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Posts Tagged ‘salvia’

INGREDIENTI

1 pollo

1 limone grosso possibilmente non trattato

qualche rametto di mirto, rosmarino, salvia e timo

olio extra vergine d’oliva q.b.

fleur de sal de la Camargue q.b.

pepe q.b.

PREPARAZIONE

Qualche ora prima dell’inizio della cottura, iniziare la preparazione spremendo il succo di mezzo limone e poi tagliare a tocchetti la buccia, stessa cosa per l’altra metà del limone ma senza spremerne il succo. Porre tutto in una ciotola con qualche fiocco di sale e una leggera spolverata di pepe. Prendere una parte di aromi freschi e tritarli finemente, unirli al succo di limone con qualche cucchiaio di olio evo. Miscelare bene il tutto e con l’aiuto di un pennello, spennellare tutta la parte interna del pollo ed infine anche tutta la parte esterna. Se avanza del succo, colarlo nell’interno del pollo. Tenere da parte i tocchetti di limone. Con i rimanenti aromi, fare un mazzetto che inserirete all’interno del pollo e qualche rametto anche all’esterno del pollo o nella pirofila che ungerete che un filo di olio evo prima di adagiarvi il pollo; sul fondo mettere anche il limone a tocchetti.

Infornare a 200°C per circa un paio di ore, tempo che può variare in base al peso del pollo. A metà cottura – o prima se occorre – bagnare il fondo con un po’ di acqua tiepida, meglio ancora del brodo.

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Un “Dolcepensiero” bollente… che bella estate, bollente appunto! vi sto scrivendo mentre con la finestra completamente spalancata, mi godo questa bella aria calda che ogni tanto si apre in un leggerissimo ventolino. Una candela rende l’atmosfera dolce e romantica e un po’ di fumo profumato allontana qualche dispettosa zanzara. Oggi a mezzogiorno, abbiamo fatto un buon e bel barbecue quindi via libera al mio secondo post dedicato ai cibi per la brace. Oggi carne… nella foto sopra il mio POLLO ALLA DIAVOLA in fase di cottura; la ricetta che vado a postare è come lo preparo io con le mie modifiche…

PER IL POLLO ALLA DIAVOLA occorrono un pollo aperto a libro, operazione che potete far fare al vostro macellaio di fiducia. Preparare in un ciotola, qualche cucchiaio di olio evo con un paio di peperoncini piccanti tagliati finemente; unire un mix di aromi per la cottura arrosto, una bella spolverata di pepe e miscelare bene il tutto. Con l’aiuto di un pennello, spennellare tutto il pollo, terminare con qualche granello di sale grosso rosa dell’Himalaya. Lasciare riposare per almeno un paio di ore, meglio se tutta la notte. Porre il pollo sul barbecue rovente, cuocerlo da ambo i lati con l’apposito peso per lasciarlo il più piatto possibile a filo con la fiamma. Servirlo bene caldo tagliato a pezzi.

FUSI DI POLLO AL PAPRICA (4)

FUSI DI POLLO ALLA PAPRICA

Tritare finemente tutti gli aromi (rosmarino, aglio, salvia, alloro, origano, timo e maggiorana) e miscelarli in abbondante sale: per me 10 grammi di erbe pulite, di sale 100 grammi (non lo userete tutto quindi conservatelo in un barattolo ermetico). Tagliare il pollo in fusi (potete far fare questa operazione anche dal macellaio) e porli in un sacchetto alimentare; unire la paprica e un filo di olio evo, aggiustare anche con un pizzico di sale alle erbe, chiudere il sacchetto e miscelare bene il tutto. Porlo in frigo per un paio di ore miscelando di tanto in tanto. Nel mentre lavare molto bene le patate rosse, inciderle con un coltellino affilato e avvolgerle in carta stagnola con un filo di olio evo e una generosa spolverata di sale alle erbe. Porre la stagnola con le patate in un angolo del barbecue a brace viva, mettere i fusi di pollo sulla griglia e iniziare la cottura. Cuocere per circa un’ora e mezza o fino a quando sarà ben cotto, tempo che può variare in base alla grossezza dei fusi di pollo. Rigirare pollo e patate di tanto in tanto.

