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Posts Tagged ‘zucca’

JACK LANTERN (40)+

Ci stiamo preparando alla festa più pagana dell’anno ma sicuramente una delle più amate dai bimbi. Ieri pomeriggio io e Matteo ci siamo goduti un pomeriggio halloweeano godendoci il cartone animato: “Coraline e la porta magica”; devo dire azzeccatissimo perché era proprio pauroso con atmosfere alla Tim Burton proprio in tema con la settimana. Coraline è una bambina di 10 anni che si trasferisce insieme ai suoi distaccati genitori in una misteriosa villa di campagna tutta rosa, il “Pink Palace” appunto. Coraline è stanca della quotidiana vita monotona e non sopporta gli atteggiamenti menefreghisti dei suoi genitori, che si curano poco di lei e molto della loro professione ovvero quella di redigere libri di giardinaggio cosa che loro odiano e soprattutto non amano sporcarsi con terra e fango. Coraline sogna sempre un mondo migliore della sua grigia realtà, con due genitori sempre disposti a passare del tempo con lei e con pranzi e cene degne di una famiglia vera. Mai avrebbe immaginato di scoprire nella sua stessa casa una misteriosa botola, nascosta da un mobile: entrare in quel cunicolo sarà come essere catapultata in un altra dimensione composta da genitori-copia in apparenza perfetti ma che nascondono una terribile verità, malefica e cattiva. Accanto a lei diversi e buffi personaggi fanno da sfondo ad una storia avvincente e un po’ paurosa… un’avventura fra sogni e realtà che le farà capire quanto sono importanti i suoi genitori seppur con una miriade di difetti! un film adatto a bimbi un po’ cresciutelli; a Matteo non nego che un po’ di paura l’ha fatta! Poi ci siamo dedicati alla realizzazione di “Jack O’Lantern” con l’aiuto di Marco e il risultato è stato splendido: la lanterna di zucca accesa era spettacolare pronta per il party di Matteo che farà con qualche suo amichetto la sera di ognissanti. Lui sarà dracula grazie al bellissimo mantello che ha realizzato nonna Pina… Ma come nasce Jack O’ Lantern? e chi era? ovvero la storia della zucca da dove proviene? Jack O’Lantern è una zucca scavata della sua polpa e lavorata a mano, tradizionalmente di moda nei paesi anglosassoni durante la ricorrenza di Halloween. Diviene così una sorta di sagoma di un volto misterioso e pauroso che si trasforma in una fonte di luce, grazie ad una candela inserita all’interno della zucca: il chiarore dello stoppino rischiara la sagoma dall’interno, mettendo in luce i tratti degli occhi a triangolo e della bocca sdentata. Prima dell’uso della zucca in America, venivano usate grandi rape, barbabietole e cavoli rapa. Il nome Jack gli venne attribuito secondo la tradizione che narra di un fabbro astuto e ubriacone, che un giorno al bar, incontrò il diavolo. Dopo le tante bevute, in diavolo era convinto di avere la sua anima in pugno ma Jack, anche se ubriaco, riuscì a prendere in giro il diavolo che si trasformò in una moneta facendo promettergli la sua anima in cambio di un’ultima bevuta. La moneta fu posta vicino ad una croce d’argento evitando al diavolo di potersi ritrasformare; il diavolo gli strappò ancora una promessa ovvero quella di prendersi la sua anima ma fra soli dieci anni. Ma Jack anche in questa occasione riuscì ad essere più furbo impedendo l’ascesa del diavolo incidendo una croce su un tronco e ottenne in cambio della libertà del diavolo il risparmio della dannazione eterna a Jack. La vita di Jack fu piena di peccati e alla sua morte ne il paradiso ne l’inferno volle la sua anima che iniziò così a vagare e il diavolo ancora arrabbiato per i patti precedenti, gli tirò addosso un tizzone rovente che Jack posizionò all’interno di una rapa che aveva con sé. Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack va a caccia di un rifugio. Gli abitanti di ogni paese erano tenuti ad appendere una lanterna fuori dalla porta per indicare all’infelice anima che la loro casa non è posto per lui.

