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Posts Tagged ‘sale’

SALE AL TIMO (17)+

Un “Dolcepensiero”: è arrivata finalmente la stagione delle aromatiche. Acquistate piccole, rinvasate, sono solo in attesa di pioggia e caldo sole per rinvigorirsi e sprigionare tutti i loro profumi e sapori. Oggi è il turno del timo unito a quello limonato: li ho già usati per la ricetta precedente ma per non buttare le foglioline e i rametti avanzati, ecco un uso veramente utile per i prossimi piatti. Il sale acquisterà profumo e aroma, perfetto da usare per le grigliate di carne e pesce.

SALE AL TIMO (15)+

INGREDIENTI

sale marino fino di ottima qualità

rametti di timo

rametti di timo limone

PREPARAZIONE

Lavare i rametti di timo e asciugarli tamponandoli leggermente. Separare alcune foglioline, tritarle finemente con una mezzaluna, unirli al sale e mischiare bene il tutto. Infine unire anche dei rametti integri, miscelare di nuovo, il tutto posto in un contenitore ermetico che agiterete di tanto in tanto. Perfetto per carne e pesce alla griglia e non solo…

SALE AL TIMO (10)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ORATA AL FORNO CON SALE ALLA VANIGLIA E LIMONI

RISOTTO AL PESCE PERSICO PROFUMATO CON TIMO

SMERIGLIO CON POMODORINI, TIMO E PEPE ROSA

SALE AL TIMO (5)+

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SALI AROMATIZZATI (1)+

Un “Dolce… anzi salato pensiero”: mi piace realizzare regali “home made” da donare sotto le feste natalizie, mi piace pensare che vengano utilizzati per cucinare le pietanze del pranzo di Natale. Per l’occasione della festa di Natale con le mie care amiche, ho realizzato questi graziosi sacchettini con dei sali insaporiti in vari modi da donare ad ognuna di loro tramite un simpatico giochino. Non potevano mancare anche gli zuccheri alla cannella e allo zenzero. Nella serata di lunedi ho anche cucinato per loro un buon e caldo risotto che ci siamo sleppato tutto. La serata è scivolata molto bene, un po’ in anticipo ma lo sapete molto bene, verso la vicinanza del Natale, soprattutto per chi ha bimbi, gli impegni si accumulano: festa del calcio, recita dei canti a scuola, cene di lavoro e ovviamente le feste in paese etc etc…

CRISTALLI DI SALE MARINO AROMATIZZATI AL ROSMARINO

La nostre piante di rosmarino sono ormai decennali, folte e rigogliose riescono anche a perdurare nei freddi e rigidi inverni brianzoli… quindi ecco come nasce l’idea di aromatizzare il sale con questa profumata pianta che ci fa compagnia per tutto l’anno…

INGREDIENTI E PREPARAZIONE PER QUATTRO SACCHETTI

In una ciotola, mettere una dozzina di cucchiai di sale marino bianco, unire due cucchiai di aghi di rosmarino tritato finemente e qualche punta intera, miscelare bene il tutto e porre in modo equo nei sacchettini. Al centro di ognuno, inserire un rametto integro di rosmarino. Chiudere con fiocchi o nastri colorati.

SALI AROMATIZZATI (6)+

CRISTALLI DI SALE ROSA DELL’HIMALAYA AROMATIZZATI AL TIMO

Il sale rosa è piacevole: granelli irregolari dalle più sfumature di rosa, sembrano quasi piccoli diamanti. Per le notizie più tecniche vi rimando al post in cui ne parlai la prima volta dopo il mio primo acquisto: me ne innamorai tanto che qualche mese dopo anche se non del tutto conveniente, mi comprai un bel saccone pieno di cristalli. Ma veniamo al modo in cui l’ho preparato: dunque in giardino ho ancora qualche rimasuglio del mio timo di due anni e siccome c’è in procinto una nevicata di ben due giorni, ho deciso di rasarlo e farlo essiccare per utilizzarlo durante le feste natalizie.

INGREDIENTI E PREPARAZIONE PER QUATTRO SACCHETTI

In una ciotola, mettere una dozzina di cucchiai di sale rosa dell’Himalaya, unire due cucchiai di foglioline di timo e qualche punta intera, miscelare bene il tutto e porre in modo equo nei sacchettini. Al centro di ognuno, inserire un rametto integro di timo. Chiudere con fiocchi o nastri colorati.

