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Archive for the ‘VINI, DRINKS, APERITIVI E TE’ Category

Un’esperienza culinaria a dir poco perfetta!

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Ieri sera siamo stati ospiti presso il ristorante dello chef stellato Davide Caranchini in quel di Cernobbio posto lungo la via 5 giornate, una delle vie di passaggio se visiti il paesino affacciato sul ramo del lago di Como e che fa da specchio a Villa d’Este e Villa Erba. Paese che sta conoscendo insieme alla città di Como, ospiti internazionali. Abbiamo deciso di regalarci questa bellissima esperienza anche perché eravamo solo noi due; infatti per chi ha figli adolescenti che sono nella fase solo hamburger, pizza e cotoletta con patatine, credetemi non ne vale la pena! Ritagliatevi una serata tutta per voi per deliziarvi!!! Infatti al Materia l’esperienza culinaria è fusion, particolare nei sapori, da gustare con un ordine, descritto molto bene dai camerieri di sala, che ne esalta per ogni porzione, la loro forza e particolarità… e gli occhi godono di vero splendore per gli accostamenti di colori, materie prime e impiattamenti curati nei più piccoli dettagli, che fanno notare subito il tanto studio che vi è dietro. Passi da acidità e lievi dolcezze tutte in un boccone. Ogni portata esprime una particolare contaminazione orientale, senza trascurare prodotti e materie prime della nostra zona. Lo chef vanta un curriculum “stellare”: Maze di Gordon Ramsay, Le Gavroche di Michel Roux Jr e Noma di René Redzepi, solo per citarne alcuni. Esperienze di cucina che si notano nei suoi piatti dagli accostamenti decisi e particolari con un uso preciso di erbe e profumi che conferiscono ai suoi piatti un tocco decisamente gourmet… Erbe che il team del ristorante coltiva e produce in una loro serra. A condurre il ristorante, in sala un team giovane formato da due fratelli e una sorella: Marco, Luca e Ambra compagna di Davide e come detto prima preparatissimi e attenti nella descrizione dei piatti per farti capire a pieno la loro filosofia. L’ambiente è arredato in modo minimalista con salette piccole dagli arredi scuri, i tavoli, senza tovaglia comunque con i porta posate, sono apparecchiati al minimo indispensabile… (e la cosa a me piace parecchio anche perché il classico vasetto di fiori fa molto anni ’90)!!! Per capire e apprezzare in pieno la sua cucina, abbiamo optato per il menu’ degustazione denominato il “Classico” al costo di euro 65 con cinque portate, definito dai camerieri di sala, perfetto per gli amanti dei gusti più semplici quindi, pensato da noi, perfetto per assaporare per la prima volta questa cucina particolare.

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Abbiamo deliziato il nostro palato con insalata di pomodori di Careno. Portata composta da quattro diversi piatti con il pomodoro che è il protagonista e cucina in modi totalmente diversi fra loro.

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A seguire trota sott’aceto con uova di coregoni, rafano e aneto.

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Per primo piatto un risotto con bacche di cipresso e mirtilli fermentati che ho trovato s t r e p i t o s o!!!

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A seguire rana pescatrice con carote e levistico…

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…e a finire il dessert Acetosella, yogurt e fieno. Con il caffè, assaggi di piccola pasticceria anch’essi di straordinaria particolarità.

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Al menù abbiamo abbinato gli assaggi di tre vini accostati ai vari sapori dei piatti (25 euro); gradita conoscenza di tre cantine che non avevamo mai assaggiato. Prima del menù, abbiamo iniziato con un aperitivo con assaggi (vedi prima foto post).

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CONSIGLI

Come già accennato, vi consiglio di non portare bambini; scelta mia personale sia per la tipologia di cucina sia per gli spazi piccoli. Se già siete a conoscenza del tipo di cucina, potete ordinare alla carta ma se fosse la prima volta, fidatevi dei menù degustazione che sono ben tre tipi. Lungo la via c’è possibilità di parcheggio. Vi consiglio di prenotare perché i posti a sedere sono pochi. Esperienza culinaria più che… stellata!!!

