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Posts Tagged ‘lardo’

LENTICCHIE CON GAMBERI (8)+

Un “Dolcepensiero: le lenticchie sono un simbolo per un buon anno che sta per iniziare e la tradizione vuole che proprio per il cenone di capodanno, si offrano ai propri commensali. Già i romani mangiavano lenticchie perché simboleggiavano abbondanza e denaro, perché ogni lenticchia che si mangiava più soldi si avevano. Sarà vero? chissà! ma gustate con dei freschi gamberi devo dire che non sono niente male, anzi. Un piatto diverso dal solito che prevede zampone o cotechino accoppiato a questi piccoli legumi, ma con i gamberi avrete un piatto più leggero e diverso dal solito. E con oggi l’epifania tutte le feste porta via: quest’anno sono volate, giorni dedicati al riposo e a tante coccole, pomeriggi pigri e assonnati sul divano con thè caldi e avvolgenti coperte… e domani tutto ritorna come prima!!! speriamo meglio…

INGREDIENTI

500 grammi di gamberi freschi

300 grammi di lenticchie

100 grammi di lardo

mezza cipolla dorata

qualche fogliolina di alloro

1 spicchio di aglio

olio di oliva extra vergine q.b.

sale q.b.

pepe nero q.b.

PREPARAZIONE

Lasciare a bagno le lenticchie per una decina di ore, dopo di che scolarle. Mettere in una casseruola la cipolla tagliata finemente con un filo di olio evo e farla rosolare piano piano. Unire anche il tocco di lardo. Appena inizia a dorare, versare le lenticchie e mescolare molto bene il tutto per qualche minuto. Versare abbondante acqua tiepida coprendo le lenticchie, unire le foglie di alloro, regolare di sale e pepe. Cuocere per circa 40 minuti o finché le lenticchie diventano morbide. Eliminare il tocco di lardo. Nel frattempo, lavare bene i gamberi, eliminare il carapace e la parte finale della coda. Incidendo il dorso, prelevare il filamento nero. Cinque minuti prima di spegnere il fuoco sotto le lenticchie, porre lo spicchio di aglio in una pentola con un filo di olio, prelevare lo spicchio appena l’olio si sarà profumato e porre i gamberi a rosolare molto dolcemente; unirli alle lenticchie mescolando bene il tutto. Se volete lenticchie cremose, prelevatene qualche cucchiaio e create una crema con il frullatore ad immersione aggiungendola alla fine. Prima di servire eliminare anche la foglia di alloro, regolare di sale o pepe se occorre ancora.

LENTICCHIE CON GAMBERI (12)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUPPA DI LENTICCHIE, FAGIOLI, ORZO E FARRO CON GRANA

TAGLIOLINI PANNA E GAMBERI ALLA VODKA

COCKTAIL DI GAMBERETTI CON MAIONESE ROSA

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Un “Dolcepensiero” aromatizzato: il profumo che si espande in cucina quando cucino questo risotto è irresistibile. Il soffritto con il porro, lo sfrigolar del lardo ma soprattutto il profumo del rosmarino, rendono questo risotto non solo ricco anche ottimo e prelibato. Un mix di sapori perfetto, una simbiosi armonica: la morbidezza del risotto in contrasto con la croccantezza del lardo, è una vera poesia. L’idea mi è nata gustando un piatto molto simile in un agriturismo: ho preferito il lardo valdostano su quello di Colonnata perchè ha una vena rossa centrale più marcata e lo trovo più saporito rispetto al Colonnata che preferisco gustare semplice così come nasce, solo su ottimo pane un po’ abbrustolito accompagnato a del buon miele…

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

350 grammi di riso Carnaroli

1,5 litri di brodo vegetale (mezza porro, una carota, una zucchina e un gambo di sedano con qualche granello di sale grosso)

