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Posts Tagged ‘parmigiano reggiano’

MADELEINE AL GRANA (16)+

Un “Dolcepensiero” salato: ancora qualche sprazzo di sole, ancora la possibilità di fare un aperitivo all’aperto per il prossimo week-end. Queste madeleines sono una gran bontà abbinate a bollicine brut fresche…

INGREDIENTI PER UNA QUARANTINA DI MADELEINE MEDIE

140 grammi di Parmigiano Reggiano

3 uova

200 grammi di farina 00

20 cl di latte intero

200 ml di panna fresca

una decina di gherigli di noci

una decina di gherigli di noci del Brasile

1 bustina di lievito per torte salate

1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva fruttato “Fratelli Carli”

una noce di burro leggermente salato

MADELEINE AL GRANA (1)+

PREPARAZIONE

Sbattere le uova con un pizzico di sale, unire la panna. Setacciare la farina con il lievito che unirete alle uova, aggiungere anche il parmigiano reggiano grattugiato, finire con l’olio extravergine d’oliva fruttato. Azionare la planetaria fino a che gli ingredienti non saranno ben amalgamati, versare il latte per rendere l’impasto morbido. Come ultimo unire le noci tritate finemente mischiando con un cucchiaio di legno. Sciogliere una noce di burro leggermente salato per imburrare gli stampi in silicone per madeleine e porvi l’impasto; infornare. Lasciar cuocere per 3-4 minuti a 200°C e poi abbassare la temperatura a 180°C e prolungare per altri dieci minuti circa o fino a coloritura, effettuando la prova stecchino per la buona riuscita della cottura. Lasciar raffreddare su una gratella e servire.

MADELEINE AL GRANA (22)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

MADELEINE AL GRUYERE CON PINOLI

RISOTTO AI CARCIOFI CON PANCETTA E RICOTTA STAGIONATA

PLUM CAKE AL CIOCCOLATO BIANCO E NOCI

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Un “Dolcepensiero” quotidiano: finalmente sono la Sere di sempre… i dolori si sono attenuati, il mio tram tram quotidiano ha ripreso in pieno, stasera ultima iniezione e poi finalmente è proprio finita! non credevo che la colecisti fosse così traumatica, ma finalmente è passsata. Anche con gli insegnanti di Matteo finalmente mi sono messa in pari avendo perso l’udienza generale dell’inverno… la dieta però continua! ahi ahi che fatica, ma si va avanti. E’ proprio vero che quando manca la salute, manca buona parte non solo del benessere fisico ma anche psichico: il natale è alle porte, fra pochi giorni la casa diverrà una sorta di… “bomboniera” natalizia e farò sclerare Marco per appendere il tutto dove io non ci arriverò mai… L’altra sera Matteo aveva voglia di pesto e complice del profumato – ma soprattutto fuori stagione – basilico, ecco che ho preparato un po’ di buona crema verde… con quella avanzata, ho condito un risottino che ci è piaciuto molto, con dei carciofi…

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

PER IL PESTO SENZA AGLIO

un mazzo di basilico (solo foglie gr.140)

3 cucchiai di pinoli (circa 40 grammi)

2 cucchiai di gherigli di noci tritati (circa 30 grammi)

90 grammi di pecorino semistagionato sardo

150 grammi di parmigiano grattugiato

olio extravergine d’oliva q.b. (circa 250 ml)

sale grosso q.b.

PER IL RISOTTO

350 grammi di riso carnaroli

4 carciofi

100 grammi di pesto

qualche cucchiaio di prezzemolo tritato

40 grammi di burro

olio extravergine d’oliva

brodo vegetale: zucchina, cipolla bianca, sedano, carote, sale grosso alcuni grani

1 bicchiere di vino bianco

1 porro

parmigiano grattugiato q.b.

il succo di un limone

un pizzico di pepe

PREPARAZIONE

PER IL PESTO SENZA AGLIO: lavare le foglie di basilico, asciugarle tamponando con uno strofinaccio. Lavorarle in un mortaio di pietra insieme con i pinoli e le noci. Dopo un po’, unire anche i formaggi grattugiati e qualche granello di sale. Appena si avrà un composto omogeneo, diluire con olio quanto basta per ottenere una cremina non troppo fluida.