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COSCE DI POLLO ARROSTO CON ERBE

Questo è un metodo velocissimo per gustare delle cosce di pollo: in una pirofila, porre le cosce di pollo incise con un coltellino e con un pennello ungere da entrambi i lati. Spolverare con qualche granello di sale grosso. Raccogliere qualche rametto di timo, rosmarino e alloro e porli a contatto con la carne: porre le cosce a cottura su brace viva, portare a cottura.

POLLO CON SALE INSPIRATION MAYA (21)

POLLO AL SALE, PEPE E AGLIO

La sera prima, prendere il pollo e aprirlo a libro picchiando con i pugni: un operazione che potete far fare al vostro macellaio di fiducia che sarà più accorto evitando di rovinare le carni. Metterlo in una casseruola e inumidirlo con il succo di un limone da ambo le parti. Tritare finemente sale grosso, spicchi di aglio e qualche granello di pepe nero e bianco: inumidire il pollo con l’olio evo e spolverare con il sale aromatizzato ambo le parti e coprirlo ponendolo in frigo nella parte meno fredda. Accendere il barbecue, tritare qualche fogliolina di timo e qualche ago di rosmarino con cui spolvererete il pollo in tutte le sue parti. Cuocere su brace ardente per una mezz’oretta, rigirare il pollo e proseguire ancora per una mezz’oretta. In base alla grandezza del vostro pollo, regolatevi con la cottura: la pelle deve essere bella colorata e abbrustolita.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CREPES DOLCI DI SOLI ALBUMI ALLA NUTELLA

FRITTATINE AL TIMO E GRANA

FLOGNARDE DI PESCHE TABACCHIERE

CASERECCE DI MARE E ORTO

GELATO AL MANGO

STRUDEL DI FORMAGGI E SEMI DI SESAMO

RISOTTO ALLO CHAMPAGNE

 

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POLENTA UNCIA (4)

Un “Dolcepensiero” che fa tradizione: ogni anno per la sagra del paese, la “Polenta Uncia” è un piatto fra i più famosi e richiesti. E’ un piatto di tradizione comasca: la parola “uncia” significa unta e in ogni famiglia vi è una ricetta molto personale in base ai gusti della “tribù”. E’ un piatto perfetto per la stagione fredda che si sta sempre più avvicinando… un buonissimo piatto unico di polenta mantecato con formaggio, burro e salvia perfetta se accompagnata da un buon bicchiere di vino rosso. Come detto sopra, questa che vi propongo io è la mia versione di Polenta Uncia, specchio di una ricetta che ogni mamma tramanda alla propria figlia… In base ai vostri gusti, vi consiglio di variare il peso dei formaggi prediligendo bitto e Valtellina se amate il sapore, mentre le amate la polenta uncia più dolce e delicata, abbondate con latteria e casara. Ovvio che il burro regala alla ricetta una marcia in più se non che “uncia” sarebbe? scegliete del burro di buona marca meglio se di malga ovvero quello dal colore più giallino color paglierino che ha un profumo di erba… fatene una scorta prima dell’inizio dell’autunno, così facendo avrete la possibilità di godervelo anche nei primi mesi autunnali.

POLENTA UNCIA (10)

INGREDIENTI

300 grammi di farina gialla

200 grammi di farina taragna

1 litro e 75 cl di acqua circa

500 grammi di formaggi valtellinesi ovvero 200 grammi di latteria, 100 grammi di fontina, 100 grammi di bitto, 100 grammi di casera

100 grammi di grana grattugiato

200 grammi di burro di malga

qualche spicchio di aglio

sale grosso q.b.

qualche foglia di salvia

PREPARAZIONE

Miscelare per bene la farina gialla con quella taragna. Mettere l’acqua a bollire in un paiolo di rame e salare con sale grosso appena sale di bollore; far cadere a pioggia la farina continuando a mescolare per evitare che si formino grumi. Cuocere per circa un’oretta continuando a rimestare. Intanto preparare i formaggi tagliandoli a quadretti piccoli e mischiarli bene insieme al grana grattugiato. A cottura quasi ultimata della polenta, soffriggere l’aglio nel burro avendo cura di farlo dorare insieme alla salvia a rametti. Togliere il paiolo con la polenta dal fuoco, versarla in una grande pirofila e con l’aiuto di due cucchiai grandi, miscelare la polenta con il formaggio e il burro fuso colato. Continuare a mescolare fino a quando tutto il formaggio si sarà sciolto e la polenta sarà bella morbida. Servire subito.

