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Posts Tagged ‘farina di grano saraceno’

TORTA DI SARACENO CON MELE (81)+

Un “Dolcepensiero”: per questa meraviglia di torta devo citare il bellissimo blog di Ely – Nella cucina di Ely – perché ho proprio preso da lei la ricetta modificandone un poco gli ingredienti. Risultato garantito: buona, dolce, morbida e con la crema ai frutti di bosco della F.lli Carli… ho proprio fatto bingo! Per una cena ancora un “po’ invernale”, è il dolce perfetto dopo un buon e caldo piatto di pizzoccheri. Sono ancora in fase di svuota-dispensa per dare via all’acquisto di scorte un po’ più estive come la stagione che è alle porte.

TORTA DI SARACENO CON MELE (8)+

INGREDIENTI

250 grammi di burro leggermente salato

200 grammi di zucchero

6 uova

200 grammi di farina di saraceno

30 grammi di noci

30 grammi di nocciole

40 grammi di mandorle

2 mele golden

1 bustina di lievito

il succo di mezzo limone

1 vasetto di crema ai frutti di bosco F.lli Carli

sale alla vaniglia un pizzico

zucchero a velo q.b.

fiori di rosmarino e fiordaliso

TORTA DI SARACENO CON MELE (115)+

PREPARAZIONE

Ammorbidire il burro a bagnomaria oppure nel microonde. Nel mixer, tritare finemente 100 grammi di zucchero, tenere da parte; tritare gli altri 100 grammi di zucchero con la frutta secca. Nella planetaria, montare lo zucchero con la frutta secca con il burro, aggiungere un tuorlo alla volta e la farina di grano saraceno miscelata al lievito. Pelare le mele: una va grattugiata con i fori larghi, l’altra divisa in quattro tocchi, grattugiarla a lamelle sottili, unirle all’impasto con il succo di limone. Mescolare bene il tutto con una spatola e lasciare riposare. In un’altra ciotola, montare le chiare d’uovo a neve con gli altri 100 grammi di zucchero e un pizzico di sale. Unirle poi all’impasto miscelando bene il tutto con delicatezza. Versare in una tortiera di cm 26 di diametro imburrata ed infarinata. Cuocere a 180°C – forno ventilato per circa 40 minuti controllando la cottura con uno stecchino. Lasciarla raffreddare. Sfornarla poi su una gratella e con un coltello affilato, separarla a metà. Farcirla con la confettura che più amate, per me frutti rossi. Cospargerla con zucchero a velo e come decoro, ho usato i primi fiori del mio rosmarino ormai ventennale e dei petali commestibili di fiordaliso.

TORTA DI SARACENO CON MELE (97)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

COOKIES AL CIOCCOLATO E SALE ALLA VANIGLIA

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Un “Dolcepensiero” che fa… brrr!!! ed ecco il famosissimo “abbassamento delle temperatura”… passare dai 40° sardi ma anche brianzoli – così mi diceva mia mamma al telefono – ai 17° in pochi giorni devo dire che mi ha già castigato: ieri sera credevo anzi ero già bella che influenzata, a letto molto presto per riprendermi in fretta e che bello aprire le finestre oggi e godersi il sole e un cielo azzurrissimo. Questo è forse il periodo più bello dell’anno: passare da giornate con cielo grigio e pioggia a catinelle ad un cielo azzurro cyan, beh non ha prezzo! e per fortuna che il bel tempo questo w-e ci sarà, perchè c’è in programma l’ultimo w-e alla Pro Loco di Lipomo. Se volete tutte le informazioni inerenti alle serate, potete venire a cuoriosare nel nostro gruppo facebook (qui) e se vi va divenire sostenitori. Sabato saranno di scena i Pizzoccheri della Valtellina, serata sempre “full” a grande richiesta… e con questa bella iniziativa culinaria della sagra, ho rispolverato anche io la mia ricetta per questo gustosissimo piatto… oggi in versione più estiva, sostituendo la verza con i fagiolini uniti agli spinaci, la mia scorta che ho messo nel freezer dall’orto di papà.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

PER LA PASTA

400 grammi di farina di grano saraceno fine

100 grammi di farina bianca

PER IL CONDIMENTO

200 grammi di burro

250 grammi di formaggio Valtellina Casera DOP

150 grammi di grana grattugiato

150 grammi di fagiolini

150 grammi di spinaci

250 grammi di patate

qualche rametto di salvia

uno spicchio di aglio

pepe q.b.

