente, far imbiondire lentamente, aggiungere poi la carota e il sedano tagliati a dadini piccolissimi. Unire un terzo del brodo ottenuto, aggiungere mescolando tutti i legumi e i cereali con il restante brodo, far cuocere per circa un’ora continuando a mescolare. Passare a regolare con qualche granello di sale e il mix di pepe, continuare ancora la cottura per un’ora, se si asciuga troppo aggiungere altro brodo e terminare con il peperoncino spezzettato. Servire la minestra ben calda con una spolverata di pecorino e un filo di olio a crudo, aggiungere qualche crostino di pane toscano.

Con questa ricetta partecipo al contest di “MENTA PIPERITA AND CO.”

dal titolo ZUPPE E MINESTRE”A cena con Julie e Marek: largo alle zuppe”

 

Dall’archivio di “Dolcipensieri”:

MINESTRA DI VERDURE CON PROSCIUTTO CRUDO E CIPOLLA 

PASSATA DI CECI PROFUMATA AL ROSMARINO CON DITALINI

PICI ALL’AGLIONE

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Un “Dolcepensiero” caldo… l’autunno sembra essere arrivato e con sè a portato un vento freddo freddo che sale ognitanto. Tra uno sbuffo e l’altro, il sole però è ancora caldo durante il giorno ma alla sera ormai le finestre si devono chiudere. E’ giunto così il periodo delle zuppe, minestre e passate: bellissime e vellutate creme da imprezziosire con tanti legumi, pasta e aromi vari che sprigionano il vero sapore autunnale e regalano a corpo e anima un tepore di casa degno delle ricette più care della nostra nonna e/o mamma… Questa buona e sana passata, è arricchita con l’orzo perlato, un legume conosciuto sin nell’Egitto e nell’antica Grecia: Ippocrate – padre della medicina – l’ho utilizzava spessissimo per la sua estrema digeribilità e per il ricco apporto energetico. Questo de “I GUSTI VEGETALI” non necessita di pre-ammollo.

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

200 grammi di orzo perlato “I GUSTI VEGETALI”

sale grosso q.b.

PER IL PASSATO DI VERDURE

2 carote

4/5 cipollotti freschi

3 grambi di sedano

2 zucchine

2 patate bianche

2 pomodori grossi

50 grammi di fagioli borlotti in scatola

2 spicchio di aglio

1 ciuffeto di basilico

1 ciuffetto di prezzemolo

2 dadi vegetali

sale e pepe q.b.

sale grosso q.b.

olio extravergine d’oliva q.b.

PER LA FINITURA

qualche fetta di baguette

sale  e pepe q.b.

olio extravergine d’oliva

paprica q.b.

PREPARAZIONE

In una pentola, versare dell’acqua, unire a freddo l’orzo perlato “I GUSTI VEGETALI” con qualche granello di sale grosso e farlo cuocere per circa 40 minuti.

Lavare tutte le verdure. Mettere sul fuoco una pentola capiente contenente l’acqua (un paio di litri), aggiungere i dadi vegetali e un po’ di sale grosso. Sbucciare i cipollotti e l’aglio che triterete grossolanamente, tagliare a dadini le zucchine, i gambi di sedano eliminando i filamenti, i pomodori, le carote e le patate sbucciate. Appena sale a bollore il brodo,unire tutte le verdure e i fagioli borlotti risciacquati della loro acqua di conservazione; lasciare bollire il tutto per un’ora circa. Tritare il prezzemolo e il basilico a mezzaluna che unirete qualche minuto prima di spegnere il minestrone. Regolare di sale e pepe assaggiando di tanto in tanto. Passare il minestrone con il mixer ad immersione per creare una passata vellutata e cremosa. Unire anche un buon goccio di olio evo.

Al termine della cottura dell’orzo, scolarlo e unirlo al passato di verdura, scaldare bene il tutto mescolando energicamente.

PER LA FINITURA

Preparare i crostini: tagliare la baguette a fette e poi a dadini; in una pentola antiaderente, appena l’olio sarà caldo, sfrigolare i crostini di pane regolandoli di sale e pepe.