JACK LANTERN (35)+

Ecco come preparare Jack O’Lantern:

occorre una zucca tonda e dal colore arancione uniforme. Con un pennarello disegnare occhi, naso e bocca; se è la prima volta che la realizzate, vi consiglio una grafica facile e con linee il più dritte possibili facili da intagliare ma non dimenticate che dovrà risultare spaventosa! Occhi e naso possono essere triangolari, la bocca un zig zag con linee dritte con cui otterrete la classica bocca/ghigno di Halloween, la calotta superiore una stella a più punte.

JACK LANTERN (4)+

Procedere al ritaglio. Con un coltello, affondare senza paura nelle parti disegnate partendo dalla calotta. Proseguire svuotando l’interno della zucca usando un cucchiaio per gelato, attrezzo perfetto per questa lunga operazione.

JACK LANTERN (6)+

Una volta svuotata bene la zucca, sarà più semplice intagliare gli occhi, il naso e la bocca, perché potrete impugnare dalla calotta e fare incisioni più precise.

JACK LANTERN (9)+

Procurare un lumino da accendere all’interno della zucca che dovrà essere bella piatta e ricoperta con un pezzo di stagnola per l’eventuale perdita della cera. Appoggiare la zucca sul davanzale della finestra oppure sull’uscio della porta per evitare a Jack di rovinarvi la serata di Ognisanti…

JACK LANTERN (31)+

BUON HALLOWEEN A TUTTI

e non dimenticate tanti dolcetti

BISCOTTI “NOTTE DI HALLOWEEN”

MUFFIN DI HALLOWEEN

MUFFIN AUTUNNALI

TORTA AMERICANA PER HALLOWEEN

e ovvio tanti scherzetti!!!

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Un “Dolcepensiero” che non finisce mai… o quasi: si sa che quando si apre una zucca sembra che non finisca mai… frughi nel frigo e ti esce quel quartino messo li in attesa di essere cucinato oppure nel frizer non c’è più posto perchè l’altra metà è finita proprio lì! insomma la zucca è protagonista indiscussa della stagione e io mi intertadisco ad usarla solo nel risotto, eppure in rete molte amiche blogger la stanno usando in tantissimi e svariati modi con la pasta, nei tortelli o frittelle e via dicendo ottenendo dei piattini molto ghiotti e buoni. Quindi mi perdonerete se anche oggi ve la propongo in un risottino, ma mi conoscete bene e sapete quanto amo il risotto. Affare fatto? posso presentarvi anche questa semplice ricettina? ma si dai…

INGREDIENTI

350 grammi di riso carnaroli

150 grammi di sola polpa di zucca

100 grammi di fontina valdostana

1 bicchiere di vino bianco

1 litro di brodo vegetale (zucchina-carota-sedano-qualche granello di sale grosso)

una noce di burro

1 cipolla bionda

semi di papavero “I GUSTI VEGETALI“.

PREPARAZIONE

Tagliare la zucca, ricavare la polpa privandola dei semi e della parte centrale fibrosa. Tagliarla a pezzi, cuocerla a vapore nell’appostita vaporiera  per circa una decina di minuti (o fino a quando sarà morbida spezzandola con la forchetta). Preparare il brodo aggiungendo le verdure sopra citate (circa un litro). Tagliare la cipolla a dadini piccolissimi, grattugiare a fori larghi la fontina. Far sciogliere la noce di burro in una padella capiente e appena finisce di schiumare, unire la cipolla. Tuffare il riso rimestandolo di continuo fino a quando i chicchi diventano trasparenti. Sfumare con il vino e continuare al cottura del riso unendo il brodo quando necessario per circa 12/15 minuti. Nel frattempo schiacciare con una forchetta la zucca diluendola con un pò di brodo se necessario. Unirla al risotto dopo un quarto d’ora, mescolare e portare a fine cottura. Spegnere il fuoco e unire la fontina grattugiata – tranne un po’ – mantecando bene il tutto. Far riposare il risotto qualche minuto, impiattare con un pugnetto di scamorza al di sopra del riso, una spolverata di semi di papavero “I gusti vegetali” dell’Accademia Ferri e servire.