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VODKA ALL'ARANCIA CON CANNELLA E VANIGLIA (41)+

Un “Dolcepensiero”: a pochi giorni dalla fine dell’anno, siamo in piena pennichella post natalizia? Ebbene si! giorni tranquilli e paciosi… Questi giorni di tregua ci hanno portato alla seconda fase di queste lunghe feste natalizie, ovvero il cenone di fine anno con tombola a seguito per divertire un po’ i bimbi ma credo che anche noi adulti quando facciamo tombola siamo trepidanti nello scoprire il regalo… La ricetta di oggi è deliziosamente profumata, perfetta anche per aromatizzare torte e gelati; oppure se avete amici che amano farsi il “bicchierino” a fine pranzo o cena, può essere una bellissima idea regalo confezionandola in belle bottiglie lasciando gli aromi a fondo bottiglia. Per finire un bel tappo in tema natalizio, un nastro in perfetta sintonia con i colori e il gioco anzi il regalo è fatto…

INGREDIENTI

500 ml di vodka

2 grosse arance non trattate

1 stecca di cannella

qualche capsula di cardamomo

1/2 stecca di vaniglia del Madagascar

250 grammi di zucchero bianco

PREPARAZIONE

Lavare le arance molto bene. Con un coltellino affilato, prelevare la scorza evitando la parte bianca. Porre le scorze delle arance in un barattolo a chiusura ermetica, aggiungere la cannella e la vaniglia incisa nel senso della lunghezza. Aprire le capsule di cardamomo e prelevare le piccole sfere da aggiungere agli atri sapori.

VODKA ALL'ARANCIA CON CANNELLA E VANIGLIA (11)+

Versare la vodka, chiudere e agitare molto bene; porre in un ambiente buio a riposare, di tanto in tanto agitare il barattolo per una settimana. Trascorso tale tempo, unire lo zucchero e mescolare bene il tutto con un cucchiaio. Porre a riposare per una decina di giorni agitando sempre di tanto in tanto. Terminati questi giorni, filtrare il liquore con un colino in bottiglie adatte al freezer. Lasciare il liquore a temperatura fredda fino al suo utilizzo: perfetta per un fine pasto, aromatizzante per torte e crepes oppure per affogare del gelato.

VODKA ALL'ARANCIA CON CANNELLA E VANIGLIA (13)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

TAGLIOLINI PANNA E GAMBERI ALLA VODKA

STELLA DOLCE DI NATALE

IL MIO MENU’ DI NATALE… DA TUTTO IL MONDO

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TEQUILA E FRAGOLE (10)+

Un “Dolce… aperitivo”, in giardino: la prima botta di caldo ci ha regalato delle calde serate; una di queste l’ho passata con amici per una grigliata. Come aperitivo ho preparato questa tequila con delle fragole profumatissime – forse le prime e uniche della stagione ad emanare tale aroma – e della tequila che avevo nel frigo bar. Ne è uscito un aperitivo fresco e profumato… Non so voi ma ho trovato quest’anno le fragole insapore, ossia prive di quel buon profumo che è la loro caratteristica principale: mi ricordo da piccola quando mio padre arrivava a casa con un cestino colmo di questi frutti. Appena varcava la soglia della cucina, il profumo aleggiava nell’aria e con mia madre, le mondavo e preparavano tantissime ricette con questi dolci succosi…

INGREDIENTI

un cestino di fragole

1 parte di tequila

1/2 parte di succo tropicale

un paio di cucchiaini di zucchero di canna

succo di lime q.b.

ghiaccio in cubetti q.b.

foglie di menta fresca

PREPARAZIONE

Lavare e mondare le fragole, frullarle e poi passarle ad un colino per eliminare i semini (tenetene da parte qualcuna per la finitura del cocktail). In un contenitore alto per cocktail, versare tequila, succo di fragola, succo tropicale e succo di lime con qualche cucchiaino di zucchero. Mixare molto bene il tutto, assaggiare e regolare i sapori. Porre in frigo fino al consumo. Versare fresco in un bicchieri da cocktail, unire qualche cubetto di ghiaccio, un paio di fragole a tocchetti piccolissimi e decorare con una fragola e foglie di menta fresca.