PER IL RISOTTO: preparare il brodo con gli ingredienti sopracitati; pulire i carciofi, affettarli a spicchi, prendere una ciotola con acqua e il succo del limone e immergerveli. Tritare finemente il porro e, in una casseruola soffriggerla con il burro. Appena il soffritto comincia a rosolare aggiungere il riso, mescolare fino a quando i chicchi di riso diventano trasparenti, aggiungere il vino bianco e far sfumare il tutto. Iniziare a mettere i mestoli di brodo tenendo sempre il riso coperto di liquido. Intanto preparare i carciofi: in una padella antiaderente o di ceramica, rosolare i carciofi ben scolati con un filo di olio, spolverare di prezzemolo tritato e regolare di sale e pepe. Far cuocere a fuoco basso. Lasciar cuocere il riso per dieci minuti, aggiungervi il pesto e mischiare energicamente. Far cuocere per altri cinque minuti. Controllare di sale e pepe, aggiungere i carciofi tranne qualcuno, mescolare: coprite infine e lasciar riposare il risotto per qualche minuto prima di servire con del parmigiano grattugiato e qualche carciofo come decorazione finale.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO CON LARDO D’ARNAD CON ROSMARINO E PORRO

PESTO ALLE ERBE

PESTO DI NOCI, BASILICO E MENTA

PENNE CON CARCIOFI E GUANCIALE

MALLOREDDUS CON CARCIOFI SARDI E SALSICCIA

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Seconda ricetta in collaborazione con HSE 24: le lasagne fatte in casa sono senza dubbio mille volte più gustose di quelle che si possono comprare nei negozi di surgelati. Ma qual è il procedimento per la loro preparazione? Ecco una ricetta semplice e gustosa su come preparare delle squisite lasagne con funghi, salsiccia e carciofi. Innanzitutto occorre procurarsi tutti gli ingredienti necessari, dunque uova e farina per la pasta e funghi, carciofi, salsiccia, besciamella, mozzarella, parmigiano, aglio e prezzemolo per il condimento.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

5 uova

1/2 kg di farina

1 kg di funghi assortiti

6 carciofi

2 spicchi d’aglio

3 salsicce

1/2 l di besciamelle

1 mozzarella grande

almeno 4 hg di parmigiano

prezzemolo (a piacere)

