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Posts Tagged ‘scalogno’

Un “Dolcepensiero”: un primo piatto molto gustoso con dell’ottimo guanciale di maiale e forse gli ultimi carciofi di stagione primaverile. Perfetta anche se la gustate tiepida ora che sono veramente iniziate le prime giornate estive…

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

360 grammi di penne o pasta corta

4 carciofi

250 grammi di guanciale di maiale

1 scalogno

un mazzetto di prezzemolo fresco

1 spicchio di aglio

il succo di un limone (uno per i carciofi)

olio extravergine sardo q.b.

pepe nero q.b.

sale q.b.

grana gratuggiato facoltativo

PREPARAZIONE

Con la mezzaluna, tritare finemente il prezzemolo ben lavato e mondato con lo spicchio di aglio privato della buccia. Pulire i carciofi e affettarli a julienne che metterete in una ciotola con acqua acidulata, affettare a velo lo scalogno mentre il guanciale tagliato a pezzettini piccoli; scaldare dell’acqua che porterete a bollore salandola, tuffare la pasta corta (cuocere per il tempo utile indicato sulla confezione). In una padella antiaderente, mettere un filo leggero di olio evo in cui tufferete lo scalogno e il guanciale che rilascerà molti grassi; far cuocere a fuoco vivace fino a quando il guanciale sarà ben rosolato, unire i carciofi ben scolati dall’acqua, il trito di prezzemolo e aglio mescolando molto bene. Regolare di sale e pepe nero e appena asciuga, unire un poco di acqua di cottura della pasta, abbassare la fiamma e tenere il tutto in caldo. Scolare la pasta che unirete al condimento, far saltare bene il tutto, impiattare con filo di olio evo a crudo, una leggera spolverata di pepe nero e per chi gradisce del grana gratuggiato.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

PENNETTE ALLA VODKA CON CULATELLO DI ZIBELLO

SOBA NOODLES GAMBERETTI, CARCIOFI E SESAMO

RISOTTO CON GUANCIALE E GORGONZOLA

Questa e tante altre ricette se

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Un “Dolcepensiero” che riecheggia di tradizione: per noi comaschi il risotto al pesce persico è il gran piatto delle occasioni. E’ il piatto che anche in estate viene sempre richiesto, il persico infatti si può pescare nei mesi a partire da maggio e giugno quando le acque iniziano a scaldarsi, il periodo più prolifico è luglio con i caldi torridi della Brianza, periodo in cui i persici nuotano a pochi metri dalla superficie. Per molti di noi, E’ la ricetta lariana perchè unisce cio’ che il lago puo’ regalare unito al chicco che per tradizione lombarda la fa da padrone sulle nostre tavole. Ora possiamo considerare tale piatto, una gran portata degna di ristoranti a livello medio-alto per il fatto che il pesce persico non è più molto presente nel nostro lago: infatti viene pescato soprattutto nei grandi laghi del Nord (lago di Garda, Maggiore, Iseo e Idro) dove viene praticata una pesca professionale e/o sportiva. Inoltre questa qualità di pesce di lago, è molto prelibata con carni morbide e delicate. Infatti il costo è abbastanza alto soprattutto se si parla di pesce persico o lavarello reale, se arriva dai laghi lombardi ancor di più. E’ quindi un piatto di festa preparato in casa per occasioni speciali mentre i ristoratori del lago, lo propongono a prezzi non proprio moderati anche per la poca reperibilità soprattutto fuori stagione. Se lo realizzate a casa, mi raccomando non risparmiate sul riso per non guastare l’ambito pesce; perfetto un Carnaroli o un Vialone nano, il burro meglio d’alpeggio – quello bello giallo, s’intende – e il grana grattugiato fresco al momento. In commercio potete trovare persici a costo inferiore di allevamento straniero, evitate, a mio modesto parere, quello egiziano troppo grosso e con carni a volte stoppose.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

PER IL PESCE

500 grammi di filetti di pesce persico reale

80 grammi di burro

un paio di rametti di salvia

un pugno di farina bianca 00

un pugno di pan grattato

un pugno di farina gialla

un pizzico di sale

PER IL RISOTTO

350 grammi di riso Carnaroli

1,5 litri di brodo vegetale (mezza cipolla, una carota, una zucchina e un gambo di sedano con qualche granello di sale grosso)

1 scalogno

1 bicchiere di vino bianco secco

un paio di rametti di timo

una noce di burro

50 grammi di grana grattugiato

un pizzico di mix di pepe nero e bianco.

