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Posts Tagged ‘farro’

Apro il post di oggi ringraziando di cuore

ALESSIA del blog DOLCEZZE DI NONNA PAPERA

che ha aperto una rubrica dedicata a noi foodblogger: ogni settimana ci sarà un’ospite diverso nel suo blog personale che si presenterà ma soprattutto che descriverà il proprio blog. Ad Alessia tantissimi ringraziamenti per aver aperto il suo blog… a noi! Una gentilissima padrona di casa! Con la sua presentazione e con i commenti arrivati al suo post, mi sono letteralmente commossa!!! APPROFITTO COSI’ PER RINGRAZIARE TUTTI VOI!!!

Un “Dolcepensiero” colorato: per questa zuppa ho utilizzato le carote nere che già in molti blog avevo iniziato a vedere. Nell’ultima tappa al supermercato, finalmente le ho trovate pure io e sono state le vere protagoniste di questa zuppa a cui hanno regalato un sorprendente colore rosso/bordeaux oltre che ad un sapore dolce e molto buono. La carota nera, o purple carrot, ha proprietà simili ai mirtilli; è un prodotto naturalissimo creato da una impresa all’avanguardia associata a Confagricoltura che opera in provincia de L’Aquila. Ma veniamo alla mia zuppa che devo dire ci sta proprio bene visto che qua nevica e il freddo che sta arrivando dalla Russia, sta creando non pochi problemi. Meglio stare a casa ala calduccio con cibi sani e salutari…

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

40 grammi di piselli finissimi (in scatola)

80 grammi di fagioli rossi (in scatola)

40 grammi di fagioli cannellini (in scatola)

40 grammi di fagioli borlotti (in scatola)

80 grammi di azuki verdi*

80 grammi di fagioli neri*

50 grammi di lenticchie verdi*

50 grammi di lenticchie rosse*

50 grammi di orzo*

50 grammi di farro*

50 grammi di ceci*

2 carota nere (purple carrot)

1 cipolla bianca

2 dadi vegetali

100 grammi di pancetta in due fette

grana grattugiato q.b.

olio extravergine d’oliva

peperoncino essicato q.b.

pepe nero q.b.

PREPARAZIONE

*Tutti gli ingredienti con l’asterisco li ho acquistati in un negozio di prodotti biologici, sia i legumi che i cereali sono prodotti essicati… quindi

…in una ciotola unire tutti i legumi e i cereali e coprirli interamente con acqua calda per circa mezza giornata, cambiando almeno un paio di volte l’acqua. Dopo di che scolarli con uno scolapasta e sciacquarli. Far bollire due litri di acqua, sciogliervi i dadi. Nella pentola mettere un filo di olio evo unendo la cipolla tagliata a velo, far imbiondire lentamente, aggiungere la pancetta tagliata a striscette e poi le carote nere. Unire un terzo del brodo ottenuto, aggiungere mescolando tutti i legumi e i cereali con il restante brodo, far cuocere per circa un’ora continuando a mescolare. Passare a regolare con un pizzico di sale e abbondante pepe nero, continuare ancora la cottura per un’ora unendo i piselli e tutti i fagioli in scatola, se si asciuga troppo aggiungere altro brodo e terminare con un pizzico di peperoncino; servire la minestra ben calda con una spolverata di grana grattuggiato per chi desidera  e un filo di olio a crudo.

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Un “Dolcepensiero”… qui sembra primavera, ripeto sembra! dalla finestra il cielo è azzurro e il sole c’è anche bello grosso ma non si fa sentire perchè l’arietta è bella fresca, frizzante e la sera e la mattina tutto sembra cristallino. Ottimo periodo per le zuppe, calde e avvolgenti che riscaldano non solo il pancino anche l’anima: adoro cucinarle perchè il lungo tempo di cottura è rilassante, è confortante per il profumino che sprigionano ogni qual volta si apre il coperchio della pentola. Per questa zuppa ho utilizzato dei fagioli azuki verdi, chiamati anche fagioli mung verdi: sono simili a piccoli semi verdi dal sapore dolce e delicato, leggeri e freschi, sono originari dell’India, perfetti se insaporiti con il pepe nero o il cumino. Inoltre questa zuppa è impreziosita con la crosta del grana tagliata a dadini che ammorbidite dal calore della minestra, diventano morbide e insaporiscono molto bene la zuppa.