Porre il passato di verdura con l’orzo nei piatti o scodelle da portata, sovrapporre i crostini e una generosa spolverata di paprica e servire.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUPPA DI FARRO

ZUPPA RUSTICA DI FAGIOLI CON LA VERZA

INSALATA FREDDA DI CHICCHI ALLA RUSTICA

CHEESECAKE CON BRISE’ AL TIMO E PAPRICA

SPAGHETTI CON POMODORI SECCHI E OLIVE NERE

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Un “Dolcepensiero” ancora per il freddo invernale: quindi perfetto per una calda e fumante zuppa. Gli ingredienti sono classici, rustici e molto buoni: un perfetto assemblaggio con una verdura di stagione e i legumi sempre presenti nelle nostre dispense. Oltre ad apprezzarli con zuppe calde, da qualche anno adoro legumi e cereali anche per insalate fredde durante l’estate diventando così la cena perfetta che può essere preparata in anticipo. Per questa buona ricetta calda, gli ingredienti sono per circa 10/12 persone, io la faccio anche se siamo solo in tre, l’avanzo è perfetto per il giorno dopo oppure ne congelo qualche porzione nel caso abbia difficoltà a cucinare, un’ottima scorta dell’ultimo momento. Una variante più ricca alla classica pasta e fagioli.

Gli ingredienti principali di questa zuppa dai sapori rustici sono i fagioli, ennesimo prodotto che ci ha fatto conoscere Cristoforo Colombo e originari del Brasile e Argentina. Ne esistini ben 500 diverse qualità che rendono questo prodotto diffuso e conosciuto in tutto il mondo anche perchè perfetto per la lunga conservazione o in scatola, sottovuoto ed essicati. Oggi ho scelto tre diversi tipi, caratteristici nel loro colore e forma: i “fagioli dall’occhio” di colore bianco o crema con un piccolo anello nel punto di attacco del bacello al seme; i “fagioli Lima” piatti e di colore bianco o tendente al viola originari dell’america del sud molto saporiti e i “fagioli neri” di colore ebano brillante.

INGREDIENTI PER 10/12 PERSONE… (OPPURE PER QUALCHE PICCOLA SCORTA)

1 cavolo verza

400 grammi di fagioli misti (fagioli dall’occhio, fagioli Lima, fagioli neri e cannellini)

100 grammi farro

1 cipolla bianca

1 porro

200 grammi di pomodori a cubetti

2 fette spesse di pancetta***

olio extravergine d’oliva

pepe bianco q.b.

brodo vegetale q.b.

sale q.b.

peperoncino in polvere q.b.

crostini di pane

PREPARAZIONE

Lavare molto bene con acqua corrente i fagioli e il farro, scolarli. Tagliare finemente il cavolo verza dopo averlo lavato e privato della costa centrale. Affettare a julienne la cipolla e il porro. Tagliare a dadini la pancetta che profumerete con il pepe bianco. Portare ad ebolizione il brodo vegetale (carota, zucchina, sedano e un pizzico di sale). In una pentola capiente di coccio, scaldare dell’olio evo, tuffare la cipolla con il porro e appena inizia a dorare, unire la pancetta al pepe, far rosolare molto bene e quando anche la pancetta inizierà a dorare, unire il cavolo verza che farete stufare con qualche cucchiaio di brodo. Nel frattempo ammollate i fagioli con l’orzo nel brodo (almeno un litro), quando la verza si sarà ben ammorbidita, unite il brodo con i fagioli e iniziate la loro cottura per almeno un’ora e mezza diluendo se necessario con altro brodo. A metà cottura, unire il pomodoro o la passata, mescolare bene il tutto, coprire e continuare la cottura a fuoco lento; regolare di sale e peperoncino a seconda del vostro gusto (se volete un sapore più deciso e saporito, potete aggiungere del dado vegetale o altri sapori). Portare in tavola in ciotole, terminare con un filo di olio evo a crudo, con i crostini di pane e una spolverata di grana gratuggiato.

***Per una versione vegetariana, eliminare la pancetta.

Con questa seconda ricetta (la prima è questa qui), partecipo alla raccolta de LE RICETTE DI MINU’ dal titolo SE NON E’ ZUPPA E’ PAN BAGNATO

CON QUESTA RICETTA PARTECIPO AL CONTEST DE “IL GAMBERETTO”

“MA SEI PROPRIO UN BROCCOLO”

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Un “Dolcepensiero” ripetitivo… ma che ci vuole, mi spiego: ultimamente sto’ facendo paste fredde a go go per il fatto che fa molto ma molto caldo, inoltre le trovo molto sbrigative e comode per il pranzo veloce senza perdere gusto e sostanza (infatti Marco lavora ancora e al mezzogiorno anche se fa caldo, ha fame mentre il Matteo si trova ancora in asilo). Dopo la versione con i cereali, non potevo non fare della pasta ma con qualche accorgimento nuovo… ma sempre veloce!

