Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘fleur de sel de la Camargue’

INGREDIENTI

1 pollo

1 limone grosso possibilmente non trattato

qualche rametto di mirto, rosmarino, salvia e timo

olio extra vergine d’oliva q.b.

fleur de sal de la Camargue q.b.

pepe q.b.

PREPARAZIONE

Qualche ora prima dell’inizio della cottura, iniziare la preparazione spremendo il succo di mezzo limone e poi tagliare a tocchetti la buccia, stessa cosa per l’altra metà del limone ma senza spremerne il succo. Porre tutto in una ciotola con qualche fiocco di sale e una leggera spolverata di pepe. Prendere una parte di aromi freschi e tritarli finemente, unirli al succo di limone con qualche cucchiaio di olio evo. Miscelare bene il tutto e con l’aiuto di un pennello, spennellare tutta la parte interna del pollo ed infine anche tutta la parte esterna. Se avanza del succo, colarlo nell’interno del pollo. Tenere da parte i tocchetti di limone. Con i rimanenti aromi, fare un mazzetto che inserirete all’interno del pollo e qualche rametto anche all’esterno del pollo o nella pirofila che ungerete che un filo di olio evo prima di adagiarvi il pollo; sul fondo mettere anche il limone a tocchetti.

Infornare a 200°C per circa un paio di ore, tempo che può variare in base al peso del pollo. A metà cottura – o prima se occorre – bagnare il fondo con un po’ di acqua tiepida, meglio ancora del brodo.

Pubblicità

Read Full Post »

CONIGLIO ALLA BIRRA CON BACCHE DI GINEPRO (11)+

Un “Dolcepensiero”: anche durante i mesi estivi, una capatina nelle baite sulle nostre montagne la facciamo sempre. Ovvio poi fermarsi per pranzo o cena in baita: anche il menù dei ristoranti in montagna diventano leggermente meno corposi sostituendo stufati, bolliti e spezzatini con carni più bianche e magari cotte al forno. Adoro la carne bianca, mangio volentieri sia pollo che coniglio e quest’ultimo durante i mesi caldi, lo prediligo al forno. Un abbinamento per me molto aromatico e semplice da realizzare con la cottura al forno, è quella di annaffiarlo con birra e per conferirgli un buon sapore, qua e la qualche bacca di ginepro. Se poi lo si gusta sotto una pineta ombrosa, un fresco bicchiere di vino bianco ci sta proprio bene. Un piatto di carne buono anche da consumarsi tiepido.

CONIGLIO ALLA BIRRA CON BACCHE DI GINEPRO (7)+

INGREDIENTI PER 4/6 PERSONE

1 coniglio

un paio di rametti di salvia

qualche foglia di alloro

5-6 bacche di ginepro

33 cl di birra chiara

olio extravergine di oliva q.b.

qualche fiocco di fleur de sel de la Camargue,

un pizzico di pepe nero

PREPARAZIONE

In un tegame a sponde basse e capiente, mettere un filo di olio evo e porre i pezzi del coniglio bagnandoli da ambo le parti con l’olio (il coniglio lo potete far tagliare in tocchi direttamente dal macellaio). Regolare con qualche fiocco di sale e un pizzico di pepe, unire gli aromi legati con dello spago da cucina, le bacche di ginepro da aggiungere schiacciandole leggermente. Porre la padella su fuoco vivo, cuocere i pezzi del coniglio su entrambi i lati, sfumare poi con la birra, abbassare la fiamma e far cuocere per un quarto d’ora. Con il coperchio, porre in forno già caldo a 180°C per un’oretta, rigirandoli di tanto in tanto. A metà tempo, se occorre, aggiungere dell’altra birra o acqua. Regolare di sale e pepe.

CONIGLIO ALLA BIRRA CON BACCHE DI GINEPRO (3)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CONIGLIO ALLA CACCIATORA

COSTINE E SALSICCE ALLA BIRRA E AROMI FRESCHI

INSALATA DI POLLO CROCCANTE AGLI AROMI CON CAVOLO CAPPUCCIO

Read Full Post »

