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Posts Tagged ‘GORGONZOLA’

NGREDIENTI

PER LA PASTA

250 grammi di farina 00

2 uova

1 cucchiaio di olio extravergine

un pizzico di sale

acqua tiepida

PER LA BESCIAMELLE:

50 grammi di burro

40 grammi di farina

1/2 litro di latte

un pizzico noce moscata

un pizzico di sale e pepe

80 grammi di grana grattugiato

PER IL RIPIENO

150 grammi di taleggio

150 grammi di gorgonzola dolce

300 grammi di prosciutto cotto

grana grattugiato q.b.

PREPARAZIONE

PER LA PASTA: Unire alla farina le uova con un pizzico di sale e un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, azionare il robot per impastare aggiungendo acqua tiepida fino a ottenere un impasto liscio ed elastico. Coprire con un canovaccio umido per trenta minuti, poi impastate nuovamente ma a mano e stendere con la macchina le sfoglie. Lasciatele riposare per circa un quarto d’ora su un canovaccio. Dividerle in rettangoli ampi quanto la vostra pirofila. Sbollentarle in acqua bollente salata per qualche minuto. Lasciarle raffreddare.

PER LA BESCIAMELLE: in una casseruola sciogliere il burro a fiamma bassissima e, aiutandovi con una frusta, amalgamate bene la farina passata al setaccio per evitare grumi. Diluire subito con il latte tiepido; continuate a mescolare fino a che la salsa si addensa, all’inizio del bollore fate cuocere per circa cinque minuti continuando a rimestare. Spolverate con la noce moscata, il sale e il pepe, aggiungere il grana grattugiato.

PER IL RIPIENO E LE LASAGNE FINALI

Fondere a bagnomaria i formaggi. Ungere la pirofila con un po’ di besciamelle. Iniziare a formare il primo degli strati con qualche cucchiaiata di besciamelle, sovrapporre il prosciutto cotto; continuare con il secondo strato di pasta che coprirete con i formaggi. Continuare così per altri tre stati. All’ultimo strato, spolverizzate una buona manciata di grana gratuggiato. In forno caldo a 200° per circa una mezz’oretta.

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TORTA SALATA RADICCHIO E ZOLA (13)+

Un “Dolcepensiero” al meteo: mamma mia come ci eravamo abituate bene al caldo tiepido di primavera. Da ieri purtroppo un vento freddo ha sferzato non solo l’aria ma anche il buon umore… mannaggia! in cucina già si iniziava a gustare aria di menù primaverili, anticipi di pranzi pasquali e perché no anche voglia di pic nic! invece ecco che si sono ripresi i piumini, le sciarpe e i cappellini per i più piccini e alla sera una fiammata al camino ci sta proprio bene… Era proprio il sole dei giorni scorsi che mi ha fatto venir voglia di torte salate, pietanze che in primavera sono le vere protagoniste delle tavole. Ed ecco la prima – veloce e facilissima – di quella che sarà una lunga e spero calda stagione…

INGREDIENTI

un rotolo di pasta sfoglia

200 grammi di radicchio semilungo rosso

150 grammi di gorgonzola dolce

80 grammi di formaggio latteria

2 uova bio

un pizzico di sale

una generosa spolverata di grana grattugiato

PREPARAZIONE

Lavare e mondare il radicchio, affettarlo sottilissimo. Sbattere le uova con un pizzico di sale, unire il radicchio. Stendere la sfoglia con la carta forno in una teglia, bucherellare il fondo con una forchetta. Versare le uova con il radicchio, terminare con lo zola a dadini e con il formaggio latteria grattugiato grossolanamente. Ripiegare i bordi che spennellerete con un poco di uova sbattute lasciate da parte. Prima di porre la torta in forno caldo a 200°C per una mezz’ora, spolverare la superficie con del grana grattugiato. Gustare tiepida.

