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TORTEJ BRIANZOLI (37)+
Un “Dolcepensiero”: questi dolcetti brianzoli mi hanno accompagnato durante la mia infanzia; non c’era carnevale dove mia mamma mancava di friggere queste bombe soffici e gustose. I “Turtej” brianzoli sono il simbolo delle feste di carnevale nella mia Brianza ma non solo: anche per la feste del papà, è tradizione prepararli per il pranzo della domenica. Sono infatti frittelle che danno il via al periodo primaverile; l’aggiunta del lievito in polvere agli ingredienti della ricetta tradizionale è piuttosto recente, prima si usava il bicarbonato e la mia personale ricetta prevede un po’ di entrambi, ricordo che mi porto dalle mie zie. Solitamente possono essere insaporite con una spolverata di zucchero semolato in superficie, meglio se a velo. Ancora è molto presente il ricordo del profumo dei turtej che aleggiava lungo la mia via ad Albavilla durante il periodo di carnevale fino ad arrivare alla pasticceria storica dove il profumo di fritto si mischiava con il profumo dell’anice: in tutte le cucine c’era una pentola di olio fumate per preparare queste frittelle e bastava proprio questo profumo per tuffarci nel clima carnevalesco… Dove abito io il carnevale di divide in due riti: i paesi della Brianza si dividono in rito Romano – che finisce domani con il martedì grasso – e in rito Ambrosiano, quindi per noi il carnevale proseguirà fino a sabato… olè!!!!

TORTEJ BRIANZOLI (46)+

INGREDIENTI

250 grammi di farina 00 antigrumi

100 grammi di zucchero

2 uova

100 ml di latte intero

1/2 bustina di lievito per dolci (circa 8 grammi)

la punta di un cucchiaino di bicarbonato

la buccia di un limone bio

un pizzico di sale alla vaniglia

zucchero a velo q.b.

olio per friggere q.b.

TORTEJ BRIANZOLI (14)+

PREPARAZIONE

Sbattere le uova senza montarle e schiumarle. Incorporarvi lo zucchero e continuare a montare senza però gonfiare troppo l’impasto, evitare le bolle. Aggiungere la scorza del limone, il latte, un pizzico di sale. Unire la farina setacciata insieme al lievito e al bicarbonato, sbattere fino a quando tutta la farina si sarà ben amalgamata. Lasciar riposare l’impasto per qualche minuto mentre si scalda l’olio che dovrà raggiungere la temperatura di 180°C. Con un cucchiaio prelevare una dose di impasto e tuffarla nell’olio caldo con l’aiuto di un altro cucchiaio cercando di ottenere delle palline, rigirarle fino ad una bella duratura. Lasciar intiepidire su carta assorbente per fritti e quando freddi, spolverare con zucchero meglio se a velo.

TORTEJ BRIANZOLI (12)+

A tutti voi un divertente carnevale!

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TORTELLI

TORTELLI DI SAN GIUSEPPE

CHIACCHIERE

Ringrazio:

Chiara del blog “Un viaggio in cucina”

il blog “La pappa pronta”

e Serena del blog “Salentina in cucina”

per avermi donato questo premio:

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Ecco le regole per il premio:

  • elencare 7 cose di me:
  1. sono mamma, moglie e casalinga a tempo pieno di Matteo e Marco… mai tempo fu speso così bene!!! dopo anni di bella carriera lavorativa!!!
  2. sono fierissima dei miei uomini
  3. adoro leggere soprattutto quando c’è di mezzo la cucina…
  4. adoro cucinare e mangiare, ovvio!!!
  5. prima o poi lo farò: aprire un baretto in Giamaica (avete presente il film “Cocktail” con Tom Cruise, quando si trasferisce proprio lì e conosce la biondina?)… beh, vorrei vivere 365 giorni all’anno con le infradito!!!!
  6. ridere con il mio bimbo in qualsiasi momento e sentirlo parlare anche tutto il giorno… beh credetemi, non ha prezzo!!!
  7. vorrei fare un mese sabbatico e anche più a Roma, città che adoro e che ha tanto da visitare!!!!
  • scegliere 15 blog a cui donare a mia volta il premio
  1. QUANDO RICEVO PREMI SOLITAMENTE, A TURNO, CERCO DI PASSARE LA PAROLA AGLI ALTRI BLOG OPPURE LASCIARE IL PREMIO A CHI LO GRADISCE. OGGI E’ LA VOLTA DI REGALARLO A CHIUNQUE PASSI DI QUI E LO VUOLE…
  • avvisare i suddetti premiati
  • ringraziare il blogger che mi ha premiato

Ringrazio il blog “Tiramiblu” per questo premio:

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QUANDO RICEVO PREMI SOLITAMENTE, A TURNO, CERCO DI PASSARE LA PAROLA AGLI ALTRI BLOG OPPURE LASCIARE IL PREMIO A CHI LO GRADISCE. OGGI E’ LA VOLTA DI REGALARLO A CHIUNQUE PASSI DI QUI E LO VUOLE…

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RISOTTO SALSICCIA E FINOCCHIETTO (3)+