POLENTA UNCIA (18)
Dall’archivio di Dolcipensieri:

PASTA CON MASCARPONE E SALSA ALLE NOCI

MUFFIN AL CIOCCOLATO E CANNELLA

TIRAMISU’ CIOCCOLATOSO

SALTIMBOCCA ALLA ROMANA

FILETTI DI MERLUZZO AL PESTO CON PINOLI

I BISCOTTI FATTI DA MATTEO

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POLLO ALLE OLIVE E POMODORINI (164)+
Un “Dolcepensiero”… ruspante: portare in tavola un piatto così è sempre un successo! adoro preparare per il pranzo della domenica il pollo soprattutto intero perché fa subito festa aprendo la gara a chi tocca la coscia o il petto. I polli ruspanti ovvero quelli che si possono muovere liberamente all’interno dell’aia, hanno un sapore migliore, costano un po’ di più ma credetemi ne vale la pena.

POLLO ALLE OLIVE E POMODORINI (77)+
INGREDIENTI

1 pollo intero da 1,5 kg

50 grammi di olive nere snocciolate

una ventina di pomodorini a grappolo

20 grammi di prezzemolo tritato

un mazzetto di odori quali timo, rosmarino e salvia

qualche fior di cappero

sale all’aglio q.b.

2 cucchiai di scorza di limone

olio extra vergine d’oliva

POLLO ALLE OLIVE E POMODORINI (52)+
PREPARAZIONE

Scaldare il forno a 200°C. Disporre il pollo in una teglia ben oliata e spolveratelo dappertutto con il sale all’aglio, infilare all’interno il rametto di sapori. Infornarlo.

POLLO ALLE OLIVE E POMODORINI (13)+

Nel mentre, in una ciotola, mescolare le olive con i pomodorini ben lavati e tagliati a metà, unirvi il prezzemolo tritato finemente con i capperi, la scorza del limone e un filo di olio extra vergine per condire il tutto.

POLLO ALLE OLIVE E POMODORINI (22)+

Dopo  una ventina di minuti circa girare il pollo e infornarlo di nuovo, bagnarlo con il succo di cottura che si formerà. Allo scoccare di altri venti minuti, rigirare il pollo nuovamente e inumidirlo ancora. Dopo di che, distribuire sul fondo i pomodorini con le olive. Terminare la cottura.

POLLO ALLE OLIVE E POMODORINI (5)+
Dall’archivio di Dolcipensieri:

TORTA GELATO CIOCCO VANIGLIA

MARINATURA PROVENZALE

INSALATA DI RISO ALLA MAGGIORANA

PASTA FREDDA FAGIOLI, FUNGHI E FONTINA DOLCE

CODE DI GAMBERI AL GIN E POMPELMO ROSA

MALLOREDDUS ALLA CAMPIDANESE

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CONIGLIO ALLA CACCIATORA (13)+
Un “Dolcepensiero”: l’altro giorno uno scivolone in bagno e l’alluce del piede si è rotto! mannaggia! che noia! zoppicante e dolorante per una “micro” frattura è un gran rompimento! per fortuna si parla di micro ma credetemi il fastidio è maxi! inoltre il tempo non gioca a migliorare l’umore: stamattina sentivo l’acqua scendere e aperte le persiane, pioggia a catinelle e bassa pressione! insomma l’estate non riesce proprio a sbocciare e anche per i prossimi giorni le previsioni non regalano il sole pieno. Spero solo che la prossima settimana il tempo ci possa regalare la feste di fine anno almeno senza pioggia perché lo scorso anno siamo stati molto penalizzati. L’occasione è buona per un piatto ancora corposo ma perfetto per questa stagione intermedia: con la pioggia fuori, un buon piatto di coniglio alla cacciatora non ci sta poi così male. Soprattutto nella bella stagione prediligo la carne bianca come pollo e coniglio in casseruola perché personalmente la trovo più leggera…

CONIGLIO ALLA CACCIATORA (33)+

INGREDIENTI

un coniglio

un mazzetto di rosmarino e salvia

qualche spicchio di aglio rosso di Sulmona

1 carota

1 costa di sedano

1 cipolla

un bicchiere di vino bianco secco

qualche pomodorino

100 ml di salsa di pomodoro

brodo vegetale q.b.

olio extra vergine q.b.

sale e pepe q.b.