TORTA SALATA RADICCHIO E ZOLA (4)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TORTA SALATA CON PORRI E RICOTTA

LASAGNETTA AL PIATTO CON SCAMPI E RADICCHIO

QUICHE ZOLA E PISELLI

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TORTA SALATA ZOLA E PISELLI (59)+

Un “Dolcepensiero”… e fuori piove! si proprio ora che vi sto scrivendo, dalla finestra osservo un bel temporale, l’acqua sta scendendo copiosa (lo so che è un aggettivo che si usa per la neve, ma vi voglio rendere l’idea). Passare dai 24° e più dell’altro giorno ai 9° di oggi sembra una barzelletta ma invece è proprio così e se i giorni scorsi le finestre aperte facevano venir voglia di cibi primaverili, oggi ci stanno bene lasagne e stufati, che poi alla fine potrebbero essere gli ultimissimi – lo prometto – della stagione invernale che sembrava finita, lunghissima come non mai quest’anno. Questa quiche l’ho assaggiata da un’amica che l’aveva preparata per i pranzi pasquali e devo dire che mi ha conquistata: adoro il gorgonzola e all’interno della sfoglia con la delicatezza dei piselli, hanno reso la torta squisita e ghiotta sia calda che fredda. Oltre che facile da preparare.

TORTA SALATA ZOLA E PISELLI (49)+

INGREDIENTI

1 rotolo di pasta sfoglia

240 grammi di piselli in scatola

200 grammi di gorgonzola dolce

2 uova

1 porro

1 noce di burro

sale q.b.

pepe q.b.

PREPARAZIONE

Sgocciolare i piselli dal loro succo di conservazione. In una padella, sciogliere una noce di burro e sfrigolare il porro tagliato finemente e quando inizia a imbiondire, tuffare i piselli che farete cuocere per una decina di minuti o fino a quando saranno teneri. Regolare di sale e pepe. In una tortiera, porre la sfoglia con un foglio di carta da forno, bucherellarne il fondo. Versare i piselli sul fondo, sovrapporre il gorgonzola a pezzetti sopra di loro; sbattere le uova con un pizzico di sale e versali sopra al ripieno tranne una cucchiaiata che userete per spennellare i bordi che avrete ripiegato. Infornare per una mezz’oretta in forno già caldo a 220°C o fino a quando si sarà formata una crosticina dorata.

TORTA SALATA ZOLA E PISELLI (46)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

QUICHE QUATTRO FORMAGGI E SPINACI

QUICHE CON PORRI E ZOLA AL MASCARPONE

SPEZZATINO DI VITELLO CON PISELLINI FINI E PATATE

TORTA SALATA ZOLA E PISELLI (17)+

Con questa ricetta partecipo al contest di “Oggi pane e salame, domani…”

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Un “Dolcepensiero” di buon anno… che sia come quello appena passato! per me il 2011 è stato un anno intenso, volato via come se niente fosse ma ogni giorno è stato vissuto in pieno. Per Matteo è stato un anno di impegno, con ottimi risultati: la sua terapia logopedica ha saputo dare dei buonissimi risultati, lui è stato un ometto con ” i baffi” e se prima lo spronavamo per parlare oggi a volte – con il sorriso sulle labbra – gli diciamo di “stare zitto”; Marco si sta realizzando sempre più sul lavoro e anche per lui tutto l’impegno che ci ha messo sta venendo premiato e infine io… che dire se non che sono strafelice per i miei uomini, che sto bene, mi sento felice e appagata quindi mi auguro e auguro alla mia famiglia un 2012 come questo appena passato, non mi posso lamentare, anzi!!! I miei auguri per un buon anno li allargo anche a voi: che sia un anno pieno di soddisfazioni, magari basta vedere qualche TG in meno per pensare più positivamente, non trovate? la cosa più importante è la salute e la serenità vostra e dei vostri cari, ai vostri bimbi – come al mio – auguro tutto cio’ che di meglio il destino gli ha riservato… noi ci rivedremo – se non tutti i giorni – qui nel mio spazio privato (che poi tanto privato non è, ih ih ih) ma è proprio questo il bello: la vostra fiducia, che spero mi seguirà anche nel 2012. Buon anno cari amici e care amiche!!!

INGREDIENTI PER 24 VOUL AU VENT

24 voul au vent

CON RIPIENO ALLE OLIVE per 6 voul au vent

una dozzina di olive verdi denocciolate

2 philadelphia alle olive

semi di sesamo “I gusti vegetali” della Ditta Ferri

un pizzico di pepe

CON RIPIENO ALLO ZOLA

50 grammi di gorgonzola dolce

una dozzina di gherigli di noci

semi di papavero “I gusti vegetali” della Ditta Ferri

CON RIPIENO DI GAMBERI

8 code di gamberi

1 ravanello

maionese q.b.

germogli di soia q.b.

qualche fogliolina di soncino

PREPARAZIONE

CON IL RIPIENO ALLE OLIVE: nel mixer unire le olive con il formaggio philadelphia e azionare solo per qualche secondo fino a quando le olive saranno ridotte in tocchettini fini. Unire un pizzico di pepe miscelando con una spatola. Riempire 6 voul au vent terminando con una spolverata di semi di sesamo.

