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Posts Tagged ‘sedano’

CONIGLIO ALLA CACCIATORA (13)+
Un “Dolcepensiero”: l’altro giorno uno scivolone in bagno e l’alluce del piede si è rotto! mannaggia! che noia! zoppicante e dolorante per una “micro” frattura è un gran rompimento! per fortuna si parla di micro ma credetemi il fastidio è maxi! inoltre il tempo non gioca a migliorare l’umore: stamattina sentivo l’acqua scendere e aperte le persiane, pioggia a catinelle e bassa pressione! insomma l’estate non riesce proprio a sbocciare e anche per i prossimi giorni le previsioni non regalano il sole pieno. Spero solo che la prossima settimana il tempo ci possa regalare la feste di fine anno almeno senza pioggia perché lo scorso anno siamo stati molto penalizzati. L’occasione è buona per un piatto ancora corposo ma perfetto per questa stagione intermedia: con la pioggia fuori, un buon piatto di coniglio alla cacciatora non ci sta poi così male. Soprattutto nella bella stagione prediligo la carne bianca come pollo e coniglio in casseruola perché personalmente la trovo più leggera…

CONIGLIO ALLA CACCIATORA (33)+

INGREDIENTI

un coniglio

un mazzetto di rosmarino e salvia

qualche spicchio di aglio rosso di Sulmona

1 carota

1 costa di sedano

1 cipolla

un bicchiere di vino bianco secco

qualche pomodorino

100 ml di salsa di pomodoro

brodo vegetale q.b.

olio extra vergine q.b.

sale e pepe q.b.

CONIGLIO ALLA CACCIATORA (66)+

PREPARAZIONE

Se avete un coniglio nostrano, vi consiglio dal giorno prima, di metterlo nel vino oppure in acqua e aceto per fargli perdere quel sapore di selvatico; se invece trattasi di coniglio di allevamento acquistato dal macellaio, questa operazione la potete tralasciare. Fatelo comunque tagliare a pezzi dal macellaio, operazione che così eviterete a casa ottenendo pezzi di carne tagliati con precisione. Lavare le verdure che triterete finemente per farne un soffritto in casseruola con un filo di olio evo da cuocere per un cinque minuti regolando con filo di acqua calda per stufarle leggermente. Unire anche qualche spicchio di aglio. Porre i pezzi di coniglio nel soffritto. Appena la carne è scottata per bene (se si asciuga troppo, aggiungervi dell’acqua calda poca alla volta), unire i rametti di odori e i pomodorini tagliati a pezzetti. Dopo una bella mescolata e rigirata della carne, sfumare con il vino bianco. Appena evaporato il tutto, regolare di sale e pepe. Unire la salsa di pomodoro, continuare la cottura per circa 40 minuti (tempo che può variare in base alla grossezza dei pezzi di carne) aggiungendo o del brodo vegetale oppure della salsa di pomodoro diluita con acqua tiepida. Perfetto con del purè di patate o se in stagione più fredda, una calda polenta.

CONIGLIO ALLA CACCIATORA (30)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CONIGLIO ALLA BIRRA CON BACCHE DI GINEPRO

CONIGLIO ALLA BIRRA

FOCACCIA AL TIMO

CONIGLIO ALLA CACCIATORA CON VINO ROSSO

RISOTTO ALLE FRAGOLE

CONIGLIO AL ROSMARINO CON MEDAGLIONE DI POLENTA AL BITTO E CASERA

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LASAGNE CON RAGU' DI VITELLO (9)+

Un “Dolcepensiero”: un piatto di lasagne fa sempre molto piacere, soprattutto a mio marito ghiotto di questo piatto unico, ricco e saporito! e poi chi dice che le lasagne sono da fare solo di domenica? se utilizzate delle coccottine, sono più veloci da realizzare e si possono ottenere delle monoporzioni anche per il freezer da utilizzare nelle giornate in cui non si riesce a cucinare: io ne faccio sempre qualche cocottina anche più piccola di quelle in foto, perfette per far scorta, appunto!!!

INGREDIENTI 4-6 COCOTTE

pasta sfoglia per lasagne

200 grammi di formaggio latteria grattugiato

100 grammi di gruyere

300 grammi di grana grattugiato

una noce di burro

PER IL RAGU’

600 grammi di macinato di vitello

500 grammi di passata di pomodori

1 costa di sedano

1 carota

1 cipolla bianca

sale e pepe q.b.

olio extra vergine d’oliva q.b.

