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“Sto mangiando la PASTA CON I BROCCOLI, CHI E’ CHE ROMPE???”

E’ la voce del commissario alias Zingaretti che tuona alla cornetta… Nella puntata dal titolo “Il ladro di merendine“, mitica è questa scena, appena seduto al tavolo e pronto a gustarsi per intero il suo bel piatto di pasta, squilla il telefono e all’altro capo del filo c’è Livia, l’eterna sua fidanzata che vive e lavora al nord. Non riesco a smettere di ridere mentre ascolto Zingaretti interpretare il Commissario Montalbano nella fiction della rai; non so’ dirvi quante volte ho visto e rivisto queste puntate. Uno spaccato moderno della Sicilia dei giorni nostri raccontati con maestria prima da Camilleri, grande scrittore, e poi messe in onda con la regia Alberto Sironi perfetto maestro di schermo. Anche in cucina sia Camilleri sia Sironi, hanno saputo portare una nota degna della Sicilia con le ricette che il Commissario gusta nella trattoria dì Vicata in pausa pranzo con il compagno di lavoro di sempre Mimì, sia con quelle che le prepara la sua fidata cameriera. Ed è proprio la pasta con i broccoli uno dei piatti “cult” del commissario insieme agli arancini di Adelina. Sono molto affezionata soprattutto alla fiction che mi ha tenuto compagnia quando avevo il pancione, poi nelle serate fra una poppata e l’altra e poi nelle fine serate quando mi rilassavo con Marco mentre il Matti già dormiva da un po’. Istrionico attore, Zingaretti è riuscita a dare vita ad un commissario che ormai è entrato nei cuori dei telespettatori sapendo regalare al personaggio, una più concreta struttura all’uomo e commissario comunque ben descritto da Camilleri. In libreria poi ho scoperto un mondo di libri dedicati alla cucina siciliana di Montalbano: quest’estate ho proprio acquistato un libro ben coordinato di ricette, stralci dai romanzi di Camilleri della scrittrice Stefania Campo che ha saputo speigare e raccontare dalla parte dellla cucina, la storia di questo simpaticissimo personaggio.

Immagine presa dal web

Questo libro oltre essere un buon riassunto dell’istrionica personalità di Montalbano, è anche un buon ricettario di cucina siciliana: grazie alla golosità e alla fame smisurata del comissario, la scrittrice ha raccolto in sè antipasti, primi e secondi piatti, dolci e contorni della cucina siciliana. Piatti di tradizioni legati alle abitudini della sua adorata cameriera, sono i protagonisti di quasi tutte le storie. Per il comissario il cibo è desiderio, piacere e conquista. Vi consiglio caldamente per il libro per due motivi: il primo se vi volete avvicinare alla scrittura di Camilleri che ci mette anche del buon dialetto siciliano oltre che essere un’interessante vetrina delle storie di Montalbano, il secondo motivo è perchè in esso sono racchiuse ricette interessanti di una cucina con molte sfaccettature, quella siciliana appunto. Da questo ricettario, ho preso la ricetta per la sua famosa PASTA CON I BROCCOLI , piatto del tipico menù monteluso-vigatese preceduto da un antipasto di caciocavallo e “aulivi virdi e passuluna”.

Colgo l’occasione per ricordarvi il mio contest

vi aspetto, c’è tempo fino al 17 gennaio 2012

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

400 grammi di maccheroni (io ho usato i sedani rigati)

1 cavolfiore da 1 kg.

70 grammi di uva sultanina e pinoli

2 acciughe salate (io ne ho messe un 5 filettini perchè piccoli)

1 bustina di zafferano

1 cipolla media

olio d’oliva

sale e pepe

PREPARAZIONE

Lessare il cavolfiore a pezzi (io ho usato una vaporiera a cestello, non ho buttato l’acqua). In un tegame soffriggere la cipolla finemente affettata con olio abbondante (io ho usato olio evo), aggiungere lo zafferano sciolto in un po’ di acqua tiepida (io ho usato l’acqua della vaporiera), l’uva sultanina (io l’ho ammorbidita sempre nell’acqua calda di cottura del cavolfiore) e i pinoli; lasciare insaporire e unire anche il cavolfiore a pezzi. Far soffriggere a fuoco vivo, condire con sale e pepe, aggiungere un mestolo di acqua di cottura della verdura e infine le acciughe. A parte lessare la pasta nell’acqua del cavolfiore, scolarla al dente, condire col sugo già pronto e lasciare riposare per almeno 10 minuti.