CONIGLIO ALLA CACCIATORA (66)+

PREPARAZIONE

Se avete un coniglio nostrano, vi consiglio dal giorno prima, di metterlo nel vino oppure in acqua e aceto per fargli perdere quel sapore di selvatico; se invece trattasi di coniglio di allevamento acquistato dal macellaio, questa operazione la potete tralasciare. Fatelo comunque tagliare a pezzi dal macellaio, operazione che così eviterete a casa ottenendo pezzi di carne tagliati con precisione. Lavare le verdure che triterete finemente per farne un soffritto in casseruola con un filo di olio evo da cuocere per un cinque minuti regolando con filo di acqua calda per stufarle leggermente. Unire anche qualche spicchio di aglio. Porre i pezzi di coniglio nel soffritto. Appena la carne è scottata per bene (se si asciuga troppo, aggiungervi dell’acqua calda poca alla volta), unire i rametti di odori e i pomodorini tagliati a pezzetti. Dopo una bella mescolata e rigirata della carne, sfumare con il vino bianco. Appena evaporato il tutto, regolare di sale e pepe. Unire la salsa di pomodoro, continuare la cottura per circa 40 minuti (tempo che può variare in base alla grossezza dei pezzi di carne) aggiungendo o del brodo vegetale oppure della salsa di pomodoro diluita con acqua tiepida. Perfetto con del purè di patate o se in stagione più fredda, una calda polenta.

CONIGLIO ALLA CACCIATORA (30)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CONIGLIO ALLA BIRRA CON BACCHE DI GINEPRO

CONIGLIO ALLA BIRRA

FOCACCIA AL TIMO

CONIGLIO ALLA CACCIATORA CON VINO ROSSO

RISOTTO ALLE FRAGOLE

CONIGLIO AL ROSMARINO CON MEDAGLIONE DI POLENTA AL BITTO E CASERA

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SALVIA (3)+
Un “Dolcepensiero”: è il momento di rintuzzare le piante aromatiche nell’orto che ahimè non sono sopravvissute alla stagione fredda; la salvia piantata in giardino è stata potata e ora è rispuntata molto bene, rigogliosa e verde ancor di più. Ottima occasione per riportare in tavola un risotto buono, veloce e poco calorico perfetto anche perché qui ancora l’estate non è scoppiata e alla mattina e alla sera ancora fa freschino.

RISOTTO ALLA SALVIA, PINOLI E GRANA (49)+
INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

320 grammi di riso Carnaroli

un paio di cucchiai di pinoli

80 grammi di caprino fresco

50 grammi di grana grattugiato + grana in scaglie

un litro e mezzo di brodo vegetale (carota, zucchina, 1/2 cipolla dorata, qualche granello di sale grosso, rametti di salvia verde)

1/2 cipolla dorata

un pugno di foglie di salvia

olio extra vergine d’oliva q.b.

un pizzico di pepe

RISOTTO ALLA SALVIA, PINOLI E GRANA (22)+

PREPARAZIONE

Mettere a bollire il brodo con la verdura sopracitata compresi i rametti di salvia. Con il frullatore ad immersione, tritare le verdure del brodo. Tritare finemente l’altra mezza cipolla insieme alle foglie di salvia e farla appassire nell’olio evo a fiamma dolce con una piccola parte di salvia tritata. Unire il riso, farlo tostare e appena traspare, versarvi un mestolo di brodo filtrato facendo sfumare il tutto mescolando; unire gradatamente l’altro brodo appena si asciuga il precedente sino a portarlo a cottura. Mantecare a fuoco spento con il caprino e il grana grattugiato e la salvia tritata; non dimenticate una spolverata di pepe. Servire con del grana a scaglie e i pinoli leggermente tostati in precedenza.