Un “Dolcepensiero” di tradizione: per chi mi legge e mi segue da un po’, sa che la settimana di gennaio dove si festeggia San Antonio a me è particolarmente significativa. Un classico della mia cucina è proprio il risotto con la salsiccia, un must per la stagione invernale di inizio anno. Sant’Antonio è infatti considerato il protettore degli animali domestici e solitamente è raffigurato con accanto un maiale. E’ proprio in questo periodo che i cieli brianzoli sono lambiti dalle fiamme e dai colori dei falò dedicati al santo, un segno per evidenziare l’inizio della nuova stagione agricola e se le giornate sono serene, si inizia a notare che i pomeriggi diventano piano piano più lunghe. Dal rogo i contadini riuscivano a decifrare se l’annata agricola fosse buona o meno: se le fiamme del falò s’innalzano belle dritte al cielo, allora si potrà ben sperare in un anno ricco di raccolti. Abbinare il fuoco al santo è anche un segno legato al fatto che Sant’Antonio è conosciuto come guaritore di una malattia cutanea caratterizzata da bruciore e arrossamento, nota con il nome di “Fuoco di Sant’Antonio”, che in passato veniva curata con il grasso del maiale. Dopo Sant’Antonio, nell’ultimo week-end di gennaio altri roghi lambiscono i cieli: bruciare un fantoccio con sembianze da strega – la Giubiana – è un rito contadino che anch’esso viene fatto come augurio positivo per i raccolti della nuova stagione… e sempre un classico sulle tavole è proprio questo ottimo risotto.

RISOTTO SALSICCIA E FINOCCHIETTO (25)+

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

350 grammi di riso acquerello

200 grammi di luganega o salsiccia di Monza a nastro

1 cucchiaino di semi di finocchio

1 cipolla bianca

1 bicchiere di vino bianco secco

1.5 litro circa di brodo di verdura

2 noci di burro

pepe nero q.b.

grana grattugiato q.b.

PREPARAZIONE

Tagliare a pezzi grossolani la salsiccia e mischiarla ai semini di finocchietto, porla in frigo fino al momento di utilizzarla. Mettere le verdure (per me carota, zucchina, sedano, cipolla) in acqua fredda con qualche granello di sale e portare a bollore fino a quando le verdure saranno ben cotte; filtrare il brodo prima di utilizzarlo per la cottura del riso. Soffriggere la cipolla tritata con una noce di burro, unirvi il riso, farlo tostare un po’, sfumare con il vino. Cuocere il risotto aggiungendo man mano il brodo caldo. Rosolare in una pentola antiaderente senza l’aggiunta di alcun condimento, la salsiccia che già di suo perderà molto grasso. Quando mancano cinque minuti alla fine della cottura del riso, aggiungere la salsiccia al finocchietto ben cotta, amalgamare bene il tutto, spegnere il fuoco, aggiungere la noce di burro e una generosa manciata di grana grattugiato, regolare di pepe. Mantecare. Servire dopo qualche minuto di riposo con una tritata di pepe nero al momento.

RISOTTO SALSICCIA E FINOCCHIETTO (30)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO CON LUGANEGA

RISOTTO CON POMATA DI CAPRINO E SALMONE

SALSICCIA E PISELLI

Ringrazio il blog CREDINA e il blog SONO NATA PAPEROGA per avermi donato questo premio.

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Regolamento del premio:

– Inserire il logo dell’Award sul front del post;

– Riportare il nome del blog che ti ha nominato all’inizio del post;

– Indicare 7 cose su noi stessi;

– Nominare 15 bloggers per questo premio e riportare il link del loro blog;

– Notificare a questi blogger la nomination.

 7 cose su di me…

1. Perchè hai iniziato questo blog? finalmente stò riuscendo a mettere tutte le mie idee culinarie, i miei pochi “viaggetti” decisamente tranquilli, le mie tante foto che scatto in giro (anche solo per la mia casa), tutto ciò che vivo e faccio durante le mie giornate, non solo sul mio computer ma anche finalmente su di un blog; idea venuta curiosando nella rete e vedendo quanti ce ne sono e di veramente belli ed interessanti.

2. Qual è la cosa più importante nella tua vita? La felicità di mio figlio unito al suo benessere sia psichico che fisico, la felicità di mio marito la mia giusta metà della mela.

3. Il cibo di cui non puoi fare a meno? Un buon risotto: scalda e rincuora perché deve essere cucinato, curato e accudito un po’ come per le persone.

4. Il tuo posto del cuore? La Sardegna

5. Come ti vedi nei prossimi 10 anni? Spero di poter riuscire a tornare al mio lavoro ora che il mio bimbo sta crescendo.

6. Tre cose senza le quali non esci di casa? Il cellulare, il mascara, il cappello.

7.Una citazione che ti caratterizza?