CON IL RIPIENO ALLO ZOLA: in una ciotola schiacciare con una forchetta lo zola fino a ridurlo in crema, unire le noci spezzettate finemente mischiando bene il tutto. Riempire altri 6 voul au vent terminando con una spolverata di semi di papavero e un mezzo gheriglio di noce.

CON IL RIPIENO DI CODE DI GAMBERO: sbollentare in acqua salata le code di gambero per qualche minuto poi appena raffreddate, nel mixer mettere le code di gambero – tranne un paio per la finitura – con la maionese quanto basta per ottenere un composto morbido che utilizzerete per riempire i rimanenti voul au vent. Per sei terminare con qualche germoglio di soia e una fogliolina di soncino, per gli altri con una spruzzatina di maionese, qualche fiammifero di ravanello e con un pezzo di coda di gambero.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

VOUL AU VENT “BUFFET” 

VOUL AU VENT CON LA CREMA DI SCAMORZA

INSALATA DI MARE CON VINAIGRETTE ALL’ARANCIA E PEPE ROSA

CREMA PASTICCERA

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Un “Dolcepensiero” di riciclo: ogni volta che faccio la polenta – e ormai siamo nel pieno del periodo perfetto per questo piatto povero – ne avanza sempre un po’. Se sono di fretta, la taglio a fette, ci metto sopra del semplice gorgonzola e via di forno fino a quando questo si scioglie per bene. Oggi invece ho voluto fare una versione più bella, più studiata e perfetta se volete servire la polenta in veste nuova per una cena semplice e rustica fra amici o parenti. E’ una versione golosa, ricca e calorica… ma chi se ne frega!!! perchè è molto buona e poi è perfetta per una ricetta di riciclo oppure un pranzo veloce del lunedi… perchè di solito in casa mia la polenta è il contorno dei pranzi invernali della domenica. Fin dalla mia nonna, poi dalla mia zia e poi dalla mia mamma, la polenta era una gioia portarla in tavola per accompagnare stufati, brasati, carne in salmì, salami e cotechini cotti oppure anche per gustare dei buoni e stagionati formaggi da spalmare… Ma ci credete che preferivo mangiare la polenta alla carne? e tutti dicono che è un piatto povero. Io la adoravo e la adoro ancora, fumante, allegra per il suo colore giallo, perfetta da associare a molte pietanze e ottima anche il giorno dopo… insomma poca spesa, massima resa e possibilità di consumarla in svariati modi.

INGREDIENTI E PREPARAZIONE per due cocottine

(la ricetta non prevede dosi particolari perchè la faccio sempre ad occhio, essendo un piatto che cucino da tanti anni)

Prendere la polenta del giorno dopo, tagliarla a fatte spesse un centimetro e poi ancora a dadini. In una ciotola capiente, schiacciare con una forchetta una fetta di gorgonzola dolce (circa 80 grammi), un cucchiaio di mascarpone e grattugiare (oppure tagliare a pezzettini sottili) un bel po’ di fontina piccante (anche qui circa un 80 grammi), aggiungere una generosa spolverata di grana grattugiato. Unire la panna da cucina (circa 100 ml) e miscelare bene il tutto. Spalmare del burro sulle cocottine e fare un primo strato con dadini di polenta, ricoprire con la crema ai formaggi e proseguire con un altro strato di dadini di polenta e terminare con lo strato di crema ai formaggi. Spolverare con grana grattugiato, infornare a 200°C per un venti minuti, passare alla funzione grill a 240°C per circa un dieci minuti o fino a quando si forma una crosticina. Servire e consumare ben calda.

Con questa ricetta partecipo al contest:

 “Una polvere d’oro che diventa… anche …POLENTA!!!!!”

del blog “Love at first bite

Dall’archivio di Dolcipensieri

POLPETTINE DI POLENTA CON POMODORI SECCHI E OLIVE

QUICHE CON PORRI E ZOLA AL MASCARPONE

TAGLIATELLE PANNA, PORCINI E BOCCONCINI DI CARNE

FROLLA AL MASCARPONE E AMARETTI

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Un “Dolcepensiero” pensando… ma come faccio a far tutto? giorni fa ho finito di leggere il libro di Allison Pearson “Come fa a far tutto? spinta dal film che sarebbe uscito poi nei prossimi giorni dallo stesso titolo con una simpaticissima Sarah Jessica Parker e un fascinoso Pierce Brosnan.

Il libro racconta la vita famigliare e lavorativa di una donna dei gioni nostri, Kate: impegnatissima in un lavoro che spesso la porta a viaggiare e in continuo evolversi sulla sua carriera, deve anche dividersi con la propria famiglia, un marito anche lui in fase di rialzo nella carriera e due bimbi piccoli e bisognosi di lei. E le sue giornate iniziano e finiscono con la stessa frase: “ma ce la farò a far tutto?” Ogni giorno passa le notti insonni a fare liste su tutte le cose che deve ricordarsi: la casa e la sua manutenzione, essere abbastanza presentabile e quindi cercare di mantenere appuntamenti per ceretta e parucchiere, cosa serve ai bimbi, cosa serve al marito, evitare di far scappare la baby sitter… che senza di lei sarebbe finita. Paula una ragazza strana, sempre in ritardo ma dolce e comprensiva con i bimbi tanto che Kate a volte, pensa che è lei a passare più tempo con i bimbi, a godersi gli attimi importanti dei figli come il primo taglio di capelli o il primo giorno di scuola, insomma il classico senso di colpa che attanaglia noi donne che lavoriamo. A completare il quadretto le “mammostre” ovvero le mamme sempre perfette a scuola e mamme precisissime su tutto il programma scolastico delle amichette della sua bimba, presenti a tutti le iniziative e feste scolastiche. E quindi via di rimendi e stratagemmi per poter essere prensente anche lei nelle iniziative scolastiche: acquistare una torta in pasticceria e cercare di renderla simile ad una torta fatta in casa schiacciandola con il mattarello rende il libro e il film divinamente ironico ma anche talmente reale, il tutto in orari assurdi tipo le due di notte… e poi le feste di compleanno: lista anche qui su intrattenimento per bimbi, dolci e gadget per la festa, giochi gonfiabili… impegni di classica routine domestica femminile ma in guerra con la sua carriera e lavoro che la porta spesso in giro fra aeroporti e alberghi. Per concludere un affare che potrebbe sottolineare per sempre la sua carriera, conosce Jack fascinoso uomo d’affari, single: la semplicità ed ingenuità di Kate all’acqua e sapone porterà inevitabilmente a innamorare Jack di Kate… ma Kate troppo innamorata del marito ormai la sua metà perfetta, non ricambierà lasciandole capire che forse la vita vera è quella anche senza lavoro: sentire le prime parole del bimbo, assistere alle recite scolastiche sono le soddisfazioni più grandi per una donna anche prima delle promozioni. Tutto questo Kate lo capirà nel momento in cui il suo bimbo rimane ferito in una caduta a casa, una casa vuota perchè Kate via per lavoro, suo marito che si è preso una pausa di riflessione e i bimbi sempre più lasciati ad una baby sitter più pseudo-mamma che domestica. Grazie a uno strambo taxista e i suoi discorsi seri e pungenti, Kate arriverà dal suo bimbo sano e salvo solo spaventato ma che per Kate sarà l’occasione per capirsi dentro. Quindi niente più liste notturne, niente più impegni e viaggi all’ultimo momento… solo la sua famiglia fino a quando sua sorella le chiede aiuto e consigli per sistemare la vita lavorativa del marito che rischia di rimanere senza lavoro: qui la mente di Kate ricomincia a lavorare!. Il libro si dilunga parecchio soprattutto sulla vita lavorativa di Kate alle prese con nuove leve da tirar su, una segretaria fin troppo collaborativa e i colleghi uomini sempre pronti a sfilarle il lavoro. Sarà proprio la sua collaboratrice a chiederle aiuto: in uffcio circolano fotomontaggi osè mandati da un collega odioso anche con Kate e grazie ad un progetto fallimentare su pannolini di suo padre (alcolizzato ed eterno uomo fallimentare), riuscirà a farla pagare al collega che ha rovinato la reputazione della sua collaboratrice, rovinando la sua carriera per sempre.

Il film è molto più schietto, vuoi per i tempi dettati dalla cinematografia, vuoi per una sceneggiatura completamente riscritta lasciando solo un’impronta del libro, comunque di molte pagine: la figura ogni presente della tata si riduce solo ad una scena, quando il piccolo Ben cade dalle scale non si trova con la baby sitter come nel libro bensì con il marito che nel film non scappa di casa per riflettere al contrario è più comprensivo e meno sciocco di quanto libro faccia pensare, lei però in entrambi le parti si trova via per lavoro; Momo la collaboratrice – molto impeccable nel suo lavoro – non vivrà uno scandalo bensì rimarrà incinta, la figura del tassista che è presente nel libro in tutti i suoi trasferimenti casa-aeroporto, e diventato una sorta di confidente di Kate, non esiste proprio e il finale dove si vendicano sul collega viene sostituito da una scena in cui Kate decide di tagliare un po’ di ore al lavoro per dedicarsi ai figli, il capo gliele concede anche grazie alla buona riuscita e alla firma sul contratto di Jack che nel film inizierà una storia d’amore con la migliore amica di Kate, mamma single in carriera. Tra film e libro è più bello il libro non c’è dubbio ma anche il film non è male, una versione diversa e più leggera, più corta: forse se lo si vede senza leggere prima il libro, può sembrare la classica commedia americana ed è giusto che sia così. Carino, dolce e perfetto per tutti, non contiene scene volgari ne parolacce bensì è un bellssimo scorcio della vita che può essere di tutte noi donne divise fra lavoro e casa con un tocco di ironia. Il libro è ambientato a Londra, mentre il film a Boston, in entrambi la figura un po’ minacciosa di una suocera sempre pronta a difendere il figlio e criticare i ritmi di Kate… Nel film non manca la giusta dose fashion con Kate/Jessica sempre impeccabile con camicette, gonne a tubino e cappottini molto trendy, a volte macchiati di latte ma si sà con i bimbi… A mio parere, infine, li promuovo tutte e due… una storia deliziosa con finale romantico, molto vicino a noi donne che a volte riusciamo a risalire senza arrecare danni o preoccupazioni, abili giocolieri che riescono a tenere in bilico senza cadere tutti gli aspetti belli e brutti della propria vita e non solo della propria…

Nel film come nel libro, Kate non è un’abile cuoca anzi… ma si presta in amorevoli cure se ha ospiti a casa… ed ecco l’idea di questa quiche: …“tutto è assolutamente sotto controllo. Il ricettario è aperto come una bibbia sul leggio di plastica trasparente e gli ingredienti sono graziosamente disposti sul bancone. C’è una bella bottiglia di olio d’oliva con un nastro di seta senese… Cerco di seguire le istruzioni per fare una torta di pasta sfoglia con ripieno di scorzonera, porri e gorgonzola… Tutto sotto controllo. Torno alla ricetta. Unire il succo di limone e il gorgonzola alla besciamella fredda. Quale besciamella? Giro pagina. Per la ricetta della besciamella, vedi pagina 74. Cosa? Adesso me lo dicono? Squilla il cellulare… Dal forno proviene a un tratto un odore sinistro… Apro il forno: disastro. La pasta sfoglia si è trasformata in una foresta pietrificata… Da “Come fa a far tutto?”

La mia quiche è venuta molto bene, ringrazio Kate…

INGREDIENTI

1 rotolo di pasta sfoglia

2 porri

4 uova

200 ml di besciamelle (qui la ricetta)

200 ml di panna da cucina

100 grammi di gorgonzola al mascarpone

30 grammi di pecorino sardo stagionato

40 grammi di burro

1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

sale q.b.

pepe nero e rosa q.b.

PREPARAZIONE

Preparare la besciamelle. Tagliare a rondelle i porri, soffriggerli nel burro e nell’olio evo per circa una decina di minuti a fuoco basso coperti. Nella planetaria sbattere le uova con un pizzico di sale, unire la panna e la besciamelle nella quantità indicata, aggiungere il pecorino, unire anche i porri e regolare di pepe macinato fresco. Imburrare la pirofila, stenderci la pasta sfoglia lasciando i bordi alti, bucherellare il fondo con una forchetta e versare il composto. Spezzettare il gorgonzola con le mani e metterlo nel composto. Ripiegare i bordi, infornare in forno già caldo a 200°C per circa una mezz’oretta. Ideale da preparare il giorno prima, oppure in largo anticipo prima del suo consumo per far si che si compatti bene, eventualmente riscaldarla leggermente.

p.s.: se vi avanza la besciamella, usatela per condire la pasta aggiungendo della salsa di pomodoro, oppure fondente del formaggio e poi amalgamate bene il tutto. Favolosi sughetti!!!