TEQUILA E FRAGOLE (3)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

COCKTAIL DI FRUTTA

TEQUILA PORTO VALLARDA

APERITIVO ALLE FRAGOLE

Con questa ricetta partecipo alla Raccolta:

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COCKTAIL DI FRUTTA (45)+

Un “Dolcepensiero”: le prime giornate di caldo – che qui sembrano svanite, sta piovendo all’inverosimile – hanno portato a gustare quella dose in più di frutta che fa sentire l’estate alle porte. Il cocktail che vi presento oggi è ideato per le serate all’insegna dei barbecue o delle cene fredde in compagnia di amici. In programma ne ho già molte con vecchi ma soprattutto nuovi amici che quest’anno scolastico di Matteo, ormai alla fine, ho avuto l’onore di fare; non solo Matteo ha avuto la fortuna di trovare amichetti nuovi, ma anche io e Marco abbiamo potuto coltivare nuovi rapporti che ci hanno regalato splendide persone… e poi ho il giardino nuovo da inaugurare!!! a volte basta veramente poco per instaurare un buon rapporto senza troppi fronzoli e false ipocrisie, è bello brindare in compagnia di un sorriso e di piccolo ma affettuoso abbraccio!!! Ma torniamo alla ricetta di oggi, poi mi metto a parlare e non la finisco mai… è fattibile sia in versione analcolica sia in versione alcolica, perfetto sia come apri-cena ma io lo adoro anche come fine-cena magari quando la luce del sole è del tutto scesa e le luci soffuse in giardino rendono l’atmosfera intima, soffusa e romantica rotta solo dalle urla felici dei bimbi…

COCKTAIL DI FRUTTA (20)+

INGREDIENTI

1 ananas

2 pere

500 grammi di fragole Camarosa

3 lime

1 limone

1 arancia (o se non in stagione, del succo di arancia)

qualche cucchiaio di zucchero alla vaniglia

1 bottiglia di prosecco

PREPARAZIONE

Grattare la parte gialla della buccia del limone. Spremere il succo di lime, di limone e quello dell’arancia, porlo in una ciotola capiente, unire quanto basta di zucchero (mi regolo sempre in base all’asprezza degli agrumi). Pulire l’ananas dalla buccia, eliminare la parte legnosa centrale e tagliarlo a pezzettini triangolari che porrete nel succo. Continuare sbucciando le pere, tagliarle a pezzettini e porle nella ciotola con l’ananas mescolando energicamente. Mondare le fragole e tagliarle in quattro, unire anch’esse alla frutta già preparata. Se occorre unire altro zucchero, unire la buccia del limone e mescolare per bene. Porre in frigo per un paio di ore. Al momento di servire, rimescolare il contenuto della ciotola: per chi desidera l’alcolico versare un terzo del flute di prosecco, proseguire con un terzo del succo di frutta e terminare con la frutta. Per chi desidera l’analcolico versare mezzo flute di succo e terminare con la frutta, cannucce e cucchiai. Mi raccomando il tutto ben fresco.