“One taste is not enough…” “One Taste Is All It Takes…” Basta un assaggio…

Ora è il momento delle nomination. Ecco i miei 15 blog: Come molti di voi sanno, lascio il premio a chi volesse prenderlo. Perché se fosse per me dovrei nominare sempre più di 15 persone/blog… Ve lo dedico con tutto il cuore

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Scusate il ritardo per la pubblicazione del premio donato da Laura del blog “Home, gnam e click” ma in questi giorni un po’ di stanchezza e di stress accumulato, hanno avuto la meglio sulla voglia di fare altro… Ringrazio di cuore Laura per questo premio che ricevo e scambio con piacere:

Le regole:

1. Copia e inserisci il premio in un post… FATTO PROPRIO QUI

2. Ringrazia la persona che te l’ha assegnato e crea un link al suo blog… FATTO PROPRIO QUI SOPRA

3. Racconta 7 cose di te…

  • sono mamma, moglie e casalinga a tempo pieno di Matteo e Marco… mai tempo fu speso così bene!!! dopo anni di bella carriera lavorativa!!!
  • sono fierissima dei miei uomini
  • adoro leggere soprattutto quando c’è di mezzo la cucina…
  • adoro cucinare e mangiare, ovvio!!!
  • prima o poi lo farò: aprire un baretto in Giamaica (avete presente il film “Cocktail” con Tom Cruise, quando si trasferisce proprio lì e conosce la biondina?)… beh, vorrei vivere 365 giorni all’anno con le infradito!!!!
  • ridere con il mio bimbo in qualsiasi momento e sentirlo parlare anche tutto il giorno… beh credetemi, non ha prezzo!!!
  • vorrei fare un mese sabbatico e anche più a Roma, città che adoro e che ha tanto da visitare!!!!

4. Nomina 15 blog a cui vuoi assegnare il premio e avvisali postando un commento nella loro bacheca: QUANDO RICEVO PREMI SOLITAMENTE, A TURNO, CERCO DI PASSARE LA PAROLA AGLI ALTRI BLOG OPPURE LASCIARE IL PREMIO A CHI LO GRADISCE. OGGI E’ LA VOLTA DI REGALARLO A CHIUNQUE PASSI DI QUI E LO VUOLE…

Ora veniamo agli ultimi libri che ho letto:

MIRTILLI A COLAZIONE

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(immagine presa dal web)

Una famiglia che si riunisce dopo tanti anni che i figli sono partiti per fare la loro vita, i problemi di ognuno raggruppati sotto lo stesso tetto, i genitori che si vedono rigirare la loro vita tranquilla sul mare… sono le dinamiche di questo romanzo moderno dove alla base vi è il continuo amore verso i figli e la voglia degli stessi di avere il solido appoggio morale anche se ormai si sono costruite le proprie vite. Con questo libro, Meg mitchell Moore firma il suo esordio. Ogni protagonista viene per descritto facendoti amare ogni loro piccola o grande sfaccettatura del carattere e delle situazione che la vita ti pone davanti, situazioni a volte molto simili ad alcune che noi stessi abbiamo vissuto. Ginny e William si vedono scaravoltare la propria routine di pensionati dall’arrivo di Lillian la primogenita con bimbi al seguito dopo una rottura-pausa dal marito che in città si era fatto l’amante-segretaria, spinto dalla frenesia e dalla continua assenza della moglie sempre intenta sui figli. Sconvolta, decide di trasferirsi per l’estate dai genitori con la scusa che il marito troppo impegnato, sarebbe stato bello far passare qualche giorno al mare dia nonni, giorni che diventano poi settimane e mesi. Quando ormai sembra che tutto abbia preso una nuova piega, Stephen il maschio di casa torna anche lui a casa con la moglie imprenditrice incinta. La loro visita si trasformerà in breve tempo ad una vacanza forzata a letto della moglia in maternità a rischio, creando non pochi asti con la mamma-suocera che vede la nuora troppo intenta al lavoro e poco al futuro nascituro. Nel frattempo anche l’ultima figlia, sta passando un periodo stressante sotto molti punti di vista: il fidanzato la lascia ma lei è ancora molto presa, il lavoro non vede miglioramenti e la casa presa in affito con l’ex, diventa troppo poco gestibile per il costo alto… la vita nelle grandi città può diventare troppo faticosa economicamente, quindi decide di scappare dai genitori lasciandosi tutto alle spalle, ma proprio tutto non ci riesce; la perdita del suo bimbo per un aborto spontaneo, la farà cadere in depressione. La bellezza di questo libro è la descrizione dei rapporti fra genitori e figli,  dei figli che a loro volta stanno diventando genitori: Lillian alle prese con una bimba al quanto sveglia e un altro piccolissimo che ha bisogno di tutte le sue attenzioni, pronta ad essere solo mamma tralasciando involontarimente il ruolo di donna di carriera ma soprattutto di moglie; Stephen pronto a fare solo il papà, conscio di avere una moglie che guadagna molto di più ma soprattutto difficile da spiegare ad una mamma che per sempre ha fatto la chioccia e non concepisce invece che sia il figlio pronto fare lui da mamma/papà del proprio bimbo ed infine Rachel che invece perde un bimbo che poteva essere l’unico anello che poteva ricollegarla al proprio fidanzato. Il punto fermo dei figli in questo romanzo sono i genitori ormai in pensione, che aprono le porte ai loro figli senza essere troppo opprensivi e ficcanaso, pronti a leggerne le sfumature nei loro comportamenti e abitudini; averli di nuovo tutti a casa, porterà scompiglio, caos e frenesia ma la loro unione datata farà da vero collante per mantenere ben saldi i loro rispettivi rapporti e le loro vite. Insomma il buon esempio e l’amore per la famiglia, è il vero e unico messaggio di questo dolcissimo libro. Se amate le storie belle e con il lieto fine, se avete bisogno di sapere  che c’è sempre qualcuno che ci vuole bene o se avete anche voi una famiglia che non si perde in chiacchiere bensì è sempre presente soprattutto nei periodi meno felici, questo romanzo fa per voi…

