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Posts Tagged ‘mix di pepe’

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Un “Dolcepensiero” bollente… che bella estate, bollente appunto! vi sto scrivendo mentre con la finestra completamente spalancata, mi godo questa bella aria calda che ogni tanto si apre in un leggerissimo ventolino. Una candela rende l’atmosfera dolce e romantica e un po’ di fumo profumato allontana qualche dispettosa zanzara. Oggi a mezzogiorno, abbiamo fatto un buon e bel barbecue quindi via libera al mio secondo post dedicato ai cibi per la brace. Oggi carne… nella foto sopra il mio POLLO ALLA DIAVOLA in fase di cottura; la ricetta che vado a postare è come lo preparo io con le mie modifiche…

PER IL POLLO ALLA DIAVOLA occorrono un pollo aperto a libro, operazione che potete far fare al vostro macellaio di fiducia. Preparare in un ciotola, qualche cucchiaio di olio evo con un paio di peperoncini piccanti tagliati finemente; unire un mix di aromi per la cottura arrosto, una bella spolverata di pepe e miscelare bene il tutto. Con l’aiuto di un pennello, spennellare tutto il pollo, terminare con qualche granello di sale grosso rosa dell’Himalaya. Lasciare riposare per almeno un paio di ore, meglio se tutta la notte. Porre il pollo sul barbecue rovente, cuocerlo da ambo i lati con l’apposito peso per lasciarlo il più piatto possibile a filo con la fiamma. Servirlo bene caldo tagliato a pezzi.

FUSI DI POLLO AL PAPRICA (4)

FUSI DI POLLO ALLA PAPRICA

Tritare finemente tutti gli aromi (rosmarino, aglio, salvia, alloro, origano, timo e maggiorana) e miscelarli in abbondante sale: per me 10 grammi di erbe pulite, di sale 100 grammi (non lo userete tutto quindi conservatelo in un barattolo ermetico). Tagliare il pollo in fusi (potete far fare questa operazione anche dal macellaio) e porli in un sacchetto alimentare; unire la paprica e un filo di olio evo, aggiustare anche con un pizzico di sale alle erbe, chiudere il sacchetto e miscelare bene il tutto. Porlo in frigo per un paio di ore miscelando di tanto in tanto. Nel mentre lavare molto bene le patate rosse, inciderle con un coltellino affilato e avvolgerle in carta stagnola con un filo di olio evo e una generosa spolverata di sale alle erbe. Porre la stagnola con le patate in un angolo del barbecue a brace viva, mettere i fusi di pollo sulla griglia e iniziare la cottura. Cuocere per circa un’ora e mezza o fino a quando sarà ben cotto, tempo che può variare in base alla grossezza dei fusi di pollo. Rigirare pollo e patate di tanto in tanto.

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COSCE DI POLLO ARROSTO CON ERBE

Questo è un metodo velocissimo per gustare delle cosce di pollo: in una pirofila, porre le cosce di pollo incise con un coltellino e con un pennello ungere da entrambi i lati. Spolverare con qualche granello di sale grosso. Raccogliere qualche rametto di timo, rosmarino e alloro e porli a contatto con la carne: porre le cosce a cottura su brace viva, portare a cottura.

POLLO CON SALE INSPIRATION MAYA (21)

POLLO AL SALE, PEPE E AGLIO

La sera prima, prendere il pollo e aprirlo a libro picchiando con i pugni: un operazione che potete far fare al vostro macellaio di fiducia che sarà più accorto evitando di rovinare le carni. Metterlo in una casseruola e inumidirlo con il succo di un limone da ambo le parti. Tritare finemente sale grosso, spicchi di aglio e qualche granello di pepe nero e bianco: inumidire il pollo con l’olio evo e spolverare con il sale aromatizzato ambo le parti e coprirlo ponendolo in frigo nella parte meno fredda. Accendere il barbecue, tritare qualche fogliolina di timo e qualche ago di rosmarino con cui spolvererete il pollo in tutte le sue parti. Cuocere su brace ardente per una mezz’oretta, rigirare il pollo e proseguire ancora per una mezz’oretta. In base alla grandezza del vostro pollo, regolatevi con la cottura: la pelle deve essere bella colorata e abbrustolita.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CREPES DOLCI DI SOLI ALBUMI ALLA NUTELLA

FRITTATINE AL TIMO E GRANA

FLOGNARDE DI PESCHE TABACCHIERE

CASERECCE DI MARE E ORTO

GELATO AL MANGO

STRUDEL DI FORMAGGI E SEMI DI SESAMO

RISOTTO ALLO CHAMPAGNE

 

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MINI SANDWICH AL SALMONE (12)+

Un “Dolcepensiero”: oggi con il blog c’è una nuova collaborazione con “PEMA”.