Partecipo al contest di “Cucinare. La mia passione

dal titolo “Raccolte ricette halloween 2011

e al contest “Con un po’… di zucca

del blog “Farina, lievito e fantasia

e al contest “A cena con Julie e Marek

del blog “Menta Piperita and Co

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO ALLA ZUCCA CON SCAMORZA AFFUMICATA

PASTA AI BROCCOLI CON FONTINA DOLCE

PLUM CAKE ALL’ARANCIA E SEMI DI PAPAVERO

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Un “Dolcepensiero”: si sà che l’autunno può essere ancor più colorato dell’estate… e lo si vede soprattutto dai colori splendidi della zucca ortaggio di stagione. Le sfumature fra il giallo, l’arancione della polpa fino al verde, marrone della sua buccia regalano a questo inizio freddo il tocco giusto per un po’ di brio… e in cucina si possono inventare tantissime ricette per utilizzare la zucca oppure dedicarsi ad alcuni lavori manuali per abbellire la propria casa in perfetto tema Halloween… Io personalmente festeggio la stagione della zucca proponendo il mio risotto che di volta in volta arricchisco con tocchi di spezie o erbe aromatiche, frutta secca o sapori particolari regalati dai formaggi.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

150 grammi di sola polpa di zucca

350 grammi di riso carnaroli

150 grammi di scamorza affumicata

1 bicchiere di vino bianco

1 litro di brodo vegetale (zucchina-carota-sedano-qualche granello di sale grosso)

una noce di burro

2 cipollotti freschi piccoli

1 scalogno piccolo

PREPARAZIONE

Tagliare la zucca, ricavare la polpa privandola dei semi e della parte centrale fibrosa. Tagliarla a pezzi che farete lessare in acqua bollente salata per circa 8 minuti (o fino a quando sarà morbida spezzandola con la forchetta). Lasciarla intiepidire senza buttare l’acqua di cottura: filtratela dai filamenti della zucca, usetela per fare il brodo aggiungendo le verdure sopra citate (circa un litro). Tagliare i cipollotti e lo scalogno finemente, grattugiare a fori larghi la scamorza. Far sciogliere la noce di burro in una padella capiente e appena finisce di schiumare, unire le cipolle. Tuffare il riso rimestandolo di continuo fino a quando i chicchi diventano trasparenti. Sfumare con il vino e continuare al cottura del riso unendo il brodo quando necessario per circa 12/15 minuti. Nel frattempo con il frullatore ad immersione, frullare la zucca diluendola con un pò di brodo fino a quando sarà cremosa. Unirla al risotto dopo un quarto d’ora, mescolare e portare a fine cottura. Spegnere il fuoco e unire la scamorza grattugiata – tranne un po’ – mantecando bene il tutto. Far riposare il risotto qualche minuto, impiattare con un pugnetto di scamorza al di sopra del riso e servire.

Potete arricchire il vostro risotto, spolverizzandolo con granella di noci o nocciole oppure con del prezzemolo, del rosmarino; potete usare altri formaggi dal sapore comunque deciso essendo già la zucca dolce…

Con questa ricetta e per leggerne tante altre…

Con questa ricetta partecipo al contest di “SU LE MANICHE”

“FUORI DI ZUCCA”


Dall’archivio di Dolcipensieri su Donne sul web:

RISOTTO CON LA ZUCCA E IL PROVOLONE

CAVOLFIORE IN PASTELLA

ARISTA DI MAIALE ALLA BIRRA

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La ricetta la trovate cliccando sul banner sotto:

vi aspetto di là per i commenti…

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Un “Dolcepensiero” che fa inverno: quando inizio a preparare questi involtini è perchè fuori è iniziato il freddo. Infatti per le tante giornate piovose, questo è un piatto caldo che riscalda il cuore grazie al suo buon e caldo ragu’ impreziosito dalla zucca che insieme alla verza, che ne è  il suo involucro, sono i prinicipali simboli dell’inverno.

INGREDIENTI

PER IL RAGU’

la polpa di 1/2 zucca “lunga di napoli” (ne ho parlato qui)

500 grammi di carne trita

500 grammi di polpa di pomodoro

1 cipolla dorata

olio extravergine d’oliva

sale

pepe

noce moscata

poco peperoncino

PER GLI INVOLTINI

12 foglie di verza

pecorino sardo stagionato q.b.

qualche ricciolo di burro

PREPARAZIONE

Per il ragù: sbollentare la polpa della zucca in acqua bollente salata per circa 10 miuti o fino a quando sarà morbida. Scolarla e lasciarla raffreddare. In una pentola far soffriggere nell’olio la cipolla tagliata molto finemente. Appena dorata, unire la carne macinata e farla cuocere molto bene rigirandola di continuo, regolare con il sale. Quando sarà ben cotta, unire la polpa di pomodoro, cuocere a fuoco vivo e poi allungare con un po’ di acqua calda (circa un bicchiere). Regolare con pepe e noce moscata. Continuare la cottura per circa un’oretta a fuoco medio basso, allungando con un po’ di acqua se si dovesse asciugare troppo. Unire la polpa di zucca tagliata a dadini, mischiare bene il tutto e controllare di sale e pepe. Aggiungere un poco di peperoncino.

Per gli involtini: sbollentare nella stessa acqua della zucca, le foglie di verza per pochi minuti e farle raffreddare su una gratella. Appena tiepide, distribuire su tutte un po’ di sugo, aggiungere una generosa gratuggiata di pecorino sardo, chiedere la foglie a mo’ di imvoltino con dello spago da cucina. Adagiarli in una pirofila finendo con qualche ricciolo di burro e del pecorino gratuggiato. Da servire con del purè di patate.

Partecipo al contest “A cena con Julie e Marek

del blog “Menta Piperita and Co

Dall’archivio di Dolcipensieri:

INVOLTINI DI VERZA E RAGU’

SACCOTTINI VERDI RIPIENI

INVOLTINI E PATATE AGLI AROMI

LASAGNE CASERECCE

CANNELLONI FRESCHI AL RAGU’

RISOTTO DI ZUCCA COTTO MA CRUDO

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Un “Dolcepensiero” dopo halloween: ecco la nostra zucca di halloween. Quest’anno è cresciuta anche nell’orto di mio padre: non so’ in che mese, ma mio nipote gettò alcuni semi di zucca, così per scherzo, insieme al mio papi e quest’anno sono nate ben 5 belle zucche della varietà “Lunga di Napoli” detta anche “zucca lunga”, nomignolo dato dal suo aspetto caratteristico di forma cilindrica; la sua buccia dura si presenta di colore verde-arancio, la polpa soda è di un giallo intenso, solare. Viene raccolta nei mesi di luglio e agosto, noi siamo riusciti a tenerla fino a una decina di giorni fa attaccata alla sua pianta, forse perchè i semi vennero gettati in una zona poco esposta al sole. La polpa ottenuta era molto soda, profumata, perfetta per farne un buon risotto contrastando il suo sapore dolce a quello un po’ più saporito di un provolone.

L’abbinamento del vino è stato scelto da mio marito Marco: “Chardonnay Jermann 2009” ed io non sono riuscita a dire di no. Un vino che io adoro particolarmente dal bel colore paglierino brillante, profumato, aromatico e fresco. Non è un vino da invecchiamento, va bevuto entro 2-3 anni al massimo. L’abbinamento è perfetto con pesce, crostacei e creme di verdure: questo ultimo abbinamento mi ha stuzzicato a provarlo con la zucca – e quindi con il mio risottino – e devo dire che mi è piaciuto parecchio.

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

300 grammi di sola polpa di zucca LUNGA DI NAPOLI

400 grammi di riso carnaroli

200 grammi di provolone dolce

1 bicchiere di vino bianco Chardonnay Jermann 2009

1 litro di brodo vegetale (zucchina, carota e sadano)

una noce di burro

1 porro

prezzemolo tritato

pepe nero.

PREPARAZIONE

Tagliare la zucca, ricavare la polpa privandola dei semi e della parte centrale fibrosa. Tagliarla a pezzi che farete lessare in acqua bollente salata per circa 8 minuti. Dopo che vi sarete accertati che la polpa sia bella morbida – se no prolungate la cottura – lasciatela intiepidire senza buttare l’acqua di cottura che userete per fare il brodo aggiungendo una zucchina, una carota e un gambo di sedano (circa un litro).

Tagliare a rondelle sottili il porro, grattugiare a fori larghi il provolone. Far sciogliere la noce di burro in una padella capiente e appena finisce di schiumare, unire il porro. Appena quest’ultimo si colora, tuffare il riso rimestandolo di continuo fino a quando i chicchi diventano trasparenti. Sfumare con il vino e continuare al cottura del riso unendo il brodo quando necessario per circa 10 minuti. Unire quindi la polpa della zucca passata al mixer per ottenere una purea insaporendola con un pizzico di pepe nero grattuggiato al momento, mescolare con energia continuando la cottura per altri 10 minuti unendo il brodo quando necessario. A fine cottura, spegnere il fuoco e unire il provolone grattugiato – tranne un po’ – mescolando per amalgamare bene il tutto. Per ultimo aggiungere il prezzemolo tritato finemente e servire il risotto con il provolone lasciato da parte e altro prezzemolo. Potete utilizzare le calotte ottenute dalla zucca svuotata della sua polpa per servire il risotto.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

RISOTTO AL VINACCIO ROSSO

FRITTELLE AL PARMIGIANO E ZUCCA

TORTA SALTA 4 FORMAGGI E NOCI

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risotto zucca salsiccia (9)+

Un “Dolcepensiero” dedicato ad un’amica in rete: questa ricetta, tra un lavoro grafico e l’altro, l’ho scovata sul foodblog di una dolcissima – spero – amica di rete. Lei si chiama Grazia ed è l’ideatrice del blog “A TAVOLA CON MAMMAZAN”: avendo acquistato la prima zucca della stagione, cercavo qualcosa in rete per distrarmi un po’ e quando ho letto la versione di Grazia per questo risotto, l’ho colta al volo anche perchè avevo ancora in dispensa del riso unito a orzo e farro che quest’estate utilizzavo per le insalate fredde. Ed ecco qui la mia versione… e ne approfitto per dare un grosso bacio a MammaZan!!!

risotto zucca salsiccia (10)+

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

240 grammi di salsiccia fresca

400 grammi di zucca

1 porro

320 grammi di riso ai tre cereali

1 bicchiere di vino bianco

1 litro di brodo con un dado vegetale, 1/2 zucchina, 1 gambo di sedano, 1/2 porro

curry q.b.

20 grammi di caprino al pepe

1 noce di burro

PREPARAZIONE

risotto zucca salsiccia (14)+

Pulire la zucca dai semi e dalla buccia, tagliarla a pezzi grossi e farla cuocere a vapore fino a quando sarà morbida (circa dieci minuti).

risotto zucca salsiccia+

Mettere a bollore un litro di acqua per il brodo con un dado e la verdura sopracitata. In una pentola antiaderente far rosolare la salsiccia tagliata a pezzetti lunghi circa 3-4 cm fino a quando prende un bel colorino; aggiungere un cucchiaio di brodo, abbassare al minimo il fuoco e lasciar ammorbidire la salsiccia. In una pentola capiente dai bordi alti, far rosolare con una noce di burro il mezzo porro rimasto tagliato a rondelle, tuffarci il riso, mescolare per bene qualche minuto, sfumare con il vino bianco, aggiungere poi a mano a mano il brodo durante la cottura. Tagliare a pezzetti piccoli la zucca che andrete ad aggiugere al riso, dopo almeno dieci minuti (e cioè a metà cottura); dopo altri cinque minuti aggiungere anche la salsiccia. Aggiungere il curry a piacere (valutate lo stato di piccantezza di quello che possedete), mescolare energicamente, spegnere il fuoco quando il riso risulta cotto e unire il caprino per la mantecatura. Servire ben caldo.!!!

risotto zucca salsiccia (11)+

RISO, ZUCCA E… di dolcipensieri

RISOTTO ZUCCONE CON FONDUTA AL BRIE5

RISOTTO ZUCCONE CON FONDUTA AL BRIE

risotto zucca e tris formaggi (10)

RISOTTO DI ZUCCA E TRIS DI FORMAGGIO

H  O  M  E

B  L  O  G

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Un “Dolcepensiero” che passa: è arrivato il momento che sia il mio orto che quello del mio papà, vadano a riposare… a parte qualche piccolo residuo che raccogliamo a breve. Allora ho scattato alcune foto degli ultimi suoi frutti che utilizzeremo in quest’autunno che ormai è arrivato, regalandoci comunque ancora delle caldissime giornate. Dopo innumerevoli piatti dove le zucchine hanno fatto da padrone, lasceremo il posto alle zucche –  le prime già sui banchi dei nostri fruttivendoli di fiducia – che le ritroveremo come ingrediente principale di tortelli,creme,torte salate, zuppe, risotti, ravioli e frittelle. Ottimo accostamento con formaggi e salsiccia.

ORTO DI FINE STAGIONE+

La zucca è forse l’ortaggio più grande che esista in natura e per secoli ha rappresentato una preziosa risorsa alimentare per i più poveri. Oggi invece le zucche non sono più considerate un ortaggio “povero” bensì vengono apprezzate per il loro sapore in cucina, per la loro forma per feste e ornamenti anche insieme ai fiori e per il colore che dà un po’ di vita al grigiore dell’autunno/inverno. E poi ormai anche da noi Halloween è divenuta una festa a cui non mancare… Di zucche poi in natura ne esistono molte varietà, tutte molto diverse fra di loro: verdi o gialle, lisce o costolute, grandi o piccole, tonde o allungate, sono accumunate dalla sua gran versatilità. Sicuramente grazie al loro sapore dolce e gustoso. Ma dopo tutte queste caratteristiche, come sceglierle? dunque quelle lunghe sono le meno saporite e quindi più adatte alle zuppe oppure come ingrediente per il minestrone; la varietà detta “Napoletana”, con la buccia verde e la polpa arancionissima, è molto deliziosa. La “Berettina” invece ha la buccia più morbida ma la polpa fibrosa, la più dolce è la “Blu d’Ungheria”, la “Butternut” è famosa per la sua forma a campana, se invece volete cucinare tortelli, gnocchi oppure risotti allora la più adatta, e la mia preferita, è la “Francese”. Modernissima è la loro utilità negli ornamenti: infatti in commercio ne esistono di forme davvero strane che regalano creatività alla vostra casa, soprattutto se utilizzate come centrotavola. Per i più geniali nei lavori manuali, e i mercatini ne sono pieni, la zucca è facile da intagliare (la più famosa è quella di halloween) per creare simpatici portacandele divenendo lanterne di luci.

ORTO DI FINE STAGIONE (2)+

E’ arrivata l’ora di raccogliere i peperoncini ottimi per le conserve se rotondi mentre se ovali adattissimi per essicazione a diventare una spezie preziosa nella nostra cucina macinati finemente. Famosi e semplicissimi, gli “spaghetti aglio, olio e… peperoncino”. La parola peproncino si pensa voglia dire letteralmente “capacità di bruciare il palato”: infatti si utilizza soprattutto per aromatizzare, nonché per fare salse piccanti. Utilizzatissimo nella cucina messicana per rendere piccanti appunto le loro salse. Una volta macinato il peperoncino modifica l’intensità del gusto; il grado di piccantezza può variare in base alla varietà di peperoncino scelta ma anche in base al grado di maturazione: infatti più è maturo e più è forte. Alcune varietà di peperoncino sono indicate per il consumo immediato perché i frutti non si mantengono a lungo. Altre possono essere invece essiccate e macinate aumentandone la piccantezza.

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ORTO DI FINE STAGIONE 2 (2)+

Accanto al mio orto ormai solo di terra con l’inizio di qualche erbaccia, ho ancora delle rose in splendida fioritura, ma sono proprio le ultime che si godono ancora il sole caldo di questo particolare settembre; si stanno dando il cambio con i primi ciclamini di montagna che hanno bisogno di più pioggia e qualche crocus che esile sul proprio stelo, fa capolino sotto qualche betulla…

ORTO DI FINE STAGIONE 3 (1)+

Ma a volte basta solo aspettare perchè la natura ti può regalare frutti che il più delle volte sono spontanei: i primi porcini trovati da mio padre, erano sodi, profumatissimi e belli… cucinati subito per goderne appieno le loro proprietà. Le nocciole raccolte in giardino e conservate tutt’ora in cestini, sono perfetti per guarnire primi, secondi e salse oppure torte e biscotti. Infine stà arrivando il tempo per raccogliere l’uva: quest’anno sarà poca poca a causa delle piante nuove; l’anno scorso un fungo ha fatto morire quasi tutto il nostro piccolo vigneto… e per finire i ricci delle castagne si stanno sfumando dai verdi più pungenti ai marroni più caldi e autunnali, per aprirsi e regalarci i suoi frutti dolci. Per questi aspetteremo ancora un po’!!! e comunque la PROLOCO DI LIPOMO vi aspetta:

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H  O  M  E

B  L  O  G

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SPECIAL MENU’

Per una serata di fine autunno, ho pensato ad un menu con protagonisti alcuni ingredienti importanti nella nostra cucina: i salumi abbinati alla frutta, la zucca ormai consolidata per i piatti autunnali, i formaggi protagonisti in ogni portata e lo zafferano ma abbinato alla carne. Il risultato un ottimo SPECIAL MENU: una tavola imbandita sui toni del verde con stoviglie rustiche, il tutto in ottima compagnia di Federica, Cristian e la piccola Camilla.

PIEGHETTI ALLO SPECK E PERE

pieghetti-allo-speck-e-pere2

INGREDIENTI

(a seconda di quanti ne volete confezionare…)

fette di speck

fette di gouda

fette a spicchi di pera

PREPARAZIONE

prendere le fette di speck, adagiarvi su ognuna una fetta di gouda. Affettare a spicchi sottili la pera matura che mettere a sua volta sopra il gouda.

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Arrotolarli tutti e porli su un piatto di portata con alcuni granelli di pepe nero.

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A seguire dei

CROSTINI TONNATI

crostini-tonnati

INGREDIENTI

(a seconda di quanti ne volete confezionare…)

pane da affettare morbido

tonno

philadelphia

una manciata di capperi

qualche alice s0tt’olio

olio extravergine d’oliva

pepe nero.

PREPARAZIONE

affettare il pane in fette non troppo alte, giuste per essere addentate. Nel mixer frullate il tonno, la philadelphia, i capperi eventualmente risciacquati dal sale e le alici con un filo di olio extravergine d’oliva. Frullare il tutto fino al raggiungimento di una crema.

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Spalmatela sulle fette di pane e spolverizzate con un pò di pepe nero. Servire sia i pieghetti che i crostini con del prosecco fresco.

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A seguire:

RISOTTO ZUCCONE CON FONDUTA AL BRIE

INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE

PER IL RISO

Ingredienti per 4 persone

400 grammi di riso

3 noci di burro

mezza cipolla

1 bicchiere di vino bianco secco

1 litro di brodo preparato con 1 carota, 1 zucchina, mezza cipolla, 1 dado vegetale, 1 gambo di sedano

400 grammi di zucca già pulita

prezzemolo e timo

PER LA FONDUTA

300 grammi di brie

latte q.b.

noce moscata

pepe nero

1 noce di burro.