Di tutt’altro stile e narrativa, è il libro di Nadia Morbelli:

HANNO AMMAZZATO LA MARININ

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(immagine presa dal web)

Se volete farvi qualche risata, questo è un libro che fa per voi! scritto con semplicità e molta simpatia, il libro parla di un omicido commesso in un condominio. La signora Marinin appunto, viene trovata morta nell’appartamento della figlia sullo stesso pianerottolo di Nadia, una redattrice quarantenne e single che in breve tempo si troverà immischiata nelle ricerche investigative. E’ la vigilia di Pasqua, al ritorno da un viaggio, Nadia si concede un bagno, all’improvviso la luce se ne va magari per causa del temporale ed invece è nello stesso momento in cui la signora Marinin viene uccisa. La polizia suona al suo campanello e Nadia scopre che proprio quel giorno, il giorno del temporale, la sua vicina è stata uccisa forse per un furto in casa. La Marinin non è affatto ben vista da nessuno del palazzo, sempre petulante e ficcanaso, a volte litigiosa anche con la figlia. Ma sarà vero che la sua morte è avventuta per un furto in casa? niente è sparito e Nadia parlando con le persone che conoscevano la quanto strana signora, scopre un passato strano e molto difficile che fanno uscire personaggi e nomi di gente di paese sempre collegati a fatti di cronaca e pettegolezzi vari. Con il dottor Prini, agente di polizia, riuscirà a trovare il colpevole di tale delitto passando fra bocciofile, trattorie di paese e storie grottesche e fantasiose ma con sempre una fonte di verità a volte sconcertante, tra le chiacchiere degli abitanti, le cronache dei vecchi, le vicende di amanti spudorati e le memorie di un commissario ormai in pensione, si profila la sua pista investigativa. Addirittura, un indizio porterà anche al traffico di armi storiche illegali risalente alla monarchia italiana di Vittorio Emanuele II di Savoia… L’ambientazione è a Genova città in cui vive Nadia, durante il week-end nell’alto Monferrato dove vivono i suoi genitori e dove le storie legate alla famiglia della Marinin hanno origine e sviluppo. Per chi adora i romanzi gialli dalle venature umoristiche, questo è il suo romanzo: vita di provincia, storie colorate che s’intrecciano e fanno scoprire risvolti nuovi e al quanto particolari, sono le particolarità di questo delizioso romanzo; la protagonista Nadia Morbelli, con quell’aria un po’ sbadata e un fisico non del tutto appariscente, riesce a raccogliere dicerie varie che collegate fra loro, diventeranno le concrete certezze per risolvere un delitto che in apparenza sembrava una disgrazia legata ad un furto. Una scrittura leggera che sottolinea la vita di paese, frasi dialettali che colorano il romanzo qua e la, fanno assomigliare Nadia Morbelli al nostro caro Vitali…

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TORTA DI PANE AL GIANDUIA (41)+

Un “Dolcepensiero” che riscalda… fa freddo! ebbene si, è arrivato il gelo polare e stamattina qualche fiocchetto leggero leggero ha fatto capolino mentre il cielo cercava di aprirsi un varco azzurro che subito però si è fatto intimidire dalle nuvole grigio/azzurro solite della neve. Il calendario dell’avvento è stato rispolverato e riempito di cioccolatini, i preferiti di Matteo! Non potevano mancare i classici soldini di cioccolato al latte ma soprattutto i mitici “gianduiotti” che qui in casa mia fanno subito festa, natale e gioia. Tanto che mi è venuta l’idea di tuffarne qualcuno nell’impasto della torta di pane che perchè fa tanto natale, soprattutto i primi giorni del mese di dicembre alle prese con decorazioni e luci. Quando abitavo ancora dai miei insieme a tutta la mia tribù di fratelli, la torta di pane la faceva da padrona per le colazioni delle vacanze natalizie: preparando pranzi e cene per tanti parenti, il pane avanzava sempre e in buone quantità! da me in tavola non poteva mancare il famoso cestino pieno e trabboccante di ogni tipo di pane: alle noci, alle olive, le michette milanesi, le ciabatte… insomma il profumo di pane anche da solo, ti faceva svegliare già con il languorino, figuriamoci il profumo della torta di pane tiepida…

TORTA DI PANE AL GIANDUIA (37)+

INGREDIENTI

300 grammi di pane ai cereali raffermo

4 gianduiotti

1/2 litro di latte intero con 1/2 litro di acqua tiepida

100 grammi di uvetta passa bianca

50 grammi di burro

6 cucchiai di zucchero

6 cucchiai di cacao amaro

10 amaretti

1 bicchierino di whisky

60 grammi fra mandorle e nocciole+qualcuna per la parte finale

pane grattugiato q.b.