COCKTAIL DI FRUTTA (3)+

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CAMPARI ORANGE

SORBETTO ALLA MELA CON SUCCO DI MAPO

FRUTTA AGLI AGRUMI CON ZUCCHERO ALLO ZENZERO

COCKTAIL DI FRUTTA (55)+

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Un “Dolcepensiero” per un “caldo” regalo: la tradizione di queste delizie è dell’appennino tosco-emiliano; una ricetta contadina che racconta la consuetudine di regalarle per la notte di Natale quando si possono gustare dopo la S. Messa di mezzanotte durante lo scambio dei regali…

INGREDIENTI E PREPARAZIONE

Incidete le castagne e tostatele nell’apposita padella bucata: otterete così delle caldarroste, meglio se cotte su fuoco vivo. Sbucciarle ancora calde. In una caraffa, mescolate l’alcool puro con le scorze di limone e arancia, zucchero quanto basta a vosto piacere. (Le dosi non sono indicate, abbiamo seguito il nostro gusto, anche in base ai gradi dell’alcool che avete acquistato). Sterilizzate i vostri vasetti, riempiteli di castagne fredde e riepiteli con l’alcool. Chiudere i vasetti, copriteli con stoffe natalizie fermate con della raffia e gustatele con chi vi ama.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CREPES ALLA FARINA DI CASTAGNE  CON CREMA DI NOCI E SPECK

TAGLIATELLE DI CASTAGNE CON FUNGHI PORCINI

CREMA DI CASTAGNE

FETTINE DI POLLO CON CREMA DI CASTAGNE

GNOCCHETTINI DI PATATE AL BASILICO E GRANA CON CREMA DI CASTAGNE

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Un “Dolcepensiero” che fa subito merenda: si sa in estate si ha più voglia di bere che di mangiare e questo capita anche ai bimbi soprattutto dopo una giornata all’aperto al centro estivo, dove tra tavolozze e pennelli, ci scappa anche qualche tuffo in piscina. Quest’anno per tutto il mese di luglio all’asilo per il centro estivo, i bimbi si trasformeranno in artisti… fra le varie attività all’aria aperta, Matteo e i suoi compagni coloreranno, disegneranno, lavoreranno molti materiali consumando tutte le loro energie, quindi alle quattro cotto e stracotto, anche la merenda diventa un po’ pesante: ottima idea trasformare la frutta a pezzi troppo faticosa da prendere con le mani, in un fresco e vitaminico smoothie, molto più semplice da bere con cannuccie colorate. Perffetto anche per le mamme, servito con qualche cubetto di ghiaccio…

INGREDIENTI

2 banane

2 pesce bianche

80 grammi di fragole

1 cestino di lamponi (circa 100 grammi)

1 cestino di more (circa 100 grammi)

1 cestino di mirtilli (circa 100 grammi)

il succo di 2 limoni di Sorrento IGP

zucchero semolato q.b.

acqua frizzante q.b.

foglioline di menta e limoncina

cubetti di ghiaccio

PREPARAZIONE

In una ciotola capiente, unire la frutta: la banana tagliata a fette, le pesche private di buccia e ghiande; unire anche le fragole mondate ed infine unire lamponi, mirtilli e more. Spremere i due limoni che aggiungerete alla frutta mischiando molto bene; regolare con lo zucchero in base al vostro gusto o alla dolcezza della frutta. Porre poi il tutto nel bicchiere del frullatore, azionare e frullare. Filtrare il frullato per eliminare i semini dei frutti, porre lo smoothie in una brocca capiente aggiungendo dell’acqua frizzante per rendere più liquido il frullato facilitando l’assunzione con la cannuccia. Servire con qualche foglia di menta o limoncina, dei cubetti di ghiaccio per gli adulti.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