PREPARAZIONE

Fate bollire 1 litro di acqua con la verdura sopra citata tagliata a metà, aggiungere dopo il bollore il dado e un pizzico di sale se occorre. Pulire la zucca dalla buccia, dai semi e dalla pelluria interna.

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Mettere a lessare nella vaporiera la zucca pulita e tagliata a pezzi.

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Intanto fate imbiondire in una padella la cipolla tritata finemente con 2 noci di burro ed il prezzemolo, mescolando con un cucchiaio di legno.

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Unire il riso e farlo tostare mescolando energicamente fino a che i chicchi diventano trasparenti. Bagnare con il vino bianco, alzare il fuoco e farlo evaporare. Unire la zucca passata al mixer per ottenere un impasto denso, continuare la cottura irrorando di tanto in tanto con il brodo bollente e rigirando di continuo. Cuocere per circa venti minuti. Preparate la fonduta: a bagnomaria far sciogliere il burro con il brie, quando inizia ad ammorbidirsi, bagnare con qualche cucchiaio di latte; far fondere il tutto aggiungendo pepe e noce moscata. Lasciare in caldo senza che si asciughi, mescolare di tanto in tanto aggiungendo poco latte.

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Quando il riso è cotto, aggiungere il timo fresco pulito e far asciugare il brodo, spegnere il fuoco e lasciarlo riposare qualche minuti. Preparare il piatto di portata mettendo il risotto al centro del piatto, formare una conca al centro in cui poserete la fonduta al brie.

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La temperatura è molto fredda, ho pensato a deliziare il nostro pasto con una zuppa che oltre a riscaldarci, è anche molto buona

LA ZUPPA CASERECCIA

*Gli ingredienti li ho messi nella descrizione della ricetta perchè, quando preparo minestroni o zuppe, di solito utilizzo pesi non specifici a seconda delle verdure che trovo e utilizzo, se mi avanzano le congelo per poterle gustare quando sono di fretta e non ho tempo per cucinare…

zuppa-casereccia

Mettere in una pentola capiente due patate grosse fatte a dadi grossi come una noce, 300 grammi circa di fagiolini, 300 grammi circa di zucchine tagliate a fette grossolane – lasciando da parte la più piccola di diametro per il finale- 4 carote – lasciando da parte la più piccola – 1 cipolla bionda tagliata a fette – lasciando da parte qualche fetta tra le più sottili – qualche gambo di sedano, una scatola di fagioli cannellini e piselli risciacquati dal loro sugo di contenimento, foglie di basilico e prezzemolo tritati, qualche foglia di verza e 300 grammi tra spinaci, coste e erbette. Prendere un quarto di zucca, spelarla e tagliare la polpa in pezzi. Versare acqua tiepida in quantità sufficiente unendo un dado vegetale. Dopo alcune ore di lenta cottura, assaggiare il brodo regolando di sale e pepe, se vi piace anche un pò di peperoncino; con una schiumarola, versare la verdura nel robot da cucina o meglio ancora nel passaverdure e ridurre la verdura in passato che rimettere nel brodo lasciato sul fuoco lento. Far cuocere fino al suo bollore, dopodiche passare la vostra zuppa in una pentola meno capiente (circa due mestoli pieni a persona), la rimanente metterla in un contenitore ermetico per riutilizzarla l’indomani oppure metterla nel congelatore per i prossimi pasti. Unire della pasta piccolissima o del riso (circa 40 grammi a persona). Con la zucchina lasciata da parte, ricavare delle fette sottilissime quasi trasparenti che buttere a crudo nella vostra zuppa mentre con la carota ricavare dadini piccolissimi da aggiungere anch’essi alla zuppa, aggiungere anche la cipolla lasciata da parte. Far cuocere a fuoco lento per circa dieci minuti: se la pasta ha bisogno di meno cottura, aggiungere prima le verdure, mentre nel caso del riso calarlo insieme alle verdure. Servire caldo con grana grattugiato a listarelle con crostini di mais o crostini di pan ed un filo d’olio extravergine a crudo.

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