TORTA DI PANE AL GIANDUIA (30)+

PREPARAZIONE

Mettere in una ciotola il pane raffermo a pezzetti nel latte e acqua fino a quando sarà ben mordido. L’uvetta farla rinvenire in acqua tiepida. Nella ciotola del pane aggiungervi poi l’uvetta scolata, il burro ammorbidito e lo zucchero; mescolare energicamente il tutto aggiungendo il cacao (se necessario, ammorbidire il composto con qualche cucchiaio di latte). Sbriciolare gli amaretti con le mani, le mandorle e le nocciole triturarle grossolanamente nel mortaio e unire il tutto al composto, aggiungervi il brandy. L’impasto deve risultare compatto ma morbido: terminare con i gianduiotti tagliati a pezzetti. Imburrare e spolverare la tortiera con il pane grattato, porvi il composto, livellarlo e infornare in forno già caldo. Tempo di cottura circa un’ora a 180°C gradi.

TORTA DI PANE AL GIANDUIA (2)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TORTA AL CIOCCOLATO SENZA FARINA DI SOPHIE DAHL

CIAMBELLA DI PANE NERO E MANDORLE

LA CREMA DI MASCARPONE E GIANDUIA

Per finire, un altro regalo… ecco le regole

1) Includere il logo premio in un post o nel tuo blog
2) rispondere a 10 domande su te stesso/a
3) Nominare 10-12 altri blogger favolosi
4) Far sapere ai tuoi candidati che li hai nominati
5) Citare la persona che ti ha nominato

1) Ecco il logo del premio

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2) rispondere a 10 domande su te stesso/a:

  1. Colore preferito: tanti…
  2. Animale preferito: il mio cane Nick, un’adorabile Jack Russell
  3. Numero preferito: 14 (il giorno in cui è nato il mio bimbo)
  4. Drink preferito non alcolica: Sprite
  5. Preferisci FB o Twitter: FB
  6. La tua passione: cucina, lettura, Tv soprattutto telefilm e film
  7. Preferisci ricevere  o fare regali: tutte e due…
  8. Modello preferito: i miei genitori
  9. Giorno preferito della settimana: domenica
  10. Fiore preferito: tutti, dipende dall’umore!

3) nominare 10-12 altri blogger favolosi:

  1. cucina che ti passa
  2. cucinaconfederica.blogspot.it/
  3. lacucinadicollefiorito.blogspot.com
  4. danieladiocleziano.blogspot.com/
  5. kucinadikiara.blogspot.it/
  6. giornisenzafretta.blogspot.it/
  7. le amiche di dona 
  8. la cuochina sopraffina
  9. spizzichiandbocconi.blogspot.com
  10. ipasticciditerry.blogspot.it/
  11. mestolando.blogspot.com

4) … proseguo a comunicare il premio ai blog sopra citati

5) Voglio ringraziare i blog: “Realizza idee” e “Ci manca solo il caminetto” che mi hanno donato il premio!

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Nel centro di Como, c’è una delle strade più antiche e affascinanti, via Vitani: il quartiere detto anche “Cortesella” è un borgo di origine medioevale; nel periodo natalizio la sua strada fatta ancora di ciotoli e sanpietrini, viene abbellita con un rosso tappeto che copre per intero la lunghezza della via; una via con un fascino retrò, su cui si affacciano trattorie e osterie con una sapore rustico che sa tanto di Como. Una di queste è la Trattoria del Gallo”, un ambiente a conduzione famigliare da ben 30 anni, con un menù sempre fresco e nuovo di giornata realizzato con mani sapienti dalla figlia dei due gestori della trattoria.

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Immagine presa dal web

Appena varcata la soglia, l’ambiente appare rustico con il banco del bar posto nel centro della sala da pranzo, i tavoli accostati vicini regalano un sapore di casa e genuinità. Lungo tutte le pareti, la cantina dei vini con scafali colmi di ogni tipo di vini, grappe, whisky e amari di cui si occupa il gestore. Fra bottiglie varie, la trattoria è piena di ogni tipo di suppelletile, quadri appesi alle pareti che simboleggiano il gallo, appunto… regalando all’ambiente un fascino particolare e molto simpatico regalato anche dai bellissimi e vivaci colori. La simpatia del gestore è molto contaggiosa: per una foto ricordo, passa tra un tavolo e l’altro e appoggia un simpatico gallo fra i suoi ospiti, molto cordiale e simpatica anche la signora che si occupa delle comande e della descrizione dei piatti che preparati dalla figlia, cambiano di giorno in giorno.

OSTERIA DEL GALLO (11)

Il locale è molto frequentato dai turisti alla ricerca della classica tipicità comasca che qui, credetemi, è di casa. Nella nostra serata ci siamo gustati un semplice antipasto di affettati con una focaccia con nel centro del formaggio fresco appena tiepida, Matteo si è gustato un pollo arrosto molto aromatizzato, ottimo. Per me poi una calda e vellutata zuppa di fagioli, delicata a cui ho semplicemente aggiunto una grattatina di pepe fresco, Marco si è gustato un rotolo di pasta fresca con ricotta e spinaci anch’esso molto delicato e buono. E poi abbiamo assaggiato la loro quiche ai porri e taleggio che ci è piaciuta moltissimo: la pasta fresca fatta in casa, una sorta di pasta strudel salata con un ripieno ricco e saporito con porri, taleggio e ricotta… molto deliziosa! per finire il dolce: per me un abbondante bicchiere di tiramisu’ fatto in casa e per Marco una fetta di crostata al cioccolato, vino della casa, caffè anche per Matteo che gentilmente la simpaticissima padrona di casa che riesce a far sentire a proprio agio anche gli ospiti più piccoli, gli ha fatto provare quello di orzo facendolo sentire un piccolo adulto.