SMOOTHIE PESCA E POMPELMO 

CLAFOUTIS ALLE CILIEGIE

CROSTATA CON FARINA DI RISO, CREMA E FRAGOLE

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Ecco un libro che ho fatto fatica a leggere ma che poi con il finire mi ha incuriosito tanto lasciandomi però l’amaro in bocca per il suo tragico finire. Una storia piena di forza, un libro che tratta di razzismo argomento molto sentito ultimamente soprattutto quando di parla di paesi musulmani; una storia crudele ma anche leggera, ricca di tensione e amarezza. Salma nel suo paese di beduini, è stata condannata per aver amato un uomo prima del matrimonio e di esserne rimasta incinta. E’ così costretta a lasciare la famiglia grazie all’aiuto della madre che non vuole vedere la propria figllia morta, riesce a fuggire dal suo paese per cercare asilo in un altro paese. Dopo un lungo viaggio fatto di sofferenza e paura, arriva in Inghilterra: per lei un paese ricco dove tutto è permesso, dove il sesso viene vissuto come piacere e non come colpa, dove tutto viene fatto in piena libertà, un paese che promette a Salma di rifarsi una vita propria. Salma diviene così Sally, deve imparare la lingua, cercare di dimenticare il passato ma il passato è pesante da dimenticare soprattutto se legato ad affetti di sangue, affeti troppo importanti per una qualsiasi donna, gli affetti unici di un rapporto fra mamma e figli. Mentre cerca di assopire il passato, Salma riesce a rivivere, amare e rifiorire diventando una donna nuova: la sua coinquilina sempre ubriaca e una vecchia eccentrica amica, riusciranno a riempire le giornate di Salma sempre dedita al suo lavoro di sarta e anche al suo secondo lavoro di lavapiatti in un bar. Poi per Salma arriverà anche l’amore e la nascita del suo secondo figlio ma il suo segreto celato nel cuore anche se ormai sono passati tanti anni, la porteranno a ritornare nel suo villaggio, rivedere la madre, scoprire la morte della figlia per mano del fratello e anche la morte del padre per il dolore. Anche Salma, sempre per mano del fratello, morirà… Come accennato all’inizio, ho faticato a leggere questo libro per il continuo passare delle storie passate e presenti che duravano anche poche pagine… ma poi con l’andare avanti, la curiosità di sapere lo svolgersi della storia di questa eroina moderna, ha preso il sopravvento. Un libro adatto a chi ama le storie contemporanee, le storie di sensibilità umana, un libro per chi ancora non capisce come possano esistere i codici d’onore anche nel vuovo millennio!

Dall’archivio di Dolcipensieri, vi posso offrire una tazza di tè?:

Tè hojicha

Tè alla menta

Tè nero

Tè verde

Jasmine Tea

Tè nero brasiliano

Tè nero indiano

White Tea

infuso frutti rossi e limone

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Come sempre dalla Sardegna portiamo a casa i suoi splendidi prodotti. Vi ho già parlato qui del pecorino di Ortueri dei f.lli Succu: quest’anno tra l’altro, l’abbiamo trovato ancora più buono. Ma in questo post parlo dei vini scelti da Marco da portare nella nostra cantina. Iniziamo con i ROSATI: il primo è della CANTINA DORGALI e si tratta di un CANNONAU DI SARDEGNA ROSATO dal profumo gradevole leggermente fruttato, con sapore fresco. Perfetto con antipasti e formaggi freschi, lo adoro bevuto fresco. Il suo colore è rosa con riflessi ramati. Il secondo è uno SPUMANTE ROSATO VIGNE DEL PORTALE: uno spumante diverso dal solito per il suo bel colore rosa con riflessi rosso acceso, ottimo gustato ben freddo. Ideale come aperitivo, perfetto per tutta la cena se avete piatti a base di pesce.

Ed ecco il mio vino rosso sardo che più preferisco: CARIGNANO DEL SULCIS – ROSSO RISERVA, SARDUS PATER. Vino con marchio DOC dal 1997, viene prodotto nelle zone sudoccidentali della Sardegna: il suo colore è rosso rubino, l’odore è intenso con sapore asciutto ma armonico. Questo vino è prodotto con uve storiche: infatti si pensa ad un’origine fenicia. Il vitigno riesce a produrre un vino rosso quasi rubino molto alcolico, particolare grazie alle condizioni climatiche quali venti ricchi di salsedine provenienti dal mare e dal terriccio argilloso e sabbioso del Sulcis e delle zone dell’inglesiente. Bouquet quasi fruttato, ottimo per antipasti di terra, primi piatti elaborati, arrosti e ai formaggi stagionati.