Questa ricetta è perfetta per il mio contest… vi partecipo ovviamente fuori concorso

Vi ricordo che avete tempo fino al 31 ottobre per il CONTEST “CHE PESTO TI FRULLA”

Con questa ricetta partecipo al contest “Book & Cook”

del blog “Grembiule e presine”

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Un “Dolcepensiero”… veloce: occorrono solo pochi minuti per creare una cenetta gustosa ma speedy, senza trascurare il gusto! Capita a volte che dopo una lunga giornata di lavoro e faccende di casa – se poi ci metti pure qualche festicciola di amici di Matteo – si arrivi alle sette di sera che si ha fame, una fame magari anche un po’ particolare con voglia di qualcosa di sfizioso, ma si è troppo stanche per spadellare intingoli particolari. A volte bastano poche mosse e tutto si può creare…come per magia!!! 30 minuti o poco più, ricetta facile e veloce, molto appetitosa e anche poco pretenziosa nella “mise en place”… questa è la serata ideale per i miei crostoni molto ma molto ghiotti…

PER LA RICETTA

Partecipo molto volentieri al contest “Buffet in giardino” del blog “La cucina accanto

Dal blog di Dolcipensieri su Donne sul Web:

TORTA SALATA DI VERDURA E UOVA

PANZEROTTINI SPECK E ZOLA

RISOTTO CON LA ZUCCA E IL PROVOLONE

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Un “Dolcepensiero” a tutto colore: gennaio inizia all’insegna di un colore che fa subito pensare alla passione, al calore. Il rosso è di sicuro il colore che più si accompagna alla gioia ed è il colore di un ortaggio che per due mesi o più, farà il re nelle nostre cucine e cioè il RADICCHIO. E’ un bellissimo e sano ortaggio con costole bianche perla. Questo fotografato è il tardivo che si può già iniziare a trovarlo sulle bancarelle dei fruttivendoli dalla fine di settembre (RADICCHIO PRECOCE); fra tutti i radicchio il più pregiato è però quello TARDIVO che si trova nei mercati dalla fine di novembre. Già l’anno scorso ve ne ho parlato QUI dove l’ho abbinato alle pere, l’ho usato QUI per farcire delle crepes, QUI invece l’ho abbinato alle noci pecan, ne ho fatto degli involtini descritti proprio QUI, l’ho usato per una cenetta di san valentino QUI e sono stati perfetti con i fidelin postati QUI, ottimo con il riso QUI e QUI. E’ una verdura perfetta e molto versatile che grazie al suo gusto leggermente amarognolo, si sposa ottimamente con molti altri ingredienti: questa è la prima ricetta con il radicchio per il 2011… e devo ringraziare una collega di Marco che mi ha donato una gran quantità di radicchio proveniente direttamente dal Veneto.

LA RICETTA CON TUTTI GLI INGREDIENTI E LA PREPARAZIONE

LA POTETE TROVARE QUI

IL MIO SECONDO BLOG DI CUCINA VI ATTENDE NUMEROSI CON I VOSTRI COMMENTI E VISITE

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La ricetta la trovate QUI:

vi aspetto di là per i commenti…


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Un “Dolcepensiero”: una torta salata buona e saporita, perfetta per le prime serate invernali dove i cibi che si gustano sono tutti saporiti e corposi…

INGREDIENTI

un rotolo di pasta sfoglia

100 grammi di asiago a fette

75 grammi di zola dolce

100 grammi di speck a listarelle

una noce di burro

PREPARAZIONE

Ungere la pirofila con la noce di burro, stendere la pasta sfoglia. Porre metà delle fette di asiago sulla pasta, tagliare a listarelle lo speck che unirete alla torta salata lasciandole un po’ da parte, terminare con le rimanenti fette di asiago e il gorgonzola a fiocchetti; per terminare finire con lo speck messo da parte. Mettere in forno già caldo a 180°C per circa 20 minuti. Io la trovo più squisita tiepida tiepida perchè il formaggio si compatta meglio. Servita con della buona birra biologica chiara ben fresca.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

SFOGLIATA DI ZUCCHINE

BRISE’ DELL’ALBERTO

FETTUCCINE AL PORCINO CON SPECK CROCCANTE E ZUCCHINE

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