OSTERIA DEL GALLO (12)

Prezzo per tre persone, circa 65 euro, cucina buona, ricca, genuina; le pietanze sono semplicemente servite, senza particolari decorazioni o presentazioni da alti ristoranti; personale oltre ai simpatici padroni di casa, simpatici e sempre pronti alle esigenze dei clienti, ambiente rustico senza pretese; luogo perfetto per una cena tranquilla anche fra amici soprattutto se non della zona, trattoria perfetta per far conoscere una parte di Como. Unico punto debole a detta di mio marito e Matteo, il bagno, da rimodernare.

Arrivata a casa, sentivo ancora il buon profumo e aroma della loro quiche… avendo chiesto quali ingredienti ci fossero nel ripieno, mi sono messa al lavoro per farne una mia versione personale. La pasta per me una brisée gia pronta ma penso proprio di replicare con una pasta strudel fatta da me. Ed ecco la ricetta…

QUICHE AI PORRI, TALEGGIO E RICOTTA (20)+

TORTA SALATA AI PORRI E TALEGGIO

INGREDIENTI

2 rotoli di pasta brisée

1 porro

200 grammi di taleggio Val Biandino DOP

200 grammi di ricotta

200 grammi di robiola

2 uova + 1 per spennellare

un pizzico di sale nero

un pizzico di noce moscata

grana grattugiata q.b.

PREPARAZIONE

Affettare a rondelle il porro ben lavato, in una padella antiaderente scaldare un filo di olio e stufare il porro, appena inizia ad imbiondirsi, aggiungere un filo di acqua tiepida, un pizzico di sale continuare a stufarlo a fiamma bassa per qualche minuto. In una ciotola capiente, schiacciare con una forchetta la ricotta con robiola, aggiungere il taleggio a pezzetti e miscelare molto bene i tre formaggi fino a quando saranno ben amalgamati. Unire due uova, il sale nero e la noce moscata grattata al momento, mescolare molto bene aggiungendo infine il porro stufato. Ricoprire una tortiera per crostate con la carta da forno, sovrapporre il disco di sfoglia buccherellandola con una forchetta, versare il ripieno con formaggi e porro, ricoprire con il secondo disco ampio quanto la tortiera, ripiegare i bordi. Con  la sfoglia avanzata dal secondo disco, ricavare con dei taglia biscotti un po’ di stelline, come nel mio caso essendo le più adatte in clima natalizio, sovrapporle alla torta che avrete bucherellato con la forchetta e spennellare il tutto con un uovo sbattutto. Finire con una spolverata di grana grattuggiato, infornare in forno già caldo a 200°C per circa una mezzoretta.

QUICHE AI PORRI, TALEGGIO E RICOTTA (14)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TORTA SALATA CON FUNGHI PORCINI

OMELETTE DI AGRETTI E PORRI CON BITTO

LASAGNE IN COCOTTE CON TALEGGIO E SPINACI

Un  post un po’ lungo ma non mi maledite… devo rubarvi ancora qualche riga per ringraziare dei premi:

the versatile blogger[1]

Maristella del blog “Le ricette di Maristella”

che giro a:

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La regola per il premio è condividere 7 cosettine su di me…
  1. sono una mamma, una moglie ex grafica pubblicitaria/tessile
  2. sono molto caparbia, un po’ troppo orgogliosa…
  3. adoro cucinare, ovvio!!!
  4. leggo il più possibile, ogni genere che mi ispira di più…
  5. mi sto’ dando sempre più al volontariato
  6. detesto gli egoisti, detesto coloro che pensano che gli vada sempre bene e quando raccontano di loro lo fanno all’ennesima potenza!
  7. dico sempre quello che penso in faccia alle persone, ma credetemi non va mica bene…

Il premio come regola detta, lo devo girare a 7 blog… i primi della lista sopra citata

  1. paneepomodoro.wordpress.com
  2. provarepergustare.blogspot.it/
  3. nellacucinadiely.it
  4. speziando.blogspot.com
  5. loveateverybite.com/
  6. myricettarium.com
  7. leleganzadelpolpo.blogspot.it

Lascio comunque la possibilità a chiunque mi segua di poter prendere i suddetti premi, rispetto le regole a cui faccio fede ma adoro tutti coloro che mi seguono… GRAZIE!!!

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Ringrazio Elisa di “Sapori di Elisa”

che mi ha nominato per questo grazioso premio! un premio che mia ha fatto piacere condividere e che condivido con lo stesso piacere ad altre food blogger.