PREPARAZIONE

PER LA PASTA: mescolare le due farine, impastarle con acqua e lavorare per circa 5 minuti. Con il mattarello tirare la sfoglia fino ad uno spessore di 2-3 millimetri dalla quale si ricavano delle fasce di 7-8 centimetri. Sovrapporre le fasce e tagliarle nel senso della larghezza, ottenendo delle tagliatelle larghe circa 5 millimetri.

PER IL CONDIMENTO: cuocere le patate a tocchetti in acqua salata insieme ai fagiolini mondati; unire i pizzoccheri dopo cinque minuti. Dopo una decina di minuti, prima di scolare la pasta e la verdura, tuffare anche gli spinaci (i miei erano già bolliti e posti in freezer come riserva, se li usate freschi tuffateli almeno tre-quattro minuti prima). Friggere il burro con l’aglio e la salvia lasciandoli colorire per bene, raccogliere i pizzocheri con la schiumarola e versarne una parte nella teglia con burro, aglio e salvia, cospargere con una parte di Casera DOP a cubetti piccolissimi, far saltare per bene in modo che il formaggio sciolga bene e spolverare con un po’ di grana grattugiato; ripetere l’operazione fino ad esaurimento della pasta. Servire i pizzoccheri bollenti con una spruzzata di pepe e qualche foglia di salvia fresca.

Dall’archivio di Dolcipensieri.. per prepararsi all’autunno…

TORTA SALATA VALTELLINA

PANZEROTTI PIZZOCCHERATI

RAVIOLI AL BITTO

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Un “Dolcepensiero” dalla mia dispensa: quando vado a fare la spesa torno a casa sempre con una busta in più di ogni cosa che non era in lista ma che li sullo scafale mi incuriosiva oppure perchè da qualche parte ho letto qualche ricetta o qualche spunto particolare sul suo utilizzo. Poi arriva il giorno che ti ritrovi la dispensa piena, la spesa appena fatta da metter via ma che di spazio ce ne poco, allora trovi pacchetti iniziati, scatole aperte, confezioni a metà… in cucina arriva quindi il bisogno di sbizzarrire le idee per utilizzare queste mezze bontà. Se poi il giorno prima hai fatto un dolce o una crema con soli tuorli… bingo!!! anche il frigo chiama!!! Ecco una piccola storia quotidiana che si presta per questa ricettina fatta così all’ultimo momento… la pastella utilizza farina di vari tipi con il solo utilizzo degli albumi mentre il ripieno è gustosissimo grazie ad un buon regalo di una nostra amica che ci ha portato ancora – è ben la seconda volta – del fresco radicchio dal Veneto.

PER GLI INGREDIENTI E LA PREPARAZIONE DELLA RICETTA CLICCATE IL BANNER SOTTO:

… VI ATTENDO CON I VOSTRI COMMENTI E VISITE

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CREPES ALLA FARINA DI CASTAGNE CON CREMA DI NOCI E SPECK

CREPES ALLA PIZZAIOLA

TORTIGLIONI AL RADICCHIO

CANNELLONI AL RADICCHIO IN CREMA DI ZOLA

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Un “Dolcepensiero” tradizionale: in questi giorni di festa mi ritrovo più rilassata, più tranquilla; l’asilo è chiuso fino al 10 gennaio, sul lavoro ho deciso di darci un bel taglio se proprio non ho delle urgenze perchè mi voglio riposare e magari cucinare… ma con C maiuscola, ce la farò??? o il relax giocherà brutti scherzi??? Vi posso dire che per quest’anno  niente di impegnativo per i miei pranzi di natale: un menù del tutto tradizionale e semplice all’insegna delle buone cose ma se avete voglia di qualcosa di diverso, beh allora potete sbirciare QUI dove vi ho proposto un giro per il mondo. Ho proposto questa pagnotta, una tra le più tradizionali, avendo nell’impasto farina di grano saraceno: l’ho fatta per gustare al meglio i vari patè, salsine e pesci affumicati al taglio presenti sulla mia tavola oppure anche solo spalmato di marmellata per la colazione di Natale. Il mio menù di natale comprendeva antipasti vari che giravano intorno a salumi di ogni genere, sott’aceti e insalate condite con salse diverse, carpacci di pesce affumicato, gamberetti e gamberi al naturale, conserve di verdure fra cui questa QUI. La prima poratata erano delle crespelle con funghi porcini e prosciutto di Praga (seguirà post) e come seconda portata l’agnello al forno con verdurine cotte al vapore e poi scottate con del burro leggermente salato. Abbiamo terminato con dolci e frutta e poi… pennichella sul divano!!!