1/2 porro

1 bicchiere di vino bianco secco

un paio di rametti di rosmarino

una noce di burro

50 grammi di grana grattugiato

un pizzico di mix di pepe nero, bianco e rosa

50 grammi di lardo d’Arnad a fette

PREPARAZIONE

Preparare il brodo; affettare sottilmente il porro e rosolarlo in una casseruola con il burro; aggiungere il riso, mescolare e, quando inizia a diventare trasparente, versare il vino lasciandolo evaporare, sempre rimestando con un cucchiaio di legno. Aggiungere il brodo con un mestolo, poco alla volta, continuando a rimestare. Mentre il riso cuoce – verso fine cottura – rosolare le fette di lardo in una padella antiaderente fino a quando saranno ben croccanti da ambo i lati. Qualche fettina tagliatela a listarelle che metterete nel risotto al termine della cottura in modo che si sciolgano a fuoco spento: mantecare con il grana grattugiato, il rosmarino tritato finemente e un pizzico di pepe. Servire il risotto con le fettine rosolate di lardo adagiati sopra.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO AL PESCE PERSICO PROFUMATO CON TIMO

RISOTTO CON LUGANEGA

RISOTTO ALLA LIQUIRIZIA

CROSTINI AL LARDO PATA NEGRA CON PINOLI, SEMI DI SESAMO E MIELE SARDO

BRISE’ AL LIMONE CON MELE COTOGNE E MIELE PROFUMATA AL ROSMARINO

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BRASATO AL BAROLO

BRASATO BAROLO (13)+

Un “Dolcepensiero” che leggo e guardo: sulla pay-tv al canale 416 tutto è dedicato alla cucina grazie ad ALICE; inoltre da qualche mese sono finalmente riusciuta anche a prenotare la rivista in edicola… che trovavo molto diffile da reperire!!! (almeno qui da me). Nel numero di novembre, c’è una bellisima serie di ricette dedicate alla carne abbinata a ottimi vini di STEFANO FAGIOLI: appena mio marito si è imbattutto in queste pagine, è andato in visibilio perchè 1) adora la carne 2) adora il buon vino, quindi uniti insieme sono l’estasi per lui. Ed ecco che giorni fa si è cimentato in questo brasato al barolo con discreti risultati, buonissimo mangiato anche il giorno dopo leggermente tiepido… Ma ecco la ricetta che è presa direttamente dal giornale e quindi dallo chef  Fagioli… di mio ci sono le foto (che non sono venute proprio belle ed artistiche, ma con un bimbo giocherellone come il mio…)!

BRASATO BAROLO (16)+

INGREDIENTI PER SEI PERSONE:

1,2 kg. di noce di manzo

1 litro di barolo

100 grammi di lardo

50 grammi di farina

3 carote

2 cipolle

1 costa di sedano

1 spicchio di aglio

2 foglie di alloro

1 rametto di rosmarino

bacche di ginepro

noce moscata

3-4 chiodi di garofano

1 pezzetto di cannella

olio extravergine d’oliva

sale e pepe.

PREPARAZIONE

BRASATO BAROLO (17)+

Incidete la carne con un coltello appuntito e affilato e inserite nelle incisioni il lardo tagliato a listarelle. Disponete la carne in un recipiente che la contenga a misura, profumatela con una grattata abbondante di noce moscata, una manciata di pepe, i chiodi di garofano, la cannella e le bacche di ginepro e pressatela leggermente.

BRASATO BAROLO (3)+

Bagnate con il barolo (la carne dovrà essere completamente ricoperta), coprite con un foglio di plastica trasparente e lasciatela marinare per due giorni in frigorifero, girandola ogni tanto.

BRASATO BAROLO (1)+

Trascorso il tempo scolatela (tenendo da parte la marinata), passatela nella farina e fatela rosolare a fuoco medio in una pirofila con 4-5 cucchiai di olio extravergine di oliva. Nel frattempo tritate insieme carote, cipolle, sedano e aglio. Quando la carne sarà dorata in modo uniforme, unite la marinatura, il trito misto, l’alloro e gli aghi di rosmarino e proseguite la cottura a fuoco vivace finchè il fondo si sarà ridotto. A questo punto versate l’acqua bollente necessaria a coprirla, incoperchiate, diminuite l’intensità del fuoco al minimo e proseguite la cottura per circa due ore.

BRASATO BAROLO (11)+

Al termine scolate la carne, tagliatela a fette sottili e servitela velata con il suo sugo di cottura passato al passaverdura e filtrato. Personalmente quando gusto piatti come questo brasato, accompagno sempre la pietanza con della caldissima polenta…

di Stefano Fagioli – ALICE rivista mese di novembre 2009

BRASATO BAROLO (8)+

H O M E

B  L  O  G

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“Dolcipensieri” provati e promossi: Abbiamo provato a cucinare il maialino sardo in ben tre modi diversi: TRADIZIONALE sulla brace come facciamo tutti gli anni in campagna a Ortueri avvolti dalla tranquillità disturbati solo dagli asinelli, dalle caprette; in casa durante l’anno lo facciamo sempre AL FORNO come è successo domenica mentre nel luglio scorso l’abbiamo cucinato alla CELTICA sulla brasca.

maialino

MAIALINO SARDO ALLA BRACE

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INGREDIENTI

Un maialino da latte

lardo

rami di mirto

sale e pepe.

PREPARAZIONE

Il maialino da latte acquistato dal contadino di solito è già pulito dalle interiora quindi serve solo lavarlo ed asciugarlo, tagliarlo in pezzi e farlo cuocere sistemandolo sul fuoco a una distanza di circa 50 cm dallo stesso, verso il quale deve essere rivolta la parte del ventre. Quando il calore sarà arrivato alla cotenna, iniziare a girare i pezzi di carne, continuando sino a quando l’animale sarà cotto e avrà preso un bel colore dorato scuro: di solito i tempi di cottura si aggirano sulle quattro ore. Durante la lenta cottura, sfregare un po’ di lardo infilzato in uno spiedo e messo sulla fiamma perché si ammorbidisca; salarlo e peparlo bene da tutte le parti. Verso fine cottura, bruciare rami di mirto in modo che la carne acquisti il suo buon sapore. A cottura avvenuta affettarlo, posarlo su un vassoio di sughero con foglie fresche di mirto, accompagnato da patate al forno o meglio ancora da verdura fresca in pinzimonio. Servirlo caldo.

MAIALINO SARDO “CASALINGO” AL FORNO  

maialino-al-forno

Per i nostri pranzi sardi qui in Como, il maialino sardo – rigorosamente acquistato dal contadino in loco e portato in “continente” congelato – viene cotto semplicemente in forno con pochissimi sapori sempre preceduti dai malloreddus…

INGREDIENTI

maialino sardo da latte
mezzo spicchio d’aglio
rosmarino q.b.
olio extravergine d’oliva q.b.
sale grosso e pepe bianco q.b.

PREPARAZIONE
Trita l’aglio con il rosmarino, unisci qualche granello di sale grosso, poco pepe e insaporire il maialino. Ungi leggermente la teglia con un filino d’olio e posaci il maialino intero. Inforna in forno già caldo a 180°C per circa due ore. La carne deve rimanere morbida e la cotenna diventare croccante. Ottimo con patate al forno.

MAIALINO SARDO ALLA CELTICA

maialino-alla-celtica

INGREDIENTI

Un maialino da latte

lardo.

PREPARAZIONE

Preparare il fuoco, mettere sopra un porta girarrosto e nel momento in cui le fiamme si sono spente lasciando solo la brace, infilzare nello spiedo il maialino tagliato a metà. Porlo a circa 50 cm per una mezzoretta circa in modo che il maialino si asciughi da ambo le parti.

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Con il lardo innumidire poi tutto il maialino e porlo a circa un metro facendolo cuocere per circa 4-5 ore continuando a rigirarlo ed a inumidirlo con il lardo. A fine cottura tagliarlo a pezzi e porlo in vassoi di sughero.

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Ed ecco un vino molto di annata: il NASCO DI CAGLIARI è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Cagliari e Oristano. Dal colore giallo paglierino al giallo dorato con odore delicato con leggero aroma di uva; il sapore molto gradevole, con punta lievemente amarognola, decisamente caratteristica.

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IL MAIALINO ALLA BRACE in PROLOCO di LIPOMO nella SERATA MEDITERRANEA:

serata mediterranea

MAIALINO SARDO ARROSTO

INGREDIENTI

Un maialino da latte

pancetta o guanciale.

PREPARAZIONE

Preparare il fuoco, infilzare il maialino negli aghi: una metà per ogni ago. Preparare il barbecue facendo bruciare legna in modo che si formi della brasca sempre con una fiamma bassissima. Appoggiarvi gli aghi con i maialini in diagonale rispetto al fuoco e lasciar cuocere lentamente per un paio di ore, assaggiare la carne per controllare la cottura prolungandola se necessario. Durante la cottura, spalmate un pezzo di pancetta o guanciale su tutta la superficie dei maialini. Una volta cotto, tagliarlo con una forbice trinciapollo, in pezzi.

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