PREPARAZIONE

Preparare il brodo. Infarinare i filetti di pesce persico nel mix di farina bianca, gialla, pangrattato e sale. In una capiente padella, rosolare abbondante burro con la salvia; friggere i filetti di pesce facendoli dorare da ambo i lati, scolarli su carta assorbente e poi tenerli in caldo. Preparare il risotto: tritare lo scalogno finemente e rosolarlo in una casseruola con il burro; aggiungere il riso, mescolare e, quando inizia a diventare trasparente, versare il vino lasciandolo evaporare, sempre rimestando con un cucchiaio di legno. Aggiungere il brodo con un mestolo, poco alla volta, continuando a rimestare; al termine della cottura, mantecare con il grana grattugiato, le foglioline di timo e un pizzico di pepe. Servire il risotto con i filetti di pesce persico adagiati sopra.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO ALLE ROSE E CURRY 

RISOTTO AL PESCE PERSICO

OMELETTE CASERA E AGRETTI

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Un “Dolcepensiero”: qualche giorno fa per un pranzo fra amici che adorano il risotto, ho voluto riproporre quello alle rose ma con un’aromatica nota in più che solo il curry sa donare. Mi perdonerete se non ho fatto le foto al piatto finito, ma non ne è avanzato un chicco. In compenso mi sono dilettata in qualche scatto agli ingredienti principali. Per le rose usate nella ricetta, oltre ai piccoli boccioli essicati, ho usato petali di rose edibili freschissime, appena colte e assolutamente non trattate, che vi serviranno sia come ingrediente che per la decorazione del piatto. Se siete sicure che le vostre rose nel giardino non hanno subito lavorazioni e concimi vari, potete usufruirne anche di quelle. Maggio è il mese a loro dedicato…

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

360 grammi  di riso Carnaroli

3/4 cucchiai di olio extravergine d’oliva

1 scalogno

1 litro e mezzo di brodo vegetale (carota, zucchina e sedano)*

2 cucchiai di boccioli di rose rosse essicate “Linea Coccole – Ferri dal 1905″

2 cucchiai di petali di rosa biologiche o edibili

una generosa spolverata di curry

1 noce di burro per la mantecatura

pepe rosa q.b.

PREPARAZIONE

Mettere i boccioli e i petali di rosa essicati in una bacinella di acqua tiepida per dieci minuti circa. Mettere il brodo a bollire con le verdure sopracitate ben lavate e pulite, tagliate a metà. Scaldare in una pentola capiente l’olio evo, quando sarà ben caldo aggiungere lo scalogno tagliato finemente e farlo imbiondire mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Appena dorato e stufato, aggiungere il riso girandolo continuamente fino a quando i chicchi iniziano a trasparire. Sfumare con un bicchiere di acqua delle rose filtrata, tenete da parte le rose. Iniziare a inumidire il riso con un paio di mestoli di brodo bollente; mescolre di continuo e, appena il brodo sarà quasi assorbito, aggiungerne dell’altro. Continuare così per tutta la sua cottura (circa 15-18 minuti totali). Appena trascorsi i primi quindici minuti, unire una generosa spolverata di curry e portare a termine la cottura aggiungendo i petali e i boccioli di rosa ben strizzati, privati della parte verde. Una volta cotto il risotto, assaggiatelo, eventualmente regolate con un po’ di pepe rosa tritato al momento. Mantecate con la noce di burro, prima di servirlo, lasciarlo riposare. Servirlo con qualche piccola rosellina essicata…

Dall’archivio di Dolcipensieri:

 RISOTTO ALLE ROSE, FIORI E SALE PERSIANI

RISOTTO CON ASPARAGI E CREME FRAICHE

POLLO AL CURRY

Con questa ricetta partecipo alla raccolta del blog “I sognatori di cucina e nuvole”

dal titolo “La magia delle spezie”

Fuori concorso non avendo una foto del piatto finito,

Purtroppo l’ho abbiamo mangiato tutto,

Partecipo anche al contest di “Pane e pomodoro”

dal titolo: “La cucina in fiore”

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Un “Dolcepensiero” tutto arrotolato: è primavera ormai! e anche la carne si veste di nuovi colori delle verdure di stagione. Questo rolle’ di carne racchiude un ripieno di spinaci e uova, sano e nutriente da accompagnare con il classico dei contorni, le patatine, oppure con le prime insalate fresche. E’ anche una portata comoda per il pic nic: affettato, è perfetto anche da gustare con le mani… tocco per tocco!