Tornando alla ricetta di questo post,  ho panificato interamente con la macchina del pane seguendo istruzioni e ricette dal libro “IL BUON PANE CON LA MACCHINA DEL PANE” di Cathy Ytak.

INGREDIENTI per una pagnotta di 750 grammi

300 ml di acqua

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

1 cucchiaino di succo di limone

375 grammi di farina bianca tipo “0”

75 grammi di farina di grano saraceno

2.5 cucchiaini di lievito naturale disidratato

1.5 cucchiaini di sale

1 cucchiaino di zucchero.

La mia macchina per il pane è una KENWOOD BM250 -programma nr. 1 per pane base

Inserire tutti gli ingredienti seguendo l’elenco riportato sopra. La regola unica da seguire con attenzione e da rispettare, consiste nel non mettere mai in contatto il lievito con il sale. Basta sistemare zucchero, sale e lievito ciascuno in un angolo della vaschetta. Per questo tipo di pane vi è un accorgimento da seguire: la farina di grano saraceno assorbe molta acqua. Verificare bene la consistenza della pasta: dopo dieci minuti di lavorazione, quando non si è ancora in fase di lievitazione, dovreste avere in impasto già ben formato. Essendo appunto farina di grano saraceno, l’impasto si presenterà molle e attaccato ancora alle pareti della vaschetta, aggiungere circa un 10 grammi di farina tipo “0” e attendere un po’ prima di aggiungerne ancora, se necessario.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PICCOLI PANINI AI SEMI DI PAPAVERO

MUFFIN RUSTICO ALLE MANDORLE

PANE ALL’UVETTA DELLA SIGNORA BOYLEN

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Un “dolcepensiero” di partenza: ritornati – ormai – ai ritmi frenetici dell’autunno fra lavoro, asilo, casa e hobby vari, ho sentito il bisogno di gustare qualcosa di un po’ energico, qualcosa che mi facesse sentire carica e cosa c’è di meglio che usare un po’ di farina di grano saraceno e marmellata, tipici ingredienti rustici della mia Lombardia, perfetti per l’autunno?la farina di saraceno la trovo deliziosa sia al tatto, sia agli occhi grazie alla sua caratteristica rusticità. Utilizzata soprattutto per i pizzoccheri valtellinesi, io l’ho riscoperta anche nei dolci diventando così il mio ingrediente per “confort food”: insomma addentare questo tortino mi ha fatto pensare a tante altre ricette che farò durante la stagione fredda, si perchè io trovo, questa stagione, deliziosa soprattutto in cucina quando, con il forno accesso e magari la prima brezzolina freddina fuori, i vetri si appannano un po’… la casa si scalda del calore del forno e dei profumi che ne sprigiona. Insomma… anche questo vuol dire “sentirsi a casa”!

INGREDIENTI PER 10 MUFFIN

125 grammi di burro

125 grammi di zucchero

3 uova intere

2 albumi

125 grammi di farina di grano saraceno

125 grammi di mandorle

1 fiala di aroma di vaniglia

8 grammi di zucchero vanigliato

8 grammi di lievito per dolci

zucchero a velo per la finitura

farina bianca per gli stampi

burro per gli stampi

sale.

PREPARAZIONE

Montare il burro sciolto a bagnomaria con lo zucchero e le uova intere nella planetaria con la frusta a filo. Aggiungere la farina e il lievito, le mandorle passate al mixer e lo zucchero vanigliato. Mescolare bene il tutto nella planetaria con la frusta a “K flexi”. A parte, montare gli albumi a neve con un pizzico di sale finchè saranno ben sodi. Aggiungeteli all’impasto preparato, miscelare molto bene il tutto e versate in stampini per muffin imburrati e infarinati. Far cuocere a forno caldo 180°C per circa 45 minuti (controllare con prova stecchino). Far raffreddare i muffin e poi spolverizzateli con zucchero a velo.