olio extravergine d’oliva

sale

PREPARAZIONE

Occorre innanzitutto disporre la farina a fontana su di un piano da lavoro e mettere dunque all’interno le uova. Con l’aiuto di una forchetta si deve poi mescolare il tutto, facendo in modo che la farina si amalgami all’uovo. Quando la pasta è pronta, si stende con un matterello una sfoglia sottile e la si taglia in rettangoli regolari. Nel frattempo, si mette a bollire l’acqua salata in una pentola e vi si versano all’interno, due alla volta, i rettangoli di pasta. Occorre lasciarli per qualche secondo e poi tirarli fuori, adagiandoli su di una tovaglia ben pulita, in modo che si possano asciugare un po’. Nel frattempo, occorre preparare i funghi. Si inizia con il lavare gli stessi accuratamente e si tagliano dunque in fette sottili. Si fanno poi cuocere in una padella dove sia stato precedentemente scaldato l’olio con uno spicchio d’aglio, il prezzemolo e la salsiccia sbriciolata. Si aggiusta dunque di sale e si lascia cuocere il tutto a fuoco medio. Si puliscono poi i carciofi e si tagliano a fettine sottili prima di metterli in un’altra padella con olio, uno spicchio d’aglio e ancora della salsiccia sbriciolata. Si aggiunge dunque il sale, quanto basta, e si lascia cuocere ancora una volta a fuoco medio. Mentre aspettiamo l’ultimarsi della cottura del condimento per preparare la nostra lasagna fatta in casa possiamo iniziare a preparare la lasagnera. Se disponete di una lasagnera trasportabile ancor meglio: questa risulterà utilissima sia nella fase di cottura in forno che nel momento in cui dovremo servire in tavola le nostre lasagne. Con una lasagnera trasportabile possiamo infatti cuocere in forno le lasagne e poi, smontandola letteralmente, ottenere un bellissimo e praticissimo vassoio in ceramica che farà una bellissima figura sulla nostra tavola. Mettiamo un po’ di burro sulla lasagnera (occorre imburrare per bene) e sovrapponiamo nell’ordine uno strato di pasta, uno di funghi, parmigiano, mozzarella e besciamella, e ancora un secondo strato di pasta e un altro di carciofi, parmigiano, mozzarella e besciamella. Continuiamo così ad alternare gli strati, finché non riempiamo tutta la lasagnera, terminando con uno strato di pasta sul quale si deve spalmare la besciamella prima di aggiungere un po’ di parmigiano. Intanto il forno si sarà riscaldato fino a raggiungere i 180- 200 gradi. Inforniamo dunque le nostre lasagne con funghi, salsiccia e carciofi  e lasciamole cuocere finché non vediamo che si sarà formata una crosticina dorata sulla superficie. A questo punto si può togliere la lasagnera dal forno, tagliare in porzioni la nostra lasagna fatta in casa e… buon appetito!

