Un “Dolcepensiero” di tradizione: quando ero piccola questa minestrina era il mio piatto preferito. Se sapevo che la mia zia la preparava, era scontato il mio autoinvito… di solito la preparava senza prezzemolo e la chiamavamo “La minestrina dei morti”; se invece ci aggiungevamo il prezzemolo diventava il piatto tradizionale della Brianza “La minestra de ris cun l’erborin”… Di solito la si consumava la domenica sera quando il pranzo era sontuoso e consumato con l’intera famiglia, un pranzo completo dall’antipasto al dolce… oppure quando all’imbrunire, l’arietta si faceva più freschina in qualsiasi stagione. E’ un piatto povero della tradizione culinaria del milanese e della Brianza tutta. Stasera cucinando questa calda minestra, mi sono affiorati tantissimi ricordi legati alla mia bellissima infanzia: sono tantissimi anni che non mi gustavo una tale prelibatezza! si avete letto bene: anche se questo piatto è preparato con pochi e semplici ingredienti, credetemi è di una tale bontà che ti riscalda cuore e anima. Poi stasera era la serata perfetta per gustare una scodella di minestra: nel pomeriggio il sole si è nascosto dietro nuvoloni grigi che ci stanno preparando ad una settimana di pioggia e si è alzato anche un bel venticello che ha mandato a monte i nostri progetti di una bella e sana camminata nei boschi. Una scodella che dedico alla mia cara zia Rosetta che mi ha sempre preparato questa minestra con affetto sincero!!!
INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE
1 e 1/2 litro di brodo di carne*
350 grammi di riso carnaroli
grana grattugiato a piacere
1 noce di burro
un mazzetto di prezzemolo fresco
qualche fiocco o granello di sale
PREPARAZIONE
*Il mio brodo di carne è il risultato di un bel piatto di bollito di qualche settimana che ho congelato in previsione di qualche zuppa o minestra. Per tale minestrina, potete utilizzare anche del brodo di verdura o con del dado sia di carne o vegetale.
Lavare e mondare il prezzemolo che triterete con una mezzaluna con qualche fiocco o granello di sale grosso. Portare a bollore il brodo in cui versare il riso. Mescolando di tanto in tanto, portare a cottura per circa una ventina di minuti, abbassare la fiamma e unire il trito di prezzemolo, mescolare bene unendo il burro. Terminare con una generosa grattugiata di grana direttamente in pentola a fiamma spenta e servire la minestra ben calda.
Con questa ricetta partecipo al contest di “Nella cucina di Ely” come primo piatto:
e siccome questa ricetta mi ricorda la mia infanzia,
la trovo perfetta per partecipare anche al contest di “Sapori divini”
Partecipo anche alla raccolta del blog “Laura in cucina”
dal titolo: “Italia in cucina”
RICETTE LOMBARDE
Dall’archivio di Dolcipensieri:
Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!! A casa nostra è ancora il piatto preferito noi ci aggiungiamo sempre anche le patate! Grazie per aver partecipato e la segno subito!!!!
Baciii
tesoro questa tua ricetta mi ha commosso fino alle lacrime, la faceva sempre la mia nonna adorata…il suo “ris e erburin” era il migliore del mondo per me!
Grazie ti abbraccio!
@ely: i piatti tramandati da nonne, zie e mamme non smentiscono mai la loro bontà, anche se semplici!!!
@simo: sono i ricordi più belli… affetto, amore e cucina!!! buona giornata!
Grazie per questa ricetta, presto la potrà mangiare anche la nostra pupattola, tu considera che amiamo tanto il riso e quando troviamo qualche nuova ricetta cerchiamo subito di sperimentarla.
Un bacione!
Sabrina&Luca
ciao ragazzi, è una ricetta povera della cultura contadina del milanese e della Brianza… per me il must quando ero piccola! buona giornata!
non avrei mai pensato che con ingredienti cosi semplici si potesse avere una pietanza gustosissima ,Grazie
ciao gino, credimi questa minestra è una delizia!!! povera ma buona, e per me ricca di ricordi!!! buona serata
Che meraviglia!! Adesso la faccio al fidanzato spagnolo..vediamo che dice! Grazie per postare la ricetta, per semplice che sia, Anche per me è fonte di ricordi, dato che mia mamma me la preparava spesso raccontandomi la storia di “Prezzemolina”, che poi altri non era che quella di Raperonzolo ! .-)
ciao caterina, sono ricette che ci accompagneranno per sempre e a volte per far girare bene una giornata nata male, basta anche solo una tazza calda e fumante come questa minestra! poi fammi sapere che ne dice il tuo fidanzato!!! ciao
Grazie, questa è la minestra dei ricordi d’infanzia! Sapori che non ho più trovato. La mia mamma ci aggiungeva qualche goccia di limone. Era fantastica!