 Qui vi elenco quello che sono le regole per poi condividere questo simpatico premio:
  1. nominare e ringraziare chi ha donato il premio, linkando il suo blog
  2. condividere 7 ricette dolci che ci hanno cambiato la vita
  3. nominare altri 10 blogger a cui si vorrà dare il premio
La scelta è molto ardua: decidere quali dolci – sette per la precisione – hanno un po’ cambiato la nostra vita: quando cucino dolci vi è sempre una motivazione, quasi sempre bella quindi… decido per:
  1. La torta che la mia mamma ci faceva sempre per i compleanni perchè io e i miei fratelli eravamo ghiotti: ho deciso di chiamarla TORTA CRIVELLI
  2. La torta al cioccolato bianco: dolce e morbida come può essere la vita. Si tratta della CHICCA CAKE
  3. La “TORTA DELLA NONNA” che mio marito adora e che la rifaccio spesso meritandosela molte ma molte volte!!!
  4. La TORTA MELE E CARDAMOMO che ho dedicato alla mie amiche FANTASTIDONNE e che si sono letteralmente divorata!
  5. Mio zio non mangia frutta e verdura con l’unica eccezione delle patate, quindi che dolce fare quando viene a trovarmi? un bel e carico TIRAMISU’ che ho proprio dedicato a lui!
  6. E ancora TIRAMISU’, questo è il mio preferito!!!
  7. Finalmente ho trovato la pasta strudel, decisamente perfetta… quella dell’ARTUSI
Le mie dieci scelte, difficile farle perchè siete in molte che mi seguite e vorrei darlo a tutte voi magnifiche food blogger!!!
Passo la staffetta di claudia My ricettarium a

Passo la staffetta di Ely In cucina con Ely a

P.S.: nel caso avete già ricevuto tale premio, comunicatemelo in modo da poterlo girare a un’altra nostra graziosa e brava blogger!!!!

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Un “Dolcepensiero” meditteraneo: ed eccoci con l’afa estiva e aggiungo finalmente. Purtroppo giugno è stato piovoso e quindi freddolino dopo un bellissimo maggio. Ottimo presupposto – il caldo – per preparare gelati, sorbetti e granite soprattutto se al banco del fruttivendolo compaiono dei bei limoni gialli grossi e sodi, limoni di Sicilia. E sempre parlando di limoni, ho appena finito di leggere un bel romanzo da titolo “Piccoli limoni gialli”. Ma prima vi voglio parlare di questa ricettina semplice semplice ma che vi aiuterà a combattere la calura estiva: i limoni, ottimo agrume versatile in cucina, non manca mai nella nostra dispensa soprattutto in estate; a me basta della fresca acqua con una spruzzatina di buon succo di limone per dissetarmi nel modo più naturale. Quando si parla di limoni subito penso alla calda Sicilia che spero di visitare un giorno o l’altro. Oggi ottima occasione per sfoderare la mia gelatiera e fare una fresca granita… spero che all’arrivo di Marco dal lavoro e dopo una cena leggera, questa granatina possa rilassarlo e rinfrescarlo dopo una calda e stressante giornata di lavoro… con la mente proiettata verso le vacanze estive.

INGREDIENTI

180 grammi di zucchero semolato

360 grammi di acqua naturale

il succo di 2 limoni e mezzo di Sicilia + la buccia grattugiata di 1 limone

una bustina di vanillina

PREPARAZIONE

Lavare e spremere i limoni, unire il succo allo zucchero in cui avrete mischiato la vanillina. Aggiungere l’acqua, mischiare bene il tutto unendo la scorza grattugiata molto finemente di un mezzo limone. Azionare la gelatiera seguendo le proprie istruzioni fino a quando la granita di addensa molto bene. Porzionare nei bicchieri, spolverare con l’altra parte di scorza, aggiungere le cannuccie e servire.

Con questa ricetta partecipo al contest:

“RICETTE FREDDE PER L’ESTATE”

del blog “VANIGLIA, ZENZERO E CANNELLA”

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CONFETTURA DI PRUGNE GIALLE E CANNELLA

APERITIVO ALLE FRAGOLE

INSALATA DI CARCIOFI IN NIDI DI LIMONI

E passiamo al libro:

PICCOLI LIMONI GIALLI di Kajsa Ingemarsson

Un bel libro quindi una bella storia ambientata diversamente dalle solite e glamour cittadine: siamo in nord Europa, a Stoccolma, e il romanzo racconta la storia di Agnes e del suo lavoro nato per caso dopo i primi tentennamenti con l’università e una perifieria troppo stretta per lei. Lavora come maitre in uno dei più lussuosi ristoranti della città “Il Bateau Bleu” almeno fino al momento in cui il suo capo ci prova con lei nella prestigiosa cantina del ristorante spaccandogli in testa una costosissima bottiglia di “Chateau Pétrus”. Gerard licenzia in tronco Agnes. Nello stesso tempo, l’eterno fidanzato la lascia per telefono comunicandole che stà già con un’altra della sua band. Amareggiata per la situazione, Agnes accetta di lavorare in una squallida sala da pranzo per camionisti fino aquando incontra un suo ex collega che vuole aprire un ristorante da solo offrendo così un lavoro alla ragazza divenendo in seguito socia. Durante la ristrutturazione del locale, la mamma di Agnes muore in un incidente stradale, la ragazza per qualche giorno parte per passare del tempo con il padre e la sorella incinta e pure loro senza lavoro perchè ha chiuso l’azienda del paese in cui tutti lavorano. Inoltre anche il nuovo inquilino sembra crearle problemi: dopo tutte queste amarezze e sconfitte della vita, non vede quanto caro e buono sia il ragazzo della porta accanto. Se poi ci si mette anche il fatto che prima o poi nel ristorante arriverà la più grande e temuta critica gastronomica Lola, i nervi di Agnes sono alle stelle. E si perchè nessuno la conosce… ogni volta che dalla porta entra una donna, l’attenzione del personale cade su di lei: basta una sola parola scritta dal suo pugno, a rovinare il futuro del ristorante che per ora sembra essere molto ma molto tranquillo. Tutti quelli che lavorano al “Piccoli limoni gialli” ci credono fortemente nella loro cucina e amicizia: il piccolo ristorante svedese profuma e ragala sapori del Mediterraneo dove troneggiano ovunque in grosse brocche poste quà e là intorno al ristorante, regalano colore e calore come le gialle pareti. Anche l’insegna è un tripudio di limoni gialli. Alla fine la presunta critica arriverà al ristorante durante dei giorni molto confusi e critici, dove addirittura manca in cucina l’amico chef colto da una forte influenza, gli stessi giorni in cui Agnes accetterà di nuovo il fidanzato a casa almeno fino a quando scoprirà l’ennesimo suo tradimento. Almeno Agnes e l’amico cuoco, riusciranno a far uscire la sua cara amica dall’alcolismo. Finalmente il ristorante ottiene il suo meritato successo con sorpresa finale! ebbene si… la critica alla fine non è una donna bensì un uomo venuto tantissime volte a gustare i piatti e i malumori di Agnes perchè il critico si rivelerà agli occhi di Agnes proprio alla fine del libro quando scoprirà di essersi innamorata di David suo vicino di casa e nientemeno che la/lo critico gastronomico. Vi consiglio di leggerlo perchè è un bel libro, dove si parla di scelte di vita che tutti noi prima o poi facciamo fra lavoro, famiglia e amore e dove si parla di amicizia. Bellissimo, fa sognare e scorre via molto ma molto bene.

E ora passo a dei dovuti ringraziamenti… già qui ho ringraziato GIANNI del blog COCOGIANNI dove ho vinto questi meravigliosi regali (qui il post di tutti i vincitori) fotografati qui sotto e mi scuso per il ritardo nella pubblicazione ma giugno è stato un mese che è volato in un battibaleno…

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Inizio il post ringraziando

VERU de “LA CUOCHINA SOPRAFFINA” che mi ha premiato per la mia ricetta

BRESAOLA CON CHANTILLY ALLA RICOTTA

con questi bellissimi regali: lillotte Pedrini + un set composto da grembiule da cucina, strofinaccio e guanto (Kirkton House) + formine per ghiaccio a forma di cuore.

E io sono il giudice d’eccezione del secondo contest verde, insieme a Veru logicamente,

dedicato al giorno di San Patrick!

Passiamo alla mia nuova collaborazione con

Ferri dal 1905

vendita tè online

che mi ha fatto dono di un bellisssimo pacco con questi meravigliosi tè

alle prossime ricette con i prodotti “Coccole” – Ferri dal 1905

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ALTRI PREMI…

GRAZIE A LUCIA PER I PREMI che giro a mia volta sperando di fare cosa gradita… baci a tutti!!!

  1. @ BLUEBERRY di blueberry mood
  2. @ TERRY di Crumpets & co.
  3. @ LUCIANA di Dal dolce al salato
  4. @ Daniela di Daniela & Diocleziano
  5. @ Elly di Dolce Mania per la Pasticceria
  6. @ Imma di dolci a go go
  7. @ Tania di Dulcis in furno
  8. @ Federica di la cucina di federica
  9. @ Fior di vanilla
  10. @ Gialla di Gialla tra i fornelli
  11. @ Tibia di Il pandino sopraffino
  12. @ Betty di la casa di betty
  13. @ Le padelle fan fracasso
  14. @ Denise di Pizzoccheri e altro
  15. @ Chiara di un pizzico di magia
  16. @ Manuela e Silvia di spizzichi e bocconi

… e a tutti coloro che passano di qui e siete tantissimi! Dal maggio 2008 di qui son passati 225.521 persone.

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GRAZIE PER IL PREMIO…

Ho ricevuto questo simpatico premio da Daniela&Diocleziano che ringrazio di cuore: è un piacere ricevere regali!!!

Premio Incantesimo

Escobita, escobita, que cada año me ponga más bonita.

Sapo, sapito, que este año me vaya mejorcito.

Caldero, calderito que me abunde el dinerito.

Si en el 2010 la buena suerte quieres gozar, a 7 brujas en tu blog has de copiar.

ovvero…

Scopa… scopa… che ogni anno mi rendi più bella…

Rospo… rana… che quest’anno vada meglio…

paiolo… paiolino… che abbondino i soldini.

Se nel 2010 fortuna si vuole avere…

a 7 streghe la devi donare..

Il regolamento di questo premio…

1) accettare (ma chiaramente non si è obbligati) e comunicare il regolamento visualizzando il logo del premio;

2) linkare il blog che ti ha premiato;

3) premiare altri 7 blog meritevoli avvisandoli del premio

A mia volta lo dono a sette blog (spero di non dispiacere nessuno di chi è rimasto fuori, ma purtroppo la scelta è caduta solo su sette di voi che mi spalleggiate quotidianamente); con l’occasione ne approfitto per ringraziare tutte le persone che passano di qui anche solo per una visitina…grazie di cuore!!!

1 ) Terry di Crumpets & co.

2) Lucia di Ambrosia e Nettare

3) Betty di La casa di Betty

4) Chiara di Un pizzico di magia

5) Fior di vanilla

6) Elly di Dolce Mania per la Pasticceria

7) Sandra di Le padelle fan fracasso

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