Un “Dolcepensiero”: il ragu’ di cinghiale nella mia cucina non manca, almeno una volta all’anno lo cucino per accompagnare un bel piatto di tagliatelle o fettuccine; questo è il periodo della caccia al cinghiale e i nostri monti brianzoli, sono stati ben ripopolati se poi ho un suocero cacciatore, il gioco è fatto. E’ un piatto tipico soprattutto della Toscana ma comunque presente un po’ in tutta la penisola dove vi sono monti: anche in Sardegna per esempio viene cucinato spesse volte. La mia versione è molto leggera, condisco della pasta lunga meglio ancora se fresca ed infine una bella spolverata di nocciole a tocchetti fini ma non troppo.
INGREDIENTI PER SEI/OTTO PERSONE
650 grammi di polpa magra di cinghiale
PER LA MARINATURA
300 ml di vino rosso corposo
2 spicchi di aglio bianco
1 carota
1 cipolla bianca
1 gambo di sedano
chiodi di garofano q.b.
PER IL SUGO
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla bianca
1 dado vegetale
1 bicchiere di latte
olio extravergine di oliva q.b.
pepe nero macinato fresco q.b.
1 peperoncino piccante
1 litro di passata di pomodoro
3 cucchiai di concentrato di pomodoro
1 rametto di rosmarino
sale q.b.
1 rametto di salvia
PREPARAZIONE
Marinare la carne di cinghiale ponendola un giorno prima nel vino rosso contenente l’aglio, la cipolla con infilzati un po’ di chiodi di garofano, il sedano e il rametto di rosmarino legato alla salvia. Passate 24 ore, tagliare a cubotti la carne di cinghiale sgocciolata; mondare e tritare a dadini piccolissimi un’altra cipolla, un’altra carota, altro sedano e farli soffriggere in un capiente tegame contenente l’olio di oliva. Dopo una decina di minuti, unire la polpa di cinghiale, farla rosolare anch’essa e poi regolare di sale, unire il dado e il peperoncino. Aggiungere il concentrato di pomodoro e la passata diluita con un bicchiere di acqua calda, lasciare cuocere a fuoco dolce, girando di tanto in tanto; se occorre perchè troppo asciutto, aggiungere al ragù della passata di pomodoro ma diluita con un po’ più di acqua calda fino al termine della cottura. La cottura si aggira intorno alle tre ore circa, ma assaggiate sempre la morbidezza della carne quindi regolare se necessario ancora di sale e spolverare con del pepe nero macinato fresco. Una decina di minunti prima di condire con questo sugo la vostra pasta (preferibilmente tagliatelle o pappardelle) unire un bicchiere di latte avendo cura di amalgamare bene il tutto facendo salire di bollore.
Adoro la Toscana che mi ha completamente stregato l’ultima volta che ci sono stata
quindi partecipo volentieri al contest del blog: “PAN DI RAMERINO“
dal titolo “LA TOSCANA NEL PIATTO“
Dall’archivio di Dolcipensieri:
INVOLTINI DI VERZA CON RAGU’ DI CARNE
Slurp! Quanto mi piace il ragù di cinghiale!! Mi fai venire fame anche se ho già cenato 😛
una delizia!!! amo questi sughi antichi e le lunghe cotture che scaldano la casa e il cuore con i suoi profumi!!! buon anno ;-))))
Adoro la carne di cinghiale!!una volta assaggiai un ragù pronto ed era squisito.. figuriamoci questo che hai fatto tu!!! bacioni .-)
Buono e molto sostanzioso!!! Mio marito impazzirebbe…
Buon anno cara di vero cuore!!!!
Un bacione
@elisa: grazie cara!
@monica: condivido in pieno!
@claudia: ti ringrazio di cuore!
@renata: ti ringrazio!!!
BUON ANNO A TUTTE VOI E AI VOSTRI CARI!!!
A noi il cinghiale piace tantissimo!!!!! e questo ragù sarebbe una favola sulla pasta, ma aimè non ho nessun cacciatore, me lo godo da qui 🙂 Cara Serena ti faccio gli auguri per un favoloso 2012, un bacione
Che meraviglia questo ragù, da provare assolutamente!!! Grazie per l’invito a partecipare al tuo contest, lo farò senz’altro, ho già in mente una ricetta e un libro naturalmente! Ti metto tra i blog che seguo…baci e buon anno!!!
@ely: ciao carissima ely… ti auguro anche a te un dolce e fortunato anno nuovo!!! un bacio affettuoso a te e ai tuoi carissimi famigliari!!! buon anno
@giuliana: ciao cara ti aspetto per il contest, intanto ti auguro un dolcissimo anno nuovo!!!
Dev’essere molto più saporito! Tanti cari auguri di buon anno nuovo!! Un abbraccio e buon 2012!!
Ciao marifra… ti faccio tanti auguri per un buon anno!!!
Ricetta gustosa ! Pelibata e ricca!
ciao giuseppe, ti ringrazio!
Scusate la mia curiosità, ma perché mettete il dado ?
Ciao ci metto del dado per eliminare un po’ il sentore di selvatico… So’ che può essere sbagliato ma trovo che male nn ci sta! A mio parere…..
Scusami DOLCIPENSIERI, il buono del ragù con il cinghiale è proprio il sapore di selvatico. Se nn mi piacesse cosi, lo farei con il manzo ma mai con il dado
ciao dino,
non ti scusare… adoro che coloro che mi leggo mi dicano pure i loro pareri. Ho capito molto bene come la pensi sul dado. Vorrei ora spiegarti il mio blog: nel titolo della ricetta metto sempre “secondo” o “di” Dolcipensieri; questo vale a dire che le ricette che propongo sono sempre pensate o modificate in base ai miei gusti o i gusti dei miei famigliari. In questo caso, cerco di eliminare leggermente il sapore di selvatico perchè in casa ho un bimbo di sette anni che adora questi cibi corposi ma nello stesso tempo devo cercare di rendere i sapori meno forti e decisi. E’ ghiotto di sughi simili a questo, tendo ad “addolcire” un po’ il tutto! Se facessi un ragù seguendo in pieno la ricetta di tradizione, non mi permetterei di mettere nel titolo “secondo” o “di” Dolcipensieri e specificherei soprattutto nell’introduzione la fonte e di quale tradizione regionale prendo spunto. Spero di averti spiegato il mio blog… ti attendo ancora! buona giornata!