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

320 grammi di pasta di farro

200 grammi di fagioli borlotti in scatola

200 grammi di champignon sott’olio

100 grammi di fontina dolce

200 grammi di tonno

qualche cipollina sott’aceto

olio extravergine d’oliva

un pizzico di sale e pepe

PREPARAZIONE

Mentre la pasta cuoce in abbondante acqua salata, sgocciolare i funghi champignon, i fagioli e il tonno; tagliare a spicchietti sottili la fontina dolce. Scolare la pasta, raffreddarla brevevemente sotto acqua corrente fredda e poi condirla con tutti gli ingredienti unendoci anche qualche cipollina in agrodolce. Regolare di olio evo, sale e pepe. Servire a temperatura ambiente.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PASTA FREDDA ALLA VIENNESE

INSALATA FREDDA DI CHICCHI ALLA RUSTICA

BRUNCH EGGS

TORTA SALATA VALTELLINA

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Un “Dolcepensiero” artistico: è stato un parto difficile questo… abbinare una mia ricetta ad un’opera d’arte o simile. Poi l’altra sera ho fatto quest’insalata fredda rustica per una cena fra amici e ho subito avuto subito l’idea di collegarla a questo dipinto: il “mangiatore di fagioli” di Annibale Carracci.

Infatti l’ingredientre principale di questa pietanza sono i fagioli Cannellini e Borlotti. Da noi questi legumi giunsero dopo la scoperta dell’America, nel 1500 dove all’inizio venivano acquistati solo per imbandire le tavole dei signori. Solo quelli di scarsa qualità e forma, venivano acquistati dalle classi più povere, diventando per qualcuno l’unico sostentamento. Io personalmente li tengo sempre di scorta in dispensa: li uso anche solo per arricchire un’insalata verde e non trovo assolutamente giusto considerarli cibo povero visto la loro grande ricchezza di grassi, proteine e carboidrati. Con questa ricetta partecipo alla raccolta di SORELLE IN PENTOLA

INGREDIENTI PER QUATTRO “MANGIATORI DI FAGIOLI”

110 grammi di riso parboleid

110 grammi di orzo perlato

110 grammi di farro perlato

1 cipolla bianca

115 grammi di fagioli borlotti

115 grammi di fagioli cannellini

200 grammi di tonno sott’olio

pepe

olio extravergine d’oliva.

PREPARAZIONE

Preparare i fagioli: mettere a bagno la sera prima i fagioli, lavati sotto acqua corrente; porli poi sul fuoco fino a quando risulteranno morbidi in un litro di acqua per circa un paio d’ore, liberandoli dalla schiuma che si forma in superficie. Lasciarli raffreddare. Cuocere il riso, l’orzo e il farro in abbondante acqua fredda salata per circa 20/25 minuti, scolarlo e passarlo sotto acqua fredda. Condirlo con un filo di olio evo, unirci i fagioli, il tonno sgocciolato e la cipolla tagliata a fettine sottili. Mischiare bene il tutto con una leggera spolverata di pepe. Servire fresco.

MI TROVI ANCHE QUI CON TANTE ALTRE RICETTE:

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Un “Dolcepensiero”: non c’è come la carne di pollo, adattissima a molte ricette. Io l’adoro anche per questo motivo: con questa insalata ho realizzato un piatto unico per una cena veloce e leggera e poi in questi giorni bisogna star  leggeri visto che si stà avvicinando il carnevale con i suoi tantissimi dolcetti come tradizione vuole. 

 

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE 

800 grammi di petto di pollo 

1 cavolo cappuccio 

140 grammi di fagioli cannellini 

125 grammi di germogli di soia 

maionese q.b. 

olio extravergine d’oliva q.b. 

1 noce di burro

sale 

1 limone 

1 cucchiaino di dado granulare 

maizena q.b. 

PER GLI AROMI 

basilico, timo, salvia, rosmarino, origano, maggiorana, prezzemolo, coriandolo tritati

1 foglia di lauro

1 bacca di ginepro

1 spicchio di aglio rosa

pepe nero

sale.

PREPARAZIONE

Nel mixer tritare finemente l’aglio, la bacca di ginepro e la foglia di lauro. In una ciotola unire un cucchiaino di tutte le spezie tritate sopraindicate insieme a quelle passate nel mixer miscelandole tutte insieme con una presina di sale e una di pepe. Aggiungere la maizena e passarci il pollo tagliato a striscioline ricoprendolo del tutto. Pulire e tagliare il cavolo cappuccio a julienne, unire i fagioli e i germogli di soia e condire con quanto basta di maionese, un filo leggero di olio e un paio di gocce di limone. Cucinare il pollo con un filo di olio e una noce di burro: dopo circa cinque minuti, allungare leggermente la carne con acqua calda e un cucchiaino di dado granulare; terminare la cottura, impiattarlo poi sul letto di insalata precedentemente condita.

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Un “dolcepensiero” gli ingredienti per ottenere gustosissimi piatti messicani, che adoro in modo particolare, sono piuttosto facili da trovare; ormai in quasi tutti i supermercati è presente un’area dedicata ai cibi etnici. Ed ecco tre semplici e buonissime ricette che ripropongo molte volte al mio “dolcepensiero” Marco.


TACOS CON POLLO

Si possono preparare con carne di pollo, ma le tacos sono ottime anche con carne di manzo e si può aggiungere anche del mais dolce.

INGREDIENTI

450 grammi di pollo (preferibilmente petto di pollo)

1 cipolla media tritata

1 spicchio di aglio

1 cucchiaio di peperoncino (a discrezione del vostro palato!!)

1 cucchiaio scarso di sale

2 pomodori tagliati

foglie di lattuga

1 tazza di formaggio caciotta tagliata a strisce

salsa chili q.b.

3 peperoncini verdi dolci

12 tacos.

PREPARAZIONE

Mettere l’aglio e la cipolla tritata finemente in una pentola con l’olio, aggiungere la carne tagliata a striscioline fino a quando diventa bianca. Insaporire con il sale e il peperoncino gradatamente assaggiando di tanto in tanto (in modo che otteniate il grado di piccantezza che desiderate), aggiungete un pò di acqua tiepida se la carne risulta troppo asciutta e poi mettete la salsa chili. Scaldate le tacos al forno grill in modo che quando le riempirete, non diventeranno molli; riempitele con la carne, il pomodoro, il formaggio, il peperoncino verde tagliato sottile e la lattuga.

FAGIOLI PICCANTI

INGREDIENTI

1 cipolla

1 carota

2 pomodori tagliati

mezzo bicchiere di vino bianco

prezzemolo

sale e pepe

peperoncino

salsa chili

1 peperoncino verde dolce

PREPARAZIONE

Soffriggere la cipolla con la carota tritate finemente, aggiungere i pomodori tagliati a cubetti e far rosolare il tutto. Aggiungere del vino bianco e far evaporare per circa 5 minuti. Aggiungere i fagioli, farli tostare, dopo di che aggiungere dell’acqua tiepida se troppo asciugati. Spolverare con prezzemolo tritato finemente, salare e pepare. Dopo 10 minuti mescolando di tanto in tanto, aggiungere la salsa chili e il peperoncino a seconda del vostro gusto di piccantezza. Infine aggiungere il peperoncino tagliato finemente.

NACHOS OLE’

Sempre più locali le offrono come stuzzichino al posto delle classiche patatine, solitamente accompagnate da gustose salse piccanti, io le preparo sempre come antipasto…

INGREDIENTI

1 confezione di nachos chips messicani (possibilmente quelle triangolari)

3 peperoncini verdi

1 caciotta dolce

3 pomodori rossi

peperoncino piccante.

PREPARAZIONE

Accendete il forno e portatelo a 200°. Utilizzando un piatto o una terrina che potrete infornare, stendete uno strato di nachos chips, non esagerate altrimenti quelle sul fondo non si condiranno.
Copritele con il formaggio tagliato a striscioline, i peperoncini tagliati a stiletti e i pomodori tagliati a cubetti. Spolverizzare con pochissimo peperoncino. Infornate e attendete fin quando il formaggio non si sarà fuso e servitele calde. Buon appetito!

Ristoranti messicani:

http://www.cactusjuicecafe.com/ a Como e a Civate (Lecco)

http://www.papos.it/ Montano Lucino (Como).

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