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Un “Dolcepensiero”… non fraintendetemi non ho mica avuto a pranzo Ruth, magari!!! ho semplicemente finito di leggere il mio terzo libro della Reichl (qui e qui le recensioni degli altri due) e mi è piaciuto un sacco e più degli altri. AGLIO & ZAFFIRI è un romanzo quasi del tutto autobiografico ma molto divertente grazie ai tantissimi travestimenti di cui Ruth si presta per non farsi riconoscere durante le sue visite in ristoranti che poi dovrà recensire niente meno che al Times di NY. Ebbene si perchè Ruth riuscirà a far carriera proprio nella testata giornalistica più prestigiosa al mondo. In questo romanzo Ruth diventa attrice nei suoi teatri più importanti: i ristoranti come quelli famosi e glamour che ci portano a sognare fra ricchi, potenti e personaggi dello spettacolo. Saranno questi i pretesti più infimi a spingere Ruth a divenire sempre una donna completamente diversa da lei – ma a volte non troppo e se ne renderà conto – e a trasformarsi in modo completamente diverso soprattutto per il luogo in cui deve sondare il terreno. Cercherà di sentirsi a suo agio fra camerieri dediti soltanto a garantire felicità ai propri ospiti offrendo piatti ricercati e favolosi e bottiglie di vino sfarzose. Ma saranno soprattutto i ristoranti meno eleganti e pretenziosi a regalare alla critica gastronomica belle sorprese, i ristoranti etnici quelli piccoli e sconosciuti posti ai margini della città sapranno stupirla e saranno meta di nuovi incontri e fonte di nuove scoperte non solo culinarie. E’ questo il compito arduo di Ruth: far conoscere ristoranti ai propri lettori, lettori assai critici e sempre più desiderosi di leggere di recensioni di grande livello come del resto si aspettano che la critica vada solo in ristoranti alla moda e molto sofisticanti… ma non sarà così, perchè Ruth regalerà stelle solo ai ristoranti che riusciranno a colpirla e soprattutto a colpire la donna che in quel momento vorrà essere. Accompagnata quasi sempre da una sua cara amica, Ruth sarà una critica gastronomica un po’ anticonformista in una NY che tutti noi pensiamo moderna e pronta alle nuove scoperte… ma non sono così i suoi lettori, quei lettori che tutti i giorni acquistano il giornale più famoso del mondo. Essa stessa scoprirà che i suoi lettori sono poco anticonformisti, al contrario legati a stereotipi ben lontani dal pensiero metropolitano che tutti noi pensiamo abita a NY. La grande mela è forse la città con più alta concentrazioni di ristoranti in tutta l’America: è questo il pensiero più angosciante che tamburella la mente di Ruth divisa nella scelta se rimanere a Los Angeles oppure tornare in una grande città ed essere colei che potrà cambiare la vita di un ristorante e di tutti coloro che ci lavorano. Il lavoro è prestigioso, difficile soprattutto per il fatto che ormai lei è conosciuta come critica quindi consapevole che se entra in un ristorante, basteranno solo qualche occhiata per attirare su di sè tutta l’attenzione agli adetti ai lavori; è questo apparente problema che porterà alla critica americana a concentrarsi su travestimenti e trucchi per sfuggire alle attenzioni dei ristoratori. Alla ricerca di vari escamotage, Ruth diverrà l’insignificante Molly per recensire “Le Cirques” ristorante di classe che non tratterà per niente bene lei e l’amica Claudia; entrerà anche nei panni che furono della sua difficile mamma spaventando anche Claudia che troverà in Ruth molto più di Miriam di quanto entrambe sospettassero: indossando il vestito blu che fu di sua madre, Ruth farà la recensione del famosissimo “21”, ristorante stranominato anche in tanti film. E poi prendendo piede in lei la voglia di recitare, sarà la volta di Chloe, Brenda, Betty ed Emily: donne diverse da lei, diverse dai posti in cui farà visita ma che tutte avranno un legame particolare con la critica e donna; per un giorno divenire una donna qualunque agli occhi degli altri oppure la bionda fatale che fa girar la testa agli uomini oppure la donna in carriera con il suo tailleur perfettamente stirato, perfino il piccolo figlio che resterà al gioco mantenendo il segreto agli occhi delle persone che incontrano. Ma saranno questi panni che faranno di Ruth una critica nuova pronta a nuove esperienze e che l’aiuteranno a capire anche se stessa, una donna pronta a difendere il suo pensiero anche se discordante con il parere di tutti quelli che la leggono. Insomma un bel libro, appassionante che racconta non solo di ristoranti ma anche del piacere delle cucina e del buon cibo arricchito anche con qualche ricetta, curiose sono le letture delle sue recensioni fatte a puntino e sempre attente. Un romanzo che è un inno al buon cibo anche se ricco e sfarzoso ma sempre buon cibo… Dei tre finora letti – tutti belli – questo è il mio preferito… perchè leggere Ruth? perchè è una lettura gradevole e soprattutto se amate mangiar fuori, riesce a farvi notare particolari che a volte non si riescono a cogliere dal vivo, se poi amate cucinare, i suoi libri sono ricchi di ricette varie, semplici e particolari raccontate con aneddoti e stralci di vita. Una lettura fresca e molto piacevole!!!

Per questa ricetta, pag. 153 che ho seguito in tutti i suoi aspetti, mi sono però trovata con quantità esagerate per tre persone, direi che queste dosi vanno bene per un quattro anche cinque persone e non tre come dice Ruth. Per il resto è molto simile a come la faccio io…

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

450 grammi di spaghetti (io ho usato il nr. 5)

da 110 a 220 grammi di pancetta di buona qualità tagliata sottile***

2 spicchi di aglio

2 uova grandi

pepe nero

50 grammi di parmigiano grattugiato più altrettanto da servire in tavola

***Per questa ricetta bisognerebbe usare guanciale, cioè guancia di maiale salata e stagionata, ma a dire il vero Ruth – e pure io – preferiamo la pancetta; inoltre Ruth dice che è una perfetta ricetta dell’ultimo minuto e che deve ancora trovare un bambino a cui non piaccia.

PREPARAZIONE

Portare a bollore una pentola piuttosto grande d’acqua salata. Quando bolle, gettare gli spaghetti. La maggior parte degli spaghetti secchi cuoce in nove-dieci minuti. Nel frattempo preparare il sugo. Tagliare la pancetta in senso trasversale in striscioline di circa un centimetro di larghezza. Metterla in una padella a cuocere per due minuti, fino a che il grasso comincia a sciogliersi. Aggiungere gli spicchi di aglio interi e cuocere altri cinque minuti finchè gli orli della pancetta diventano croccanti. Non tenerla tanto sul fuoco: se si asciuga troppo non si amalgama alla pasta. Nel frattempo rompere le uova nel recipiente in cui servirete la pasta e sbatterle con una forchetta. Aggiungere del pepe macinato. Togliere gli spicchi di aglio dalla padella della pancetta. Scartare un minimo di grasso, se vi sembra troppo (ma lasciatene abbastanza da condire la pasta). Quando è giunta a cottura, scolare la pasta e versarla immediatamente sulle uova sbattute. Mescolare accuratamente. Il calore degli spaghetti cuocerà le uova che diventeranno una salsa. Aggiungere la pancetta con il suo grasso, mescolare ancora, unire il formaggio e servire.

Con questa ricetta partecipo al contest di “STASERA SI CENA DA NOI” dal titolo “AUTORI IN PENTOLA”

Con questa ricetta partecipo al contest “Book & Cook”

del blog “Grembiule e presine”

Dall’archivio di Dolcipensieri:

LA CARBONARA SBAGLIATA

LA CARBONARA ROSSA

SPAGHETTI ALLE SARDE CON GAMBERETTINI E POMODORI CUORE DI BUE

SPAGHETTI E GAMBERI MARINATI

GLI SPAGHETTI DEL MERCOLEDI

SPAGHETTI CON POMODORI SECCHI E OLIVE NERE

SPAGHETTI CON PESTO DI RUCOLA E CRESCENZA

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Un “Dolcepensiero”: quando si parla di polpette tutti o quasi pensano alla propria mamma oppure alla propria nonna. E questi ricordi aprono simpatiche discussioni su come si confezionano, quali ingredienti si usano, come si crea la crosticina che le rende tanto buone… buone al punto che non si riesce a resistere e la tentazione di assaggiarle è tanta che alla fine ti scotti la lingua. La mia mamma le fa molto simili a queste solo che la loro forma è molto più schiacciata e quindi leggermente più larghe. Era uno spettacolo arrivare da scuola o dal lavoro stanca e nervosa perchè appena sentivi il profumo nell’aria, tutto passava, doccia veloce e poi le gambe sotto il tavolo per gustarsele in tutta la loro bontà… e tra una chiacchera e l’altra per raccontare tutto ai miei genitori della mia giornata, le polpette finivano in un batter d’occhio. Così come è successo stasera: il mio bimbo ha infarinato le polpette, poi le abbiamo cucinate e anche Nick – il nostro cagnolino – le ha apprezzate…

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

650 grammi di carne macinata mista (pollo, suino, tacchino e bovino)

100 grammi di parmigiano

2 cucchiai di prezzemolo tritato

2 uova

pane grattugiato q.b.

fior di sale q.b.

mix di pepe nero, rosa e bianco

farina di semola q.b.

2 noci di burro chiarificato

olio extravergine d’oliva.

PREPARAZIONE

Unire – in una grossa ciotola – il macinato con il parmigiano grattugiato lavorando l’impasto con le mani, aggiungere un pizzico generoso di fior di sale, impastare con cura e unire le due uova, il prezzemolo e una bella spolverata di pepe. Continuare ad impastare aggiungendo del pane grattugiato e formare con le mani delle polpettine grandi come una noce circa. Passarle in un’altra ciotola dove avrete messo un mix con farina di semola, pangrattato, sale, pepe e grana grattugiato. Metterle in frigo fino al momento della cottura (minino un quarto d’ora). Far sciogliere, in una capiente padella antiaderente a fuoco basso, il burro con dell’olio e farle cuocere rosolandole per circa una ventina di minuti o fino a loro perfetta doratura. Servire con un’insalata mista, olive nere e pomodorini piccoli.