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Molti di voi che mi leggono oggi conosco molto bene questo buonissimo tipo di pane di origine tedesca. Questo pane mi fa subito pensare alle vacanze in albergo quando soprattutto si dorme in alberghi internazionali dove già dalla prima colazione primeggia questo pane in fettine. Sono cinque i tipi di pane di segale integrale arricchito con cereali e semi oleosi: pane alla segale, con otto cereali, fitness, semi di girasole e leggero. Nato dall’esperienza di un pasticcere, la Pema ebbe inizio con uno strano gioco del destino. Convinti di acquistare macchinari per la pasticceria, Adam e Elise si ritrovarono invece utensili per la produzione di pane nero. Era il 1950. Il nome Pema ha un significato ben preciso; infatti vuol dire “fior di loto” e ha come significato simbolico la purezza. Tre sono infatti i principi-guida della nuova attività: usare cereali provenienti da un’agricoltura pulita, senza chimica, scegliere lavorazioni semplicissime, capaci di esaltare il gusto e di mantenere intatte le proprietà nutrizionali dei cereali e usare tutto il tempo che serve. Dal 1960, titolare dell’impresa, è Franz Leupoldt. Per la ricetta di oggi ho subito pensato al natale perché trovo queste fette perfette per aperitivi e finger food. Complice del buon e fresco salmone acquistato ieri, ho voluto creare dei mini sandwich perfetti anche per i bambini. Un ripieno fresco e leggero ottimo per ogni tipo di pranzo e/o cena.

MINI SANDWICH AL SALMONE (26)+

INGREDIENTI

2 fette di pane Pema alla segale

2 fette di pane Pema agli otto cereali

80 grammi di crescenza fresca o stracchino fresco

80 grammi di salmone affumicato fresco

mix di pepe (nero, bianco e rosa) q.b.

sale fino q.b.

la buccia grattugiata di un limone bio

rucola fresca q.b.

PREPARAZIONE

In una ciotola, stemperare il formaggio fresco. Tagliare finemente il salmone e unirlo allo stracchino. Tagliare finemente anche la rucola tranne qualche foglia. Miscelare molto bene, regolare con il mix di pepe e aggiustare di sale. Grattugiare la buccia del limone. Spalmare molto bene la crema così ottenuta sulle fette di pane, sovrapporre qualche fogliolina di rucola e la buccia del limone. Tagliare a metà il panino e poi ancora a triangolo ottenendo dei mini sandwich. Servire freddi.

MINI SANDWICH AL SALMONE (9)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

MINIQUICHE DI ASPARAGI E CASERA

MINI SANDWICH TOMINO E PERE

BUCATINI AL SALMONE

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AGNELLO CON OLIVE TAGGIASCHE (17)+

Un “Dolcepensiero”: i prossimi giorni saranno di festa e se le previsioni ci regalano un barlume di sole, è comunque autunno e la voglia di rimanere a casa e goderci un pranzo in famiglia non è poi una cattiva idea! se poi il sole effettivamente ci sarà, una bella passeggiata è sempre un piacere farla. Ma il pranzo per un giorno di festa non deve essere massacrante: questa ricetta è semplice da realizzare ma molto gustosa e – almeno per me – la carne di agnello non è un tipo di carne che mangio di frequente e la lascio per così dire, legata appunto a giornate di festa.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

1 chilo di carne d’agnello a pezzi

100 grammi di olive taggiasche in salamoia “Fratelli Carli”

olio extra vergine di oliva fruttato “Fratelli Carli” q.b.

1 bicchiere di vino bianco secco

qualche rametto di rosmarino freschi

qualche foglia di alloro

qualche spicchio di aglio

sale grosso

mix di pepe

PREPARAZIONE

Porre la carne d’agnello tagliata in pezzi piccoli in una ciotola capiente per qualche ora con un filo di olio evo, il rosmarino, le foglie di alloro, qualche granello di sale grosso e del pepe macinato grossolanamente. Coprire e porre la ciotola in frigo, ogni tanto rimestare i tocchi di carne. Mettere in un tegame un filo d’olio e rosolare qualche spicchio di aglio, versare l’agnello tagliato a pezzi con del rosmarino fresco e dell’alloro fresco raccolti a mazzetto. Mettere sul fuoco e cuocere a fiamma viva fino a quando tutta la carne rimane ben scottata. Sfumare con il vino bianco. Abbassare il fuoco e continuare la cottura per una decina di minuti, se occorre aggiungere dell’acqua tiepida. Poco prima della fine della cottura, che dipenderà dalla grossezza dei tocchi, unire le olive taggiasche, regolare se occorre di sale e pepe. Servire con patate al forno oppure con del purè di patate.

AGNELLO CON OLIVE TAGGIASCHE (7)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

AGNELLO AL FORNO AL PROFUMO DI ROSMARINO E AGLIO

POLPETTE DI MANZO ALLE OLIVE TAGGIASCHE

CREPES FRESCA D’ESTATE

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MADELEINE ALLA FETA (7)+

Un “Dolce o salato… appuntamento”… come vi avevo già accennato nel post delle “Madeleine al cioccolato bianco”, dedicherò qualche pubblicazione ad altre madeleines sia dolci che salate che ho preparato in occasione di due aperitivi/cene all’aperto. Oggi è il turno delle madeleines con feta, e precisamente la mia feta sott’olio che trovate qui. Ma potete usarne anche di fresca e non aromatizzata.

MADELEINE ALLA FETA (15)+

INGREDIENTI PER UNA VENTINA DI MADELEINES (cm 5×7)

2 uova

1 pizzico di sale al timo

un pizzico di mix di pepe (quali verde, bianco e rosa)

20 grammi di burro+una noce per gli stampi

100 grammi di farina 00

un paio di cucchiaini di lievito per torte salate

un paio di cucchiai di grana grattugiato

un paio di cucchiai di olio extra vergine d’oliva delicato “F.lli Carli”

4/5 cucchiai di latte intero

30 grammi di feta sott’olio o naturale

PREPARAZIONE

Nella planetaria sbattere le uova con un pizzico di sale e mix di pepe. Unire il burro sciolto a bagnomaria. Unire la farina con il lievito setacciati insieme, aggiungervi poi anche il grana. Unire poi l’olio e il latte, miscelare bene il tutto fino a quanto ci sarà una pastella morbida e densa. Tagliare la feta a quadrotti piccoli, con una spatola unirli alla pastella senza romperli. Porre a riposare in frigo per una mezz’oretta circa. Preriscaldare il forno a 220°C. Versare un cucchiaio d’impasto avendo l’accortezza di unire anche un pezzo di feta in ogni alveolo a conchiglia dello stampo posto sopra una teglia (che se anche di silicone, io lo imburro leggermente). Picchiare sul piano per appiattire la pastella. Infornare. Lasciar cuocere per 3-4 minuti e poi abbassare la temperatura a 180°C e prolungare per altri dieci minuti circa o fino a coloritura, effettuando la prova stecchino per la buona riuscita della cottura. Lasciar raffreddare su una gratella e servire.

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Dall’archivio di Dolcipensieri:

MADELEINE ALLE NOCCIOLE

PICCOLI PLUM CAKE ALLA FETA E PEPERONCINO

BRUSCHETTA CAPRICCIOSA CON FETA IN CONSERVA

MADELEINE ALLA FETA (1)+

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Un “Dolcepensiero” aromatizzato: il profumo che si espande in cucina quando cucino questo risotto è irresistibile. Il soffritto con il porro, lo sfrigolar del lardo ma soprattutto il profumo del rosmarino, rendono questo risotto non solo ricco anche ottimo e prelibato. Un mix di sapori perfetto, una simbiosi armonica: la morbidezza del risotto in contrasto con la croccantezza del lardo, è una vera poesia. L’idea mi è nata gustando un piatto molto simile in un agriturismo: ho preferito il lardo valdostano su quello di Colonnata perchè ha una vena rossa centrale più marcata e lo trovo più saporito rispetto al Colonnata che preferisco gustare semplice così come nasce, solo su ottimo pane un po’ abbrustolito accompagnato a del buon miele…

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

350 grammi di riso Carnaroli

1,5 litri di brodo vegetale (mezza porro, una carota, una zucchina e un gambo di sedano con qualche granello di sale grosso)

1/2 porro

1 bicchiere di vino bianco secco

un paio di rametti di rosmarino

una noce di burro

50 grammi di grana grattugiato

un pizzico di mix di pepe nero, bianco e rosa

50 grammi di lardo d’Arnad a fette

PREPARAZIONE

Preparare il brodo; affettare sottilmente il porro e rosolarlo in una casseruola con il burro; aggiungere il riso, mescolare e, quando inizia a diventare trasparente, versare il vino lasciandolo evaporare, sempre rimestando con un cucchiaio di legno. Aggiungere il brodo con un mestolo, poco alla volta, continuando a rimestare. Mentre il riso cuoce – verso fine cottura – rosolare le fette di lardo in una padella antiaderente fino a quando saranno ben croccanti da ambo i lati. Qualche fettina tagliatela a listarelle che metterete nel risotto al termine della cottura in modo che si sciolgano a fuoco spento: mantecare con il grana grattugiato, il rosmarino tritato finemente e un pizzico di pepe. Servire il risotto con le fettine rosolate di lardo adagiati sopra.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO AL PESCE PERSICO PROFUMATO CON TIMO

RISOTTO CON LUGANEGA

RISOTTO ALLA LIQUIRIZIA

CROSTINI AL LARDO PATA NEGRA CON PINOLI, SEMI DI SESAMO E MIELE SARDO

BRISE’ AL LIMONE CON MELE COTOGNE E MIELE PROFUMATA AL ROSMARINO

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Un “Dolcepensiero”: ancora pioggia!!! sono qui che vi sto’ scrivendo mentre fuori diluvia… nelle nostre cucine dovremmo già pensare a piatti estivi, freddi e pronti per pin nic ed invece son qui a cucinare caldi e corposi risotti… e temo di non essere l’unica. A parte il fatto che io il risotto lo preparo tutto l’anno, è vero anche come mi sottolineò qualcuno/a, è un piatto tipico per le stagioni fredde ma a questi chicchi madreperlati io proprio non ci resisto se poi preparati con le verdure di stagione sono ancora meglio! ed ecco un buon risotto con gli asparagi arricchito con la creme fraiche.

INGREDIENTI

320 grammi di riso Carnaroli

300 grammi di asparagi verdi

125 ml di creme fraiche

uno scalogno

una noce di burro

1 bicchiere di vino bianco

1 litro di brodo vegetale (carota, zucchinam, cipolla bianca, sedano e qualche granello di sale grosso)

mix di pepe

grana grattugiato q.b.

PREPARAZIONE

Lavare gli asparagi sotto acqua corrente, raschiare i gambi tagliando la parte più dura. Lessarli in una capiente pentola con acqua per una decina di minuti o fino a quando diventano morbidi. Scolarli (senza buttare l’acqua di cottura) tagliare le punte mentre i gambi dividerli a tocchetti. Scaldare il brodo usando l’acqua di cottura degli asparagi (circa un paio di litri) a cui unirete le verdure sopra citate ben lavate. Mettere in una pentola la noce di burro, unire poi lo scalogno tritato molto finemente e appena dorato, aggiungere il riso, farlo tostare fino a quando i chicchi diventano trasparenti, sfumare con il vino. Unire gradatamente il brodo bollente e cuocere il tutto per dieci minuti. Unire poi i tocchetti dei gambi continuare in cottura per altri 5-7 minuti, unire le punte (tranne qualcuna per la parte finale) e mescolare bene ma delicatamente. Amalgamare con la creme fraiche, terminare la cottura, farlo riposare qualche minuto prima di servire aggiungendo una bella spolverata di mix di pepe (nero, bianco e rosa). Impiattare con qualche punta al centro lasciata da parte, per chi gradisce un po’ di grana grattugiato.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO CON SPIEDINO DI GAMBERI AGLI AGRUMI

TORTA ASPARAGI E RICOTTA

CREPES AL SAINTE MAURE DE TOURAINE

Con questa ricetta partecipo al contest “RISCOPRIAMO LA PRIMAVERA IN TAVOLA”

del blog “UNA PASTICCIONA IN CUCINA”

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Un “Dolcepensiero” che fa crash… come il mio computer portatile, quello che uso per redigere il blog che sia in cucina, davanti alla tv in salotto oppure in camera sul letto alla sera prima di coricarmi. Non si tratta di hard disk ma solo un disguido, che ancora non ho capito bene come sia successo; sta di fatto che due cartelle di foto, le mie di archivio dove tengo le foto in orizzontale per altri usi, sparite e con loro anche le foto delle mie ultime creazioni tra cui un tiramisù’ con il mokaccino e fragole, pane ai cerali con semi di sesamo e finocchietto e qualche altra bontà. Uffa ma che peccato, mi è dispiaciuto un sacco: per risolvere questo problema e cercare di recuperare qualcosa mi sono appoggiata ad un caro amico – Augusto che ringrazio anche da qui – e anche all’aiuto di Marco ma non c’è stato nulla da fare! Quindi stamattina ho cercato di consolarmi in cucina mettendo le mie mani in un impasto, sfogare la mia “rabbia” formando palline e sporcandomi! che relax e direi che il risultato si è visto! era la prima volta che confezionavo i Canederli da sola e devo dire che il risultato è stato più che soddisfacente, ottimi a parer di mio marito e sono poche le volte che non ci sia qualche criticuccia per migliorare! Anche se siamo in primavera, direi che stasera questo piattino caldo e confortante ci è stato a pennello: fuori pioggia battente e cielo grigio che non promette miglioramenti ancora per qualche giorno… Per quasta ricetta mi è stato molto utile il libro tutto dedicato a queste polpette: Canederli di Maria Teresa Di Marco e Marié Cécile Ferrè con ricette classiche, di tradizione e anche innovative accompagnate da fotografiche molto belle. La ricetta che vi propongo l’ho pensata io ma tenendo presente i suggerimenti del libro.

INGREDIENTI PER UNA DECINA DI CANEDERLI

75 grammi di pane raffermo senza crosta

75 grammi di pane in cassetta o pancarrè senza crosta

70 grammi di pancetta affumicata

2 bicchieri di latte intero

1 uovo

un pizzico di sale

mix di pepe bianco, nero e rosa

1 cipolla bianca

2 cucchiai di grana grattugiato

1 mazzettino di agretti o erba dei frati

farina bianca 00 q.b.

2 litri di brodo di carne

olio extravergine d’oliva

PREPARAZIONE

Tagliare a dadini il pane. Scaldare il latte senza farlo bollire, quindi versarlo a tratti sul pane all’interno di una ciotola e con le mani iniziare a lavorare l’impasto impregnandolo bene. Affettare molto sottilmente la cipolla e la pancetta, in una pentola antiaderente unire un filo di olio evo in cui farete sfrigolare la cipolla e la pancette e appena prenderanno colore, unire il pane abbassando la fiamma al minimo. Sbattere l’uovo con un pizzico di sale e i pepi, unirlo all’impasto mescolando velocemente per non far rapprendere troppo l’uovo. Unire il grana grattugiato e gli agretti tagliuzzati finemente. Con le mani bagnate, formare la prima pallina con una porzione d’impasto compattando bene, passarlo nella farina bianca. Continuare fino ad esaurimento dell’impasto, le palline avranno la dimensione di una palla da ping pong. Porre in frigo per almeno otto ore. Portare a bollore il brodo (io ho usato del brodo di carne di un bollito di pochi giorni fa), porvi a cuocere i canederli facendo attenzione che il brodo non abbia un bollore troppo vivace, per circa una decina di minuti. Servire ben caldi con l’aggiunta di altro grana se gradite.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CANEDERLI e CINGHIALE BRASATO 

BOCCONCINI DI ANANAS E PANCETTA

TORTA ASPARAGI E RICOTTA

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Un “Dolcepensiero” regionale: la pasta alla Norcina è uno dei primi piatti tradizionale della regione Umbria, nello specifico della città di Norcia in provincia di Perugia. Viene condita con panna e salsiccia: come tutte o quasi le ricette di tradizione, anche la pasta alla Norcina vede diverse versioni con leggere varianti. Senz’altro la versione più preziosa, è quella con il tartufo nero di Norcia ma quando non è reperibile (anche soprattutto per il costo del pregiato tartufo) si può condire con dell’ottimo olio tartufato, tra l’altro reperibile anche nelle grandi distribuzioni, l’importante che sia aromatizzato con il tartufo nero.

Perchè vi propongo un piatto umbro, un piatto di cucina tipica regionale? ve lo spiego subito: grazie a “DONNE SUL WEB” ho l’occasione di presentarvi questo bel piatto di pasta per annunciarvi la nostra collaborazione – di Donne sul Web e quindi anche del mio blog su tale piattaforma – con Gente del Fud. Una collaborazione fatta per presentarvi tutte le regioni italiane tramite la loro grande e ricca tradizione culinaria. 20 blogger per 20 regioni!

Vi aspettiamo su DONNE SUL WEB – CANALE CUCINA

PER LA RASSEGNA SULLE GRANDI PASTE REGIONALI

con tutte le proposte di tradizione delle varie blogger…

PER INGREDIENTI

e PREPARAZIONE

LINK media di settore dove si citano i nostri Blog:

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Un “Dolcepensiero” freddoloso: se il giorno dell’Immacolata sembrava più Pasqua che Natale per il sole tiepido e il cielo completamente azzurro, i giorni a seguire si sono invece rivelati freddi e nuvolosissimi. Passeggiare per le vie di Como tutta bardata, ha fatto comunque pensare ancor di più al Natale sempre più vicino, tra le mani buste e pacchi colorati immersi nella “Città dei Balocchi” e qua e la artisti di strada pronti a rallegrare le vie tristi della città. Molti si lamentano che Como è fredda sempre sporca e spoglia- anche e soprattutto a Natale –  almeno queste sono le impressioni di chi ci abita, ma io quest’anno ne sto apprezzando molti angoli e viuzze celate dietro alla grandi piazze. H potuto passeggiare sola soletta nelle ore più calme, durante le pause pranzo mentre aspettavo per la fisioterapia, è ho scoperto negozietti carini per niente pretenziosi bensì ben orgogliosi di proporre i loro più belli prodotti, botteghe dal sapore anche artigianale con un sapore di altri tempi ma specchiati al moderno… insomma un bel tesoro da visitare. Se poi amate acquistare prodotti locali, nella grande piazza che si affaccia sul lago, graziose casette di legno fanno da scenario per la vendita dei più buoni prodotti lariani e non solo. Un paese incantanto custodito in una bella città. Ben felice di essere ritornata a casa, un caldo piatto di minestra era la giusta ricompensa per tanto “sforzo”…

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

100 grammi di piselli*

50 grammi di orzo*

50 grammi di farro*

40 grammi di ceci*

50 grammi di lenticchie verdi*

50 grammi di lenticchie rosse*

40 grammi di fagioli cannellini*

40 grammi di fagioli borlotti*

40 grammi di fagioli neri*

40 grammi di fagioli rossi*

1 carota

1 costa di sedano

2 scalogni

2 dadi vegetali in gelatina

pecorino toscano di Pienza semistagionato

olio extravergine d’oliva

qualche peperoncino essicato

mix di pepe nero, bianco e rosa

qualche granello di sale grosso

crostini di pane toscano

PREPARAZIONE

*Tutti gli ingredienti con l’asterisco li ho acquistati in un negozio di prodotti biologici, sia i legumi che i cereali sono prodotti essicati… quindi

…in una ciotola unire tutti i legumi e i cereali e coprirli interamente con acqua calda per circa un paio di ore minimo. Al termine delle due ore minime, scolarli con uno scolapasta e sciacquateli. Far bollire due litri di acqua, sciogliervi i dadi. Nella pentola “Creuset, mettere un filo di olio evo unendo lo scalogno tagliato sottilmente, far imbiondire lentamente, aggiungere poi la carota e il sedano tagliati a dadini piccolissimi. Unire un terzo del brodo ottenuto, aggiungere mescolando tutti i legumi e i cereali con il restante brodo, far cuocere per circa un’ora continuando a mescolare. Passare a regolare con qualche granello di sale e il mix di pepe, continuare ancora la cottura per un’ora, se si asciuga troppo aggiungere altro brodo e terminare con il peperoncino spezzettato. Servire la minestra ben calda con una spolverata di pecorino e un filo di olio a crudo, aggiungere qualche crostino di pane toscano.

Con questa ricetta partecipo al contest di “MENTA PIPERITA AND CO.”

dal titolo ZUPPE E MINESTRE”A cena con Julie e Marek: largo alle zuppe”

 

Dall’archivio di “Dolcipensieri”:

MINESTRA DI VERDURE CON PROSCIUTTO CRUDO E CIPOLLA 

PASSATA DI CECI PROFUMATA AL ROSMARINO CON DITALINI

PICI ALL’AGLIONE

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Un “Dolcepensiero”… è da un po’ che non cucinavo etnico, avevo voglia di qualcosa di particolare anche un po’ piccante perchè di insalate e paste fredde a dir il vero sono un po’ stanca. Anche se il caldo qui in Brianza è una calda cappa soffocante, è anche vero che se si cena in giardino, ognitanto si alza quella fresca brezzolina, perfetta per gustare una cena sotto la veranda, una cena esotica… un po’ piccante!se poi consumata all’imbrunire con candele accese e arome di incensi nell’aria, sembra quasi di essere li’… magari!!! E’ la volta di questi semplici noodle con l’aggiunta di pesce croccante… I cibi asiatici sono molto spezziati: un mix di aromi fra il dolce e il salato ma sul piccante hanno una gran vera passaione che cominciò con l’uso dello zenzero per proseguire con il pepe ed infine con il peperoncino… Di questa ricetta Marco ha gradito soprattutto le mazzancolle tanto che mi ha detto di riproporle in quantità esagerata… tanto gli sono piaciute!!!

INGREDIENTI PER QUATTRO

PER LE MAZZANCOLLE

500 grammi di mazzancolle

peperoncino piccante tritato q.b.

mix di pepe bianco, nero e rosa q.b.

un pizzico di sale rosa dell’Himalaya

farina di semola q.b.

olio per friggere

PER I NOODLE

200 grammi di noodles

90 grammi di germogli di soia

semi di sesamo q.b.

mezzo cucchiaino di cipolla essicata

oppure 10 grammi di verdure disidratate per cibi etnici (cavolo, cipolla)*

un paio di cucchiai di salsa di pomodoro

un pizzico di peperoncino piccante

oppure un paio di cucchiai di salsa piccante per cibi etnici*

* prodotti facilmente reperibili in tutti i supermercati

PREPARAZIONE

Risciacquare le mazzancolle sotto acqua corrente, togliere testa e guscio lascindogli la parte finale, lasciarle a scolare. In una ciotola alta, mischiare la semola con tutte le spezie sopra elencate e passarci le mazzancolle fino a quando saranno ben ricoperte. Scaldare l’olio della friggitrice, appena pronto tuffare il pesce e cuocere per circa tre minuti a 190°C. Scolarli su carta assorbente, spolverarli ancora con il mix di semola e spezie. Su fuoco basso, scaldare la salsa al pomodoro con il peperoncino, cuocere i noodle in acqua bollente poco salata unendo le verdure essicate per circa tre minuti. Scolarli e condirli con la salsa piccante e i germogli di soia, impiattarli e spolverarli con i semi di sesamo e porre al di sopra le mazzancolle.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

NOODLES CON POLLO, VERDURE E MANDORLE

FARFALLE E PESCIOLINI DORATI

NOODLES CON POLLO E SALSA DI SOIA

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