PER LA BESCIAMELLE:

100 grammi di burro

80 grammi di farina

1 litro di latte

noce moscata

sale e pepe

grana grattugiato q.b.

LASAGNE CON RAGU' DI VITELLO (41)+

PREPARAZIONE

PER IL RAGU’: tagliare a dadini piccolissimi il sedano, la carota e la cipolla che dovranno soffriggere in una pentola capiente con un filo di olio extravergine d’oliva; aggiungere la carne macinata e far tostare il tutto su fuoco vivo. Aggiungere, dopo un otto-dieci minuti, la passata di pomodori con un mestolo di acqua tiepida. Aggiustare il sapore con un pizzico di sale e pepe. Far cuocere bene il tutto per tre ore aggiungendo se neccessario, altra passata e/o acqua tiepida se si dovesse asciugare troppo controllando il giusto grado di sapore.

PER LA BESCIAMELLE: in una casseruola fate sciogliere il burro a fiamma bassissima e, aiutandovi con una frusta, amalgamate bene la farina passata al setaccio per evitare grumi. Diluire subito con il latte tiepido; continuate a mescolare fino a che la salsa si addensa, all’inizio del bollore fate cuocere per circa 6-8 minuti continuando a rimestare. Spolverate con la noce moscata, il sale e il pepe, aggiungere una bella spolverata di grana grattugiato.

PER LE LASAGNE: Mettere a bollire dell’acqua, salarla e far sbollentare le sfoglie di pasta (per questa ricetta in cocotte, ho calcolato quattro strati) poche alla volta per alcuni minuti; stenderle su una graticola per farle raffreddare. Imburrare la teglia adagiandovi sopra il primo strato di pasta, proseguire con uno strato di besciamelle, finire con una copertura dei formaggi. Continuare il secondo strato con pasta e con delle belle cucchiaiate di ragù coprendo per bene tutta la superficie, spolverizzare di grana grattugiato. Proseguire alternando la base bianca con la base rossa fino a ottenere quattro strati, terminando con il ragù mischiato a un pò di besciamelle, spolverato di grana grattugiato. Infornare per una mezz’oretta, servire ben calda a tranci.

LASAGNE CON RAGU' DI VITELLO (5)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

LASAGNETTA AL PIATTO CON SCAMPI E RADICCHIO

RAGU’ CON SALSICCIA

SPEZZATINO DI VITELLO CON FAGIOLI ROSSI

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SPEZZATINO DI VITELLO CON FAGIOLI ROSSI (36)+

Un “Dolcepensiero” di ripresa: oggi primo giorno di scuola dopo le lunghe vacanze di Natale. In tavola ho voluto portare uno dei piatti della mia infanzia, il mio preferito: nei freddi mezzogiorni di ritorno da scuola, era una meraviglia salire le scale con un profumo intenso di buon cibo, appagante per il palato e non solo. Come ricompensa oggi per le prime fatiche del mio bimbo, l’ho riproposto con la variante di patate e fagioli rossi…

SPEZZATINO DI VITELLO CON FAGIOLI ROSSI (33)+

INGREDIENTI PER 4/6 PERSONE

600 grammi di spezzatino di vitello

150 grammi di fagioli rossi

1 carota

1 gambo di sedano

1 cipolla dorata

olio extravergine d’oliva q.b.

250 ml di passata di pomodoro

2 cucchiai di concentrato di pomodoro

2 patate grosse

1 dado vegetale

un pizzico di peperoncino essicato

sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE

Far soffriggere le verdure a pezzetti piccolissimi nell’olio extravergine d’oliva, aggiungere i bocconcini di carne e farli rosolare a fuoco vivace fino a quando la carne si presenta tutta scottata: aggiungere la passata di pomodoro mescolando e tanta acqua quanto il peso della passata. Far cuocere per una decina di minuti, il tempo utile per affettare a cubetti non troppo piccoli le patate che metterete subito nella pentola con la carne. Aggiustate di sale e pepe, unire anche il concentrato di pomodoro e il dado per insaporire bene il tutto – opzionabile, potete usare altri aromi. Se necessario, aggiungere acqua tiepida se troppo denso il sugo; fate cuocere a fuoco basso e con il coperchio per un ora, aggiungere quindi i fagioli rossi ben scolati dalla loro acqua di conserva e terminare la contura per una ventina di minuti ancora (controllare lo stato di cottura assaggiando la carne). Regolare con un pizzico di peperoncino e servire ben caldo.