Con questa ricetta partecipo al contest di “STASERA SI CENA DA NOI” dal titolo“AUTORI IN PENTOLA”

e partecipo anche al contest di “ULTIMISSIME DAL FORNO” dal titolo “CUOCHI DA BIBBLIOTECA

Con questa ricetta partecipo al contest “Book & Cook”

del blog “Grembiule e presine”

Dall’archivio di Dolcipensieri:

LASAGNE AL BROCCOLO ROMANESCO

SEDANI CON FONDUTA DI PECORINO DI PIENZA E ZAFFERANO DELLA VAL D’ORCIA

BROWNIES DI CIOCCOLATO, MANDORLE E UVETTA

TORTA PROFUMATA AL CARDAMOMO CON MELE E CIOCCOLATO

PEPERONI AL FORNO CON ACCIUGHE E MOZZARELLA DI BUFALA

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Un “Dolcepensiero” ormai finito: e si il pecorino di Pienza l’ho terminato tutto. Quando sono stata in Toscana, avevo acquistato parecchie forme di formaggio di vari tipi (ne ho parlato in questo post) e poi tagliati in spicchi e conservati in sottovuoto per una resistenza maggiore. Ed ecco qui un connubio di sapori della Val d’Orcia con dell’ottimo pecorino e lo zafferano, vero tesoro di questa terra; il pecorino usato per la fonduta è stato stagionato in foglie di noce che gli conferisce un sapore leggermente amarognolo grazie proprio alla sua stagionatura, che avviene sotto un manto di foglie di noce per circa 120 giorni di cui 90 trascorsi sotto le foglie assorbendone l’aroma che penetra nell’impasto. E’ questo che lo rende particolare. La foglia della noce venne utilizzata fin da tempi antichi per preservare il formaggio: fatto dovuto alla mancanza di grotte. Il Pecorino viene prodotto nella splendida area della valle dell’Orcia, eletta patrimonio dell’ umanità dall’ UNESCO.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

320 grammi di sedani rigati

150 ml di panna da cucina

100 grammi di pecorino di Pienza stagionato in foglie di noce

una noce di burro

latte q.b.

zafferano in pistilli q.b.

PREPARAZIONE

Quattro ore prima di procedere alla cottura della pasta, lasciar sciogliere lo zafferano in poca acqua. Lessare in abbondante acqua salata la pasta; intanto preparare la fonduta grattando il pecorino, unire la panna e lo zafferano sciolto. Se troppo denso, aggiungere un poco di latte, regolare di sale e porre su fuoco medio-basso fino a quando si presenta una crema densa aggiungendo una noce di burro, unire altro latte se necessario. Condire la pasta di formato corto con la fonduta così ottenuta, terminare con qualche pistillo di zafferano.

 

Adoro la Toscana che mi ha completamente stregato l’ultima volta che ci sono stata

quindi partecipo volentieri al contest del blog: “PAN DI RAMERINO

dal titolo “LA TOSCANA NEL PIATTO

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Un “Dolcepensiero” profumato: il basilico nell’orto si è alzato parecchio bello forte con le foglie ampie e sode, perfetto per la raccolta e la preparazione di buonissimi sughi. In questo caso, aiuta a profumare la ricotta per il condimento di questa pasta corta abbinato a olive…

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

320 grammi di sedani rigati

130 grammi di ricotta biologica

80 grammi di olive verdi biologiche denocciolate

1 uovo

2 cucchiai di grana gratuggiato

1/2 limone biologico

timo q.b.

basilico q.b.

peperoncino in polvere q.b.

1 noce di burro

un pizzico di sale.

PREPARAZIONE

Far bollire dell’acqua.Tritare con la mezzaluna le foglioline di timo e basilico risciacquate sotto acqua corrente. Unire la buccia del limone e la polvere di peperoncino. Tagliare le olive grossolanamente. In una ciotola e con l’aiuto di una forchetta, stemperare la ricotta, unirvi metà degli aromi, metà delle olive: mischiare bene il tutto. A parte, sbattere l’uovo con un pizzico di sale, unirlo al composto e continuare a mischiare bene unendovi i restanti aromi, le olive. Il composto dovrà risultare omogeneo. Frullare il tutto con il minipinner e in una pentola antiaderente, scaldare la crema alla ricotta con una noce di burro, aggiungere dell’acqua di cottura per stemperare il tutto. Condire la pasta con la crema calda. Finire con qualche oliva e del basilico fresco.

DALL’ARCHIVIO DI DOLCIPENSIERI:

SAUSSE NOIRE… MACCHERONI E BRUSCHETTE

TASCA DI VITELLO CON RICOTTA E OLIVE

MERLUZZO CON TARTARE DI POMODORI E PESTO DI FRUTTA SECCA

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