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

100 grammi di piselli*

90 grammi di lenticchie rosse*

50 grammi di orzo*

50 grammi di lenticchie verdi*

40 grammi di azuki verdi*

50 grammi di farro*

80 grammi di fagioli neri*

80 grammi di fagioli bianchi*

1 carota

1 costa di sedano

1 cipolla bianca

2 dadi vegetali

grana grattugiato q.b.

la crosta del grana a pezzi

olio extravergine d’oliva

peperoncino essicato q.b.

pepe nero q.b.

crostini di pane

PREPARAZIONE

*Tutti gli ingredienti con l’asterisco li ho acquistati in un negozio di prodotti biologici, sia i legumi che i cereali sono prodotti essicati… quindi

…in una ciotola unire tutti i legumi e i cereali e coprirli interamente con acqua calda per circa un paio di ore minimo. Al termine delle due ore, scolarli con uno scolapasta e sciacquarli. Far bollire due litri di acqua, sciogliervi i dadi. Nella pentola mettere un filo di olio evo unendo la cipolla tagliata a velo, far imbiondire lentamente, aggiungere poi la carota e il sedano tagliati a dadini piccolissimi. Unire un terzo del brodo ottenuto, aggiungere mescolando tutti i legumi e i cereali con il restante brodo, far cuocere per circa un’ora continuando a mescolare. Passare a regolare con un pizzico di sale e abbondante pepe nero, continuare ancora la cottura per un’ora, se si asciuga troppo aggiungere altro brodo e terminare con un pizzico di peperoncino. Grattare la parte scura della crosta del grana, tagliarlo a pezzettini non troppo grandi che metterete sul fondo delle tazze, servire la minestra ben calda con una spolverata di grana grattuggiato e un filo di olio a crudo, aggiungere qualche crostino di pane. Attendere qualche minuto per permettere alle croste del grana di ammorbidirsi…

Con questa ricetta partecipo al contest di “MENTA PIPERITA AND CO.”

dal titolo ZUPPE E MINESTRE”A cena con Julie e Marek: largo alle zuppe”

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUPPA DI CIPOLLE AL ROSMARINO

COTECHINO E LENTICCHIE 

ZUPPA RUSTICA DI FAGIOLI CON LA VERZA

PASSATO DI VERDURA CON ORZO PERLATO, SAPORE DI PAPRICA CON CROSTINI SAPORITI

PASTA DI FARRO FREDDA

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Un “Dolcepensiero” freddoloso: se il giorno dell’Immacolata sembrava più Pasqua che Natale per il sole tiepido e il cielo completamente azzurro, i giorni a seguire si sono invece rivelati freddi e nuvolosissimi. Passeggiare per le vie di Como tutta bardata, ha fatto comunque pensare ancor di più al Natale sempre più vicino, tra le mani buste e pacchi colorati immersi nella “Città dei Balocchi” e qua e la artisti di strada pronti a rallegrare le vie tristi della città. Molti si lamentano che Como è fredda sempre sporca e spoglia- anche e soprattutto a Natale –  almeno queste sono le impressioni di chi ci abita, ma io quest’anno ne sto apprezzando molti angoli e viuzze celate dietro alla grandi piazze. H potuto passeggiare sola soletta nelle ore più calme, durante le pause pranzo mentre aspettavo per la fisioterapia, è ho scoperto negozietti carini per niente pretenziosi bensì ben orgogliosi di proporre i loro più belli prodotti, botteghe dal sapore anche artigianale con un sapore di altri tempi ma specchiati al moderno… insomma un bel tesoro da visitare. Se poi amate acquistare prodotti locali, nella grande piazza che si affaccia sul lago, graziose casette di legno fanno da scenario per la vendita dei più buoni prodotti lariani e non solo. Un paese incantanto custodito in una bella città. Ben felice di essere ritornata a casa, un caldo piatto di minestra era la giusta ricompensa per tanto “sforzo”…