SPEZZATINO DI VITELLO CON FAGIOLI ROSSI (20)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

SPEZZATINO DI VITELLO CON PISELLINI FINI E PATATE

ZUPPA CAROTE NERE, FAGIOLI ROSSI E LEGUMI CON PANCETTA

MINESTRONE DI VERDURA

 Con questo post partecipo al contest “La cucina di una volta” del blog “La vita frugale”


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Un “Dolcepensiero” di inizio stagione: con questa ricetta tradizionale lariana, partiamo con la stagione autunnale e oggi malgrado un sole splendente, tira un vento freddo e sferzante; speriamo nel week-end le temperature risalgano regalandoci il secondo colpo di coda estivo… magari. La Buseca è un piatto che vedo cucinare fin dalla mia infanzia da mia mamma e ora mi cimento anche io in cucina soprattutto in Pro Loco dove è tradizione proporla il primo venerdi della festa paesana e anche quest’anno non è mancata. Sull’origine del nome non vi è certezza, sembrerebbe che l’etimologia della parola derivi da sinonimi per lo più toscani che indicano la parte dell’intestino dei bovini, a volte è scritta con la doppia c e i puntini sulla u. Si tratta di una ricetta della tradizione contadina milanese: un piatto umile cucinato soprattutto nei periodi freddi dell’anno e come tradizione vuole, è consuetudine mangiarla alla Vigilia di Natale perchè in passato era si un piatto umile nella preparazione degli ingredienti, ma era anche sinonimo di cibo delle grandi occasioni, appunto. Ma simboleggia anche l’arrivo della stagione autunnale che porta con sè i primi venti e le prime pioggie, la voglia di stare a casa al calduccio. Per il resto d’Italia, o quasi, è conosciuta con il nome di Trippa: qui in Brianza è un piatto che si prepara in grandi quantità anche perchè è piacevole regalarne qualche porzione a famigliari e conoscenti, come cuorioso è il continuo chiacchierare sulle varie varianti personali che si possono apportare a questo strepitoso piatto. Mio padre per esempio, vuole solo foiolo e senza alloro, qualcuno non mette il concentrato di pomodoro bensì i pomodori a tocchetti e per insaporirla ancor di più, l’aggiunta di peperoncino non manca in alcune ricette personali. Per via della sua lunga e lenta preparazione, soprattutto se il brodo è di carne ma niente e nessuno vi vieta di farne con dado vegetale, la Buseca è un piatto che troverete anche tutto l’anno – estate compresa – alle sagre di paese… un vero invito ad un piatto che simboleggia la mia tradizione culinaria che vi invito a gustarla.

INGREDIENTI

PER IL BRODO

1 carota

qualche chiodo di garofano

1 cipolla

1 costa di sedano

un paio di cosce di gallina

1 pezzo di manzo (la polpa circa 500 grammi)

il ginocchio del maiale

pepe nero in grani q.b.

una presa di sale grosso

PER LA BUSECA

2 chili di trippa di cui 1 solo foiolo

una noce di burro

50 grammi di pancetta tesa

2 cipolle

2 carote

200 grammi di fagioli borlotti

un rametto di rosmarino

una costa di sedano

un paio di foglie di alloro

qualche chiodo di garofano

pepe nero q.b.

sale q.b.

brodo di carne q.b.

1/2 tubetto di concentrato di pomodoro

grana padano grattugiato q.b.

fette di pane casereccio

olio extra vergine d’oliva q.b.

PREPARAZIONE

PER IL BRODO

Porre i pezzi di carne in una pentola capiente. Coprirla con abbondante acqua fredda e portarla a ebollizione. Sbucciare la cipolla, infilzarla con i chiodi di garofano, pulire la carota così come la costa di sedano e tuffare il tutto nella pentola con qualche grano di pepe. Lasciar sobbollire il brodo regolando anche di sale grosso e appena il bollore di alza, abbassare il fuoco al minimo, coprire con un coperchio e cuocere per un paio di ore abbondanti mescolando di tanto in tanto e assaggiandolo, nel caso regolare di sale e/o pepe. Scolarlo poi dalla carne (ottima da mangiare anche così con sott’aceti o salsine varie) e filtrarlo con un colino. Se lo preparate in anticipo, filtratelo nuovamente al momento dell’utilizzo per la trippa per eliminare la patina di grasso che si riproduce (se non lo usate tutto, lo potete congelare per usi futuri come un bel risotto).

PER LA TRIPPA

Se usate fagioli freschi, lasciarli a bagno in acqua tiepida con un pizzico di sale per circa un’oretta. Lavare sotto acqua corrente tutta la trippa e asciugarla, procedere a tagliarla a listerelle sottili. Affettare le cipolle finemente, la pancetta a dadini piccoli: in una pentola capiente a sponde alte, far sciogliere una noce di burro con un filo di olio, unire la pancetta e la cipolla con l’alloro e il rosmarino legati a mazzetto; lasciar soffriggere il tutto, aggiungere la trippa, la carota a rondelle, il sedano a tocchetti, i chiodi di garofano e qualche grano di pepe. Sfrigolare molto bene fino a quando la trippa sarà tutta ben scottata. Regolare di sale, unire il concentrato mescolando energicamente e coprire con abbondante brodo di carne. Portare a bollore, poi coprire la pentola e far cuocere sino a quando la trippa sarà tenera (circa un quattro/cinque ore minimo). Tenerla schiumata regolarmente. Un’oretta prima, unire i fagioli se freschi, un quarto d’ora prima se in scatola. Se dovesse occorrere, aggiungere del brodo bollente tenendo presente che la buseca deve presentarsi come una zuppa brodosa. Quando cotta, servirla ben calda con grana grattugiato e qualche pezzo di pane casereccio. E’ un piatto da gustare anche il giorno dopo riscaldato…

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ALBORELLE

INSALATA CASLINO

RESTA PASQUALE DI COMO

MI TROVI ANCHE NELLA RUBRICA “RICETTANDO” NELLA SEZIONE “IBLOG” SU

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Questa ricetta la trovi anche qui…

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Un “Dolcepensiero” molto buono: fare il ragù per molte donne e non solo, è una vera arte e ognuna di loro hanno – anzi di noi – ha la propria arma segreta. Infatti nella mia cucina lo faccio poche volte ma quando lo faccio beh… mi concentro! carne macinata fresca, verdure acquistate poco prima e un lungo pomeriggio su fuoco basso… e tanta pazienza mentre in tutta la cucina si alza un buon profumo di cibo.

INGREDIENTI

300 grammi di macinato di maiale

300 grammi di salsiccia a nastro

1 carota

1 cipolla bianca

1 costa di sedano

500 ml di passata di pomodoro

olio extravergine d’oliva

sale e pepe q.b.

un pizzico di peperoncino in polvere

un pizzico di zucchero (facoltativo)

PREPARAZIONE

Preparare il trito di carota, sedano e cipolla a dadini piccoli, mettere il tutto in un tegame con un filo di olio evo. Aggiungere il macinato e la salsiccia privata del budello e tagliata a pezzetti. Quando tutta la carne sarà rosolata per bene, insaporire con sale e pepe; unire la passata di pomodoro e dopo cinque minuti, coprire la carne con acqua tiepida; cuocere a fuoco lento per circa un paio di ore mescolando ogni tanto, se occorre per questioni di acidità, un pizzico di zucchero. Regolare il sapore con un pizzico di peperoncino, se occorre ancora un pizzico di sale e pepe.

Questo ragù è perfetto per ogni tipo di pasta sia corta sia lunga, tagliatelle e pappardelle, paste al forno e lasagne…

Dall’archivio di Dolcipensieri:

LINGUINE CON RAGU’ DI GALLINELLA E CUORE DI BUE

MALLOREDDUS CON CARCIOFI SARDI E SALSICCIA

MACCHERONI ALLA NORCINA

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Un “Dolcepensiero” in attesa del sole… e mentre dalla mia finestra fa capolino un sole splendente nel centro di un cielo spaccato fra varie tonalità di grigio, speriamo che questo sia l’ultimo post di minestroni, zuppe, brodi & C. dettato dalle previsioni meteo, non che mancano anche nella stagione più bella sul mio blog, perchè io li adoro magari non caldissimi ma appena tiepidi! una sferzata di energia grazie alle verdure e poi è soprattutto la primavera la stagione che ci regala la miglior verdura se poi coltivata proprio da me, beh magari quest’anno dal papà perchè temo il mio orto salterà, rimpiazzerò solo le erbe aromatiche e con questo minestrone ho infatti usato le novizie acquistate durante il week-end. Ora attendo il sole e il caldo per poterle ripiantare, ora si godono il sole dalla finestra della mia cucina ben custodite in una graziosa cassetta di legno molto trendy!!!

INGREDIENTI

1 porro

1 cipollotto fresco

1 scalogno

3 carote

1 grappolo di pomodorini

3 zucchine

100 grammi di fagiolini

200 grammi di fagioli borlotti in scatola

1 finocchio

1 gamba di sedano

un mazzetto di basilico

uno spicchio di aglio

qualche rametto di timo

qualche fogliolina di salvia dalla foglia gialla

qualche rametto di maggiorana

qualche ago di rosmarino

olio extravergine q.b.

qualche granello di sale grosso

pepe nero un pizzico.

PREPARAZIONE

Tritare la cipolla e lo scalogno, sminuzzare i pomodorini, ridurre il porro a rondelle, i fagiolini e il sedano a tocchetti, le carote e le zucchine a dadini. Il finocchio tagliarlo a julienne. Stufare la cipolla con lo scalogno e il porro con un po’ di olio evo in una casseruola ampia per qualche minuto fino a quando iniziano ad imbiondire, mescolando spesse volte. Unire tutte le verdure che avete tagliato, fate stufare per qualche minuto e poi aggiungere un paio di litri di acqua, qualche granello di sale grosso e cuocere il tutto per circa un’oretta a pentola coperta mescolando di tanto in tanto. Appena passata la prima mezz’oretta, unire i fagioli borlotti privati della loro acqua di conservazione. Con la mezzaluna, tritare finemente le foglie di basilico con l’aglio insieme anche a qualche ago di rosmarino e qualche foglia di salvia. Unire le foglioline di timo e maggiorana, mischiare bene il tutto. Unire al minestrone appena terminata la cottura a fuoco spento, mischiare bene il tutto, regolare con un pizzico di pepe e per chi desidera un poco di grana grattugiato.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

MINESTRA DI CECI 

MINESTRONE DI VERDURA

MINESTRA DI VERDURE CON PROSCIUTTO CRUDO E CIPOLLA

PASSATO DI VERDURA CON ORZO PERLATO, SAPORE DI PAPRICA CON CROSTINI SAPORITI

Mi trovi anche qui

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Un “Dolcepensiero” velato: nei giorni scorsi il cielo era velato, l’arietta fresca e il sole non voleva proprio uscire. Sarà che ci siamo già abituati alla primavera anticipata, ma la settimana è iniziata in modo un po’ triste. Basta un sole caldo e pieno che fa capolino per dare una spinta in più alla giornata, tutto ti sembra migliore e positivo… inoltre mi sentivo di un tono più basso, poco motivata… sarà che “mi sento la primavera addosso” come si suol dire? non possiamo dare sempre la colpa al tempo, purtroppo lui non comanda e non si fa comandare!!! quindi per un pranzo salutare una buona e calda minestra è quel che ci voleva e non sarà l’ultima perchè fino a quando non scoppierà la vera primavera, qui in Brianza la sera è ancora e lo sarà per un po’, bella frescolina e se arriverà la pioggia – e arriverà – le giornate potrebbero avere una scia ancora a bassa temperatura!!! Oggi al contrario, una favolosa giornata di sole e tepore, vi andrà ancora una zuppetta???

INGREDIENTI PER QUATTRO/SEI PERSONE

600 grammi di ceci secchi

1 cipolla bionda

1 carota

1 gamba di sedano

1 dado vegetale

parmigiano q.b.

olio extravergine d’oliva

pepe bianco q.b.

sale grosso q.b.

PREPARAZIONE

La sera prima (o almeno 12 ore prima) ammorbidire i ceci in ammollo. Preparare un paio di litri di brodo con il dado vegetale e qualche granello di sale grosso. In una padella di ghisa o di coccio, mettere un filo di olio evo dove farete sfrigolare la carota e il sedano tagliati a dadini piccoli mentre la cipolla tagliata a fettine sottili. Appena le verdure sono appassite, versare i ceci, rimestare bene il tutto e iniziare a versarci del brodo vegetale. Lasciare andare a fuoco dolce con coperchio per almeno 3 ore, unire del brodo se si dovesse asciugare (regolatevi in base anche ai vostri gusti nel volere la minestra più o meno densa). Appena passate le tre ore, frullare una piccola porzione di ceci e riunirla alla minestra per renderla più cremosa, se occorre anche dell’altro brodo. Completare – una volta impiattata – con parmigiano, olio a crudo e pepe.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

MINESTRONE DI VERDURE 

ZUPPA CAROTE NERE, FAGIOLI ROSSI E LEGUMI CON PANCETTA

MINESTRA TOSCANA

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Un “Dolcepensiero” francese: una calda e profumatissima padella di pollo… profumato grazie alle quattro spezie che poi danno il titolo a questo piatto. La “quatre épices” è una miscela di spezie, quattro appunto, quali chiodi di garofano, noce moscata, cannella e pepe. Esiste anche la versione con l’aggiunta di zenzero e pepe di Giamaica per creare un ottimo condimento perfetto per le carni bianche. Le spezie sono molto presenti in questa pietanza che prevede l’uso di un brodo aromatizzato anch’esso dalle spezie. E’ un piatto francese. In Europa le spezie in cucina sono molto presenti fin dai tempi antichi: si pensi che fin dall’antica Grecia ai nostri romani, le spezie avevano in cucina un ruolo molto importante per insaporire piatti e pietanze. Dopo guerre e conquiste, furono molti i paesi che controllarono le vie delle spezie oppure che, conoscendo luoghi e popolazioni nuove, finirono con il conoscere nuove varietà di aromi e spezie; grandi colonizzatori furono i portoghesi, gli spagnoli, gli olandesi, gli inglesi e i francesi appunto. Al ritorno dai loro viaggi, i colonizzatori portarono con loro le varie spezie che – per alcune di loro, molto rare e preziose – divennero merce di scambio e pagamento quindi entrarono così nelle tradizioni culinarie di questi paesi. La Francia ha portato a casa con le sue conquiste non solo le spezie, ma anche i sapori del Vietnam e del Nord Africa. Questo piatto ne è una prova di queste sfumature che sono entrate nella cucina francese…

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

PER LA MISCELA QUATRE EPICES

una decina di chiodi di garofano

1 stecca di cannella

1/4 di pepe nero in grani

1 noce moscata

PER LA CARNE

800 grammi di petto di pollo

1 grambo di sedano + qualche foglia tenera

1 porro

1/2 cipolla bianca

2 spicchi di aglio

125 grammi di carotine

100 ml di creme freiche

una noce di burro

olio d’oliva extravergine q.b.

qualche foglia di lauro

prezzemolo tritato q.b.

timo essicato

sale q.b.

farina bianca q.b.

PER IL BRODO AROMATICO

2 dadi (aromatizzati al pollo)

qualche foglia di lauro

1/2 stecca di cannella

una decina di chiodi di garofano

1 cipolla bianca

sale grosso q.b.

PREPARAZIONE

Preparare la miscela quatre épices: in un mortaio, ridurre i chiodi di garofano, la cannella e il pepe ad una polvere finissima, quindi unire la noce moscata grattugiata al momento (se serve circa un cucchiaino). Tenere in un vasetto di vetro o in un contenitore ermetico per utilizzi futuri (nella ricetta ne serve solo una parte). Questa miscela è perfetta per insaporire carni biance, carni di maiale, zuppe, spezzatini oppure per confezionare il famoso Pain d’épices.

Preparare il brodo aromatico*: mettere in una casseruola alta circa un paio di litri di acqua con i due dadi a cui unirete le foglie di lauro, la cannella, la cipolla nella quale inzilzerete i chiodi di garofano. Portare a bollore, salare con qualche granello di sale grosso e far cuocere poi a fuoco basso per una decina di minuti ancora. Passare il brodo attraverso un colino per filtrarlo.

Preparare il pollo: affettare i petti di pollo a tocchetti lunghi e larghi circa un/due centimetri. Tagliare a cubettini fini il sedano, il porro a lamelle sottili, la cipolla in due pezzi. Sciogliere il burro con l’aglio in una casseruola a sponde alte meglio ancora una wok, unire il pollo e farlo sfrigolare a fuoco alto unendoci tutta la verdura preparata menzionata sopra con l’aggiunta delle carotine. Lasciar cuocere una decina di minuti rigirando di continuo. Aggiungere circa metà brodo delicatamente (se vi sembra troppo aggiungetene meno). Unire un mazzolino di erbe (lauro, foglie di sedano) e un mezzo cucchiaino di miscela quatre épices, portare a bollore dopodichè abbassare la fiamma al minimo e continuare la cottura altri 10 minuti (controllare comunque lo stato di cottura del vostro pollo che può variare in base a come avete tagliato il pollo). Unire un po’ di timo. Scolare il sugo del pollo in una casseruola piccola, unite un tocco di farina bianca per ridurre la salsina su fuoco basso e la creme freiche che farete ben amalgamare con un frustino. Regolare di sale. Togliere il pentolino dal fuoco quando la vostra salsa si sarà ben addensata, eliminare il mazzolino di erbe, unire la salsa al pollo e rigirandolo molto bene su fuoco basso, unire una bella spolverata di prezzemolo tritato.

*(il brodo che vi avanza potete utilizzarlo per un aromatico risotto, ma questa è un’altra ricetta e sarà un altro post…).

Per questa ricetta mi è stato molto utile il libro “Spezie da tutto il mondo” di Manisha Gambhir Harkins con le fantastiche fotografie di Peter Cassidy: il libro oltre a spigare ricette da tutto il mondo, è una bellissima raccolta di notizie storiche sulle spezie di tutto il mondo, sul loro uso e sul loro utilizzo in cucina singolarmente o mischiandoleper farne miscele aromatiche. Di questo libro avevo già parlato qui.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

COSCE DI POLLO VELOCI AL LIME E PEPERONCINO

STRUDEL CON FRUTTA CANDITA

GELATO ALLA CANNELLA

RICETTA CHE TROVATE ANCHE QUI

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Un “Dolcepensiero” antifreddo: qualche giorno di tregua con del leggero rialzamento delle temperature giusto qualche grado ma un’altra ondata di gelo sta arrivando giusto per il week-end… i pasti caldi e liquidi riescono in un certo senso ha dare un poco di conforto sia al corpo ma anche all’anima con il loro tepore e la loro bontà! a dire il vero io il minestrone me lo gusto anche durante le giornate di temporale estivo con le verdure del mio orto e anche con quelle del mio papà…

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

2 carote

1 porro

1 cipolla

1 cavolo verza

un paio di coste di sedano

2 patate

125 grammi di pisellini fini in scatola

125 grammi di lenticchie

500 grammi di bietole

125 grammi di fagioli borlotti

qualche pomodorino a grappolo

olio extravergine d’oliva

prezzemolo tritato q.b.

brodo vegetale q.b. (circa due litri con due dadi vegetali e qualche granello di sale grosso)

sale q.b.

pepe q.b.

peperoncino q.b.

grana grattugiato q.b.

PREPARAZIONE

Mettere le lenticchie in acqua tiepida per un paio di ore. Preparare il brodo con un paio di dadi vegetali e qualche granello di sale grosso. Lavare molto bene tutte le verdure, sbucciare le patate ridurle a cubetti, tagliare a listarelle i porri. Tagliare a cubettini le carote, il sedano e la cipolla: metterli a soffriggere in un tegame capiente con dell’olio extravergine d’oliva. Quando le verdure del soffritto saranno appassite, aggiungere tutte le verdure precedentemente lavate, sfogliate  e preparate tagliate, unire anche i piselli sgocciolati e i fagioli borlotti anch’essi privati dell’acqua di conservazione e le lenticchie scolate; far rosolare bene tutto insieme mescolando di continuo con un cucchiaio di legno. Coprire quindi il tutto con il brodo (se necessita anche altra acqua) e portare a bollore. A questo punto aggiustare di sale, di pepe e peperoncino. Coprire il minestrone e lasciarlo sobbollire fino a quando le verdure saranno cotte (circa un’oretta). Circa un cinque minuti prima di servire, in ultimo, aggiungere il prezzemolo tritato e completare con un giro di olio extravergine di oliva a crudo. Mescolare molto bene il tutto e eervire il minestrone ben caldo con altro olio a crudo e grana grattugiato.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUPPA CAROTE NERE, FAGIOLI ROSSI E LEGUMI CON PANCETTA

MINESTRA DI VERDURE CON PROSCIUTTO CRUDO E CIPOLLA

MINESTRA TOSCANA

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Un “Dolcepensiero”… qui sembra primavera, ripeto sembra! dalla finestra il cielo è azzurro e il sole c’è anche bello grosso ma non si fa sentire perchè l’arietta è bella fresca, frizzante e la sera e la mattina tutto sembra cristallino. Ottimo periodo per le zuppe, calde e avvolgenti che riscaldano non solo il pancino anche l’anima: adoro cucinarle perchè il lungo tempo di cottura è rilassante, è confortante per il profumino che sprigionano ogni qual volta si apre il coperchio della pentola. Per questa zuppa ho utilizzato dei fagioli azuki verdi, chiamati anche fagioli mung verdi: sono simili a piccoli semi verdi dal sapore dolce e delicato, leggeri e freschi, sono originari dell’India, perfetti se insaporiti con il pepe nero o il cumino. Inoltre questa zuppa è impreziosita con la crosta del grana tagliata a dadini che ammorbidite dal calore della minestra, diventano morbide e insaporiscono molto bene la zuppa.

INGREDIENTI PER SEI PERSONE

100 grammi di piselli*

90 grammi di lenticchie rosse*

50 grammi di orzo*

50 grammi di lenticchie verdi*

40 grammi di azuki verdi*

50 grammi di farro*

80 grammi di fagioli neri*

80 grammi di fagioli bianchi*

1 carota

1 costa di sedano

1 cipolla bianca

2 dadi vegetali

grana grattugiato q.b.

la crosta del grana a pezzi

olio extravergine d’oliva

peperoncino essicato q.b.

pepe nero q.b.

crostini di pane

PREPARAZIONE

*Tutti gli ingredienti con l’asterisco li ho acquistati in un negozio di prodotti biologici, sia i legumi che i cereali sono prodotti essicati… quindi

…in una ciotola unire tutti i legumi e i cereali e coprirli interamente con acqua calda per circa un paio di ore minimo. Al termine delle due ore, scolarli con uno scolapasta e sciacquarli. Far bollire due litri di acqua, sciogliervi i dadi. Nella pentola mettere un filo di olio evo unendo la cipolla tagliata a velo, far imbiondire lentamente, aggiungere poi la carota e il sedano tagliati a dadini piccolissimi. Unire un terzo del brodo ottenuto, aggiungere mescolando tutti i legumi e i cereali con il restante brodo, far cuocere per circa un’ora continuando a mescolare. Passare a regolare con un pizzico di sale e abbondante pepe nero, continuare ancora la cottura per un’ora, se si asciuga troppo aggiungere altro brodo e terminare con un pizzico di peperoncino. Grattare la parte scura della crosta del grana, tagliarlo a pezzettini non troppo grandi che metterete sul fondo delle tazze, servire la minestra ben calda con una spolverata di grana grattuggiato e un filo di olio a crudo, aggiungere qualche crostino di pane. Attendere qualche minuto per permettere alle croste del grana di ammorbidirsi…

Con questa ricetta partecipo al contest di “MENTA PIPERITA AND CO.”

dal titolo ZUPPE E MINESTRE”A cena con Julie e Marek: largo alle zuppe”

Dall’archivio di Dolcipensieri:

ZUPPA DI CIPOLLE AL ROSMARINO

COTECHINO E LENTICCHIE 

ZUPPA RUSTICA DI FAGIOLI CON LA VERZA

PASSATO DI VERDURA CON ORZO PERLATO, SAPORE DI PAPRICA CON CROSTINI SAPORITI

PASTA DI FARRO FREDDA

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