Con questa ricetta partecipo al contest: “GEMME DI BONTA’: LE MANDORLE” del blog “LA CUCINA DI ANGELA”

Dall’archivio di Dolcipensieri:

 MUFFIN AL CIOCCOLATO, CACAO E NOCCIOLE CON GLASSA AI DUE CIOCCOLATI

TORTINO DI GRANO SARACENO

BISCOTTI BIANCHI

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Un “dolcepensiero” proprio buono… buono come questo tortino di grano saraceno con un cuore morbido ci confettura ai mirtilli, un impasto dolce grazie alla presenza di farina di mandorle e nocciole. Sarebbe un dolcetto quasi invernale forse per il fatto che deriva dalla classica torta con grano saraceno oppure perchè l’ingrediente – la farina appunto –  è caratteristica dei cibi valtellinesi. Resta il fatto che per me è un ottimo comfort food grazie alla sua dolcezza e alla sua morbidezza, adatto tutto l’anno. Perchè no per l’inizio della stagione calda, dove le merende con i bimbi e compagni di scuola hanno la meglio?

INGREDIENTI PER CIRCA 8-10 TORTINI

PER I TORTINI

125 grammi di burro

125 grammi di zucchero

125 grammi di uova intere (circa 3 uova)

125 grammi di farina di grano saraceno

25 grammi di farina di mandorle

100 grammi di farina di nocciole

8 grammi di zucchero vanigliato

8 grammi di lievito per dolci

farina bianca per gli stampi

burro per gli stampi

sale

PER LA FARCITURA

marmellata di mirtilli o frutti rossi

zucchero a velo vanigliato q.b.

lamelle di mandorle q.b.

PREPARAZIONE

Montare il burro con metà dello zucchero e con i tuorli d’uovo. Aggiungere la farina e il lievito miscelati insieme, la farina di mandorle e nocciole miscelati anch’essi insieme e lo zucchero vanigliato. Mescolare bene il tutto. A parte, montare gli albumi a neve con un pizzico di sale ed aggiungere lo zucchero rimasto, continuando a montare il composto finchè saranno ben sodi. Aggiungeteli all’impasto preparato, miscelare molto bene il tutto e versate in stampini per muffin imburrati e infarinati. Far cuocere a forno caldo 170°C per circa 45 minuti (controllare con prova stecchino). Farcire i tortini tagliandoli a metà e farcendoli con la marmellata, cospargerli con zucchero a velo e qualche lamella di mandorla.

… dall’archivio sfizioso di “Dolcipensieri” possiamo trovare

… tortini dolci come TORTINO AL CIOCCOLATO FONDENTE

… altre ricette con la farina di saraceno CRESPELLE CON RADICCHIO E GORGONZOLA

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Un “Dolcepensiero”: crespelle deliziose grazie al gusto particolare del gorgonzola che stuzzica il palato. E’ un formaggio perfetto da spalmare sia su pane e polenta: la sua pasta morbida e cremosa è ideale per preparare piatti sia tradizionali sia raffinati donando un tocco in più. Famosissimo è l’utilizzo anche sulla pizza. E’ un formaggio che nacque addirittura nel medioevo nell’anno 1000 circa e all’inizio si chiamava stracchino di Gorgonzola che prese nome dal paesino alle porte di Milano. Prodotto con le mungiture di latte invernali quando le mucche ritornavano dagli alpeggi estivi, il gorgonzola durante questi millenni cambiò sia nel gusto che nell’aspetto fino ad arrivare ai giorni nostri dove il gorgonzola più distinguersi in vari tipi di sapori più o meno dolci oppure piccanti. La zona di produzione è tra la Lombardia e il Piemonte: è un marchio Dop riconosciuto dal 1996. Caratteristica lampante in questo formaggio sono le venature blu-verdi che lo rendono inconfonbile: si creano dopo la sua stagionatura e dopo che le forme vengono forate con grossi aghi permettendo così all’aria di agire al loro interno. Da qui la diversità del gorgonzola: il dolce, dove la pasta è cremosa e con poche venature o muffe di colore e la stagionatura dura circa 50 giorni. Quello piccante sicuramente con molte più venature o muffe, ha una pasta più consistente con gusto deciso e forte. Stagionatura di 80 giorni. Io adoro anche la versione cremosa e dolce abbinata al mascarpone con le noci ed in cucina lo uso non solo su pane e simili ma anche in risotti, sulla carne a mo’ di salsina oppure con bruschette. Insomma alla faccia della versatibilità, è un prodotto ottimo!

INGREDIENTI PER 6-8 CRESPELLE

90 grammi di farina integrale

35 grammi di farina di grano saraceno

2 uova

300 ml di latte

30 grammi di burro+1 noce

moce moscata q.b.

un pizzico di sale

PER IL RIPIENO

500 grammi di radicchio rosso lungo

150 grammi di gorgonzola dolce

50 grammi di parmigiano grattuggiato

1 porro

125 ml di panna

una noce di burro

olio extravergine d’oliva

sale e pepe

PREPARAZIONE

Nella planetaria impastare le uova con un pizzico di sale e di noce moscata, incorporare le due farine, il burro sciolto a bagnomaria e poi il latte, mescolare fino ad ottenere una pastella omogenea. Coprire e lasciare riposare almeno per un paio di ore e prima di formare le crespelle, aggiungere un paio di cucchiai di latte rimestando per un’ultima volta. Scaldare bene una padella per crespelle o un’antiaderente di circa 22-24 cm di diametro unta con una noce piccola di burro e versare qualche cucchiaio di pastella fino a coprirne la superficie. Cuocere a fuoco medio fino a quando avrà assunto un colore dorato, capovelgerla e proseguire la cottura anche dall’altro lato. Esaurire l’impasto per un totale di circa 6-8 crespelle. Preparare il ripieno: tritare il porro a rondelle sottili. Lavare il radicchio e tagliarlo a listelli. Rosolare nel burro con un filo di olio il porro unire poi, a fuoco basso, il radicchio finchè sarà appassito, regolare di sale e pepe. Con una forchetta, spezzettare il gorgonzola e mescolarlo alla panna e a metà del parmigiano. Farcire le crespelle con la crema al gorgonzola nel centro e il radicchio, avvolgerle a cono, cospargerle con il resto di parmigiano. Sistemare le crespelle su una teglia con carta da forno e passarli in forno a 180°C per circa un quarto d’ora. Servire ben calde con patate al forno o insalatina fresca.

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INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

PER GLI SCIATT

200 grammi di farina di grano saraceno

200 grammi di farina bianca 00

10 grammi di grappa

30 cl di birra

un pizzico di bicarbonato

sale

250 grammi di formaggio Casera DOP

olio per friggere

PER LA VINAIGRETTE:

olio, aceto, sale, pepe eventualmente con aggiunta di senape e erbe aromatiche.

PREPARAZIONE

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In una bacinella unite tutti gli ingredienti, ad eccezione del formaggio e dell’olio, che utilizzerete per friggere. Lavorate il tutto fino ad ottenere un impasto non troppo morbido, che lascerete riposare per circa un’ora e mezzo in frigorifero. Nel frattempo tagliate il formaggio Casera DOP a cubetti di circa due centimetri di lato ed immergeteli nella pastella, precedentemente fatta riposare. Con l’aiuto di un cucchiaio raccogliete un cubetto di formaggio per volta, badando che sia ben coperto di pastella e lasciatelo cadere nell’olio bollente, portato alla temperatura di 175 gradi. Fate dorare gli sciatt nell’olio e scolateli con una schiumarola. Servite gli sciatt adagiati su un letto di cicorino fresco, tagliato sottile e condito con la vinaigrette ottenuta miscelando tutti gli ingredienti, oppure semplicemente con insalatina di vostro gusto leggermente unta con un filo di olio.

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In commercio, per chi vuole cucinare gli sciatt velocemente, c’è il preparato per fare questi buonissimi tortelli di grano saraceno.

La ricetta sopracitata è stata ripresa da un bellissimo libro di cucina valtellinese:

VALTELLINA DI GUSTO

preparato  da GEOCOOKING: prima scuola di cucina in Valtellina curata da chef professionisti.

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