PEPERONI GRIGLIATI E MARINATI (5)+

Un “Dolcepensiero”: che estate un po’ pazzerella… credo che rispetto ai suoi canoni, ultimamente quando si è nel bel mezzo di una stagione, lei stessa sia indietro di un bel mesetto. Siamo a luglio ma io sento che sia come giugno: il caldo torrido non è ancora arrivato ma è lì in sordina che aspetta e non è detto che dopo il gran temporale di ieri, forse sia giunto il suo momento. Stamattina il cielo era pulito, limpido e azzurrissimo e il sole ora è bello caldo e splendente. Le giornate dovrebbero essere tutte così, ma si sa, sarebbe troppo… bello! E’ come nella vita: ci sono momenti “in” e momenti “out”: quest’ultimi se capitano di rado, diventano ancor più pesanti, sarà che quest’anno è proprio un anno particolare ma, come tutto, avrà il suo fine e allora si che magari in un momento di relax, si potrà dire “è stata dura e lunga ma ne è valsa la pena”!!! le bastonate fanno crescere sempre… che si abbiano 10 anni, che se ne abbiano 40 o che se ne abbiano 60… Ma veniamo alla ricetta di oggi che forse è meglio… cucinati così i vostri peperoni rimangono morbidi ma non troppo e credo anche a mio parere, molto digeribili. Sono perfetti per accompagnare carne e pesce alla griglia. Ma se mi credete, li ho messi in tavola con pane affettato e abbrustolito e devo dire che i  miei ospiti li hanno divorati a bruschetta anche senza che la carne fosse già in tavola!

PEPERONI GRIGLIATI E MARINATI (15)+

INGREDIENTI

3 peperoni rosso, verde e giallo

un paio di spicchi di aglio

olio extra vergine di oliva fruttato “Fratelli Carli”

prezzemolo tritato q.b.

fleur de sel de la Camargue q.b.

PREPARAZIONE

Lavare i peperoni, tagliarli in due e privarli dei semini interni, proseguire poi a tagliarli in strette falde. Poneteli in una ciotola a mano mano che li affettate: irrorare di olio evo, sale in fiocchi, prezzemolo tritato e aglio tagliato a fettine le più sottili che potete. Continuare così per tutti i peperoni: quando li avrete affettati tutti, mischiarli bene anche con le mani. Scaldare molto bene la piastra a bordi alti e cuocerli se occorre in più riprese. Quando iniziano a segnarsi con le tipiche venature bruciacchiate del grill, aggiungere dell’acqua e subito coprire la teglia con della carta stagnola in modo da trattenere il vapore che produce; continuare la cottura fino a quando i peperoni saranno morbidi e cotti ma non troppo flosci. Riponeteli in una pirofila, irrorare ancora con poco olio evo, se occorre regolare di sale e lasciar marinare e raffreddare fino al momento del consumo; terminare con del prezzemolo a crudo. Ottimi con carne e pesce alla griglia, perfetti per delle bruschette.

PEPERONI GRIGLIATI E MARINATI (22)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PEPERONI AL FORNO

PEPERONI RIPIENI E FILANTI

PICCOLI PEPERONI DOLCI RIPIENI

PEPERONI AL FORNO CON ACCIUGHE E MOZZARELLA DI BUFALA

PASTA FREDDA CON PEPERONI

PEPERONI GRIGLIATI E MARINATI (19)+
Con questa ricetta partecipo al contest de “Silvia ai fornelli” – SCADE IL 31 AGOSTO 2013

Con questa ricetta partecipo al contest de: “Petrusina” – SCADE IL 21LUGLIO 2013 CONTEST

Read Full Post »

ARROSTO AL PEPE ROSA CON PATATE (2)+

Un “Dolcepensiero” che fa subito domenica: per me l’arrosto evoca il pranzo domenicale in famiglia. Mia mamma lo faceva sempre, alla domenica la carne era un rito a cui mai sottrarsi, inoltre era perfetto se all’ultimo momento si univa qualche nostro amico, una fetta non mancava a nessuno! il classico di tutti i contorni era e rimangono le patate al forno! Ieri ho aromatizzato il mio arrosto con del pepe rosa e fleur de sal…

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

un arrosto di vitello da un chilo e più

fleur de sel de la Camargue q.b.

rametti di rosmarino

qualche fetta di pancetta tesa

1 spicchio di aglio rosa

qualche granello di pepe rosa

olio extravergine d’oliva q.b.

patate piccole come contorno

PREPARAZIONE

In una ciotolina la sera prima, unire a dell’olio evo qualche ago di rosmarino tritato finemente con l’aglio, unire qualche granello di pepe rosa, infine qualche fuocco di fleur de sal; miscelare bene il tutto, coprire e conservare fino al giorno dopo. Avvolgere tutto l’arrosto con la pancetta tagliata sottilmente, avvolgere dello spago per tener compatta carne e pancetta. Ungere la pentola con un filo di olio evo: adagiare l’arrosto dopo che con un pennello lo avrete unto per bene con l’olio aromatizzato e lasciar rosolare molto bene su tutti lati a fuoco medio. Una volta rosolato, porlo in forno per un’oretta e mezza circaa 160°C bagnandolo se necessario con del brodo leggero vegetale e se gradite, qualche ramo di rosmarino. Controllate lo stato di cottura infilando la carne, rigirandolo di tanto in tanto. Appena cotto, toglierlo dalla pentola e tagliarlo a fettine; al succo rimasto, unire pochissima farina addensando il tutto fino a creare una cremina a fuoco bassissimo. Per le patate, le ho cotte al forno integre perchè piccole per un’oretta con un filo di olio e rosmarino.