SALI AROMATIZZATI (15)+

CRISTALLI DI SALE MARINO AROMATIZZATI AL PEPE ROSA

INGREDIENTI E PREPARAZIONE PER QUATTRO SACCHETTI

In una ciotola, mettere una dozzina di cucchiai di sale marino bianco, unire due cucchiai di pepe rosa tritari grossolanamente, miscelare bene il tutto e porre in modo equo nei sacchettini. Al di sopra di ogni mucchietto di sale, porre un cucchiaio di grani di pepe rosa. Chiudere con fiocchi o nastri colorati.

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Un “Dolcepensiero” per i preparativi: con il mio piccolo Matteo, abbiamo fatto la pasta di sale per poter ritagliare delle decorazioni natalizie per addobbare l’albero di Natale all’asilo. Ho fatto doppia razione così abbiamo ottenuto anche dei decori per appenderli alla porta della sua cameretta. Questa preparazione è facile e di basso costo, inoltre non è tossica visto che i bimbi si infilerebbero di tutto in bocca: si possono usare dei coloranti ad acqua per avere forme colorate.

INGREDIENTI

1 tazza di farina

1 tazza di sale fino

1 tazzina di acqua

coloranti ad acqua o tempere colorate

formine natalizie

PREPARAZIONE

In una terrina di plastica “usaegetta” mettere la farina e il sale: con un cucchiaio di legno cominciate a mescolare aggiungendo piano piano l’acqua fino ad ottenere un impasto morbido. Sulla spianatoia impastare per qualche minuto fino a che la pasta è omogenea e liscia. La pasta può essere colorata prima dell’uso con le normali tempere oppure con coloranti che unirete all’impasto prima di passarlo sulla spianatoia. La palla di sale che otterette darà migliori risultati se la porrete per almeno mezza giornata nel frigo. Stendere poi la pasta con l’altezza di circa mezzo centimetro, con gli stampini formate i decori, con l’aiuto di un bastoncino formate il forellino per poter mettere il nastrino, oppure du fori per fare la ghirlanda.

Visto che siamo in inverno, fateli asciugare sopra tovaglioli di carta e posti sul calorifero. Non metterli nei sacchetti di celophant, se non volete ritrovarli ammuffiti. Il giorno dopo quando saranno asciutti i decori, con un nastrino di vostro gusto, iniziate a formare la ghirlanda.

Oppure formate dei cerchietti allacciati per poterli mettere sull’albero.

H O M E

B L O G

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“Dolcipensieri” provati e promossi: Abbiamo provato a cucinare il maialino sardo in ben tre modi diversi: TRADIZIONALE sulla brace come facciamo tutti gli anni in campagna a Ortueri avvolti dalla tranquillità disturbati solo dagli asinelli, dalle caprette; in casa durante l’anno lo facciamo sempre AL FORNO come è successo domenica mentre nel luglio scorso l’abbiamo cucinato alla CELTICA sulla brasca.

maialino

MAIALINO SARDO ALLA BRACE

maialino-alla-brace1

INGREDIENTI

Un maialino da latte

lardo

rami di mirto

sale e pepe.

PREPARAZIONE

Il maialino da latte acquistato dal contadino di solito è già pulito dalle interiora quindi serve solo lavarlo ed asciugarlo, tagliarlo in pezzi e farlo cuocere sistemandolo sul fuoco a una distanza di circa 50 cm dallo stesso, verso il quale deve essere rivolta la parte del ventre. Quando il calore sarà arrivato alla cotenna, iniziare a girare i pezzi di carne, continuando sino a quando l’animale sarà cotto e avrà preso un bel colore dorato scuro: di solito i tempi di cottura si aggirano sulle quattro ore. Durante la lenta cottura, sfregare un po’ di lardo infilzato in uno spiedo e messo sulla fiamma perché si ammorbidisca; salarlo e peparlo bene da tutte le parti. Verso fine cottura, bruciare rami di mirto in modo che la carne acquisti il suo buon sapore. A cottura avvenuta affettarlo, posarlo su un vassoio di sughero con foglie fresche di mirto, accompagnato da patate al forno o meglio ancora da verdura fresca in pinzimonio. Servirlo caldo.

MAIALINO SARDO “CASALINGO” AL FORNO  

maialino-al-forno

Per i nostri pranzi sardi qui in Como, il maialino sardo – rigorosamente acquistato dal contadino in loco e portato in “continente” congelato – viene cotto semplicemente in forno con pochissimi sapori sempre preceduti dai malloreddus…

INGREDIENTI

maialino sardo da latte
mezzo spicchio d’aglio
rosmarino q.b.
olio extravergine d’oliva q.b.
sale grosso e pepe bianco q.b.