RISOTTO ALLA SALVIA, PINOLI E GRANA (20)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

MERINGHE ALLA FRANCESE

RISOTTO AL PESCE PERSICO PROFUMATO CON TIMO

TACOS MESSICANI CON MIX DI CARNE

FUSILLI CON RADICCHIO E PERE

TAGLIATELLE PANNA PORCINI E BOCCONCINI DI CARNE

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CREPES D'ALBUMI PROSCIUTTO E FUNGHI (34)+

Un “Dolcepensiero”: una ricetta che utilizzo parecchio è proprio questa; quando ho degli albumi che avanzano realizzo queste crepes molto leggere che arricchisco con farine diverse dalla bianca 00. Per il ripieno ho scelto un classico prosciutto e funghi…

INGREDIENTI

PER LE CREPES

100 grammi di albumi

60 grammi di farina di castagne

30 grammi di farina 00

un pizzico di sale

100 ml di latte intero

una noce di burro

PER IL RIPIENO

100 grammi di prosciutto cotto

100 grammi di funghetti champignon

100 grammi di zucchine a fette

200 grammi di mozzarella

grana grattugiato q.b.

un paio di noci di burro

olio extra vergine d’oliva q.b.

qualche foglia di salvia

prezzemolo tritato q.b.

uno spicchio di aglio

CREPES D'ALBUMI PROSCIUTTO E FUNGHI (28)+

PREPARAZIONE

Pasta: sbattere gli albumi con un pizzico di sale ma senza montarli a neve, sciogliere la noce di burro che mescolerete nella ciotola della planetaria con gli albumi, unire il mix di farine setacciate, unire poco alla volta il latte (potrebbe non occorrere tutto), ottenendo una pastella morbida. Farla riposare per una mezz’oretta circa nel frigo – reparto meno freddo.

Ripieno: con l’affettatrice o la mandolina, tagliare le zucchine a fette molto sottili che cuocerete a vapore fino a quando saranno morbide. Lasciar raffreddare e condirle poi con un filo di olio e sale. Affettare i funghi champignon e cuocerli a fuoco vivace in un filo di olio evo in cui stuferete uno spicchio di aglio, abbassare la fiamma e regolare con un po’ di prezzemolo tritato fresco. Affettare a quadratini piccoli la mozzarella.

Crèpes: preparare le crèpes in una padella antiaderente (per la prima un leggero velo di burro), mettendo un mestolino di pastella, cuocere fino a quando si sarà rappresa tutta la pastella, rigirarla e farla imbiondire. Continuare fino ad esaurimento della pastella.

Piatto finale: per ogni crèpes, iniziare con una fetta di prosciutto cotto posta in una metà della crepes, continuare con un cucchiaio circa di mozzarella, poi i funghetti ed in fine le fettine di zucchina. Arrotolare le crepes o se preferite ripiegatele in quattro. Porle in una pirofila spennellata di burro, terminare con una spolverata di grana grattugiato. Infornare a 200°C per una prima decina di minuti. Nel frattempo sciogliere una noce di burro con qualche foglia di salvia ben sminuzzata. Estrarre la teglia e spennellare la superficie delle crepes con il burro alla salvia e riporre la teglia in forno ma con funzione grill per un cinque minuti o fino a ad aver raggiunto una bella gratinatura.

CREPES D'ALBUMI PROSCIUTTO E FUNGHI (30)+
Dall’archivio di Dolcipensieri:

CREPES FRESCA D’ESTATE

CREPES DI SOLI ALBUMI CON RADICCHIO E ZOLA

RISO, PROSCIUTTO E PISELLI

PASTA FREDDA FAGIOLI, FUNGHI E FONTINA DOLCE

MILLEFOGLIE CON FONDUTA E FUNGHI

CREPES D'ALBUMI PROSCIUTTO E FUNGHI (4)+
Se volete velocizzare la ricetta, per il ripieno potete usare funghetti champignon sott’olio e zucchine sott’olio ovvio senza cuocerle in padella o al vapore. Basta ben scolarli, unirli in una ciotola con la mozzarella e mischiare bene il tutto per poi riempire le crepes…

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ZUPPA DI CIPOLLE CON NOCI (6)+

Un “Dolcepensiero” caldo: ancora la neve non è arrivata ma forse la pioggia per il fine settimana. L’arietta è comunque fredda. Natale alle porte. Per consolarci un po’ una calda zuppa è quello che ci vuole: profumata, aromatizzata e croccante… Protagonista è il formaggio Maasdam Olandese prodotto con latte vaccino. Il sapore è dolce e delicato con un leggero aroma di nocciola, perfetto per l’abbinata con cipolle e noci.

INGREDIENTI

480 grammi di cipolle dorate

50 grammi di burro + una noce per le cocotte

2 cucchiai di farina bianca 00

2 litri di brodo vegetale

un rametto di rosmarino

un rametto di salvia

2 panini croccanti

160 grammi di Maasdam Olandese

20 grammi di grana grattugiato

una dozzina di noci

sale q.b.

pepe q.b.

ZUPPA DI CIPOLLE CON NOCI (12)+

PREPARAZIONE

Tagliare finemente le cipolle e farle rosolare con il burro; proseguire stufando le cipolle coperte a fuoco basso per una ventina di minuti unendo durante la cottura qualche cucchiaio di brodo. Legarle aggiungendo la farina mescolando bene, sfumare con il vino e una volta asciugato, aggiungere il brodo regolando di sale e pepe e cuocere il tutto per una ventina di minuti unendo anche i rametti di rosmarino e salvia, mescolare di tanto in tanto. Nel frattempo, grattugiare il formaggio grossolanamente e affettare a dadini il pane; con la noce di burro lasciata a parte, ungere le cocotte e porvi all’interno i dadini di pane. Metterle nel forno a grigliare per poi, una volta cotta la zuppa, porre metà del formaggio sul fondo delle cocottine e riempirle con la zuppa dove avrete eliminato i rametti aromatici e aggiunto metà delle noci spezzettate. Versare il formaggio restante, spolverare con il grana grattugiato e le noci avanzate. Infornare a 150°C per una decina di minuti o fino a quando le superfici saranno ben dorate, passare al grill solo per qualche minuto per rendere ben croccante la crosta. Servire ben calda.

ZUPPA DI CIPOLLE CON NOCI (52)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUPPA DI CIPOLLE E PORRI IN CROSTA

PASTA CON MASCARPONE E SALSA ALLE NOCI

BROWNIES ALLA NUTELLA CON NOCI

ZUPPA DI CIPOLLE CON NOCI (2)+

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SPIGOLA AL SALE (2)+

Un “Dolcepensiero”: durante la settimana prediligo pranzi leggeri in modo poi che la ripresa lavorativa non sia all’insegna dell’abbiocco cosa che amo durante il week-end. Con la cottura al sale, le pietanze sono leggere perché non comporta l’uso di condimenti. Unire delle erbe aromatiche, conferiscono al pesce in cottura un buon profumo e aroma. Come contorno un’insalata leggera, una fettina di strudel di mele è perfetta per chiudere il pranzo, una delle tante ricette che troverete su Ricette di Cucina.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

1 chilo di sale grosso

2 spigole da 400 grammi circa

qualche rametto di salvia

qualche rametto di timo

qualche rametto di rosmarino

1 limone

un pizzico di sale e pepe

qualche spicchio di aglio

un paio di albumi

PREPARAZIONE

Accendere il forno a 200°. Aprire i branzini ed eviscerateli con molta cura, sciacquare poi i pesci sotto acqua corrente. Tritare grossolanamente le erbe aromatiche, tranne qualche rametto, con l’aglio e grattugiare la scorza del limone e riempire la pancia del pesce. Montare a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale fino e unire il sale grosso, amalgamando bene il tutto. Unire i rametti lasciati da parte e mescolare bene. Stendere un foglio di carta forno su una teglia, adagiarvi un sottile strato di sale. Appoggiare i branzini; ricoprire con il composto di sale pressando delicatamente compattando il tutto ai pesci. Infornare in forno già caldo per una mezz’oretta.

SPIGOLA AL SALE (17)+

Estrarre poi il branzino dal forno, farlo riposare qualche istante, poi rompere la crosta di sale.

SPIGOLA AL SALE (39)+

Procedere a eliminare la pelle al pesce: apriteli in due eliminando la lisca centrale e servire. Un’insalata fresca potrà essere un buon contorno.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

FILETTI DI BRANZINO ALLE OLIVE E POMODORO

SEPPIE CON PISELLI

COZZE ALLA TARANTINA

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CRESPELLE TIROLESI (28)+

Un “Dolcepensiero”: settimana scorsa con qualche temporale e i nuvoloni carichi e gonfi, le temperature sono cambiate. Ora invece c’è stato un caldo ritorno all’estate. Già però penso che piano piano ci stiamo affacciando all’autunno e anche in cucina i piatti stanno mutando in base alla stagione. Alla mattina ci si alza con un’arietta un po’ più fresca anche se il cielo è terso e di un azzurro che mozza il fiato. Durante il pomeriggio il sole è ancora caldo e si possono fare ancora merende e compiti all’aperto. Alla sera le finestre sono socchiuse e sul letto sono apparse le prime copertine leggere e si dorme senza sudare o sospirare. Già si pensa alle passeggiate in montagna perché questo è il periodo più bello: gli ultimi mirtilli e more fanno spazio ai primi funghi di stagione, piano piano l’erba rimane sempre più umida nel tempo e le foglie dagli alberi iniziamo a venarsi di giallo… una meravigliosa arietta mista fra il fresco e il tiepido ci accompagna nei sentieri, i primi ricci cadono appena piove e gli altri sono in attesa di seccare e cadere per raccoglierne i suoi frutti. E così arriverà in un batter d’occhio l’autunno. Oggi ho iniziato a pensare proprio a questa meravigliosa stagione che in cucina trasforma come per magia i piatti in pietanze ricche e golose… non che i piatti estivi siano da meno ma volete mettere il profumo del burro fuso con la salvia? eccovi accontentati…

CRESPELLE TIROLESI (8)+

INGREDIENTI

PER UNA DECINA DI CRESPELLE

125 grammi di farina bianco 00

3 uova

3 dl di latte intero

una noce di burro leggermente salato per l’impasto

una noce di burro per la padella

PER IL RIPIENO

200 grammi di speck

200 grammi di fontina dolce

un paio di noci di burro belle grosse

pepe nero q.b.

abbondante salvia in rametti

PREPARAZIONE

Sbattere con le fruste le uova con il burro salato precedentemente sciolto. Unire la farina. Aggiungere poco alla volta il latte. Far riposare la pastella per almeno un’ora. Scaldare poi una padella antiaderente di circa un 14 cm di diametro unta con la noce di burro. Versarvi un mestolino d’impasto e ruotare la padella in modo che si formi un disco che lascerete cuocere da entrambi i lati fino a doratura. Procedere fino ad esaurimento dell’impasto. Mettere i dischi su un tavolo: su ognuno di loro porre tre fette di speck tagliato sottile su cui adagerete un’abbondante fetta di fontina dolce e una fogliolina di salvia. Arrotolare i dischi su se stessi e porli in una pirofila leggermente imburrata. Infornare in forno già caldo a 200°C per circa 5-6 minuti. Intanto in una padella antiaderente, fondere il burro e unire abbondanti rametti di salvia, regolare con del pepe nero, far schiumare e poi togliere dal fuoco. Riprendere la pirofila dal forno, bagnare molto bene le crespelle con il burro fuso, porre in superficie i rametti di salvia e riporre in forno per una ventina di minuti abbassandolo a 180°C. Sfornare quando in superficie si sarà formata una buona crosticina croccante e bruna.

CRESPELLE TIROLESI (6)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CREPES AL SAINTE MAURE DE TOURAINE

CRESPELLE CON GORGONZOLA E RADICCHIO

CREPES ALLA FARINA DI CASTAGNE CON CREMA DI NOCI E SPECK

CRESPELLE TIROLESI (4)+

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