ARROSTO AL PEPE ROSA CON PATATE (15)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ARROSTO DI VITELLO

RISOTTO ALL’OLIO AROMATIZZATO AL CACAO AMARO E PEPE ROSA

SMERIGLIO CON POMODORINI, TIMO E PEPE ROSA

Read Full Post »

Un “Dolcepensiero” a Federica: quando ho voglia di mettere le “mani in pasta” mia affido quasi sempre a libri di ricette in tema ma per avere un risultato certo e sicuro vado sempre da lei a cuoriosare nel suo blog “La cucina di Federica” dove ricette per pane e focaccia la fanno da padrona e certamente con il risultato garantito come in questa – e altre – occasioni. Mi ha stuzzicato la ricotta nell’impasto e anche la poco difficile esecuzione e quindi via libera a farina e lievito… Qui sotto vi riporto ingredienti e preparazione a cui non ho modificato nulla o quasi…

INGREDIENTI

PER IL LIEVITINO

100 grammi di manitoba

80 grammi di birra chiara

14 grammi di lievito di birra fresco

PER L’IMPASTO

lievitino

500 grammi di farina bianca 00

10 grammi di zucchero

90 grammi di acqua

50 grammi di latte

250 grammi di ricotta

15 grammi di sale

30 grami di strutto

50 grammi di olio d’oliva

PER LA FARCITURA

un grappolo di pomodorini

olio d’oliva q.b.

origano q.b.

qualche fiocco di “fleur de sel de la Camargue” (mia aggiunta)

PREPARARAZIONE

LIEVITINO: sciogliere in un goccio di acqua tiepida il lievito, impastare velocemente tutti gli ingredienti, coprire con un panno umido e lasciare raddoppiare per almeno 1 ora.

FARCITURA: da preparare un po’ prima e lasciarli insaporire quindi affettare i pomodorini a fette sottili, porli in una ciotola con un filo di olio d’oliva e origano.

LIEVITAZIONE e FARCITURA: nel cestello mettere farina, lievito sciolto nell’acqua tiepida, zucchero e avviare l’impasto (Kenwood BM250 programma 9 per solo impasto), poi unire la ricotta (l’ho schiacciata con la forchetta), dopo 3 minuti unire strutto, l’olio evo, alternando i liquidi, da ultimo il sale. Regolarsi con liquidi in base all’assorbimento della farina. Lasciare lievitare almeno 2 ore dalla fine del programma della macchina. Stendere l’impasto direttamente nella placca del forno foderata di carta, coprire con i pomodorini  e qualche fiocco di sale, lasciare lievitare nuovamente. Circa 45 minuti. Infornare a 180°C per circa 35 minuti.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

FOCACCIA AL TIMO

TORTA DI RICOTTA, MELE E UVETTA

IL PANINO DEL LUNEDI’ 

Non manca mai la focaccia ad un party, non potevo non partecipare al contest de: “LA CUCINA DI VANE”

dal titolo “HAPPY BIRTHDAY TO YOU”

 “Con questa ricetta partecipo al contest: picniKiamo!

del blog “Peccato di Gola, di Giovanni”

Read Full Post »

Un “Dolcepensiero”: una bella e buona padellata di pollo, perfetta per una una cena in completo relax con amici. Messa al centro della tavola, le cosce sono li pronte per essere prese direttamente con le mani, da mordere e gustare… saporite, sode e corpose. Dopo il successo che avevano avuto le costine, ho deciso di ripetere la bontà con la carne bianca del pollo. Un successone!

INGREDIENTI PER QUATTRO/SEI PERSONE

un paio di chili di cosce di pollo

150 grammi di olive nere e verdi

500 ml di birra chiara

un paio di peperoncini piccanti essicati

qualche rametto di timo

qualche foglia di salvia

qualche rametto di maggiorana

qualche rametto di rosmarino

2 spicchi di aglio

qualche fiocco di fleur de sel de la Camargue

pepe macinato fresco q.b.

olio extravergine di oliva q.b.