PREPARAZIONE
Trita l’aglio con il rosmarino, unisci qualche granello di sale grosso, poco pepe e insaporire il maialino. Ungi leggermente la teglia con un filino d’olio e posaci il maialino intero. Inforna in forno già caldo a 180°C per circa due ore. La carne deve rimanere morbida e la cotenna diventare croccante. Ottimo con patate al forno.

MAIALINO SARDO ALLA CELTICA

maialino-alla-celtica

INGREDIENTI

Un maialino da latte

lardo.

PREPARAZIONE

Preparare il fuoco, mettere sopra un porta girarrosto e nel momento in cui le fiamme si sono spente lasciando solo la brace, infilzare nello spiedo il maialino tagliato a metà. Porlo a circa 50 cm per una mezzoretta circa in modo che il maialino si asciughi da ambo le parti.

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Con il lardo innumidire poi tutto il maialino e porlo a circa un metro facendolo cuocere per circa 4-5 ore continuando a rigirarlo ed a inumidirlo con il lardo. A fine cottura tagliarlo a pezzi e porlo in vassoi di sughero.

maialino-alla-celtica-2

Ed ecco un vino molto di annata: il NASCO DI CAGLIARI è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Cagliari e Oristano. Dal colore giallo paglierino al giallo dorato con odore delicato con leggero aroma di uva; il sapore molto gradevole, con punta lievemente amarognola, decisamente caratteristica.

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IL MAIALINO ALLA BRACE in PROLOCO di LIPOMO nella SERATA MEDITERRANEA:

serata mediterranea

MAIALINO SARDO ARROSTO

INGREDIENTI

Un maialino da latte

pancetta o guanciale.

PREPARAZIONE

Preparare il fuoco, infilzare il maialino negli aghi: una metà per ogni ago. Preparare il barbecue facendo bruciare legna in modo che si formi della brasca sempre con una fiamma bassissima. Appoggiarvi gli aghi con i maialini in diagonale rispetto al fuoco e lasciar cuocere lentamente per un paio di ore, assaggiare la carne per controllare la cottura prolungandola se necessario. Durante la cottura, spalmate un pezzo di pancetta o guanciale su tutta la superficie dei maialini. Una volta cotto, tagliarlo con una forbice trinciapollo, in pezzi.

maialino+

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Il piacere al gusto di sentire insieme il sapore della mela e della cipolla saltati nel burro, danno a questo panino che è poi il semplice pranzo da fast-food, una certa eleganza che ripropone semplici ingredienti e una piccolissima perdita di tempo in cucina.

appleburger

INGREDIENTI E PREPARAZIONE

Tagliate a metà un classico panino da fast-food: io ho scelto quello con i semi di sesamo; fatelo tostare sulla griglietta, poi cuocete alla piastra un hamburger per ogni vostro commensale, salatelo, pepatelo e aggiungete un filo di olio a crudo. Affettate la mela rossa e mezza cipolla rossa di Tropea nel senso della larghezza e dorate tutte le fette in 30 grammi di burro con sale e pepe per 3 minuti non di più, in modo che le fette non si sfaldino.

appleburger1

Distribuite la cipolla sulla base del panino, posatevi l’hamburger caldo e completate con le fette di mela rossa. Ottimo con della birra…

appleburger2

SPUNTO DA: SALE & PEPE MESE DI OTTOBRE 2008

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Qualche mese fa mi hanno regalato una yogurtiera, che finora non avevo ancora sperimentato; è arrivato il momento giusto, visto che avevo in casa dell’ottimo yogurt fresco caseario. Ed eccoci che come per magia, dallo yogurt è nato altro yogurt fresco e buono. Lo yogurt, conosciuto da molti secoli, è un alimento che i dottori ritengono benefico per l’organismo umano.

Molti pensano che per creare lo yogurt servano strumenti particolari, ad esempio aggeggi dalle grandi dimensioni e dal difficile utilizzo. Invece non è così. L’unico fastidio, se così lo definiamo,  è che per creare lo yogurt, i tempi non sono veloci, purtroppo: lo yogurt richiede i suoi tempi, ma è semplice farlo.

Tale alimento è molto consigliato nella propria dieta alimentare per i suoi effetti benefici all’organismo umano. Innanzitutto può essere considerato come un pasto completo, perché contiene proteine, carboidrati e grassi (oltre alle vitamine). Ma il suo beneficio non si limita al suo rapporto nutrizionale. Ciò che lo rende particolare è la presenza di fermenti lattici vivi, i quali vanno a rafforzare la flora batterica intestinale.

Un pò di storia: non si sa per certo e di preciso quando sia stato inventato lo yogurt, ma di sicuro il latte fermentato veniva utilizzato fin dall’età preistorica. Si racconta che popoli nomadi conservavano latte di mucca, pecora, capra, cammella e cavalla in otri fatti di pelli o stomachi di animali. Un pastore dimenticò per lungo tempo il latte e lo ritrovò fermentato, più denso e più buono. Questo è dovuto agli organismi presenti negli otri di origine animale.

Lo yogurt, proveniente dai popoli nomadi dell’est, venne portato in occidente e si diffuse tra i Fenici, Egizi, Greci e Romani. Lo yogurt apparse anche tra gli antichi scritti, tra cui “Mille e una notte”, dove era servito in sontuosi banchetti. E nell’antichità veniva prescritto anche dai medici. Nell’impero Ottomano veniva utlizzato come panacea per purificare il sangue, contro la tubercolosi, per problemi intestinali e per favorire il sonno. L’etimologia della parola Yogurt deriva da “yogur”, parola turca, che significa impastare o miscelare con un utensile.

Solo all’inizio del ventesimo secolo si cominciò a studiare scientificamente lo yogurt grazie ad un biologo russo. Egli sostiene che l’uomo si avvelena col passare del tempo con la sua dieta, perché nella parte terminale dell’intestino si formano batteri nocivi per l’organismo e tale processo si aggrava maggiormente se si mangia tanta carne e non si fa attività fisica, causando un indebolimento della resistenza.

A tale rimedio il biologo dice che per ottenere un intestino privo di batteri nocivi bisogna assumere regolarmente yogurt e si potrebbe vivere così anche per 150 anni. Il professore riuscì ad isolare dallo yogurt della popolazione bulgara, famosa per la loro longevità, il bacillo responsabile della fermentazione e lo chiamò Lactobacillus bulgaricus. Grazie a tali scoperte ricevette il premio Nobel.

 

 

INGREDIENTI E PREPARAZIONE:

Versare nella yogurtiera un litro di latte insieme con un vasetto di yogurt naturale. Assicurarsi che il latte usato per la preparazione dello yogurt sia a temperatura ambiente. Il tempo di condensa dello yogurt sarà di circa otto-dieci ore. Al momento opportuno, mettere lo yogurt in vasetti con la chiusura ermetica, in modo che lo yogurt si possa così mantenere in frigo anche per dieci giorni.

“Dolcipensieri “da seguire: per un buon risultato, vi consiglio di usare il latte a temperatura ambiente (lasciatelo fuori dal frigo per almeno un paio di ore), si può anche sfruttare lo yogurt alla vaniglia oltre a quello naturale, se non amate particolarmente l’acidità di quello naturale, nessuno vi vieta di aggiungere gradualmente ogni volta che lo fate, una leggera presina di zucchero.

TORTA DI PESCHE TARDIVE ALLO YOGURT

dedicata a FEDE E CAMILLA: quando ho fatto questa tortina, loro erano ancora in ospedale, e se lo yogurt ha dei benefici sul nostro organismo, ho pensato di portare un pò di dolcezza e di bontà anche in ospedale…

INGREDIENTI

150 grammi di farina bianca

50 grammi di fecola

100 grammi di burro

150 grammi di zucchero

2 uova

200 grammi di yogurt naturale

1 bustina di lievito

latte q.b.

3 pesche tardive

1 arancia non trattata.

PREPARAZIONE

lavorare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il burro fuso, la fecola setacciata con la farina e il lievito.

QUESTA TORTA SARA' OTTIMA...

IL MIO AMORE MI HA AIUTATO: QUESTA TORTA SARA' OTTIMA

 

Montare a neve gli albumi con un presino di sale: amalgamare il tutto, se l’impasto che si ottiene si presenta un pò duro, aggiungere del latte ammorbidendo così il tutto. Aggiungere lo yogurt e le pesche tagliate a cubetti: mescolare il tutto energicamente. Grattare la pelle dell’arancia, inserirla nel composto insieme al succo di metà arancia. Versare il tutto in uno stampo imburrato ed infarinato, mettere in forno già caldo ventilato per circa 45 minuti. Lasciare la torta nel forno fino a quando è caldo, sfornare la torta, lasciarla raffreddare e porre su un piatto da portata. Ottima se servita accompagnata anche da gelato rigorosamente artigianale alla stracciatella.

LABNE

In Libano usano molto mangiare lo yogurt a pranzo e a cena e oltre a questo, ADORANO un suo derivato che si chiama appunto Labne. Praticamente si aggiunge un po’ di sale allo yogurt bianco intero, lo si mette a sgocciolare per una giorno intero dentro una sacca di cotone, che si puo’ fare benissimo con uno strofinaccio.

... per un giorno intero dentro una sacca...

... per un giorno intero dentro una sacca...

 

Il risulato sara’ uno yogurt piu’ denso, come una crema, molto saporito e che dura in frigo anche una settimana. Lo si mangia con qualsiasi cosa, buonissimo intingendovi dei pomodori belli rossi. Volendo si puo’ arrivare anche ad un altro prodotto, facendo asciugare ancora di piu’ il labne. Quando e’ bello denso, come una pasta, lo si trasforma in tante piccole palline che si conserveranno poi in barattoli ricoperti d’olio d’oliva. Questo dura anche due anni.

INGREDIENTI E PREPARAZIONE

1 vasetto di yogurt naturale

un pizzico di sale

Nella ricetta che ho fatto qualche giorno fa, ho usato lo yogurt di mia produzione (vedi sopra) circa 125 grammi; di sale ne ho messo un pò – un quarto di cucchiaino-, visto che era la prima volta che lo facevo: un consiglio che vi dò, è quello di sperimentare la quantità di sale in base ai vostri gusti, nel senso che per alcuni è gradito salato, per alcuni come nel mio caso, lo preferisco meno salato. Un’ ottima possibilità per rifarlo….

Ho mischiato tutto insieme e come nella foto sopra, l’ho lasciato a sgocciolare per un’intero giorno in frigo. Al momento di gustarlo, infatti io l’ho trovato fin troppo salato, preferisco meno sale e sentire di  più il sapore dello yogurt…

 

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I gusti degli inglesi sono particolari: mangiano a orari improbabili e soprattutto fanno delle colazioni impegnative rispetto a noi italiani che ci accontentiamo di un buon caffè e brioche, ma in fondo qualcosa di buono lo fanno molto spesso: il mitico e famosissimo Roast Beef.

In questa ricetta RED, il roast beef viene presentato in forma del tutto rossa, appunto. L’ho presentato su un meraviglioso piatto da portata appartenuto alla mia bisnonna, datato forse più di cento anni fa.

Un appunto di “dolcipensieri”: Il taglio di carne, che viene chiamato anche lombata dovrà essere prima brevemente rosolato su tutti i suoi lati – operazione che servirà per sigillare i succhi all’interno – e poi cucinato per un totale di circa 30- 35 minuti per kg. Vi consiglio di acquistare la carne dal vostro macellaio di fiducia raccomandandogli un taglio morbido per cucinare il roast-beef appunto.

Preparazione e rosolatura della carne:

Scalda una pentola di acciaio piuttosto alta di bordo (quella per arrosti per intenderci) con 3 cucchiai di olio, farlo scaldare e metterci la carne rosolandola da tutte le parti con fuoco basso. Fai attenzione a girare la carne, usando solo attrezzi di legno per non forare la carne e per non rovinare la crosticina della rosolatura.
Quando la carne è ben rosolata, salala leggermente, abbassa la fiamma al minimo e copri la pentola. Cuocila per 15/20 minuti a seconda se piace al sangue o rosata e in base alla grandezza della carne.

Si può servire sia caldo che freddo, come per questa ricetta:

roast-beef a fette

1 radicchio rosso lungo

2 pomodori maturi e ben sodi

olio extravergine d’oliva

sale e pepe

grana o pecorino a scaglie.

Preparazione:
Tagliare il “radicchio rosso lungo” a striscioline sottili e con esse prepare sul piatto di portata un letto che cospargerete con un filo di olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale, tagliare il roast-beef in fettine sottili e adagiatele sopra il radicchio. Tagliuzzate i pomodori sodi e maturi a pezzettini piccoli, metteteli sopra le fettine di carne e cospargete con un filo di olio e un pizzico si sale e pepe. Infine grattugiate un pò di pecorino o grana a scaglie.

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