Se confezionati con una dimensione più piccola di una noce, sono un perfetto finger-food.

Con questa ricetta legata all’amore e all’affeto che nutro per la mia mamma, amore e affetto che sto’ cercando di tramandare a mio marito, al mio piccolo e anche al mio cagnolino, partecipo felicemente al contest

de “Il cucchiaino di Milù”

QUI SI CUCINA CON IL CUORE

Con questa ricetta partecipo felicemente anche al contest

“IMPARANDO CUCINANDO”

“PIOVONO POLPETTE”


Dall’archivio di Dolcipensieri:

ARROSTO DI COPPA ALLE ARANCE di Dolcipensieri

SCALOPPINE AL LIMONE E PREZZEMOLO di Dolcipensieri

PETTO D’ANATRA ALL’ACETO BALSAMICO di Dolcipensieri

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Un “Dolcepensiero”: questa ricetta è tratta dal bellissimo blog di Cinzia “il ricettario di Cinzia”. Appena ne ho letto ingredienti e preparazione, non ho potuto resistere a prepararlo anche nella mia cucina… e il successo è stato assicurato! Ce lo siamo goduti in tutta la sua delicatezza, mi è rimasto salato nel modo giusto, insomma una vera bontà, tanto che abbiamo fatto il bis e per fortuna ne avevo fatto per quattro! Qui sotto vi propongo la mia versione che cambia solo in due ingredienti… per il resto non posso far altro che ringraziare Cinzia…

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

320 grammi di riso carnaroli

1 cucchiaio di burro chiarificato

1 porro (solo la parte bianca)

500 grammi di latte intero

4 cucchiai di Parmigiano grattugiato

brodo di verdura q.b.

fior di sale q.b.

curry q.b.

PREPARAZIONE

Tagliare il porro a rondelle sottilissime, farlo rosolare con il cucchiaio di burro nel tegame, aggiungere il riso e lasciarlo tostare per qualche minuto. Aggiungere un poco di latte a temperatura ambiente, un pizzicone di fior di sale e continuare la cottura del risotto con il latte. Quando finisce il latte, cominciare ad aggiungere il brodo, fino a che il riso sarà cotto. Aggiustare di fior di sale e aggiungere il Parmigiano grattugiato. Coprire il risotto e lasciarlo riposare alcuni minuti. Impiattare e spolverizzare la superficie con il curry.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO CON GAMBERI DI SICILIA E BROCCOLI

COSCE DI POLLO AL CURRY E PILAF AROMATIZZATO

TARTELLETTE GRATINATE ALLE ZUCCHINE E CURRY

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Un “Dolcepensiero”: compro tutti i mesi questo giornale perchè lo trovo molto interessante con ottime ricette leggere e indicate anche per chi purtroppo è intollerante ad alcuni alimenti. Hanno dedicato un lungo articolo sui “fratelli e cugini” del più dei classici pesti, quello alla genovese. In effetti sono il condimento ideale per pasta e carne: infatti non necessitano di cotture perchè gli ingredienti principali possono essere usati a crudo aromatizzati con del buon olio, quindi facili da realizzare anche senza l’uso del mortaio, che ritengo comunque indispensabile per ottenere un signor pesto!!! Sempre o quasi, sono presenti frutta secca che rilasciano la loro base oleosa. Quello che propongo oggi, è una variante molto buona del mio pesto alla rucola, godendo di alcuni preziosi consigli.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

1 mazzo di rucola

un grappolo di pomodorini (circa una decina)

50 grammi di pinoli

pepe nero, bianco e rosa in grani

2 cucchiai di parmigiano reggiano

olio extravergine d’oliva

sale

origano fresco.

PREPARAZIONE

Mettere i pomodorini tagliati in quattro fettine in una ciotola e condirli con olio evo, sale, qualche granello di pepe e origano fresco; porre in frigo per qualche minuto. Tostare leggermente i pinoli in una padella antiaderente con un filo leggero di olio. Frullare la rucola nel mixer con olio evo, aggiungere i pinoli; continuare aggiungendo il parmigiano gratuggiato, i pomodorini con il loro condimento (compresi i granelli di pepe) e frullare fino ad ottenere un composto cremoso. Controllare di sale. Utilizzarlo per condire paste, carni oppure congelarlo in monoporzioni.

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Un “Dolcepensiero”:  sfiziose e veloci portate d’inizio pranzo o cena, fattibili ogni giorno dell’anno perchè ormai le zucchine ci sono sempre nei banchi frigo oppure nei reparti freezer. Possono essere un piatto da preparare in anticipo per poi essere presenti quando arrivano i vostri ospiti; inoltre le torte salate o tartellette, offrono un’ampia scelta di varianti sia nell’utilizzo delle varie paste sia nella preparazione dei loro ripieni. Presentate in monoporzioni, sono ideali come finger food.

INGREDIENTI PER QUATTRO MONOPORZIONI (stampi circonferenza cm 10)

1 rotolo di pasta brisè

250 grammi di zucchine

60 grammi di parmigiano grattugiato

50 grammi di pane a pezzettini

1 uovo intero + 1 tuorlo

panna q.b.

1 scalogno

olio extravergine d’oliva

sale e pepe.

PREPARAZIONE

Preriscaldare il forno a 180°C. Lavare le zucchine, tritarle nel robot da cucina a julienne. In una padella antiaderente, scaldare un paio di cucchiai di olio evo, tuffarci lo scalogno tagliato finemente e appena prende colore, unire il pane tagliato a dadini piccoli (più crosta rispetto alla mollica), regolare di sale e pepe, continuare a mescolare fino a quando saranno ben croccanti. Teneteli a parte. Frullare le uova con un pizzico di sale, unire un paio di cucchiai di panna e metà parmigiano, tre cucchiai di zucchine tritate ottenendo una crema densa (nell’eventualità aggiungere della panna). Stendere la pasta brisée e ritagliare quattro dischetti larghi quanto le formine, imburratele e adagiatevi per ogni forma il dischetto di pasta. Versate la crema precedentemente preparata, cospargere ogni tartelletta con le zucchine gratuggiate, spolverate con il rimanente grana e poi con i dadini di pane; ponete le tartellette in forno per circa un quarto d’ora. Passarle poi al grill per un cinque minuti. Servire sia calde che fredde.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TARTELLETTE GRATINATE ALLE ZUCCHINE E CURRY

SPAGHETTINI PROFUMATI AL TIMO CON ZUCCHINE

FETTUCCINE AL PORCINO CON SPECK CROCCANTE E ZUCCHINE

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Un “Dolcepensiero” di fine stagione: l’estate sta finendo, l’asilo ha riaperto i battenti e in cucina è tempo di fare scorte per l’inverno; uno dei prodotti che preparo e metto in freezer, è il pesto che avevo già proposto qui. Questa volta ho modificato un po’ la ricetta, tantè che non me la sono sentita di intitolare il post in PESTO GENOVESE, bensì PESTO DI BASILICO. Su questo straordinario condimento, si potrebbero aprire svariate scuole di pensiero: il vero pesto senz’altro deve avere come protagonista principale del bel/buon basilico. Nel mio caso è di produzione propria, direttamente dal mio orticello alla tavola che verrà pestato nel mortaio con del buon olio extravergine d’oliva ligure, s’intende. La parte salata la regala il formaggio che può essere o parmigiano reggiano o pecorino e chi può destare qualche discussione in merito a quale sia meglio, si unisce l’aglio, i pinoli o le noci e anche questo passaggio trova diversi pensieri, per finire con qualche granello di sale grosso. In qualunque modo si confezioni, rimane sempre un buon condimento che facilita in cucina: una volta preparato, il pesto può essere congelato per essere consumanto in qualsiasi momento semplicemente su della pasta in bianco. Il pesto è ormai il simbolo principe della cucina ligure, in particolar modo di quella genovese: il basilico coltivato in questa striscia di terra a mezzaluna, è ottimo perchè racchiude tutti i sapori della riviera fra mare e colline.

INGREDIENTI

un mazzo di basilico (solo foglie gr.140)

4 spicchi di aglio bianco

3 cucchiai di pinoli (circa 40 grammi)

2 cucchiai di gherigli di noci tritati (circa 30 grammi)

90 grammi di pecorino semistagionato sardo

150 grammi di parmigiano grattugiato

olio extravergine d’oliva q.b. (circa 250 ml)

sale grosso q.b.

PREPARAZIONE

Lavare le foglie di basilico, asciugarle tamponando con uno strofinaccio. Lavorarle in un mortaio di pietra insieme con l’aglio, i pinoli e le noci. Dopo un po’, unire anche i formaggi grattugiati e qualche granello di sale. Appena si avrà un composto omogeneo, diluire con olio quanto basta per ottenere una cremina non troppo fluida. Dividerlo in contenitori o vasetti di vetro sterilizzati, porli in freezer fino al momento del suo utilizzo versando un filo di olio in superficie prima di chiudere i tappi.

Al momento del suo utilizzo, prelevare il vasetto di pesto a tempo utile, allungare il pesto con qualche cucchiaio dell’acqua di cottura della vostra pasta e terminare con una spolverata di formaggio: ottimo per ogni tipo di pasta, riso, gnocchi e minestre.

Ogni “tipo di pesto”…

PESTO DI… ASPARAGI

PESTO ALLA FRUTTA SECCA

CON LA RUCOLA – PESTO FRESCO DI RUCOLA

ALLE NOCI

CON PREZZEMOLO E NOCI

PESTO VALTELLINESE

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Un “Dolcepensiero” zucchinoso: quest’anno ho piantato appena tre piantine di zucchine, non sono diventate gigantesche e invadenti come sempre, forse per colpa della tremenda botta di freddo di maggio e inzio giugno, comunque hanno e stanno producendo tutt’ora abbastanza zucchine per dire: “BASTA!!! non so più come cucinarle!”. Ho sfruttato già ricette pubblicate e per una cenetta fra amici, ho fatto queste tartellette monoporzione profumatissime e morbidissime, in mezz’oretta erano già in forno a cuocere…

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

1 rotolo di pasta sfoglia

300 grammi di zucchine

1 uovo

40 grammi di parmigiano grattugiato

30 grammi di mollica di pane

panna q.b.

1 cipollotto

pangrattato q.b.

olio extravergine d’oliva

sale e pepe.

PREPARAZIONE

Lavare le zucchine, tritarle nel robot da cucina a julienne. Preriscaldare il forno a 180°C. In una padella antiaderente, scaldare un paio di cucchiai di olio evo, tuffarci il cipollotto tagliato a velo e appena prende colore, unire la mollica di pane sbricciolata, regolare di sale continuando a mescolare. Intanto frullare le uova, unire la panna e metà parmigiano, tre cucchiai di zucchine tritate regolando di sale e pepe ottenendo una crema densa, aggiungere un cucchiaio di curry. Stendere la pasta foglia e ritagliare quattro dischetti larghi quanto le vostre formine, imburratele e adagiatevi per ogni forma il dischetto di sfoglia. Iniziare a cospargere ogni tartelletta con un leggero strato di zucchine gratuggiate, sopra versate la crema precedentemente preparata e ponete le tartellette in forno già caldo a 180°C per circa un quarto d’ora. Prelevare le formine, cospargerle di pangrattato e parmigiano e passarle al grill per un cinque minuti. Servire sia calde che fredde.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

SPAGHETTINI PROFUMATI AL TIMO CON ZUCCHINE

RISO ALLA VIETNAMITA

TORTA SALATA VALTELLINA

TORTA SALATA ALLE ZUCCHINE E CURRY

TATIN DI SPINACI

PETITE QUICHE AGLI SPINACI CON TALEGGIO

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