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

1 chilo di lonza di maiale aperta a libro

500 grammi di spinaci

4 uova

4 scalogni

grana grattugiato q.b.

1 bicchierino di cognac

qualche spicchio di aglio

un paio di noci di burro

sale q.b.

olio extra vergine d’oliva

PREPARAZIONE

Sbattere le prime due uova con un pizzico di sale e un cucchiaio di grana senza farli schiumare. In un padella antiaderente, sciogliervi una noce di burro e appena dorato, tuffare le uova e cuocere una frittata; fare lo stesso con le altre due uova. Lavare gli spinaci, scolarli e cuocerli in acqua bollente salata finchè si appassiranno. Quando freddi, strizzarli e con una mezzaluna, tritarli. Disporre la carne su un tagliere (io l’ho già fatta preparare dal macellaio tagliata e aperta a libro e leggermente pestata), coprirla con gli spinaci, spolverizzare un pizzico di sale. Disporre le due frittate precedentemente cotte sopra gli spinaci, arrotolare la carne sul ripieno, legarla con alcuni giri di spago da cucina. Rosolare il rolle’ in una casseruola con un abbondante filo di olio evo, bagnare con il cognac e farlo evaporare. Unire gli scalogni sbucciati e un po’ di acqua tiepida, coprire e cuocere a fuoco medio/basso per circa un’ora e mezza. Se necessita, aggiungere ancora acqua durante la cottura. Servire affettato con insalata fresca o patate al forno.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

LA RUSTISCIADA 

LONZA DI SUINO ALLA BIRRA SCURA

INSALATA DI SPINACI COTTI

OMELETTE DI AGRETTI E PORRI CON BITTO

FRITTATINA AGLI SPINACI E PINOLI

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Un “Dolcepensiero”: ancora pioggia!!! sono qui che vi sto’ scrivendo mentre fuori diluvia… nelle nostre cucine dovremmo già pensare a piatti estivi, freddi e pronti per pin nic ed invece son qui a cucinare caldi e corposi risotti… e temo di non essere l’unica. A parte il fatto che io il risotto lo preparo tutto l’anno, è vero anche come mi sottolineò qualcuno/a, è un piatto tipico per le stagioni fredde ma a questi chicchi madreperlati io proprio non ci resisto se poi preparati con le verdure di stagione sono ancora meglio! ed ecco un buon risotto con gli asparagi arricchito con la creme fraiche.

INGREDIENTI

320 grammi di riso Carnaroli

300 grammi di asparagi verdi

125 ml di creme fraiche

uno scalogno

una noce di burro

1 bicchiere di vino bianco

1 litro di brodo vegetale (carota, zucchinam, cipolla bianca, sedano e qualche granello di sale grosso)

mix di pepe

grana grattugiato q.b.

PREPARAZIONE

Lavare gli asparagi sotto acqua corrente, raschiare i gambi tagliando la parte più dura. Lessarli in una capiente pentola con acqua per una decina di minuti o fino a quando diventano morbidi. Scolarli (senza buttare l’acqua di cottura) tagliare le punte mentre i gambi dividerli a tocchetti. Scaldare il brodo usando l’acqua di cottura degli asparagi (circa un paio di litri) a cui unirete le verdure sopra citate ben lavate. Mettere in una pentola la noce di burro, unire poi lo scalogno tritato molto finemente e appena dorato, aggiungere il riso, farlo tostare fino a quando i chicchi diventano trasparenti, sfumare con il vino. Unire gradatamente il brodo bollente e cuocere il tutto per dieci minuti. Unire poi i tocchetti dei gambi continuare in cottura per altri 5-7 minuti, unire le punte (tranne qualcuna per la parte finale) e mescolare bene ma delicatamente. Amalgamare con la creme fraiche, terminare la cottura, farlo riposare qualche minuto prima di servire aggiungendo una bella spolverata di mix di pepe (nero, bianco e rosa). Impiattare con qualche punta al centro lasciata da parte, per chi gradisce un po’ di grana grattugiato.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO CON SPIEDINO DI GAMBERI AGLI AGRUMI