PREPARAZIONE

Tritare con la mezzaluna molto finemente, qualche fiocco di sale, l’aglio, un po’ di aghi di rosmarino, le foglioline di maggiorana e timo, la salvia e il prezzemolo. In una padella tanto ampia da contenere tutte le cosce, mettere l’olio d’oliva evo con la carne che cercherete di bagnare in tutte le loro parti; farle rosolare girandole di tanto in tanto, aggiungere il mix di odori e i peperoncini rossi tagliati a metà; rigirare bene le cosce, spolverare di pepe. Versare la birra, appena sfumata unire le olive. Lasciare cuocere per circa un’ora a coperto chiuso, controllare di tanto in tanto rigirando la carne (se si dovesse asciugare troppo aggiungere un po’ di acqua), poi scoprirle e lasciar ridurre il fondo di cottura rimasto. Regolare di sale se necessario, servire la padella direttamente nel centro della tavolata.

Con questa ricetta partecipo al contest di Paneepomodoro e Photobirra

Dall’archivio di Dolcipensieri:

POLLO QUATRE EPICES

TACCHINO IN CREMA DI RICOTTA E OLIVE

CROSTONI IN CREMA AL GORGONZOLA E BIRRA

Read Full Post »

Un “Dolcepensiero”… prestarsi al rito del “magro” almeno al venerdi, è un buon rito; quello pasquale prevede di non mangiare carne al venerdi, c’è chi più bravo di me, si presta a non consumare nessun tipo di carne per tutti i giorni di quaresima. Io sono sincera non ce la farei, anche se non sono una gran mangiatrice di carne, comunque non riuscire a mantenere tale “fioretto”… però al venerdi cerco di gustare piatti in tema senza perdere però la bontà e la bellezza del buon cibo. Oggi vi propongo un buon piatto unico di riso e pesce con la sferzata energetica degli agrumi. Marzo è volato, domenica è già la giornata delle Palme e già da mercoledi i bimbi saranno a casa da scuola per le vacanze pasquali e incrociamo le dita nella speranza che anche il tempo ci possa regalare le stesse giornate di sole e caldo come queste che stiamo vivendo in questi giorni… oggi è una favola con un venticello che sembra quasi marino!!!

INGREDIENTI

PER LA VINAIGRETTE

1 limone biologico

1 arancia biologica

olio extravergine d’oliva

pepe bianco un pizzichino

PER I GAMBERI

400 grammi circa di gamberi

fleur de sel de la Camargue q.b.

semi di papavero “i Gusti Vegetali” ditta Ferri

PER IL RISOTTO

320 grammi di riso Carnaroli

uno scalogno

un filo di olio extravergine d’oliva aromatizzato all’arancia*

1 bicchiere di birra chiara

1 litro di brodo vegetale

pepe bianco q.b.

PREPARAZIONE

PER LA VINAIGRETTE

Miscelare, con l’aiuto di una forchetta in una ciotola, 5-6 cucchiai di olio evo con il succo di limone e arancia, grattugiare le bucce e spolverare con un pizzico di pepe bianco. Questa vinaigrette si usa per spennellare gli spiedini di gambero e per il risotto.

PER GLI SPIEDINI

Pulire i gamberi e privarli del carapace lasciando la codina finale, infilzarli sugli spiedini di legno e con un pennello inumidirli tutti molto bene con circa metà della vinaigrette agli agrumi. Spolverarli con fleur del sal. Tenerli al fresco.

PERIL RISOTTO

Mettere a bollire il brodo. Affettare lo scalogno finemente. In una padella mettere un filo di olio extravergine d’oliva aromatizzato all’arancia*, unire lo scalogno affettato e appena imbiondisce, gettare il riso a tostare fino a quando i chicchi diventano trasparenti. Sfumare con la birra, aggiungere la restante vinaigrette che conferirà un tocco particolare e profumato al vostro risotto; continuare la cottura per circa 18 minuti bagnando con il brodo e mescolando.

*se ne siete sprovvisti, usate del normale olio evo mischiato con un po’ di succo di arancia.

Quando alla cottura del risotto mancano circa 8-10 minuti, mettere sulla griglietta già calda gli spiedini di gamberetti che farete cuocere da ambo le parti per qualche minuto. Spolverare di semini di papavero.

Spegnere il fuoco al risotto, servire caldo con gli spiedini posti accanto oppure sovrapposti al riso a cui avrete unito qualche semino di papavero.

Con questa ricetta partecipo al contest di Paneepomodoro e Photobirra

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO ALL’OLIO AROMATIZZATO AL CACAO AMARO E PEPE ROSA 

VOUL AU VENT PER IL 2012

MUFFIN AL LIMONE

Read Full Post »

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: