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Posts Tagged ‘PRIMOSALE’

Un “Dolcepensiero”… salato: ogni tanto ci vuole un cake salato magari per accompagnare una zuppa oppure un buon piatto di formaggi. Per questo plum cake ho usato la mia conserva di pomodori secchi arricchendo l’impasto con del formaggio primosale ed insaporito con l’olio ben saporito della conserva, il risultato è un cake morbido ma deciso nel sapore… infatti nell’impasto ho utilizzato lo stesso olio della conserva quindi molto saporito grazie ai capperi, alle acciughe e ai granelli di pepe verde che lo hanno aromatizzato.

INGREDIENTI

PER L’IMPASTO:

150 grammi di farina 00 + 1 cucchiaio per lo stampo

3 uova

1 bustina di lievito per torte salate

10 cl di latte tiepido

10 cl di olio (quello della conserva di pomodori secchi saporiti)

1 noce di burro per lo stampo

un pizzico di sale

PER LA FARCIA

200 grammi di formaggio primosale

una decina di pomodori secchi

qualche cappero (quelli della conserva di pomodori secchi saporiti)

5-6 filetti di acciuga sott’olio

PREPARAZIONE

Preparare il plum cake partendo dall’impasto che otterete mescolando il lievito alla farina. Battere poi le uova in una terrina con un pizzico di sale e, sempre mescolando nella planetaria, incorporare a filo il latte tiepido, l’olio della conserva ed infine la farina e lievito setacciati. Mescolare il tutto fino a quando gli ingredienti risultano ben incorporati. Incorporare il primosale a tocchi, i pomodori tagliati a listarelle sottili, i capperi sminuzzati e le acciughe spezzettate; mescolare bene il tutto aggiungendo se necessario, ancora un cucchiaio di olio della conserva. Versare il composto nello stampo imburrato ed infarinato e cuocere a 180°C per circa 45 minuti. Servire il plum cake leggermente tiepido.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PLUM CAKE ALLE OLIVE CON POMODORI ALL’AGLIO

PLUM CAKE ALL’ARANCIA E SEMI DI PAPAVERO

SPAGHETTI CON POMODORI SECCHI E OLIVE NERE

PRIMOSALE PRIMAVERILE

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Un “Dolcepensiero” finalmente a casa: non fraintendete la frase di apertura. Non sono stata fuori casa ne fuori città. Ho iniziato così per introdurre una ricetta che richiede qualche ora, non nella preparazione che si è rivelata di soli venti minuti circa, ma nella cottura e a me uscire con il forno acceso non mi lascia tranquilla pur avendo un forno con tutti gli optionals che si richiedono. Comunque ritornando sull’argomento, ho preparato questo spinacino per sabato primo maggio: la piscina era chiusa quindi non ho portato Matteo a lezione; Marco, anche se era la festa dei lavoratori, è sceso in ditta fino alle 11 e a me non rimaneva che cucinare qualcosa di veramente delizioso. Questo tipo di ricetta, e cioè una carne con ripieno, era da un po’ che mi girava in testa ma come ormai sapete, la domenica che potrebbe essere il giorno ideale per cucinare, sono sempre fuori per pranzo. Questa tasca me la sono fatta tagliare dal macellaio, a me è rimasto solo l’onere e l’onore di preparare un buon ripieno, non solo buono ma anche colorato e saporito grazie a delle buone e gustose olive biologiche. Insomma una delizia per occhi e palato, preparata con ingredienti semplici: un po’ di pane in cassetta, aromi freschi, formaggi e olive di coltura biologica; il tutto in poche mosse.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

una tasca di vitello di 600-700 grammi circa

200 grammi di ricotta biologica

50 grammi di primosale

80 grammi di olive nere biologiche denocciolate

70 grammi di olive verdi biologiche denocciolate

2 uova

2 fette di pancarrè

2 cucchiai di grana gratuggiato

1 limone biologico

timo q.b.

basilico q.b.

peperoncino in polvere q.b.

1 bicchiere di vino bianco

olio extravergine d’oliva

un pizzico di sale

qualche granello di sale grosso.

COME CONTORNO

Insalata lattuga condita con aceto balsamico di Modena, un pizzico di sale e olio extravergine d’oliva, qualche oliva.

Riduzione del sugo ottenuto in cottura.

PREPARAZIONE

Tritare con la mezzaluna le foglioline di timo e basilico risciacquate sotto acqua corrente. Unire la buccia del limone e la polvere di peperoncino. Tagliare le olive grossolanamente. Tagliare il pancarrè privato della crosta esterna. In una ciotola e con l’aiuto di una forchetta, stemperare la ricotta e il primosale, unirvi metà degli aromi, metà delle olive e metà del pancarrè: mischiare bene il tutto.  A parte, sbattere le uova con un pizzico di sale, unirle al composto e continuare a mischiare bene il tutto unendovi i restanti aromi, le olive e per finire il pancarrè. Il composto dovrà risultare omogeneo.

Farcire la tasca con il ripieno ottenuto; chiuderla con degli stuzzicadenti (o se preferite e siete bravi, cuocite la parte aperta con ago e filo da cucina), salare la tasca con qualche granello di sale grosso. Rosolare la tasca in un tegame ovale per arrosti con olio extravergine d’oliva da tutte le parti: potrebbe uscire il ripieno che userete come fondo di cottura che poi irrorerete con un bicchiere di vino bianco.

Passare la tasca in forno a 170°C per circa un’ora e mezza coperto, controllandolo di tanto in tanto e rigirandola. Servirlo a fette, il fondo di cottura passatelo con il mixer ad immersione che poi servirete come sugo da accompagnare alla carne oppure da abbinare a dei crostini caldi. Buon appetito.

Per questo piatto di carne, ho optato per un vino bianco anche perchè la ricetta lo richiedeva. Il vino TORRE DELLA SIRENA, TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO – CONTI SERTOLI SALIS è un vino bianco proveniente da vigneti della Valtellina. Vino che grazie alle sue uve, risulta molto fine nell’aroma, ampio, con profumi floreali e fruttati molto armonioso e pieno di gusto. Anno 2008.

...dall’archivio di Dolcipensieri:

VITELLO TONNATO

CANNELLONI CON DOPPIA RICOTTA E SPINACI

MERLUZZO CON TARTARE DI POMODORI E PESTO ALLA FRUTTA SECCA

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e vi partecipo con tanto entusiasmo perchè adoro il formaggio in tutte le sue forme e grazie: ecco di seguito il logo dell’iniziativa di BUONI E VELOCI

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Partecipo con il mio ultimo post dove ho segnalato il RISOTTO ROSMARINO TALEGGIO E GORGONZOLA semplice ma da leccarsi i baffettini e poi con un post dedicato ad alcuni FORMAGGI dove segnalo un antipasto con formaggi freschi, un primosale e un risotto con due paste diverse di taleggio e la zucca che presto abbonderà nelle nostre cucine. Grazie a Stefania per l’interessante collaborazione…

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INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

4 formaggelle di primosale (circa 150 grammi ciascuna)

basilico

200 grammi di pomodorini

olio extravergine d’oliva

1 cipolla

origano

1 spicchio di aglio

sale e pepe.

PREPARAZIONE

Oliate una pirofila con un filo di olio extravergine d’oliva, adagiatevi le formaggelle di primosale, salate e pepate a piacere. Tagliate a piccoli pezzi i pomodorini e mescolateli in una ciotola con uno spicchio di aglio piccolo tritato finemente. Aggiungete la cipolla tagliata a fettine sottilissime, l’origano e mescolate il tutto con un filo di olio extravergine d’oliva. Versate il vostro composto sulle formaggelle e infornate a forno caldo per 10 minuti stando attenti alle formaggelle: non si devono sciogliere ma solo scaldare. Spolverate poi con il basilico triturato. primosale