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

100 grammi di piselli*

50 grammi di orzo*

50 grammi di farro*

40 grammi di ceci*

50 grammi di lenticchie verdi*

50 grammi di lenticchie rosse*

40 grammi di fagioli cannellini*

40 grammi di fagioli borlotti*

40 grammi di fagioli neri*

40 grammi di fagioli rossi*

1 carota

1 costa di sedano

2 scalogni

2 dadi vegetali in gelatina

pecorino toscano di Pienza semistagionato

olio extravergine d’oliva

qualche peperoncino essicato

mix di pepe nero, bianco e rosa

qualche granello di sale grosso

crostini di pane toscano

PREPARAZIONE

*Tutti gli ingredienti con l’asterisco li ho acquistati in un negozio di prodotti biologici, sia i legumi che i cereali sono prodotti essicati… quindi

…in una ciotola unire tutti i legumi e i cereali e coprirli interamente con acqua calda per circa un paio di ore minimo. Al termine delle due ore minime, scolarli con uno scolapasta e sciacquateli. Far bollire due litri di acqua, sciogliervi i dadi. Nella pentola “Creuset, mettere un filo di olio evo unendo lo scalogno tagliato sottilmente, far imbiondire lentamente, aggiungere poi la carota e il sedano tagliati a dadini piccolissimi. Unire un terzo del brodo ottenuto, aggiungere mescolando tutti i legumi e i cereali con il restante brodo, far cuocere per circa un’ora continuando a mescolare. Passare a regolare con qualche granello di sale e il mix di pepe, continuare ancora la cottura per un’ora, se si asciuga troppo aggiungere altro brodo e terminare con il peperoncino spezzettato. Servire la minestra ben calda con una spolverata di pecorino e un filo di olio a crudo, aggiungere qualche crostino di pane toscano.

Con questa ricetta partecipo al contest di “MENTA PIPERITA AND CO.”

dal titolo ZUPPE E MINESTRE”A cena con Julie e Marek: largo alle zuppe”

 

Dall’archivio di “Dolcipensieri”:

MINESTRA DI VERDURE CON PROSCIUTTO CRUDO E CIPOLLA 

PASSATA DI CECI PROFUMATA AL ROSMARINO CON DITALINI

PICI ALL’AGLIONE

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Un “Dolcepensiero” ancora per il freddo invernale: quindi perfetto per una calda e fumante zuppa. Gli ingredienti sono classici, rustici e molto buoni: un perfetto assemblaggio con una verdura di stagione e i legumi sempre presenti nelle nostre dispense. Oltre ad apprezzarli con zuppe calde, da qualche anno adoro legumi e cereali anche per insalate fredde durante l’estate diventando così la cena perfetta che può essere preparata in anticipo. Per questa buona ricetta calda, gli ingredienti sono per circa 10/12 persone, io la faccio anche se siamo solo in tre, l’avanzo è perfetto per il giorno dopo oppure ne congelo qualche porzione nel caso abbia difficoltà a cucinare, un’ottima scorta dell’ultimo momento. Una variante più ricca alla classica pasta e fagioli.

Gli ingredienti principali di questa zuppa dai sapori rustici sono i fagioli, ennesimo prodotto che ci ha fatto conoscere Cristoforo Colombo e originari del Brasile e Argentina. Ne esistini ben 500 diverse qualità che rendono questo prodotto diffuso e conosciuto in tutto il mondo anche perchè perfetto per la lunga conservazione o in scatola, sottovuoto ed essicati. Oggi ho scelto tre diversi tipi, caratteristici nel loro colore e forma: i “fagioli dall’occhio” di colore bianco o crema con un piccolo anello nel punto di attacco del bacello al seme; i “fagioli Lima” piatti e di colore bianco o tendente al viola originari dell’america del sud molto saporiti e i “fagioli neri” di colore ebano brillante.

INGREDIENTI PER 10/12 PERSONE… (OPPURE PER QUALCHE PICCOLA SCORTA)

1 cavolo verza

400 grammi di fagioli misti (fagioli dall’occhio, fagioli Lima, fagioli neri e cannellini)

100 grammi farro

1 cipolla bianca

1 porro

200 grammi di pomodori a cubetti

2 fette spesse di pancetta***

olio extravergine d’oliva

pepe bianco q.b.

brodo vegetale q.b.

sale q.b.

peperoncino in polvere q.b.

crostini di pane

PREPARAZIONE

Lavare molto bene con acqua corrente i fagioli e il farro, scolarli. Tagliare finemente il cavolo verza dopo averlo lavato e privato della costa centrale. Affettare a julienne la cipolla e il porro. Tagliare a dadini la pancetta che profumerete con il pepe bianco. Portare ad ebolizione il brodo vegetale (carota, zucchina, sedano e un pizzico di sale). In una pentola capiente di coccio, scaldare dell’olio evo, tuffare la cipolla con il porro e appena inizia a dorare, unire la pancetta al pepe, far rosolare molto bene e quando anche la pancetta inizierà a dorare, unire il cavolo verza che farete stufare con qualche cucchiaio di brodo. Nel frattempo ammollate i fagioli con l’orzo nel brodo (almeno un litro), quando la verza si sarà ben ammorbidita, unite il brodo con i fagioli e iniziate la loro cottura per almeno un’ora e mezza diluendo se necessario con altro brodo. A metà cottura, unire il pomodoro o la passata, mescolare bene il tutto, coprire e continuare la cottura a fuoco lento; regolare di sale e peperoncino a seconda del vostro gusto (se volete un sapore più deciso e saporito, potete aggiungere del dado vegetale o altri sapori). Portare in tavola in ciotole, terminare con un filo di olio evo a crudo, con i crostini di pane e una spolverata di grana gratuggiato.

***Per una versione vegetariana, eliminare la pancetta.

Con questa seconda ricetta (la prima è questa qui), partecipo alla raccolta de LE RICETTE DI MINU’ dal titolo SE NON E’ ZUPPA E’ PAN BAGNATO

CON QUESTA RICETTA PARTECIPO AL CONTEST DE “IL GAMBERETTO”

“MA SEI PROPRIO UN BROCCOLO”

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Un “Dolcepensiero” artistico: è stato un parto difficile questo… abbinare una mia ricetta ad un’opera d’arte o simile. Poi l’altra sera ho fatto quest’insalata fredda rustica per una cena fra amici e ho subito avuto subito l’idea di collegarla a questo dipinto: il “mangiatore di fagioli” di Annibale Carracci.

Infatti l’ingredientre principale di questa pietanza sono i fagioli Cannellini e Borlotti. Da noi questi legumi giunsero dopo la scoperta dell’America, nel 1500 dove all’inizio venivano acquistati solo per imbandire le tavole dei signori. Solo quelli di scarsa qualità e forma, venivano acquistati dalle classi più povere, diventando per qualcuno l’unico sostentamento. Io personalmente li tengo sempre di scorta in dispensa: li uso anche solo per arricchire un’insalata verde e non trovo assolutamente giusto considerarli cibo povero visto la loro grande ricchezza di grassi, proteine e carboidrati. Con questa ricetta partecipo alla raccolta di SORELLE IN PENTOLA

INGREDIENTI PER QUATTRO “MANGIATORI DI FAGIOLI”

110 grammi di riso parboleid

110 grammi di orzo perlato

110 grammi di farro perlato

1 cipolla bianca

115 grammi di fagioli borlotti

115 grammi di fagioli cannellini

200 grammi di tonno sott’olio

pepe

olio extravergine d’oliva.

PREPARAZIONE

Preparare i fagioli: mettere a bagno la sera prima i fagioli, lavati sotto acqua corrente; porli poi sul fuoco fino a quando risulteranno morbidi in un litro di acqua per circa un paio d’ore, liberandoli dalla schiuma che si forma in superficie. Lasciarli raffreddare. Cuocere il riso, l’orzo e il farro in abbondante acqua fredda salata per circa 20/25 minuti, scolarlo e passarlo sotto acqua fredda. Condirlo con un filo di olio evo, unirci i fagioli, il tonno sgocciolato e la cipolla tagliata a fettine sottili. Mischiare bene il tutto con una leggera spolverata di pepe. Servire fresco.

MI TROVI ANCHE QUI CON TANTE ALTRE RICETTE:

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Un “Dolcepensiero” dalla Sardegna… e si perchè questo piatto l’ho preparato proprio là, il giorno dell’arrivo di Marco anticipato causa varicella del mio piccolo Matteo. Un piatto semplice, fresco ma appetitoso al tempo stesso. Ideale da gustare con un buon e fresco bicchiere diVermentino di Gallura: vino bianco DOCG, è prodotto nella zona fra Olbia-Tempio e Sassari dove si estende la collina della Gallura appunto. Di colore giallo paglierino intenso con riflessi verdognoli, il suo odore è intenso che persiste in bocca: Possiede sentori propri della macchia mediterranea con un retrogusto di fiori freschi. Perfetto sia come aperitivo, servito fresco. Ottimo anche con i primi piatti saporiti sardi, perfetto anche con il pesce arrosto, molluschi e crostacei. Ma trova la sua perfetta e indiscussa combinazione con il pecorino dolce sardo.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

320 grammi fra riso e farro

12 cozze

12 gamberi

2 calamari

100 grammi di seppioline

100 grammi di polipetti

8-10 olive farcite

1 pomodoro cuore di bue

olio extra vergine d’oliva q.b.

1/2 cipolla

1 costa di sedano

sale e pepe.

PREPARAZIONE

Raschiare le cozze che poi risciacquerete. In abbondante acqua salata, tufare il riso e il farro: far cuocere per circa 20 minuti. Tagliare i calamari, i polipetti e le seppioline a piccoli tocchetti. Mettere in una pentola antiaderente larga abbondante olio evo con la cipolla tagliata a fettine sottili, unire le cozze con un cucchiaio di acqua tiepida di cottura del riso. Attendere la loro apertura. Far cuocere per qualche minuto, poi aggiungere i calamari, i gamberi, i polipetti e le seppioline. Regolare il pesce con un pizzico di sale e pepe e cuocere a fuoco basso per una decina di minuti. Far intiepidire. Scolare il riso, passarlo velocemente sotto acqua corrente fredda, dopodiche metterlo in una capiente ciotola aggiungendo le olive, il pomodoro tagliato a pezzi e il sedano tagliato a rondelline. Unire infine il pesce, mescolare con un filo di olio evo.

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Un “Dolcepensiero” che non guasta mai: di solito nei mesi caldi, si abbandonano le zuppe e le minestre per dare spazio a piatti più leggeri quali paste fredde e insalate. Devo dire che però quando la giornata è segnata dai primissimi temporali di stagione e la brezzolina che si alza regala brividi ma non sollievo, penso che una buona e calda zuppa, sappia appagare corpo e mente. Oggi il cielo è nero per metà, l’altra di un azzurro ancora ben nitido e nell’aria si sentono i primi tuoni, allora mi sono armata di pentola e piatti di coccio e via di zuppa. Sollievo, un vero caldo sollievo e poi nanna!!! La mia zuppa poi è stata arricchita da un buon olio toscano unico e tutto biologico, regalatomi dai proprietari di Terrapille confezionato a mano con le olive raccolte proprio fuori la nostra camera dove abbiamo soggiornato. Dal profumo intenso che invade l’olfatto, è una vera bontà.

INGREDIENTI

200 gr di farro da agricoltura biologica

1 cipolla bianca di Cannara

1 carota

1 scalogno

1 gambo di sedano

75 gr di pancetta

1 foglia di alloro

1 rametto di salvia

3 litri di brodo con dado vegetale

5 cucchiai di conserva di pomodoro

olio extravergine di oliva

pecorino toscano gratuggiato

qualche tocchetto di pane toscano abrustolito

sale e pepe.

PREPARAZIONE

Tritate nel mixer la cipolla, la carota, il sedano ed lo scalogno. Tagliare a dadini la pancetta. Scaldare un filo di olio in una casseruola di coccio e aggiungere il trito di verdure con la pancetta lasciando soffrigere per qualche minuto a fuoco medio mescolando. Aggiungere il farro risciacquato sotto acqua corrente fredda, mescolare bene il tutto. Unire i cucchiai di passato di pomodoro allungati con un paio di cucchiai di acqua tiepida. Piano piano unire metà del brodo, la foglia di alloro e il rametto di salvia. Cuocere a pentola coperta per circa un ora a fuoco basso, rimestando di tanto in tanto unendo ogni tanto il brodo rimanente. Poi spegnere il fuoco, togliere la foglia di alloro e il rametto di salvia, controllare il grado di cottura. Servire nelle scodelle con un filo di olio extravergine toscano, una bella macinata di pepe, una spolverata di pecorino toscano e qualche pezzetto di pane toscano abrustolito.

… e nell’archivio stuzzicante di “Dolcipensieri” si può anche assaggiare:

… qualche altra zuppa LA ZUPPA CASERECCIA

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