TORTA ASPARAGI E RICOTTA

CREPES AL SAINTE MAURE DE TOURAINE

Con questa ricetta partecipo al contest “RISCOPRIAMO LA PRIMAVERA IN TAVOLA”

del blog “UNA PASTICCIONA IN CUCINA”

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Un “Dolcepensiero” in attesa del sole… e mentre dalla mia finestra fa capolino un sole splendente nel centro di un cielo spaccato fra varie tonalità di grigio, speriamo che questo sia l’ultimo post di minestroni, zuppe, brodi & C. dettato dalle previsioni meteo, non che mancano anche nella stagione più bella sul mio blog, perchè io li adoro magari non caldissimi ma appena tiepidi! una sferzata di energia grazie alle verdure e poi è soprattutto la primavera la stagione che ci regala la miglior verdura se poi coltivata proprio da me, beh magari quest’anno dal papà perchè temo il mio orto salterà, rimpiazzerò solo le erbe aromatiche e con questo minestrone ho infatti usato le novizie acquistate durante il week-end. Ora attendo il sole e il caldo per poterle ripiantare, ora si godono il sole dalla finestra della mia cucina ben custodite in una graziosa cassetta di legno molto trendy!!!

INGREDIENTI

1 porro

1 cipollotto fresco

1 scalogno

3 carote

1 grappolo di pomodorini

3 zucchine

100 grammi di fagiolini

200 grammi di fagioli borlotti in scatola

1 finocchio

1 gamba di sedano

un mazzetto di basilico

uno spicchio di aglio

qualche rametto di timo

qualche fogliolina di salvia dalla foglia gialla

qualche rametto di maggiorana

qualche ago di rosmarino

olio extravergine q.b.

qualche granello di sale grosso

pepe nero un pizzico.

PREPARAZIONE

Tritare la cipolla e lo scalogno, sminuzzare i pomodorini, ridurre il porro a rondelle, i fagiolini e il sedano a tocchetti, le carote e le zucchine a dadini. Il finocchio tagliarlo a julienne. Stufare la cipolla con lo scalogno e il porro con un po’ di olio evo in una casseruola ampia per qualche minuto fino a quando iniziano ad imbiondire, mescolando spesse volte. Unire tutte le verdure che avete tagliato, fate stufare per qualche minuto e poi aggiungere un paio di litri di acqua, qualche granello di sale grosso e cuocere il tutto per circa un’oretta a pentola coperta mescolando di tanto in tanto. Appena passata la prima mezz’oretta, unire i fagioli borlotti privati della loro acqua di conservazione. Con la mezzaluna, tritare finemente le foglie di basilico con l’aglio insieme anche a qualche ago di rosmarino e qualche foglia di salvia. Unire le foglioline di timo e maggiorana, mischiare bene il tutto. Unire al minestrone appena terminata la cottura a fuoco spento, mischiare bene il tutto, regolare con un pizzico di pepe e per chi desidera un poco di grana grattugiato.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

MINESTRA DI CECI 

MINESTRONE DI VERDURA

MINESTRA DI VERDURE CON PROSCIUTTO CRUDO E CIPOLLA

PASSATO DI VERDURA CON ORZO PERLATO, SAPORE DI PAPRICA CON CROSTINI SAPORITI

Mi trovi anche qui

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Un “Dolcepensiero” perchè troppo buoni: qui in Brianza anche oggi appena svegliati, la giornata si è presentata grigia, pioggia battente e voglia di uscire ben poca eppure è domenica, mannaggia! in cucina avevo ancora del pane raffermo e avendo avuto un buon risultato con i primi mi sono voluta ripetere. E sono stati molto buoni e caldi, perfetti per questa giornata non ancora primaverile ma ora ormai a metà pomeriggio,il cielo ha deciso di regalarci un po’ di azzurro.

INGREDIENTI PER UNA DECINA DI CANEDERLI

150 grammi di pane raffermo senza crosta

80 grammi di speck

2 bicchieri di latte intero

2 uova

un pizzico di sale

un pizzico di pepe nero

1 scalogno

4/5 cucchiai di grana grattugiato

1 mazzettino di prezzemolo

farina bianca 00 q.b.

2 litri di brodo di vegetale (carota, zucchina, sedano e qualche granello di sale grosso)

olio extravergine d’oliva

PREPARAZIONE

Mettere a bollire il brodo con le verdure indicate sopra, quando saranno belle cotte, frullarle con il mixer ad immersione e poi con un colino, travasare il brodo in una capiente padella. Tagliare a dadini il pane. Scaldare il latte senza farlo bollire, quindi versarlo a tratti sul pane all’interno di una ciotola e con le mani iniziare a lavorare l’impasto impregnandolo bene. Affettare molto sottilmente lo scalogno e lo speck, in una pentola antiaderente unire un filo di olio evo in cui farete sfrigolare scalogno e speck, appena prenderanno colore, unire il pane abbassando la fiamma al minimo. Sbattere le uova con un pizzico di sale e pepe, unirli all’impasto mescolando velocemente per non far rapprendere troppo le uova. Unire il grana grattugiato e il prezzemolo ben lavato, asciugato e tagliuzzato molto finemente. Con le mani bagnate, formare la prima pallina con una porzione d’impasto compattando bene, passarlo nella farina bianca. Continuare fino ad esaurimento dell’impasto, le palline avranno la dimensione di una palla da ping pong. Porre in frigo per almeno otto ore. Scaldare il brodo, porvi a cuocere i canederli facendo attenzione che il brodo non abbia un bollore troppo vivace, per circa una decina di minuti. Servire ben caldi con l’aggiunta di altro grana se gradite e una generosa spolverata di prezzemolo tritato.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CREPES CON BROCCOLI E SPECK 

LINGUINE CON RAGU’ DI GALLINELLA E CUORE DI BUE

RIS E ERBORIN ovvero LA MINESTRA DI RISO E PREZZEMOLO

Colgo l’occasione per ringraziare Lalla del blog “Semplicemente cucinando”

per avermi nominata per la sfaffetta “Blog 100% affidabile”

ne sono veramente felice!!! i premi sono sempre molto graditi

Il Blog Affidabile

che a mia volta giro a:

(CLAUDIA – MY RICETTARIUM)

(SIMO – PENSIERI E PASTICCI)

ROS – RICORDI E TRADIZIONI

GIULIANA – LA CUCINA IMPERFETTA

ALESSIA – DOLCEZZE DI NONNA PAPERA

ELY – NELLA CUCINA DI ELY

SILVIA – PANE E POMODORO

se avete già accettato la staffetta da altri blog oppure per esigenze vostre non gradite, fatemelo sapere sarà mia premura inoltrare il premio ad altre care amiche e amici!!!

“Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio “Il Blog Affidabile” disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio”.

Inoltre ecco la mia motivazione per l’apertura del mio blog “Dolcipensieri” nel maggio 2008:

Ho aperto il blog perchè avevo più tempo da passare in casa: da quando ho il mio bimbo ho diminuito i ritmi di lavoro, prima ancora mi sono presa due anni – i primi di Matteo – di riposo per dedicarmi interamente a lui e di conseguenza al mio hobby “la cucina”. Ora quando posso e voglio, cucino per rilassarmi e il mio bimbo a volte mi aiuta dando vita continua al mio blog. Ho aperto il blog anche perchè sono strapiena di fogliettini e quaderni di ricette e tanti ritagli di giornale. Con il blog tutto diventa virtuale e anche un ottimo modo per poter scambiare con altre persone, consigli e suggerimenti sulle ricette divenendo anche un diario dedicando sempre l’apertura del post a qualche mia disavventura di vita: la mia cucina si apre a tutti coloro che amano pasticciare e mangiare bene, che sia facile o difficile, che sia umile o ricercato. Non ho obiettivi particolari: vorrei solo essere seguita come lo sono già e magari migliorare e aumentare i miei sostenitori… (vieni qui a conoscermi meglio)

Con questa ricetta partecipo alla raccolta

del blog “dario dela mia cucina” dal titolo “I love home made”

Mi potete trovare anche qui con tante ricette

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Un “Dolcepensiero”: auguri a tutti voi per una Pasqua serena e un lunedi dell’Angelo altrettanto rilassante e tranquillo. Sono proprio le festività come il Natale e la Pasqua che adoro per rilassarmi anche seduta tranquillamente a casa. Dopo un gran pranzo tutto a base carne alla griglia per aprire quella che sarà la stagione di cene e pranzi all’aperto, stasera taglieremo una colomba e festeggerò con i miei cari fratelli e nipotini. Anche per quest’anno è sfumata la preparazione della colomba pasquale in casa, ma ci accontenteremo – si fa per dire – di una buonissima colomba confezionata dalla pasticceria.  Il progetto di fare in casa la colomba è per l’ennesima volta rimandato al prossimo anno, ma prima o poi ce la farò!!! Il piatto che vi propongo oggi l’ho preparato per l’ultimo venerdi santo, a base di pesce – la gallinella di mare – come tradizione vuole.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

320 grammi di linguine

1 gallinella di mare (circa 500 grammi di peso)

2 pomodori cuore di bue

1 scalogno

1 spicchio di aglio rosa

olio extra vergine q.b.

sale rosso delle Hawaii q.b.

pepe bianco q.b.

prezzemolo q.b.

PREPARAZIONE

Pulire e sfilettare la gallinella di pesce (un’operazione che potete far fare dal vostro pescivendolo di fiducia). Una volta ottenuti dei filetti, tagliarli a quadrotti e porli con un filo di olio evo, un pizzico di sale rosso delle Hawaii e un pizzico di pepe. Tenere da parte. Intanto mettere a bollire l’acqua per le linguine. Tritare lo scalogno finemente, lavare i pomodori cuori di bue e affattarli in piccoli pezzettini: in una padella antiaderente, porre un filo di olio evo in cui metterete lo scalogno, lo spicchio di aglio e una volta sfrigolato il tutto, unire i pomodori togliendo l’aglio, cuocere per un cinque minuti rigirando di tanto in tanto. Unire il pesce, abbassare la fiamma regolando di sale e pepe se necessita. Porre a cuocere la pasta, al ragù, se si asciuga troppo, unire un goccio di acqua di cottura, scolare la pasta che condirete con il ragu’ di gallinella, impiattare e finire con un pizzico abbondante di prezzemolo ben tritato.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

LINGUINE ALL’ASTICE

SPAGHETTI ALLE SARDE CON GAMBERETTINI E POMODORI CUORE DI BUE

RISOTTO CON SPIEDINO DI GAMBERI AGLI AGRUMI

Con questa ricetta partecipo al contest “…e tu… te li fai DUSPAGHI?”

del blog “Acqua e farina.sissisima”

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Un “Dolcepensiero”… prestarsi al rito del “magro” almeno al venerdi, è un buon rito; quello pasquale prevede di non mangiare carne al venerdi, c’è chi più bravo di me, si presta a non consumare nessun tipo di carne per tutti i giorni di quaresima. Io sono sincera non ce la farei, anche se non sono una gran mangiatrice di carne, comunque non riuscire a mantenere tale “fioretto”… però al venerdi cerco di gustare piatti in tema senza perdere però la bontà e la bellezza del buon cibo. Oggi vi propongo un buon piatto unico di riso e pesce con la sferzata energetica degli agrumi. Marzo è volato, domenica è già la giornata delle Palme e già da mercoledi i bimbi saranno a casa da scuola per le vacanze pasquali e incrociamo le dita nella speranza che anche il tempo ci possa regalare le stesse giornate di sole e caldo come queste che stiamo vivendo in questi giorni… oggi è una favola con un venticello che sembra quasi marino!!!

INGREDIENTI

PER LA VINAIGRETTE

1 limone biologico

1 arancia biologica

olio extravergine d’oliva

pepe bianco un pizzichino

PER I GAMBERI

400 grammi circa di gamberi

fleur de sel de la Camargue q.b.

semi di papavero “i Gusti Vegetali” ditta Ferri

PER IL RISOTTO

320 grammi di riso Carnaroli

uno scalogno

un filo di olio extravergine d’oliva aromatizzato all’arancia*

1 bicchiere di birra chiara

1 litro di brodo vegetale

pepe bianco q.b.

PREPARAZIONE

PER LA VINAIGRETTE

Miscelare, con l’aiuto di una forchetta in una ciotola, 5-6 cucchiai di olio evo con il succo di limone e arancia, grattugiare le bucce e spolverare con un pizzico di pepe bianco. Questa vinaigrette si usa per spennellare gli spiedini di gambero e per il risotto.

PER GLI SPIEDINI

Pulire i gamberi e privarli del carapace lasciando la codina finale, infilzarli sugli spiedini di legno e con un pennello inumidirli tutti molto bene con circa metà della vinaigrette agli agrumi. Spolverarli con fleur del sal. Tenerli al fresco.

PERIL RISOTTO

Mettere a bollire il brodo. Affettare lo scalogno finemente. In una padella mettere un filo di olio extravergine d’oliva aromatizzato all’arancia*, unire lo scalogno affettato e appena imbiondisce, gettare il riso a tostare fino a quando i chicchi diventano trasparenti. Sfumare con la birra, aggiungere la restante vinaigrette che conferirà un tocco particolare e profumato al vostro risotto; continuare la cottura per circa 18 minuti bagnando con il brodo e mescolando.

*se ne siete sprovvisti, usate del normale olio evo mischiato con un po’ di succo di arancia.

Quando alla cottura del risotto mancano circa 8-10 minuti, mettere sulla griglietta già calda gli spiedini di gamberetti che farete cuocere da ambo le parti per qualche minuto. Spolverare di semini di papavero.

Spegnere il fuoco al risotto, servire caldo con gli spiedini posti accanto oppure sovrapposti al riso a cui avrete unito qualche semino di papavero.

Con questa ricetta partecipo al contest di Paneepomodoro e Photobirra

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO ALL’OLIO AROMATIZZATO AL CACAO AMARO E PEPE ROSA 

VOUL AU VENT PER IL 2012

MUFFIN AL LIMONE

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Un “Dolcepensiero”: adorabili torte salate perfette per ogni occasione… quella di oggi vede come protagonista il radicchio rosso. Semplice ma dal sapore deciso, ottima gustata tiepida abbinandola ad un bel piatto di assaggi di formaggio, magari i vostri preferiti accompagnando il tutto con un buon vino rosso.

INGREDIENTI

1 rotolo pasta brisée

1 mela pink lady

2 cespi radicchio rosso tardivo

1 scalogno

3 uova

1/2 bicchiere di vino rosso

125 grammi di caprino semistagionato

60 grammi di casera

60 grammi di grana grattugiato

olio extravergine d’oliva q.b.

sale e pepe nero q.b.

PREPARAZIONE

Foderare uno stampo antiaderente di circa 24 cm con la pasta, punzecchiare il fondo con la forchetta. Sbucciare lo scalogno e affettarlo sottilmente. Pulire il radicchio sfogliandolo e lavandolo sotto acqua corrente. Rosolare in padella, per pochi minuti a fuoco medio con un filo di olio evo, lo scalogno; appena appassito, unire anche il radicchio tagliato a pezzi. Saltare bene il tutto in padella, regolare di sale e pepe, intanto pelare e affettare la mela a spicchi. Sfumare con il vino rosso*. Unire le fette di mela e terminare la cottura per ancora un cinque minuti; trasferite il composto nel guscio di pasta. Sbattere le uova con un pizzico di sale, unire il grana e mettere il tutto sulla torta.  Terminare con il caprino spezzettato**, ripiegare i bordi della pasta, spennellarli con l’uovo e terminare con il formaggio casera grattugiato. Cuocere per 30 minuti circa a forno già caldo a 180°C. Sfornare e gustare la quiche tiepida.

*se non amate i sapori decisi, evitare di sfumare con vino rosso ma utilizzate qualche cucchiaio di acqua tiepida per brasare il radicchio.

**sempre per chi non ama i sapori decisi, utilizzate caprini freschi o ricotta.

Con questa ricetta partecipo al contest di

“Sapori di Elisa” dal titolo “VegetariAMO”

Dall’archivio di Dolcipensieri:

QUICHE SALATA SPEZIATA AI BROCCOLI CON NOCI 

RISOTTO AL RADICCHIO CON GAMBERI AL GIN E ARANCIA

LO STRUDEL DI PELLEGRINO ARTUSI

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