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Una notizia da “dolcepensiero”: Altri acquisti fatti in Valsassina: ho comprato una SLINZEGA, un salume tipico della Valtellina. La slinzega è una piccola bresaola ottenuta dalla coscia del bovino. Può essere fatta anche con altri tipi di carne, come quella di cavallo, capra o di cervo, è considerato un salume crudo. Di solito viene gustata stagionata ma io la preferisco piuttosto fresca e morbida. La stagionatura è da 10 a 40 giorni.
La slinzega ha una forma allungata e irregolare di colore marrone grigio,il peso può variare da 300 a 700 grammi e al taglio appare di colore rosso scuro.
Gli ingredienti per la salatura sono: muscoli della coscia bovina, sale, pepe, alloro, ginepro, cannella, vino rosso, aglio, chiodi di garofano, aromi naturali e potassio nitrato.
La carne viene sezionata e refilata, poi si preparano le spezie con le quali si cospargono i pezzi di carne accatastati in apposite vasche. La slinzega viene massaggiata una volta al giorno per circa una settimana dopodichè si fa asciugare e stagionare in locali freschi e ventilati.
Questo è anche uno dei modi in cui i nostri nonni e bisnonni non potendo disporre della tecnologia di oggi conservavano la carne quando nelle famiglie di un tempo in autunno inoltrato si macellava la bestia che poi doveva durare per tutto l’anno.

SLINZEGA AL NATURALE CON FORMAGGI FRESCHI

Affettare sottilmente la slinzega, possibilmente con il coltello, e cospargerla con un pò di olio extravergine, il pepe e un pò di succo di limone. Accompagnata con i formaggi freschi, diventa un piatto molto gustoso pur essendo semplicissimo…Un buon antipasto.

PRIMOSALE AL ROSMARINO

Una notizia da “dolcepensiero”: Per Primosale s’intende un determinato grado di stagionatura del formaggio pecorino, anche se il termine viene spesso sostantivato, come per indicare un formaggio a sè. Il pecorino può essere consumato in uno dei suoi tre gradi di stagionatura, che sono: Tuma, Primosale, Pecorino stagionato. Quali sono le differenze fra Tuma, Primosale e Pecorino stagionato? Le differenze stanno essenzialmente nel tempo di stagionatura e nella salatura. Il prodotto della caseificazione del latte pecorino senza alcuna salatura è la Tuma, e va consumato entro una settimana. Se invece si sottopone la Tuma subito a salatura, si ottiene, dopo circa un mese, il Primosale. Stagionando ancora il Primosale per almeno quattro mesi si ottiene infine il Pecorino.
 
 
 
 

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

4 formaggelle di primosale (circa 150 grammi ciascuna)

3 rametti di rosmarino

200 grammi di pomodori ciliegia

olio extravergine d’oliva

aglio

sale e pepe.

PREPARAZIONE

Scaldate un cucchiaio di olio extravergine d’oliva con uno spicchio di aglio in una pentola, aggiungete i pomodori lavati, asciugati e tagliati a metà e, dopo qualche minuto, salate e pepate. Abbassate la fiamma e lasciate cuocere per cinque minuti. Lavate il rosmarino, asciugatelo, sminuzzate gli aghi finemente e cospargete le formaggelle su entrambi i lati.

Mettete i pomodorini cotti sui piatti da portata, adagiate per ogni piatto una formagella, passeteli sotto il grill del forno per cinque minuti, servite ben caldo.

RISOTTO DI ZUCCA COTTO MA CRUDO “SECONDO DOLCIPENSIERI”

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

400 grammi di riso carnaroli
200 grammi zucca (già pulita)
una noce di burro
100 grammi di taleggio a pasta cruda

100 grammi di taleggio a pasta cotta

cipolla

brodo vegetale con: 1 dado, 1 carota, 1 zucchina, 1/2 cipolla, 1 gambo di sedano

prezzemolo

sale e pepe.

Preparazione

Pulire la zucca privandola dalla pelle e dai semi, tagliarla a pezzi e passarli con il frullatore ad immersione creando una polpa cremosa. Preparare il brodo con acqua, la verdura sopraindicata e con un dado; mettere in una casseruola la cipolla tritata finemente con una noce di burro; versare il riso e portare a cottura aggiungendo gradualmente il brodo bollente. A metà cottura, circa dopo dieci minuti, aggiungere la polpa della zucca, mescolare energicamente e portare a termine la cottura sempre aggiungendo il brodo. Nel frattempo tagliare a dadini i taleggi.

Quando il risotto è cotto unire il taleggio e mantecare il tutto energicamente.

Servire dopo un paio di minuti con una spolverata di prezzemolo fresco e una leggera pepata.

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