Per la carrellata di bianchi, inizio con un vino di PIERO MANCINI e il suo VERMENTINO DI GALLURA. E’ forse il vino sardo più conosciuto, è un vino DOCG la cui produzione è consentita nelle province di Olbia-Tempio e Sassari. Bellissimo il suo colore che varia dal giallo paglierino intenso con riflessi verdognoli; profumi di fiori si alzano dal bicchiere, producendo odori intensi con sentori tipici della macchia mediterranea. Un’aperitivo perfetto se servito fresco magari con dell’ottimo pecorino sardo, ottimo accompagnamento ai primi saporiti della cucina sarda, ideale se servito anche con pesce arrosto, molluschi e crostacei. Io lo prediligo freddo. Il BALARI è anch’esso un buon vino bianco da gustarsi fresco: come per il vermentino, anche il Balari ha un bel colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, molto profumato con retrogusto di mandorla dal sapore fresco. Perfetto come aperitivo, ideale con piatti di cucina di mare, molto giusto l’accostamento con i frutti di mare.

… e con questo spumante, festeggiamo quasi sempre le nostre feste o terminiamo le serate in compagnia. Vino delle famose cantine SELLA E MOSCA, il TORBATO è un vino spumante brut dal colore giallo paglierino. Ha un sapore vivace, aromatico e fresco. Perfetto come aperitivo, come già accennato, noi lo troviamo perfetto anche per un fine cena ma se con piatti equilibrati in base al suo sapore, può essere consumato per tutto il pasto.

Frizzantino con brio, come lo definisco io: stò parlando del GIOGANTINU TANCARE’ dal famosissimo tappo in sughero fermato con una cordicella. Il Giogantinu è un vino bianco frizzante dei colli del Limbara – Berchidda; colore giallo paglierino, profumo delicato, sapore secco. E’ un vino da tenere in cantina non più di un anno. Perfetto vino da pesce quali crostacei e frutti di mare, soprattutto.

Dalla nostra uscita a Monti per la sagra delle sue cantine, abbiamo acquistato questo vino per noi nuovo: ARAKENA. E’ un vino bianco prodotto solo con uve di “Vermentino”, da vendemmia tardiva della fine di settembre, che raccoglie in se’ i migliori profumi della Gallura. Perfetto per piatti di pesce. Di colore giallo oro brillante, profuma di frutta matura quale pesca e albicocca senza far mancare le giuste sensazioni della macchia mediterranea quali rosmarino, vaniglia e radice di liquirizia.

Ecco un altro Vermentino di Gallura, marchio DOCG: S’ELEME proveniente dai vigneti galluresi vendemmiate durante le ultime settimane di settembre e le prime di ottobre. Dal colore giallo paglierino, si possono notare anche riflessi verdognoli. Il sapore ricorda la mela e la mandorla amara e accompagna pesce quali frutti di mare e crostacei. E’ un vino che in cantina non deve superare l’anno.

E finiamo con un Vermentino di Gallura D.O.C.G. superiore TAERRA. Dal colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli, si presenta molto fine al palato, sa un po’ di frutta tropicale quando lo si degusta: ottimo con la cucina di mare, le minestre, con carni bianche e formaggi freschi.

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L’8 agosto a Monti, poco distante Olbia, si è svolta la XVIII SAGRA DEL VERMENTINO dove si festeggia ogni anno fra turisti e gente del posto, il buon vino della Gallura. Nella CANTINA DEL VERMENTINO DI MONTI, si possono sorseggiare vini bianchi e rossi con tutti gli aromi della terra sarda. In concomitanza al Vermentino, nella piazza antecedente la cantina, viene presentato anche il miele sardo in tutte le sue varianti di gusto e sapori.

Ho acquistato a prezzi molto buoni, tre diverse tipologie di miele fra cui il più noto qui in terra sarda perchè abbinato alle famose seadas (frittelle con ripieno di formaggio sardo), il MIELE DI CORBEZZOLO.  Si produce su quasi tutto il territorio sardo, ottenuto esclusivamente dal nettare di fiori di piante spontanee della macchia meditteranea. E’ un miele amaro, molto tardivo: infatti la fioritura del corbezzolo è tra ottobre e novembre. E’ un miele morbido, con colore ambrato. Ha un aroma persistente, il sapore è dolce all’inizio dopodiché diviene amaro al palato. Quello di ASFODELO viene ricavato dai fiori della pianta omonima. I fiori fioriscono in primavera, sono riuniti in grappoli ed hanno un colore rosa. Il miele di Asfodelo ha un colore giallo oro, aroma intenso con sentori di fiori con sapore dolce. Per finire, il MIELE DI CISTO ha colore scuro, sapore deciso e aromatico. E’ un miele raro e di produzione limitata, per lo scarso nettare che può proddurre il fiore di cisto. Ritornando  alla sagra, ve ne posso parlare ben poco come poche sono le foto scattate causa la troppa folla presente, che con bimbi appreso, non ci hanno permesso di godere fino in fondo della serata  organizzata dalla proloco del paese. Vi posso dire che si potevano gustare prodotti sia dolci che salati del luogo, bere dell’ottimo vino e apprezzare balli e canti della zona in costume.

Ma ogni male non viene per nuocere… come si suol dire!!! Infatti i bimbi avendo fame, ci siamo fermati un una piccola trattoria di paese che ci ha deliziato con i suoi piatti semplici ma molto buoni: TRATTORIA LOCANDA STELLA di Monti. Come i miei spaghetti con arselle (l’unico piatto che ho fotografato) conditi con del semplice olio e aglio, comunque buonissimi.

Il nostro secondo piatto, che purtroppo non ho fotografato, sono state delle costine cotte in pentola con olive e vermentino: ottime e molto morbide. A seguire il classico porcetto sardo, il tutto innaffiato con del fresco Vermentino gallurese. L’ambiente è semplice, pulito e confortevole: il personale gentile e sempre disponibile. I prezzi normali e giusti. La trattoria si trova in una delle vie centrali del paese, durante la sagra all’inizio del mercatino.

DOVE MANGIARE IN SARDEGNA:

SU GOLOGONE – OLIENA (2009)

S’ASTORE – PORTO ROTONDO (2009)

MONTI TUNDU – 2009

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Un “Dolcepensiero” molto fresco: bicchiere alla mano, cannuccia e bastoncino per mescolare, sdraio o amaca, sole e mare… ecco la mia pausa pranzo qui in Sardegna in perfetto stile relax. Dopo aver cucinato per il mio piccolo, che sta attraversando la fase “mangio solo carne”, posso concedermi una pausa prima di ridiscendere al mare e cosa c’è di meglio di un fresco ma energico smoothie? Uno smoothie è un frullato analcolico: per preparare un buon smoothie basta un frullatore capiente, ingredienti freschi quali frutta e verdura matura di stagione, yogurt e latte possibilmente biologici e magari un poco di zucchero con qualche cubetto di ghiaccio… per ottenere un drink molto salutare pieno di vitamine e molto dissetante.

INGREDIENTI PER UN BEL BICCHIERONE (come quello nella foto)

2 pesche noci gialle

1/2 pompelmo rosa, il succo

50 ml di yogurt bianco

2 cucchiai di sciroppo d’arancia

qualche cubetto di ghiaccio.

PREPARAZIONE

Lavare la frutta, togliere la pelle alle pesche, eliminare i noccioli interni e tagliare la polpa a pezzi che metterete nel frullatore. Spremere il pompelmo e aggiungere il succo alla pesca, unire anche lo sciroppo d’arancia e lo yogurt. Azionare il mixer per qualche minuto, aggiungere anche il ghiaccio e finire di frullareil tutto: se troppo denso, potete aggiungere dell’altro succo di pompelmo oppure del ghiaccio. Il mio è risultato perfetto: le pesche erano ben mature, succose e dolci… mi ha rinfrescato e regalato un bel po’ di energia!!!

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